11/06/2015, 12:36
Atlanticus81 ha scritto:A me non quadra nemmeno il fatto che il "ritorno" sia per volontà del demiurgo altrimenti verrebbe a mancare l'evoluzione spirituale connessa alla realizzazione delle esperienze terrene.
In sostanza:
- siamo qui per "esperire" fino al raggiungimento della trascendenza e del ritorno all'UNO?
- siamo qui come semplice allevamento del demiurgo?
O forse il demiurgo ha creato l'inferno della materia affinché affrontandola e conoscendola la nostra anima la potesse vincere?!
E se paradossalmente dovessimo essere grati al demiurgo poiché creando l'inferno terreno ha reso possibile la nostra salvezza?
Aiutooooooo
11/06/2015, 13:10
11/06/2015, 14:18
11/06/2015, 15:15
11/06/2015, 16:39
Angel_ ha scritto:
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11/06/2015, 17:21
11/06/2015, 17:29
gippo ha scritto:Desidero ricordarvi due film:
"eyes wide shut" di Kubrick e "Salò o le 120 giornate di Sodoma" di Pasolini
In questi due film vengono mostrati rituali a sfondo sessuale dove, secondo me, vi è l'assoluta assenza del desiderio, la ricerca di un'energia "asettica"
Kubrick e Pasolini sono morti dopo avere realizzato tali film
11/06/2015, 19:29
gippo ha scritto:Quindi anche l'amore che conosciamo come sentimento che ci lega agli altri esseri umani è uno strumento per legarci a questo posto?
L'affetto che provi per i tuoi cari ti tiene vincolato a questo posto, un affetto potrebbe essere usato come il bicchiere di vodka per l'alcolizzato?
12/06/2015, 01:58
Angel_ ha scritto:Certi amori sono facilitati da "loro" con conseguenti, successive, ossessioni amorose (che rilasciano sempre energia!)...c'è da dire che questo probabilmente capita solo agli addotti, che come giustamente ha ricordato TTE, sono una piccola percentuale della popolazione...per approfondire leggi attentamente il contenuto di questa discussione:
viewtopic.php?f=26&t=10803
12/06/2015, 08:41
12/06/2015, 08:52
gippo ha scritto:Già ma quel tipo di esperienza noi la consideriamo come positiva, quindi anche quello che consideriamo come il "bene" viene usato per vincolarci a questo posto?
I sentimenti che riteniamo nobili, il "bene", sono comunque un legame a questa esistenza?
12/06/2015, 22:22
Atlanticus81 ha scritto:Se fosse così non ci sarebbe via di uscita, ma al tempo stesso non avrebbe senso logico l'evoluzione spirituale che taluni compiono. Il nostro essere sarebbe uguale a se stesso in eterno.
Penso io...
Domanda secca.
C'è via di uscita dal mondo?
13/06/2015, 10:21
Atlanticus81 ha scritto:Se fosse così non ci sarebbe via di uscita, ma al tempo stesso non avrebbe senso logico l'evoluzione spirituale che taluni compiono. Il nostro essere sarebbe uguale a se stesso in eterno.
Penso io...
Domanda secca.
C'è via di uscita dal mondo?
13/06/2015, 20:58
rew63 ha scritto:
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14/06/2015, 10:25
gippo ha scritto:D'altronde abbiamo avuto affetti nelle vite precedenti, cosa è rimasto?
So che non è facile da prendere in considerazione ma i nostri ricordi di infanzia, il periodo della scuola con le interrogazioni che ci terrorizzavano, i primi amori che sembravano eterni ... tutti ricordi che ci lasciamo alle spalle e che ora rivediamo con distacco. Tutte queste esperienze sono parte di questo posto, ce le porteremo dietro per un po' ma poi resteranno ricordi fievoli come quelli dell'infazia
Tutto quello che ora è importante lo lasceremo alle spalle come le vicende importanti del nostro lontano passato.
Quello che conta è ciò che siamo in un determinato momento, frutto delle esperienze del passato e di ciò che ci accingiamo a divenire in futuro, in continua evoluzione.
Non sono molto convinto che ci sia un obiettivo da raggiungere, una condizione di luce, e se esiste è anch'essa una condizione temporanea in continuo divenire.
Questo è uno dei motivi che mi porta a pensare che se avessimo consapevolezza del nostro percorso potremmo liberarci molto prima del ciclo di reincarnazioni, insomma c'è qualcosa che non quadra in questo limbo, secondo me dovremmo essere più consapevoli.