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MessaggioInviato: 11/12/2014, 01:24 
Cita:
Il Perù dice che Greenpeace ha fatto un guaio
Gli attivisti sono entrati alle Linee di Nazca per esporre uno slogan; secondo il governo hanno danneggiato gravemente un posto considerato patrimonio dell'umanità

Greenpeace si è scusata dopo che i suoi attivisti sono entrati senza autorizzazione nella zona delle Linee di Nazca:

«Greenpeace si scusa senza riserve con la gente del Perù per le offese causate dall’aver recentemente posizionato un messaggio di speranza nello storico sito delle Linee di Nazca. Ne siamo profondamente dispiaciuti.
Capiamo perfettamente che è una figuraccia. Anziché mandare un messaggio davvero importante ai leader riuniti a Lima per i colloqui sul clima delle Nazioni Unite, ci siamo rivelati senza cura e grossolani.
Abbiamo incontrato il ministro per la Cultura peruviano, responsabile del sito, per chiedergli scusa.
Siamo a favore di qualsiasi indagine indipendente sulle conseguenze del nostro gesto. Coopereremo pienamente con qualsiasi indagine.
Ci facciamo personalmente carico delle nostre azioni, e siamo impegnati alla non violenza.
Greenpeace si prende le proprie responsabilità per le sue attività e ne affronterà le conseguenze.
Il dottor Kumi Niadoo, direttore generale di Greenpeace, arriverà a Lima a questa settimana per scusarsi personalmente dell’offesa causata, e per rappresentare l’organizzazione nei prossimi incontri con le autorità peruviane.
Greenpeace porrà immediatamente fine a ogni altro uso di quelle immagini offensive».

***

Il governo del Perù ha deciso di avviare un’azione legale contro gli attivisti dell’organizzazione ambientalista Greenpeace che lunedì 8 dicembre che sono entrati senza autorizzazione nella zona delle Linee di Nazca, i geoglifi che si trovano nel deserto di Nazca (Perù) dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Gli attivisti di Greenpeace hanno posizionato sul terreno delle lettere molto grandi per formare il messaggio “Time for change! The future is renewable. Greenpeace” (“È tempo di cambiare! Il futuro è rinnovabile. Greenpeace”). Secondo il governo gli attivisti hanno lasciato delle impronte sul terreno provocando dei danni molto gravi. Il vice ministro della Cultura, Luis Jaime Castillo, ha detto che hanno dato “un vero schiaffo a tutto quello che i peruviani considerano sacro”.

Immagine

La delegazione di Greenpeace era formata da attivisti provenienti da Brasile, Argentina, Cile, Spagna, Italia, Germania e Australia. L’obiettivo dell’azione dimostrativa era attirare l’attenzione dei leader di molti paesi del mondo che in questi giorni sono riuniti a Lima, in Perù, per una conferenza internazionale delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, chiamata anche COP 20.

Le Linee di Nazca si trovano su un altopiano che si estende per circa 80 chilometri tra le città di Nazca e Palpa, nel Perù meridionale. Sono un insieme di oltre 800 disegni, e comprendono i profili stilizzati di animali comuni dell’area, come la balena, il pappagallo e il colibrì: sono stati realizzati dai Nazca tra i 1.500 e i 2000 anni fa, probabilmente con una funzione rituale legata all’astronomia. I disegni sono stati fatti rimuovendo dal terreno le pietre più scure contenenti ossidi di ferro, e facendo in modo che rimanesse un contrasto netto con il pietrisco sottostante, più chiaro.



Il governo peruviano ha spiegato che l’accesso all’area dove si trova il disegno di un colibrì, quella raggiunta dagli attivisti di Greenpeace, è “rigidamente proibito”: a nessuno, nemmeno al presidente e ai ministri del governo peruviano, è permesso di entrare senza autorizzazione. Anche coloro che riescono a ottenere l’autorizzazione devono seguire alcune regole, come indossare delle calzature apposite che permettano di non rovinare il sito. Castillo ha detto che le impronte lasciate dagli attivisti di Greenpeace potrebbero rimanere lì anche per centinaia o migliaia di anni. Il governo peruviano ha detto che cercherà di evitare che gli attivisti di Greenpeace escano dal paese. Le accuse a loro carico riguardano il reato di danneggiamento di monumenti archeologici, che prevede fino a sei anni di carcere.

