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Re: Ciao Grecia ciao

23/06/2015, 21:01

Aztlan ha scritto:Nessuna buffonata... semplicemente strategia.


SE infatti Tsipras minacciasse la #Grexit la Troika scenderebbe a più miti consigli e proporrebbe un compromesso al ribasso

che in ultima analisi costringerebbe la Grecia a restare in una condizione in cui non potrà comunque risollevarsi
(è fisicamente impossibile restando nell' euro e nell' Europa dove non potrebbe accettare l' aiuto di Putin)

Alla fine della giostra la colpa verrebbe scaricata sul governo greco reo di non aver accettato le amorevoli cure.


Viceversa se mantiene un atteggiamento aperto al dialogo ma fermo sul punto di non accettare nuove misure di austerità, come ha fatto finora,

alla fine la Troika POTREBBE stancarsi e lanciare un ultimatum inaccettabile prendendosi di fronte a tutti la responsabilità della #Grexit,

che io sospetto essere il loro asso nella manica sin dal principio... solo che non possono dirlo perchè salterebbe il gioco. [;)]


E' una partita a poker...


quando Tsipras dice che è disposto a nuove riforme ma poi presenta proposte completamente diverse da quelle che la Troika pretende

sta bluffando sulla creduloneria loro, che ci cascano continuamente, e dei popoli europei che ancora dormono e li seguono,

un bluff a livello di trollaggio dei più squisiti... in positivo. [:246]


BRAVO AZTLAN!!!

Ma quante volte l'abbiamo già ripetuto? Certo che finché ci lasciamo condurre dalle notizie pubblicate da "Il Giornale" o dal "Corriere"....

A volte mi sembra che cerchiamo alibi per potere continuare a lamentarci in eterno...

[:294]

Re: Ciao Grecia ciao

23/06/2015, 22:24

Galbraith: “L’Europa si sbaglia se pensa che la Grecia arretrerà”


Immagine

intervista a James K. Gal­braith di Thomas Fazi, da il manifesto, 23 giugno 2015

James K. Gal­braith, figlio del grande eco­no­mi­sta John Ken­neth Gal­braith, inse­gna eco­no­mia e altre disci­pline all’università Lyn­don John­son del Texas, la stessa in cui inse­gnava Varou­fa­kis prima di essere «chia­mato alle armi» da Ale­xis Tsi­pras. Da allora ha seguito il suo col­lega ed amico molto da vicino, accom­pa­gnan­dolo anche a varie riu­nioni dell’Eurogruppo. Gli abbiamo chie­sto di farci il punto sullo stato della trat­ta­tiva Grecia-Ue, nel momento in cui que­sta entra nella sua fase più dram­ma­tica da cin­que anni a que­sta parte.

Pro­fes­sore, secondo lei è ancora pos­si­bile che Gre­cia e Ue rag­giun­gano un «accordo ono­re­vole»?

Que­sto dipen­derà dai cre­di­tori. A dif­fe­renza di quanto soste­nuto dalle isti­tu­zioni euro­pee e da gran parte dei media, il governo greco ha fatto molto per venire incon­tro alle posi­zioni dei cre­di­tori, oltre­pas­sando molte delle pro­prie «linee rosse».

Resta da vedere se il governo sarà dispo­sto a fare ulte­riori con­ces­sioni. Ma sia Tsi­pras che Varou­fa­kis hanno fatto inten­dere che la misura è colma, e che ora sta ai cre­di­tori fare qual­che passo avanti e dimo­strare di essere real­mente inte­res­sati a tro­vare un accordo. Pur­troppo in que­sti mesi i cre­di­tori non hanno ammor­bi­dito la loro posi­zione di una vir­gola – un’altra verità spesso occul­tata dai media. La loro ultima pro­po­sta ricalca per filo e per segno i pre­ce­denti memo­randa della troika. Que­sto è inac­cet­ta­bile e irre­spon­sa­bile, con­si­de­rando che l’attuale pro­gramma si è dimo­strato un fal­li­mento sotto ogni punto di vista. Cin­que anni fa, il Fondo mone­ta­rio inter­na­zio­nale aveva pre­vi­sto che il Pil greco si sarebbe con­tratto del 5% a causa delle misure di auste­rità. Ad oggi si è ridotto del 25%. Dovrebbe bastare a decre­tare il fal­li­mento del programma, e la neces­sità di un suo supe­ra­mento radicale.

