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superza ha scritto:
Secondo me, La sovrappopolazione è direttamente proporzionale alla nostra capacità di specie, nel gestire l'impatto delle nostre esistenze con la biosfera.
E' chiaro che se usi petrolio e carbone, fai cose di plastica derivate da petrolio (non biodegradabili se non dopo millenni), deforesti per coltivare campi da destinare a cibo per ingozzare animali per poi ipernutrire a fini di business la popolazione (e il cibo che non è vendibile con interessi congrui magari lo distruggi), il mondo è sovrappopolato.
Altresì se riduci l'impatto ambientale del tuo approviggionamento energetico e ambientale, se consideri le coltivazioni in ottica "etica"e magari usi la tua "scienza" non per spendere miliardi in programmi di compravendita azioni predittivi o in campagne pubblicitarie per sponsorizzare profumi e altre inutilità simili, ma magari usi la tua "scienza" per irrigare e rendere coltivabile in futuro le zone desertiche, per portare acqua potabile la dove non c'è etc etc etc, il mondo non è sovrappopolato.
E' questione del livello etico di specie, ma soprattutto del livello etico di chi è "a capo" ed ha le risorse necessarie per scrivere in che direzione deve andare la storia.
Con il livello etico attuale 5 miliardi è il massimo
Con il livello etico potenzialmente svincolato dalle esigenze di business probabilmente la soglia si alza a 20M
Saluti
Quoto, anche se il modello di societa' in questo contesto non costituisce l'elemento critico.
Infatti il problema e' legato al livello culturale medio delle popolazioni e al loro benessere economico.
E' un fatto noto che nei paesi in cui la cultura media e' elevata, nonostante il diffuso benessere, la popolazione e' in contrazione. Per contro, nei paesi in cui tale livello e' molto basso vi sono fenomeni di esplosione demografica.
Il mantenimento numerico di una popolazione richiede un indice di fecondita' di 2,2 per ogni donna ma, nei paesi poveri, dove l'ignoranza regna sovrana, questo supera il 4 con punte fino a 7/8 nell’Africa Tropicale. Nei paesi occidentali, solo Stati Uniti, Francia e Islanda hanno raggiunto il livello di mantenimento mentre tutti gli altri sono ampiamente sotto. In Italia, ad esempio, l'indice di fecondita' e' pari ad 1,35.
Di questo passo noi andremo incontro all'estinzione non certo alla sovra popolazione.
Qui potete trovare come si distribuisce nel mondo l'indice di fecondita':
http://www.indexmundi.com/map/?t=0&v=31&r=xx&l=itCome si puo' vedere i problemi sono concentrati tutti in Africa, mentre nella quasi totalita' del resto del mondo l'indice e' sotto il livello di mantenimento o al massimo al livello di mantenimento. Ovviamente bisogna guardare ai paesi con popolazione molto ampie. Ad esempio in Cina l'indice e' a 1,55 e quindi in forte decrescita (previsti per il 2050 a 798 milioni contro l'attuale miliardo). In India, un'altro miliardo di persone circa, l'indice e' a 2,58, appena poco sopra il limite di mantenimento.
Ma ripeto, l'unico reale squilibrio si ha in Africa.
Continuando con queste condizioni, nel prossimo futuro avremo una forte diminuzione della popolazione mondiale controbilanciata da una crescita degli Africani, anche se comunque nel bilancio complessivo ci sara' un totale sempre in diminuzione.