Tina Loeffelbein, portavoce di Greenpeace, ha risposto alle accuse del governo peruviano dicendo che gli attivisti «sono stati molto attenti a proteggere le Linee di Nazca». Loeffelbein ha aggiunto che Greenpeace sta prendendo sul serio le accuse e che ha avviato una specie di indagine interna per capire cosa sia successo. Finora, comunque, Greenpeace non ha chiarito se abbia intenzione di identificare alle autorità gli attivisti coinvolti nell’azione dimostrativa.


http://www.ilpost.it/2014/12/10/peru-greenpeace/


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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 27/04/2015, 21:55 
Cita:
Antonietta Meta, l'animalista su Twitter: "Terremoto in Nepal giusta punizione per un popolo che fa strage di animali. Spero in una scossa più forte"

Immagine

Il terremoto in Nepal, che ha causato oltre 3600 morti, è stata una tragedia. Ma a quanto pare non tutti la pensano così. A giudicare dalla timline di Twitter di Antonietta Meta, "libera professionista, amante degli animali e contro la vivisezione", (come si legge nella descrizione che fa di se stessa), la scossa sismica che ha devastato il territorio e ucciso migliaia di persone, è una "giusta punizione" per un popolo che "quotidianamente fa strage di animali per ingraziarsi la Dea".

Ma non finisce qui. Perché la rabbia della Meta, animalista con oltre 3000 follower, si fa sempre più esplicita. "L'Italia non mandi aiuti per il terremoto a questi fanatici bastardi. Giusta punizione", scrive ancora. E ancora: "Il terremoto è troppo poco", "spero in una scossa più forte". Tanti i commenti di sdegno alle parole di Antonietta.




http://www.huffingtonpost.it/2015/04/27 ... 49932.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 00:32 
Siamo alla follia più pura... a questo punto meglio che venga un meteorite così ci estinguiamo tutti e abbiamo risolto il problema una volta per tutte.



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 00:43 
Strano che questa idiota non si auguri lo stesso destino per gli usa dove le lobby della carne fanno ancora più schifo.

Io queste persone le prenderei davvero a schiaffoni in faccia fino a farli piangere. Si, sono intollerante.



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 02:04 
La tipa voleva soltanto che le persone comprendessero le motivazioni che ci sono dietro questo scempio.....

https://youtu.be/quvkfkU-KZk

......scempio realizzato da esseri senzienti, in nome di una religione....

https://www.google.it/search?q=gadhimai ... Q&dpr=1.15

Bisogna quindi vedere se è più grave l'inutilità della sua esternazione....
o se è più grave il gesto che attraverso quella stessa esternazione viene pubblicamente denunciato.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 09:44 
Sul fatto che le religioni siano l'oppio dei popoli in nome delle quali si commettano atrocità nei confronti di animali e di esseri umani o anche semplicemente che si resti ancorati all'ignoranza sul fondo della platonica caverna sono d'accordo.

Ma che una persona possa giudicare e sentenziare sulla popolazione ingannata dalla sua religione auspicando "punizioni divine" lo trovo comunque fuoriluogo anche perché allora il terremoto avrebbe dovuto colpire solo chi inganna e non chi è ingannato.

Ciò riapre un dibattito che mi piace fare ma che rischierebbe di mandare offtopic il thread relativamente alle "colpe" di chi viene ingannato in nome della fede.

Ovvero, domanda di carattere filosofico che feci ai tempi dell'11 settembre, secondo voi il kamikaze che si è schiantato contro le torri finisce in paradiso o finisce all'inferno?

E, restando più aderente al thread, chi uccide tutti quegli animali IN NOME DELLA RELIGIONE e, soprattutto, CONVINTO da questa di essere nel giusto, finirebbe all'inferno o finirebbe in paradiso?!

So bene che paradiso e inferno non esistono, ma spero sia chiaro che il concetto su cui vorrei ragionare insieme a voi attiene al carattere della RESPONSABILITA' e dal paradosso che ne consegue...

Può ritenersi responsabile delle sue azioni il generico "folle" del titolo thread, quando questi ingannato dalla fede, commette errori se convinto dalla sua stessa fede di essere nel giusto?!



