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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 11/06/2015, 22:22 
Cita:
Renzi: “Il Ttip ha l’appoggio totale e incondizionato del governo Italiano”



Ma come si può votare\appoggiare un accordo commerciale in maniera INCONDIZIONATAAAAAAAAAAAAAAAAA ma possibile che questo non lo ascolta nessuno quando parla????? Perchè se qualcuno lo ascoltasse sarebbe già appeso a testa in giù.



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/06/2015, 08:35 
Quello c'ha il chip nel cervello... basterebbe riuscire a mandarlo in loop per mandarlo in overflow e liberare l'etere dalle sue minchionate...

Oddio basterebbe un voto intelligente da parte degli italici, ma credo sia più facile sperare nella probabilità che renzi venga rapito dagli alieni



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/06/2015, 15:00 
Atlanticus81 ha scritto:
Quello c'ha il chip nel cervello... basterebbe riuscire a mandarlo in loop per mandarlo in overflow e liberare l'etere dalle sue minchionate...


Io credo che sia soltanto idiota.

Cita:
Oddio basterebbe un voto intelligente da parte degli italici, ma credo sia più facile sperare nella probabilità che renzi venga rapito dagli alieni


Su questo non ci piove. E' un degno rappresentante del popolo itaGliano...



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 25/06/2015, 09:53 
Le multinazionali vincono ancora: dopo il voto di oggi al Senato Usa, il TPP sarà realtà

Il Senato darà via libera alla Fast track: la delega per firmare trattati commerciali senza il rischio di emendamenti

Dieci giorni fa sembrava che corporativismo americano avesse finalmente subito una battuta d’arresto quando la Camera ha inaspettatamente detto ‘no’ a Barack Obama che chiedeva un mandato per accelerare la chiusura del TPP, l’accordo commerciale con i 12 Paesi dell’area del Pacifico, una delle priorità assolute del suo secondo mandato. Purtroppo si è trattata di una vittoria di Pirro.. Ieri il Senato ha approvato una mozione procedurale, con una maggioranza qualificata di 67 voti a 37 e il sostegno chiave di 13 democratici, che ha aperto la strada al voto di oggi nel quale basterà una maggioranza semplice.

Il voto previsto per oggi al Senato in America dovrebbe consacrare l’agenda commerciale del presidente Barack Obama e concedergli la tanto agognata “fast track”, la delega parlamentare necessaria al presidente per firmare trattati commerciali – TPP e TTIP, in questo caso – senza il rischio di emendamenti.

Quella che sembra destinata ad essere la più grande vittoria legislativa del secondo mandato di Obama è venuta con l’aiuto degli avversari repubblicani. Molti democratici si oppongono al Trans-Pacific Partnership e ad accordi commerciali simili perché ritengono possano mettere a repentaglio posti di lavoro americani.


Sostenendo che l’accordo commerciale è fondamentale per contrastare l’aumento del potere economico della Cina, Obama ha superato l’opposizione dei grandi sindacati e dei colleghi democratici forgiando un’alleanza con lo Speaker della Camera John Boehner e il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell.

“A portata di mano è l’occasione di plasmare l’economia globale di domani in modo che rifletta sia i nostri valori che i nostri interessi”, ha detto il rappresentante del commercio Michael Froman.

http://www.sapereeundovere.it/le-multin ... ra-realta/


Un ammonimento anche verso tutti coloro che ritengono che con un Repubblicano alla Casa Bianca le cose sarebbero tanto diverse da oggi.

[8]



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 10/07/2015, 11:56 
Le decisioni del parlamento europeo sul trattato di libero scambio con gli Stati Uniti

L’8 luglio il parlamento europeo ha votato a favore di una risoluzione non vincolante sul trattato commerciale tra Stati Uniti e Unione europea, il partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip). Il voto spiana la strada ai negoziati tra Bruxelles e Washington per creare un’area di libero scambio, ma stabilisce delle raccomandazioni per tutelare gli standard europei in alcuni settori.

Il testo, sostenuto dal presidente del parlamento europeo Martin Schulz, è stato approvato con 436 voti a favore, 241 contrari e 30 astensioni. Per il sì hanno votato conservatori, liberali e socialisti, mentre a opporsi sono stati i verdi, l’estrema sinistra e l’estrema destra. Il dibattito, cominciato nel luglio del 2013, è stato accompagnato da proteste e manifestazioni in molti paesi europei, tra cui Francia, Germania, Italia, Spagna, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca e paesi scandinavi.

