Cita:
Titolò "Cicciottelle azzurre": licenziato Tassi, il direttore di Qs
Un titolo infelice sulla squadra di tiratrici aveva generato una tempesta di critiche e di commenti negativi.
l titolo sulle arciere “cicciottelle" è costato caro a Giuseppe Tassi, direttore di Qs Quotidiano Sportivo: l’editore Riffeser Monti lo ha infatti sollevato dall'incarico in seguito alla violentissima tempesta di commenti sui social network e non solo.
la nota dell'editore — Questo il testo della secca nota dell'editore di Qn, vice presidente e amministratore delegato della Poligrafici Editoriale: "L’editore Andrea Riffeser Monti si scusa con le atlete olimpiche del tiro con l’arco e con i lettori del Qs Quotidiano Sportivo, per il titolo comparso sulle proprie testate relativo alla bellissima finale per il bronzo persa con Taipei. Lo stesso editore a seguito di tale episodio ha deciso di sollevare dall’incarico, con effetto immediato, il direttore del Qs Giuseppe Tassi".
Qs Quotidiano Sportivo è la testata del gruppo Poligrafici editoriale che si occupa di gestire le notizie sportive delle testate collegate a Qn Quotidiano Nazionale (il fascicolo comune a il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno).
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b]la vicenda[/b] — Protagoniste del caso mediatico, loro malgrado, le bravissime Guendalina Sartori, Claudia Mandia e Lucilla Boari, azzurre del tiro con l'arco. A portarle alla ribalta nazionale e al centro del dibattito pubblico - più che l'intenso ed emozionante pomeriggio olimpico in cui, da matricole, hanno raggiunto il quarto posto nell'arco a squadre femminile - era stato un titolo su Il Resto del Carlino: "Il trio delle cicciottelle sfiora il miracolo olimpico". Apriti cielo: bufera di polemiche, accuse, commenti e indignazione per le parole poco politicamente corrette. Il direttore di Qs, Giuseppe Tassi, aveva provato a correre ai ripari, pubblicando una nota di scuse, ma ormai era troppo tardi. In una lettera aperta, il presidente della Federazione Mario Scarzella sottolineava il "cattivo gusto a dir poco irriguardoso" del titolo, e diverse pagine Facebook, molto popolari, rinfocolavano le polemiche. Dopo 24 ore di attacco social continuato, il siluramento da parte dell'editore per tentare di placare le proteste.
l'ordine ironico:
"petizione anche per cicciobello" — Su Facebook invece il segretario nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Paolo Pirovano, difende il collega: "Prendo atto che `cicciottelle´ è una gravissima offesa, costata il posto di lavoro al direttore di Qs. A coloro i quali chiedono la radiazione del collega, rivolgo un quesito: quali sanzioni applicare ai giornalisti che si rendono responsabili di gravi violazioni del codice deontologico? Tagliamo loro la mano destra? Ora dai sacerdoti della verità, dai censori dell'hashtag e dalle maestrine dal click facile (la penna rossa non è più politically correct) mi aspetto, per coerenza, una petizione alla Giochi Preziosi per cambiare nome al bambolotto `Cicciobello´ con cui dal 1962 hanno giocato, giocano, sono cresciute e crescono intere generazioni. È offensivo e anti educativo. Si accettano, come al solito, suggerimenti".
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b]la fitarco[/b] — In serata è stata poi diffusa una nota della Federazione, che recita: "In riferimento alle polemiche suscitate dal titolo dell'articolo apparso su Il Resto del Carlino, i dirigenti, gli atleti e lo staff tecnico vogliono specificare che la Federazione Italiana Tiro con l'Arco è impegnata a Rio de Janeiro per gareggiare e cercare di onorare al meglio la maglia azzurra ai Giochi Olimpici. Pertanto ogni polemica non verrà da noi considerata in quanto tutte le nostre forze sono dirette esclusivamente al risultato agonistico".
sconcerto — "Diciamo che quando ho letto l'articolo che è stato pubblicato sul giornale, la prima impressione è stata di sconcerto. Non potevo pensare che un direttore di un quotidiano, potesse avallare un articolo che di sportivo aveva ben poco". Lo ha detto al Tg4 Giuseppina Boccardo, docente di educazione fisica e mamma di Claudia Mandia, una delle tre atlete azzurre di tiro con l'arco in gara alle Olimpiadi di Rio, definite da QS "Il Trio delle Cicciottelle". "Il direttore - ha proseguito la donna - Le scuse le ha fatte ai lettori e non alle atlete. Le atlete hanno lavorato tantissimo per arrivare alle Olimpiadi e cosa viene fuori? Che sono cicciottelle. Sono stata arrabbiata, ma poi ho sorriso. Mia figlia ha riso e ha pubblicato su Facebook un'immagine con scritto 'Je suis Cicciottella'. So che Claudia non ha il fisico di atleta di ginnastica ritmica che ha praticato, ma è stata una pallavolista ottima a Salerno - ha concluso -. Ha avuto sempre un fisico non grasso, ma possente e la sua prova fisica è stata vista da tutti".
http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/2016/0 ... 6984.shtmlPotrebbe sembrare una stupidaggine, invece non lo è. La dittatura del "politicamente corretto" sta raggiungendo livelli preoccupanti, questo qua ha provato a chiamare le cose con il proprio nome e ci ha rimesso il posto.
Invece di indignarsi (che offesa sarebbe poi, "cicciottelle"?), i paladini del "politically correct" dovrebbero consigliare a queste signore di dimagrire. Facciano dello sport per bruciare i grassi in eccesso. Magari potrebbero scaricare l'app dei "pokemon go" e fare dell'esercizio correndo dietro a Pikatchu
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