Lei ha scritto che quelle che chie­dono i cre­di­tori non sono riforme ma, al con­tra­rio, «contro-riforme».
Esatto. I tagli ai salari e alle pen­sioni, gli aumenti di tasse e le pri­va­tiz­za­zioni sel­vagge non sono riforme ma, appunto, contro-riforme, che mirano a ridurre il ruolo dello Stato nell’economia e a imporre un sin­golo modello di poli­tica eco­no­mica in tutta Europa.

Qua­lun­que riforma che sia degna di que­sto nome richiede tempo, pazienza, pia­ni­fi­ca­zione e denaro. La riforma del sistema pen­sio­ni­stico e di sicu­rezza sociale, l’introduzione di stan­dard del lavoro moderni, una poli­tica di pri­va­tiz­za­zione ocu­lata, la crea­zione di un sistema di riscos­sione delle impo­ste effi­ciente: que­ste sono vere riforme, che favo­ri­reb­bero la cre­scita e il dina­mi­smo dell’economia, e su cui il governo sarebbe ben felice di muo­versi, se solo i cre­di­tori glielo per­met­tes­sero. Le «riforme» dei cre­di­tori, invece, vanno nella dire­zione oppo­sta: mirano ad estrarre quanta più ric­chezza pos­si­bile dall’economia greca e a met­tere pres­sione al governo greco.

Pochi giorni fa Tsi­pras ha accu­sato l’Europa di voler imporre un «cam­bio di regime» nel paese elle­nico. È d’accordo?

Innan­zi­tutto, direi che il sem­plice fatto che oggi in Europa si parli aper­ta­mente della pos­si­bi­lità che l’Unione stia archi­tet­tando un «cam­bio di regime» con­tro un governo demo­cra­ti­ca­mente eletto, che sia vero o meno, la dice lunga su quanto sia caduta in basso l’Unione euro­pea. Detto que­sto, mi pare che il com­por­ta­mento di tutte le isti­tu­zioni coin­volte — dalla Bce all’Fmi, dalla Com­mis­sione euro­pea all’Eurogruppo — parli da sé. I cre­di­tori sanno bene che se i greci non accet­tano le con­di­zioni che gli ven­gono impo­ste, il sistema ban­ca­rio greco potrebbe implo­dere, costrin­gendo il paese a fuo­riu­scire dall’euro. Ed è per que­sto che con­ti­nuano a tenere la Gre­cia con le spalle al muro. La stra­te­gia dei cre­di­tori, però, si basa su un duplice assunto: che l’Europa potrebbe soprav­vi­vere ad un’uscita della Gre­cia dalla moneta unica, e che Syriza e il popolo greco alla fine capi­to­le­ranno piut­to­sto che rischiare il Gre­xit. Entrambe le ipo­tesi però sono tutte da veri­fi­care, e dimo­strano una hýbris molto pericolosa.

Tra le isti­tu­zioni coin­volte, la Bce è quella che ha tenuto il com­por­ta­mento più ambi­guo. Da un lato ha chiuso uno ad uno tutti i «nor­mali» rubi­netti della liqui­dità, dall’altro ha tenuto in piedi il sistema ban­ca­rio elle­nico attra­verso la liqui­dità di emer­genza, spesso con­tro il volere della Bun­de­sbank. Come giu­dica l’operato della banca cen­trale?

