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Astronave
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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 12/09/2015, 11:05 
Massimo Falciani ha scritto:
Bufera politica sui Casamonica in Rai, Vespa sotto accusa
La politica va all'attacco di Bruno Vespa e della Rai, dopo la decisione del giornalista di ospitare alcuni esponenti della famiglia dei Casamonica



Mah, io ci vedo molta ipocrisia: allora negli anni passati, le interviste ai boss Luciano Liggio, Raffaele Cutolo, Tommaso Buscetta... L'errore di Lecchino Vespa è stato di ospitarli in studio, per il resto si, anche quella è informazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 12/09/2015, 14:51 
"Il nostro compito non è quello di dare alla gente ciò che vuole, ma ciò che noi decidiamo che debba volere."


Richard Salento [ex presidente di CBS News], amico e consigliere di Bill Clinton.



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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 15/09/2015, 12:36 
Come sarebbe la società se si smettesse di guardare tg e altri abomini dis-informativi del maintream?

IL GREGGE E LE EGGREGORE

Siamo intossicati dalle notizie, per lo più false e distorte, provenienti dai media ufficiali: se smettessimo tutti di leggere i quotidiani sia cartacei sia telematici, se smettessimo tutti di seguire i telegiornali, il sistema avrebbe l’attuale deleterio influsso sull’opinione pubblica? Ormai ogni perversa decisione assunta dall’establishment è efficace, perché è amplificata nonché gestita e diretta dagli organi di regime. Editori, direttori e “giornalisti” sono molto più potenti dei generali. L’inganno può proseguire, solo se troviamo qualcuno disposto ad ascoltare i bugiardi. Basta un’immagine sconvolgente spesso spuria per innescare prevedibili reazioni nella massa, tacendo nel contempo sulle vere ragioni e sui retroscena di conflitti, crisi, “emergenze”. La psicologia ed il comportamento della folla obbediscono allo schema stimolo-risposta: Skinner docet.

Potremmo trarre immensi benefici da un oscuramento dell’”informazione” mainstream: non saremmo più colpiti dagli strali avvelenati di quelle news che servono solo ad instillare ansie, paure, sensi di colpa, ad installare falsità nella coscienza e nell’inconscio. Purtroppo il gregge è controllato con le eggregore.

Oggi, invece di leggere i classici da cui ricavare insegnamenti immortali, si affonda la testa negli scartafacci governativi e si presta attenzione alle menzogne del “cattivo pastore”.

Ormai il “pensiero” unico, un “pensiero” distorto ed autodistruttivo, è talmente inveterato nelle persone che supporre di poterlo estirpare è quasi utopico. Addirittura provare a svellerlo potrebbe causare più danni di quanti ne provochi il suo radicamento, come quando si decide di sbarbicare un glicine: si tenta di divellerlo e crolla il muro in cui la pianta ha messo le sue tenaci radici.

Anche la tecnologia, che è poi oggi il principale strumento con cui sono trasmessi i messaggi nel mondo globalizzato, è sempre più invadente e dispotica: bisognerebbe adottare nei suoi confronti il motto latino “habere, non haberi”, cioè “possedere, non essere posseduti”.

Le azioni più “semplici”, spegnere il televisore ed accendere la fantasia, usare i dispositivi tecnologici, senza lasciarsene dominare, sono diventate le sfide più ardue. Chi, novello Odisseo, prenderà le idonee precauzioni affinché la sirena della tecnica non ci spinga a sfracellarci sugli scogli?

Come sempre, l’equilibrio non è facile da conseguire e, anche quando lo si acquisisce, si può mantenere per qualche istante, dopodiché si ricade nell’alternanza degli eccessi il cui moto oscillatorio pare essere perpetuo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 22/09/2015, 19:01 
L’Onu consegna i diritti umani nelle mani dei sauditi

http://www.ilprimatonazionale.it/esteri ... iti-30876/

.....ma all'onu prendono certe decisioni,dopo avere "tracannato" bottiglie di sangiovese??????? [:304] [:304] [:304]


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 01/10/2015, 12:23 
Signori, benvenuti nel Truman Show!

La Francia bombarda la Siria, ma va tutto bene. La Russia bombarda la Siria, e subito a Repubblica corre l’obbligo di informare che secondo “molte agenzie di stampa” (quali? Verifica delle fonti?) “cinque donne e sei bambini” sono stati “uccisi dalle bombe russe“. E ovviamente nel giro di pochi minuti ci sarebbero già stati già i filmati in rete. La Russia replica che quei filmati sono stati messi in giro ad arte e si riferiscono ad altri luoghi ed altri tempi, ma fa niente: è la Russia ad essere virgolettata, mica le agenzie di stampa.

