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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 10:27 
"C'è un ciclone che sta per abbattersi sull'economia italiana ed europea".

ciclonecina.jpg


Fonte: http://www.beppegrillo.it/2015/11/il_ci ... liane.html
"C'è un ciclone che sta per abbattersi sull'economia italiana ed europea. Se venisse riconosciuto lo status di economia di mercato alla Cina, si farà tabula rasa delle piccole e medie imprese italiane ed europee. Acciaio, legno, ceramica, alluminio, carta, vetro, componenti per auto, chimica, tecnologie ambientali: sono alcuni dei settori che verranno travolti dall'invasione cinese.

Una sfida impari
Le aziende europee devono rispettare rigidissimi protocolli, ma al contempo gareggiare nel mercato globale con l'economia cinese dopata grazie a sovvenzioni pubbliche, costi dell'energia bassissimi, sfruttamento della manodopera, anche quella minorile. Questo antagonismo è stato riequilibrato in alcuni settori produttivi grazie ai dazi antidumping, una sorta di compensazione del prezzo finale del bene a fronte di una evidente concorrenza sleale. Se la Cina sarà riconosciuta come economia di mercato, cadranno automaticamente tutti questi dazi antidumping. Sarà la fine per le piccole e medie imprese europee.

VIDEO Come la Cina ammazzerà l'economia italiana
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/ ... -italiane/

L'incontro a porte chiuse
Oggi a Bruxelles si terrà un summit fondamentale fra i Ministri del Commercio degli Stati europei in cui si discuterà proprio della concessione del MES (Market Economy Status) alla Cina. Il MoVimento 5 Stelle chiede al governo italiano di esprimersi, di far sapere all'opinione pubblica e a tutte le imprese italiane da che parte sta. Bisogna arrivare all'incontro con una presa di posizione chiara e pubblica.

Solo le lobby a favore del riconoscimento della Cina
Alla Commissione europea che deve prendere la decisione va dato un chiaro indirizzo politico. Al Parlamento europeo c'è una maggioranza contraria a questo riconoscimento, ma il Commissario al Commercio Cecilia Malmström ha già pronto il piano B: sì alla Cina ma con qualche strumento di difesa (TDI). Gli strumenti di difesa commerciale sono l'unico mezzo di cui le imprese dispongono per fronteggiare pratiche commerciali sleali a livello internazionale, peccato però che su questo tema da anni il Consiglio europeo è spaccato e non raggiunge un accordo.

Il governo italiano teme la Cina
L'Europa rischia di calare le braghe perché nessuno ha il coraggio di ribellarsi alla Cina che detiene una parte consistente del debito pubblico degli Stati membri. Il presidente della Commissione europea Juncker vuole liquidità per finanziare il suo piano Efsi ed evitare il fiasco totale. Il governo italiano ha paura delle ritorsioni della Cina che ha investito negli ultimi anni miliardi di euro in Telecom, Fiat-Chrysler, Eni, Enel, Prysmian, Cdp Reti, Ansaldo Energia, ma anche Gruppo Ferretti, Fiorucci, Miss Sixty, Cerruti e Benelli. Hanno tutti paura della Cina e per questo stanno svendendo l'industria europea.

Perderemo 3 milioni di posti di lavoro
C'è chi ha fatto i calcoli di questo tracollo. Un autorevole studio dell'Economic Policy Institute (Epi) presentato da Aegis Europe (che raggruppa 30 associazioni industriali europee operanti nel settore manifatturiero) ha dimostrato che l'economia europea potrebbe perdere il 2% del PIL e 2,7 milioni di posti di lavoro, 700 mila solo in Italia. Oggi c'è questa importante riunione a Bruxelles a porte chiuse. Il governo italiano dica se intende celebrare il funerale dell'impresa italiana o no!" M5S Europa



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 11:00 
...E hanno pure tolto la legge sull'unico figlio [:246] ...


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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 13:55 
L'europa è alla fine del suo ciclo storico, il futuro della nostra civiltà è in Asia. Prima in europa c'era il background ma non abbiamo mai avuto "risorse" ora le conoscenze tecniche e scientifiche sono globalizzate MA LE RISORSE NO :) Ed è normale che chi possieda entrambe possa andare avanti da solo :)

Siamo agli albori del nuovo terzo mondo europeo e se in Africa si sveglieranno dal sonno dolce della corruzione ci saranno davanti anche loro per lo stesso motivo.