Molto nega­ti­va­mente. La Bce è la prin­ci­pale respon­sa­bile del pro­gres­sivo dete­rio­ra­mento della situa­zione finan­zia­ria greca a cui abbiamo assi­stito da quando Syriza è salita al potere. Il 4 feb­braio, a soli nove giorni dalle ele­zioni, la Bce ha pri­vato il governo greco di una delle sue prin­ci­pali linee di cre­dito, esclu­dendo i bond elle­nici dai titoli che pote­vano essere usati dalle ban­che come col­la­te­rale, costrin­gendo que­ste a dipen­dere in toto dalla liqui­dità di emer­genza for­nita dalla banca cen­trale attra­verso l’Ela (Emer­gency Liqui­dity Assi­stance) e acce­le­rando la fuga di capi­tali dal paese. A que­sto è seguita la deci­sione della Bce di sta­bi­lire un tetto ai titoli di Stato acqui­sta­bili dalle ban­che gre­che, un limite che la banca cen­trale non aveva impo­sto al pre­ce­dente governo e che ha ulte­rior­mente ridotto il mar­gine di mano­vra di Syriza.

È chiaro che que­sta stra­te­gia di lenta asfis­sia finan­zia­ria aveva – ed ha – come obiet­tivo uni­ca­mente quello di desta­bi­liz­zare il paese e met­tere pres­sione al nuovo governo. È un fatto di una gra­vità inau­dita: non credo che esi­stano altri esempi nella sto­ria di una banca cen­trale che si pro­pone di desta­bi­liz­zare deli­be­ra­ta­mente la situa­zione finan­zia­ria di un paese per motivi poli­tici. Il rap­porto di qual­che giorno fa della Banca cen­trale greca — legata a dop­pio filo alla Bce — secondo cui la man­canza di un accordo com­por­te­rebbe «una crisi incon­trol­la­bile» con l’uscita del paese dall’euro e per­sino dall’Unione euro­pea si inse­ri­sce ovvia­mente nella mede­sima stra­te­gia della tensione.

Come giu­dica invece il com­por­ta­mento degli altri governi dell’eurozona, tutti appa­ren­te­mente appiat­titi sulle posi­zione della Ger­ma­nia?

Innan­zi­tutto, non penso che si possa par­lare di una sin­gola «posi­zione tede­sca», giac­ché il governo tede­sco appare spac­cato in due, tra chi vor­rebbe cer­care di tenere la Gre­cia den­tro l’euro sal­vando la fac­cia (Mer­kel) e chi invece vor­rebbe lasciare il paese al suo destino (Schäu­ble). Detto que­sto, è indub­bio che la Gre­cia si sia ritro­vata com­ple­ta­mente iso­lata all’interno dell’Eurogruppo. L’avversione dei governi di destra era scontata.

Ma è inte­res­sante notare che i governi più ostili si sono rive­lati pro­prio gli altri governi della peri­fe­ria. E in un certo senso è facile capire per­ché: sono tutti governi che hanno imple­men­tato pedis­se­qua­mente i dik­tat della troika, con con­se­guenze spesso deva­stanti. È dun­que nor­male che non vogliano dare cre­dito ad un governo che si batte pro­prio con­tro quelle poli­ti­che, e si pro­pone di mostrare che un’alternativa è pos­si­bile. Que­sto è par­ti­co­lar­mente vero nel caso delle forze social­de­mo­cra­ti­che con­ver­tite al neo­li­be­ri­smo — in par­ti­co­lar modo in Ita­lia, in Ger­ma­nia e in Fran­cia —, che giu­sta­mente non vogliono creare aper­ture alla loro sini­stra. Para­dos­sal­mente, le prin­ci­pali dimo­stra­zioni di soli­da­rietà sono arri­vate da paesi non euro­pei, tra cui gli Stati Uniti, che per ovvi motivi spin­gono affin­ché la Gre­cia rimanga nell’orbita d’influenza euro­pea. Non è un caso che Varou­fa­kis sia stato l’unico mini­stro delle Finanze ad incon­trare il pre­si­dente Usa Barack Obama a mar­gine dei ver­tici dell’Fmi e della Banca mon­diale che si sono tenuti ad aprile a Washington.

