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06/01/2015, 19:12

Temo anche io che questa decisione gli sia stata fatale. Ma non si può biasimarlo, in un momento di crisi come quello forse anche io avrei preferito farmi portare dal mio medico di fiducia. [B)]

06/01/2015, 23:19

Aztlan ha scritto:

Temo anche io che questa decisione gli sia stata fatale. Ma non si può biasimarlo, in un momento di crisi come quello forse anche io avrei preferito farmi portare dal mio medico di fiducia. [B)]

Un familiare che era presente, ha detto che Pino Daniele ha sempre avuto un carattere tosto... e che alla sua decisione di andare a Roma, nessuno si è sentito di opporsi....... [8]

07/01/2015, 00:43

Allucinante.....

E sono state convulse, piene di scelte istintive, di incidenti, le ultime ore di vita di Pino Daniele, come le raccontano gli amici, i fratelli, il suo medico di fiducia. Per la sera del 4 gennaio aveva prenotato un tavolo in pizzeria per 7 persone, "ma nel tardo pomeriggio hanno chiamato per disdire e due ragazzi - il figlio della compagna e una figlia del cantante - sono passati a prendere le pizze da portare a casa, intorno alle 20,30"

Alle 21.12 del 4 gennaio - dalla casa di Pino Daniele in Maremma, nella campagna tra Magliano e Orbetello, arriva al 118 di Grosseto una chiamata di soccorso. Secondo il responsabile del 118 dell'Asl di Grosseto, Robusto Biagioni, dopo 19 minuti, alle 21.31, l'equipaggio dei soccorritori comunica alla centrale la chiusura dell'intervento e il suo rientro, avendo avuto comunicazione che il paziente stava andando a Roma. Tra le 21.25 e le 21.29 qualcuno dell'equipaggio dell'ambulanza contatta il cellulare che aveva chiamato per il soccorso, chiedendo maggiori precisazioni sull'indirizzo e che venga accesa una luce dalla casa. Dalla Asl si spiega che l'ambulanza non era comunque lontana dall'abitazione del musicista, ma chi ha risposto avrebbe spiegato che il paziente stava andando a Roma. Così l'ambulanza si è fermata ed è tornata indietro. Alle 21.31 la registrazione del rientro.

"Pino si e' sentito poco bene a cena a Orbetello, ma si fidava solo del suo cardiologo quindi ha chiesto alla compagna di portarlo a Roma", spiega Michele, un amico. "Ho sentito Pino qualche giorno fa, dopo Capodanno, stava bene", dice Carmine, uno dei fratelli. "Purtroppo in famiglia siamo sei fratelli, tutti cardiopatici - ha aggiunto - Pino voleva farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia, il primario di questo ospedale, un amico". "Il primo intoppo è stato non fermarsi all'ospedale di Grosseto. Poteva salvarsi", dice ancora Carmine.

E' proprio il suo cardiologo di fiducia, Achille Gaspardone, Direttore UOC di Cardiologia all'Ospedale S. Eugenio di Roma, a ricostruire la dinamica della tragica serata sottolineando alcune incongruenze. "Dopo 30 minuti" dalla richiesta di soccorso per Pino Daniele, spiega, "l'ambulanza non era ancora arrivata", pur confermando che è stata comunque "una espressa volontà dello stesso Pino Daniele farsi portare a Roma, al S. Eugenio". D'altro canto, ha rilevato lo specialista, la sintomatologia che il cantante presentava, poi rivelatasi un infarto, "era molto atipica". Ma non basta: "Il destino si è accanito contro Pinuzzo. Ieri sera nella corsa verso Roma ha anche bucato una ruota dell'auto", rivela Francesco, un altro amico. "E' successo sull'Aurelia - aggiunge - alla guida della macchina c'era il suo autista perché lui non guidava. Hanno perso del tempo prezioso". Intorno alle 22.40 la macchina arriva finalmente al pronto soccorso dell'Ospedale Sant'Eugenio di Roma, ma Pino Daniele non ce la fa. "E' giunto cadavere al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio di Roma", dice ancora Gaspardone. "Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione - ha aggiunto - ma Pino Daniele era già morto".


http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 249ab.html

07/01/2015, 09:15

Thethirdeye ha scritto:

Allucinante.....