L'europa ha vissuto nel lusso sfruttando le miserie e le arretratezze altrui quando non si è resa CAUSA di queste direttamente, è ora che ne paghi il conto :)



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 14:50 
L' unico modello economico che eviterà di scannarsi fra noi per un tozzo di pane è il COMUNISMO.
Che non deve essere per forza di stampo cinese o sovietico.



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Ed è sbagliata.
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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 15:05 
... italiano? [:246]
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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 15:05 
Xanax ha scritto:
L' unico modello economico che eviterà di scannarsi fra noi per un tozzo di pane è il COMUNISMO.
Che non deve essere per forza di stampo cinese o sovietico.


Ma quale comunismo non siamo nè termiti nè formiche nè api -_- bisogna smetterla di considerare il denaro una merce e tornare a considerarlo una MERA unità di misura. E soprattutto bisogna tornare ad una vera democrazia rappresentativa o al limite una dittatura illuminata MA BISOGNA TORNARE AD AVERE UN GOVERNO che rappresenti i cittadini e non le multinazionali e cioè AZIENDE PRIVATE che fanno gli interessi propri. Se si torna al concetto di comunità e bene comune che non ha nulla a che fare col concetto di comunismo come ideologia allora anche l'economia ne gioverà.

A mio modo di vedere la globalizzazione altro non è che un comunismo evoluto in cui si appiattisce tutto e si dona povertà a tutti indistintamente a vantaggio delle elite.



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 15:17 
Renzi non bombarda il Califfato ma apre le porte dell'Ue alla Turchia

L'Italia si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma vuole portare la Turchia dentro alla Ue. La Pinotti: "È un'opportunità"

Immagine

Il governo Renzi si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma si sta adoperando per portare la Turchia dentro all'Unione europea.

"Quando la Turchia era fortemente motivata a entrare nell’Unione Europera gli fu dato lo stop dalla Francia di Sarkozy, oggi si riapre questa opportunità - spiega il ministro della Difesa Roberta Pinotti a L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24 - per l’Europa è più importante dialogare con la Turchia dall’interno o spingerla in una situazione in cui le relazioni divengono più difficili? Fu sbagliato allora non integrare la Turchia nell’Unione Europea". In realtà la politica estera di Ankara, che fiancheggia indirettamente i miliziani anti Assad, chiude un occhio e sull'andirivieni dei forein fighter e, soprattutto, il recente attacco militare al caccia russo, è già la prova tangibile che la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan è più sbilanciato sulle posizioni dell'islam fondamentalista che sul dialogo con i Paesi dell'Unione europea.

"È un fenomeno nuovo - spiega la Pinotti- c’è un terrorismo che si fa Stato, conquista territori e maneggia ricchezze e con tali ricchezze addestra, fa propaganda, arma i terroristi per creare terrore sia negli Stati islamici moderati sia nei Paesi: è una strategia ibrida, che dobbiamo studiare per individuare la risposta". Nonostante il governo abbia ben chiaro il pericolo che i tagliagole dello Stato islamico rappresentano per l'Europa e, più in generale, per l'Occidente, Matteo Renzi ha dato il ben servito al presidente francese Francois Hollande che gli chiedeva di bombardare le posizioni dello Califfato in Siria. "I bombardamenti anti Isis sono uno degli strumenti possibili, ma guai a farlo diventare lo strumento - conferma il ministro della Difesa - oggi non c’è questa discussione in campo". L'Italia si limiterà a offrire un appoggio di intelligence. Niente di più. Davanti alle emergenze Renzi gira i tacchi e se ne va lasciando gli alleati da soli. L'unica preoccupazione è economica. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan paventa conseguenze negative sul pil. Non c’è dubbio che gli avvenimenti di Parigi siano una doccia gelata sul clima di fiducia indispensabile per la ripresa. "Parigi - conferma la Pinotti - è come se fosse una nostra capitale, i giovani la vivono così, e che avvenimenti come quello del 13 novembre possano frenare la fiducia è un rischio che potrebbe esserci".

Mentre l'Italia chiacchiera, i principali interlocutori della coalizione anti Isis si muovono. Il generale tedesco Volker Wieker, massimo responsabile delle forze armate tedesche, fa sapere che alla missione logistica di appoggio, che la Germania si è impegnata a mettere in campo contro i miliziani dell'Isis, parteciperanno oltre 1.200 i soldati. Intanto il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha ribadito la necessità di allargare i raid della Raf alla Siria: "L'Isis può essere sconfitto solo con la forza". Pur sperando di avere il via libera della Camera "in settimana", Fallon ammette tuttavia che il governo conservatore non ha ancora "una maggioranza certa" se il leader laburista, Jeremy Corbyn, non darà libertà di voto ai deputati dell’opposizione.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 99555.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 15:34 
Ufologo 555 ha scritto:
Il governo Renzi si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma si sta adoperando per portare la Turchia dentro all'Unione europea.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 99555.html

Il Giornale.... razza di farabutti che non sono altro.

