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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 31/07/2016, 00:11 
Xanax ha scritto:
gippo ha scritto:
Se ognuno di noi creasse il proprio mondo non dovremmo avere questo tipo di testimonianze ripetitive.

La sequenza è la stessa perchè siamo tutti umani

Che significa? Siccome siamo tutti umani abbiamo tutti le stesse fantasie? Desideriamo tutti di essere assoggettati ad un giudizio con tanto di giudici?
A me non quadra molto ...
Cita:
ma un tibetano che non conosce il cristianesimo non vedrà le stesse figure del cristiano.

Ma se il risultato è sempre lo stesso cosa cambia? Se il giudice è vestito da elfo, fatina, demone, santo ... sempre di giudice si tratta
Il meccanismo sembra uguale per tutti, non siamo noi a gestirlo ne tanto meno a crearlo

Thethirdeye ha scritto:
Creare il proprio mondo, equivale a dire "creare lo scenario in cui muoversi".
Quindi creare i contenuti... e non il contenitore (o Matrix, per internderci)
che è comunque un luogo metafisico infinito (e in questo senso "vuoto" come
un foglio bianco) dotato di "leggi" e piani sottili e/o dimensioni diverse.
Quello che segue solo la scena di un film.... l'unico vero film di Hollywood che,
in linea di massima, sia mai riuscito a spiegare in modo esaustivo la faccenda....
Ovviamente, andrebbe visto tutto...

Credo di averlo visto una decina di volte ... penso che sia il classico film "e vissero tutti felici e contenti"
Fornisce una valida descrizione di quanto disse papa wojtyla: inferno e paradiso non sono un luogo fisico ma uno stato della coscienza
Tuttavia in questo film non si parla della fase di giudizio e conseguente ritorno che sono sempre presenti nelle ipnosi regressive e nelle NDE
Inoltre, anche nel film ci sono gli altri con i quali devi confrontarti ... non è un mondo costruito da te stesso, come dico spesso il tuo libero arbitrio finisce dove inizia quello degli altri
E' sempre una questione di equilibri e se gli altri sono più in gamba di te staranno più in alto e decideranno su di te, come indicato da Weiss e Newton (anche se la loro ideologia newage ce li mostra come veri e propri angeli)


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 01:47 
Questa storia del "giudizio" io non la vedo. Non la vedo nel film, non la vedo nelle ipnosi regressive e neanche nelle NDE. Magari se me lo spieghi meglio riesco a capire cosa intendi. Perchè detto così mi sembra proprio una frattaglia del pensiero cattolico. Quindi non attinente con la faccenda. Quelli che tu definisci "meglio di te", che si incontrano in altri piani di esistenza, forse sono persone/entità più evolute che possono indicarti in qualche modo la via. Credo sia fisiologico... esattamente come può essere fisiologico il fatto che un alunno debba andare a scuola, nei primi anni di vita, e che debba prendere "lezioni" dal proprio insegnante. In ambito esoterico (ma è più giusto dire "parafisico", cioè ispirato dal confronto di entità di diversa evoluzione che vivono nei piani sottili) l'insegnante viene chiamato "maestro". Esattamente come qui, sulla terra, può essere chiamato sciamano o illuminato colui che porta con se la conoscenza/evoluzione di decine e decine di incarnazioni. Non è vero che il film non parla di "ritorno" (e meno male che lo hai visto 10 volte ;)). Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi. Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente. Paradiso e Inferno sono stati di coscienza, certo.... se siamo LIBERI dalle cristalizzazioni di stampo cattolico. Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso). Stesso dicasi, in negativo, per lei. Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno). L'interpretazione del film è corretta. Ovviamente SE vediamo la faccenda dal punto di vista simbolico/archetipico.



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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 03:55 
Thethirdeye ha scritto:
Questa storia del "giudizio" io non la vedo.
Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi.
Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente.
Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso).
Stesso dicasi, in negativo, per lei.
->praticamente ognuno crea il suo ambiente?
Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno).
->Quindi se in questa vita molte persone si sono approfittate di me "di lá" troveró un ambiente simile o uguale? (accidenti...pensavo a qualcosa di meglio!)