Tutto bene, per carità. Non stiamo qui a sostenere che Putin sia un angelo e che Obama sia il diavolo. Però, per Dio, siamo stanchi di tutta queste continue manipolazioni propagandistiche filo occidentali, noi che denunciamo continuamente la “propaganda russa” e poi non ci rendiamo conto di vivere in un sistema orwelliano se non peggiore, almeno pari a quello che agitiamo come uno spauracchio.

Le prove? Non servono. Basta un semplice ragionamento. Di quelli che i media ci hanno completamente disabituato a fare. Il primo stato esportatore di democrazia al mondo non è la Russia, ma sono gli Stati Uniti d’America. E la sua longa manu, la Nato. Ha fatto più guerre Washington negli ultimi 15 anni di quante olgettine abbia ricevuto Berlusconi nelle feste di Arcore. Adesso soffermatevi a pensare a quante notizie di “bambini e donne uccisi nei raid americani” avete letto sul Corriere della Sera e su Repubblica. Forse in rete, sì, ma sui media cosiddetti ufficiali? Sui giornali? In televisione?

E’ credibile che non sia mai successo? Ovviamente no. E anzi, grazie a internet sappiamo perfettamente cosa è successo a Fallujah, dove i nostri beneamati cowboys hanno sparato bombe al fosforo bianco sterminando la popolazione (quante donne e quanti bambini?). E nonostante un video e un reportage di RaiNews24 lo provassero (mica il blog del solito complottista filorusso o jihadista), anche in quell’occasione il Corriere diede la notizia online usando virgolettati anche nel titolo e un profluvio spropositato di condizionali, manco quel giorno ne regalassero un tanto al chilo, per poi chiudere lo stesso articolo con un paragrafo intitolato “mezze ammissioni” in cui si diceva che “il ministero della Difesa ammise che l’uso di fosforo bianco ed Nk-77 era vero, scusandosi per aver in precedenza sempre negato“. Alla faccia delle “mezze ammissioni”!

Ma non è mica finita… Perché, sempre a proposito della libertà di stampa tanto cara ai nostri paladini della democrazia, mica vi sarete dimenticati di Giuliana Sgrena, la giornalista del Manifesto che aveva raccolto le testimonianze dei corpi che bruciavano vivi, ma che sfortunatamente era stata rapita dagli insorti?

Quegli insorti che, guarda un po’, contro i loro stessi interessi le avevano impedito di raccontare del fosforo bianco, e quando l’intelligence italiana finalmente l’aveva liberata, per una sfortunatissima coincidenza, un beffardo tiro del destino, i visipallidi americani avevano crivellato la macchina che la portava all’aeroporto, uccidendo per sbaglio il generale Nicola Calipari che le fece scudo con il corpo. Toh… che sfortuna! E per fortuna che eravamo alleati.

Figurati ai nemici cosa avrebbero fatto. Ah già… Abu Ghraib.

E qualcuno ricorda forse la stagione delle bombe intelligenti durante la guerra del Kosovo? Ricordate qualche apertura del TG1 o di Repubblica quando il 13 maggio a Korisa venne colpito un accampamento di profughi kosovari, uccidendo almeno 87 persone (che per noi erano solo “scudi umani”, ..ah, beh: allora potevate dirlo prima. Da quando si massacrano gli ostaggi?), o quando la Nato il 12 aprile colpì “per errore” un treno a Grdelica (scusate, tra tutte le bombe intelligenti, ogni tanto una stupida ci può anche scappare, eh?) facendo 55 morti?

Quanti bambini? Quante donne uccise? E soprattutto, quanta schiena dritta da parte di direttori di giornali, giornalisti, redattori, caporedattori, titolisti, vignettari, strilloni e compari a fare le pulci alla Casa Bianca? Quegli stessi che oggi fanno pezzi da Istituto Luce ogni volta che Medvedev scorreggia e Putin è costretto ad aprire le finestre al Cremlino.

