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23/08/2014, 19:13

Be' se i due hanno detto il falso
Puo' querelare e chieder i danni..
Se non lo fa allora è vero..


non c'entra nulla che se non denuncia lo e' davvero
neanke io ho denunciato il bastardo che ha detto a tutti che sono brava in tutto , cavolo ha specifiacato loro quello che faccio !ahahhahahahahaha

sai perche' non l ho fatto? perche' a me quello che dicono lui e gli altri non me ne puo' fregare di meno proprio perche' so di non essere una passeggiatrice
Ultima modifica di kirara12 il 23/08/2014, 19:14, modificato 1 volta in totale.

23/08/2014, 19:45

xfabiox ha scritto:

ma se i due amanti fossero falsi verrebbero indagati per falsa testimonianza, e lei può denunciarli. ma fino ad ora nessuna denuncia da parte sua quindi.
nessuno si andrebbe a rovinare la vita per farsi notare. ha amanti come un caisno di altre persone magari pure lui l'aveva, magari facevano scambi di coppia.


Appunto..
A vederla mi sembra la classica acqua cheta
Che sotto sotto si diverte..

24/08/2014, 13:30

Si ma chi se ne frega degli amanti di sta tizia?

24/08/2014, 13:43

Caso Yara: legale Bossetti, ricerca 'tredicenni' fatta 4 anni dopo delitto

Milano, 23 ago. - (Adnkronos) - "Non risulta assolutamente nessun accesso a un sito pedopornografico, nè tantomeno risulta che abbia scaricato immagini di quel tipo". Non ha incertezze Silvia Gazzetti, legale di Massimo Giuseppe Bossetti accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, nello spiegare le ultime indiscrezioni "non corrette" che sono state riportate dal quotidiano 'La Repubblica' sul caso della 13enne di Brembate.

Una difesa a tutto campo in cui conferma all'Adnkronos che durante uno degli interrogatori del suo assistito è stata posta una domanda "su una ricerca, non una navigazione online" fatta su un computer sequestrato a casa del 44enne, in carcere dallo scorso 16 giugno. Un quesito per spiegare l'associazione che ci sarebbe stata, attraverso un motore di ricerca, tra la parola 'tredicenni' e una legata al sesso, legame propedeutico per ottenere, a dire degli inquirenti, materiale pedopornografico. (segue)

[align=right]Source: Caso Yara: legale Bossetti, ri...po delitto - Libero Quotidiano [/align]

24/08/2014, 15:49

ma queste "indiscrezioni" non sono punibili? C'è un "giornalaio" può scrivere quel che cavolo gli pare?

24/08/2014, 16:01

Wolframio ha scritto:

Caso Yara: legale Bossetti, ricerca 'tredicenni' fatta 4 anni dopo delitto

Milano, 23 ago. - (Adnkronos) - "Non risulta assolutamente nessun accesso a un sito pedopornografico, nè tantomeno risulta che abbia scaricato immagini di quel tipo". Non ha incertezze Silvia Gazzetti, legale di Massimo Giuseppe Bossetti accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, nello spiegare le ultime indiscrezioni "non corrette" che sono state riportate dal quotidiano 'La Repubblica' sul caso della 13enne di Brembate.

Una difesa a tutto campo in cui conferma all'Adnkronos che durante uno degli interrogatori del suo assistito è stata posta una domanda "su una ricerca, non una navigazione online" fatta su un computer sequestrato a casa del 44enne, in carcere dallo scorso 16 giugno. Un quesito per spiegare l'associazione che ci sarebbe stata, attraverso un motore di ricerca, tra la parola 'tredicenni' e una legata al sesso, legame propedeutico per ottenere, a dire degli inquirenti, materiale pedopornografico. (segue)

[align=right]Source: Caso Yara: legale Bossetti, ri...po delitto - Libero Quotidiano [/align]



BAH..
gli avvocati sono pagati x quello..