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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 06:21 
Thethirdeye ha scritto:
Questa storia del "giudizio" io non la vedo. Non la vedo nel film, non la vedo nelle ipnosi regressive e neanche nelle NDE. Magari se me lo spieghi meglio riesco a capire cosa intendi. Perchè detto così mi sembra proprio una frattaglia del pensiero cattolico. Quindi non attinente con la faccenda. Quelli che tu definisci "meglio di te", che si incontrano in altri piani di esistenza, forse sono persone/entità più evolute che possono indicarti in qualche modo la via. Credo sia fisiologico... esattamente come può essere fisiologico il fatto che un alunno debba andare a scuola, nei primi anni di vita, e che debba prendere "lezioni" dal proprio insegnante. In ambito esoterico (ma è più giusto dire "parafisico", cioè ispirato dal confronto di entità di diversa evoluzione che vivono nei piani sottili) l'insegnante viene chiamato "maestro". Esattamente come qui, sulla terra, può essere chiamato sciamano o illuminato colui che porta con se la conoscenza/evoluzione di decine e decine di incarnazioni. Non è vero che il film non parla di "ritorno" (e meno male che lo hai visto 10 volte ;)). Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi. Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente. Paradiso e Inferno sono stati di coscienza, certo.... se siamo LIBERI dalle cristalizzazioni di stampo cattolico. Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso). Stesso dicasi, in negativo, per lei. Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno). L'interpretazione del film è corretta. Ovviamente SE vediamo la faccenda dal punto di vista simbolico/archetipico.

Non ho detto che nel film si parla di giudizio ...
Ho detto che il giudizio è sempre presente nelle NDE e ipnosi regressive
In moltissime NDE appare l'entità che ti fa rivedere la tua vita nella quale vengono mostrate cattive e buone azioni, non è un giudizio questo? Recentemente ho postato una NDE di un ragazzino israeliano ....
Sia Weiss che Newton parlano di una fase di giudizio addirittura Newton parla di un vero e proprio tribunale dove vieni giuicato e costretto a rimediare con le vite successive
Quello che tu chiami karma alla fine è un giudizio, un meccanismo che ti vincola a rimediare
Nel libro tibetano dei morti c'è una fase di giudizio, uguale per tutti, per nulla diversa da quello della religione cattolica

In effetti il film l'ho visto molte volte ma molti anni fa, al tempo pensavo fosse interessante ma ora credo sia solo una mielosa e noiosa americanata
Nei film come quello tutti si identificano nell'attore principale che visse felice e contento
Nessuno si identifica nelle comparse, quelli che restano nei limbi infernali che si intravedono nel film ... chissà perchè!!!
Alla fine ognuno di noi si ritiene così in gamba da meritarsi il paradiso, l'illuminazione, il nirvana, un buon karma ... pura ipocrisia
Non trovi strano che i suicidi debbano vivere in un inferno?? Gesù disse che gli ulimi saranno i primi, ebbene chi è più ultimo di un suicida?
Ora non ricordo bene il film ma i due personaggi non erano così ben delineati come dici tu, il buono e la cattiva
Lui era un arrivista energico che pretendeva il massimo dai figli, lei era un'artista molto fragile
Ebbene, secondo il mio giudizio, avrei mandato lui all'inferno e lei in paradiso
Chi decide TTE? chi decide che un suicida deve andare nel limbo della sua disperazione solo perchè è più sensibile degli altri?
Manderesti all'inferno anche Robin Williams?


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 09:10 
Mi sa che non hai capito la questione principale.
Lei va all'inferno, lui prima in paradiso e dopo intraprende il viaggio per trovarla e aiutarla, guidato da un'aiuto (chiamalo maestro, angelo o come ti pare - io lo vedo solo come un'entità che probabilmente ha già vissuto tutto quello e quindi vuole aiutare Williams).
Ma quei due luoghi sono solo frutto della loro coscienza/consapevolezza.
Infatti una volta che lui riesce a fare rinsavire lei, i due passano alla fase successiva, ovvero una nuova incarnazione.
Io la trovo splendida come immagine simbolica.
In pratica ti dice che se muori, e sei credente cristiano, ti sarai creato il paradiso o l'inferno, dove andrai...
Ma questa è solo un'altra fase dl cammino.
Quando comprendi questo, passerai a quella successiva. Nel caso del film, una nuova reincarnazione dove poter evitare di commettere gli stessi errori di quella precedente.
Le comparse dell'inferno e tutto il resto, sono solo persone che come i protagonisti devono solo comprendere quello che ti ho appena spiegato e passare oltre.
Spero che ora sia più chiaro.

gippo ha scritto:
Chi decide TTE? chi decide che un suicida deve andare nel limbo della sua disperazione solo perchè è più sensibile degli altri?
Manderesti all'inferno anche Robin Williams?