Lei al momento si trova in Gre­cia. In que­ste ore così dram­ma­ti­che, che atmo­sfera si respira nelle strade?

Un’atmosfera straor­di­na­ria­mente calma. I greci sanno bene che la situa­zione è dif­fi­cile. Si stanno ripren­dendo in mano il pro­prio destino, e sanno che que­sto ha un costo. Ma è la prima volta in cin­que anni che hanno un governo di cui pos­sono sen­tirsi fieri. Tutti i son­daggi mostrano che Tsi­pras con­ti­nua a godere del soste­gno della mag­gio­ranza della popo­la­zione. Lo si vede dalle rea­zioni che suscita Varou­fa­kis nella gente comune quando cam­mina per le strade di Atene. Una cosa è certa: il popolo greco non ha nes­su­nis­sima inten­zione di tor­nare all’ordine poli­tico pre­ce­dente o di cedere il fianco ai neo­na­zi­sti di Alba Dorata. Le minacce dell’Europa, poi, fanno sem­pre meno effetto. I greci sanno bene che non vanno prese troppo sul serio.

(23 giugno 2015)

Source: Galbraith: “L’Europa si sb...- micromega-online - micromega
Ultima modifica di zakmck il 23/06/2015, 22:29, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Sistemazione formattazione

Re: Ciao Grecia ciao

23/06/2015, 22:26

I media sono organici al sistema, fanno il loro lavoro...

Bisogna uscire fuori dagli schemi ideologici. Tsipras è comunista e Salvini di destra integrale eppure sono dello stesso avviso riguardo l' Europa.

Il Giornale piuttosto che Repubblica come tali propongono visioni distorte della realtà che sono semplicemente inesistenti.

Ma basta che un personaggio del calibro di Ignaro Marino usi la cara espressione "nelle fogne" e tutto il mondo politico si sintonizza al 1950.


EDIT: Risposta al post precedente:

Wolf, il testo è illegibile per via della (non) formattazione dei caratteri speciali come gli accenti finali.

Re: Ciao Grecia ciao

23/06/2015, 22:30

Atlanticus81 ha scritto:
Aztlan ha scritto:Nessuna buffonata... semplicemente strategia.


SE infatti Tsipras minacciasse la #Grexit la Troika scenderebbe a più miti consigli e proporrebbe un compromesso al ribasso

che in ultima analisi costringerebbe la Grecia a restare in una condizione in cui non potrà comunque risollevarsi
(è fisicamente impossibile restando nell' euro e nell' Europa dove non potrebbe accettare l' aiuto di Putin)

Alla fine della giostra la colpa verrebbe scaricata sul governo greco reo di non aver accettato le amorevoli cure.


Viceversa se mantiene un atteggiamento aperto al dialogo ma fermo sul punto di non accettare nuove misure di austerità, come ha fatto finora,

alla fine la Troika POTREBBE stancarsi e lanciare un ultimatum inaccettabile prendendosi di fronte a tutti la responsabilità della #Grexit,

che io sospetto essere il loro asso nella manica sin dal principio... solo che non possono dirlo perchè salterebbe il gioco. [;)]


E' una partita a poker...


quando Tsipras dice che è disposto a nuove riforme ma poi presenta proposte completamente diverse da quelle che la Troika pretende

sta bluffando sulla creduloneria loro, che ci cascano continuamente, e dei popoli europei che ancora dormono e li seguono,

un bluff a livello di trollaggio dei più squisiti... in positivo. [:246]


BRAVO AZTLAN!!!

Ma quante volte l'abbiamo già ripetuto? Certo che finché ci lasciamo condurre dalle notizie pubblicate da "Il Giornale" o dal "Corriere"....

A volte mi sembra che cerchiamo alibi per potere continuare a lamentarci in eterno...