Questo è il punto. Non è che a Mosca siano tutti santi. Anzi! Ma dobbiamo essere consapevoli di vivere all’interno di un regime propagandistico alla Truman Show, pieno di marchettari a libro paga che per tenere il culo al caldo, dietro a una scrivania, scriverebbero male anche di loro madre, se questo servisse a srotolare la lingua qualche centimetro in più, che per raggiungere certi orifizi degni di uno speleologo è sempre utile.

http://www.byoblu.com/post/minipost/sig ... ruman-show



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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 01/10/2015, 20:11 
Cita:
La verità di Lindo Ferretti su profughi, islam politico ed Europa timorosa

La libertà e la cattiva stampa. Di che cosa ha parlato davvero l’ex CCCP ad Atreju. “Sui profughi si evidenzi il taciuto: l’islam politico, il terrore imposto, lo stato di timore che ci avvolge”. Schiaffetti al Fatto

di Lindo Giovanni Ferretti | 29 Settembre 2015 ore 16:54

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Mi è capitato di incontrare, in questi anni, molte persone, in altri tempi avrei detto troppe, che hanno seguito ed apprezzato la mia storia, in tempi non sospetti, venendo dal mondo della destra politica e sociale. Io credo che l’esperienza umana e la rappresentazione che ne dà la cultura attengano ad un ordine pre politico e post politico e per quanto la politica sia indispensabile alla convivenza, non è sempre stato così e non è detto lo sarà, non credo la racchiuda tantomeno la esaurisca.

Sono stato invitato da Giorgia Meloni, persona che mi ispira simpatia, politico che stimo e non sono molti. Motivo dell’incontro: “Fare Europa. Donne e uomini con una storia da raccontare”. Dieci minuti a ogni invitato. Mi è sembrata una buona occasione per riordinare pensieri ricostruendo il tracciato della mia esperienza pubblica dai CCCP a SAGA, teatro barbarico di uomini cavalli e montagne. Un tempo limitato che obbliga all’essenziale, un contesto ben definito: Terra nostra. Idee per l’Italia, l’Europa, la destra.
Le cose cambiano, questo il senso del mio intervento. Putin e la Russia testimoni involontari chiamati a deporre, in contumacia. Le cose per certi versi restano sempre le stesse ma questo attiene ad un altro ordine di pensiero, forse più affascinante ma astorico, estatico mistico.

E’ la mia seconda volta ad Atreju, della prima porto indelebile un ricordo: un giovane uomo viene verso di me, massiccio e sorridente, mi abbraccia - non hai idea di quanti postacci in cui ho messo piede per ascoltarti. Grazie per essere venuto una volta a casa mia - e se ne va contento.

Anch’io sono contento del mio giorno ad Atreju, della mia testimonianza, della intervista rilasciata alla loro radio, di chiacchiere serali a ruota libera su Israele e la Chiesa, sorprendenti per l’interesse e l’attenzione dei miei giovani interlocutori verso i nodi sostanziali del nostro tempo.

C’è anche un intermezzo insignificante e diventa la notizia virale, da prima pagina in cronaca locale. Appena sceso dal palco un microfono ed una telecamera esigono risposte, c’entra Salvini, c’entrano i profughi. Due parole a difesa di Salvini non le nego a nessuno e non sono disponibile, non lo sono mai stato, per la compilation dei bravi artisti con il cuore in mano, l’indignazione a comando. Ex meglio gioventù in perenne rimpianto con botulino incorporato.

Cosa penso dei profughi? E’ un dolore immane, non può essere lenito da alcuna parola emotiva. Si può, si deve, evidenziare il taciuto: l’Islam politico, il terrore imposto nel vicino oriente, lo stato di timore che avvolge l’Europa. I profughi ne sono ostaggio e conseguenza. Di questo bisognerebbe discutere per poter operare il prima e meglio possibile. Che il Signore protegge lo straniero e che la carità è pilastro della socialità sta scritto ovunque e sta inciso nel cuore dell’uomo, anche del mio. Di che stiamo parlando? Quello che sta succedendo è per certi versi una invasione, per altri una deportazione di masse umane gettate nella disperazione. Poi restano storie individuali comunque tragiche, a ricordarci che il male, il dolore, sono quota inalienabile dell’umanità, vanno combattuti, contenuti e arginati per quel che si può. “Occorre metabolizzare la tragicità del vivere in dolente saggezza e un uso della forza capace di affrontare la tempesta” è una frase del mio intervento. Credo che la tempesta sia in arrivo ma gli unici che si vedono in giro sono intenti ad allestire un picnic. Quelli rintanati in casa partecipano via web, disquisiscono e pontificano postando la loro sostanziale inconsistenza, beatificati dal virtuale. Connessi al vuoto. Li inghiottirà. Ciao.


http://www.ilfoglio.it/cultura/2015/09/ ... uw.twitter


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 08/10/2015, 18:12 
Noam Chomsky ha elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media.
Noam Chomsky - Tratto da www.vocidallastrada.com

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Fonte: http://www.visionesalternativas.com.

www.disinformazione.it

http://www.stampalibera.com/?a=30497


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 08/10/2015, 19:21 
... per questo, da sempre, si dice che il popolo è ..."bue"! [:306]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 11/10/2015, 11:45 
cari amici,
leggete bene questa notizia
http://www.msn.com/it-it/notizie/italia ... ar-AAfjq9h
dal titolo , e sottotitolo... indignazione! [8)]

ma , leggete bene l'articolo [;)]
la fonte? solito! [;)]

