11/07/2015, 21:04
Ufologo 555 ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:Ancora con i fatti ufficiali?!
I fatti ufficiali erano anche quelli che dicevano che con l'euro saremmo stati tutti bene... ma fortunatamente ho un cervello per ragionare a prescindere da ciò che gli altri vogliono farmi credere o pensare.
Non ci sarebbe stata nessuna telefonata?!?!
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AB7UivpC
Certo... 2 miliardi per il Turkish Stream li hanno fatti così... a ufo.
Ah .... ma allora anche tu ti rifai all'ufficialità ..
(Tra "Il Sole24h" e "La repubblica"; quelli sì ...)
![]()
12/07/2015, 00:23
12/07/2015, 02:23
Aztlan ha scritto:
La scelta di Tsipras dopo il referendum è apparentemente schizofrenica, se qualcosa ci sfugge significa che ci sono variabili in gioco che non conosciamo.
12/07/2015, 09:15
Thethirdeye ha scritto:Aztlan ha scritto:
La scelta di Tsipras dopo il referendum è apparentemente schizofrenica, se qualcosa ci sfugge significa che ci sono variabili in gioco che non conosciamo.
Emhm.... e se quel qualcosa che ci sfugge fosse questo? (da leggere sino in fondo... ahiahiahi)![]()
http://www.sapereeundovere.it/obama-cor ... di-guerra/
12/07/2015, 10:46
Aztlan ha scritto:E' semmai probabile che i colonnelli, che come tutti i militari occidentali sono ferventi atlantisti, organizzino un golpe allorquando Tsipras si allontani concretamente dalla NATO e si avvicini alla Russia.
A quel punto spetterà ai greci liberare il loro Paese se non vogliono tornare alle condizioni di pochi mesi fa.
12/07/2015, 11:12
12/07/2015, 11:16
12/07/2015, 11:22
12/07/2015, 11:29
Thethirdeye ha scritto:Aztlan ha scritto:
La scelta di Tsipras dopo il referendum è apparentemente schizofrenica, se qualcosa ci sfugge significa che ci sono variabili in gioco che non conosciamo.
Emhm.... e se quel qualcosa che ci sfugge fosse questo? (da leggere sino in fondo... ahiahiahi)![]()
http://www.sapereeundovere.it/obama-cor ... di-guerra/
12/07/2015, 11:33
Thethirdeye ha scritto:Aztlan ha scritto:
La scelta di Tsipras dopo il referendum è apparentemente schizofrenica, se qualcosa ci sfugge significa che ci sono variabili in gioco che non conosciamo.
Emhm.... e se quel qualcosa che ci sfugge fosse questo? (da leggere sino in fondo... ahiahiahi)![]()
http://www.sapereeundovere.it/obama-cor ... di-guerra/
12/07/2015, 12:05
Atlanticus81 ha scritto:Thethirdeye ha scritto:Aztlan ha scritto:
La scelta di Tsipras dopo il referendum è apparentemente schizofrenica, se qualcosa ci sfugge significa che ci sono variabili in gioco che non conosciamo.
Emhm.... e se quel qualcosa che ci sfugge fosse questo? (da leggere sino in fondo... ahiahiahi)![]()
http://www.sapereeundovere.it/obama-cor ... di-guerra/
Sicuramente é un tassello che va considerato nel quadro di insieme... ma è anche il motivo del perché Tsipras poteva alzare la posta praticamente a infinito.
Forse si sta aspettando che in spagna vincano i podemos e in Italia un altro movimento anti-euro per poter dare lo scacco matto.