[:294]


....cmq dobbiamo tenere anke presente,come gia' detto altre volte,tsipras ha affermato in diverse occasioni di non volere abbandonare l'euro,sinceramente spero sia una TATTICA x guadagnare un po di tempo x sistemare le cose,consideraimo che pure un eventuale accordo dovrebbe poi essere ratificato dal parlamento greco,e la cosa penso non sia semplice, voglio credere che tenga la barra a dritta e non si pieghi..................... [:289] [:289]

Re: Ciao Grecia ciao

23/06/2015, 23:09

Galbraith: “L’Europa si sbaglia se pensa che la Grecia arretrerà”

Source: Galbraith: “L’Europa si sb...- micromega-online - micromega

Re: Ciao Grecia ciao

23/06/2015, 23:31

Aztlan ha scritto:Wolf, il testo è illegibile per via della (non) formattazione dei caratteri speciali come gli accenti finali.


Ho sistemato l'articolo che ora e' leggibile.

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 00:33

Wolframio ha scritto:
Galbraith: “L’Europa si sbaglia se pensa che la Grecia arretrerà”


Immagine

intervista a James K. Gal­braith di Thomas Fazi, da il manifesto, 23 giugno 2015

James K. Gal­braith, figlio del grande eco­no­mi­sta John Ken­neth Gal­braith, inse­gna eco­no­mia e altre disci­pline all’università Lyn­don John­son del Texas, la stessa in cui inse­gnava Varou­fa­kis prima di essere «chia­mato alle armi» da Ale­xis Tsi­pras. Da allora ha seguito il suo col­lega ed amico molto da vicino, accom­pa­gnan­dolo anche a varie riu­nioni dell’Eurogruppo. Gli abbiamo chie­sto di farci il punto sullo stato della trat­ta­tiva Grecia-Ue, nel momento in cui que­sta entra nella sua fase più dram­ma­tica da cin­que anni a que­sta parte.



Tra le isti­tu­zioni coin­volte, la Bce è quella che ha tenuto il com­por­ta­mento più ambi­guo. Da un lato ha chiuso uno ad uno tutti i «nor­mali» rubi­netti della liqui­dità, dall’altro ha tenuto in piedi il sistema ban­ca­rio elle­nico attra­verso la liqui­dità di emer­genza, spesso con­tro il volere della Bun­de­sbank. Come giu­dica l’operato della banca cen­trale?

Molto nega­ti­va­mente. La Bce è la prin­ci­pale respon­sa­bile del pro­gres­sivo dete­rio­ra­mento della situa­zione finan­zia­ria greca a cui abbiamo assi­stito da quando Syriza è salita al potere. Il 4 feb­braio, a soli nove giorni dalle ele­zioni, la Bce ha pri­vato il governo greco di una delle sue prin­ci­pali linee di cre­dito, esclu­dendo i bond elle­nici dai titoli che pote­vano essere usati dalle ban­che come col­la­te­rale, costrin­gendo que­ste a dipen­dere in toto dalla liqui­dità di emer­genza for­nita dalla banca cen­trale attra­verso l’Ela (Emer­gency Liqui­dity Assi­stance) e acce­le­rando la fuga di capi­tali dal paese. A que­sto è seguita la deci­sione della Bce di sta­bi­lire un tetto ai titoli di Stato acqui­sta­bili dalle ban­che gre­che, un limite che la banca cen­trale non aveva impo­sto al pre­ce­dente governo e che ha ulte­rior­mente ridotto il mar­gine di mano­vra di Syriza.

È chiaro che que­sta stra­te­gia di lenta asfis­sia finan­zia­ria aveva – ed ha – come obiet­tivo uni­ca­mente quello di desta­bi­liz­zare il paese e met­tere pres­sione al nuovo governo. È un fatto di una gra­vità inau­dita: non credo che esi­stano altri esempi nella sto­ria di una banca cen­trale che si pro­pone di desta­bi­liz­zare deli­be­ra­ta­mente la situa­zione finan­zia­ria di un paese per motivi poli­tici. Il rap­porto di qual­che giorno fa della Banca cen­trale greca — legata a dop­pio filo alla Bce — secondo cui la man­canza di un accordo com­por­te­rebbe «una crisi incon­trol­la­bile» con l’uscita del paese dall’euro e per­sino dall’Unione euro­pea si inse­ri­sce ovvia­mente nella mede­sima stra­te­gia della tensione.