Secondo me lo decide lui stesso influenzato dalle idee della propria religione.
E ci sta fino a che non lo comprende.
E sul giudizio che ti sta tanto a cuore, potrebbe sempre essere lui stesso che se lo impone per lo stesso motivo. Sa di aver fatto del male ed è convinto che per rimediare deve soffrire.
I giudici e i giudicanti? Frutto della sua convinzione.
Hai mostrato il filmato di Newton.
Non ti sembra assurdo tutto quello che ha descritto? Giuria, applausi, giudici, diavoli, ecc...?
E secondo te non è un ragazzo fortemente influenzato dalle religioni, quello?!
Capisci che intendo?


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 10:18 
Thethirdeye ha scritto:
Questa storia del "giudizio" io non la vedo. Non la vedo nel film, non la vedo nelle ipnosi regressive e neanche nelle NDE. Magari se me lo spieghi meglio riesco a capire cosa intendi. Perchè detto così mi sembra proprio una frattaglia del pensiero cattolico. Quindi non attinente con la faccenda. Quelli che tu definisci "meglio di te", che si incontrano in altri piani di esistenza, forse sono persone/entità più evolute che possono indicarti in qualche modo la via. Credo sia fisiologico... esattamente come può essere fisiologico il fatto che un alunno debba andare a scuola, nei primi anni di vita, e che debba prendere "lezioni" dal proprio insegnante. In ambito esoterico (ma è più giusto dire "parafisico", cioè ispirato dal confronto di entità di diversa evoluzione che vivono nei piani sottili) l'insegnante viene chiamato "maestro". Esattamente come qui, sulla terra, può essere chiamato sciamano o illuminato colui che porta con se la conoscenza/evoluzione di decine e decine di incarnazioni. Non è vero che il film non parla di "ritorno" (e meno male che lo hai visto 10 volte ;)). Il film finisce con la famiglia che si riunisce (nell'aldilà) e con padre e madre che decidono di reincarnarsi. Infatti, le ultime scene, vedono entrambi incontrarsi di nuovo su quel lago... esattamente come si erano incontrati nella loro vita precedente. Paradiso e Inferno sono stati di coscienza, certo.... se siamo LIBERI dalle cristalizzazioni di stampo cattolico. Se ci pensi, lui, estremamente positivo ed entusiasta della vita, dopo l'incidente, trova una realtà affine con la sua (una sorta di paradiso). Stesso dicasi, in negativo, per lei. Infatti, in vita, era una pragmatica e/o materialista e, dopo il suicidio, finisce nelle profondità buie della sua coscienza, materializzando quella situazione allucinante in cui lui poi decide di raggiungerla (una sorta di inferno). L'interpretazione del film è corretta. Ovviamente SE vediamo la faccenda dal punto di vista simbolico/archetipico.



Ed è proprio questo il punto,chi decide e cosa decide,in questa caso la decisione è influenzata dall'amore terreno tra due persone,quindi un sentimento
che padroneggia nella loro scelta
Al di là dell'americanata del film,si evince un punto fermo,la scelta,chi,cosa e soprattutto perchè la scelta è orientata verso la reincarnazione?
Amare in vita e donare tutto se stesso alla persona amata non vuol dire "attaccamento" anche nell'aldilà per l'eternità
Perché se in vita fossi identificato completamente in un'altra persona,vuol dire vivere in funzione di...
Secondo te quale altra scelta avrebbero potuto fare i 2 protagonisti?Naturalmente reincarnarsi,non sospettano minimamente che possa esistere altro
e la "guida" si guarda bene dal rivelare che possa esserci altro."Ombre" dunque sia in vita che da morti
Come vedi non vi è bisogno di alcun "processo" in questo caso,è bastato solo il ricordo dell'amore terreno per farli ritornare,il centro emozionale in questo caso è l'unico protagonista
Ma quando ne usciamo fuori se continuiamo a non conoscerci,come potremo mai affrontare l'esperienza dell'aldilà senza prima "essere"

