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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

15/01/2016, 02:43

Se pur fosse vero, e ne dubito fortemente mi viene da pensare: COME DARGLI TORTO?

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

15/01/2016, 09:14

appunto..
kim ecc.
fa benissimo d abbaiare..
la gang a washington è buona
a sparare su croce rossa e ospedali
(e non è un modo di dire..)
quando c'è da giocarsela,
stanno al palo..

è come nelle carceri usa,
se fai il duro ti rispettano,
sennò doccia e saponetta..

se porgi l'altra guancia,
ti seppelliscono..

la settimana scorsa persino il corriere,
noto covo di lecchini atlantici,
trattava kim jung,
quasi benevolmente,
quasi con simpatia..
se non con un certo rispetto..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

16/01/2016, 10:40

MENTRE SUONAVA LA GRANCASSA DEL ”PERICOLO NUCLEARE NORDCOREANO”
OBAMA AUTORIZZAVA TEST DI NUOVA BOMBA ATOMICA PORTATILE


http://www.informarexresistere.fr/2016/ ... portatile/

WASHINHTON – Mentre lo scorso anno la Corea del Nord scavava una galleria in vista del test nucleare dei giorni scorsi, osservata dai satelliti spia statunitensi e criticata dalla comunita’ internazionale, l’amministrazione del presidente Usa Barack Obama (prenio Nobel per la Pace…) si preparava ad effettuare a sua volta un test nucleare nel deserto del Nevada, in maniera assai piu’ discreta e lontano dalla grancassa dei media.

Un velivolo da combattimento F-15, scrive il “New York Times” facendo un clamoroso scoop che in Italia non è diventato neppure una “breve” sui giornali, si e’ sollevato in volo e ha sganciato una versione della prima bomba nucleare a guida laser mai sviluppata dagli Usa: evoluzione della B61, una bomba gia’ in dotazione all’arsenale atomico statunitense. Un’arma atomica – inoltre – dalle ridottisime dimensioni, talmente ridotte da essere definita “portatile”, ovvero trasportabile da un solo soldato.

Si tratta di un ordigno atomico la cui tecnologia è stata sviluppata con un “modesto” investimento di 10 miliardi di dollari, e l’ordigno e’ stato concepito proprio per l’impiego contro nemici come Pyongyang e cioè la Korea del Nord, con l’obiettivo di colpire in maniera devastante infrastrutture sotterranee o pesantemente fortificate.

La forza esplosiva della bomba atomica puo’ essere regolata in base alle caratteristiche e alla posizione dell’obiettivo per ridurre i danni collaterali, riduzione che ovviamente è del tutto irrisoria, trattandosi di una bomba nucleare comunque molto più potente di quellE sganciate durante la Seconda Guerra Mondiale contro il Giappone.

Il fatto che il dipartimento dell’Energia e il Pentagono abbiano scelto di “pensare in piccolo”, sottolinea il quotidiano americano senza celare il sarcasmo, costituisce un grave rischio per la causa della non proliferazione mondiale, e non il contrario.

La prospettiva di bombe atomiche dalla potenza e dal raggio distruttivo ridotti, infatti, sta gia’ portando molti a Washington ad accarezzare l’inimmaginabile: impiegare la forza dell’atomo contro i nemici del “mondo libero”.

Tra questi “bombaroli atomici” figurano anche diversi collaboratori dell’amministrazione Obama, che pure ha sempre pubblicizzato l’importanza di un mondo libero da armi nucleari. E cosi’, all’interno dell’amministrazione si e’ scatenato uno “scontro filosofico” tra chi considera la modernizzazione dell’arsenale atomico e la maggior facilita’ d’impiego un efficace elemento deterrente per i nemici del paese, e chi invece lo ritiene un pericoloso incentivo all’impiego anche preventivo delle armi atomiche.

Il tutto, ovviamente, nel nome della “pace” possibilmente “guarnita” dal Nobel…

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

16/01/2016, 12:29

Poi si lamentano se l'ISIS minaccia attentati con il medesimo tipo di arma...