Source: Galbraith: “L’Europa si sb...- micromega-online - micromega


il comportamento di quel farabutto di draghi
è da criminale strozzino..

dovrebbe dar conto a qualcuno
di tutti questi misfatti,..

siamo al ricatto finanziario..

non solo la bce non protegge dalla speculazione
ma ti ci infila lei stessa ...

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 09:38

Ufologo 555 ha scritto:MERCATI

Grecia, l’Europa ci crede: borse su e la Bce concede nuova liquidità Il commissario agli affari economici, Pierre Moscovici, si è definito «convinto» che verrà trovato un accordo] MERCATI
Grecia, l’Europa ci crede: borse su
e la Bce concede nuova liquidità
Il commissario agli affari economici, Pierre Moscovici, si è definito «convinto»
che verrà trovato un accordo ...

http://www.corriere.it/economia/15_giug ... resh_ce-cp

Basta, non voglio più sentire niente ... [8)] [:287]



se non è un palese strategia questa...
per convincere il popol(in)o che la soluzione europea sia la migliore che fanno: "borse su e la Bce concede nuova liquidità", così la gente pensa "vedi, se facciamo quello che vuole l'europa la borsa risale, ci danno i soldi e noi poi stiamo meglio".

ovviamente è una buffonata, al pari dello spread: prima di dover cacciare Berlusconi nessuno ne aveva mai sentito parlare, poi senti Monti che ti parla dello spread come se fosse la rappresentazione dell'anticristo e via, tutti preoccupati per lo spread.
va via Berlusconi: lo spread scende! MIRACHELO!!! siamo tutti salvi! vedo la luce in fondo al tunnel!

poi però si è visto come è andata in realtà... siccome la carta dello spread non funziona più c'è quella della borsa.

è un bluff talmente palese che in una ipotatica partita a poker alla prima mano l'europa sarebbe già in mutande, ma nella realtà purtroppo la gente crede a quello che dice la tv...

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 09:46

Massimo Falciani ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:MERCATI

Grecia, l’Europa ci crede: borse su e la Bce concede nuova liquidità Il commissario agli affari economici, Pierre Moscovici, si è definito «convinto» che verrà trovato un accordo] MERCATI
Grecia, l’Europa ci crede: borse su
e la Bce concede nuova liquidità
Il commissario agli affari economici, Pierre Moscovici, si è definito «convinto»
che verrà trovato un accordo ...

http://www.corriere.it/economia/15_giug ... resh_ce-cp

Basta, non voglio più sentire niente ... [8)] [:287]



se non è un palese strategia questa...
per convincere il popol(in)o che la soluzione europea sia la migliore che fanno: "borse su e la Bce concede nuova liquidità", così la gente pensa "vedi, se facciamo quello che vuole l'europa la borsa risale, ci danno i soldi e noi poi stiamo meglio".

ovviamente è una buffonata, al pari dello spread: prima di dover cacciare Berlusconi nessuno ne aveva mai sentito parlare, poi senti Monti che ti parla dello spread come se fosse la rappresentazione dell'anticristo e via, tutti preoccupati per lo spread.
va via Berlusconi: lo spread scende! MIRACHELO!!! siamo tutti salvi! vedo la luce in fondo al tunnel!

poi però si è visto come è andata in realtà... siccome la carta dello spread non funziona più c'è quella della borsa.

è un bluff talmente palese che in una ipotatica partita a poker alla prima mano l'europa sarebbe già in mutande, ma nella realtà purtroppo la gente crede a quello che dice la tv...