Il trattato transatlantico dovrebbe creare la più grande zona di libero scambio al mondo. Prevede la soppressione delle barriere doganali e normative tra Stati Uniti e Unione europea, per integrare i due mercati, rimuovendo le barriere legate alle differenze di regolamenti e procedure di omologazione applicati ai prodotti.

Tra i punti più importanti della proposta approvata mercoledì c’è la sostituzione dell’Investor-state dispute settlement (Isds), il meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e stato, con un nuovo sistema per garantire che le questioni siano trattate in modo trasparente da giudici professionisti e indipendenti, nominati dai poteri pubblici. Questo sistema dovrebbe rispettare la giurisdizione dell’Unione europea e dei tribunali degli stati membri e comprendere anche un meccanismo d’appello.

Il testo raccomanda inoltre la protezione dei dati dei consumatori europei, della salute e della sicurezza, oltre alla tutela delle normative in materia di lavoro, ambiente, benessere degli animali e diversità culturale. Gli eurodeputati chiedono che i servizi pubblici siano esclusi dall’accordo, che il sistema delle indicazioni geografiche venga protetto e che sia previsto un trattamento speciale per i prodotti agricoli e industriali sensibili. Dovranno essere salvaguardate anche le norme dell’Unione europea nei settori in cui quelle degli Stati Uniti sono molto diverse, come gli organismi geneticamente modificati (ogm) e le sostanze chimiche. È saltato invece l’emendamento per introdurre una clausola che avrebbe anteposto la tutela vincolante dei diritti umani agli interessi economici.

Secondo le autorità europee e statunitensi, il Ttip renderebbe possibile la libera circolazione delle merci e faciliterebbe il flusso degli investimenti e l’accesso ai rispettivi mercati dei servizi e degli appalti pubblici. Le aziende sperano di conquistare nuove fette di mercato oltreoceano. Secondo attivisti, associazioni e movimenti, invece, il Ttip è frutto delle pressioni delle multinazionali e finirà per tutelare solo gli interessi delle imprese, ignorando quelli dei lavoratori e dei consumatori. Oltre due milioni di cittadini europei hanno firmato una petizione che chiede di fermare le trattative.

Da lunedì 13 luglio gli Stati Uniti e l’Unione europea avvieranno a Bruxelles un nuovo ciclo di trattative. I dettagli dell’accordo saranno negoziati dalla Commissione europea, ma il parlamento europeo ha il potere di respingerlo.

http://www.internazionale.it/notizie/20 ... to-europeo



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/07/2015, 09:48 
ATTENZIONE – DISTRATTI da Grexit, Il Parlamento Europeo approva il CENSURATISSIMO TTIP e l’arbitrato Isds cambiandogli nome grazie a Shultz. Inizio della fine per 46.000 aziende biologiche italiane, per le Dop, Doc, Igp e benvenuto a Ogm, formaggio senza latte e porcherie simili.

http://www.sapereeundovere.it/attenzion ... de-biolog/

Siamo alla frutta... ogm... [xx(]



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/07/2015, 10:25 
Bisogna emigrare, non possiamo mangiare quella roba.



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/07/2015, 10:41 
Non potete... ma le mangerete.



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/07/2015, 17:16 
Che prospettive di lavoro ci sono in Svizzera per un diplomato al classico con un buon inglese che legge testi mainstream anche in francese, spagnolo e portoghese?

Penso di sapere già la risposta quindi abbi pietà e risparmia il sarcasmo... [:o)]



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 12/07/2015, 18:22 
Ai miei tempi ti sarebbero corsi tutti dietro ... [^]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 19/07/2015, 16:57 
TTIP DALL’ITALIA MASSIMO SOSTEGNO AL TRATTATO

E’ il ministro Paolo Gentiloni ad affermare che l’Italia non solo è favorevole al Ttip , ma darà il massimo sostegno affinché il trattato venga alla luce.

Immagine

“Se si parla di aprire i mercati, da parte nostra non ci sarà nessuna riluttanza, ma il massimo impegno. Il nostro lavoro a favore del Ttip, il trattato commerciale tra Europa e Stati Uniti, riconferma l’asse fondamentale della nostra politica estera“. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, dal palco dell’iniziativa ‘The Global (Dis)order, can trade agreement revive growth?’, organizzata dalla rivista ‘East’ in collaborazione con UniCredit questa mattina a Roma.

