Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 4683 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151 ... 313  Prossimo
Autore Messaggio

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1043
Iscritto il: 05/12/2008, 20:03
Località: bari
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 17/10/2015, 17:05 
sabato 17 ottobre 2015
RUSSIA: PUTIN AUTORIZZA IL "DEMONE" PER SCOVARE I TERRORISTI

(di Franco Iacch) - Si dice che l’autorizzazione sia stata dato dallo stesso Putin per l’utilizzo di un programma informatico, già rodato in ambito interno, in grado di scovare i terroristi. Gli hacker del Center for Research of Legitimacy and Political Protest hanno perfezionato quello che loro chiamano “Il Demone di Laplace”, un programma che rileva automaticamente gli account utilizzati dai terroristi islamici dello Stato per reclutare nuovi membri nel loro gruppo.


L’identificazione avviene in tre fasi. Nella prima, il "demone" cerca i conti bancari con possibili collegamenti allo Stato islamico e trasferisce i nominativi agli specialisti del centro studi Arabi di Mosca per un primo controllo. Se il “contatto” è ritenuto sospetto, inizia la seconda fase. Gli specialisti del Center for Research of Legitimacy and Political Protest, utilizzando le citazioni distorte dal Corano e comunque tipiche del linguaggio dei terroristi contenute in un database, inviano dei messaggi in arabo ai titolari dei conti. Le risposte ricevute sono analizzate da un team di sociologi e politologi. Nella terza fase sono coinvolti anche i servizi segreti russi che possono ordinare il controllo in remoto del computer del sospetto.

Qualora non ci dovessero essere dubbi sull’ identikit elettronico creato, la terza fase si conclude con l’arresto del presunto terrorista, eseguito ad opera del Gruppo Alpha, gli specnaz dell'antiterrorismo russo. L’utilizzo del Specgruppa A sarebbe stato richiesto espressamente da Putin, anche per tutte le operazioni che non richiederebbero un così alto livello formativo.

La direttiva di Putin è chiara: il Demone di Laplace dovrà essere messo al servizio degli Alpha.
Soltanto nello scorso anno, lo Stato islamico sarebbe riuscito a reclutare via internet circa tremila sostenitori. In Russia, secondo l’agenzia Rosfinmonitoring, sarebbero 4407 i cittadini coinvolti con il terrorismo, quasi il doppio delle 2826 persone identificate nel 2014.

Il Demone di Laplace
Il programma “Demone di Laplace” (ispirato al demone onnisciente teorizzato dal matematico francese Pierre-Simon Laplace) è stato testato per la prima volta il 18 maggio dello scorso anno, per identificare gruppi estremisti ed eversivi russi.

Pierre-Simon Laplace, affermava “che se un fantomatico Demone conoscesse la posizione e la quantità di moto esatta di ogni singolo atomo nell'universo, il passato, presente e futuro degli stessi sarebbe completamente prevedibile e calcolabile grazie alle leggi della meccanica classica”.

Il sistema predittivo si basa sull’elaborazione del linguaggio e l’analisi delle immagini. Utilizzando modelli statistici e di apprendimento automatico, il programma genera previsioni circa l'attività di interesse.


Il “Demone” è ritenuto più efficace di EMBERS o Early Model Based Event Recognition using Surrogates, sistema predittivo finanziato dal governo degli Stati Uniti e del software semantico Archive utilizzato dai russi per monitorare blog e social network.

Fonte : http://www.infodifesa.it/2015/10/russia ... e-per.html


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 17/10/2015, 18:05 
RUSSIA: PUTIN AUTORIZZA IL "DEMONE" PER SCOVARE I TERRORISTI


Ridicolo ed assurdo.
Grazie Putin della notizia.. da domani io terrorista non frequenterò mai più le reti sociali, eviterò Google, il cellulare, la super card, quindi da domani... cavallo Erba-Fango e segnali di fumo criptati. [:p]



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11074
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 17/10/2015, 18:57 
A me sembra un' ottima iniziativa. Da qualche parte si deve pur cominciare per stanarli.

