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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 13/12/2015, 20:53 
In risposta all’attacco rituale del 13-11-15, il membro del PNAC e neo conservatore Bill Kristol vuole che 50.000 soldati americani invadano la Siria.

Cosa succederà?

Se la ‪NATO‬ continua a bombardare la falsa ‪‎ISIS‬ in ‪‎Siria‬ senza l’approvazione siriana, sarà solo una questione di tempo prima che le forze siriane e gli aerei americani entrino in conflitto. Potete immaginare quale sara` la risposta da parte di ‪#‎Russia‬ Cina e Iran. Questo potrebbe essere il punto chiave nella grande partita a scacchi in cui le pedine dei Paesi baltici e del Mar Cinese verranno giocate contro l’alleanza Russia-Cina.

L’unica domanda ora sembra essere: l’eventuale grande guerra iniziera` in Medio Oriente (come ‪#‎Netanyahu‬ e i sionisti neo-cons vogliono), o in Europa orientale / Mar Cinese Meridionale (come Obama e alcuni pigmei europei sembrano preferire)? O forse entrambi?

http://www.morasta.it/cronologia-della- ... 1998-2015/



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 14/12/2015, 01:03 
Cita:
Vogliono portare l’Italia in guerra

Immagine

In questi giorni sta succedendo qualcosa di strano, perché l’Italia per la prima volta sembra non voglia più rispettare le direttive americane, sia rifiutando di prorogare le sanzioni alla Russia, sia non partecipando ai pseudo-bombardamenti contro l’ISIS che hanno il solo scopo di dar fastidio all’avanzata russo-siriana-irachena, sia con la notizia della presenza non ufficiale di forze speciali italiane in Libia. E in risposta a questo improvviso coraggio italico, stranamente, l’ISIS torna a minacciare Roma con un video dove ne prevede la conquista e, sempre gli stessi uomini del Califfo, conquistano per un breve periodo la cittadina di Sabratah, comparendo improvvisamente in una zona in cui ancora si erano visti poco; cittadina di Sabratah che è pericolosamente vicina ad Az Zawiyah città fondamentale per gli interessi energetici dell’ENI in Libia, come vediamo in questa mappa

Immagine

Allo stato attuale sembra che i due parlamenti rivali di Tobruk e Tripoli abbiano raggiunto un’intesa che firmeranno il 16 dicembre per un governo di unità nazionale, ma le incognite sono ancora molte, dato che i due attori principali sono supportati da interessi stranieri diversi; il governo laico di Tobruk supportato da Egitto ed Emirati, quello islamista di Tripoli dal Qatar e dalla Turchia, senza contare la presenza dell’ISIS a Sirte, a Derna, a Bengasi ed ora anche a Sabratah. A nostro avviso possono intravedersi quattro scenari principali:

1) FINE GUERRA CIVILE: il governo di unità nazionale riesce a nascere, l’ISIS diventa il nemico principale e viene annientato, inizia la ricostruzione del paese. PROBABILITA’ MOLTO BASSA

2) COLLASSA IL GOVERNO DI TRIPOLI: l’eventuale accordo per un governo di unità nazionale potrebbe non essere riconosciuto dalle bande islamiste che sorreggono il governo di Tripoli. Molte di esse potrebbero unirsi allo Stato Islamico e l’intera Tripolitania potrebbe collassare. In quel caso gli interessi strategici dell’Italia sarebbero a serio rischio e l’intervento italiano sarebbe sempre più probabile. Sicuri scontri con le milizie di Misurata e con le forze di Zintan. PROBABILITA’ MEDIO-ALTA

3) FALLIMENTO TRATTATIVE: l’eventuale accordo per un governo di unità nazionale potrebbe essere raggiunto, ma i principali attori potrebbero non riconoscerlo come le milizie di Alba Libica o il generale Haftar, attori che potrebbero rimanere esclusi dagli accordi. In quel caso gli scontri potrebbero accendersi in maniera più grave della situazione odierna, in uno scenario di tutti contro tutti. PROBABILITA’ MEDIA

4) INTERVENTO STRANIERO: nel caso la situazione precipitasse, nel caso di avanzata dell’ISIS soprattutto in zone strategiche, nel caso di ulteriori attentati sul suolo europeo, è probabile un intervento di forze straniere. In primis l’Italia, che deve assolutamente difendere le postazioni dell’ENI che ha interessi miliardari nel paese. L’eventuale perdita di queste postazioni energetiche sarebbe un colpo durissimo per l’Italia sia in termini economici che di approvvigionamento energetico. A sostegno di questa ipotesi le recenti dichiarazioni del ministro degli esteri russo Lavrov che ha sostenuto il pieno supporto della Russia ad un intervento militare italiano in Libia. PROBABILITA’ MEDIO-ALTA