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 26/10/2015, 23:03 
Cita:
di Gabriella Lesmo

Preg.mo Signor Paolo Mieli

Ho letto il Suo editoriale comparso sul “Corriere” del 20 ottobre, dal titolo “Cinque stelle, la malattia pericolosa dei complottisti anti-vaccini” in cui Lei attribuisce a costoro la responsabilità della ondata anti-vaccini che starebbe travolgendo l’Italia e scatenerebbe un’epidemia prossima ventura di malattie come il tetano, la poliomielite, l’epatite B, la difterite e la pertosse.

Non commento le Sue opinioni politiche, ma non posso tacere sulle affermazioni che riguardano i vaccini, essendo Medico, Specialista in Pediatria e Anestesia e Rianimazione, nonché madre di un ragazzo con la vita rovinata da una reazione avversa alle vaccinazioni anti-infettive eseguite per obbligo di legge.

Con tutto il rispetto, l’articolo dimostra quanto profonda sia la disinformazione. Infatti, non possono verificarsi epidemie di tetano in quanto il tetano non è malattia infettiva e, propriamente, nemmeno epidemie di epatite B, che si trasmette per via parenterale e venerea. Circa la utilità delle vaccinazioni ricordo solo, per brevità, che la malattia invasiva da Haemophilus B, di per sé rara negli Stati Uniti con 1,73 casi ogni 100.000 bambini di età inferiore ai 5 anni, lo è ancor più nel nostro paese. Inoltre essa è più rappresentata negli over 65 che in età pediatrica. Da ultimo, il vaccino anti-Haemophilus B non protegge dalle infezioni invasive di ceppi non tipizzabili, che risultano essere più frequenti. [...]

Il vaccino anti-pneumococcico contiene solo alcuni sierotipi di pneumococchi e risulta scarsamente immunogeno, specie nel bambino piccolo.

Per ciò che riguarda l’efficacia della pratica vaccinale, non è possibile comprovare l’avvenuta immunizzazione dei vaccinati, sia per inesistenza di parametri specifici, sia perché, quando dosabili gli anticorpi specifici, per ammissione delle stesse ditte produttrici di vaccini, la presenza di un titolo anticorpale specifico, non garantisce la capacità di difesa del vaccinato in caso di contagio futuro per via naturale.

Informazioni e dati non sono una invenzione dei “complottisti anti-vaccini”, bensì sono scritti nel più importante testo di infettivologia pediatrica mondiale , il “Red Book” della American Academy of Pediatrics, regolarmente aggiornato.

Personalmente, non nego a priori l’utilità del “farmaco-vaccino”, come strumento di prevenzione di specifica patologia in categorie di persone a rischio, bensì contesto la pretesa innocuità della pratica delle “vaccinazioni di massa”. Con questo termine si indica la somministrazione di 25 -26 vaccinazioni anti-infettive a tutti i nuovi nati nel primo anno di vita, in un lasso di tempo di 10-11 mesi, vaccini rivolti anche verso malattie poco o nulla rappresentate nella fascia di età pediatrica.

Nonostante il D.M. 7 aprile 1999 che individua in quattro i vaccini obbligatori, di fatto i nuovi nati ne ricevono SEI perché da anni il Sistema Sanitario Nazionale fornisce solo una formulazione composta contenente sei vaccini, i quattro obbligatori oltre al vaccino anti-Haemophilus B e il vaccino anti-pertosse.

Alla inoculazione del vaccino esavalente viene associata la iniezione di vaccino 13-valente anti-pneumococcico, per tre sedute. Oltre a queste, altre vaccinazioni vengono promosse e fornite dal SSN: la vaccinazione anti-morbillo, anti-parotite e anti-rosolia, vaccinazione anti-meningococcica, anti-varicella, anti-epatite A.

Secondo le specifiche linee guida del Ministero della Salute, un lattante deve essere vaccinato anche se nato prematuro, di basso peso, epilettico, cerebropatico, HIV positivo, convalescente, ”moderatamente” febbrile e persino se ha già avuto una reazione avversa grave ad una vaccinazione

Tale pratica ha sollevato e solleva non poche perplessità nel mondo scientifico internazionale, che ravvisa significativi e inquietanti collegamenti tra la precoce iperstimolazione del sistema immunitario infantile indotta dai vaccini e l’insorgenza di gravi malattie neurologiche infantili, alterazioni dello sviluppo, allergie, sindromi autoimmuni, morte improvvisa in culla, patologie sino a pochi anni fa sconosciute o estremamente rare, ma ancor più preoccupa le tante famiglie che hanno visto ammalarsi un figlio e diventare autistico in concomitanza con un inoculo di vaccini.