E se anche si avesse l' effetto da te ipotizzato, sarebbe comunque una vittoria la scomparsa online dei reclutatori
visto che un aspirante jihadista di New York che volesse fare qualcosa a Raqqa è impossibilitato a fare qualcosa senza l' elettronica.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 17/10/2015, 19:51 
jean ha scritto:
sabato 17 ottobre 2015
RUSSIA: PUTIN AUTORIZZA IL "DEMONE" PER SCOVARE I TERRORISTI

(di Franco Iacch) - Si dice che l’autorizzazione sia stata dato dallo stesso Putin per l’utilizzo di un programma informatico, già rodato in ambito interno, in grado di scovare i terroristi. Gli hacker del Center for Research of Legitimacy and Political Protest hanno perfezionato quello che loro chiamano “Il Demone di Laplace”, un programma che rileva automaticamente gli account utilizzati dai terroristi islamici dello Stato per reclutare nuovi membri nel loro gruppo.


L’identificazione avviene in tre fasi. Nella prima, il "demone" cerca i conti bancari con possibili collegamenti allo Stato islamico e trasferisce i nominativi agli specialisti del centro studi Arabi di Mosca per un primo controllo. Se il “contatto” è ritenuto sospetto, inizia la seconda fase. Gli specialisti del Center for Research of Legitimacy and Political Protest, utilizzando le citazioni distorte dal Corano e comunque tipiche del linguaggio dei terroristi contenute in un database, inviano dei messaggi in arabo ai titolari dei conti. Le risposte ricevute sono analizzate da un team di sociologi e politologi. Nella terza fase sono coinvolti anche i servizi segreti russi che possono ordinare il controllo in remoto del computer del sospetto.

Qualora non ci dovessero essere dubbi sull’ identikit elettronico creato, la terza fase si conclude con l’arresto del presunto terrorista, eseguito ad opera del Gruppo Alpha, gli specnaz dell'antiterrorismo russo. L’utilizzo del Specgruppa A sarebbe stato richiesto espressamente da Putin, anche per tutte le operazioni che non richiederebbero un così alto livello formativo.

La direttiva di Putin è chiara: il Demone di Laplace dovrà essere messo al servizio degli Alpha.
Soltanto nello scorso anno, lo Stato islamico sarebbe riuscito a reclutare via internet circa tremila sostenitori. In Russia, secondo l’agenzia Rosfinmonitoring, sarebbero 4407 i cittadini coinvolti con il terrorismo, quasi il doppio delle 2826 persone identificate nel 2014.

Il Demone di Laplace
Il programma “Demone di Laplace” (ispirato al demone onnisciente teorizzato dal matematico francese Pierre-Simon Laplace) è stato testato per la prima volta il 18 maggio dello scorso anno, per identificare gruppi estremisti ed eversivi russi.

Pierre-Simon Laplace, affermava “che se un fantomatico Demone conoscesse la posizione e la quantità di moto esatta di ogni singolo atomo nell'universo, il passato, presente e futuro degli stessi sarebbe completamente prevedibile e calcolabile grazie alle leggi della meccanica classica”.

Il sistema predittivo si basa sull’elaborazione del linguaggio e l’analisi delle immagini. Utilizzando modelli statistici e di apprendimento automatico, il programma genera previsioni circa l'attività di interesse.


Il “Demone” è ritenuto più efficace di EMBERS o Early Model Based Event Recognition using Surrogates, sistema predittivo finanziato dal governo degli Stati Uniti e del software semantico Archive utilizzato dai russi per monitorare blog e social network.

Fonte : http://www.infodifesa.it/2015/10/russia ... e-per.html



questa gente dell'isis
usano twitter, youtube, ecc.
e non li beccano mai..!!

ma che strano..

gli inventori del virus "i love u",
vi ricordate?,
sono andati a scovarli nelle filippine..
questi zero..
mah..

x quanto riguarda i reclutatori di isis
l'80% sicuro sono della cia o collaborazionisti..

quando servono dei numeri
arrestano l'allocco che ha abboccato a internet,,
o l'utilizzano all'uopo a seconda del caso..
bombe, attentati, ecc.
se serve il cretino di turno..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 17/10/2015, 20:13 
Aztlan ha scritto:
A me sembra un' ottima iniziativa. Da qualche parte si deve pur cominciare per stanarli.

E se anche si avesse l' effetto da te ipotizzato, sarebbe comunque una vittoria la scomparsa online dei reclutatori
visto che un aspirante jihadista di New York che volesse fare qualcosa a Raqqa è impossibilitato a fare qualcosa senza l' elettronica.


