12/08/2016, 16:33
Plutone77 ha scritto:mik.300 ha scritto:ma a parte quello..
il bomba manda sms intimidatori a giornalisti sgraditi,
fa stalking a spadaccine fig.he e a chissà chi altre..
ma io mi chiedo..
come accidenti fa ad avere
i numeri di tutti?
e ha messo pure un suo amico
a capo della cybersecurity..
E' una specie di Testimone di Geova cagacazz., soltanto che invece del citofono lui usa il telefono![]()
A proposito della Di Francisca:Di Francisca spietata, così infilza Schwazer: "La sua squalifica? C'è chi paga dei soldi per...". Alex demolito
Dopo l'argento olimpico, nei commenti che seguono l'incontro, Elisa Di Francisca parla anche della squalifica a otto anni inflitta ad Alex Schwazer, la cui notizia era arrivata poco prima del suo incontro. La fiorettista non si mostra granché compassionevole, e afferma: "Io non ho mai barato, non ho mai pagato nessuno per farmi vincere. Ho la coscienza pulita perché non mi sono mai dopata in vita mia. Questa è la mia linea e lo sarà sempre, i risultati li voglio ottenere solo attraverso i miei sacrifici". Parole nette, quelle della campionessa, che riserva un'altra stoccata a Schwazer: "Sta a ognuno di noi comportarsi bene"
http://www.liberoquotidiano.it/news/119 ... arato.html
Ipocrita, oltre che lecchina; ma come la storia sportiva insegna quando si parla di doping, bisogna essere cauti nel fare i paladini della trasparenza ed autoelevarsi allo status di santarellini... attenzione che la ruota gira.
12/08/2016, 16:45
13/08/2016, 08:22
13/08/2016, 08:34
ArTisAll ha scritto:Renzi e i “picchiatori del web”: una verità imbarazzante
di Marcello Foa¯
Bene, ora lo sappiamo: Matteo Renzi e Filippo Sensi possono contare su un esercito invisibile. Che c’è per loro ma non c’è per il pubblico. Un esercito composto da un numero imprecisato di blogger incaricato di battere il web per sostenere le posizioni del premier e denigrare quelle degli oppositori. Il tutto sotto mentite spoglie. Già perché i guerrieri del web, ma sarebbe meglio chiamarli i “picchiatori del web”, mica dichiarano la propria appartenenza politica.
Si presentano come normali internauti, appassionati di politica che passano ore su Facebook, su Twitter, sui blog a duellare con foga, per creare l’onda pro Renzi o spezzare quella anti Renzi. Roba da professionisti.
La notizia del Fatto Quotidiano di qualche giorno fa, in cui si narra che Filippo Sensi ha invitato a “menare Di Battista sulla Libia” non è un fatto di colore, non è un colpo di sole estivo come è stato trattato dai giornali, che hanno evidenziato come il portavoce si sia sbagliato di chat, scrivendo il messaggio su quella usata per mandare comunicati ufficiali ai giornalisti. È ben più grave. Benché Sensi si sia premurato di fornire una spiegazione, che peraltro non ha convinto nessuno, è evidente che pensava di scrivere su un’altra chat, molto riservata, molto verosimilmente quella in cui i finti blogger aspettano il messaggio del giorno per poi colpire sul web. Costruire ma soprattutto distruggere. Senza pietà. Idee, ma anche persone. In questo caso Di Battista. Fino a pochi mesi fa Casaleggio. Da sempre Salvini. E occasionalmente Berlusconi. In ogni caso chi si oppone alla volontà del Narciso di Rignano. Dirige il Maestro Sensi.
Ma come, penserete voi, il portavoce di un primo ministro fa queste cose? Non dovrebbe rappresentare tutti gli italiani, nel rispetto di un mandato che è comunque istituzionale? Certo che dovrebbe. Ma quando ci sono di mezzo gli spin doctor tutto diventa relativo e opinabile.
Quel che conta è l’obiettivo, che va raggiunto ad ogni costo. Sia chiaro: lo fanno anche altrove, in Francia, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Paesi imbevuti di spin, ma dove si cerca di salvaguardare le apparenze, anche solo per tutelare il presidente o il premier. A occuparsi di queste utilissime ma poco presentabili attività non è mai direttamente il portavoce del presidente o del premier, bensì qualcuno che fa da filtro e che, nell’improbabile ipotesi che la stampa se ne accorga, possa essere sacrificato.
Quel che colpisce di Renzi e del suo spin doctor Sensi è l’arroganza, è la sfacciataggine, è la certezza di non essere denunciati dai giornalisti.
Altrove nessun premier si permetterebbe di minacciare direttori di giornali con frasi del tipo “ti spezzo le gambe”, di inviare sms intimidatori, di occupare la Rai per spegnere qualunque voce di dissenso e, a quanto pare, persino la libertà di satira. Nessun portavoce riuscirebbe a rimediare alla gaffe della chat con una battuta, peraltro poco riuscita e per nulla credibile.
In Italia, nell’Italia di Renzi, invece è pratica corrente. Sanno, Matteuccio e il suo abile propagandista, che la maggior parte dei giornalisti, con poche lodevoli eccezioni, preferirà tacere, per convenienza, anziché battere i pugni sul tavolo.
Solo dopo, solo quando Renzi, nonostante l’overdose di spin, sarà finito, tuoneranno. Dopo, quando non c’è nulla da rischiare
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fonte
13/08/2016, 12:39
13/08/2016, 17:08
13/08/2016, 19:30
13/08/2016, 19:34
13/08/2016, 19:46
MaxpoweR ha scritto:non erano istituzionalizzate ^_^
13/08/2016, 20:23
13/08/2016, 21:34
Ufologo 555 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:non erano istituzionalizzate ^_^
Questa è bella!
13/08/2016, 22:01
14/08/2016, 08:13
mik.300 ha scritto:io questa qui non la sopporto..
ti sbatte le tette e il kulo
in faccia a ogni piè sospinto..
basta vedere la mise indecente del giuramento del governo..
e quando qualcuno glielo fa notare
(il vignettisa del fatto quotidiano)
manda avanti i vari parakuli a protestare..
ma andasse a quel paese..
come direbbe sordi..Guarda su youtube.com
14/08/2016, 10:27
14/08/2016, 12:24