Nonostante la Medicina Accademica reagisca con estrema lentezza a tale drammatica situazione, è ormai disponibile a livello mondiale una notevole quantità di dati epidemiologici e di studi clinici ed autoptici che indicano che la malattia autistica si realizza nell’organismo infantile nella delicata fase di sviluppo, come effetto di una encefalopatia innescata dalle vaccinazioni che danneggiano il tessuto nervoso con meccanismo immuno-allergo-tossico. Tale patologia non va confusa con l’encefalite acuta ed ha un andamento tipicamente subdolo, le manifestazioni cliniche essendo evidenti dopo settimane e mesi dalla vaccinazione interessando le aree cerebrali deputate alla funzioni integrative, funzioni che mancano fisiologicamente nel bambino piccolo.

Poiché Lei nomina, per sconfessarne la credibilità, il dottor Andrew Wakefield che assieme ad altri colleghi londinesi evidenziò la presenza di virus del morbillo nei linfonodi intestinali di bambini autistici con malattia infiammatoria intestinale, dovrebbe sapere che questa prima parte del lavoro di Wakefield fu confermata, sin d’ allora, da un immunologo universitario giapponese, il Dr Kawashima. Questi che fu in grado di identificare il virus del morbillo riscontrato nei linfonodi ileali ed era il virus vaccinale. In tempi recenti i lavori londinesi di Wakefield sono stati riabilitati ed il suo allora primario londinese ha avuto la meglio contro chi lo volle cacciare. Per dover di verità ricordo anche che alcuni studi danesi, citati per anni a dimostrazione della inesistente correlazione tra vaccinazioni e insorgenza di autismo si sono rivelati FALSI . Il principale autore degli studi danesi fu il Dr. Poul Thorsen, attualmente latitante, che figura nella lista dei maggiori ricercati dalla FBI, contro cui è stato spiccato mandato di cattura per una lunga serie di reati federali contestatigli negli Stati Uniti, in merito alle ricerche sull’Autismo .

Lo “scandalo nello scandalo” è emerso altresì dalle dichiarazioni del Deputato americano Bill Posey, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Florida che traduco, l’originale lo trova in rete.

“… Se leggete le e-mail e i dati relativi alle riunioni, nonché le disposizioni finanziarie che questo truffatore ha intrattenuto con il CDC, vi farà assolutamente venire il voltastomaco. Costui non era un ricercatore qualunque. Costui era l’uomo chiave del CDC in Danimarca. Costui era strettamente legato ai migliori ricercatori nell’ambito della sicurezza dei vaccini del CDC … e Thorsen ha cucinato gli studi per produrre i risultati che volevano diffondere. A loro non importava se gli studi fossero validi o quanto veniva pagato per manipolarli dall’inizio. Stiamo parlando di qualcuno che ha fondamentalmente rubato soldi pubblici che avrebbero dovuto essere utilizzati per migliorare la salute e la sicurezza dei più vulnerabili della nostra società: i nostri giovani bambini. …”.

Per brevità non riporto la testimonianza del dottor Thompson, rintracciabile sul web, che ha confessato pubblicamente di aver falsato gli studi che negavano la correlazione autismo e vaccino MMR.

Da tempo esiste un forte contrapposizione tra lo Stato Italiano che impone la politica delle “vaccinazioni di massa” pretendendo che siano l’unico modo di combattere le malattie e che siano sempre e comunque innocue ed una parte sempre più vasta della popolazione che rifiuta l’obbligo vaccinale per i propri bambini e pretende di poter scegliere consapevolmente come proteggere la loro salute .

In questa guerra pro- vaccinazioni- di- massa, ministero, regioni e Asl, dimenticano che i vaccini sono a tutti gli effetti dei farmaci pro-infiammatori aventi lo scopo di far maturare una memoria immunologica al di fuori della malattia naturale, ma che non sempre ci riescono.

I vaccini anti-infettivi, in quanto farmaci, posseggono indicazioni, controindicazioni, effetti collaterali ed effetti avversi, ma questi ultimi vengono volutamente omessi con strategie diverse, sia sui foglietti illustrativi dei vaccini, sia sul materiale divulgativo delle Asl.

Infatti, forse per scarsa consapevolezza della questione, forse per colpevole ignoranza, la maggior parte delle reazioni avverse ai vaccini non viene segnalata alla farmacovigilanza, come si evince dalla disamina dei tanti casi gravi per i quali le famiglie intentano causa allo stato. In questo modo i vaccini risultano falsamente “innocenti” .