Le tecnologie predittive che analizzano tutti i dati estrapolati dai social,telefoni e quant'altro, non sono una novità e sono in costante perfezionamento.
Putin & tutti i governi le usano da sempre senza farsi tanta pubblicità.

Quindi questo tipo di pubblicità non è dissuasiva ma spinge i sorvegliati a continuare le loro azioni nelle fognature.
Esattamente come è stato fatto con la caccia ai pedofili, che sono andati a continuare i loro traffici nel deep web dove è molto piu difficile scovarli.
Se proprio questi ultimi, se li si voleva inchiodare, lo si poteva fare comodamente standosene zitti zitti, lasciandoli operare nella rete internet che tutti noi conosciamo.

Il cacciatore non entra nel bosco battendo la canna del fucile sui tronchi e se lo fà, non è un vero cacciatore ma un amico degli animali travestito da cacciatore.



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22383
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 17/10/2015, 20:48 
serve a poco o nulla se questa gente è furba osa il deepweb di certo non i social per scambiarsi informazioni e comunicar -_-

con questo sistema di beccano i pesci piccoli o comunque gli sprovveduti.



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 09:50 
Le mani della Russia sul Medio Oriente

Vladimir Putin: "Portatemi Al Baghdadi: vivo o morto"

Immagine

«Portatemi Al Baghdadi vivo o morto»: sarebbe questo l'ordine che Putin avrebbe impartito ai generali russi impegnati nell'operazione in Siria. La notizia viene dall’agenzia di stampa iraniana Tansim News, che cita una fonte del Cremlino definita «ben informata», secondo cui il presidente russo vorrebbe addirittura vedere il Califfo dello Stato Islamico «giustiziato, e il cadavere esposto in pubblico«. E «nel caso non fosse possibile prenderlo vivo», bisognerebbe allora portare in Russia «almeno la salma».

È sempre l'agenzia iraniana a sostenere che la richiesta di Putin di portare il Califfo a Mosca «mira a mettere in imbarazzo gli Stati Uniti ed evidenziare il fallimento della Coalizione internazionale» a guida Usa. Ma forse il discorso è un po’ più complesso, specie tenendo conto del momento di grande protagonismo che il presidente russo sta vivendo sulla scena internazionale. Da una parte, infatti, al di là delle indiscrezioni su Al Baghdadi, Putin ha parlato ieri in modo ufficiale a Astana: capitale del Kazakistan in cui era in corso un vertice di quella Comunità degli Stati Indipendenti che ancora riunisce nove delle quindici repubbliche ex-sovietiche, più il Turkmenistan che è associato (stanno fuori i tre Paesi baltici, che non vi hanno mai aderito; la Georgia, uscita nel 2009; e l'Ucraina, uscita nel 2014). E a Astana i presenti hanno deciso la creazione di una task force comune per difendere i confini in situazioni di crisi sullo sfondo del conflitto in Afghanistan nella paura che infiltrazioni jihadisti risveglino il terrorismo islamico dormiente in Russa. Una mossa anche collegata alla decisione di Obama di mantenere nello stesso Afghanistan anche dopo il 2016 i 5500 soldati Usa che lì sono stanziati. Insomma, Obama ci ripensa sul ritiro dall'Afghanistan, con tweet entusiastico di approvazione da parte del presidente afghano Ashraf Ghani; e Puntin subito gli offre di coprirgli le spalle.

Pure ad Astana, però, Putin ha fatto le lodi dei risultati che starebbe ottenendo l'intervento russo in Siria. «Agendo dal cielo e dal mare contro gli obiettivi precedentemente concordati con i siriani, i nostri uomini hanno ottenuto risultati impressionanti. Decine di centri di comando e depositi di munizioni, centinaia di terroristi e grandi quantità di mezzi militari sono stati eliminati». Il leader russo ha ribadito nuovamente che gli attacchi di Mosca «sono totalmente in linea con le norme internazionali e sono assolutamente legittimi, perché sono realizzati in base a una richiesta ufficiale del presidente siriano Bashar al Assad». Ma ha pure aggiunto che sta «negoziando con l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Egitto, la Giordania e Israele per trovare un’azione comune»: confermando la linea già emersa con l'accordo tecnico di coordinamento militare tra Usa e Russia per evitare di spararsi addosso, e con il rammarico espresso da Lavrov per il fatto che gli Stati Uniti non si siano dichiarati disposti a far evolvere l'intesa fino ad un accordo politico esplicito. Paradossalmente, il drone russo che i turchi dicono di aver abbattuto e di cui Mosca nega l'esistenza in qualche modo piuttosto che sbugiardare Putin gli dà ragione, nel momento che conferma come senza coordinamento il rischio di un scontro dalle conseguenze imprevedibili è sempre in agguato.