[:305]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2016, 15:32

Sembrerebbe proprio che le azioni tese ad affossare il prezzo del petrolio procedano senza soste e nel mirino personalmente ci vedo sempre la Russia (il Bilancio statale Russo per il 2016 e' stato fatto sulla base di un prezzo del petrolio a 40 dollari!!).

In attesa del petrolio dell'Iran: Teheran non ha più le sanzioni dell'Occidente

La cancellazione delle sanzioni occidentali permetterà all'Iran di raddoppiare le esportazioni di petrolio. Questo scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sui prezzi del petrolio, già in caduta e al di sotto della soglia psicologica dei 30 dollari al barile.

La UE e gli USA hanno cancellato le sanzioni economiche e finanziarie contro l'Iran: questa notizia era attesa dal mercato petrolifero dallo scorso luglio; ora Teheran ha l'opportunità di riconquistare la sua posizione di leader nella produzione di petrolio all'interno dell'OPEC e raddoppiare le sue esportazioni fino a 2 milioni di barili al giorno.

Questo scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sui prezzi del petrolio, che dall'inizio dell'anno sono scesi sotto la soglia dei 30 dollari al barile. Venerdì il prezzo del Brent è sceso sotto i 29 dollari al barile.

Sabato l'Iran si è liberato della maggior parte delle sanzioni: nel "giorno dell'implementazione" l'AIEA ha presentato una relazione che conferma la disponibilità delle autorità iraniane nella realizzazione del programma che limita in modo significativo le possibilità nucleari di Teheran. In seguito hanno confermato la cancellazione delle sanzioni economiche e finanziarie contro l'Iran il capo della diplomazia dell'Unione Europea Federica Mogherini e il segretario di Stato USA John Kerry.

Fonte

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2016, 16:13

zakmck ha scritto:Sembrerebbe proprio che le azioni tese ad affossare il prezzo del petrolio procedano senza soste e nel mirino personalmente ci vedo sempre la Russia (il Bilancio statale Russo per il 2016 e' stato fatto sulla base di un prezzo del petrolio a 40 dollari!!).

In attesa del petrolio dell'Iran: Teheran non ha più le sanzioni dell'Occidente

La cancellazione delle sanzioni occidentali permetterà all'Iran di raddoppiare le esportazioni di petrolio. Questo scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sui prezzi del petrolio, già in caduta e al di sotto della soglia psicologica dei 30 dollari al barile.

La UE e gli USA hanno cancellato le sanzioni economiche e finanziarie contro l'Iran: questa notizia era attesa dal mercato petrolifero dallo scorso luglio; ora Teheran ha l'opportunità di riconquistare la sua posizione di leader nella produzione di petrolio all'interno dell'OPEC e raddoppiare le sue esportazioni fino a 2 milioni di barili al giorno.

Questo scenario potrebbe esercitare ulteriore pressione sui prezzi del petrolio, che dall'inizio dell'anno sono scesi sotto la soglia dei 30 dollari al barile. Venerdì il prezzo del Brent è sceso sotto i 29 dollari al barile.

Sabato l'Iran si è liberato della maggior parte delle sanzioni: nel "giorno dell'implementazione" l'AIEA ha presentato una relazione che conferma la disponibilità delle autorità iraniane nella realizzazione del programma che limita in modo significativo le possibilità nucleari di Teheran. In seguito hanno confermato la cancellazione delle sanzioni economiche e finanziarie contro l'Iran il capo della diplomazia dell'Unione Europea Federica Mogherini e il segretario di Stato USA John Kerry.

