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MessaggioInviato: 01/01/2015, 21:22 
abbiamo tutto per praticare una sana ed oculata autarchia senza scadere nel nazionalismo becero ma ponendo gli interessi DEL POPOLO che vive in Italia davanti a quelli di chi amministra lo stato Italiano rigorosamente s.p.a. e rigorosamente ammanicato con banche ed altri finanzieri senza alcuno scrupolo e\o morale.



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MessaggioInviato: 01/01/2015, 22:15 
Complotto per sovvertire “l’ordine democratico”. Il prologo della nuova “strategia della tensione”?

Immagine


In foto Rutilio Sermonti, 93 anni su una sedia a rotelle. Un pericoloso sovversivo neofascista secondo le "autorità"

Leggi anche Adinolfi: "...Aquila Nera? Una provocazione da Alan Ford...hanno arrestato dei nick-name..."

Certo che allarmarsi per questo strano presunto complotto quando in Italia SIAMO AL TERZO GOVERNO CONSECUTIVO NON ELETTO E' DA RIDERE.

EQUITALIA come sinonimo di ordine democratico, interessante........Manco lo sceriffo di Nottingham

“L’Aquila: scoperto un complotto neofascista. Arresti di estremisti in tutta Italia.Volevano uccidere politici e magistrati senza scorta, “dieci, undici nello stesso momento”, e far saltare sedi Equitalia con il personale dentro. L’obiettivo era “sovvertire l’ordine democratico dello Stato”. Pacifici (capo comunità ebraica): “No a mezze misure”. Il gruppo clandestino aveva elaborato un piano per “minare la stabilità sociale” del paese e voleva anche fondare un” proprio” partito.

– La Stampa.

di Luciano Lago

Lo avevamo detto e lo avevamo scritto ed era facile prevederlo: “……fra gli esponenti dell’elite ci sono serie preoccupazioni che si possano creare ostacoli al processo avanzato di sottrazione delle sovranità dei vari Stati a favore di organismi centrali della UE che ne gestiscano le politiche finanziarie e di bilancio. Tanto meno sarebbe tollerabile se, dalla Francia o da altri paesi, dovesse essere messo in questione l’euro come moneta comune, essendo questa una moneta che ha consentito speculazione ed enormi profitti per le super banche sovranazionali “.(………………..)

“Per meglio consolidare il quadro, il sistema delle centrali di potere è quello di precedere gli avvenimenti e creare degli episodi (false flags) che possano fornire il giusto clima o il pretesto per un giro di vite nell’ordine pubblico e nelle campagne di manipolazione attraverso i media per presentare in una luce negativa i movimenti anti euro (nemici della democrazia, dell’Europa e antisemiti). Un modo per mettere fuori gioco esponenti politici, spaventare l’ opinione pubblica, isolare i partiti considerati ostili, creare un blocco d’ordine che rassicuri l’opinione pubblica”.

“L’arma dell’antisemitismo, oltre a quella di fascismo, a questo punto diventa un classico pretesto da utilizzare per mettere fuori gioco o in cattiva luce alcune formazioni politiche, per creare un clima di allarme, fare leva sulla paura della gente, cercare il consenso per ristabilire la sicurezza e formare accordi di coalizione e consolidamento dei governi in carica”. Vedi: Verso una nuova “strategia della tensione” a dimensione europea?

Parlavamo di un ritorno della strategia della tensione in Europa ma in Italia il classico pretesto può essere facilmente trovato nella rinascita di formazioni neofaciste che professino l’idea di azioni violente, attentati alle Istituzioni, di “sovvertire l’ordine democratico”. Queste permetterebbe al sistema di ricompattarsi contro il pericolo estremista, imporre leggi di emergenza, giro di vite sulle libertà di opinione e di riunione, considerare come pericoloso estremista chiunque voglia contestare in blocco le istituzioni, il Parlamento, la Magistratura, le Banche, l’ordinamento democratico e l’assetto dell’Unione Europea di Bruxelles e la sua moneta.