La politica sanitaria, come ogni politica, impone scelte non sempre condivisibili, spesso discutibili e basate su motivazioni tutt’altro che cristalline. Nel nostro Paese, per citare i casi più famosi, un Ministro della sanità, De Lorenzo, fu condannato per tangenti ricevute in cambio di aver reso obbligatorio il vaccino anti-epatite B.

Poggiolini, direttore generale del servizio farmacologico nazionale, fu condannato per aver falsato i prezzi dei medicinali e inserito farmaci nel prontuario nazionale, in cambio di tangenti; ancor oggi Poggiolini è sotto processo per omicidio colposo, per la possibile responsabilità avuta nel mancato controllo di sangue trasfusionale. I morti da trasfusioni infette non saranno presenti al dibattimento. Numerose case farmaceutiche sono state a loro volta condannate per tangenti relative all’inserimento di farmaci negli elenchi del SSN e spinto in alto i prezzi.

Queste ed altre frodi in campo sanitario sono ricorrenti e minano irreversibilmente la credibilità del sistema che ci governa e ci impone una sola e indiscutibile “verità scientifica”, la sua, e che costringerebbe i medici in protocolli comportamentali e rigidi percorsi di cura, in contrasto con i dettami della Professione Medica che ha come scopo primario il prendersi cura del paziente e non la vendita di farmaci, peraltro sempre più costosi e tossici.

Il tribunale di Milano, lo scorso anno, ha emesso una sentenza che riconosce il nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino esavalente e lo sviluppo di encefalopatia post-vaccinica in forma di Autismo, nel figlio dei ricorrenti.

Non è stata la prima sentenza a riconosce la lesività di un vaccino anti-infettivo esavalente, ma è la più importante per sostanza Ebbene, il ministero della salute si è violentemente scagliato contro la sentenza e più società di pediatria hanno chiesto la testa del Medico Consulente Tecnico D’Ufficio “colpevole” di aver studiato, guardato gli atti e ragionato sui fatti con mente libera da pregiudizi .

Questo non è un comportamento di uno Stato democratico, che ha il dovere di verificare periodicamente l’appropriatezza e delle proprie scelte sanitarie e del loro impatto sullo stato di salute della popolazione, bensì di un sistema dittatoriale che, lungi dal considerare gli interessi dei cittadini, men che meno quelli più fragili come i bambini e gli anziani, si dà da fare per escogitare le minacce più efficaci perché diventino bacino d’utenza di tanti farmaci, cercando di piegare all’obbedienza la classe medica premiando l’esercito degli yes-men e privando dell’abilitazione all’esercizio i medici “eretici”, “complottisti”, “anti-vaccinisti”, e persino navigatori del web, ossia i medici che sanno ragionare con la propria testa, che hanno a cuore l’interesse dei pazienti, che non sono sul libro paga delle industrie farmaceutiche, che non han paura che i loro pazienti curiosino su internet prima di venire in studio, quelli che hanno indagato lo stato immunologico, metabolico, tossicologico e nutrizionale dei bambini e ragazzi ammalatisi dopo i vaccini, quelli che han studiato le innumerevoli cartelle cliniche di bambini e ragazzi finiti in ospedale dopo aver ricevuto le vaccinazioni, quelli che hanno cercato e trovato modo di far scomparire tanti sintomi sistemici e neurologici delle encefalopatie post-vaccinali.

Se quella della libertà di scelta per la salute dei propri figli e la libertà di cura deve essere una guerra, questi medici la combatteranno con decisione, stetoscopio al collo, parker nel taschino, PC a tracolla, a fianco di sani e malati, stretti in un’alleanza per la salute senza tentennamenti .

Gabriella Maria Lesmo (Fonte).

fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4825


[:305]

Che dite, chi è più autorevole come fonte il pregevolissimo paolo mieli o questa pluri-specializzata, non famosa, non giornalista di spicco dlel'intelighenzia, dottoressa? mmmmh

[:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 06/11/2015, 18:19 
mentre tutti tacciono si consuma un disastro che puo' avere conseguenze negative generalizzate,in questa situazione tante specie animali sono in pericolo,come quella degli oranghi indonesiani----
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L'INDONESIA BRUCIA E IL MONDO GUARDA DALL'ALTRA PARTE

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 07/11/2015, 00:52 
Cita:

Auto col trucchetto
Dieselgate, articolo sgradito: via la pubblicità da Libero. Maurizio Belpietro: "Così provano a imbavagliarci"

