Mi permetto solo di fare una precisazione, definirle "fondamentaliste islamiche" è errato, non c'è fondamentalismo nell'Islam, è che è proprio così per ideologia religiosa.
I musulmani non si auto definiscono mai moderati, siamo noi occidentali che cerchiamo di dare un senso positivo a questo abominio definendo alcuni di questi moderati.

La libera interpretazione del Corano, il Mein Kampf a confronto è un trattato di pace universale, dovrebbe far riflettere sulla pericolosità delle sue parole, dovrebbe far riflettere sulla impossibilità di una convivenza tollerante e pacifica.

L'Islam spacciato come religione di pace non esiste, esiste un movimento religioso, che io preferisco chiamare setta, che in nome di un Dio è obbligato a convertire il resto dell'umanità.
E' chiaramente scritto nel Corano, fa parte degli obblighi di un musulmano al pari del rispetto del ramadam e chi afferma il contrario farebbe bene a leggere il Corano o a farselo spiegare da un musulmano stesso.

O da un ex musulmano come Magdi Allam

Lasciando perdere la questione religiosa per un minuto, parliamo allora di rispetto delle regole, che sono il fondamento di una civile coesistenza.
Nel mio paese ci sono delle leggi, tu le rispetti, come io sono costretto a rispettare quelle del tuo e se la cosa non sodddisfa la mia cultura, me ne vado semplicemente, senza accampare pretese.
Siamo deboli e i deboli ai giorni nostri soccombono.

Condivido quanto hai scritto ma le nostre regole, non possono essere applicate ai musulmani in quanto offendono e in alcuni casi anche molto pesantemente la loro religione. In realtà è il musulmano stesso a dettare le regole, le sue regole, quelle imposte dal Corano che in tal senso è molto chiaro: "dovete convertire gli infedeli".

Per molti il problema è mangiare la carne di maiale o esporre il cricifisso su una parete, e così via, ma queste sono caxxate, su questi punti, fossero solo questi, con un po' di impegno da entrambe le parti si potrebbe parlare di tolleranza.
La questione è che non avere e praticare fede islamica, non conoscere il Corano, non applicare nella vita quotidiana le parole del Corano, per un musulmano è molto grave. Noi siamo quanto di peggio possa essistere sulla Terra agli occhi di un musulmano.


Pensiero lucido, purtroppo terribilmente realistico, che condivido al 100%.

Ci vorrebbe il cosiddetto "pugno di ferro", attenzione non la violenza, ma la giusta determinazione e fermezza, perché nessun essere umano dovrebbe piegarsi e soccombere di fronte a un simile abominio religioso.

Basta leggersi l'antico testamento per vedere che le azioni del c.d. terrorismo islamico ricalcano fedelmente le indicazioni che il c.d. dio di isralele dava al proprio popolo.

Ora è il loro turno, come lo è stato in passato per i cristiani.

E allora avanti !!!!!!!
Una bella alleanza strategica con i clandestini così facciamo il mazzo ai manovratori.
Chi comincia ad istruirli ?

Eheheh! Beh oddio, non dev'essere molto difficile istigarli contro lo zio Tom+cricca sionista.
Ma la verità è che la maggior parte degli immigrati non sono così idealisti... Vogliono solo vivere qui perché noi siamo "ricchi", e pure loro vogliono far parte del club.
Avrebbero veramente interesse ad "aiutarci" per buttar giu il castello di carte e rinunciare alla loro fetta di torta?
Io questo non creto...

Sta cominciando.


CORSICA, FOLLA ASSALTA UNA MOSCHEA: «FUORI GLI ARABI DA CASA NOSTRA»

luglio 26, 2016


Tensione in Corsica dove la folla ha “vandalizzato” una sala di preghiera musulmana ad Ajaccio, il giorno dopo un agguato in cui sono rimasti feriti dei vigili del fuoco sull’isola francese.

Come scrive LEGGO: Le violenze sono iniziate nella notte tra giovedì e venerdì, quando i pompieri che avevano risposto a una chiamata d’emergenza in un complesso di appartamenti del quartiere islamico della città sono caduti in un’imboscata.

Ieri un incontro iniziato come una dimostrazione di sostegno ai vigili del fuoco feriti è sfociato nelle vandalizzazioni al grido di “fuori gli arabi da casa nostra”. Il primo ministro francese Manuel Valls ha richiamato al rispetto della legge dopo «l’aggressione intollerabile verso i vigili del fuoco e la profanazione inaccettabile di un luogo della preghiera musulmana».

Filippo Facci svela il vero volto dell'Islam: "Perché lo odio"