Possibile poi trovare collegamenti con partiti di opposizione che professano una critica radicale al sistema dell’Eurocrazia e delle Istituzioni finanziarie. I provocatori possono prendere qualsiasi tessera e successivamente essere utilizzati per creare campagne di diffamazione contro tali partiti o movimenti. In Italia abbiamo la Lega di Salvini che già viene accusata di avere collegamenti on gruppi di estrema destra, c’è poi il movimento 5 Stelle che già in passato ha ricevuto altri tipi di accuse (anche di antisemitismo). Potrebbe essere lo stesso per altre formazioni di opposizione al sistema che si dovessero costituire.

I servizi occulti possono arruolare ed addestrare chiunque, come già accaduto nelle stagioni degli anni ’70. Il provocatore ben pagato ed istruito dai servizi, parla al telefono di possibili attentati, si riunisce con altri per esporre i suoi piani , gregari ingenui o fanatici si trovano sempre, prospetta azioni risolutive, azioni eclatanti con uso di armi e di esplosivi, scrive proclami e frasi farneticanti e poi le fa diffondere attraverso i social media; una tecnica ben collaudata per fornire prove concrete alle Procure dell’azione sovvertitrice. Nel caso peggiore si fanno le azioni in modo sotterraneo per colpire obiettivi rappresentativi, edifici pubblici, questure, uffici statali, ecc..

Una volta accaduto il “fattaccio” i media si scatenano con grandi titoli sulle prime pagine dei giornali e annunci nei Telegiornali, nella prima fase, nella successiva, quella delle indagini, si trovano i collegamenti con l’esponente/i politico che si vuole bruciare. Si cercano i “cattivi maestri” o gli ispiratori di queste azioni, in particolare in coloro che hanno divulgato idee di opposizione netta al sistema . L’opinione pubblica viene convinta che c’erano pericolosi estremisti che tramavano nell’ombra, si stavano procurando armi e volevano agire in modo violento. Si mobilitano i partiti “democratici”, i sindacati, le associazioni, l’ANPI, le ACLI, ARCI, ecc.. si chiede la vigilanza contro l’estremismo ed il neofascismo, si pubblicano appelli e moniti e si diffonde il timore e la paura. In Parlamento di chiede l’emanazioni di leggi di emergenza.

Questo che abbiamo esposto è il processo con cui si sono condotte in passato le campagne terroristiche della “strategia della tensione” che ha visto le stragi, i sequestri e con cui si è versato sangue innocente, mentre i veri colpevoli non si sono mai trovati, salvo alcuni capri espiatori o manovalanza utilizzata dai servizi. Il sistema politico partitocratico di allora è uscito rafforzato e consolidato da quella stagione violenta.

Esiste la possibilità che questo accada ancora ed in un contesto europeo, quando le situazioni dovessero rischiare di sfuggire di mano a chi detiene il vero potere ed ha interesse a mantenere lo status quo e gli attuali equilibri finanziari.

L’episodio descritto all’inizio potrebbe essere significativo, ne vedremo gli sviluppi. Si potrebbe trattare di un prototipo del classico complotto velleitario o di una azione provocatoria per creare la psicosi della deriva estremista. Mentre scriviamo si parla già di un altro episodio di attentato alle linee ferroviarie nei pressi di Bologna. Vedi: Il ministro Lupi: atto terroristico.

Questo accade mentre proprio ieri (22 Dicembre) in Francia si sono verificati attacchi di estremisti islamici contro persone incolpevoli. Vedi: C’è paura per l’estremismo islamico in Francia

Saranno tutte coincidenze ma qualche sospetto viene in chi ha la memoria storica del passato .

La sensazione è che questo ed altri non rimarranno episodi isolati, altri ve ne saranno e la domanda da farsi potrebbe essere quella abituale : “cui prodest”?