Quella "guida" avrebbe potuto fargli credere qualunque cosa e il malcapitato Williams avrebbe creduto,lui non si conosce,non ha la minima idea di cosa sia "anima" in effetti per lui è "reale" l'irreale e non viceversa


Vedi Tte perchè è importante conoscersi in vita,non può un'emozione trattenerti per l'eternità in questa dimensione
In questo caso, la considerazione che abbiamo noi dell'amore quasi sempre deriva dalla non reale comprensione dell'amore stesso,ci illudiamo di conoscere l'amore quando in effetti è lui che conosce noi, lui decide per noi,e bello sentirsi pervadere da quella emozione,faremmo di tutto pur di conservare tale stato Ma nel momento in cui l'amata innocentemente sorride ad un'altro tutto crolla,tutto precipita,
Quale amore dunque?


La scelta dobbiamo farla in "vita" non nell'aldilà



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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 16:41 
Solarys ha scritto:
Capisci che intendo?

Capisco quello che intendi ma forse non hai inteso quello che cercavo di dire a TTE
Chi decide cosa sia bene e male? Sulla base di quali valori ma soprattutto perchè?
Un serial killer uccide poichè è un predatore, un fanatico dell'ISIS uccide per convinzione ma vengono condiserati (giudicati) dalla società come mostri
Hanno commesso il peggiore dei reati, hanno macchiato il proprio il karma e dovranno riparare con diverse vite sulla terra, dovranno evolvere
Ma chi decide? Sia il killer che il fanatico ISIS non si sentono colpevoli di quello che hanno fatto, anzi dal loro punto di vista si meritano il "paradiso"
Quindi esiste una giustizia che si basa sulle stesse regole di convivenza sociale che abbiamo qui?
Dagli scritti di Weiss e Newton pare proprio così ...
Non solo, ci sono entità distinte da noi che sono organizzate gerarchicamente e che decidono su di noi e ci giudicano secondo quel metro di giudizio
Sono entità separate, non le creiamo noi ...
Quello che ho postato non è un filmato di Newton, non si tratta di una ipnosi regressiva ma della NDE di un ragazzo ebreo, lo riporto qui così sappiamo di cosa stiamo parlando

Probabilmente è molto accentuata dalla giovane età e dalla forte fede del ragazzo ma simili esperienze avvengono anche per il laici, non è una questione di fede religiosa
Se togli l'emotività del ragazzo la descrizione non è affatto diversa dalla maggior parte delle NDE e delle ipnosi regressive.


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 19:21 
rew63 ha scritto:
Ed è proprio questo il punto,chi decide e cosa decide,in questa caso la decisione è influenzata dall'amore terreno tra due persone,quindi un sentimento
che padroneggia nella loro scelta
Al di là dell'americanata del film,si evince un punto fermo,la scelta,chi,cosa e soprattutto perchè la scelta è orientata verso la reincarnazione?
Amare in vita e donare tutto se stesso alla persona amata non vuol dire "attaccamento" anche nell'aldilà per l'eternità
Perché se in vita fossi identificato completamente in un'altra persona,vuol dire vivere in funzione di...

Tale legame nasce qui, in questo posto, dove siamo separati ... la forma più potente di dipendenza alla materia
Questo film non ci sta parlando di illuminazione, raggiungimento del nirvana ... ma proprio del contrario, l'attaccamento alla materia
Riporto un intervento illuminante di sghighella
Cita:
l'amore E' STATO FATTO DIVENTARE un concetto egoistico.
Difatti fino a un certo punto della storia umana, (e qui torniamo alla nascita del patriarcato e della proprietà privata) non esisteva il concetto di innamoramento romantico, sembra che quest'ultimo non sia altro che una sovrastruttura mentale, per cui nulla di reale, un'illusione insomma...
Niente di più vero: il concetto di amore (incondizionato) è stato strumentalizzato e il valore immenso di questa breve parolina di 5 lettere è andato diluendosi nel tempo...fino all'inflazione love love love...