Nel suo intervento di saluto, Gentiloni ha affermato che “alla base del ‘disordine globale’ vi è il ritorno di protezionismi e nazionalismi. Una dinamica molto allarmante”, prosegue il ministro, che evidenzia il ruolo dell’Italia, “paese che scommette per definizione, storia e cultura sul libero scambio e l’apertura dei commerci attraverso trattati internazionali“.

Gentiloni ribadisce quindi il forte sostegno del governo italiano al Ttip, il controverso trattato di libero scambio in discussione tra Stati Uniti e Unione Europea. “Al di là delle difficoltà, la nostra voce deve essere favorevole per il bene della nostra economia. Il rilancio dell’Unione Europea nelle relazioni economiche e commerciali con il resto del mondo è fondamentale perché la velocità di crociera della nostra crescita non è all’altezza per affrontare le sfide che ci circondano”, ha concluso il ministro.

Eppure i motivi per opporsi sono molti e documentati: intanto il Ttip non è una risposta immediata alla crisi. Lo studio del Cerp del 2013 evidenzia come in caso di condizioni ottimali (taglio del 100% delle tariffe e del 25% delle Barriere non tariffarie) l’aumento del Pil sarebbe di +0,48% medio all’anno dal 2027. Numeri certamente non stratosferici che dovremmo aspettare per 12 anni. Non certo una risposta just-in-time alla crisi.

Quali siano i settori a rischio lo spiega bene il rapporto Prometeia(2013) dove si evidenzia come la filiera chimica, l’industria della carta e del legno ma soprattutto l’agricoltura potrebbero essere vittime sacrificali del Ttip, proprio per il basso costo delle merci statunitensi. Il Parlamento Europeo in un dossier del 2014 evidenzia come all’aumento dell’agri-export europeo di quasi il 60%, corrisponderebbe un +118% di import con impatti non indifferenti sulla produzione europea. E la Bertelsmann Foundation sottolinea come l’aumento degli scambi transatlantici porterebbe a un ridimensionamento degli scambi intraeuropei con diminuzioni del 29% degli scambi tra Germania e Italia. Dati che il governo non cita mai, nelle stime che spesso utilizza a sostegno delle sue tesi.

Anche la Commissione Europea glissa su tutte le possibili perdite economiche che potrebbero esserci con il Ttip, e per di più sostiene che esso non provocherebbe “deroghe sugli standard agroalimentari europei”.

Fonte:

http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... refresh_ce

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... i/1811607/


Lo vedete il bipensiero che Orwell ci ha insegnato a riconoscere nel suo "1984"?

Gentiloni... un altro traditore.

[:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 19/07/2015, 17:32 
Atlanticus81 ha scritto:
TTIP DALL’ITALIA MASSIMO SOSTEGNO AL TRATTATO

E’ il ministro Paolo Gentiloni ad affermare che l’Italia non solo è favorevole al Ttip , ma darà il massimo sostegno affinché il trattato venga alla luce.

Immagine

“Se si parla di aprire i mercati, da parte nostra non ci sarà nessuna riluttanza, ma il massimo impegno. Il nostro lavoro a favore del Ttip, il trattato commerciale tra Europa e Stati Uniti, riconferma l’asse fondamentale della nostra politica estera“. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, dal palco dell’iniziativa ‘The Global (Dis)order, can trade agreement revive growth?’, organizzata dalla rivista ‘East’ in collaborazione con UniCredit questa mattina a Roma.

Nel suo intervento di saluto, Gentiloni ha affermato che “alla base del ‘disordine globale’ vi è il ritorno di protezionismi e nazionalismi. Una dinamica molto allarmante”, prosegue il ministro, che evidenzia il ruolo dell’Italia, “paese che scommette per definizione, storia e cultura sul libero scambio e l’apertura dei commerci attraverso trattati internazionali“.

Gentiloni ribadisce quindi il forte sostegno del governo italiano al Ttip, il controverso trattato di libero scambio in discussione tra Stati Uniti e Unione Europea. “Al di là delle difficoltà, la nostra voce deve essere favorevole per il bene della nostra economia. Il rilancio dell’Unione Europea nelle relazioni economiche e commerciali con il resto del mondo è fondamentale perché la velocità di crociera della nostra crescita non è all’altezza per affrontare le sfide che ci circondano”, ha concluso il ministro.

Eppure i motivi per opporsi sono molti e documentati: intanto il Ttip non è una risposta immediata alla crisi. Lo studio del Cerp del 2013 evidenzia come in caso di condizioni ottimali (taglio del 100% delle tariffe e del 25% delle Barriere non tariffarie) l’aumento del Pil sarebbe di +0,48% medio all’anno dal 2027. Numeri certamente non stratosferici che dovremmo aspettare per 12 anni. Non certo una risposta just-in-time alla crisi.