C'è poi un terzo aspetto. Ancora Tansim, che stavolta ha una fonte non anonima nel ministro della Difesa russa Igor Konashinkov quando afferma che «le forze aeree russe ora si stanno dirigendo direttamente alla principale roccaforte dell'organizzazione per colpire la città di Raqqa principale base dell'Isis». È un’offensiva collegata all’avanzata su Aleppo, su cui le truppe di Bashar Assad stanno puntando grazie al decisivo appoggio di russi, iraniani e Hezbollah. Ma Raqqa era appunto anche la direzione verso cui avrebbe dovuto puntare l'armata di 50.000 uomini che attorno ai miliziani curdi gli Stati Uniti stavano cercando di costruire, anche con il lancio via paracadute delle 50 tonnellate di armi e munizioni della scorsa domenica. Insomma, le due prospettive si fonderebbero. Direbbe in pratica Putin a Obama: «Allora, vogliamo coordinarci per attaccare assieme Raqqa da due direttrici diverse? O preferite che ci arriviamo prima noi e la prendiamo da sola?».

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... mi-Al.html



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 10:04 
Ufologo 555 ha scritto:
Le mani della Russia sul Medio Oriente

Vladimir Putin: "Portatemi Al Baghdadi: vivo o morto"

Immagine

«Portatemi Al Baghdadi vivo o morto»: sarebbe questo l'ordine che Putin avrebbe impartito ai generali russi impegnati nell'operazione in Siria. La notizia viene dall’agenzia di stampa iraniana Tansim News, che cita una fonte del Cremlino definita «ben informata», secondo cui il presidente russo vorrebbe addirittura vedere il Califfo dello Stato Islamico «giustiziato, e il cadavere esposto in pubblico«. E «nel caso non fosse possibile prenderlo vivo», bisognerebbe allora portare in Russia «almeno la salma».

È sempre l'agenzia iraniana a sostenere che la richiesta di Putin di portare il Califfo a Mosca «mira a mettere in imbarazzo gli Stati Uniti ed evidenziare il fallimento della Coalizione internazionale» a guida Usa. Ma forse il discorso è un po’ più complesso, specie tenendo conto del momento di grande protagonismo che il presidente russo sta vivendo sulla scena internazionale. Da una parte, infatti, al di là delle indiscrezioni su Al Baghdadi, Putin ha parlato ieri in modo ufficiale a Astana: capitale del Kazakistan in cui era in corso un vertice di quella Comunità degli Stati Indipendenti che ancora riunisce nove delle quindici repubbliche ex-sovietiche, più il Turkmenistan che è associato (stanno fuori i tre Paesi baltici, che non vi hanno mai aderito; la Georgia, uscita nel 2009; e l'Ucraina, uscita nel 2014). E a Astana i presenti hanno deciso la creazione di una task force comune per difendere i confini in situazioni di crisi sullo sfondo del conflitto in Afghanistan nella paura che infiltrazioni jihadisti risveglino il terrorismo islamico dormiente in Russa. Una mossa anche collegata alla decisione di Obama di mantenere nello stesso Afghanistan anche dopo il 2016 i 5500 soldati Usa che lì sono stanziati. Insomma, Obama ci ripensa sul ritiro dall'Afghanistan, con tweet entusiastico di approvazione da parte del presidente afghano Ashraf Ghani; e Puntin subito gli offre di coprirgli le spalle.