Altro riferimento interessante la ricerca di Eve Lorgen: viewtopic.php?t=9579&start=76


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 20:57 
Solarys ha scritto:
Secondo me lo decide lui stesso influenzato dalle idee della propria religione.
E ci sta fino a che non lo comprende.
E sul giudizio che ti sta tanto a cuore, potrebbe sempre essere lui stesso che se lo impone per lo stesso motivo. Sa di aver fatto del male ed è convinto che per rimediare deve soffrire.
I giudici e i giudicanti? Frutto della sua convinzione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 21:07 
gippo ha scritto:
Il meccanismo sembra uguale per tutti, non siamo noi a gestirlo ne tanto meno a crearlo


Anche se non escludo interventi di parassiti di un qualche genere,
è la nostra educazione ed ambiente sociale a definire cosa vedremo nell'aldilà.
Anche il concetto di bene e male dipende da essi.
Siamo noi che ci autogiudichiamo perchè siamo abituati a giudicare.



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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 01/08/2016, 21:54 
Xanax ha scritto:
gippo ha scritto:
Il meccanismo sembra uguale per tutti, non siamo noi a gestirlo ne tanto meno a crearlo

Anche se non escludo interventi di parassiti di un qualche genere,
è la nostra educazione ed ambiente sociale a definire cosa vedremo nell'aldilà.
Anche il concetto di bene e male dipende da essi.
Siamo noi che ci autogiudichiamo perchè siamo abituati a giudicare.

Il meccanismo per funzionare deve essere ben fatto ...
In questo mondo di sopravvivenza mi chiedo chi riesce a vivere senza infrangere l'etica sociale
Quel giorno che non hai dato l'euro al mendicante, che non ti sei scusato, che hai prevaricato ...
Poichè è di questi piccoli dettagli che si parla nelle ipnosi di Newton
Ora ti chiedo: rispetto all'eternità, all'universo infinito ... che razza di importanza possono avere questi atteggiamenti?
Cosa puoi apprendere dalla crudeltà dell'ISIS che già non hai appreso nelle barbare vite durante il medioevo?
Per me tutto questo non ha senso, l'autogiudizio è solo uno strumento per tenerti qui


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 02/08/2016, 10:20 
gippo ha scritto:
Non solo, ci sono entità distinte da noi che sono organizzate gerarchicamente e che decidono su di noi e ci giudicano secondo quel metro di giudizio
Sono entità separate, non le creiamo noi ...


Ma questo lo dici tu.
Forse è meglio se ti ricordo che tutto quello di cui stiamo parlando sono pure e semplici congetture, compreso quello che dice Weiss o altri.
Non possiamo avere la certezza che sia come dicono loro o come dico io.
Magari una volta morto tutto apparirà tremendamente chiaro, mentre noi siamo qui a farci pippe mentali [:246]
Al momento non ha neanche senso prendere l'argomento cosi seriamente come stai facendo tu, perchè comunque finchè siamo in vita non possiamo fare niente a riguardo.
Ti faccio un esempio.

John Mach ha studiato le abductions e tirato le sue conclusione.
E morto. Aveva un assistente. Poco dopo la sua morte alla sua assistente le appare in sogno, e sai che gli dice? "Abbiamo sbagliato tutto. Nessuna delle conclusioni alla quale siamo giunti è vera. Aspettami...mi rifarò vivo più avanti."

Ora, a mio parere è stato veramente lui parlarle, ma come vedi, se è vero, hanno passato una vita a studiare le abductions e a tirare conclusioni che poi si sono rivelate sbagliate.
Capisci quindi che come stai facendo tu, è una cosa che non ha senso.
Tanto comunque qui ed ora non puoi farci niente, e comunque ti stai creando mille preoccupazioni che di sicuro non ti fanno bene. Perchè si vede che in fondo sei preoccupato del "giudizio" e di un eventuale ciclo di reincarnazioni. E non ha senso. Leggiti quello che vuoi, studia, ecc, ma non viverla male...deciderai quando sarai morto come agire in quel momento.

gippo ha scritto:
Cosa puoi apprendere dalla crudeltà dell'ISIS che già non hai appreso nelle barbare vite durante il medioevo?