Fonte



verissimo..
xò se atene piange sparta non ride..
anche i sauditi c stanno smenando alla grande
e stanno dando fondo ai risparmi..
anche l'arabia può collassare..
mi pare di aver letto da qualche parte
che stanno mettendo in vendita
parte dell'azienda di stato del petrolio..
anche loro STANNO ALLA CANNA DEL GAS..
chi resiste di più ce la fa..
gli altri affogano..
e la russia comunque sia
ha altre fonti di ricchezza,
l'arabia, togli il petrolio,
cosa rimane?

i datteri?
e le bombe costano,
le ferrari costano,
le clientele costano, ecc. ecc.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

17/01/2016, 16:59

La cosa preoccupante e' che per questo obiettivo ormai non si guarda piu' in faccia a nessuno e ormai siamo ben oltre i fatidici 48 dollari che rappresentavano la soglia che diede il via alla cooperazione strategica tesa a piegare chi si opponeva al nuovo ordine disegnato da Washington e Riad: "ridimensionare la Russia e circondarla con un "cordone sanitario", infrangere le aspirazioni nucleari dell'Iran, circoscrivere la minaccia sciita nel mondo musulmano riaffermando la leadership saudita nella penisola arabica, e cancellare l’eredita' chavista nel Sud America".
Il piano era stato pensato prevedendo che il prezzo del barile avrebbe oscillato tra i 40 e 50 dollari al barile. Gia' con questi livelli, i sauditi avrebbero dovuto attingere alla loro imponente riserva valutaria di 900 miliardi di dollari per 10 miliardi al mese, con una prospettiva quindi di un massimo di circa 4/5 anni. Be, ora con il barile sempre piu' prossimo ai 20 dollari e forse anche a meno, questo periodo si accorcerebbe drasticamente, forse ad un anno, un anno e mezzo al massimo. Per contro invece, gli americani e i canadesi sono stati sostenuti dagli interventi dei fondi di Private Equity (=Banche!!!!) e hanno saputo reggere il colpo e le loro attivita' estrattive alternative hanno dimostrato di riuscire a reggere anche con quotazioni di 35 dollari al barile (contro i 60 pronosticati dai vari "esperti").

I Russi non sono certo rimasti a guardare e le loro contromosse hanno sortito gia' dei poderosi effetti ma in questo quadro le cose mi sembra proprio si stiano complicando.

Aspettiamoci grosse variazioni a breve.

Petrolio e revoca sanzioni all'Iran fanno crollare indice della Borsa saudita

Sono andate in calo le azioni di tutte le 167 società quotate. I motivi del tonfo del 6,5% sono stati i prezzi del petrolio bassi e la revoca delle sanzioni contro l'Iran.

L'indice della Borsa saudita "Tadawul" è crollato significativamente per il calo dei prezzi del petrolio e la revoca delle sanzioni contro l'Iran, riporta l'agenzia France-Presse.

All'apertura delle contrattazioni il principale indice "Tadawul All-Share Index" (TASI) ha perso 300 punti, ovvero il 6,5%, scendendo a quota 5.500 punti.

Tutte le azioni delle 167 società quotate hanno avuto il segno "meno", rileva l'agenzia.

La Borsa dell'Arabia Saudita "Tadawul" è uno dei più grandi mercati dei Paesi arabi, riporta l'agenzia.

Nella Borsa vengono contrattate le azioni di società commerciali, obbligazioni, fondi comuni di investimento e fondi indicizzati. La capitalizzazione della Borsa è di circa 31 miliardi di dollari.

L'Iran e i "sei" negoziatori internazionali (membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite — Russia, Cina, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna — più la Germania) la notte del 14 luglio 2015 avevano raggiunto un accordo storico sulla normalizzazione delle controversie e tensioni in merito al programma nucleare di Teheran. Il braccio di ferro in più di 10 anni di negoziati ha portato all'adozione del piano comune globale d'azione, che contempla l'attuazione delle sanzioni economiche e finanziarie imposte in precedenza contro Teheran da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, degli Stati Uniti e dell'Unione Europea in cambio della verifica della natura pacifica del programma nucleare iraniano.