Qui di seguito la più recente mappa della guerra civile libica:

Immagine

A nostro avviso il presunto coraggio di Renzi nel schierarsi a fianco della Russia contro le sanzioni e a favore degli interessi energetici italiani in Libia, sarà punito dalle forze che guidano gli States. Nel nostro immediato futuro dobbiamo sicuramente e ripeto sicuramente aspettarci un attentato, anche di proporzioni più grandi di quelli attuati a Parigi. Roma è ovviamente l’obiettivo principale, l’ISIS lo ha ribadito più volte nei suoi video e come sappiamo spesso mantiene le sue promesse. Ed è anche abbastanza sicuro che le postazioni dell’ENI verranno presto attaccate. L’obiettivo è quello di spingere l’Italia, che ricordiamo è ancora in una fase di depressione economica, ad impegnarsi in un conflitto che, bisogna ammetterlo, non è in grado di affrontare per almeno questi motivi:

1) Il tendenziale buonismo dell’opinione pubblica italiana, che quando vedrà i primi soldati italiani morti, se la prenderà subito con il governo in carica che potrebbe probabilmente rischiare il posto.

2) Il cattivo stato dei nostri conti pubblici non ci permette di affrontare una guerra che potrebbe costare miliardi di euro se l’Unione Europea non allenta le regole sul pareggio di bilancio.

3) Anche se l’Italia dispone di forze militari di discreto livello, non è sicuramente preparata ad una guerra aperta e difficile, come potrebbe essere quella in Libia e, ripeto non è assolutamente preparata la nostra opinione pubblica a decine se non centinaia di soldati italiani morti.

4) Ricordiamoci che la Libia ha subito, da parte di Gheddafi, decenni di propaganda anti-italiana e un intervento italiano, di qualsiasi tipo, potrebbe essere visto dalla maggioranza della popolazione come un tentativo neo-coloniale e quindi le forze ribelli di qualsiasi genere potrebbero fare fronte comune contro gli italiani. Inoltre le recenti accuse da parte dei militari di Tobruk ad una presunta violazione delle acque libiche, dimostra che l’Italia in Libia non ha alleati sicuri nemmeno tra le forze laiche.

Concludiamo sostenendo che da più parti ci arrivano segnali del fatto che si voglia spingere l’Italia in guerra in Libia, guerra che potrebbe facilmente far collassare il nostro paese a livello economico e politico. Ricordiamo inoltre che il 2-3% della popolazione residente in Italia è di religione musulmana. Nel caso l’Italia non si limitasse ad un intervento aereo o navale, ma decidesse di intervenire a terra per difendere fisicamente le postazioni dell’ENI, il rischio che diventi il nemico principale dei musulmani, in qualità di neo-crociato, è grandissimo e non escludiamo la presenza di diverse cellule dormienti nel nostro paese, pronte ad attaccare proprio in quell’eventualità. Guardando chi ci governa, cioè Renzi ed Alfano, siamo sicuri che veramente l’ISIS non arriverà fino a Roma? Se questo articolo ti è piaciuto, non perderti Libertà Indefinita, un saggio sulla libertà e sulla legittimità di un sistema, il nostro, sempre più contestato dalla popolazione.




http://www.rischiocalcolato.it/2015/12/ ... uerra.html


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 17/12/2015, 22:08 
Cita:
Foreign Policy rivela: "L'India sta costruendo segretamente la bomba H"

Immagine

L'India sta costruendo in gran segreto una cittadella nucleare per dotare il proprio arsenale atomico della bomba all'idrogeno. Il progetto, avviato nel 2012, punta a realizzare entro il 2017 nello stato meridionale di Karnataka "il più vasto complesso militare del subcontinente, dotato di centrifughe nucleari, laboratori di ricerche atomiche e impianti per testare nuovi armamenti e aerei". E' quanto emerge da una dettagliata inchiesta di Foreign Policy, che ha raccolto i risultati di un'indagine del Center for Public Integrity (Cpi), comprese una serie di interviste con persone residenti nella zona, scienziati e militari indiani coinvolti nel programma nucleare ed esperti e analisti di intelligence stranieri.

