gippo ha scritto:
rew63 ha scritto:
A me piace questa definizione:Il tempo è come un signore di una certa età,egocentrico e narcisista,infastidito perchè "nessuno" lo "notava"
creo esseri intelligenti ,affinché ne ammirassero il suo trascorrere,perchè senza un'osservatore il tempo non esiste,
Secondo la teoria del biocentrismo di Robert Lanza anche la materia non esiste senza un osservatore
Da sperimentazioni è giunto alla conclusione che l'osservazione cosciente altera il comportamento della materia
Da qui poi è giunto alla conclusione che la coscienza persiste alla morte fisica
http://www.ilnavigatorecurioso.it/2015/ ... ert-lanza/Cita:
L’impatto di questo «atto dell’osservazione» diventa assai nitido nel famoso esperimento delle due fenditure che va dritto al cuore della meccanica quantistica. È stato realizzato così tante volte, in così tante versioni, da aver dimostrato incontrovertibilmente che se gli scienziati guardano un gruppo di particelle, o di quanti di luce, passare attraverso una delle due fenditure, allora queste si comportano proprio da particelle, e una volta arrivate sullo schermo posto a valle disegnano un bum-bumbum di macchioline, come tante pallottole. Effettivamente, da una singola pallottola ci aspetteremmo proprio che passasse da una sola delle due fenditure. Ma se gli scienziati non osservano la particella, allora questa mostra un comportamento ondulatorio che mantiene la prerogativa di mostrare tutte le possibilità di cammino, compresa quella di attraversare entrambe le fenditure contemporaneamente (anche se di certo la singola particella non può spezzarsi in due), creando così sullo schermo finale quella distribuzione di righe che solo un’onda potrebbe produrre.
Ovviamente qui stiamo parlando di particelle elementari, su elementi più complessi le cose si complicano, si complicano anche in base al numero di osservatori
Presumibilmente si può arrivare anche a dire
che la coscienza influenza la coscienza, così come accade qui sulla terra: le coscienze più forti manipolano quelle più deboli.
Ogni "coscienza" ne influenza un'altra,questo avviene secondo il proprio "stato d'essere"
L'osservatore determina il trascorrere del tempo,ma oltre che testimone può diventare "attore"?
Il Paradosso del gatto di Schrödinger ci viene in aiuto
Quando sapremo se il gatto è morto o vivo? Solo aprendo o lasciando chiusa la scatola,in entrambi i casi sarà
la sceltache pronosticherà la vita o la morte del gatto
Perché la funzione dell'osservatore è importante?Perché permette di determinare o non determinare
Per esempio un ufologo aspetta da molti anni di incontrare extraterrestri,il suo "stato d'essere" è pronto a vederli arrivare
su una nave intergalattica con motori a curvatura e tutti i fronzoli appresso,ma se invece gli si presentassero a bordo di una punto 5 porte,
li riconoscerebbe?Sicuramente no,anche se l'aspetto fisico sarebbe poco umano,per lui è inconcepibile un incontro di questo tipo
Perché accade questo?
Perché nel determinare o meno è la coscienza dell'osservatore il punto focale
Cita:
L'osservatore dispone di una facoltà caratteristica che noi possiamo chiamare la facoltà di introspezione
È quello stato che ci fa "sentire" più che vedere,questo è compito esclusivo della "coscienza"