IL DISCORSO DEL PRESIDENTE KENNEDY SULLE SOCIETA' SEGRETE
Traduzione del discorso di JFK sulle Società Segrete (27 aprile 1961)
«Signore e signori, la parola "segretezza" è ripugnante in una società libera e aperta e noi, come popolo, ci siamo opposti, instrinsecamente e storicamente, alle società segrete, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete.
Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza, sull'infiltrazione anziché sull'invasione, sulla sovversione anziché sulle elezioni, sull'intimidazione anziché sulla libera scelta.
È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e
materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente
efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di
intelligence, operazioni economiche, scientifiche e politiche.
Le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete.
I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma vengono nascosti.
I suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio.
Nessuna spesa viene contestata. Nessun segreto viene rivelato.
Ecco perché il legislatore ateniese Solone decretò che evitare
le controversie fosse un crimine per ogni cittadino.
Sto chiedendo il vostro aiuto nel difficilissimo compito di informare e allertare il
popolo americano. Convinto che con il vostro aiuto l'uomo diventerà ciò
che per cui è nato: un essere libero e indipendente». (
http://archive2.jfklibrary.org/JFKWHA/1 ... 234619.mp3)
John Kennedy è stato un VERO Presidente... I politici attuali, sia stranieri che nostrani, sono solo dei 'camerieri', mentre lo 'chef' se ne resta ben nascosto.
Quoto mik.300 quando dice "pensandoci bene l'agenda di Obama è la stessa di Bush.. cambia solo la presentazione ma il prodotto è identico.. finanza, guerre, ecc."
Infatti è così... Girano la monetina, cambiano la faccia ma la moneta rimane quella. E l'hanno fanno anche in Italia con la triade "MontiLettaRenzie".
David Icke ha chiamato questa strategia Problema-Reazione-Soluzione.
Quando un politicante comincia a crollare nei sondaggi, e a non risultare piu' gradito, ne tirano fuori dal cilindro un altro, magari piu' giovane, magari 'abbronzato'
o dalla simpatica 'calata' toscana... Altrochè aria di cambiamento, io sento sempre il solito tanfo di squadre e compassi.