Odio l’Islam. Ne ho abbastanza di leggere articoli scritti da entomologi che osservano gli insetti umani agitarsi laggiù, dietro le lenti del microscopio: laddove brulica una vita che però gli entomologi non vivono, così come non la vivono tanti giornalisti e politici che la osservano e la giudicano dai loro laboratori separati, asettici, fuori dai quali annasperebbero e perirebbero come in un’acqua che non è la loro. È dal 2001 che leggo analisi basate su altre analisi, sommate ad altre analisi fratto altre analisi, commenti su altri commenti, tanti ne ho scritti senza alzare il culo dalla sedia: con lo stesso rapporto che ha il critico cinematografico coi film dell’esistente, vite degli altri che si limita a guardare e a sezionare da non-attore, da non-protagonista, da non vivente. Ma non ci sono più le parole, scrisse Giuliano Ferrara una quindicina d’anni fa: eppure, da allora, abbiamo fatto solo quelle, anzi, abbiamo anche preso a vendere emozioni anziché notizie. Eccone il risultato, ecco alfine le emozioni, le parole: che io odio l’Islam, tutti gli islam, gli islamici e la loro religione più schifosa addirittura di tutte le altre, odio il loro odio che è proibito odiare, le loro moschee squallide, la cultura aniconica e la puzza di piedi, i tappeti pulciosi e l’oro tarocco, il muezzin, i loro veli, i culi sul mio marciapiede, il loro cibo da schifo, i digiuni, il maiale, l’ipocrisia sull’alcol, le vergini, la loro permalosità sconosciuta alla nostra cultura, le teocrazie, il taglione, le loro povere donne, quel manualetto militare che è il Corano, anzi, quella ********** di libro con le sue sireh e le sue sure, e le fatwe, queste parole orrende che ci hanno costretto a imparare. Odio l’Islam perché l’odio è democratico esattamente come l’amare, odio dover precisare che l'anti-islamismo è legittimo mentre l’islamofobia no, perché è solo paura: e io non ne ho, di paura. Io non odio il diverso: odio l’Islam, perché la mia (la nostra) storia è giudaica, cattolica, laica, greco-latina, rousseiana, quello che volete: ma la storia di un’opposizione lenta e progressiva e instancabile a tutto ciò che gli islamici dicono e fanno, gente che non voglio a casa mia, perché non ci voglio parlare, non ne voglio sapere: e un calcio ben assestato contro quel culo che occupa impunemente il mio marciapiede è il mio miglior editoriale. Odio l’Islam, ma gli islamici non sono un mio problema: qui, in Italia, in Occidente, sono io a essere il loro.

di Filippo Facci

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... bero-.html

Qualcuno avvisi Filippo (insieme agli altri pseudogiornalisti di Libero e del Il Giornale)
che la questione (Roma Lazio o Inter Milan), oggi, è in questi termini....

Papa Francesco ai fedeli: “Corano e Bibbia sono la stessa cosa”.
http://www.ilcorrieredellanotte.it/papa ... essa-cosa/

Prove generali di 'religione unica mondiale'.
Tutto secondo i piani...

“Il Papa sbaglia, stiamo subendo l’odio da parte di una religione”, dice il patriarca di Antiochia

Terrorismo e cristiani ammazzati in odio alla loro fede, prima in medio oriente e adesso in Europa. Ignace Youssif III Younan interviene a Radio Uno e chiede di "evitare il linguaggio politicamente corretto. Dobbiamo dire che è stato un islamismo radicale terrorista"

"Dobbiamo evitare il linguaggio politicamente corretto. Dobbiamo dire che è stato un islamismo radicale terrorista. Questo è il fatto. Quelli che hanno commesso la strage a Dacca, 9 italiani, non erano né poveri né ignoranti. Erano di famiglia assai bene ed educati. Non si può parlare di gente smarrita, socialmente emarginata". A dirlo è stato, ospite della trasmissione Bianco&Nero, su RadioUno, Sua Beatitudine Ignace Youssif III Younan, Patriarca di Antiochia dei siri.

"Stiamo vivendo questa tragedia, voi (in occidente, ndr) state facendo delle elucubrazioni teoriche, a sangue freddo, quando noi dobbiamo subire ogni giorno, in ogni momento, i pericoli del terrorismo islamico. Un vescovo ammazzato, dieci preti ammazzati" negli ultimi tempi, ha aggiunto. A precisa domanda sulle considerazioni del Papa circa la guerra che non ha nulla a che fare con la religione, il Patriarca ha risposto: "Con tutto il rispetto per il Santo Padre, non è corretto quello che lui dice. C'è sempre stata gente più ricca degli altri. Qui stiamo subendo l'odio da parte di una religione".


Lo scorso gennaio, Ignace Youssif III Younan commentava con il Foglio l'evoluzione degli eventi nel vicino oriente: "Aleppo era la seconda città della Siria, ricca e fiorente di commerci. Oggi è irriconoscibile, dopo tre anni e tre mesi di assedio. A Mosul c’era una trentina tra chiese e monasteri, che oggi sono abbandonate o trasformate in moschee. Homs sembra Stalingrado durante la Seconda Guerra mondiale”. “I raid – aggiungeva – non bastano, bisogna essere realisti”, ha detto il patriarca al Foglio a margine dell’iniziativa: “I bombardamenti aerei non sono sufficienti, perché questi terroristi sanno come nascondersi tra i civili. E’ necessario coordinare i raid con gli eserciti nazionali, come stanno facendo gli americani in Iraq e i russi in Siria”.



D'accordo pure nel parlare di genocidio a danno delle comunità cristiane locali: "Genocidio non significa solo annientare una comunità, ma anche sradicarla impedendole di tornare dove essa è sempre stata". Poco gradito l'acronimo Isis: "Sembra il nome di un profumo da donna, quando invece si tratta di bande di terroristi che hanno perso il senso umano, la coscienza, la moralità. Bisogna chiamare le cose con il loro nome, e cioè Stato islamico".

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/07/2 ... e_c280.htm

Questo Papa è sempre più "strano" (ecco perché piace ad atei e ... PDini ...) La rabbia e ... il Bergoglio ...