E ancora...
Subito truppe e «basi» nell’Est
La Nato alza il muro in Europa
Muro più alto contro le minacce e task force di pronto intervento di 5 mila soldati nella parte orientale del Continente. La «forza» passa da 13mila a 30mila unitàEsplora il significato del termine: DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES
«Questo è il più grande rafforzamento e riposizionamento della difesa collettiva della Nato fin dai tempi della Guerra Fredda». Non è la solita frase ad effetto, quella che giunge da Bruxelles. Dietro le parole di Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza Atlantica, ci sono eventi e cifre che potrebbero entrare presto nei libri di storia. Mentre Nato, Ue e Usa si dividono sulla necessità di armare l’Ucraina, mentre Angela Merkel e François Hollande volano a Kiev per tentare un’ultima mediazione, e mentre Vladimir Putin proclama la mobilitazione dei suoi riservisti per due mesi («succede ogni anno», ma quest’anno è successo prima), la Nato annuncia che triplicherà o quasi le sue truppe nell’Est-Europa: quanto prima possibile, porterà da 13mila a 30mila i soldati del suo dispositivo di rapido impiego approvato soltanto nello scorso settembre.
E con loro, moltiplicherà i loro mezzi: carri armati, artiglieria pesante e leggera, aerei, elicotteri, navi, batterie lancia-missili, anche forze speciali di varie nazioni addestrate alla guerriglia. Formalmente, si spiega che questo servirà alla difesa complessiva dello «spazio euro-atlantico» da nord a sud, fino ai confini meridionali dove preme il terrorismo islamico. Ma intanto, sei centri di comando e controllo (non basi, si precisa) verranno istituti quanto prima in altrettanti Paesi Nato dell’Est: Bulgaria, Estonia, Romania e poi Lettonia, Lituania, Polonia, tutta l’area del Baltico.DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES «Questo è il più grande rafforzamento e riposizionamento della difesa collettiva della Nato fin dai tempi della Guerra Fredda».
Non è la solita frase ad effetto, quella che giunge da Bruxelles. Dietro le parole di Jens Stoltenberg, segretario generale dell'Alleanza Atlantica, ci sono eventi e cifre che potrebbero entrare presto nei libri di storia. Mentre Nato, Ue e Usa si dividono sulla necessità di armare l'Ucraina, mentre Angela Merkel e François Hollande volano a Kiev per tentare un'ultima mediazione, e mentre Vladimir Putin proclama la mobilitazione dei suoi riservisti per due mesi («succede ogni anno», ma quest'anno è successo prima), la Nato annuncia che triplicherà o quasi le sue truppe nell'Est-Europa: quanto prima possibile, porterà da 13mila a 30mila i soldati del suo dispositivo di rapido impiego approvato soltanto nello scorso settembre.
E con loro, moltiplicherà i loro mezzi: carri armati, artiglieria pesante e leggera, aerei, elicotteri, navi, batterie lancia-missili, anche forze speciali di varie nazioni addestrate alla guerriglia. Formalmente, si spiega che questo servirà alla difesa complessiva dello «spazio euro-atlantico» da nord a sud, fino ai confini meridionali dove preme il terrorismo islamico. Ma intanto, sei centri di comando e controllo (non basi, si precisa) verranno istituti quanto prima in altrettanti Paesi Nato dell'Est: Bulgaria, Estonia, Romania e poi Lettonia, Lituania, Polonia, tutta l'area del Baltico.
http://www.corriere.it/esteri/15_febbra ... 7b1b.shtml La Lituania consegna gratuitamente armi all'UcrainaIl ministro della Difesa lituano Juozas Olekas ha confermato il trasferimento di alcune armi militari a Kiev.
"Abbiamo fornito assistenza umanitaria, abbiamo preso in cura dei soldati ucraini feriti. Abbiamo mantenuto la nostra promessa e in risposta abbiamo consegnato alcune armi ... Si tratta di forniture gratuite per il nostro Paese amico", - ha evidenziato Olekas.
Inoltre Olekas non ha specificato che tipo di armi siano state trasferite a Kiev, notando che a tale domanda possono rispondere solo i militari ucraini.
In precedenza il ministro degli Esteri della Lituania Linas Linkevičius aveva affermato che l'Ucraina doveva essere sostenuta con tutti i mezzi, compresi quelli militari.
Per saperne di più:
http://italian.ruvr.ru/news/2015_02_05/ ... aina-6752/ Armi in Ucraina, per comandante forze USA e NATO in Europa rischio dura reazione da RussiaIl generale Philip Breedlove, comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti e della NATO in Europa, ha avvertito i Paesi occidentali che le forniture di armi in Ucraina potrebbero causare "una risposta dura dalla Russia."
Secondo il generale, prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla questione delle forniture di armi verso l'Ucraina, è necessario valutare se con mezzi politici si potrà superare la crisi, considerando anche che qualsiasi tipo di assistenza in Ucraina deve essere considerato alla luce delle possibili reazioni della Russia.
Secondo Breedlove, la situazione nella parte orientale dell'Ucraina sta peggiorando e qualsiasi azione degli Stati Uniti deve contribuire a risolvere il conflitto con mezzi politici.
Per saperne di più:
http://italian.ruvr.ru/news/2015_02_05/ ... ssia-4426/