24/08/2014, 16:15

Anche le Procure sono pagate solo per indagare, ma a quanto vedo non disdegnano ad alimentare impunemente la stampa immondizia e diffamatoria.
Ultima modifica di Wolframio il 24/08/2014, 16:17, modificato 1 volta in totale.

24/08/2014, 16:47

Wolframio ha scritto:

Anche le Procure sono pagate solo per indagare, ma a quanto vedo non disdegnano ad alimentare impunemente la stampa immondizia e diffamatoria.


Ma i magistrati non obbligano
I giornalisti a pubblicare le notizie..

16/09/2014, 21:22

Il gip tiene in carcere Bossetti: «È pericoloso»


Il primo tentativo è fallito. Massimo Giuseppe Bossetti, resta in carcere. Almeno per ora. Il gip Ezia Maccora, la stessa che lo scorso giugno aveva firmato per l'arresto, ieri- con inusuale anticipo rispetto ai cinque giorni di tempo previsti dalla legge - ha infatti rigettato l`istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati del carpentiere di Mapello. L'uomo si trova da tre mesi in isolamento nel carcere di Gleno, a Bergamo, con la pesante accusa di aver assassinato Yara Gambirasio.

Secondo il gip, cui la difesa del muratore aveva sottoposto quaranta pagine di «controdeduzioni» relative all'inchiesta della procura, contro il quarantaquattrenne «sussistono gravi indizi di colpevolezza», ma soprattutto ci sarebbe «il pericolo di reiterazione del reato». Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, i due legali dell'accusato, mercoledì scorso 10 settembre avevano esposto una prima istanza di scarcerazione, che era stata dichiarata inammissibile dal gip in quanto, come da procedura, non era stata presentata anche ai legali della parte offesa. Gli avvocati l'avevano così ripresentata, correttamente, due giorni dopo. Al giudice è davvero bastato poco per scartarla.

Di dubbi, su quest'inchiesta infinita, costellata di errori, piste contraddittorie e repentini colpi di scena tanto clamorosi da sembrare incredibili, del resto ne rimangono parecchi. A cominciare dal movente che avrebbe spinto l'assassino (o i presunti due come, fino a non molto tempo fa ipotizzavano gli investigatori) a scegliere Yara come vittima, per arrivare alle modalità con cui si è arrivati all'individuazione di Bossetti. Incastrato da una traccia di Dna, secondo gli esperti il suo senza ombra di dubbio, trovato sui leggins della tredicenne di Brembate.

Quel che ora sorprende, nelle motivazioni del gip Maccora, è la convinzione del pericolo che l'indagato possa tornare a uccidere (ammesso sia davvero lui l'assassino) qualora venisse liberato. O anche solo posto agli arresti domiciliari. Il muratore di Mapello avrebbe avuto oltre tre anni di tempo per farlo. O anche solo per provarci. Da quel che si sa, al contrario, fino al giorno dell'arresto, il 16 giugno, avrebbe sempre condotto una vita più che regolare. Persino monotona nella sue ritmiche cadenze. Lavoro, casa, moglie e figli. Se poi farsi qualche lampada venga considerato reato o indice di pericolosità sociale, allora il discorso cambierebbe. Il muratore di Mapello, che solo una volta in cella avrebbe scoperto di essere figlio non dell'uomo che lo ha cresciuto, ma di una relazione extraconiugale della madre, non ha mai smesso di proclamarsi innocente. Dimagrito, provato, al limite del cedimento ora potrà sperare solo nel Tribunale della Libertà.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 52085.html



È pericolosissimo, se esce violenterà ed ammazzerà sicuramente il Gip per quello che gli stà facendo passare.

Roba da matt
Ultima modifica di Wolframio il 16/09/2014, 21:23, modificato 1 volta in totale.

18/09/2014, 17:47

Intanto hanno picchiato e mandato all'ospedale la sorella gemella di Bossetti. E non è la prima volta. A me puzza di intimidazione: "statti zitto e prenditi la colpa oppure..."
Secondo voi?