[align=right]Source: Complotto per sovvertire “l#65533;...nsione”? - DIETRO IL SIPARIO [/align]



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MessaggioInviato: 02/01/2015, 15:38 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:



Bertoldo:
"A questo punto penso che il sistema in atto si possa solo distruggere dal proprio interno, mediante implosione.
Quindi forza tutti a votare PD, diamo loro il 100 percento.
Invogliamoli a continuare con l’Austerita’ Espansiva, il Rigore dei conti, speriamo che arrivino ad una tassazione del 100 percento, che si prendano tutti i nostri averi, che il 99 percento della popolazione diventi finalmente EGUALE.
Che finalmente il Debito Pubblico possa finalmente cadere sulle spalle dell UNO PERCENTO della popolazione(tanto il debito e’ matematicamente impagabile)
Quando tutte le nostre abitazioni tutti i capannoni i macchinari imbullonati, le stalle saranno di proprieta’ dello Stato (a seguito incursioni di Equitalia) le varie IMU-TASI-TARI se le paghera’ lo Stato.
A noi dovranno pure farci dormire da qualche parte.
Forse ala fine qualcuno comincera’ a capire che e’ molto piu’ utile un NEGRO che raccoglie pomodori IN NERO che un Teorico Economista Bocconiano che pontifica nei vari Talk Show.
Che le sparate su Twitter del Bomba…
Cosa ci chiedera’ allora l’Europa?
Ci dira’ Fuori dall’Euro fuori dall’Europa e diventeremo finalmente POVERI e LIBERI, pronti a ricominciare in casa nostra con nostre regole.
Avremo ritmi Cinesi di crescita (…se poi si calcolano le percentuali partendo da 0,00001…)
Metteremo delle belle DOGANE ai nostri confini, consumeremo principalmente Made in Italy e la Benzina costera’ molto di meno perché avremo tolto dal prezzo il 90 percento di tasse che gravano sulla stessa! (alla faccia del cambio svalutato della nuova Lira)
Consumando principalmente prodotti made in Italy, capiremo anche la Bonta’ dei nostri prodotti(soprattutto il CIBO, magari preparato Artigianalmente)
Cosa importante che ci CACCINO dall’Europa il piu’ presto possibile, finche’ abbiamo ancora un VALIDO TESSUTO PRODUTTIVO.
Il resto sono tutte “Palle”.
Finita la guerra l’Italia si e’ ripresa perché QUALCUNO si e’ rimboccato le maniche.
Non penso che a quei tempi la situazione della Nuova Lira fosse cosi’ florida.
Comunque noi se vogliamo fare Turismo ne avremmo per molti anni se solo volessimo conoscere bene la nostra Italia:
Mari Monti Laghi Fiumi Arte Cucina Prodotti locali Parlate locali abbiamo tutta la nostra gente da conoscere e da Volerci Bene…..
Ma “Che ce MANDINO al nostro paese”


................ [:261] [:255]



Il problema è che ci stanno spolpando fino all' osso, se continua così non ci rimarrà niente quando sarà crollato l' euro.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 02/01/2015, 15:53 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:



Bertoldo:
"A questo punto penso che il sistema in atto si possa solo distruggere dal proprio interno, mediante implosione.
Quindi forza tutti a votare PD, diamo loro il 100 percento.
Invogliamoli a continuare con l’Austerita’ Espansiva, il Rigore dei conti, speriamo che arrivino ad una tassazione del 100 percento, che si prendano tutti i nostri averi, che il 99 percento della popolazione diventi finalmente EGUALE.
Che finalmente il Debito Pubblico possa finalmente cadere sulle spalle dell UNO PERCENTO della popolazione(tanto il debito e’ matematicamente impagabile)
Quando tutte le nostre abitazioni tutti i capannoni i macchinari imbullonati, le stalle saranno di proprieta’ dello Stato (a seguito incursioni di Equitalia) le varie IMU-TASI-TARI se le paghera’ lo Stato.
A noi dovranno pure farci dormire da qualche parte.
Forse ala fine qualcuno comincera’ a capire che e’ molto piu’ utile un NEGRO che raccoglie pomodori IN NERO che un Teorico Economista Bocconiano che pontifica nei vari Talk Show.
Che le sparate su Twitter del Bomba…
Cosa ci chiedera’ allora l’Europa?
Ci dira’ Fuori dall’Euro fuori dall’Europa e diventeremo finalmente POVERI e LIBERI, pronti a ricominciare in casa nostra con nostre regole.
Avremo ritmi Cinesi di crescita (…se poi si calcolano le percentuali partendo da 0,00001…)
Metteremo delle belle DOGANE ai nostri confini, consumeremo principalmente Made in Italy e la Benzina costera’ molto di meno perché avremo tolto dal prezzo il 90 percento di tasse che gravano sulla stessa! (alla faccia del cambio svalutato della nuova Lira)
Consumando principalmente prodotti made in Italy, capiremo anche la Bonta’ dei nostri prodotti(soprattutto il CIBO, magari preparato Artigianalmente)
Cosa importante che ci CACCINO dall’Europa il piu’ presto possibile, finche’ abbiamo ancora un VALIDO TESSUTO PRODUTTIVO.
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Finita la guerra l’Italia si e’ ripresa perché QUALCUNO si e’ rimboccato le maniche.
Non penso che a quei tempi la situazione della Nuova Lira fosse cosi’ florida.
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................ [:261] [:255]