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 10:04 
Thethirdeye ha scritto:
La tipa voleva soltanto che le persone comprendessero le motivazioni che ci sono dietro questo scempio.....

https://youtu.be/quvkfkU-KZk

......scempio realizzato da esseri senzienti, in nome di una religione....

https://www.google.it/search?q=gadhimai ... Q&dpr=1.15

Bisogna quindi vedere se è più grave l'inutilità della sua esternazione....
o se è più grave il gesto che attraverso quella stessa esternazione viene pubblicamente denunciato.



caspita isis style..
cambia solo la vittima..
non li facevo così cruenti i nepalesi,
pensavo buddisti, pacifici,
non violenti, ecc.
invece..

comunque i sacrifici animali,
son oantichi quanto l'uomo..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 10:27 
Atlanticus81 ha scritto:
Sul fatto che le religioni siano l'oppio dei popoli in nome delle quali si commettano atrocità nei confronti di animali e di esseri umani o anche semplicemente che si resti ancorati all'ignoranza sul fondo della platonica caverna sono d'accordo.

Ma che una persona possa giudicare e sentenziare sulla popolazione ingannata dalla sua religione auspicando "punizioni divine" lo trovo comunque fuoriluogo anche perché allora il terremoto avrebbe dovuto colpire solo chi inganna e non chi è ingannato.

Ciò riapre un dibattito che mi piace fare ma che rischierebbe di mandare offtopic il thread relativamente alle "colpe" di chi viene ingannato in nome della fede.

Ovvero, domanda di carattere filosofico che feci ai tempi dell'11 settembre, secondo voi il kamikaze che si è schiantato contro le torri finisce in paradiso o finisce all'inferno?

E, restando più aderente al thread, chi uccide tutti quegli animali IN NOME DELLA RELIGIONE e, soprattutto, CONVINTO da questa di essere nel giusto, finirebbe all'inferno o finirebbe in paradiso?!

So bene che paradiso e inferno non esistono, ma spero sia chiaro che il concetto su cui vorrei ragionare insieme a voi attiene al carattere della RESPONSABILITA' e dal paradosso che ne consegue...

Può ritenersi responsabile delle sue azioni il generico "folle" del titolo thread, quando questi ingannato dalla fede, commette errori se convinto dalla sua stessa fede di essere nel giusto?!


è la medesima considerazione che facciamo ogni volta che si parla di coloro che hanno votato Renzi o Berlusconi ed ancora li difendono. se non ricordo male si dice sempre che si meritano le sciagura che questi personaggi hanno portato con se.

si può essere ingenui e "boccaloni" quanto voi, ma è una responsabilità sociale aprire gli occhi: in Italia abbiamo Città del Vaticano ma non mi pare che si sia tutti fedeli all'idea che la Chiesa (terrena) rappresenti davvero il messaggio di Cristo perchè in molti si rendono conto dell'incongruenza tra le parole ed i fatti.

altrimenti dovremmo anche giustificare i seguaci del prete condannato dal servizio delle Iene che hanno fatto una marcia in difesa di un maniaco sessuale (mi riferisco al video linkato di recente in un altro topic, ora non ricordo quale...).

con questo non voglio giustificare le parole della tipa, anche perchè non credo che il 100% della popolazione del Nepal sia dedita al massacro rituale.



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 11:47 
Massimo Falciani ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:
Sul fatto che le religioni siano l'oppio dei popoli in nome delle quali si commettano atrocità nei confronti di animali e di esseri umani o anche semplicemente che si resti ancorati all'ignoranza sul fondo della platonica caverna sono d'accordo.

Ma che una persona possa giudicare e sentenziare sulla popolazione ingannata dalla sua religione auspicando "punizioni divine" lo trovo comunque fuoriluogo anche perché allora il terremoto avrebbe dovuto colpire solo chi inganna e non chi è ingannato.

Ciò riapre un dibattito che mi piace fare ma che rischierebbe di mandare offtopic il thread relativamente alle "colpe" di chi viene ingannato in nome della fede.

Ovvero, domanda di carattere filosofico che feci ai tempi dell'11 settembre, secondo voi il kamikaze che si è schiantato contro le torri finisce in paradiso o finisce all'inferno?

E, restando più aderente al thread, chi uccide tutti quegli animali IN NOME DELLA RELIGIONE e, soprattutto, CONVINTO da questa di essere nel giusto, finirebbe all'inferno o finirebbe in paradiso?!

So bene che paradiso e inferno non esistono, ma spero sia chiaro che il concetto su cui vorrei ragionare insieme a voi attiene al carattere della RESPONSABILITA' e dal paradosso che ne consegue...

Può ritenersi responsabile delle sue azioni il generico "folle" del titolo thread, quando questi ingannato dalla fede, commette errori se convinto dalla sua stessa fede di essere nel giusto?!