Uno si immagina che, dopo lo scandalo dei test d’inquinamento truccati, alla Volkswagen pensino a come riconquistare la fiducia dei consumatori. E invece no, nel gruppo tedesco studiano come tappare la bocca ai giornali che riportano le notizie imbarazzanti per l’azienda. La prova? Eccola. Ieri Libero ha pubblicato in prima pagina, uno dei pochi quotidiani nazionali a farlo, un articolo sulle nuove indagini dell’autorità di controllo americana. Secondo gli ispettori Usa ad essere manipolati non erano solo i dati dei diesel di piccola cilindrata, ma anche quelli dei motori a benzina, un imbroglio che avrebbe coinvolto marchi di eccellenza del gruppo, come Porsche e Audi. Le accuse - ovviamente da dimostrare - hanno prodotto il blocco delle vendite della Cayenne, uno dei modelli di punta, negli Stati Uniti. Ma le violazioni riguarderebbero anche diecimila auto prodotte nell’ultimo biennio, tra cui modelli come Touareg, Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A 8 e Q5. Secondo l’agenzia a stelle e strisce che indaga sullo scandalo delle emissioni taroccate, le vetture emetterebbero un livello di monossido di azoto nove volte superiore rispetto a quello misurato in laboratorio, con i famosi test aggirati grazie a un software.

La notizia dell’indagine ovviamente ha fatto il giro del mondo e ha indotto il gruppo Volkswagen ad annunciare che 98 mila automobili che usano carburante cosiddetto verde dovranno essere richiamate e a riconoscere che per circa 800 mila veicoli sono stati forniti valori di consumi ed emissioni inferiori a quelli reali. Una ammissione che ha scatenato una immediata reazione negativa del mercato, con il titolo azionario che è arrivato a perdere fino al 10 per cento in Borsa.

Fin qui i fatti resi noti mercoledì e di cui Libero ha dato notizia in prima pagina, mentre altri quotidiani apparentemente autorevoli si sono limitati a riportare gli sviluppi dello scandalo in una fotonotizia nelle pagine interne. Risultato: Volkswagen Italia, che per il mese di novembre aveva deciso di pianificare sei pagine di pubblicità sul nostro giornale, da lunedì 9 novembre fino al 4 dicembre, che cosa fa? Al posto di spiegare come e perché l’azienda abbia lasciato che si truccassero i dati sull’inquinamento e soprattutto come e quando pensi di riparare al danno, la Volkswagen Italia decide di annullare la campagna pubblicitaria su Libero, una decisione che, ci viene precisato dalla concessionaria, è stata presa dallo stesso amministratore delegato del gruppo, dottor Massimo Nordio.

Ora, che un’azienda accusata di aver aggirato le norme anti inquinamento in mezzo mondo, dichiarando il falso alle autorità e ai consumatori, un’azienda inseguita da cause miliardarie da azionisti e clienti, pensi di mettere a tacere lo scandalo colpendo i pochi giornali che scelgono di dare visibilità alla notizia, nella speranza che l’opinione pubblica non sia informata, non solo dimostra l’incapacità dei manager del gruppo di affrontare la bufera, ma dimostra come questi continuino a pensare di poter piegare la realtà con il denaro e non con la trasparenza. È questo il nuovo corso di Matthias Müller, l’amministratore nominato dopo l’emergere dello scandalo?

Il dottore Nordio e chi lo consiglia ritengono che per silenziare le informazioni sulle emissioni delle vetture della casa basti togliere la pubblicità? Forse il presidente Nordio pensava di ripetere ciò che fece in passato, quando era alla guida della Toyota e per ritorsione contro un articolo sgradito fece sospendere la pubblicità per tre anni a un mensile? Ma noi non siamo un software che si trucca con facilità. Siamo un giornale abituato a dare le notizie e non a nasconderle. Indipendentemente dal numero di pagine pubblicitarie che ci vengono comprate. Troppo facile pensare che basti mettere una réclame in bocca a Libero per farlo tacere. Ci spiace, se il presidente della Volkswagen e i suoi manager hanno pensato questo, si sono sbagliati. Forse sono stati abituati male. Forse nel passato nessuno è andato fino in fondo sul caso Dieselgate proprio nel timore di vedersi togliere qualche inserzione. Pazienza, Libero non appartiene a questo tipo di giornali. Libero è libero e basta.

Si tranquillizzino i vertici della Volkswagen, le pagine che ci hanno tolto le riempiremo facilmente, raccontando ogni giorno gli sviluppi dello scandalo che riguarda la loro azienda. Un po’ perché vogliamo sapere come va a finire e un po’ perché non ci piace la stampa addomesticata.

di Maurizio Belpietro


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 07/11/2015, 14:03 
Questo giornalisti da strapazzo fanno tanto i moralisti cper una scemenza pilotata come il dieselgate mentre su altre faccende continuano a stare bella mente a 90°. schiavi fino alla fine.