Pure ad Astana, però, Putin ha fatto le lodi dei risultati che starebbe ottenendo l'intervento russo in Siria. «Agendo dal cielo e dal mare contro gli obiettivi precedentemente concordati con i siriani, i nostri uomini hanno ottenuto risultati impressionanti. Decine di centri di comando e depositi di munizioni, centinaia di terroristi e grandi quantità di mezzi militari sono stati eliminati». Il leader russo ha ribadito nuovamente che gli attacchi di Mosca «sono totalmente in linea con le norme internazionali e sono assolutamente legittimi, perché sono realizzati in base a una richiesta ufficiale del presidente siriano Bashar al Assad». Ma ha pure aggiunto che sta «negoziando con l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Egitto, la Giordania e Israele per trovare un’azione comune»: confermando la linea già emersa con l'accordo tecnico di coordinamento militare tra Usa e Russia per evitare di spararsi addosso, e con il rammarico espresso da Lavrov per il fatto che gli Stati Uniti non si siano dichiarati disposti a far evolvere l'intesa fino ad un accordo politico esplicito. Paradossalmente, il drone russo che i turchi dicono di aver abbattuto e di cui Mosca nega l'esistenza in qualche modo piuttosto che sbugiardare Putin gli dà ragione, nel momento che conferma come senza coordinamento il rischio di un scontro dalle conseguenze imprevedibili è sempre in agguato.

C'è poi un terzo aspetto. Ancora Tansim, che stavolta ha una fonte non anonima nel ministro della Difesa russa Igor Konashinkov quando afferma che «le forze aeree russe ora si stanno dirigendo direttamente alla principale roccaforte dell'organizzazione per colpire la città di Raqqa principale base dell'Isis». È un’offensiva collegata all’avanzata su Aleppo, su cui le truppe di Bashar Assad stanno puntando grazie al decisivo appoggio di russi, iraniani e Hezbollah. Ma Raqqa era appunto anche la direzione verso cui avrebbe dovuto puntare l'armata di 50.000 uomini che attorno ai miliziani curdi gli Stati Uniti stavano cercando di costruire, anche con il lancio via paracadute delle 50 tonnellate di armi e munizioni della scorsa domenica. Insomma, le due prospettive si fonderebbero. Direbbe in pratica Putin a Obama: «Allora, vogliamo coordinarci per attaccare assieme Raqqa da due direttrici diverse? O preferite che ci arriviamo prima noi e la prendiamo da sola?».

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... mi-Al.html


chissà come sarà dispiaciuto mccain..

Immagine

Immagine


comunque i curdi non mi sembrano molto entusiasti
di buttarsi su raqqa..

a loro, giustamente, importano solo i territori abitati..
la commedia continua insomma..
l'impressione p che si vuole dismettere
il marchio "isis" che non serve più,
ma lo si vuole fare senza cadere nel ridicolo..
l'altro giorno ho leto di un ipotetico
free syrian arab army..(o qualcosa del genere..)
adesso li vogliono chiamare così??



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 10:32 
... [:296] [:291]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 10:39 
http://www.rischiocalcolato.it/2015/10/ ... siria.html

Oh come sono democratiche queste forze, e sicuramente laicissime roba che Odifreddi è un talebano oscurantista.

E poi se sono “Forze Democratiche” i Russi non oseranno mica sterminarle come stanno facendo con l’Isis e i “ribelli moderati” (che sono moderati ma anche “ribelli”)

Quindi ecco servita la nuova genialata Holliwoodiana della Cia, bella pronta per i media mainstream occidentali che devono reinventarsi una cavolo si storia credibile per giustificare l’invio di armi a tagliagole, mercenari, fondamentalisti assortiti per cercare di contare ancora qualcosa in Siria e magari per riuscire a dare ancora fastidio ad Assad (aka il macellaio di Damasco, pare venda un filetto sopraffino).

Quindi vediamo, le 50 tonnellate di armi paracadutate dal pentagono in aiuto dei bravi ragazzi del deserto in realtà sono il nostro omaggio alle “Forze Democratiche di Siria” per l’occasione formate anche da Curdi (mi sa che Erdogan si sta incazzando come una biscia).

Quindi ehm ecco…. prima i curdi gli armiamo, poi li facciamo bombardare dai Turchi, poi li armiamo….. uao quando si dice una chiara visione. O forse si è una visione, si chiama caos e in ultima analisi è la strategia ultimativa, l’unica in grado di essere messa in campo dagli americani per cercare di arrestare il normalissmo declino della propria potenza e influenza.

da Limes

Una nuova coalizione in Siria per combattere lo Stato Islamico. Alcuni gruppi armati, tra cui i curdi dell’Ypg e una branca dell’Esercito libero siriano, hanno annunciato la nascita di “Forze democratiche di Siria” con nemico dichiarato l’Is. Dopo la chiusura del fallimentare programma d’addestramento dei ribelli anti-Asad da 500 milioni di dollari, gli Stati Uniti hanno iniziato a rifornire alcuni ribelli del nord con 50 tonnellate di armi e munizioni, oltre a un’ingente quantità di missili anticarro Tow.

x me la verità sui giornali occidentali
latita da decenni..
si cerca solo di vendere di volta in volta
una storia credibile che stia abbastanza in piedi..