E sono state convulse, piene di scelte istintive, di incidenti, le ultime ore di vita di Pino Daniele, come le raccontano gli amici, i fratelli, il suo medico di fiducia. Per la sera del 4 gennaio aveva prenotato un tavolo in pizzeria per 7 persone, "ma nel tardo pomeriggio hanno chiamato per disdire e due ragazzi - il figlio della compagna e una figlia del cantante - sono passati a prendere le pizze da portare a casa, intorno alle 20,30"

Alle 21.12 del 4 gennaio - dalla casa di Pino Daniele in Maremma, nella campagna tra Magliano e Orbetello, arriva al 118 di Grosseto una chiamata di soccorso. Secondo il responsabile del 118 dell'Asl di Grosseto, Robusto Biagioni, dopo 19 minuti, alle 21.31, l'equipaggio dei soccorritori comunica alla centrale la chiusura dell'intervento e il suo rientro, avendo avuto comunicazione che il paziente stava andando a Roma. Tra le 21.25 e le 21.29 qualcuno dell'equipaggio dell'ambulanza contatta il cellulare che aveva chiamato per il soccorso, chiedendo maggiori precisazioni sull'indirizzo e che venga accesa una luce dalla casa. Dalla Asl si spiega che l'ambulanza non era comunque lontana dall'abitazione del musicista, ma chi ha risposto avrebbe spiegato che il paziente stava andando a Roma. Così l'ambulanza si è fermata ed è tornata indietro. Alle 21.31 la registrazione del rientro.

"Pino si e' sentito poco bene a cena a Orbetello, ma si fidava solo del suo cardiologo quindi ha chiesto alla compagna di portarlo a Roma", spiega Michele, un amico. "Ho sentito Pino qualche giorno fa, dopo Capodanno, stava bene", dice Carmine, uno dei fratelli. "Purtroppo in famiglia siamo sei fratelli, tutti cardiopatici - ha aggiunto - Pino voleva farsi visitare dal suo cardiologo di fiducia, il primario di questo ospedale, un amico". "Il primo intoppo è stato non fermarsi all'ospedale di Grosseto. Poteva salvarsi", dice ancora Carmine.

E' proprio il suo cardiologo di fiducia, Achille Gaspardone, Direttore UOC di Cardiologia all'Ospedale S. Eugenio di Roma, a ricostruire la dinamica della tragica serata sottolineando alcune incongruenze. "Dopo 30 minuti" dalla richiesta di soccorso per Pino Daniele, spiega, "l'ambulanza non era ancora arrivata", pur confermando che è stata comunque "una espressa volontà dello stesso Pino Daniele farsi portare a Roma, al S. Eugenio". D'altro canto, ha rilevato lo specialista, la sintomatologia che il cantante presentava, poi rivelatasi un infarto, "era molto atipica". Ma non basta: "Il destino si è accanito contro Pinuzzo. Ieri sera nella corsa verso Roma ha anche bucato una ruota dell'auto", rivela Francesco, un altro amico. "E' successo sull'Aurelia - aggiunge - alla guida della macchina c'era il suo autista perché lui non guidava. Hanno perso del tempo prezioso". Intorno alle 22.40 la macchina arriva finalmente al pronto soccorso dell'Ospedale Sant'Eugenio di Roma, ma Pino Daniele non ce la fa. "E' giunto cadavere al Pronto Soccorso dell'Ospedale S. Eugenio di Roma", dice ancora Gaspardone. "Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione - ha aggiunto - ma Pino Daniele era già morto".


http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 249ab.html

07/01/2015, 10:21

Thethirdeye ha scritto:

Allucinante.....


Probabilmente ha sottovalutato la gravita' del fatto. L'infarto puo' anche essere asintomatico.
Comunque da Orbetello tra andare a Grosseto o andare a Roma ci saranno 50 minuti/1 ora di differenza piu' o meno.
Infatti se l'ambulanza e' stata chiamata alle 21.12, metti una decina di minuti per decidere di partire, e' arrivato alle 22.40, tolta la foratura in pratica hanno volato.

[8]
Secondo me non aveva capito di avere un infarto in atto.
Ultima modifica di zakmck il 07/01/2015, 10:21, modificato 1 volta in totale.

07/01/2015, 12:12

zakmck ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

Allucinante.....


Probabilmente ha sottovalutato la gravita' del fatto. L'infarto puo' anche essere asintomatico.
Comunque da Orbetello tra andare a Grosseto o andare a Roma ci saranno 50 minuti/1 ora di differenza piu' o meno.
Infatti se l'ambulanza e' stata chiamata alle 21.12, metti una decina di minuti per decidere di partire, e' arrivato alle 22.40, tolta la foratura in pratica hanno volato.

[8]
Secondo me non aveva capito di avere un infarto in atto.



bah..
pensavo peggio..
orbetello->roma 149 km
vista l'urgenza,
e presumendo la disponibilità
di un mezzo veloce (170/180/kmh)

in un'ora abbondante c s arriva..

oltretutto considerando che grosseto
è dalla parte opposta..
non è stata una decisione
del tutto campata per aria..

07/01/2015, 16:48

zakmck ha scritto:
tolta la foratura in pratica hanno volato.

Nonostante ne abbia parlato l'Ansa,
la famiglia ora smentisce il fatto della
foratura... strano....

07/01/2015, 17:36

Pino Daniele non ha pace, magistratura indaga per omicidio colposo
Ascoltati parenti, acquisiti documenti medici

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... ebf3d.html

08/01/2015, 09:44

Thethirdeye ha scritto:

zakmck ha scritto:
tolta la foratura in pratica hanno volato.