Lo "Stato Islamico", non esiste.
Non è uno stato.

Inoltre, quando si parla di "terroristi",
non si dovrebbe parlare di "islamici".

E' come se, tanto per fare un esempio,
gli italiani venissero TUTTI etichettati come "mafiosi".

Ma quando vi svegliate?



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 15:37 
Ufologo 555 ha scritto:
Renzi non bombarda il Califfato ma apre le porte dell'Ue alla Turchia

L'Italia si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma vuole portare la Turchia dentro alla Ue. La Pinotti: "È un'opportunità"

Immagine

Il governo Renzi si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma si sta adoperando per portare la Turchia dentro all'Unione europea.

"Quando la Turchia era fortemente motivata a entrare nell’Unione Europera gli fu dato lo stop dalla Francia di Sarkozy, oggi si riapre questa opportunità - spiega il ministro della Difesa Roberta Pinotti a L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24 - per l’Europa è più importante dialogare con la Turchia dall’interno o spingerla in una situazione in cui le relazioni divengono più difficili? Fu sbagliato allora non integrare la Turchia nell’Unione Europea". In realtà la politica estera di Ankara, che fiancheggia indirettamente i miliziani anti Assad, chiude un occhio e sull'andirivieni dei forein fighter e, soprattutto, il recente attacco militare al caccia russo, è già la prova tangibile che la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan è più sbilanciato sulle posizioni dell'islam fondamentalista che sul dialogo con i Paesi dell'Unione europea.

"È un fenomeno nuovo - spiega la Pinotti- c’è un terrorismo che si fa Stato, conquista territori e maneggia ricchezze e con tali ricchezze addestra, fa propaganda, arma i terroristi per creare terrore sia negli Stati islamici moderati sia nei Paesi: è una strategia ibrida, che dobbiamo studiare per individuare la risposta". Nonostante il governo abbia ben chiaro il pericolo che i tagliagole dello Stato islamico rappresentano per l'Europa e, più in generale, per l'Occidente, Matteo Renzi ha dato il ben servito al presidente francese Francois Hollande che gli chiedeva di bombardare le posizioni dello Califfato in Siria. "I bombardamenti anti Isis sono uno degli strumenti possibili, ma guai a farlo diventare lo strumento - conferma il ministro della Difesa - oggi non c’è questa discussione in campo". L'Italia si limiterà a offrire un appoggio di intelligence. Niente di più. Davanti alle emergenze Renzi gira i tacchi e se ne va lasciando gli alleati da soli. L'unica preoccupazione è economica. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan paventa conseguenze negative sul pil. Non c’è dubbio che gli avvenimenti di Parigi siano una doccia gelata sul clima di fiducia indispensabile per la ripresa. "Parigi - conferma la Pinotti - è come se fosse una nostra capitale, i giovani la vivono così, e che avvenimenti come quello del 13 novembre possano frenare la fiducia è un rischio che potrebbe esserci".

Mentre l'Italia chiacchiera, i principali interlocutori della coalizione anti Isis si muovono. Il generale tedesco Volker Wieker, massimo responsabile delle forze armate tedesche, fa sapere che alla missione logistica di appoggio, che la Germania si è impegnata a mettere in campo contro i miliziani dell'Isis, parteciperanno oltre 1.200 i soldati. Intanto il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha ribadito la necessità di allargare i raid della Raf alla Siria: "L'Isis può essere sconfitto solo con la forza". Pur sperando di avere il via libera della Camera "in settimana", Fallon ammette tuttavia che il governo conservatore non ha ancora "una maggioranza certa" se il leader laburista, Jeremy Corbyn, non darà libertà di voto ai deputati dell’opposizione.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 99555.html


[^]

Si certo se non interveniamo noi la coalizione perde la guerra contro l'ISIS! [:o)] [:D] ,ma vi ricordate come ci hanno trattato i Paesi Europei? [:(] ,abbiamo sbraitato anni e anni chiedendo aiuto a questa specie di UNIONE CHE ABBIAMO FATTO per il problema emigranti e ci hanno fatto una pernacchia,come se non esistessimo,si sono fatti i c...i loro come se il problema fosse solo nostro!, [:294] vi ricordo che nella storia gli Stati che non hanno partecipato a guerre si sono trovati in futuro più liberi più ricchi e indipendenti da altri Stati. [:290]


