sottovento ha scritto:
Secondo me è inutile stare a discutere del passato. Bisogna che qualcuno inizi ad occuparsi del presente e soprattutto fare quella reale prevenzione di cui ha bisogno il nostro paese da nord a sud poiché di eruzioni, terremoti, esondazioni e nevicate fuori la norma ce ne saranno sempre nel corso dei tempi per cui rischiamo di trovarci nuovamente in situazioni analoghe. Occorrerebbe un ministero specifico dedicato alle calamità naturali atto a svolgere opera di prevenzione controllando palmo a palmo tutta la penisola italiana e intervenendo con grandi opere (non mi riferisco a Tav, ponte sullo Stretto etc.), ma ad interventi mirati dalle abitazioni ai corsi d'acqua con edilizia antisismica, opere di rifacimento degli argini e manutenzione dei letti dei fiumi, controllo delle aree boschive soggette a frane etc. Sarebbe un'opera faraonica che creerebbe i presupposti per tutti di vivere in un paese più sicuro e consentirebbe la creazione di migliaia di posti di lavoro.
Si facciano leggi speciali, si tassino le pensioni d'oro, si taglino stipendi e privilegi ai parlamentari, si mettano dazi sulle aziende che spostano mano d'opera all'estero, si facciano leggi speciali sull'evasione fiscale, si taglino gli sprechi immani di questo paese e vedete che i soldi si trovano in un attimo.
Scurdammuce 'o passato????
Non mi piace per niente, perché nel passato ci sono esperienze che sono preziose, come quelle della gente del Friuli e del Belice.
Si possono prendere tutti i provvedimenti da te elencati, ma non basterebbero se non si educa civicamente la gente e le si fa capire che non c'è niente gratis.
Se qualcuno, eufemismo perché sono milioni in Italia, ha qualche cosa (vive) sistematicamente gratis, qualcun altro lavorato e suda anche per lui.
Se per esempio, migliaia di individui circolano senza casco in moto, parte dell'assicurazione, la pago anch'io.
Ed anche il vigile che non fa la contravvenzione.
Quando le regole saranno uguali, imposte e rispettate da tutti quanti, magari possiamo parlare più serenamente di opere comuni ed quant'altro.