31/07/2016, 00:11
Xanax ha scritto:gippo ha scritto:Se ognuno di noi creasse il proprio mondo non dovremmo avere questo tipo di testimonianze ripetitive.
La sequenza è la stessa perchè siamo tutti umani
ma un tibetano che non conosce il cristianesimo non vedrà le stesse figure del cristiano.
Thethirdeye ha scritto:Creare il proprio mondo, equivale a dire "creare lo scenario in cui muoversi".
Quindi creare i contenuti... e non il contenitore (o Matrix, per internderci)
che è comunque un luogo metafisico infinito (e in questo senso "vuoto" come
un foglio bianco) dotato di "leggi" e piani sottili e/o dimensioni diverse.
Quello che segue solo la scena di un film.... l'unico vero film di Hollywood che,
in linea di massima, sia mai riuscito a spiegare in modo esaustivo la faccenda....
Ovviamente, andrebbe visto tutto...
01/08/2016, 01:47
01/08/2016, 03:55
Thethirdeye ha scritto:Questa storia del "giudizio" io non la vedo.
Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi.
Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente.
Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso).
Stesso dicasi, in negativo, per lei.
->praticamente ognuno crea il suo ambiente?
Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno).
->Quindi se in questa vita molte persone si sono approfittate di me "di lá" troveró un ambiente simile o uguale? (accidenti...pensavo a qualcosa di meglio!)
01/08/2016, 06:21
Thethirdeye ha scritto:Questa storia del "giudizio" io non la vedo. Non la vedo nel film, non la vedo nelle ipnosi regressive e neanche nelle NDE. Magari se me lo spieghi meglio riesco a capire cosa intendi. Perchè detto così mi sembra proprio una frattaglia del pensiero cattolico. Quindi non attinente con la faccenda. Quelli che tu definisci "meglio di te", che si incontrano in altri piani di esistenza, forse sono persone/entità più evolute che possono indicarti in qualche modo la via. Credo sia fisiologico... esattamente come può essere fisiologico il fatto che un alunno debba andare a scuola, nei primi anni di vita, e che debba prendere "lezioni" dal proprio insegnante. In ambito esoterico (ma è più giusto dire "parafisico", cioè ispirato dal confronto di entità di diversa evoluzione che vivono nei piani sottili) l'insegnante viene chiamato "maestro". Esattamente come qui, sulla terra, può essere chiamato sciamano o illuminato colui che porta con se la conoscenza/evoluzione di decine e decine di incarnazioni. Non è vero che il film non parla di "ritorno" (e meno male che lo hai visto 10 volte). Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi. Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente. Paradiso e Inferno sono stati di coscienza, certo.... se siamo LIBERI dalle cristalizzazioni di stampo cattolico. Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso). Stesso dicasi, in negativo, per lei. Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno). L'interpretazione del film è corretta. Ovviamente SE vediamo la faccenda dal punto di vista simbolico/archetipico.
01/08/2016, 09:10
gippo ha scritto:Chi decide TTE? chi decide che un suicida deve andare nel limbo della sua disperazione solo perchè è più sensibile degli altri?
Manderesti all'inferno anche Robin Williams?
01/08/2016, 10:18
Thethirdeye ha scritto:Questa storia del "giudizio" io non la vedo. Non la vedo nel film, non la vedo nelle ipnosi regressive e neanche nelle NDE. Magari se me lo spieghi meglio riesco a capire cosa intendi. Perchè detto così mi sembra proprio una frattaglia del pensiero cattolico. Quindi non attinente con la faccenda. Quelli che tu definisci "meglio di te", che si incontrano in altri piani di esistenza, forse sono persone/entità più evolute che possono indicarti in qualche modo la via. Credo sia fisiologico... esattamente come può essere fisiologico il fatto che un alunno debba andare a scuola, nei primi anni di vita, e che debba prendere "lezioni" dal proprio insegnante. In ambito esoterico (ma è più giusto dire "parafisico", cioè ispirato dal confronto di entità di diversa evoluzione che vivono nei piani sottili) l'insegnante viene chiamato "maestro". Esattamente come qui, sulla terra, può essere chiamato sciamano o illuminato colui che porta con se la conoscenza/evoluzione di decine e decine di incarnazioni. Non è vero che il film non parla di "ritorno" (e meno male che lo hai visto 10 volte). Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi. Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente. Paradiso e Inferno sono stati di coscienza, certo.... se siamo LIBERI dalle cristalizzazioni di stampo cattolico. Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso). Stesso dicasi, in negativo, per lei. Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno). L'interpretazione del film è corretta. Ovviamente SE vediamo la faccenda dal punto di vista simbolico/archetipico.