Il problema è che ci stanno spolpando fino all' osso, se continua così non ci rimarrà niente quando sarà crollato l' euro.


Se non ci rimarrà niente non potranno più pretendere niente..

Bellissimo articolo... bellissimo bellissimo [^] [^]



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MessaggioInviato: 02/01/2015, 17:28 
Cita:
Aztlan ha scritto:
Il problema è che ci stanno spolpando fino all' osso,
se continua così non ci rimarrà niente quando sarà
crollato l' euro.

Questo è il NODO centrale della faccenda.

Cosa rimarrà dell'Italia quando l'euro evaporerà?



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MessaggioInviato: 02/01/2015, 17:55 
gli italiani :)



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MessaggioInviato: 07/01/2015, 19:29 
Inflazione Eurozona resterà sotto zero per mesi, Bce agirà

Italia torna al 1959. Massima avversione al rischio, operatori si rifugiano sui Bund. Tassi al minimo storico. Per ABN Amro Draghi interverrà.


http://www.wallstreetitalia.com/article ... agira.aspx

.e' la peggiore situazione che poteva avvenire in europa,e prob sara' congenita x tutto il 2015....................[;)]


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MessaggioInviato: 08/01/2015, 19:46 
Grecia: se vince Syriza Italia perderà 30 miliardi

Pari a 1,7% del Pil. Se il partito ottenesse il taglio dei due terzi del debito, la Germania dovrebbe dire addio a 40 miliardi.
Secondo un sondaggio pubblicato dal Financial Times, se Syriza vince e il debito greco verrà rinegoziato, l'Italia perderà l'1,7% del Pil.



ATENE (WSI) - Se Syriza vincesse le elezioni il debito pubblico greco stimato sui 330 miliardi di euro verrebbe rinegoziato come promesso da Alexis Tsipras, il leader del partito dato in vantaggio nei sondaggi.

Qualora il partito anti austerity riuscisse a ottenere il taglio dei due terzi del passivo statale, l’Italia dovrebbe dire addio a quasi 30 miliardi di euro, l’1,7% del pil. Per la Germania la somma evaporata sarebbe di 40 miliardi.

Sono le stime pubblicate dal Financial Times, che ha effettuato un sondaggio tra economisti.

La Germania, stando alle ultime indiscrezioni stampa, ha aperto all'ipotesi di trattare con il nuovo governo greco. Lo riporta Bloomberg, citando un gruppo di deputati vicini al governo della cancelliera Angela Merkel, che hanno chiesto di rimanere anonimi.

Merkel non ha preso bene che le rivelazioni siano uscite nei media. Paradossalmente, infatti, i dettagli emersi danno una bella spinta a Syriza in vista delle elezioni del 25 gennaio, perché allontanano la paura di un default e di un abbandono della moneta unica in caso di vittoria alle urne del partito di sinistra.

Secondo le indiscrezioni, pur non essendo disposto ad accettare un condono parziale del debito o "haircut", il governo tedesco potrebbe assecondare una diminuzione dei tassi oppure un allungamento delle scadenze, a patto che il governo greco non metta in discussione l'esigenza di condurre politiche di rigore.