Ultima modifica di bleffort il 29/11/2015, 15:46, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 15:42 
Ufologo 555 ha scritto:
... italiano? [:246]
Mamma mia; per carità: tutti vestiti uguali; tutti con lo stesso stipendio; tutti in "riga"; tutti "piallati"; pensiero unico: FINE DELL'UOMO. [^]

Meglio diversi! [:o)] ,chi ha troppo e chi non ha niente!,tutti SCHIACCIATI!,escluso qualcuno. [:246]


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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 19:39 
No, quella sarebbe ... MERITOCRAZIA! (non schiacciati, livellati come lo sono stati quei Paesi per 70 anni!) [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 29/11/2015, 21:07 
Ufologo 555 ha scritto:
Renzi non bombarda il Califfato ma apre le porte dell'Ue alla Turchia

L'Italia si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma vuole portare la Turchia dentro alla Ue. La Pinotti: "È un'opportunità"

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Il governo Renzi si rifiuta di bombardare lo Stato islamico ma si sta adoperando per portare la Turchia dentro all'Unione europea.

"Quando la Turchia era fortemente motivata a entrare nell’Unione Europera gli fu dato lo stop dalla Francia di Sarkozy, oggi si riapre questa opportunità - spiega il ministro della Difesa Roberta Pinotti a L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24 - per l’Europa è più importante dialogare con la Turchia dall’interno o spingerla in una situazione in cui le relazioni divengono più difficili? Fu sbagliato allora non integrare la Turchia nell’Unione Europea". In realtà la politica estera di Ankara, che fiancheggia indirettamente i miliziani anti Assad, chiude un occhio e sull'andirivieni dei forein fighter e, soprattutto, il recente attacco militare al caccia russo, è già la prova tangibile che la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan è più sbilanciato sulle posizioni dell'islam fondamentalista che sul dialogo con i Paesi dell'Unione europea.

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Mentre l'Italia chiacchiera, i principali interlocutori della coalizione anti Isis si muovono. Il generale tedesco Volker Wieker, massimo responsabile delle forze armate tedesche, fa sapere che alla missione logistica di appoggio, che la Germania si è impegnata a mettere in campo contro i miliziani dell'Isis, parteciperanno oltre 1.200 i soldati. Intanto il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha ribadito la necessità di allargare i raid della Raf alla Siria: "L'Isis può essere sconfitto solo con la forza". Pur sperando di avere il via libera della Camera "in settimana", Fallon ammette tuttavia che il governo conservatore non ha ancora "una maggioranza certa" se il leader laburista, Jeremy Corbyn, non darà libertà di voto ai deputati dell’opposizione.

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che ..................................................... !!!!!!!!
ho esaurito le parole....
prima eravamo gli zerbini degli yanchees,
ora, oltre a quello,
siamo diventati anche zerbini dei tagliateste,
sauditi, emirati, sceicchi, ecc.
ethiad, ecc. ecc.
ERA MEGLIO GHEDDAFI..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 30/11/2015, 11:27 
.. e prima eravamo gli zerbini dei tedeschi, poi degli Alleati, poi dei partigiani; adesso .... di TUTTO QUELLO CHE CI CAPITA! [:287]



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 30/11/2015, 11:38 
diciamo che l'indole italiana del compromesso è spiccata. Per pararci il sedere andremmo a cena anche col demonio, se esistesse si intende [:300]



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 Oggetto del messaggio: Re: Il declino dell'Unione Europea
MessaggioInviato: 06/12/2015, 21:49 
Cita:
Francia: Front National primo in 6 regioni. Marine Le Pen: "Paese sollevato la testa"

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Con il 30% è il primo partito francese, seguito dai Repubblicani di Nicolas Sarkozy con il 27% e dai socialisti con il 23%. Sarkozy: "I francesi sono esasperati. Nessuna alleanza con i socialisti per il ballottaggio"

PARIGI - Il Front National in testa in sei regioni: è quanto emerge dai primi exit poll diffusi dalla tv francese. Il Front National è il primo partito alle regionali con il 29,5%, seguito dai repubblicani di Nicolas Sarkozy con il 27% e dai socialisti con il 23%.

