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 Oggetto del messaggio: India: premi a chi si fa sterilizzare
MessaggioInviato: 02/07/2011, 07:18 
India - Premi a chi si fa sterilizzare
In palio macchine e televisori


Il governo del Rajasthan, nell'India settentrionale, offre premi a chi si fa sterilizzare. Chiunque si sottoponga a questo tipo di intervento entro il 30 settembre, concorrerà a una lotteria con in palio tv a 21 pollici, elettrodomestici, motorini e persino una "Tata Nano", l'utilitaria simbolo dell'industria automobilistica nazionale. Chi si iscrive al programma viene sterilizzato. E partecipa all'estrazione. Ma non è detto che vinca. "Temevamo di non riuscire a raggiungere l'obiettivo delle 21mila sterilizzazioni all'anno, così abbiamo avuto quest'idea: speriamo di riuscire a sterilizzare 6000 persone nei prossimi tre mesi", ha spiegato Pratap Singh Dutter, un responsabile sanitario del distretto di Jhunjhunu, nel nord dello Stato indiano.

Secondo i dati del censimento diffusi nel marzo scorso, l'India è destinata a sorpassare la Cina e a diventare, entro il 2030, la nazione più popolosa al mondo. Il Paese ha un indice medio di fertilità (il numero di bimbi messo al mondo in media da ogni donna) di 2,588 (dati Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione). Il dato indica un tasso di crescita notevole della popolazione, anche se l'indice di fertilità media dal 1990 è disceso (era al 4,0).

Non è strano per l'India prevedere la sterilizzazione di uomini e donne come soluzione alla crescita demografica. Negli anni '70 esistevano già i campi di pianificazione familiare dove molte persone, spesso inconsapevoli, venivano condotte per subire “un piccolo intervento” in cambio di denaro o cibo.

E nel 2006 gli insegnanti delle scuole pubbliche furono costretti, da una sentenza di un magistrato, pena la sospensione o il licenziamento, a promuovere la sterilizzazione tra gli studenti e le loro famiglie. Accade nello Stato settentrionale dell'Uttar Pradesh. Per gli impiegati di terza classe del Dipartimento medico e sanitario, la sentenza fissò il limite minimo da raggiungere in dieci persone, mentre per i capi-villaggio del distretto i numeri non furono resi pubblici, riportò Asianews, l'agenzia del Pontificio Istituto per le Missioni Estere (PIME). La Chiesa cattolica indiana condannò il programma di sterilizzazione, ritenendolo "inaccettabile e contrario alle leggi divine e alla morale", secondo le parole di mons. Stanislaus Fernandes, all'epoca segretario generale della Conferenza episcopale indiana (Cbci), sempre secondo quanto riportato da Asianews. Per le donne già sterilizzate che persero i loro figli nello tsunami lo Stato del Tamil Nadu decise al contrario di concedere in modo gratuito il processo inverso alla sterilizzazione in strutture sanitarie pubbliche.

Nel 2008 infine, nel Madhya Pradesh, il governo provò a invogliare gli uomini a farsi sterilizzare con la promessa di un fucile: fu deciso di regalare un'arma come simbolo di potenza proprio per evitare che nessuno si sottoponesse all'intervento credendo di perdere in quel modo la virilità.

http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... 10711.html



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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 15/11/2014, 17:07 
Cita:
Sterilizzazioni di massa: è strage di donne nell’India più povera
Il lato oscuro della lotta alla crescita demografica


Sarà una drastica forma di contraccezione, ma la sterilizzazione di massa è da decenni il metodo più popolare di controllo delle nascite in India. La morte di 11 donne per setticemia, durante una campagna governativa anti fertilità in Chhattisgarh, piccolo e povero stato dell’India centrale dominato dai maoisti, ha sollevato di nuovo l’attenzione sui pro e contro di questa pratica e sulle condizioni igieniche in cui avvengono gli interventi chirurgici.



Negli Anni Settanta la lady di ferro Indira Gandhi aveva obbligato la sterilizzazione a tappeto delle classi più povere con l’imposizione delle leggi di emergenza. Una vera e propria crudeltà, oltre che un capitolo buio della storia indiana di cui si preferisce non parlare. Secondo stime del 2013 e 2014, le sterilizzazioni sono state quattro milioni, in maggior parte sulle donne che come sempre sono le più deboli nelle decisioni di pianificazione familiare. Sembra un numero gigantesco, ma se lo paragoniamo al miliardo e 200 milioni di abitanti del subcontinente sono bruscolini.



Sabato scorso, oltre 80 donne si sono presentate al «campo sanitario» di uno sperduto distretto a oltre 100 chilometri da Ranpur, la principale città del Chhattisgarh, per essere sterilizzate. I medici avevano allestito una sala operatoria in una clinica semi-abbandonata e in appena cinque ore hanno completato tutti gli interventi effettuati con laparoscopia. Una prassi, visto l’enorme numero di pazienti, ma che questa volta ha causato una strage. Sembra che le infezioni siano state causate da strumenti non sterilizzati a dovere. È stata aperta un’inchiesta e nel frattempo sono stati sospesi quattro medici. Intanto circa 50 donne sono all’ospedale, alcune in gravi condizioni.



Per molti è l’ennesimo scandalo di malasanità come i bambini morti per vaccini insicuri. Per altri è la conseguenza nefasta delle campagne di sterilizzazione basate su incentivi economici e sui «target» annuali. Le donne che si sottopongono agli interventi ricevono 1.400 rupie, circa 18 euro: per molte di loro è quanto basta a sfamare la famiglia per un mese.



Il premier Narendra Modi con il solito piglio decisionista ha chiesto al governo locale, guidato dal suo partito, di fare immediatamente luce sull’accaduto. Caso vuole che l’incidente è successo proprio nel collegio elettorale del ministro locale della Sanità. E si è scatenata la baruffa politica. Perfino il vicepresidente del partito del Congresso, Rahul Gandhi, sconfitto pesantemente nelle elezioni di maggio, si è unito al coro delle critiche e polemiche.



Purtroppo le morti per sterilizzazioni non sono una novità. Secondo dati ufficiali sono state oltre 1.400 nell’ultimo decennio. Questo incidente potrebbe indurre il governo indiano a rivedere le politiche di pianificazione familiare. L’India ha sempre rifiutato di seguire la politica del figlio unico e tra 15 anni supererà la Cina diventando il Paese più popoloso del pianeta con un miliardo e mezzo di persone.



Nonostante il boom demografico e gli enormi problemi del sovraffollamento dei centri urbani, il controllo delle nascite non compare ormai da anni in nessuna agenda politica. Quel 50% della popolazione under 35 è considerato un dividendo demografico per la nuova potenza emergente. Anche se il tasso di natalità è sceso a 2,4 figli per donna ed è destinato a calare di pari passo con l’emancipazione femminile e il miglioramento delle loro condizioni economiche. «La politica del figlio unico è una pessima idea ha detto l’economista Bibek Debroy -. Alla fin fine, il miglior contraccettivo è lo sviluppo».


http://www.lastampa.it/2014/11/12/ester ... agina.html


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