Il 62% del debito pubblico ellenico è in possesso dei governi europei, il 10% fa capo al Fondo Monetario Internazionale e l’8% è in mano alla BCE, che ha acquistato titoli pubblici tra il 2010 e il 2011 per frenarne la corsa dei rendimenti.

La Germania è il paese più esposto con 60 miliardi di prestiti verso la Grecia, seguita dalla Francia con 45 miliardi e dall’Italia con 43,5 miliardi.

Ingrandisci la foto

L'andamento e proiezini fino al 2019 del debito pubblico greco secondo il Fondo Monetario Internazionale. Copryight @ Financial Times.

In termini percentuali di Pil, i tedeschi sono esposti per il 2,2%, come i francesi. Il nostro paese è esposto per il 2,5%, ma visto il Pil molto più ristretto, è il Portogallo a rischiare di più (3,2%).

Tsipras chiede la fine delle misure di austerity e la rinegoziazione del debito, con possibile abbattimento dal 175% del Pil al 90%. Ciò implicherebbe un taglio di due terzi a carico dei creditori pubblici, che sono in possesso dell'80% dei 340 miliardi di debito ellenico.

Se i creditori internazionali della Troika (Bce, Commissione Ue e Fmi) non riescono a trovare un accordo con l'amministrazione greca, il paese dovrà lasciare l'area euro e tornare ad adottare la dracma. L'evento sarebbe catastrofico e alimenterebbe i timori che anche altri paesi fortemente indebitati che non riescono a crescere (come Italia e Portogallo) potrebbero fare la stessa fine.

(DaC)

http://www.wallstreetitalia.com/article ... iardi.aspx


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MessaggioInviato: 08/01/2015, 20:22 
Cita:
ubatuba ha scritto:


Grecia: se vince Syriza Italia perderà 30 miliardi

Pari a 1,7% del Pil. Se il partito ottenesse il taglio dei due terzi del debito, la Germania dovrebbe dire addio a 40 miliardi.
Secondo un sondaggio pubblicato dal Financial Times, se Syriza vince e il debito greco verrà rinegoziato, l'Italia perderà l'1,7% del Pil.



ATENE (WSI) - Se Syriza vincesse le elezioni il debito pubblico greco stimato sui 330 miliardi di euro verrebbe rinegoziato come promesso da Alexis Tsipras, il leader del partito dato in vantaggio nei sondaggi.

Qualora il partito anti austerity riuscisse a ottenere il taglio dei due terzi del passivo statale, l’Italia dovrebbe dire addio a quasi 30 miliardi di euro, l’1,7% del pil. Per la Germania la somma evaporata sarebbe di 40 miliardi.

Sono le stime pubblicate dal Financial Times, che ha effettuato un sondaggio tra economisti.

La Germania, stando alle ultime indiscrezioni stampa, ha aperto all'ipotesi di trattare con il nuovo governo greco. Lo riporta Bloomberg, citando un gruppo di deputati vicini al governo della cancelliera Angela Merkel, che hanno chiesto di rimanere anonimi.

Merkel non ha preso bene che le rivelazioni siano uscite nei media. Paradossalmente, infatti, i dettagli emersi danno una bella spinta a Syriza in vista delle elezioni del 25 gennaio, perché allontanano la paura di un default e di un abbandono della moneta unica in caso di vittoria alle urne del partito di sinistra.

Secondo le indiscrezioni, pur non essendo disposto ad accettare un condono parziale del debito o "haircut", il governo tedesco potrebbe assecondare una diminuzione dei tassi oppure un allungamento delle scadenze, a patto che il governo greco non metta in discussione l'esigenza di condurre politiche di rigore.

Il 62% del debito pubblico ellenico è in possesso dei governi europei, il 10% fa capo al Fondo Monetario Internazionale e l’8% è in mano alla BCE, che ha acquistato titoli pubblici tra il 2010 e il 2011 per frenarne la corsa dei rendimenti.