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -96045680/

18/09/2014, 18:14

Yara, l'accusa choc dei legali alla Procura:
"I pm nascondono gli atti pro-Bossetti"

BERGAMO - È polemica. I legali di Massimo Bossetti, il muratore in carcere con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, attaccano la procura di Bergamo: secondo Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni nella richiesta di custodia cautelare per il loro assistito non sarebbero stati inseriti tutti gli atti che avrebbero potuto favorire la scarcerazione dell'artigiano. Lo si legge nell'istanza di scarcerazione, che è stata respinta lunedì perchè a carico di Bossetti esisterebbero gravi indizi di colpevolezza e ci sarebbe il pericolo di reiterazione del reato.
Nelle quaranta pagine dell'istanza, in un capoverso si legge che «è convincimento degli scriventi che le determinazioni maturate dal gip siano, in significativa parte, conseguenza della mancata rappresentazione, come in premessa anticipato, nella richiesta di applicazione del fermo/custodia avanzata dal Pubblico Ministero, di importanti (e oggettivi) elementi la cui valutazione avrebbe condotto il Giudicante a differenti conclusioni».


http://www.leggo.it/

19/09/2014, 12:02

Meryddin ha scritto:

Intanto hanno picchiato e mandato all'ospedale la sorella gemella di Bossetti. E non è la prima volta. A me puzza di intimidazione: "statti zitto e prenditi la colpa oppure..."
Secondo voi?

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -96045680/


è semplicemente l'odio
verso il mostro..
o chi lo difende..

date retta a me..
quello sta più al sicuro dentro che fuori..

quando i crimini sono socialmente,
riprovevoli e odiosi,
è quasi impossibile una confessione..
il soggetto negherà sempre e comunque..
è logico (e umano)

19/09/2014, 12:09

nemesis-gt ha scritto:

Yara, l'accusa choc dei legali alla Procura:
"I pm nascondono gli atti pro-Bossetti"

BERGAMO - È polemica. I legali di Massimo Bossetti, il muratore in carcere con l'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, attaccano la procura di Bergamo: secondo Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni nella richiesta di custodia cautelare per il loro assistito non sarebbero stati inseriti tutti gli atti che avrebbero potuto favorire la scarcerazione dell'artigiano. Lo si legge nell'istanza di scarcerazione, che è stata respinta lunedì perchè a carico di Bossetti esisterebbero gravi indizi di colpevolezza e ci sarebbe il pericolo di reiterazione del reato.
Nelle quaranta pagine dell'istanza, in un capoverso si legge che «è convincimento degli scriventi che le determinazioni maturate dal gip siano, in significativa parte, conseguenza della mancata rappresentazione, come in premessa anticipato, nella richiesta di applicazione del fermo/custodia avanzata dal Pubblico Ministero, di importanti (e oggettivi) elementi la cui valutazione avrebbe condotto il Giudicante a differenti conclusioni».


http://www.leggo.it/


gli avvocati fanno il loro pagato lavoro
-> azzeccare garbugli,
ma è nella facoltà/discrezionalità del magistrato
selezionare, valutare, ecc prove e indizi..

19/09/2014, 17:08

Yara Gambirasio. Letizia Bossetti aggredita e picchiata da imbecilli armati e aizzati dai soliti media...

