L’urlo delle periferie: la pazienza è finita
Cinquanta comitati e associazioni contro i quartieri ghetto. Sabato 10mila persone dall’Esquilino in corteo sotto al Campidoglio
«La pazienza è finita». E «la rabbia potrebbe esplodere di nuovo». Lo hanno detto anche al sindaco Ignazio Marino i comitati di quartiere di Tor Sapienza chiamati in Campidoglio dopo le due notti di scontri davanti al centro di accoglienza rifugiati in via Morandi costati 13 contusi tra i celerini. Arrabbiati anche loro per essere stati mandati allo sbaraglio, senza un lavoro di intelligence, che non si può più fare per i continui risparmi forzosi.
«È stato chiesto un intervento urgente, la grande paura è l’effetto domino della violenza» spiega Roberto Torre, vicepresidente del comitato Tor Sapienza reduce dall’incontro. «Lo spostamento del centro di accoglienza chiesto al sindaco non è l’unico problema, tre i centri di accoglienza immigrati a via Morandi, via Collatina e via Tiratelli e due campi nomadi a via Salviati, più una serie di campi abusivi a macchia di leopardo». Una bomba, insomma. Come la lettera dei celerini finita stamattina sulla scrivania del questore di Roma, Nicolò D’Angelo.
Tutti arrabbiati. Tor Sapienza ridotta a un ghetto da vent’anni, esplosa nelle due notti di guerriglia urbana; e la rabbia delle altre periferie dimenticate: Torre Maura, Romanina, Ponte Mammolo, Fidene, Primavalle, Ciampino, Ponte di Nona, Magliana e anche il ricco Eur. Toni forti, mai ascoltati prima, persino dalla Caritas: «Istituzioni incapaci di gestire i quartieri più lontani dal centro» scrive la Caritas. Ed è «vergognoso - continua - che mentre da settimane nelle nostre periferie cresce la protesta, con episodi di violenza la classe politica capitolina non trovi di meglio da fare che discutere per giorni di otto multe non pagate». E p. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli chiede che «le periferie geografiche non diventino periferie umane». Il vaso è colmo. Dopo Corcolle, Tor Pignattare e Tor Sapienza, pronta a esplodere Ponte di Nona. L’ultima chiamata alle istituzioni sabato, con il corteo alle 11 dall’Esquilino per la prima manifestazione dei quartieri dimenticati, contro degrado, campi rom e immigrazione fuori controllo, roghi tossici e trasporto pubblico inesistente. 50 tra comitati e associazioni, 38 quelli nella mappa qui sotto. Con i leader, tra gli altri, Franco Pirina del Caop Ponte di Nona, Patrizia Vergani e Danilo Cipressi dell’Eur, Giuseppe Gerardi di Settecamini tra 10 mila persone in piazza.
Grazia Maria Coletti
http://www.iltempo.it/roma-capitale/201 ... -1.1343791tutto cio' si deve al buonismo esasperante,quando si continua ad importare senza nessun criterio immmigrati,senza nessuna possibilita' di trovare un benke minimo lavoro, con la certezza che andranno ad ingrossare le file della malavita,poi ci si lamenta che la gente diventa razzista,.......la popolazione e' stufa,e questi sono i risultati.................
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)