La Germania è il paese più esposto con 60 miliardi di prestiti verso la Grecia, seguita dalla Francia con 45 miliardi e dall’Italia con 43,5 miliardi.

Ingrandisci la foto

L'andamento e proiezini fino al 2019 del debito pubblico greco secondo il Fondo Monetario Internazionale. Copryight @ Financial Times.

In termini percentuali di Pil, i tedeschi sono esposti per il 2,2%, come i francesi. Il nostro paese è esposto per il 2,5%, ma visto il Pil molto più ristretto, è il Portogallo a rischiare di più (3,2%).

Tsipras chiede la fine delle misure di austerity e la rinegoziazione del debito, con possibile abbattimento dal 175% del Pil al 90%. Ciò implicherebbe un taglio di due terzi a carico dei creditori pubblici, che sono in possesso dell'80% dei 340 miliardi di debito ellenico.

Se i creditori internazionali della Troika (Bce, Commissione Ue e Fmi) non riescono a trovare un accordo con l'amministrazione greca, il paese dovrà lasciare l'area euro e tornare ad adottare la dracma. L'evento sarebbe catastrofico e alimenterebbe i timori che anche altri paesi fortemente indebitati che non riescono a crescere (come Italia e Portogallo) potrebbero fare la stessa fine.

(DaC)

http://www.wallstreetitalia.com/article ... iardi.aspx


Ormai le logiche finanziarie hanno soppiantato le logiche politiche.

In realtà é da tantissimo tempo che é cosi, ma continuando su questa strada rimane solo la schiavitu.

Altro che democrazia e libertà



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MessaggioInviato: 08/01/2015, 20:25 
..la democrazia oramai e' in sonno.....speriamo non sia eterno [:(!]


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MessaggioInviato: 08/01/2015, 20:25 
E se rinegoziamo il debito noi quanto ci perdono gli altri [}:)]



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MessaggioInviato: 08/01/2015, 23:37 
Gli economisti liberisti non ne hanno mai azzeccato una e continuano ad aggiungere danno al danno.
Andrebbero licenziati assieme ai professori che li hanno formati. [:(!]

Quando ai trattati UE: quando non sono antidemocratici sono una zavorra economica che ci trascina a fondo .
Necessita gettarli.

Riassumendo il Progetto Euopa unita è tutto da rifare



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Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
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da paladino dell'urss a difensore degli usa---------------------------- [;)]


Ultima modifica di ubatuba il 21/01/2015, 20:12, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/01/2015, 20:13 
Cita:
Xanax ha scritto:

Gli economisti liberisti non ne hanno mai azzeccato una e continuano ad aggiungere danno al danno.


Dal punto di vista del "capitale" hanno azzeccato tutto invece.

Il problema é che quello che avvantaggia capitale e finanza danneggia noi.

Non é un errore... il loro é un comportamento doloso!



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MessaggioInviato: 21/01/2015, 21:36 
L'errore alla base di tutto è che il debito pubblico di un paese essendo "pubblico", dovrebbe essere sobbarcato solo per l'utilità di tutti e quindi no-profit!
Non esiste che qualsiasi ente si arricchisca con per tali fabbisogni, questo risolverebbe un bel po' di problemi.

Chiaramente nella forma attuale con il CDA delle banche centrali completamente privato, non te lo faranno fare mai, perché nessun ente privato rinuncerebbe alla sua fetta di interesse!
Se invece la banca fosse pubblica, sì!
Si potrebbe fare e nel momento che ti serve maggior spesa pubblica l'interesse lo paghi stampando moneta, scontando sì in tal modo un equivalente tasso di svalutazione, che corrisponderebbe però ad inflazione e contestualmente a percentuali di crescita di PIL.
Per questo ritengo che anche uscendo dall'euro se non si riesce a statalizzare la banca centrale non servirà a nulla.

(fermo restando che se non c'è una svolta etica all'interno delle istituzioni anche statalizzare non servirebbe, cambieresti solamente padrone perché il potere finanziario si sposterebbe dall'ambito privato a quello pubblico)


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