Quali siano i settori a rischio lo spiega bene il rapporto Prometeia(2013) dove si evidenzia come la filiera chimica, l’industria della carta e del legno ma soprattutto l’agricoltura potrebbero essere vittime sacrificali del Ttip, proprio per il basso costo delle merci statunitensi. Il Parlamento Europeo in un dossier del 2014 evidenzia come all’aumento dell’agri-export europeo di quasi il 60%, corrisponderebbe un +118% di import con impatti non indifferenti sulla produzione europea. E la Bertelsmann Foundation sottolinea come l’aumento degli scambi transatlantici porterebbe a un ridimensionamento degli scambi intraeuropei con diminuzioni del 29% degli scambi tra Germania e Italia. Dati che il governo non cita mai, nelle stime che spesso utilizza a sostegno delle sue tesi.

Anche la Commissione Europea glissa su tutte le possibili perdite economiche che potrebbero esserci con il Ttip, e per di più sostiene che esso non provocherebbe “deroghe sugli standard agroalimentari europei”.

Fonte:

http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... refresh_ce

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06 ... i/1811607/


Lo vedete il bipensiero che Orwell ci ha insegnato a riconoscere nel suo "1984"?

Gentiloni... un altro traditore.

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Questi politici, quelli attuali intendo (a parte rari casi) sono veramente senza ritegno alcuno........ [xx(]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 11/08/2015, 12:13 
non sapendo bene dove inserirlo lo metto qui;

Cita:
MA QUALE CELACHIA: CHIAMATELA ROUNDUP
Postato il Martedì, 11 agosto @ 05:45:00 BST di davide

Ecologia
celiachia

DI MAURIZIO BLONDET

maurizioblondet.it

Sono almeno 12 mila anni che l’umanità mediterranea si nutre di frumento, senza problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5 volte il prezzo delle normali, prodotti bio dove l’etichetta dichiara “senza glutine”, cibi spesso a carico del servizio sanitario nazionale… Il glutine è un veleno? Si deve sospettare del grano geneticamente modificato?



Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il diserbante della Monsanto, specifiamente concepito dalla multinazionale per essere usato in abbondanza coi suoi semi geneticamente modificati (modificati appunto per resistere al diserbante, che uccide tutte le erbacce) .

Come ha scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al Massachusetts Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli agricoltori americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine di irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura.

In questo caso, profittano delle qualità disseccanti del prodotto, con il suo agente attivo, glisofato. Hanno scoperto che, spargendo tonnellate di glisofato, la resa per ettaro aumenta. Perché? Perchè, prova a spiegare la Seneff, “le brattee protettive si frantumano, la spiga muore, e con l’ultimo sospiro, rilascia i chicchi” che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga ancor umida. L’aumento di resa non è enorme, ma è importante per coltivatori stra-indebitati con le banche. Inoltre, il disseccamento facilita la battitura condotta coi giganteschi macchinari industriali (spesso affittati, quindi se li si può usare per meno giorni, si risparmia) e consente di anticipare l’operazione di mietitura. “Un campo di grano matura di solito in modo ineguale; una irrorata di Roundup consente di disseccare ugualmente le zone ancor verdi e quelle già gialle, e procedere alla mietitura nello stesso tempo”, ha spiegato un coltivatore di nome Keith Lewis.

E’ dunque l’estrema manifestazione della industrializzazione totale dell’agricoltura americana, nel quadro della violenza generale sulla natura (hanno abolito la rotazione agricola, coltivano sempre le stesse colture da denaro sullo strssso campo, compensando l’impoverimento del terreno con tonnellate di fertilizzanti chimici), hubrys che resterà sempre come lo stigma dell’americanismo quando avrà condotto all’estinzione di questa civiltà. Lo stesso ministero americano dell’agricoltura ha reso noto che, dal 2012, il 99% del grano duro, il 97% del frumento prinaverile, e il 61 % di quello invernale subisce il trattamento al glisofato: il che costituisce un aumento dell’88% per il grano duro, e del 91% per il primaverile rispetto a quanto si faceva nel 1998.

Immagine

Piccolo particolare, l’industria della birra non accetta l’orzo da trasformare in malto, se è irrorato di Roundup; i piselli e le lenticchie, se irrorate, non hanno parimenti mercato. Invece il grano si può vendere, e dar da mangiare agli esseri umani, oltre che agli animali allevati per la carne e il latte.

