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Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

19/01/2017, 11:00

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Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

19/01/2017, 13:31

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Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

19/01/2017, 13:38

Ahahah! Alla culona toccherà baciare il piedone di Trump... :D

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

19/01/2017, 19:37

[:304]


Tajani, foglia di fico sui nostri fallimenti


La Commissione Europea ci boccia il bilancio, nella classifica delle 30 maggiori economie industriali del mondo presentata al World Economic Forum di Davos siamo al 27° posto, l’Alitalia è di nuovo sull’orlo del fallimento e anche la Luxottica si è rifugiata all’estero e non sarà più quotata alla Borsa di Milano; però alla presidenza del Parlamento Europeo adesso c’è Tajani.

Si avverte qualcosa quantomeno qualcosa di patetico, per non dire di peggio, negli unanimi squilli di tromba con cui quasi tutti i giornali e telegiornali italiani hanno salutato l’elezione a tale carica dell’italiano Antonio Tajani. Ne siamo contenti per lui ma, rispetto a tutto quel che più sopra si ricordava, si tratta di un fatto nella sostanza irrilevante, la cui glorificazione allunga ulteriori ombre sul clima di regime che ormai predomina nella stampa del nostro Paese. L’elezione di Tajani al posto del dimissionario Martin Schulz non è altro che la conferma di un accordo di legislatura, peraltro già più volte siglato in precedenza, in forza del quale alla presidenza del Parlamento siede per i primi due anni e mezzo un esponente del gruppo parlamentare euro-socialista (che comprende anche il Pd italiano) e nei due anni e mezzo successivi un esponente euro-popolare (che comprende anche Forza Italia). In tale quadro il fatto che sia il candidato popolare che il candidato di bandiera socialista, rispettivamente Antonio Tajani e Gianni Pittella, fossero italiani è semplicemente un dettaglio di cronaca. Piuttosto ci si dovrebbe domandare come mai, da quando il Parlamento Europeo è elettivo, ci siano voluti circa trent’anni perché alla sua presidenza giungesse un nostro concittadino.

L’unico fatto nuovo era che questa volta il cambio della guardia, la cosiddetta “navetta”, aveva rischiato qualche intoppo. Gli euro-socialisti si sono infatti rimangiati la “navetta” sostenendo che non potevano più accettare ci fosse un euro-popolare pure alla presidenza del Parlamento adesso che tanto la Commissione Europea quanto il Consiglio dei capi di Stato e di governo hanno un presidente euro-popolare. Di qui un colpo di mano, poi fallito, del quale non a caso la stampa italiana aveva nei giorni scorsi dato notizia in modo per lo più incompleto e reticente: il prospettato passaggio dei 17 europarlamentari del Movimento 5 Stelle dal gruppo euroscettico EFDD presieduto da Nigel Farage, il “padre” della Brexit, al gruppo liberale europeo, ALDE, presieduto dal fiammingo Guy Verhofstadt. Rafforzato dall’arrivo dei “grillini”, l’ALDE sarebbe divenuto il proverbiale ago della bilancia. Come si sa il piano non ha però funzionato perché molto euro-parlamentari liberali vi si sono opposti minacciando la secessione. E’ servito però indirettamente agli euro-popolari per raccogliere voti tra gli euro-scettici di Nigel Farage e i liberali di Verhofstadt quanti ne bastavano per garantire ugualmente l’elezione del loro candidato. Se poi nel prossimo futuro dovessimo vedere dimettersi dalla presidenza del Consiglio dei Capi di Stato e di governo l’euro-popolare Donald Tusk, polacco ma sin qui sostenuto dalla Germania, oppure Jean-Claude Junker, presidente della Commissione, allora dovremmo concludere che dietro l’elezione di Antonio Tajani - che ha raccolto 351 voti su 713 votanti contro i 282 andati a Pittella – stanno pure accordi sotto banco fra i due gruppi maggiori.

Così stanno le cose. Che cosa c’entra tutto questo con il tripudio per l’elezione di Tajani a presidente del Parlamento Europeo? Non c’entra assolutamente nulla. Semplicemente l’occasione è stata presa al volo dall’ordine costituito della stampa italiana, sempre vicino all’area di centro-sinistra, per farne un… premio di consolazione a compenso della serie costante di bastonate che il nostro Paese sta prendendo in sede europea. Per questo giornali e telegiornali anche visceralmente anti-berlusconiani non esitano a chiudere non solo un occhio ma anche due sul profilo politico di Tajani, co-fondatore di Forza Italia e da sempre fedelissimo a Berlusconi. Beninteso, la sua è una posizione politica, non una colpa. Sorprende però che tale posizione politica sia improvvisamente divenuta accettabile anche agli occhi di chi ama spacciarla come un’ignominia. Chi avrebbe mai potuto immaginare che Tajani sarebbe divenuto una bandiera da sventolare anche per giornali come il Corriere e la Repubblica? Che in sede europea il governo sia alla canna del gas?