Ma chi ti dice che le anime che stanno vivendo oggi, abbiano vissuto durante le barbare vite del medioevo?
Io non credo che tutti noi abbiamo vissuto tutte le epoche della storia.
Secondo me ci si reincarna quando si ha la necessità di farlo.
Non credo che muori e ti reincarni subito.


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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 02/08/2016, 11:20 
Solarys ha scritto:
John Mach ha studiato le abductions e tirato le sue conclusione.
E morto. Aveva un assistente. Poco dopo la sua morte alla sua assistente le appare in sogno, e sai che gli dice? "Abbiamo sbagliato tutto. Nessuna delle conclusioni alla quale siamo giunti è vera. Aspettami...mi rifarò vivo più avanti.Ora, a mio parere è stato veramente lui parlarle, ma come vedi, se è vero, hanno passato una vita a studiare le abductions e a tirare conclusioni che poi si sono rivelate sbagliate."


Può essere interpretata in altro modo,cioè gli è stato fatto credere che il suo lavoro fosse errato ,deve rimediare reincarnandosi
Sono bravi "quelli dell'altra parte",sono maestri nel far credere qualsiasi cosa ad un'anima sventurata,
Il ciclo della reincarnazione è diventato "meccanico",ha perso quella finalità(se mai ci fosse stata)"dell'evoluzione spirituale",non potrai mai
distaccarti dalla materia per quante vite "accetteresti" di vivere.La "materia è la droga più potente


Solarys ha scritto:
Tanto comunque qui ed ora non puoi farci niente,"


Ti sbagli,è proprio qui che hai la possibilità di prendere coscienza del "problema",è proprio in vita che devi cercare di "essere" veramente,perchè
sciupando la vita e dicendo a te stesso,poi di là si vedrà,non cristallizzi niente dentro te stesso
Non acquisisci quelle proprietà dell'osservatore,uniche, affinchè cessi l'identificaziobne con la materia
Il qui è ora è proprio questo,bisogna prendere coscienza dell'inganno della materia,non è reale
E qual fantomatico sentimento che viene chiamato Amore,è solo illusione,basta togliere pochi millimetri di epidermide dal corpo che dall'amore
si passerebbe alla repulsione.
Chi o cosa amiamo veramente?Questa è la domanda vera da porsi



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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 02/08/2016, 12:09 
rew63 ha scritto:
Solarys ha scritto:
Tanto comunque qui ed ora non puoi farci niente,"


Ti sbagli,è proprio qui che hai la possibilità di prendere coscienza del "problema",è proprio in vita che devi cercare di "essere" veramente,perchè
sciupando la vita e dicendo a te stesso,poi di là si vedrà,non cristallizzi niente dentro te stesso
Non acquisisci quelle proprietà dell'osservatore,uniche, affinchè cessi l'identificaziobne con la materia
Il qui è ora è proprio questo,bisogna prendere coscienza dell'inganno della materia,non è reale
E qual fantomatico sentimento che viene chiamato Amore,è solo illusione,basta togliere pochi millimetri di epidermide dal corpo che dall'amore
si passerebbe alla repulsione.
Chi o cosa amiamo veramente?Questa è la domanda vera da porsi





Concetto che NoN posso non quotare.

IMHO, ben detto rew63. [:264]



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 Oggetto del messaggio: Re: Morire per 6 minuti
MessaggioInviato: 02/08/2016, 12:39 
rew63 ha scritto:
E qual fantomatico sentimento che viene chiamato Amore, è solo illusione

rew63... è tutto il resto ad essere un'illusione.. non "quel fantomatico sentimento che viene chiamato Amore".

Se dici quello che hai detto, FORSE, c'è qualcosa che ti ha deluso profondamente.
Se così fosse, sarebbe da analizzare questo aspetto (cioè l'esperienza in sè), piuttosto che l'Amore stesso come concetto universale...

Che ne pensi?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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