Ufologo 555 ha scritto:
Non ne sono per niente convinto. Comunque ..........
![Dubbioso [:291]](./images/smilies/UF/dubbioso.gif)
Guarda, ti consiglio di leggere il libro "Il buco: scenari di guerra nel cielo di Ustica" di Luigi di Stefano, perito di parte civile nel processo, che ben illustra la dinamica dell'incidente. Le prove dicono senza ombra di dubbio che ben due missili colpirono l'aereo, anche se ovviamente non e' possibile dire da chi furono lanciati e soprattutto perche'.
Ci troverai anche la disanima dei tracciati radar, una cosa che senz'altro potrai apprezzare.
Il libro, anche se in forma sintetica e' consultabile a questo indirizzo:
http://www.seeninside.net/index.htmlAlcuni estratti:


Formato file:
swfdove:
AJ421 – è la traccia del DC9 Itavia, nominativo I-Tigi, precipitato.
Dirige a Sud verso Palermo, ad una velocità di 466 Kts (leggi “miglia nautiche l’ora”) pari a 846 Km/h ed una quota di 26.437 feet (piedi) pari a 8.368 mt (in realtà la quota era in discesa e al momento del disastro doveva essere di circa 25.000 piedi, ma poiché questa minima differenza è ininfluente, adottiamo il valore indicato nel tabulato radar)
U.F.O. – si tratta del velivolo sconosciuto che vola parallelo al DC9, a ovest dello stesso a una distanza di circa 17 miglia nautiche (NM), circa 30 Km.
L’UFO vola in direzione Sud, ad una velocità di 575 Kts (1.065 Km/h) ed una quota di 37.000 piedi (11.000 mt)
Come si vede dalla cartina l’UFO ad un certo punto vira verso Est, nella direzione del DC9, ed attraversa la sua rotta in senso ortogonale mentre il DC9 precipita.
La rotta dell’UFO è determinata dai plot –17, -12 e 2b rilevati dal radar civile di Ciampino, e stante i tempi e le posizioni è stato in passato riconosciuto (anche da me) quale possibile abbattitore del DC9. E questo perché è l’unico altro velivolo presente nello scenario e in posizioni e tempi tali per cui esiste una “finestra di lancio” (la definizione è dell’Aereonautica Militare, rapporto Pisano) per un missile a guida radar (SARH – Semi Active Radar Homing)
La presenza dell’UFO basata sui plot radar è stata riconosciuta dal John Macidull dello NTSB americano, dalla Selenia e dai periti radaristici della commisione incaricata dal Magistrato.
La presenza dell’UFO basata su elementi testimoniali deriva dalla testimonianza del Maresciallo L. Carico che, in servizio a Marsala, lo avvista mentre vola parallelo al DC9 ma lo scambia per il volo KM153 Air Malta, che invece in quel momento è molto più a Nord (circa 150 Km poiché volava con un ritardo di circa 13 minuti)
L’UFO è stato avvistato anche dal radar militare di Licola (che si trova a nord rispetto a Marsala) ed anche in questo caso scambiato con il volo Air Malta e inizializzato come traccia AG266. (quando arrivò il vero Air Malta si fece un pastrocchio cambiando gli orari di AG266 per farlo ricombinare con lo Air Malta)
Quindi l’UFO c’era, per elementi documentali e testimoniali di diversa natura ed emersi in tempi lontanissimi gli uni dagli altri.
AJ450 – è il famoso “pallone sonda” che invece è un velivolo militare che con una azione di guerra elettronica si sottrae all’identificazione. Ormai sapete tutto…….
Vola con rotta verso Est, ad una quota in discesa che varia da circa 10.000 piedi (3.000 mt) a 5.700 piedi (1.700 mt). Nell’ultimo tratto (dalle 18.56Z alle 18.59Z) mantiene una velocità di 883 Kts (1.600 Km/h) ed una quota di 5.700 piedi.
Prima che qualcuno dica che “corre troppo” diciamo subito che è una tipica velocità, per quella quota, di un caccia ad alte prestazioni dell’epoca (tipo Phantom, Mig23, Mirage etc) con manetta su “military” e postcombustore acceso. Questa velocità appare mantenuta per 3 minuti, e quindi del tutto congruente per un caccia che sta eseguendo una manovra di intercettazione.