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-taj ... -18687.htm

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

22/01/2017, 17:29

A Coblenza

Salvini e Le Pen invadono casa Merkel. È partito l'assalto all'Europa: "Votiamo"

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«Dopo la Brexit e la vittoria di Trump, nei prossimi mesi tocca a noi». È il succo del vertice organizzato ieri a Coblenza, Germania, dai partiti che a Bruxelles compongono il gruppo "Europa delle nazioni e della libertà". Quello della francese Marine Le Pen, dell' olandese Geert Wilders, della tedesca Frauke Petry. E di Matteo Salvini.

I prossimi mesi prevedono sfide elettorali in Germania e nei Paesi Bassi. A Parigi. Forse in Italia. E i cosiddetti populisti (ma «così ci chiamano» gli avversari, ringhia Salvini) sognano di sfruttare l' onda del malessere contro l' Unione europea, l' immigrazione, l' islam, la globalizzazione. Ad Amsterdam e dintorni, i sondaggi descrivono un Wilders galoppante. L' aria che tira a Parigi consente alla Le Pen di sognare, anche se sarà dura spuntarla sulla grande ammucchiata che cercherà di fermarla. Come già successo alle regionali del 2015.

Frauke Petry di Alternativa per la Germania spaventa la Merkel: in alcuni lander dove si è votato nel 2016 ha superato il 24%. Alcuni giornali la descrivono come una pericolosa estremista, accusando il suo partito di negare addirittura l' Olocausto. Lei ha risposto rifiutando ad alcune testate tedesche l' accredito per seguire i lavori di ieri. Mentre i leader sfilavano sul palco della Congress Hall gridando «vogliamo un' altra Europa!» (Wilders) o «cacciamo le Merkel, gli Hollande, i Renzi!» (Salvini), un corteo di contestatori - in larga parte mobilitati da sinistra e sindacati - mostrava poster di Hitler e di Mussolini. Tanto da aver noleggiato una chiatta che, dal fiume Mosella, s' è avvicinata al quartier generale populista vomitando fischi e insulti. Tra la folla, c' erano anche il vice della Cancelliera tedesca, Sigmar Gabriel, e il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn.

Dentro la sala, giurano i presenti, manco se ne sono accorti. L' applausometro ha premiato la Le Pen: «Viviamo la fine di un' era e la nascita di una nuova», il 2017 sarà «l' anno del risveglio dei popoli del centro Europa», perché «il tempo in cui i nazionalisti erano gruppi marginali è finito». Staffilata alla Merkel: «La Cancelliera si presenta sui media francesi come un' eroina umanitaria per aver accolto i rifugiati, però non chiede ai tedeschi cosa pensano di questa politica migratoria».
Wilders accusa i «partiti tradizionali» che «promuovono la nostra islamizzazione»: le donne, ha aggiunto, «hanno paura di mostrare i loro capelli biondi». La padrona di casa Petry cita Trump, «ci ha indicato la via!».

Poi ecco Salvini. Comincia con un pensiero alle vittime della valanga in Abruzzo. «Migliaia di persone sono senza casa e senza luce mentre i migranti sono in albergo. Questa non è solidarietà, questa è pazzia». Seguono attacchi all' euro «fallito e criminale» . Conclude auspicando che «qualcuno torni a preoccuparsi delle sorti dei nostri giovani», accusando «i finti leader anti-sistema» che hanno un unico obiettivo: «Dividere» l' asse sovranista, così come lo definisce anche Giorgia Meloni che - da Roma - ritiene quella di «centrodestra» un' etichetta «ormai superata».

Lorenzo Fontana, il vice di Salvini che ieri era con lui a Coblenza, ricorda che la città tedesca «è simbolica», perché lì «ci fu opposizione alla rivoluzione francese alla fine del XVIII secolo. Oggi come ieri il futuro si gioca nella capacità di affermare valori tradizionali e identità». E giura: faremo alleanze «coerenti», il che suona come un ennesimo segnale bellicoso nei confronti del leader di Forza Italia.

Salvini: «Lavoriamo per un' ampia intesa, Berlusconi decida cosa fare». Salta su la Meloni, che il 28 gennaio ha organizzato una manifestazione romana insieme alla Lega. «In piazza invito tutti, anche il Cavaliere.
Ma vogliamo coerenza». A Coblenza, c' è gran voglia di elezioni. Un desiderio che gasa ancora di più Salvini e la Meloni. Stamattina, il leghista farà capolino davanti alla Consulta. Parola d' ordine: «Urne subito».

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... erkel.html

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

31/01/2017, 15:34

tusk prova a fare il comico..
sembra lo schiavo delle piantagioni
che morto il padrone
si sente spaesato..

http://www.corriere.it/esteri/17_gennai ... c04f.shtml

unione europea
L’allarme Ue: da Trump alla Libia
«le sfide più pericolose di sempre»

Alla vigilia del summit della Valletta, il presidente del Consiglio europeo Tusk elenca i nodi da affrontare: Cina «prepotente», Russia «aggressiva», il rischio «disintegrazione»
di Redazione Esteri

Futuro «imprevedibile»

Tusk scrive di un futuro «altamente imprevedibile» a causa di «una Cina prepotente» sul mare, la Russia «aggressiva verso l’Ucraina e i suoi vicini», e poi guerre, terrore e anarchia in Medio Oriente e Africa. Il presidente del Consiglio europeo cita anche le «preoccupanti dichiarazioni» di Trump, anche rispetto alla Brexit, che mettono l’Unione europea «in una difficile situazione, con la nuova Amministrazione che sembra rimettere in questione gli ultimi 70 anni di politica estera americana».