è la medesima considerazione che facciamo ogni volta che si parla di coloro che hanno votato Renzi o Berlusconi ed ancora li difendono. se non ricordo male si dice sempre che si meritano le sciagura che questi personaggi hanno portato con se.

si può essere ingenui e "boccaloni" quanto vuoi, ma è una responsabilità sociale aprire gli occhi: in Italia abbiamo Città del Vaticano ma non mi pare che si sia tutti fedeli all'idea che la Chiesa (terrena) rappresenti davvero il messaggio di Cristo perchè in molti si rendono conto dell'incongruenza tra le parole ed i fatti.

altrimenti dovremmo anche giustificare i seguaci del prete condannato dal servizio delle Iene che hanno fatto una marcia in difesa di un maniaco sessuale (mi riferisco al video linkato di recente in un altro topic, ora non ricordo quale...).



Considerazioni condivisibili Massimo e sono il primo a pensarla in questo modo. Il mio era giusto uno spunto di riflessione più che una presa di posizione.

Altrettanto mi sento di aggiungere una variabile al ragionamento: la possibilità e la facoltà di informarsi.

Ritengo che la responsabilità sociale di aprire gli occhi debba essere commisurata alla possibilità di informarsi. Ovvero tra chi ha votato Renzi o Berlusconi, avendo avuto la possibilità di informarsi e il povero ignorante nepalese o musulmano la cui unica fonte di informazione rimane il proprio credo e il proprio limitato contesto socio-culturale la responsabilità sociale assuma pesi diversi.



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 12:51 
Atlanticus81 ha scritto:
Considerazioni condivisibili Massimo e sono il primo a pensarla in questo modo. Il mio era giusto uno spunto di riflessione più che una presa di posizione.

Altrettanto mi sento di aggiungere una variabile al ragionamento: la possibilità e la facoltà di informarsi.

Ritengo che la responsabilità sociale di aprire gli occhi debba essere commisurata alla possibilità di informarsi. Ovvero tra chi ha votato Renzi o Berlusconi, avendo avuto la possibilità di informarsi e il povero ignorante nepalese o musulmano la cui unica fonte di informazione rimane il proprio credo e il proprio limitato contesto socio-culturale la responsabilità sociale assuma pesi diversi.


anche se non l'avevo specificato anche io sottointendevo che la possibilità di potersi informare gioca un ruolo fondamentale.

ma nonostante tutto ciò che si ha sotto gli occhi lo si può comunque osservare con un pò di senso critico, credo.

sarà che io sono sempre stato un tipo un pò solitario e per questo mi sono trovato a non seguire nessuna moda o cattiva abitudine, magari se fossi stato circondato da persone intelligenti e riflessive invece che da un branco di pecoroni che seguono la massa mi sarei trovato ad essere un tossico ladro e spacciatore per fare il bastian contrario ad ogni costo...



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 15:30 
Nessuno più di me può provare sdegno per la barbarie riservata a quelle povere creature in nome di una cosa stupida come la religione.

Ma ancora più sdegno mi provoca chi augura la morte a migliaia di esseri umani per un fanatismo uguale e contrario.


A questo punto concordo con Atlanticus, tanto vale un bel meteorite che liberi il mondo dai fanatici di ogni tipo e soprattutto dai potenti che li usano.


Ma volendo uscire dalla spirale delle punizioni divine (che dallo stato del mondo non esistono o colpiscono sempre a cavolo di cane) da cui altrimenti non c'è fine,

volevo dire la mia sul bellissimo discorso sulla responsabilità personale che è nato.


Anche io ritengo che la possibilità di informarsi giochi un ruolo fondamentale nella responsabilità, c'è differenza tra chi è tenuto nell' oscurità magari contro la sua volontà e non ha mai conosciuto altre campane e un ignorante vero che non vuole accedere ai canali informativi alternativi pur disponibili per puro conformismo.

Il secondo è pienamente responsabile, il primo è almeno in parte vittima quanto carnefice.


Ritengo però che l' informazione non possa essere considerata una conditio sine qua non senza la quale la responsabilità è nulla.


Proviamo a fare un semplice ragionamento: perchè esista l' informazione è necessario che ci sia chi la trasmette, e questo porta alla questione di chi scaglia la prima pietra:

si parte sempre da un contesto dove non c'è alternativa alla vulgata ufficiale ma qualcuno per il proprio spirito critico interno e autonomo di cui parlava Massimo, la propria coscienza ed intelligenze e arriva all' epifania che c'è qualcosa che non va.