01/08/2016, 16:41
Solarys ha scritto:Capisci che intendo?
01/08/2016, 19:21
rew63 ha scritto:Ed è proprio questo il punto,chi decide e cosa decide,in questa caso la decisione è influenzata dall'amore terreno tra due persone,quindi un sentimento
che padroneggia nella loro scelta
Al di là dell'americanata del film,si evince un punto fermo,la scelta,chi,cosa e soprattutto perchè la scelta è orientata verso la reincarnazione?
Amare in vita e donare tutto se stesso alla persona amata non vuol dire "attaccamento" anche nell'aldilà per l'eternità
Perché se in vita fossi identificato completamente in un'altra persona,vuol dire vivere in funzione di...
l'amore E' STATO FATTO DIVENTARE un concetto egoistico.
Difatti fino a un certo punto della storia umana, (e qui torniamo alla nascita del patriarcato e della proprietà privata) non esisteva il concetto di innamoramento romantico, sembra che quest'ultimo non sia altro che una sovrastruttura mentale, per cui nulla di reale, un'illusione insomma...
Niente di più vero: il concetto di amore (incondizionato) è stato strumentalizzato e il valore immenso di questa breve parolina di 5 lettere è andato diluendosi nel tempo...fino all'inflazione love love love...
01/08/2016, 20:57
Solarys ha scritto:Secondo me lo decide lui stesso influenzato dalle idee della propria religione.
E ci sta fino a che non lo comprende.
E sul giudizio che ti sta tanto a cuore, potrebbe sempre essere lui stesso che se lo impone per lo stesso motivo. Sa di aver fatto del male ed è convinto che per rimediare deve soffrire.
I giudici e i giudicanti? Frutto della sua convinzione.
01/08/2016, 21:07
gippo ha scritto:Il meccanismo sembra uguale per tutti, non siamo noi a gestirlo ne tanto meno a crearlo
01/08/2016, 21:54
Xanax ha scritto:gippo ha scritto:Il meccanismo sembra uguale per tutti, non siamo noi a gestirlo ne tanto meno a crearlo
Anche se non escludo interventi di parassiti di un qualche genere,
è la nostra educazione ed ambiente sociale a definire cosa vedremo nell'aldilà.
Anche il concetto di bene e male dipende da essi.
Siamo noi che ci autogiudichiamo perchè siamo abituati a giudicare.
02/08/2016, 10:20
gippo ha scritto:Non solo, ci sono entità distinte da noi che sono organizzate gerarchicamente e che decidono su di noi e ci giudicano secondo quel metro di giudizio
Sono entità separate, non le creiamo noi ...
gippo ha scritto:Cosa puoi apprendere dalla crudeltà dell'ISIS che già non hai appreso nelle barbare vite durante il medioevo?
02/08/2016, 11:20
Solarys ha scritto:John Mach ha studiato le abductions e tirato le sue conclusione.
E morto. Aveva un assistente. Poco dopo la sua morte alla sua assistente le appare in sogno, e sai che gli dice? "Abbiamo sbagliato tutto. Nessuna delle conclusioni alla quale siamo giunti è vera. Aspettami...mi rifarò vivo più avanti.Ora, a mio parere è stato veramente lui parlarle, ma come vedi, se è vero, hanno passato una vita a studiare le abductions e a tirare conclusioni che poi si sono rivelate sbagliate."
Solarys ha scritto:Tanto comunque qui ed ora non puoi farci niente,"
02/08/2016, 12:09
rew63 ha scritto:Solarys ha scritto:Tanto comunque qui ed ora non puoi farci niente,"
Ti sbagli,è proprio qui che hai la possibilità di prendere coscienza del "problema",è proprio in vita che devi cercare di "essere" veramente,perchè
sciupando la vita e dicendo a te stesso,poi di là si vedrà,non cristallizzi niente dentro te stesso
Non acquisisci quelle proprietà dell'osservatore,uniche, affinchè cessi l'identificaziobne con la materia
Il qui è ora è proprio questo,bisogna prendere coscienza dell'inganno della materia,non è reale
E qual fantomatico sentimento che viene chiamato Amore,è solo illusione,basta togliere pochi millimetri di epidermide dal corpo che dall'amore
si passerebbe alla repulsione.
Chi o cosa amiamo veramente?Questa è la domanda vera da porsi
02/08/2016, 12:39
rew63 ha scritto:E qual fantomatico sentimento che viene chiamato Amore, è solo illusione