Che esista una relazione diretta fra il consumo di grano così trattato e la misteriosa “intolleranza al glutine” non è dubbio. E’ stato comprovato da uno studio della dottoressa Senef e del suo collega Anthony Samsel, pubblicato già nel 2013 sulla rivista “Interdisciplinary Toxicology”. Chi è interessato può trovare i particolari (molto allarmanti) dell’interferenza patologica del glisofato nei processi di malassorbilento di minerali, inibizione dei citocromi, nella distruzione dei bio-batteri intestinali e persino nella sintesi della serotonina, senza dire che la celiachia quadruplica il rischio di cancro.

http://responsibletechnology.org/media/Glyphosate_II_Samsel-Seneff%281%29.pdf

A noi profani basterà la tabella qui sotto, del tutto eloquente:

Immagine

celiachia

Ora, è noto che quando in Sicilia il frumento è vicino al raccolto, arrivano nei nostri porti navi granarie delle sei “sorelle”, le multinazionali oligopoliste globali del grani, con i loro carihi: a prezzi stracciati. E’ grano americano, canadese, australiano – probabilmente conservato da più stagioni in quelle navi, dove controlli occasionali hanno rivelato grumi di muffa. Il mistero è come mai queste navi non vengano sistematicamente sottoposte ai controlli dei NAS e della Finanza, per procedere al sequestro, alla distruzione delle granaglie tossiche o muffite. Ciò che farebbe bene alla salute dei celiaci, e punirebbe il trasparente dumping che danneggia i nostri produttori.

Il video-giornalista francese (origine portoghese) Paul Moreira ha completato un reportage esplosivo sulle coltivazioni Ogm (e il conseguente spargimento dell’erbicida Roundup) nelle pianure argentine, dove ormai la coltivazione di soya e mais sono tutte geneticamente modificate.

“mi ha messo sull’avviso – racconta – un lancio della Asociated Press che segnalava che un numero crescente di bambini nelle zone agricole argentine nasceva malformato. Sul posto, telecamera a spalla, ho trovato cose indicibili. Si continua a ripetere che la cultura estensiva di OGM non presenta rischi per gli uomini? Ma non si dice che il Roundup e simili erbicidi sono sempre meno efficaci, e quindi gli agricoltori ne raddoppiano, o triplicano, la disseminazione per continuare a produrre le stesse quantità di mais e soia. Le sostanze restano duravolmente nelle falde freatiche.

“In un villaggio di venticinque case, nel mezzo della pampa, ho visto cinque casi di bamnini deformi e malati. Non ho avuto il coraggio di mostrarli tutti, ho ripreso le immmagini della bambina relativamente più bella che abbraccia la mamma. In queste famiglie nascondono i loro bambini, se ne vergognano come fosse colpa loro. Le autorità hanno cercato di dire che si tratta dei frutti di unioni fra consanguinei, poi hanno ammesso – davanti alla mia telecamera – la vera causa. Il gironalusta ha prodotto il documentario Bientôt dans votre assiette (de gré ou de force)” (presto nei vostri piatti, che lo vogliate o no) visibile su youtube

Anche la dottoressa Seneff ha segnalato l’abnorme comparsa di neonati malformati nello stato di Washington , 20 casi negli ultimi tre anni. “Hanno cercato le cause, hanno pesnato a tutto, tranne al glifosato. Non ci hanno pensato, ritenendolko innocuo. Ma ne gettano a tonnellate, e v finisce nei corsi d’acqua. Ci sono studi pubblicati che il glifosato causa l’anencefalia nelle rane (rane nascono senza cervello, ndr.): c’è una chiara connessione, e io ho anche appurato il motivo. Il glisofato blocca la degradazione naturale della’cido retinoico, che si accumula nel feto e è notoriamente la causa dell’anencefalia. …inoltre interrompe gli enzimi citocromo p450, che si accumulano nel fegato… è l’enzima che decompone l’acido retinoico”.

La speranza, conclude la dottoressa, “viene da Cina e Russia. La Russia ha preso una posizione fortissima contro gli Ogm. Putin ha detto: mangiate puro i vostri Ogm, noi non li vogliamo. E vengo adesso da una conferenza a Pechino organizzata dal professor Gu: ha raccolto tutti gli scienziati che hanno compiuto studi su Ogm e Roundup, ed hanno suonato l’allarme; Don Huber, Mae-Wan Ho, Jeffrey Smith, Judy Carman dall’Australia….i cinesi hanno visto che, in rapporto diretto con l’aumento della importazione di soya Ogm al Roundup, sono cresciuti infertilità, autismo, Parkinson. I cinesi possono fare la differenza, se cominciano a rifiutare le importazioni”.