Un successo personale per la leader del partito di estrema destra Marine Le Pen, che supera i socialisti e il presidente François Hollande. "La Francia rialza la testa. Siamo il primo partito - ha detto la leader del Front National, Marine Le Pen - . E' un risultato magnifico. Nulla potrà fermare la profonda volontà del popolo". "Siamo noi l'unico fronte veramente repubblicano", ha aggiunto, invitando tato tutti gli elettori, "tutti i patrioti francesi", a votare il Front National nel ballottaggio di domenica prossima. La Le Pen e il suo popolo sono in festa. A Hénin-Beaumont, piccolo comune del nord della Francia, si assapora la vittoria della presidente del Front National che con il 42,1% è a un passo dalla presidenza della regione Nord-Pas-de-Calais-Picardie, tradizionalmente di sinistra, con 6 milioni di abitanti e 3 miliardi di euro da gestire.

"Il risultato delle regionali dimostra che i francesi sono esasperati, che la Francia ha troppo "indietreggiato e lo ha fatto soprattutto in questi ultimi quattro anni. E chiedono che non arretri più", ha detto Sarkozy, dopo il deludente risultato elettorale, annunciando di rifiutare qualsiasi forma di alleanza con il partito socialista nei ballottaggi delle regionali che si terranno in Francia domenica prossima. "Noi comprendiamo l'inquietudine" di chi ha votato il Front National, ma c'è il rischio che si creino "le condizioni di un disordine pericoloso nelle loro regioni e nel nostro paese", ha aggiunto l'ex presidente Sarkozy.

42% ! Merci ! pic.twitter.com/gbHKWidonJ
— Marion Le Pen (@Marion_M_Le_Pen) 6 Dicembre 2015


A vincere è anche l'altra le Pen, la nipote di Marine. Sempre secondo le prime stime Marion-Maréchal Le Pen è accreditata prima al 41,2% al primo turno delle elezioni regionali nella regione Provence-Alpes-Cote-d'Azur. Florian Philippot, il numero due del Front National, ha ottenuto circa il 35% dei voti in Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorraine, ed è in pole position per il secondo turno. Secondo, il repubblicano Philippe Richert (26%), presidente uscente, davanti al socialista Jean-Pierre Masseret (16,7%). Ma il Front National non conquista l'area di Parigi, che resiste al ciclone Le Pen. Secondo Ipsos per France Info, la repubblicana Valérie Pécresse è in testa nella regione parigina (Ile-de-France) con circa il 30,5% dei voti davanti al socialista Claude Bartolone (25,4%) e il candidato del Front National Wallerans de Saint Just (18,75).

I seggi erano aperti dalle 8 di questa mattina per queste elezioni regionali che hanno visto favorito da subito il partito di Marine Le Pen e della nipote Marion, sulla scia delle stragi di Parigi del 13 novembre. Sono 44 milioni e 600 mila gli elettori che sono stati chiamati alle urne per quello che è anche l'ultimo test di rilievo prima delle presidenziali del 2017.

Si tratta delle prime elezioni dopo la riforma che ha ridotto da 22 a 13 le regioni. Il sistema di voto è proporzionale di lista a due turni (al ballottaggio anche la terza lista se si supera il 10% e nessuna arriva al 50%) con premio di maggioranza. I consigli regionali sono entità formate da assemblee nelle quali si adottano decisioni che riguardano principalmente lo sviluppo economico dei territori e hanno un ruolo fondamentale nella pianificazione e nel finanziamento dei trasporti pubblici.

Forza Marine, dai che insieme cambiamo in meglio l'Europa!
Posted by Matteo Salvini on Domenica 6 dicembre 2015


In Italia fra i primi a commentare i risultati i leader di destra. "Con Marine Le Pen ha vinto il popolo francese e inizia il riscatto di tutti i popoli d'Europa", scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "Grande Marine Le Pen, primo partito di Francia! Cambia la Francia, cambieranno anche l'Europa e l'Italia. Più sicurezza e più lavoro, con coraggio e onestà si può fare!", commenta il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, da sempre sulla stessa linea della Le Pen che a sua volta gli manda un augurio. "Auguro a Matteo Salvini "molto successo. E' un uomo coraggioso, spero che otterrà alle prossime elezioni lo stesso risultato che ha ottenuto il Front National in Francia", ha detto Marine Le Pen, rispondendo ad una domanda se il Fn e la Lega possano insieme cambiare l'Europa, come auspicato da Salvini, ha risposto "Sì, assolutamente".


http://www.repubblica.it/esteri/2015/12 ... 128934579/


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