Fonte

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 02:34

intanto il diesel è sceso a 1,15€/Litro e la cosa in ogni caso per quel che mi\ci riguarda è senza dubbio positiva. Finchè si scannano ed il prezzo scende per me va bene ^_^

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 08:57

Cito da sputniknews: Le autorità saudite hanno sovrastimato la loro forza ed ora stanno facendo i conti con le conseguenze del loro comportamento imprudente.I sauditi sono nel panico su tutti i fronti, dal momento che sono in calo il loro ruolo nell'OPEC e le loro riserve finanziarie e stanno perdendo le guerre indirette e diminuisce il numero dei loro alleati… Di fatto l'Arabia Saudita ha sopravvalutato le proprie capacità

Come diceva mik...questi senza i petroldollari vanno col sedere per terra...

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 10:26

MaxpoweR ha scritto:intanto il diesel è sceso a 1,15€/Litro e la cosa in ogni caso per quel che mi\ci riguarda è senza dubbio positiva. Finchè si scannano ed il prezzo scende per me va bene ^_^



su 1,15 di diesel,
99 cent si accise........................

[:294] [:294]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 10:27

Akira ha scritto:Cito da sputniknews: Le autorità saudite hanno sovrastimato la loro forza ed ora stanno facendo i conti con le conseguenze del loro comportamento imprudente.I sauditi sono nel panico su tutti i fronti, dal momento che sono in calo il loro ruolo nell'OPEC e le loro riserve finanziarie e stanno perdendo le guerre indirette e diminuisce il numero dei loro alleati… Di fatto l'Arabia Saudita ha sopravvalutato le proprie capacità

Come diceva mik...questi senza i petroldollari vanno col sedere per terra...



questi sono sul punto di schiattare..
quanto possono reggere ancora?
con tutto quello che spendono
in bombe e bella vita..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 10:48

mik.300 ha scritto:questi sono sul punto di schiattare..
quanto possono reggere ancora?
con tutto quello che spendono
in bombe
e bella vita..


E secondo voi schiatteranno in silenzio?

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 11:07

secondo me
se va avanti così
primavera colorata in arabia saudita !

poi voglio vedere i sauditi
reprimere nel sangue i dimostranti..
è questione di tempo..

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 11:22

mik.300 ha scritto:secondo me
se va avanti così
primavera colorata in arabia saudita !

poi voglio vedere i sauditi
reprimere nel sangue i dimostranti..
è questione di tempo..


Probabile, ma sono curioso di vedere il comportamento degli Usa a riguardo,viste le lotte interne per il potere in Arabia e l'aumento di tensione tra questi e l'Iran [8]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

18/01/2016, 11:36

Intanto, patto di Varsavia 2.0.

Russia espanderà cooperazione internazionale ad Est

La Russia intende trasformare l'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) in una organizzazione internazionale universale capace di opporsi ad una vasta gamma di minacce, ha riferito il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo Evgeny Lukyanov commentando la nuova strategia di sicurezza nazionale della Federazione Russa.

"La Russia ha intenzione di espandere la cooperazione con i partner nell'ambito delle organizzazioni BRICS e RIC (Russia, India e Cina), dell'Organizzazione di Shanghai per la cooperazione (SCO), della Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica (APEC), del G20 e di altre istituzioni internazionali. Il nostro Paese utilizzerà attivamente il potenziale dell'integrazione regionale e sub-regionale all'interno della CSI e dell'Unione Economica Eurasiatica, nonché lavorerà per la trasformazione della CSTO in una organizzazione internazionale universale capace di opporsi ad una vasta gamma di sfide e minacce dei nostri tempi,"- ha dichiarato Lukyanov, segnala "RIA Novosti".

"La Russia continuerà a dare la priorità al disarmo e al rispetto della non proliferazione delle armi di distruzione di massa. Tuttavia, resta inteso che gli interessi nazionali del nostro Paese impongono la necessità di mantenere il proprio deterrente nucleare, che garantisce la sovranità e l'integrità territoriale della Russia," — ha detto Lukyanov.

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