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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 11/11/2015, 10:27 
Continua a far discutere l’attacco dell’Agenzia antidoping alla Russia.

Ma quello che sembra l’ennesimo attacco al marcio dello sport ha il retrogusto di attacco politico. La Russia, sicuramente non avrà un meccanismo infallibile di controllo dei propri atleti, ma arrivare a parlare di alterazioni a livello di Stato sembra assurdo.

La Wada è una struttura autoreferenziale costruita per controllare se stessa e gli enti che vi fanno capo, non viene passata al setaccio da un terzo organismo, che dovrebbe esistere ed essere autonomo e non coinvolto direttamente. La pietra è stata scagliata da un reportage della Tv tedesca Ard, poi raccolta da Dick Pound, avvocato canadese ed ex numero uno dell’agenzia, che vuole ergersi a paladino di un’atletica pulita. Peccato che alla vigilia di Pechino 2008, quando i rappresentanti della nazionale cinese sono spariti dal radar dei controlli, nessuno si sia indignato muovendo mari e monti come in questo caso.

Possiamo essere sicuri che riscrivendo i medaglieri, i secondi, i terzi, i quarti e i quinti classificati all’epoca delle competizioni erano meritevoli di medaglie? No, nella maniera più assoluta. Abbiamo paesi come il Kenya – sempre più emergente a livello mondiale che può contare su una batteria di corridori favolosi ed anche sul campione del mondo di lancio del giavellotto, Julius Yego – nei quali i controlli sono quasi del tutto assenti. Eppure la Wada vuole continuare a catechizzare i “malfattori”, ma nei mesi scorsi ha legalizzato il Tramadol, analgesico che si pensa alla base delle sempre più frequenti cadute dei ciclisti in gruppo, e sembra avere nel mirino sempre i soliti, lasciando in pace “l’Occidente” delle competizioni.

Putin per il momento non ha commentato, oggi ci sarà un incontro a Sochi con gli alti rappresentati dell’atletica moscovita per il punto della situazione in vista di Rio 2016. Ma non si è fatta attendere la ferma risposta del ministro dello sport russo, Vitaly Mutko: “La Wada non ha il diritto di sospendere. Le conclusioni della commissione non sono sostenute da prove e non contengono fatti nuovi. Se si legge il rapporto è scritto più o meno così: secondo le nostre informazioni c’è l’influenza dello Stato, rappresentato dal ministero, su tutto questo sistema. Non abbiamo le prove, però allo stesso tempo riteniamo che questa (influenza, ndr) ci sia. Ma che tipo di accusa è? La Russia non ha mai insabbiato i problemi legati al doping. Se ci sono stati casi di corruzione legati all’uso di sostanze proibite da parte di alcuni atleti, non potevamo esserne a conoscenza prima”.
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Dopo il tentativo di sabotare i giochi invernali a Sochi lo scorso inverno, la diatriba sui prossimi Mondiali di calcio che si disputeranno a Mosca – mentre Wolfgang Niersbach, il presidente della Federazione di calcio tedesca, si è dimesso in seguito ai presunti 4 voti comprati dalla Federcalcio teutonica, decisivi per l’assegnazione, nel 2006, del Mondiale alla Germania – la caccia alle streghe in salsa russa continua e sinceramente annoia. Perché basare le proprie politiche, anche, sulla figura prestante dei propri rappresentanti sportivi non è simbolo di dispotismo, come scrive Corriere.it, ma volontà di bellezza in un panorama di meschinità.

http://www.ilprimatonazionale.it/primo- ... sia-33906/

...ma e' mai possibile che x queste situazioni si indaghi a senso unico,tralasciando tante altre situazioni quanto mai dubbie,dal mio punto di vst e' unicamente un atttacco politico,poi vogliono ritirare le medaglie ai russi vincitori,ma c'e' la certezza che quelli giunti dopo siano puliti???poi si correrebbe il rischio di squalificare atleti che sono non hanno nessuna colpa,oramai lo sport e' diventato un campo di battaglia pure a livello politico [:294] [:294]


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione
MessaggioInviato: 11/11/2015, 11:17 
ubatuba ha scritto:
mentre tutti tacciono si consuma un disastro che puo' avere conseguenze negative generalizzate,in questa situazione tante specie animali sono in pericolo,come quella degli oranghi indonesiani----
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http://www.comedonchisciotte.net/module ... e&sid=4486



ma gli incendi sono dolosi
o accidentali?

non si capisce..

ma mattarella non si trova là
in questo momento?



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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