Lo scopo dichiarato della nuova cittadella nucleare che sta sorgendo a Challakere è l'ampliamento delle capacità di ricerca in campo nucleare, per produrre il combustibile necessario alle centrali nucleari indiane e alimentare i propulsori della nuova flotta di sottomarini di New Delhi. In realtà, secondo FP, uno degli obiettivi del nuovo complesso sarà quello di dotare l'India di nuove riserve di uranio arricchito che "potrebbero essere usate per le nuove bombe all'idrogeno, aumentando considerevolmente la forza esplosiva di quelle già presenti nell'attuale arsenale nucleare".

Secondo alcuni esperti occidentali, la preparazione per le attività di arricchimento che verranno condotte a Challakere è già in corso da quattro anni in un altro impianto top secret. Si tratterebbe, secondo le immagini satellitari, del Rare Materials Plant, che sorge nei pressi di Mysore a circa 250 chilomentri a sud di Challakere. Il progetto indiano, sottolinea FP, rischia di essere visto come una provocazione dalle altre potenze nucleari della regione, Cina e Pakistan, che potrebbero a loro volta rispondere incrementando i propri arsenali nucleari.

Secondo le stime del Sipri (Stockolm International Peace Research Institute), New Delhi dispone già di circa 90-110 armi nucleari, rispetto alle 120 di cui sarebbe dotato il Pakistan e le circa 260 armi nucleari cinesi. La bomba all'idrogeno (o bomba H), definita più propriamente bomba a fusione termonucleare incontrollata, ha una capacità distruttiva assai superiore a quella delle bombe a fusione termonucleare incontrollata attualmente in possesso dell'India.


http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2 ... B7ysK.html


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 17/12/2015, 22:46 
toh..
i gringo fanno i pazzi..
il problema è che i russi non sono scemi..
anzi ..fanno..e basta.

https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_de ... _del_pazzo

La teoria del pazzo (o del folle) è un tipo di politica estera che punta a spaventare i propri nemici convincendoli che li si potrebbe attaccare con reazioni enormemente sproporzionate, cioè appunto da pazzi.

È stata attribuita a Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti d'America dal 1969 al 1974.

Noam Chomsky riporta un documento ufficiale USA (rapporto STRATCOM):
« È importante che "i pianificatori non siano troppo razionali nel determinare [...] quali siano gli obiettivi che contano di più per l'oppositore", che vanno comunque tutti colpiti. "Non è bene dare di noi stessi un'immagine troppo razionale o imperturbabile". "Il fatto che gli USA possano diventare irrazionali e vendicativi, nel caso che i loro interessi vitali siano attaccati, dovrebbe far parte dell'immagine che diamo in quanto nazione." È "giovevole" per la nostra condotta strategica che "alcuni elementi possano sembrare fuori controllo". »
(Noam Chomsky 2000, p. 189)

Chomsky contestualizza e interpreta questo passaggio in questo modo. In seguito al crollo dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti si sono trovati ad affrontare degli stati che prima erano inseriti in una delle orbite contrapposte di USA e URSS o comunque si tenevano nel mezzo (i paesi del mondo «terzo»), e quindi erano relativamente sotto controllo, mentre adesso vi sfuggono e non vogliono assoggettarsi all'ordine mondiale guidato dagli USA (fra questi i cosiddetti «Stati canaglia»).[1] Per avere influenza su questi paesi, gli Stati Uniti sentono la necessità di condurre una politica di deterrenza[2] che a molti sembra risuscitare la cosiddetta teoria del pazzo, attribuita originariamente a Nixon (della cui politica estera sarebbe stata la pietra angolare), il quale avrebbe spiegato la propria gestione della guerra del Vietnam, apparentemente irrazionale, dicendo che voleva far credere che, essendo ossessionato dal comunismo, avrebbe potuto attaccare dovunque e con qualunque forza, anche contro gli stessi interessi degli USA, e che perciò sarebbe stato meglio assecondarlo per evitare rischi.

Un ingrediente necessario della teoria del pazzo è la disponibilità di armamenti pericolosi e inarrestabili, come le armi atomiche, che conservano perciò sostanzialmente la stessa funzione che avevano ai tempi della Guerra Fredda: nessuna altra arma infatti può sprigionare una simile potenza in tempi rapidi.[1]

Ma ciò che è più importante è dimostrare con delle dimostrazioni di forza che non è poi tanto remota le possibilità che le si usi. Solo così si può dare credibilità alle proprie minacce e pressioni internazionali sugli altri Stati del mondo. Infatti, secondo Chomsky il tutto si riduce a una questione di credibilità.[1]