Ultima modifica di mik.300 il 18/10/2015, 10:43, modificato 1 volta in totale.


_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2731
Iscritto il: 17/01/2012, 17:31
Località:
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 10:42 
potrebbe anche non servirgli più ma non credo, occhio al giubileo.
ma anche se smantelli isis ci sono megliaia di adepti che si sono fatti intortare via itnernet, tv, moschee in giro per l' europa, america, asia pronti a fare qualche pistolinata perchè ormai credono solo più in quello.


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 10:45 
xfabiox ha scritto:
potrebbe anche non servirgli più ma non credo, occhio al giubileo.
ma anche se smantelli isis ci sono megliaia di adepti che si sono fatti intortare via itnernet, tv, moschee in giro per l' europa, america, asia pronti a fare qualche pistolinata perchè ormai credono solo più in quello.



ma basta che ometti dai mass media
l'isis non c'è più..
checcevò?
non ne parli, non esiste..
semplice no??


"da oggi non si deve più parlare di isis.."
bum,
problema risolto !!



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 10:51 
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... d/2119547/

Gli Stati Uniti hanno fornito nelle ultime ore almeno 50 tonnellate di munizioni ai ribelli anti-Assad nel nord della Siria: il materiale è stato paracadutato nella notte tra domenica e lunedì. Benjamin Nethanyahu invece ha annunciato che Israele difenderà i suoi confini dai soldati iraniani che stanno arrivando in Siria per sostenere il presidente Bashar al-Assad. Continuano i raid aerei russi: nelle ultime 24 ore sono state compiute 55 missioni.

L’operazione degli Stati Uniti a supporto dei ribelli – spiegano fonti del Pentagono alla Cnn – è stata condotta con alcuni aerei cargo C-17s scortati da alcuni caccia da combattimento. Tra il materiale paracadutato ai ribelli della Syrian Arab Coalition, nella provincia di Hasakah, munizioni per armi leggere, ma anche granate. Le stesse fonti spiegano che l’operazione è andata a buon fine e il materiale è stato recuperato da “forze amiche“.

ah certo..
loro certificano l'amicizia..
tutto ok..
ma qualcuno mi sa cdire chi kavolo sono
quelli della syrian arab coalition??


qui veramente siamo la grottesco,..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 11:42 
Ma chi fa parte della Syrian Arab Coalition? Si tratta di 10-15 gruppi dell’opposizione moderata siriana, i cui leader sono stati valutati dai militari americani. Usa e Turchia lavorano, intanto, alla stesura di un piano dettagliato per impiegare milizie arabe nella chiusura del confine fra Siria e Turchia, lungo una striscia di un centinaio di chilometri fra il fiume Eufrate e la città turca di Kilis, in modo da tagliare importanti vie di rifornimento per lo Stato islamico.

Nella neolingua tutti gli ingredienti del minestrone, che siano i fagioli, il sedano,le carote, il finocchio e l'Isis si chiama opposizione moderata [:)]

http://www.middleeasteye.net/news/us-sa ... -788054818



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 994
Iscritto il: 18/10/2013, 13:02
Località:
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/10/2015, 11:58 
Cita:
"I RUSSI SONO TROPPO FORTI" L'AMERICA È SOTTO CHOC

Immagine

(di Paolo Guzzanti) - Gli Stati Uniti sono sotto choc per quel che hanno visto della non prevista capacità militare dei russi in Siria. Non si tratta soltanto delle armi nuovissime ed estremamente precise, ma anche dello stile, della velocità di movimento militare e persino della sfrontatezza mediatica del Cremlino che sfida apertamente gli americani a fornire gli obiettivi che vorrebbero bombardati e quelli che vorrebbero risparmiare.

