Se un uccello fa quel genere di danno ad un aereo di linea un missile che danno farà? E due?
Altra leggenda metropolitana è che “non si può seriamente sostenere che il DC9 dopo essere stato colpito da due missili è arrivato in acqua sostanzialmente integro”
A prima vista sembra inattaccabile: missili, nuvole di schegge, terrificanti esplosioni……, ma se osserviamo la casistica le cose stanno diversamente:
- abbiamo il Boeing 747 della Corean Airwais abbattuto dai sovietici sopra la penisola di Sakalin: colpito da due missili ha planato per diversi minuti (mentre l'altoparlante diceva: "legate le cinture, questa è una discesa di emergenza!") e si è distrutto solo con l’impatto in mare.
- Un BAC 1-11 sopra l’Angola negli anni 70: Un Mig 21 angolano gli ha lanciato due missili: il primo ha centrato un motore, il secondo ha centrato lo stesso motore subito dopo che si era staccato, e l’aereo è riuscito comunque ad atterrare.
- Poi abbiamo il Douglas DC8 italiano, dell’Alitalia, colpito da un missile all’ala sinistra sopra la Siria negli anni ’70. Un passeggero ha scattato le fotografie in volo con l’ala devastata da un buco passante di un metro (il missile, un Atoll a guida IR, è esploso fra i due motori trapassando poi l’ala), e l’aereo è riuscito ad atterrare.
- Ancora un aereo di linea italiano, il 26 giugno 70 un altro DC8 dell’Alitalia della linea Teheran-Roma pilotato dal comandante Pizzo, si trovò in mezzo ad un combattimento aereo e venne attinto a sinistra della cabina di pilotaggio da un missile siriano Alkalai (a guida radar, che non si autoguidò in coda sulle fiamme dei reattori ma andò dritto verso il corpo) sfuggito al bersaglio costituito da un caccia israeliano. Sulla cabina, non trapassata, si arrestò tutto il missile senza che la testata esplosiva partisse.
- il 14 aprile 70 un DC8 della Ethiopian Airlines fu attinto da un missile SA-2 egiziano, a bassa velocità dato che proveniva da un combattimento tra aerei non vicini, che si infilò nella carlinga senza esplodere.
- Poi ancora abbiamo un Mig 15 cinese, che nel 1958 è atterrato con infilato dentro un missile AIM9B Sidewinder lanciatogli contro da un F86 Sabre della Cina Nazionalista (è in questo modo che i sovietici hanno potuto “copiarlo” e costruire l’Atoll)
- Più recentemente abbiamo avuto un Boeing 727 della D.H.L. colpito da un missile SA7 Strela (spalleggiabile, all'infrarosso) in atterraggio a Baghdad nel dicembre 2003 e che è atterrato con un principio di incendio all'ala sinistra.
- E un F18 dei Marines colpito da un missile iracheno (a guida infrarossa) durante la guerra Desert Storm, anche questo riuscito ad atterrare.
Naturalmente abbiamo anche casi di aerei colpiti da missili che si sono distrutti in quota, come ad esempio l’Airbus iraniano colpito dalla nave americana Vencennes nel Mar Rosso.
Ma mentre per i primi casi si trattava dei missili più piccoli, quelli da “dogfigth”, della classe de Sidewinder (Atoll, Magic, Pyton etc) nel caso dell’Airbus iraniano si trattava di un missile mare-aria “Standard”, e quindi della classe più grossa (Sparrow, Apex, Matra 530 etc.).
Insomma, dipende da che tipo di missile era e dove è esploso, non che “non si può seriamente sostenere”.
Anzi, se stiamo alla casistica dovremmo dire che i missili all’infrarosso vanno proprio sui motori, e i missili a guida radar vanno proprio in fusoliera. Che i missili piccoletti hanno sempre lasciata integra la struttura quando hanno colpito grossi aerei civili (sei casi su sei, il 100%!), con danni tanto limitati da permettergli di atterrare (cinque casi su sei, l'83%). Mentre i missili più grossi, per l’unico caso che si conosce, l’Airbus iraniano, hanno distrutto in volo l’aereo.
Questa drammatica sequenza fotografica è stata scattata da un passeggero di un Douglas DC8 dell'Alitalia che sorvolava la Siria negli anni 70. Il missile, probabilmente lanciato durante uno scontro fra velivoli siriani e israeliani che avveniva molto più in basso, arriva dal basso ed esplode esattamente fra i due motori. Il corpo morto attraversa l'ala e si perde.
Dimostra che i missili all'infrarosso vanno a colpire i motori, che le schegge della testa non sono migliaia, e che i missili da "dogfigth" difficilmente riescono a stroncare la struttura di un grosso aereo civile. In questo caso il DC8 italiano è riuscito ad atterrare.
Quì si vedono i danni ai motori. Il missile è esploso a qualche metro dal motore, ha danneggiato le capottature e lasciato qualche decina di fori di scheggia (io ne conto venti, non le "migliaia" di cui si favoleggia)
Qui vediamo il varco sull'ala sinistra dal quale fuoriesce il carburante. Come si vede il missile non ha causato incendio.
Si nota pure che sull'ala non ci sono fori di scheggia.
In questo ingrandimento si vede il varco lasciato dal corpo morto del missile, da cui sta fuoriuscendo il carburante.
Come si vede i missili "colpiscono" gli aerei. Invece nell'inchiesta si è sviluppata una autorevole corrente di pensiero convinta che i missili gli aerei non li colpiscono. Gli passano vicino e li colpiscono con migliaia di schegge.
E' "rocambolesco" pensare che i missili colpiscano gli aerei...
Ormai il carburante è tutto fuoriuscito e si vede che l'aereo sta virando per portarsi a un aereoporto.
Se questo squarcio si fosse aperto in fusoliera si sarebbe allargato a causa dell'indebolimento delle strutture e la decompressione avrebbe trascinato fuori persone, arredi e bagagli. Se invece di un missile all'infrarosso fosse stato a guida radar sarebbe finito in fusoliera, come negli altri esempi citati.