Crisi Grecia, l’Eurogruppo non decide e rinvia. Ma ora cresce il fronte del no
CRONACA ORA PER ORA - I ministri dell'Economia si riaggiornano alle 11 dopo il nulla di fatto della prima riunione durata 9 ore. La Germania con il ministro Schaeuble guida le trattative, seguito dai Paesi nordici. In particolare scoppia il caso Finlandia: il Parlamento ha negato l'autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio di Atene. Ma a avere parole critiche sono perfino Irlanda e Portogallo. L'ex Troika ora è per l'intesa, con Italia e Francia, ma potrebbe non bastare
di F. Q. | 12 luglio 2015
L’Eurogruppo straordinario sulla Grecia non decide e si aggiorna alle 11 per una nuova riunione. Dovrebbe essere la giornata decisiva nel negoziato tra la Grecia e i 18 ministri dell’Economia della zona euro ma potrebbe non esserlo: “La situazione è molto complicata” dice il vicepresidente della commissione europea Valdis Dombrovskis. Si annuncia come minimo un altra riunione accesa, dopo le 9 ore di sabato 11 luglio. Il fronte dei Paesi ostili ad Atene è ampio, a partire dalla Germania che con il ministro Wolfgang Schaeuble ha dato il via alle danze chiedendo di mettere fuori la Grecia dall’euro per 5 anni. Ma Berlino non è sola. E’ sostenuta da altri Paesi del Nord Europa (come Belgio e Olanda) e durante la riunione è scoppiato anche il caso della Finlandia: il Parlamento ha negato l’autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio della Grecia e il Governo è a rischio di caduta se non rispetterà l’indicazione.
Il weekend della verità per la Grecia, dunque, parte malissimo. I “falchi” si sono levati, spazzando via l’ottimismo diffuso dalle “colombe” fino alla vigilia. Il capo dell’ala dei duri, Schaeuble appunto, è rigidissimo: non crede a Tsipras, “ha fatto di tutto per minare la fiducia” dice. Dopo che i “tecnici” dell’ex Troika avevano promosso il piano greco, offrendo aiuti per oltre 70 miliardi di euro, la resa dei conti ora è tutta politica e solo i leader possono decidere se continuare a tenere la Grecia nell’euro oppure accompagnarla alla porta. Più che un problema di misure, che pure si stanno limando all’interno dell’Eurogruppo, ora è “un grosso problema di fiducia”, ha ribadito Dijsselbloem. E poi c’è anche un’incongruenza politica – sottolineata dall’Olanda, ma anche da Malta e perfino Irlanda (uno dei Pigs) – con il premier greco Alexis Tsipras che propone un piano rigettato 15 giorni fa da un referendum e una maggioranza – nel Parlamento di Atene – “che si è erosa” come dice il ministro dell’Economia di Dublino Michael Noonan. Il riferimento è al voto sul pacchetto delle riforme che il governo di Tsipras ha visto passare senza 32 voti della maggioranza e con 100 voti tra socialisti e conservatori che sono all’opposizione.
Con una situazione simile, all’Eurogruppo i falchi hanno gioco facile. Atene non ha molte carte da giocarsi, se non promettere di accelerare l’approvazione delle riforme che l’Eurogruppo le propone. I ministri vorrebbero che ne passassero subito alcune e il nuovo ministro dell’Economia greco Euclid Tsakalotos è pronto ad accettare tutto. Ma potrebbe non bastare. Persino il Portogallo si leva contro: non vede perché dedicare una parte del suo piccolo Pil un salvataggio più grande di quello che lui stesso ha avuto. Francia e Italia provano ad allargare il fronte dei sostenitori, che ora ha imbarcato anche l’ex Troika. Ma sarà difficile coinvolgere il nutrito numero dei “seguaci” della Germania: Slovacchia, Finlandia, Olanda, Estonia, Lituania e Lettonia. Nel migliore dei casi, con un accordo, le condizioni saranno durissime.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... o/1866962/
12/07/2015, 13:31
Angel_ ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:Thethirdeye ha scritto:Aztlan ha scritto:
La scelta di Tsipras dopo il referendum è apparentemente schizofrenica, se qualcosa ci sfugge significa che ci sono variabili in gioco che non conosciamo.
Emhm.... e se quel qualcosa che ci sfugge fosse questo? (da leggere sino in fondo... ahiahiahi)![]()
http://www.sapereeundovere.it/obama-cor ... di-guerra/
Sicuramente é un tassello che va considerato nel quadro di insieme... ma è anche il motivo del perché Tsipras poteva alzare la posta praticamente a infinito.
Forse si sta aspettando che in spagna vincano i podemos e in Italia un altro movimento anti-euro per poter dare lo scacco matto.