Maurizio Blondet

Fonte: http://www.maurizioblondet.it

Link: http://www.maurizioblondet.it/ma-quale-celiachia-chiamatela-roundup/

10.08.2015

Fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=15423


già adesso non se ne frega nessuno di queste correlazioni che dovrebbero, tra l'altro, come minimo obbligare i produttori a fare anni di test per verificare che i prodotti con cui irrorano sono innocui per l'uomo (e quindi nel frattempo come logica vorrebbe non usarli); figuriamoci appena il BABBEO ratificherà con i suoi colleghi pupazzi il TTIP...



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 11/08/2015, 22:34 
Il segreto più importante per l’Europa

Pubblicato 11 agosto 2015 - 16.04 - Da Claudio Messora



Correva il settembre del 2014, quando io e il mio gruppo comunicazione, in Europa, pubblicavamo questo video:

(qui l’originale su YouTube)

All’epoca mi sarebbe sembrato naturale vederlo finire in un articolo principale del blog di Grillo. Invece non successe, venne relegato a materiale buono per “La Cosa“. Poco dopo, il gruppo venne smantellato. Peccato, perché eravamo già avanti: a distanza di un anno è Wikileaks a pubblicare un video sullo stesso preciso argomento, mettendo una taglia da ben 100mila euro a disposizione di chi gli invierà una copia del trattato che definisce come il segreto più importante per l’Europa.

Ma lascio la parola ad Assange, certamente più autorevole di me.

Guarda su youtube.com


EUROPE’S MOST WANTED SECRET: TTIP

Parliamo del trattato di libero scambio Europa-Usa: il Ttip. Questa partita ha conseguenze enormi. E’ per il controllo finale. Gli Stati Uniti stanno dicendo, “potrà anche esserci un’altra potenza nel mondo, ma noi saremo la potenza ultima“. Il TTIP è la cosa più importante che sta accadendo in questo momento in Europa. E’ un accordo negoziato in segreto tra Europa e Stati Uniti. Una volta firmato, apporrà il sigillo su una parte chiave del piano del governo Usa di creare un nuovo blocco globale che assicurerà il dominio delle più grandi corporation.

Per capire il perché, dobbiamo tornare indietro agli anni ’50. Dopo la seconda guerra mondiale, l’economia USA costituiva la metà dell’economica mondiale. La sua influenza non aveva eguali e ha permesso agli Stati Uniti di scrivere le prime regole del commercio internazionale a vantaggio degli Usa. L’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) è stata creata in quel contesto e gli Stati Uniti hanno imposto regole che hanno favorito il business americano. Ma con l’ingresso nel Wto della Cina e dell’India, il Wto è diventato un’arena più democratica e per gli Usa è diventato più difficile controllare il processo decisionale del Wto. Al Wto, ai suoi Doha Round, l’India diceva la sua, il Brasile diceva la sua, e gli Usa hanno perso il controllo. Così hanno capito di aver bisogno di una nuova strategia per mantenere il loro dominio globale e, nel più classico stile americano, si sono mossi alla grande.

Per bypassare l’Organizzazione Mondiale del Commercio gli Usa stanno creando i più grandi trattati internazionali che il mondo abbia mai visto. Si chiamano i “Tre grandi T” il Trattato Transpacifico o “TPP“, il Trattato di libero scambio Europa-Usa o “TTIP“, e il “Trade in Services Agreement” o “TISA“. E tutti questi trattati sono al momento negoziati in segreto. Ne siamo venuti a conoscenza solo quando WikiLeaks è stata in grado di pubblicare alcuni capitoli di questi trattati. La cosa interessante è che quando si guarda a questi trattati, che sia il TTIP, il TPP o il TISA, la Cina è esclusa, e anche il Brasile, la Russia, l’India, il Sud Africa. Sono tutti esclusi perché rappresentano le economie emergenti.