Costui e costoro possono essere isolati, troppo pochi per avere la possibilità di opporsi esplicitamente, e poi repressi per secoli, ma prima o poi si forma una massa critica.


Da qui in poi entra in gioco l' informazione che si rivela quindi un catalizzatore, ma non un creatore della responsabilità individuale.


Per individuare il solo fattore che pregiudica la responsabilità guardiamo all' ambito legale, come paradigma in quanto convenzione sociale necessaria nata restringendo i parametri agli unici necessari applicabili a tutti, è la capacità di intendere e di volere.


Oltre questa c'è solo la responsabilità personale.

Senza altro maggiore per chi già dispone di un facilmente accessibile canale informativo alternativo al paradigma sociale,

ma non per questo assente per chi non ne ha la possibilità ma pur avendo tutti gli strumenti interni per capire si è sempre rifiutata di usarli per la scelta, assai più facile e comoda, di uniformarsi al gregge da cui trarre vantaggi immediati (ignorando la rovina finale),

scambiando la propria coscienza con la dottrina o ideologia e l' intelligenza con la fede, comportamento a mio avviso indice di una inferiore qualità morale che certo non è una scusante.


Tornando al caso in esame,

condanno i sacrifici animali e condanno ancora di più chi vorrebbe un sacrificio umano perchè vede la pagliuzza nell' occhio dell' altro ma non la trave nel proprio

(mentre costei si impegnava tanto a scagliare anatemi mortali contro i nepalesi rei di sacrificare animali
vorrei sapere perchè insieme a tante altre persone non hanno mai nulla da dire nei riguardi di quello che succede dalle loro parti in nome della religione, che è assai più grave).


E aggiungo una postilla personale, questa è la prova che il fanatismo vegano/animale è ormai arrivato agli stessi livelli di un culto a tutti gli effetti.



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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 28/04/2015, 16:09 
Aztlan ha scritto:
Nessuno più di me può provare sdegno per la barbarie riservata a quelle povere creature in nome di una cosa stupida come la religione.

Ma ancora più sdegno mi provoca chi augura la morte a migliaia di esseri umani per un fanatismo uguale e contrario.


A questo punto concordo con Atlanticus, tanto vale un bel meteorite che liberi il mondo dai fanatici di ogni tipo e soprattutto dai potenti che li usano.


Ma volendo uscire dalla spirale delle punizioni divine (che dallo stato del mondo non esistono o colpiscono sempre a cavolo di cane) da cui altrimenti non c'è fine,

volevo dire la mia sul bellissimo discorso sulla responsabilità personale che è nato.


Anche io ritengo che la possibilità di informarsi giochi un ruolo fondamentale nella responsabilità, c'è differenza tra chi è tenuto nell' oscurità magari contro la sua volontà e non ha mai conosciuto altre campane e un ignorante vero che non vuole accedere ai canali informativi alternativi pur disponibili per puro conformismo.

Il secondo è pienamente responsabile, il primo è almeno in parte vittima quanto carnefice.


Ritengo però che l' informazione non possa essere considerata una conditio sine qua non senza la quale la responsabilità è nulla.


Proviamo a fare un semplice ragionamento: perchè esista l' informazione è necessario che ci sia chi la trasmette, e questo porta alla questione di chi scaglia la prima pietra:

si parte sempre da un contesto dove non c'è alternativa alla vulgata ufficiale ma qualcuno per il proprio spirito critico interno e autonomo di cui parlava Massimo, la propria coscienza ed intelligenze e arriva all' epifania che c'è qualcosa che non va.

Costui e costoro possono essere isolati, troppo pochi per avere la possibilità di opporsi esplicitamente, e poi repressi per secoli, ma prima o poi si forma una massa critica.


Da qui in poi entra in gioco l' informazione che si rivela quindi un catalizzatore, ma non un creatore della responsabilità individuale.


Per individuare il solo fattore che pregiudica la responsabilità guardiamo all' ambito legale, come paradigma in quanto convenzione sociale necessaria nata restringendo i parametri agli unici necessari applicabili a tutti, è la capacità di intendere e di volere.


Oltre questa c'è solo la responsabilità personale.