Precisamente... e torno infatti a domandare secondo voi CHI ha sufficienti capitali (se non le grandi istituzioni finanziarie) per riuscire a movimentare volumi sufficienti per indirizzare gli indici di borsa? Il piccolo risparmiatore greco?!

Probabilmente la somma dei volumi dei piccoli risparmiatori greci non è nemmeno pari al volume di capitali di flottante movimentato dalla più piccola società di investimento e speculazione finanziaria operante sulla borsa di Atene.

Orsù... smettiamola di credere agli elefanti rosa che volano e di farci condizionare dalle notizie (bufale) strumentali che ci vengono raccontate!

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 10:03

" ... Orsù... smettiamola di credere agli elefanti rosa che volano e di farci condizionare dalle notizie (bufale) strumentali che ci vengono raccontate!"

[:246] Certo! Come la corrispondente in Grecia di "Sky" che ha detto che Tsipras, per rimanere in Europa, oltre che raggranellare soldi, invece di tagliare le pensioni manderà la gante in pensione più tardi! (Che bravi 'sti compagni ... so' tutti uguali! E anche là le gente ci crede)
Mi sa che solo cinque o sei persone, qui, nel forum, credono aTsipras ...! [:246]
Da mo' che scirvevo che non sarbbeero mai usciti dalla UE! No, io sono vecchio e rimbambito! [:D]
Vedrete ....... [;)]

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 10:27

Ufologo 555 ha scritto:Certo! Come la corrispondente in Grecia di "Sky" che ha detto che Tsipras, per rimanere in Europa, oltre che raggranellare soldi, invece di tagliare le pensioni manderà la gante in pensione più tardi! (Che bravi 'sti compagni ... so' tutti uguali! E anche là la gente ci crede)


Quintali di articoli, di analisi, di ragionamenti e di riflessioni... e poi bastano 3 minuti di servizio di "Sky" che dice una porcata per cancellare tutto. Ufo' ma vuoi informarti come dio comanda o cerchi il pretesto anche tu solo per dare contro al "compagno" (e che due maroni!!!) Tsipras?!?!!?

Ragazzi ci rinuncio... da domani faccio il tifo per Draghi, per la Troijka e per tutto il Player C ... tanto è inutile cercare di fare aprire gli occhi alla gente.

Hanno ragione loro... a livello generale è meglio prenderla per il culo e dominarla.

[V]

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 11:02

E' inutile che fai finta di arrabbiarti! Lo trovi scritto dappertutto, giornali, tv, radio, corrispondenti! Tutti buffoni (meno i "5 stelle" per te ...) [^]

Il mondo si basa e si baserà sempre con le notizie ufficiali (poi, se vuoi, si può sempre "scavare", ma rsta uno "scavo" amatoriale!)
Poi, comunque, vedrai cosa farà la "tua" Grecia ... [8D]

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 14:44

Ufologo 555 ha scritto:Mi sa che solo cinque o sei persone, qui, nel forum, credono a Tsipras ...! [:246]

Capisco che su Venere le notizie dalla Terra arrivino rarefatte e in ritardo ma.... checcazz...... [:p]

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 14:48

Grecia: creditori bocciano proposta Tsipras
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ipras.aspx

Tradotto:

Ai creditori, l'idea della ristrutturazione del debito non piace affatto.
Umiltà zero, umanità -2, possibilità che muoia l'Europa con tutti i filistei (per mera questione di denaro): altissime!

Dai dai dai dai....... dai Tsipras!!!! Ce la puoi fareeeee!!!!! [:298] [:298] [:298]

Re: Ciao Grecia ciao

24/06/2015, 15:40

Thethirdeye ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:Mi sa che solo cinque o sei persone, qui, nel forum, credono a Tsipras ...! [:246]

Capisco che su Venere le notizie dalla Terra arrivino rarefatte e in ritardo ma.... checcazz...... [:p]



Oh! Ma pensi che tutti leggano "wallstreet" ? E' l'unico che scrive cosi; ".... checcazz......" [^]
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