Atlanticus81 ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Poi ovviamente ci sono i buoi che pur leggendo una cosa si fanno convincere che ne significhi un'altra perchè va interpretata, perchè ci sono altri livelli di significato ed altre idiozie simili.
Per carità, che il senso della Bibbia sia stato strumentalizzato sono il primo a dirlo ... ma anche accettare che NON ci siano altri livelli di significato nella lettura di un testo, soprattutto quando esso parla attraverso il linguaggio simbolico del mito, limitandosi alla mera interpretazione letterale, risulta essere un comportamento "bovino"
Seguendo tale logica leggeresti la Divina Commedia di Dante accettando il fatto che il protagonista abbia REALMENTE affrontato un viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso?
Oppure che Inanna sia scesa realmente negli inferi?
Posso intromettermi?
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Secondo me va distinto tra i testi che hanno significato in quanto tali, cioè prendendo atto di quello che dicono letteralmente, e quelli a cui si deve cercare un'interpretazione allegorica per trovare un EVENTUALE messaggio/significato. Consapevoli però che di interpretazione si tratta e che quindi è del tutto personale.
E non ha senso anche, ovviamente IMHO, applicare questo metodo ad un testo che ha già significato così com'è perchè quello è il segno che ciò che gli scrittori volessero trasferire era proprio quello e non altro. Nella Bibbia poi, essendo così coerente con testi di altra origine, vedasi sumeri o altri, mi sembra evidente che avesse semplicemente lo scopo di riportare informazioni sul rapporto tra il proprio popolo e Yahweh, così come gli altri racconti riportano il rapporto tra il loro popolo e "colleghi" di Yahweh. Perchè allora non cercare chiavi di lettura alternativi anche alle tavolette sumere, mitologia egizia, nordica, testi mesoamericani ecc..? Perchè con la Bibbia ci si dovrebbe comportare in modo diverso se raccontano delle stesse cose?
Come dice Biglino, bisogna abbandonare l'idea che la Bibbia sia un testo speciale e che quindi vada trattato in modo "speciale". Lo è diventato perchè è stato scelto per fondarci una religione ma in origine aveva lo stesso valore delle altre cronache.
Ah, sia chiaro, non voglio essere polemico, voglio capire da dove arrivi questa necessità di interpretare
Altro discorso riguarda testi che, a differenza della Bibbia, non sono inquadrabili in schemi più grandi. La divina commedia è un'opera a sè stante e in quel caso forse si, in molti casi la metafora è l'unico modo per giustificare quanto scritto.
Anche se c'è qualcuno che ha applicato più o meno il "metodo Biglino" alla divina commedia (Giuliano Di Benedetti) e fa notare come in alcuni passi Dante rimanda chiaramente ai "velivoli" biblici (vedi purgatorio 29) in cui addirittura rimanda a Ezechiele per descrivere ciò che stava vedendo. Guarda quei video, sono interessanti
![Concorde [:290]](./images/smilies/UF/concorde.gif)
Ora non voglio dire che tutta la divina commedia vada presa alla lettera, ma forse anche li alcuni passi si riferiscono a qualcosa di decisamente concreto, che non necessita di altre sovrastutture.
Scusate, mi sono un po' fatto prendere la mano
![Goloso [:p]](./images/smilies/UF/icon_smile_tongue.gif)