http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/arti ... 7493.shtmlFrancia si sta valutando l'ipotesi di affrontare la pandemia dell'influenza A/H1N1 con la chiusura delle scuole. L'ipotesi è in queste ore allo studio del ministero dell'Istruzione nazionale che, si legge in un comunicato ufficiale, si prepara all'eventualità della "chiusura preventiva di tutti gli istituti scolastici" se l'influenza diventerà più virulenta.
A dare notizia di questo progetto è il quotidiano "Le ****ro". L'ultimo bilancio dell'Organizzazione mondiale della sanità parla di 180mila malati nel mondo e di 1.462 morti. Dunque, per evitare che il rientro dalle ferie diventi un incubo e che il ritorno in classe dei ragazzi segni un'eccessiva diffusione della malattia, il ministero sta valutando se chiudere le scuole.
Saranno i prefetti delle varie zone a prendere la decisione, in seguito alle segnalazioni dei presidi e dopo una concertazione con il ministero dell'Istruzione e della Salute. Inizialmente si dovrebbe trattare di provvedimenti di carattere locale, ma le chiusure si potrebbero estendere a una città intera se la diffusione del virus fosse rapida.
Non è però una questione facile da gestire. Perchè, se da una parte i genitori sono spaventati dall'ipotesi del contagio dei figli, dall'altra per loro è difficile gestire la chiusura continuata della scuola. Allo stato attuale, con l'influenza non particolarmente virulenta, dice Le ****ro, viene presa in considerazione soltanto la chiusura di una settimana degli istituti che saranno interessati alla pandemia, come era già successo a giugno.
"Allora, la misura era stata efficace", dice Claude Wachtel, specialista dell'influenza alla segreteria generale della Difesa nazionale, l'organo che ha elaborato il piano di prevenzione. Secondo lui, l'epidemia è progredita di meno in Francia rispetto alla Gran Bretagna, dove gli interventi sono stati meno drastici e le grandi partenze per le vacanze più recenti.
In ogni caso, la questione è molto delicata. I ragazzi possono trasmettere il contagio anche prima che i sintomi si manifestino. E l'influenza si diffonde molto in fretta tra i bambini. "I piccoli sono dei 'serbatoi' di virus", spiega ancora Claude Wachtel. "Sono più vulnerabili, più infettivi e più a lungo degli adulti".
La chiusura delle scuole frena di fatto il contagio. Ogni anno, le vacanze di febbraio funzionano da taglia-influenza. Il numero di casi diminuisce del 15%. E quindi la chiusura delle scuole ha i suoi vantaggi per gestire il carico che dovranno sopportare gli ospedali e in generale il sistema sanitario. Tuttavia, una ricerca franco-britannica ha dimostrato, su "The Lancet", che se le scuole rimanessero chiuse per tre mesi l'assenteismo crescerebbe del 16%, i genitori sarebbero costretti a curare di più i loro figli e il Pil britannico crescerebbe tra lo 0,2 e l'1% in meno.
Quanto alle previsioni del numero dei malati, in assenza di un intervento sanitario si parla di una forchetta compresa tra 9 e 21 milioni, con morti tra i 91mila e i 212mila, secondo il piano francese di prevenzione. Tra 500mila e un milione di persone potrebbero avere delle complicazioni e quindi aver bisogno del ricovero. E in caso di chiusura generalizzata delle scuole, già si pensa a corsi da diffondere sulle televisioni francesi e via Internet.