Cita:
Plutone77 ha scritto: beh a questo punto non vedo perchè un tunnel spaziale sia meno verosimile di qualcosa che comprima lo spazio attorno...se la cosa fosse vera, si tratterebbe di una civiltà con tecnologia talmente avanzata da rapportarsi a noi come gli essere umani si rapporterebbero ad una formica...che senso ha stringere "rapporti diplomatici" con una formica?
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Perchè un tunnel spaziale, da quanto ho desunto dai testi e/o studi di Thorne, Tipler, Kerr, Einstein, Rosen, Hawking, 'cortocircuiterebbe' il continuum spaziotemporale, per circa 11 secondi di parallasse, in modo tale da consentire un passaggio, per una quarantina di anni luce, in pochissimi istanti e non in mesi. Lo stesso Strieber, addotto che ritengo molto attendibile, sia per la sua disponibilità a farsi esaminare che per la sua non curanza delle conseguenze nel raccontare la sua vicenda, non solo parla di militari in divisa che lo riprendono, quando si sarebbe trovato 'ospite' degli alieni sul loro mondo(vedasi il libro Contatto con l'infinito), ma anche di un viaggio durato certamente non pochi secondi, su un velivolo alieno 'adattato' in cui ebbe anche sensazioni di malessere.
Un ponte non è meno verosimile, ma cerco di basarmi su quello che ho raccolto.
Giganti e formiche: valutiamo sempre le cose dal nostro punto di vista proporzionale. Legittimo, ci mancherebbe, ma di visione unilaterale. Cosa ne sappiamo veramente cosa vogiono eventualmente gli alieni da noi? Il gap di conoscenza scientifica e tecnologica non sempre è una barriera per gli 'scambi'. Non dimentichiamo che anche Colombo portò in Spagna alcuni indigeni, anche se non proprio per uno scambio alla pari, che scelsero di venire e fu instaurato un 'protocollo' diplomatico, anche se di facciata, con scambi di doni perfino, fra i due popoli. Eppure, esisteva un bel divario tecnologico fra gli esploratori e gli abitanti di San Salvador.