Senza altro maggiore per chi già dispone di un facilmente accessibile canale informativo alternativo al paradigma sociale,

ma non per questo assente per chi non ne ha la possibilità ma pur avendo tutti gli strumenti interni per capire si è sempre rifiutata di usarli per la scelta, assai più facile e comoda, di uniformarsi al gregge da cui trarre vantaggi immediati (ignorando la rovina finale),

scambiando la propria coscienza con la dottrina o ideologia e l' intelligenza con la fede, comportamento a mio avviso indice di una inferiore qualità morale che certo non è una scusante.


Tornando al caso in esame,

condanno i sacrifici animali e condanno ancora di più chi vorrebbe un sacrificio umano perchè vede la pagliuzza nell' occhio dell' altro ma non la trave nel proprio

(mentre costei si impegnava tanto a scagliare anatemi mortali contro i nepalesi rei di sacrificare animali
vorrei sapere perchè insieme a tante altre persone non hanno mai nulla da dire nei riguardi di quello che succede dalle loro parti in nome della religione, che è assai più grave).


E aggiungo una postilla personale, questa è la prova che il fanatismo vegano/animale è ormai arrivato agli stessi livelli di un culto a tutti gli effetti.


pienamente d'accordo, non potevi essere più chiaro!



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 14/05/2015, 16:00 
Non sapevo dove postare questa notizia...

CHIAVERANO. E’ morto il cigno Baldassarre

E’ morto il cigno Baldassarre. Stritolato per il collo da un avventore al Lago Sirio mercoledì pomeriggio. La notizia ha subito fatto il giro del paese e non solo. Non si contano i commenti di cordoglio pubblicati dai tantissimi che ormai, alla presenza del bipede piumato ci avevano fatto il callo. E c’è già chi minaccia denuncia. “Sarà io stesso a presentarla” inforca il Sindaco Maurizio Fiorentini.

Secondo una prima ricostruzione, fornita dall’Amministrazione Comunale, un uomo si sarebbe scagliato contro Baldassarre, mentre era intento a sguazzare nelle acque del Lago Sirio, arrostito dal caldo di questi giorni. “Il cigno ha tirato le cuoia di fronte all’indifferenza delle persone presenti – biasima l’Assessore Maurizio Tentarelli, che ha subito provveduto a divulgare la notizia sui social network -. Ora dopo opportune indagini, verificheremo chi è questo personaggio. Invito chiunque abbia delle info di fornircele perché non possiamo fare finta di niente anzi procederemo alle denunce perché questo non deve passarla liscia”.

Che la presenza di Baldassarre fosse difficile da gestire, specie con l’arrivo dell’estate e la presenza di bagnanti al pontile, è un fatto noto, tanto che l’opinione pubblica si era divisa alcuni mesi fa era nata una pagina facebook “Io sto con Baldassarre”, per difendere il cigno dalle ipotesi, ventilate dai più infastiditi, di cacciarlo via.

Il Sindaco Fiorentini si era subito schierato in difesa di Baldassarre, ribadendo quale fosse il suo habitat naturale ed invitando ad una convivenza serena, evitando magari di addentrarsi troppo nel suo territorio e cercando di essere clementi nel vederselo gironzolare intorno ai pedalò. Addirittura era stata creata la maglietta “I Like Baldassarre” in occasione dell’ultima Carton Boat.

Eppure ancora pochi mesi fa si era registrato l’ennesimo ferito: un bagnante era stato aggredito e preso a beccate dal cigno, tanto da colare sangue e da dover essere portato al Pronto Soccorso.

http://12alle12.it/chiaverano-e-morto-i ... rre-145014


C'è qualcosa di profondamente sbagliato nell'uomo... ci sentiamo padroni, quando siamo soltanto ospiti.

Verrà il giorno che "qualcuno" o "qualcosa" ci intimerà lo sfratto!



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 Oggetto del messaggio: Re: Una folle di meno!
MessaggioInviato: 15/05/2015, 00:06 
mah in questo caso c'è qualcosa di profondamente sbagliato IN QUELLA PERSONA :)



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 04/06/2015, 19:16 
Thethirdeye ha scritto:
...
Tuttavia, la sperimentazione sugli animali è una pratica che andrebbe
fortemente regolamentata, perchè in larga parte serve solo a soddisfare
le esigenze economiche, oltre che pseudo-scientifiche, della farmaceutiche.


Se siete appassionati di fumetti vi consiglio questo.
Laika la cavia giustiziera
http://www.pigreca.com/giustiziera/index.htm



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