Immagine


Ora sappiamo che da tempo Letizia Bossetti, gemella dell'uomo isolato in carcere perché accusato di aver ucciso la piccola Gambirasio, era sottoposta a ogni genere di intimidazione. Nessun media ne ha mai parlato, nessuno si è mai mobilitato in suo favore, ma ci sono denunce con relativi referti ospedalieri a confermare le vessazioni verbali subite da ignoti capaci di offendere ma privi del coraggio di qualificarsi per nome. E se fino al 17 settembre nessuno aveva superato i limiti estremi della violenza, anche se offendere e far trovare pagine di giornale in cui si dà dell'assassino al fratello significa comunque infierire ingiustamente su un essere umano e passare i limiti imposti dalla società civile e dalla legge, ora che qualcuno l'ha attesa nel garage dei genitori e approfittando del luogo isolato l'ha malmenata, tanto da farla svenire e ricorrere alle cure dei medici, i limiti si sono oltrepassati di tanto. Perché? Ciò che appare strano è che a fronte di referti che parlano di calci sulla pancia, che certamente non s'è data da sola, certi servizi giornalistici, mi riferisco in primis a quello di Enrico Fedocci mandato in onda dalle reti Mediaset, abbiano dato la notizia abusando di un improprio condizionale inserendo tanti, troppi, "sembrerebbe che", quasi a voler influenzare il suo affezionato pubblico ponendo dubbi sul fatto che l'aggressione sia realmente avvenuta. Pensare che davvero poco il condizionale è stato utilizzato quando si è trattato di dare in pasto al pubblico le tante indiscrezioni buone solo a far apparire colpevole Massimo Bossetti e la sua famiglia che, per come han scritto in tanti, sa del delitto commesso dal loro congiunto e ugualmente lo difende.

E far intendere che in famiglia tutti siano d'accordo è facile, basta scrivere, o dire nei servizi televisivi, che ci sono intercettazioni in cui la madre dice al figlio: Massimo i carabinieri hanno capito tutto. Cliccando su queste parole troverete tantissimi articoli provenienti da testate nazionali. Tutti sono riferibili all'indiscrezione portata al pubblico televisivo da Enrico Fedocci, lo stesso che ha infarcito di condizionali il servizio sull'aggressione subita da Letizia Bossetti. Ma si sa, è difficile fare informazione in maniera diversa da quella imparata. Però la notizia dell'agguato è vera, come lo sono le botte prese da Letizia Bossetti e le denunce da lei presentate. Quindi non si può parlare di un ipotesi di reato ma di un fatto certo, un fatto criminale accaduto anche a causa del tartassamento continuo operato chirurgicamente da chi lavora per i media (solo per i media?), ad iniziare dai suddetti giornalai che il sangue altrui ha fatto diventare famosi (giornalisti pare francamente un termine eccessivo) per passare agli opinionisti bisognosi di riflettori, ai direttori di certe trasmissioni e di certi settimanali scandalistici che necessitano di "morti ammazzati" e indiziati a cui fare "un'autopsia della vita privata" per vendere e mantenere la scrivania. La pubblicità, si sa, è l'anima del commercio. Perciò non è difficile pensare come i media, a forza di accusare senza alcuna logica, abbiano fatto da molla scatenante per gli imbecilli che si sono sentiti autorizzati a picchiare una donna senza alcun vero motivo. E ribadisco: hanno picchiato una donna. Non che serva il massimo del coraggio per compiere un gesto del genere! Quelle botte e quei calci dimostrano, se mai servisse una conferma, che il potere di chi impropriamente lavora per i miseri media attuali non ha limiti.

Dimostrano, purtroppo, che a certe persone non importa nulla dell'essere umano che vive al di fuori dei loro piccoli confini, bancari amicali e familiari. La vita altrui, anche quella di chi ora li venera credendone il "Verbo" (che un domani potrebbero diventare un nuovo bersaglio buono per riempire maggiormente il loro conto bancario), è solo un fattore relativo da sviscerare fino al midollo ma non da tenere in considerazione in quanto tale. Per chi tiene la mente chiusa nel portafoglio, accanto ai bigliettoni che gli editori elargiscono a chi sfrutta il dolore altrui per fare un buon incasso, noi siamo solo numeri da ammassare uno sull'altro per alzare lo share e aumentare gli introiti personali. E nessuno se ne lamenta. Nessuna giustizia pone un limite ai guru dell'informazione. Forse perché avere l'appoggio dell'opinione pubblica aiuta e serve:

A) Ad aumentare la credibilità degli ormai soliti e noti professionisti pubblicizzati perché illuminati dai fari mediatici. Anche di quelli che vogliono si acquisti a scatola chiusa lo scoop del momento, così che la persona comune apra il borsellino per farli vivere agiatamente.
B) Per dar voce all'emotività del popolo, così che la logica venga sommersa da notizie gossip e si rinforzi l'aria nazional-colpevolista a fronte di una ricostruzione inaffidabile portata da chi accusa. E che anche i giudici siano parte dell'opinione pubblica e subiscano i media, si capisce facilmente quando condannano l'imputato stravolgendo a loro piacimento la ricostruzione e il movente portato dal pubblico ministero (vedi Parolisi in ben due occasioni).

Purtroppo la pubblicità che offrono la televisione e la stampa fa sentire tutti sicuri e invincibili, fa sentire padroni di una verità mediatica che in realtà non esiste. Quella verità che accusa e informazione cantano in coro arroccati sulla loro isola, quella delle sirene mediatiche che convincono a comprare un prodotto anziché un altro. Quella verità che si ascolta volentieri perché colpisce la parte poco utilizzata del cervello, la parte che ricerca il "piacere" che lo stress della vita quotidiana non manda in circolo. E' quella verità data per assodata e certa che inserita nel cervello di persone ignoranti ha armato le loro mani e i loro piedi convincendoli a colpire Letizia Bossetti, chi troppo spesso ha affermato che suo fratello è innocente. Che alcuni media siano i primi responsabili dell'aggressione è sicuro, e spiace ascoltare verbi al condizionale anziché parole di scusa. Ma in fondo si sa che non tutti hanno la giusta personalità, quella che serve per mostrarsi superiori e capaci di fare un "mea culpa". Forse fra qualche giorno ci sarà chi si vergognerà e farà autocritica, chi ammetterà che l'informazione ancora una volta ha esagerato e creando un mostro, che al momento mostro è solo nelle fantasie mediatiche, ha aizzato il popolo. Ma sarà, come sempre, il contentino del momento che non avrà seguito perché surclassato dal nuovo mostro che presto verrà. Nessuno di loro farà una vera propaganda antimediatica, nessuno vi chiederà di tapparvi le orecchie e mai vi rileggerà l'Odissea dicendovi di essere accorti come lo fu Ulisse...


[i][b]“Giungerai per prima cosa dalle Sirene che incantano tutti gli uomini che passano loro vicino. Chi senza saperlo si accosta e ode la voce delle Sirene non torna più a casa, i figli e la sposa non gli si stringono intorno festosi. Le Sirene lo stregano con il loro canto soave, sedute sul prato; intorno cumuli d’ossa di uomini imputriditi”.[/b][/i]

[align=right]Source: Volandocontrovento - il blog d... e aizzati dai soliti media... [/align]




mik.300 ha scritto:

è semplicemente l'odio
verso il mostro..
o chi lo difende..



Odio alimentato dai media
Ultima modifica di Wolframio il 19/09/2014, 17:18, modificato 1 volta in totale.

24/09/2014, 12:21

Yara, i Ris: "Non è possibile una diagnosi certa sulle tracce di dna trovate sui vestiti della ragazza"

Sul caso Yara arriva un inaspettato colpo di scena. I Ris di Parma mettono in discussione la prova principe che tiene in carcere Massimo Bossetti: il Dna di "Ignoto 1". Secondo la perizia degli investigatori, citata anche dai legali di Bossetti nell'istanza di scarcerazione (poi rigettata) sarebbe "impossibile diagnosi certa sulle tracce Dna sui vestiti di Yara". Una perizia quella dei Ris che potrebbe avere delle ripercussioni sulla sorte di Massimo Bossetti, il principale indiziato per l'assassinio di Yara.

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... Ris--.html


Questo è stato tutto un altro bel film realizzato dalla regia del The Truman Show.

Che mondo di mer*a...

[xx(]
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