Washington è rimasta interdetta e sembra che la risposta sia stata: ci stiamo lavorando, vi faremo sapere. Vero o falso che sia, questo scambio di battute ha prodotto il suo effetto. Un dettaglio per rendere l'idea: i russi hanno portato in Siria caserme prefabbricate per migliaia di soldati e hanno allestito spettacoli serali con ballerine e comici, varietà e teatro.

Ieri il New York Times dava un quadro molto documentato dell'effetto traumatico che sta avendo sull'America la guerra di Putin in Siria. Tutti sono colpiti da un trauma che ha un solo precedente: quello del lancio del primo satellite artificiale Sputnik il quattro ottobre del 1957. Allora l'America pensò di aver sbagliato tutto: scuole, addestramento, università, investimenti e si sottopose a una vera autoflagellazione che poi dette come risultato il primo uomo sulla Luna.

Adesso non si tratta di andare sulla Luna ma di prendere decisioni, anche diplomatiche e di intelligence, all'altezza del nuovo oggetto sconosciuto che non è più una palla di latta del diametro di 58 centimetri in orbita nello spazio, ma una macchina militare mai vista ancora in azione con tutti i nuovi armamenti che Vladimir Putin ha tenacemente voluto anche durante la devastante crisi per il crollo del prezzo del petrolio.

Alla Casa Bianca e al Pentagono lo staff militare e operativo ha passato ore difficili da cui alla fine è scaturita la notizia di ieri: Obama ha capovolto la sua politica e ha annunciato che a ritirarsi dall'Afghanistan non ci pensa nemmeno. I ground boots a stelle e strisce restano sul campo anche per sostenere la concorrenza russa sul campo di battaglia. Le forze armate di Mosca, nell'immaginario americano ma anche europeo, erano finora prigioniere del cliché sovietico: milioni di soldati ingolfati in uniformi sgraziate e milioni di tonnellate di ferro in marcia spargendo miasmi e cannonate.

Ora, con l'intervento in Siria ci troviamo di fronte al primo caso di una Russia che esce fuori dai confini del vecchio impero, cosa che non succedeva dai tempi dell'Afghanistan.

La sorpresa dello schieramento e l'inaspettata velocità di programmazione hanno portato vertici e analisti a concludere che l'operazione militare in Siria doveva essere stata preparata da mesi.

In realtà le forze armate russe non sono nuove a imprese veloci e impressionanti: quando nel 1945 Stalin si decise a spazzar via l'armata giapponese in Manciuria a guerra praticamente finita per bilanciare l'effetto delle atomiche americane aveva a disposizione magnifiche truppe che avevano combattuto in Europa mentre la produzione militare industriale era al suo massimo. Ondate di grandi aerei sbarcavano divisioni e armamenti sul campo di battaglia riforniti da una combinazione mai vista di aria e terra. Degli ottocentomila giapponesi non rimase nulla.

Oggi la situazione è ovviamente tutt'altra e gli analisti americani notano il netto progresso russo dall'intervento in Georgia del 2008 a oggi, passando per la guerra segreta e senza mostrine in Ucraina. In Georgia le cose non andarono totalmente lisce: Putin perse alcuni aerei e la fanteria non si dimostrò all'altezza. Sono passati da allora sette anni e in questo periodo è cambiata radicalmente la modernizzazione oltre che il look militare russo: vedi questi soldati in televisione, e sembrano americani.

Mostrano i filmati dei loro bombardamenti e trattano gli statunitensi come cretini («Hanno la testa piena di funghi» ha detto Putin). Le uniformi, le navi lanciamissili, i ponti di comando, tutto è mostrato come in una showroom che è anche una guerra.

Che cosa succederà quando gli americani si saranno ripresi dal trauma? Il Pentagono è sotto accusa per aver trascurato un monitoraggio all'altezza dei cambiamenti. La Cia è ovviamente sotto tiro anche se l'intelligence americana ha da tempo lanciato l'allarme specialmente nel centro Europa. L'esperienza storica insegna che gli Stati Uniti hanno al loro interno un software autocorrettivo che ha funzionato nel passato ogni volta che si doveva confrontare con potenze soverchianti sul campo, come la Germania e il Giappone, ma oggi non si tratta per fortuna di combattere una guerra fra potenze, ma soltanto di capire bene quel che accade per non fare e non concedere errori.


http://www.infodifesa.it/2015/10/i-russ ... witterfeed


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 4683 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151 ... 313  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 18/07/2025, 01:37
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org