Nonostante ne abbia parlato l'Ansa,
la famiglia ora smentisce il fatto della
foratura... strano....


Cioè?
La compagna ha ammazzato pino?
Se era lei al volante
Comunque, orbetello-roma
In meno di un'ora
Ha un bel piede...

08/01/2015, 12:57

mik.300 ha scritto:

bah..
pensavo peggio..
orbetello->roma 149 km
vista l'urgenza,
e presumendo la disponibilità
di un mezzo veloce (170/180/kmh)

in un'ora abbondante c s arriva..

oltretutto considerando che grosseto
è dalla parte opposta..
non è stata una decisione
del tutto campata per aria..



Mi domando e dico se la velocità presunta è quella indicata in rapporto al kilometraggio con tutti gli autovelox e tutor che ci sono su autostrade e non la procura avrebbe di meglio su cui indagare o no?
Ma che è la strada per certa gente un circuito da corsa? Il rispetto delle regole e la salvaguardia delle altrui vite è diventato forse un optional?
[:(]

08/01/2015, 16:38

beach_boys ha scritto:

mik.300 ha scritto:

bah..
pensavo peggio..
orbetello->roma 149 km
vista l'urgenza,
e presumendo la disponibilità
di un mezzo veloce (170/180/kmh)

in un'ora abbondante c s arriva..

oltretutto considerando che grosseto
è dalla parte opposta..
non è stata una decisione
del tutto campata per aria..



Mi domando e dico se la velocità presunta è quella indicata in rapporto al kilometraggio con tutti gli autovelox e tutor che ci sono su autostrade e non la procura avrebbe di meglio su cui indagare o no?
Ma che è la strada per certa gente un circuito da corsa? Il rispetto delle regole e la salvaguardia delle altrui vite è diventato forse un optional?
[:(]



bè ma quado uno è in pericolo di vita
non è che rispetta i limiti di velocità..
vedi ambulanze, ecc.
credo che sia una causa specifica
di esclusione oggettva
dalla punibilità..

08/01/2015, 18:02

Premetto di non far parte di forze di polizia o affini...ma di utilizzare per lavoro un automezzo stradale

Lo “stato di necessità”:
Il comportamento da usarsi durante la circolazione stradale dev’essere improntato alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri utenti della strada, l’eventuale necessità di violare le norme della circolazione stradale per salvaguardare la vita di una persona dev’essere così grave ed imminente da non potersi esercitare in nessuna altra maniera (ad esempio attraverso il 118 od altri servizi di pronto intervento) e comunque l’emergenza dev’essere convenientemente segnalata a tutti gli altri utenti della strada, per evitare incidenti. Il suddetto “stato di necessità” qui non sussiste.. in quanto mi pare che abbiano rinunciato (i parenti) ai mezzi di soccorso tradizionali per rivolgersi a una struttura sanitaria non in loco ma a centinaia di km con mezzo privato.

Vedere sentenza giudice di pace della prefettura di Udine PQM
http://www.asaps.it/3008-Circolazione_stradale_%E2%80%93_Necessit%C3%A0_di_recarsi_al_pronto_soccorso_per_assistere_un_parente__Superamento_dei_limiti_di_velocit%C3%A0_%E2%80%93_Causa_di_esclusione_della_responsabilit%C3%A0___Stato_di_necessit%C3%A0_%E2%80%93_Insussist...html#

08/01/2015, 19:55

beach_boys ha scritto:

Premetto di non far parte di forze di polizia o affini...ma di utilizzare per lavoro un automezzo stradale

Lo “stato di necessità”:
Il comportamento da usarsi durante la circolazione stradale dev’essere improntato alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri utenti della strada, l’eventuale necessità di violare le norme della circolazione stradale per salvaguardare la vita di una persona dev’essere così grave ed imminente da non potersi esercitare in nessuna altra maniera (ad esempio attraverso il 118 od altri servizi di pronto intervento) e comunque l’emergenza dev’essere convenientemente segnalata a tutti gli altri utenti della strada, per evitare incidenti. Il suddetto “stato di necessità” qui non sussiste.. in quanto mi pare che abbiano rinunciato (i parenti) ai mezzi di soccorso tradizionali per rivolgersi a una struttura sanitaria non in loco ma a centinaia di km con mezzo privato.

Vedere sentenza giudice di pace della prefettura di Udine PQM
http://www.asaps.it/3008-Circolazione_stradale_%E2%80%93_Necessit%C3%A0_di_recarsi_al_pronto_soccorso_per_assistere_un_parente__Superamento_dei_limiti_di_velocit%C3%A0_%E2%80%93_Causa_di_esclusione_della_responsabilit%C3%A0___Stato_di_necessit%C3%A0_%E2%80%93_Insussist...html#

Perfetto. Non potevi essere più preciso.... [;)]

08/01/2015, 20:23

..non era la mia musica preferita,ma era un grande r.i.p.
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