Al quadro d'insieme ci aggiungerei questo articolo...Crisi Grecia, l’Eurogruppo non decide e rinvia. Ma ora cresce il fronte del no
CRONACA ORA PER ORA - I ministri dell'Economia si riaggiornano alle 11 dopo il nulla di fatto della prima riunione durata 9 ore. La Germania con il ministro Schaeuble guida le trattative, seguito dai Paesi nordici. In particolare scoppia il caso Finlandia: il Parlamento ha negato l'autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio di Atene. Ma a avere parole critiche sono perfino Irlanda e Portogallo. L'ex Troika ora è per l'intesa, con Italia e Francia, ma potrebbe non bastare
di F. Q. | 12 luglio 2015
L’Eurogruppo straordinario sulla Grecia non decide e si aggiorna alle 11 per una nuova riunione. Dovrebbe essere la giornata decisiva nel negoziato tra la Grecia e i 18 ministri dell’Economia della zona euro ma potrebbe non esserlo: “La situazione è molto complicata” dice il vicepresidente della commissione europea Valdis Dombrovskis. Si annuncia come minimo un altra riunione accesa, dopo le 9 ore di sabato 11 luglio. Il fronte dei Paesi ostili ad Atene è ampio, a partire dalla Germania che con il ministro Wolfgang Schaeuble ha dato il via alle danze chiedendo di mettere fuori la Grecia dall’euro per 5 anni. Ma Berlino non è sola. E’ sostenuta da altri Paesi del Nord Europa (come Belgio e Olanda) e durante la riunione è scoppiato anche il caso della Finlandia: il Parlamento ha negato l’autorizzazione a negoziare un nuovo salvataggio della Grecia e il Governo è a rischio di caduta se non rispetterà l’indicazione.
Il weekend della verità per la Grecia, dunque, parte malissimo. I “falchi” si sono levati, spazzando via l’ottimismo diffuso dalle “colombe” fino alla vigilia. Il capo dell’ala dei duri, Schaeuble appunto, è rigidissimo: non crede a Tsipras, “ha fatto di tutto per minare la fiducia” dice. Dopo che i “tecnici” dell’ex Troika avevano promosso il piano greco, offrendo aiuti per oltre 70 miliardi di euro, la resa dei conti ora è tutta politica e solo i leader possono decidere se continuare a tenere la Grecia nell’euro oppure accompagnarla alla porta. Più che un problema di misure, che pure si stanno limando all’interno dell’Eurogruppo, ora è “un grosso problema di fiducia”, ha ribadito Dijsselbloem. E poi c’è anche un’incongruenza politica – sottolineata dall’Olanda, ma anche da Malta e perfino Irlanda (uno dei Pigs) – con il premier greco Alexis Tsipras che propone un piano rigettato 15 giorni fa da un referendum e una maggioranza – nel Parlamento di Atene – “che si è erosa” come dice il ministro dell’Economia di Dublino Michael Noonan. Il riferimento è al voto sul pacchetto delle riforme che il governo di Tsipras ha visto passare senza 32 voti della maggioranza e con 100 voti tra socialisti e conservatori che sono all’opposizione.
Con una situazione simile, all’Eurogruppo i falchi hanno gioco facile. Atene non ha molte carte da giocarsi, se non promettere di accelerare l’approvazione delle riforme che l’Eurogruppo le propone. I ministri vorrebbero che ne passassero subito alcune e il nuovo ministro dell’Economia greco Euclid Tsakalotos è pronto ad accettare tutto. Ma potrebbe non bastare. Persino il Portogallo si leva contro: non vede perché dedicare una parte del suo piccolo Pil un salvataggio più grande di quello che lui stesso ha avuto. Francia e Italia provano ad allargare il fronte dei sostenitori, che ora ha imbarcato anche l’ex Troika. Ma sarà difficile coinvolgere il nutrito numero dei “seguaci” della Germania: Slovacchia, Finlandia, Olanda, Estonia, Lituania e Lettonia. Nel migliore dei casi, con un accordo, le condizioni saranno durissime.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... o/1866962/
Ma se alla Troika il piano va bene perchè sorgono tutti questi problemi![]()
Non sarà che la grexit viene usata come scusa dai tedeschi per sfasciare l'europa e liberarsi dal giogo...![]()
Perchè in tal caso mi spiegherei queste dichiarazioni pazzesche di qualche tempo fa...
http://www.thelivingspirits.net/chi-con ... srael.html
Sta a vedere che la terza guerra mondiale sarà combattuta con la germania alleata a putin...
12/07/2015, 13:37
12/07/2015, 14:05
12/07/2015, 14:47