L'utilità delle armi nucleari è effettiva solo se si abbandona la politica che ne prevede l'uso solo per difesa, stabilendo che potrebbero anche essere usate come misura preventiva. In generale, tutte le guerre preventive rientrerebbero in questa strategia, compresa dunque la guerra in Iraq.[1]

più che da pazzi
è da idioti..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/12/2015, 12:42 
Cita:
Se fosse scoppiata la terza guerra mondiale gli USA avrebbero colpito Berlino, Mosca e Leningrado con bombe all'idrogeno

Immagine



Il National Security Archive ha declassificato quella che è considerata come la lista più completa e dettagliata della strategia nucleare USA che sarebbe stata applicata se fosse scoppiata una guerra contro l’Unione Sovietica. Nel rapporto gli Stati Uniti avrebbero lanciato bombe all’idrogeno contro la popolazione civile e le infrastrutture militari per la distruzione sistematica del blocco sovietico. Lo studio si chiama Strategic Air Command Atomic Weapons.

E’ stato consegnato nel 1959 e scritto nel 1956. Consta di 800 pagine. Prevede la distruzione sistematica di 1100 aeroporti e 1200 centri abitati suddivisi in ordine di valore strategico. Le città ad altissima priorità colpite con bombe all’idrogeno sarebbero state Berlino, Mosca e Leningrado. Anche Pechino sarebbe stata colpita. Lo studio delinea le strategie per diversi target, come i metodi di detonazione per massimizzare i danni ed evitare ricadute controproducenti.

Dallo studio emerge anche che gli Stati Uniti avrebbero dovuto sviluppare una super bomba nucleare da 60 megatoni. La Super-Nuke proposta per colpire Mosca sarebbe stata la più potente mai realizzata dall’uomo, di gran lunga superiore alla “ZAR” russa stimata in 50 megatoni.

Ecco uno stralcio dello studio. “Mosca e Leningrado dovrebbero essere sottoposte ad un attacco con bomba H perché strategicamente fondamentali con le loro basi aeree ed infrastrutture. Mosca è un obiettivo ad altissima priorità per l’intera linea di comando del blocco sovietico. Leningrado è fondamentale nell’asset dell’URSS”.

Questa relazione era un manuale su come distruggere il genere umano durante le Terza e probabilmente ultima guerra del mondo.




http://www.difesaonline.it/mondo-milita ... no-mosca-e


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/12/2015, 13:05 
vimana131 ha scritto:
Cita:
Se fosse scoppiata la terza guerra mondiale gli USA avrebbero colpito Berlino, Mosca e Leningrado con bombe all'idrogeno

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Il National Security Archive ha declassificato quella che è considerata come la lista più completa e dettagliata della strategia nucleare USA che sarebbe stata applicata se fosse scoppiata una guerra contro l’Unione Sovietica. Nel rapporto gli Stati Uniti avrebbero lanciato bombe all’idrogeno contro la popolazione civile e le infrastrutture militari per la distruzione sistematica del blocco sovietico. Lo studio si chiama Strategic Air Command Atomic Weapons.

E’ stato consegnato nel 1959 e scritto nel 1956. Consta di 800 pagine. Prevede la distruzione sistematica di 1100 aeroporti e 1200 centri abitati suddivisi in ordine di valore strategico. Le città ad altissima priorità colpite con bombe all’idrogeno sarebbero state Berlino, Mosca e Leningrado. Anche Pechino sarebbe stata colpita. Lo studio delinea le strategie per diversi target, come i metodi di detonazione per massimizzare i danni ed evitare ricadute controproducenti.

Dallo studio emerge anche che gli Stati Uniti avrebbero dovuto sviluppare una super bomba nucleare da 60 megatoni. La Super-Nuke proposta per colpire Mosca sarebbe stata la più potente mai realizzata dall’uomo, di gran lunga superiore alla “ZAR” russa stimata in 50 megatoni.

Ecco uno stralcio dello studio. “Mosca e Leningrado dovrebbero essere sottoposte ad un attacco con bomba H perché strategicamente fondamentali con le loro basi aeree ed infrastrutture. Mosca è un obiettivo ad altissima priorità per l’intera linea di comando del blocco sovietico. Leningrado è fondamentale nell’asset dell’URSS”.

Questa relazione era un manuale su come distruggere il genere umano durante le Terza e probabilmente ultima guerra del mondo.




http://www.difesaonline.it/mondo-milita ... no-mosca-e



avrebbero fatto lo stesso i russi
distrggendo washington, new york, san francisco,
ecc. ecc. ecc.

che kavolo c'hanno da festeggià
o fare gli sbruffoni gli americani
lo sanno loro..

documento idiota..

a che serve farsi pippe mentali
di distruggere mosca e leningrado
se poi casa tua è un cumulo di macerie??


bah..!!!

dove sta il vantaggio??