Quello che spesso non viene capito è che questi accordi sono parte di una guerra geopolitica. Questa è una nuova guerra che ha luogo tra Stati Uniti e Cina. Gli Stati Uniti sono molto preoccupati per l’ascesa della Cina e quindi si sono mossi in modo da circondarla militarmente, attraverso il cosiddetto “Pivot to Asia“, e ora si apprestano a fare una cosa analoga con l’economia. L’idea di base che si capisce leggendo i documenti sulla strategia americana è la costruzione di una nuova “grande comunità” e la collocazione all’interno di questa “grande comunità” degli Stati Uniti e di 51 paesi del mondo, 1,6 miliardi di persone e due terzi del pil mondiale. Per integrare l’America Latina in modo da estraniarla dal Brasile e indirizzarla verso gli Stati Uniti. Per integrare il Sud Est Asiatico in modo da estraniarlo dalla Cina e indirizzarlo verso gli Stati Uniti. E per integrare l’Europa occidentale, estraniandola dall’Eurasia, nel suo insieme, e indirizzandola verso l’Atlantico.

Dei “Tre Grandi T”, WikiLeaks ha rivelato quattro capitoli del TPP che riguardano dodici paesi tra Stati Uniti e sud est asiatico. Noi abbiamo anche ottenuto e pubblicato il testo base del TISA, che riguarda 52 paesi, inclusa l’Europa. Ma praticamente l’intero TTIP rimane ancora segreto. Quando le negoziazioni saranno concluse, il TTIP coprirà metà del Pil mondiale, e riguarderà ogni singolo paese europeo. Eppure i parlamentari europei hanno serie restrizioni nell’accedere al testo delle negoziazioni. Una cosa incredibile. Parliamo di un accordo commerciale, non di un trattato che riguarda la sicurezza e in cui è in gioco la vita o la morte. Nei trattati sulla sicurezza possiamo forse capire alcune restrizioni all’accesso delle informazioni e anche in quel caso le restrizioni non ci piacciono molto, ma per un trattato commerciale? I parlamentari europei non possono neanche prendere appunti su quello che leggono. Non hanno accesso a documenti chiave, i più importanti. Perché il diavolo è sempre nei dettagli. Quando si tratta di accordi commerciali, è necessario sapere cosa prevede esattamente il testo dell’accordo in modo da poterne valutare l’impatto. Se i parlamentari europei vogliono avere accesso al TTIP devono chiamare l’ambasciata americana e fissare un appuntamento. Gli appuntamenti sono possibili solo due giorni alla settimana in fasce orarie di due ore. L’accesso è permesso solo a due parlamentari per volta. I parlamentari si recano all’ambasciata Usa, sono tenuti a consegnare ogni dispositivo elettronico, in modo che non possano fare copie del testo, e devono acconsentire a mantenere riservato quello che leggono. A quel punto sono ammessi a una sala di lettura sicura dove due guardie dell’ambasciata Usa controllano tutto quello che i parlamentari ammessi fanno. Come possono i parlamentari europei capire cosa stanno negoziando per l’Europa in condizioni come queste?

Le più grandi corporation del mondo non hanno gli stessi problemi. Hanno ricevuto un accesso VIP fin dal primo giorno, e hanno avuto una notevole influenza sulle negoziazioni in corso. Gente come te e me è esclusa. I governi, in grande misura, sono esclusi. Ad essere inclusi sono le grandi multinazionali. Questi accordi sono sostanzialmente accordi per le corporation. La cosa curiosa dei “trattati di libero scambio”, così come li conosciamo, è che spesso non hanno nulla a che fare con il commercio nel senso di un reciproco abbassamento delle tariffe. Quello che fanno davvero questi trattati è sancire un regime di diritti degli investitori nei rispettivi paesi e assicurare che le corporation possano scatenarsi nelle rispettive economie con poche, pochissime regole o intromissioni da parte del governo o delle autorità. Questi trattati avranno enormi, gigantesche implicazioni per letteralmente qualsiasi questione critica che un individuo o una comunità ritenga importante: la salute, l’istruzione, l’ambiente, la privacy, l’accesso ai farmaci. E la lista può andare avanti.

Uno degli aspetti più controversi del TTIP è un sistema chiamato “International State Dispute Settlement” o “ISDS“. E’ un tribunale segreto internazionale che praticamente permette alle aziende di promuovere azioni legali contro gli stati per tutto ciò che le aziende sostengono che influenzi i loro investimenti. Se una protesta ha un effetto sui loro profitti, possono promuovere un’azione legale. Se le leggi toccano i loro profitti, possono promuovere un’azione legale. Se nuove regole possono avere un impatto su dove o cosa vogliono fare con i loro soldi, possono promuovere un’azione legale. Questo è un nuovo potere che verrà conferito alle corporation americane per promuovere azioni legali contro i governi europei in un sistema giudiziario parallelo che solo le corporation hanno a disposizione. La gente comune non vi ha accesso, le aziende locali non vi hanno accesso, i governi non vi hanno accesso. E’ un sistema previsto solo per gli investitori stranieri: in questo caso, per le corporation Usa.