Il rischio «disintegrazione»

«La disintegrazione dell’Ue non porterà al ripristino di una mitica, piena sovranità dei suoi Stati membri, ma alla loro dipendenza reale e fattuale dalle maggiori superpotenze: Usa, Russia e Cina», ha scritto Tusk ai leader comunitari.

ora invece siamo indipendenti,
neh?

qui invece siamo all'assurdo..


La «bomba Trump»

L’inquietudine dei vertici Ue, riferisce l’Ansa, è confermata da fonti diplomatiche a Bruxelles secondo cui l’ordine presidenziale di Donald Trump contro i rifugiati e i cittadini di 7 paesi a maggioranza islamica «sarà la bomba sul tavolo» del vertice informale alla Valletta, centrato sul tema dell’immigrazione e sulle misure per sostenere la Libia e frenare il flusso sulla rotta del Mediterraneo Centrale. Sarebbe in corso un lavoro diplomatico per valutare l’opportunità di una dichiarazione scritta o di una presa di posizione nella conferenza stampa finale del vertice.

cioè da una parte si condanna trump,
dall'altra si auspica un freno al flusso di immigrati..
siamo a livello del double-think di orwell
per davvero..

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

31/01/2017, 16:04

mik.300 ha scritto:«La disintegrazione dell’Ue non porterà al ripristino di una mitica, piena sovranità dei suoi Stati membri, ma alla loro dipendenza reale e fattuale dalle maggiori superpotenze: Usa, Russia e Cina»,

Beh sempre meglio che succubi della UE e di frau Merkel.

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

31/01/2017, 16:13

Tutti "prepotenti", "aggressivi", e LORO NO?!
Ah no, certo... Loro sono abituati ad essere prepotenti solo con i loro sudditi, per il resto a livello internazionale non contano una fava, anzi, sono degli zerbini abituati a prendere ordini dai confratelli e gran maestri d'oltreoceano!

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

31/01/2017, 17:32

... se sono DEM però ....... [^]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

31/01/2017, 22:37

Mi ricordo che con la lira mia madre mi dava 50mila lire e io ci campavo una settimana intera facendo il pieno nella Panda 45s e uscendo quasi tutte le sere e il sabato in discoteca. stamattina ho cambiato 50 euro al bar e tra una spesa e l'altra sono tornato con 15 euro coi quali a stento compro 2 pizze a portar via.

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

31/01/2017, 22:40

sottovento ha scritto:Mi ricordo che con la lira mia madre mi dava 50mila lire e io ci campavo una settimana intera facendo il pieno nella Panda 45s e uscendo quasi tutte le sere e il sabato in discoteca. stamattina ho cambiato 50 euro al bar e tra una spesa e l'altra sono tornato con 15 euro coi quali a stento compro 2 pizze a portar via.


Ma come? Non senti la poderosa spinta nel posteriore?! É la RIPRESA!!
Ovvía icché vo siete grulli?!

L'ITALIA RIPARTE, CIUF CIUF!

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

01/02/2017, 18:25

Wikileaks: materiale compromettente su Marine Le Pen
Wikileaks ha annunciato di possedere più di mille documenti riguardanti la candidata alle elezioni presidenziali francesi del Fronte nazionale Marine Le Pen.

"Dai nostri archivi: 1138 documenti sulla candidata alle presidenziali francesi Marine Le Pen", scrive Wikileals su Twitter.

L'organizzazione di Julian Assange ha fatto sapere anche di avere a disposizione 3600 documenti riguardanti Francois Fillon, l'altro candidato alle elezioni presidenziali francesi, e lo scandalo per il lavoro della moglie.

Fonte

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

01/02/2017, 19:29

... e per forza! Ora da fastidio Marine Le Pen! [8D]

Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

04/02/2017, 15:53

Merkel, Ue può avere un futuro a più velocità
La Cancelliera: "Potrebbe essere scritto nella Dichiarazione di Roma"


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La cancelliera tedesca Angela Merkel crede che l'Europa possa avere un futuro a "diverse velocità" e che questo concetto potrebbe essere formalizzato nella Dichiarazione per il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, che verrà adottata nella capitale italiana a marzo. Lo riferisce la Frankfurter Allgemeine.

"Abbiamo imparato dalla storia degli ultimi anni che ci potrebbe essere un'Unione Europea con differenti velocità e che non tutti parteciperebbero ogni volta ai tutti i passaggi dell'integrazione", ha detto la cancelliera dopo il Consiglio europeo informale di Malta, aggiungendo: "Penso che questo potrebbe essere inserito nella Dichiarazione di Roma".
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Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti

04/02/2017, 16:05

Bellissima la vignetta. Aggiungo un vecchio articolo del Giornale "E la Germania diventò il "Quarto Reich" redatto nel 2014 ma assolutamente da leggere
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 49236.html
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