Ultima modifica di mik.300 il 26/12/2015, 13:09, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/12/2015, 13:08 
Infatti, i Russi non scherzavano con i missili balistici R-7...E quelli sarebbero toccati pure a noi se scoppiava la guerra tra i due blocchi [8]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 29/12/2015, 21:42 
Guarda su youtube.com



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"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 30/12/2015, 09:39 
zakmck ha scritto:
Guarda su youtube.com


Quando il grano è alto viene il tempo della mietitura... così da preparare il terreno a un nuovo raccolto...



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 30/12/2015, 14:22 
Esatto :)



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 30/12/2015, 15:46 
..e allora? Ogni volta si scopre l'"acqua calda" ...
Non avete un video russo con gli obiettivi occidentali? No? Certo; "la cortina di ferro" ...
Ogni nazione ha i suoi obiettivi strategici (anche se amica, non si sa mai ...), cosa c'è di strano?
Anzi, visti i tempi odierni, ce ne saranno davvero dappertutto ..........! [8)]

Un po' di cronistoria (semplice informazione): http://www.focus.it/cultura/storia/la-m ... i-atomiche

Il pericolo maggiore è oggi: troppi matti in giro e nessuno dà conto a nessuno! [:305]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 30/12/2015, 19:17 
Troppi matti in giro?,chi ha fatto perdere la testa a tutti se non la tua beneamata A........a! [:302]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 30/12/2015, 21:34 
avete capito?
gli americani non hanno attaccato
perchè i russi si erano armati..

fossero rimasti pacifisti
i gringo li avrebbero rasi al suolo..
sfruttando la superiorità nucleare..

l'escalation
salva la vita
altro che chiacchere..



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MessaggioInviato: 03/01/2016, 00:23 
Iran, sciiti attaccano il consolato dell’Arabia Saudita a Mashad

L’attacco al consolato dell Arabia Saudita a Mashad dopo l’esecuzione del leader religioso Nimr al-Nimr.

http://video.corriere.it/iran-sciiti-at ... resh_ce-cp

Manifestazioni anche nello Yemen, in Libano, Iraq e Kashmir indiano

Immagine
Sotto attacco l’ambasciata dell’Arabia saudita a Teheran (Foto Twitter)

Cresce la tensione tra sunniti e sciiti dopo che l’Arabia Saudita, bastione dell’Islam sunnita, ha annunciato oggi l’esecuzione di 47 persone indicate come «terroristi», tra i quali un leader sciita, Nimr al Nimr. Immediata la condanna degli sciiti, e in Iran la risposta è subito violenta, con l’ambasciata saudita a Teheran presa d’assalto da decine di manifestanti, che hanno lanciato bombe incendiare contro la rappresentanza diplomatica e l’hanno saccheggiata, prima di essere dispersi dalla polizia.

https://www.lastampa.it/2016/01/02/este ... agina.html



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 03/01/2016, 10:33 
Atlanticus81 ha scritto:
Iran, sciiti attaccano il consolato dell’Arabia Saudita a Mashad

L’attacco al consolato dell Arabia Saudita a Mashad dopo l’esecuzione del leader religioso Nimr al-Nimr.

http://video.corriere.it/iran-sciiti-at ... resh_ce-cp

Manifestazioni anche nello Yemen, in Libano, Iraq e Kashmir indiano

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Sotto attacco l’ambasciata dell’Arabia saudita a Teheran (Foto Twitter)

Cresce la tensione tra sunniti e sciiti dopo che l’Arabia Saudita, bastione dell’Islam sunnita, ha annunciato oggi l’esecuzione di 47 persone indicate come «terroristi», tra i quali un leader sciita, Nimr al Nimr. Immediata la condanna degli sciiti, e in Iran la risposta è subito violenta, con l’ambasciata saudita a Teheran presa d’assalto da decine di manifestanti, che hanno lanciato bombe incendiare contro la rappresentanza diplomatica e l’hanno saccheggiata, prima di essere dispersi dalla polizia.

https://www.lastampa.it/2016/01/02/este ... agina.html



ma quello che mi fa inkazzare
è che se manifestano in siria
sono patrioti paladini della democrazia,
se protestano in arabia saudita
sono terroristi sediziosi da mettere a morte
(x decapitazione, lo sapete come funziona lì, no?)


cioè io guardo e riguardo

ISIS=ARABIA SAUDITA

ma non trovo differenza, ideologica,
nella prassi, costumi, ecc.
SONO LORO..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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