Guardando alla storia dei tribunali ISDS, i critici sostengono che la sovranità degli stati europei e la democrazia sono a serio rischio. Casi di controversie legali di fronte ai tribunali ISDS includono l’azienda svedese Vattenfal che ha promosso un’azione legale contro lo stato tedesco per 3,7 miliardi di dollari per aver eliminato gradualmente l’energia nucleare. La British-American Tobacco che ha trascinato in tribunale l’Australia per aver approvato una legge che limita la pubblicità delle sigarette. L’azienda francese Veolia che ha presentato un’azione legale contro l’Egitto per aver alzato il minimo salariale.

I sostenitori del TTIP dicono che affinché Europa e Usa diventino un unico mercato le “barriere delle regole” devono essere eliminate. In questo modo, per esempio, un costruttore americano di cinture di sicurezza che già commercializza cinture di sicurezza negli Usa non avrà bisogno di testare la sicurezza delle cinture una seconda volta, perché l’Unione Europea riconoscerebbe come validi gli standard di sicurezza americani. I sostenitori del TTIP sostengono che questo fatto permetterebbe di risparmiare costi, creare posti di lavoro e abbassare i prezzi per i consumatori. Ma quanto sono sicuri gli standard Usa? Per esempio, negli Usa il 70% del cibo confezionato venduto nei supermarket contiene ingredienti geneticamente modificati. Mentre nell’Unione Europea abbiamo detto abbastanza chiaramente: “non vogliono Ogm nella nostra catena alimentare“. Analogamente, negli Stati Uniti il 90% di tutta la carne di manzo è prodotta usando ormoni della crescita che si è riscontrato essere cancerogeni per gli esseri umani. Per questo sono stati proibiti nell’Unione Europea. E quello che il governo degli Stati Uniti dice è che sotto il TTIP, sotto le regole del “libero scambio” che loro vogliono introdurre, i consumatori europei non hanno il diritto di scegliere.

Il TTIP include tutti i più importanti settori pubblici in Europa inclusa l’istruzione, l’acqua, le ferrovie, i servizi postali e, cosa più controversa in assoluto, include anche i servizi della sanità pubblica. Quello che spaventa è che le corporation vogliono blindare il loro potere. Non vogliono solo aumentare il loro potere, ma vogliono rendere impossibile per i governi sovrani modificare le regole che stanno conferendo loro potere. E quindi, per esempio, con il TTIP, se passerà e includerà i tribunali ISDS, la privatizzazione del Sistema Sanitario Nazionale che l’Inghilterra sta portando avanti non potrà essere cambiata. Cosa può esserci di democratico in un’enorme imposizione di potere su nazioni i cui cittadini non hanno modo di sapere cosa viene deciso, di dibatterlo, o di influenzare i loro governi nelle loro decisioni? Questo è antidemocratico.

Source: Il segreto più importante per l'Europa - Byoblu.com



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 Oggetto del messaggio: Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)
MessaggioInviato: 07/10/2015, 09:05 
questo riguarda il tpp della zona del pacifico/indiano,e' la nuova strategia????delle nazioni aderenti x contrastare l'egemonia cinese(mahhh) nella zona,e pure riguardante il fatto che il settore vale circa un 40%del pil mondiale,essendo il centro delle economie emergenti
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"I negoziatori di Stati Uniti e di altri undici Paesi del Pacifico hanno firmato il più grande accordo di libero scambio nella storia recente, il Trans-Pacific Partnership. Sulla carta l’accordo intende abolire barriere commerciali e stabilire regole comuni in materia di tutela dei lavoratori, dell’ambiente e della regolamentazione dell’e-commerce in Paesi che in totale coprono il 40% della produzione mondiale: Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Messico, Perù, Cile, Vietnam, Singapore, Brunei e Malesia. La Cina è fuori. Del resto è noto che l’intesa rientra nei piani della Casa Bianca che prevedono lo spostamento degli interessi degli Usa verso il Pacifico anche per contrastare il dilagare di Pechino. Non per niente il presidente Barack Obama subito dopo la firma ha chiosato: “Non possiamo lasciar scrivere le regole dell’economia globale a Paesi come la Cina”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... o/2098406/


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