a me pare proprio che
i russi abbiano tenuto il punto..
i russi sono stati "diplomatici"
ma il messaggio è quello..
infatti tillerson
torna in patria con niente in mano..http://www.corriere.it/esteri/17_aprile ... 8247.shtmlTillerson a Mosca: «Rapporti tra Usa
e Russia ai minimi» Lavrov:
«Divergenze non incolmabili»
L’inviato Usa in visita a Mosca: «Profonde differenze, rapporti a livello basso. Regime di Assad alla fine, Mosca lo riconosca». Il
ministro degli Esteri russo: «Distanze non incolmabili,
serve inchiesta Onu su uso di gas»Lavrov: «Distanze non incolmabili, ora ci capiamo meglio»
Il diplomatico Usa aveva incontrato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov prima del faccia a faccia con Putin. Un incontro iniziato non proprio all'insegna della pacificazione:
Lavrov aveva subito avvertito che i raid compiuti dall’aviazione Usa in Siria — contro i siti militari da cui sono partiti gli attacchi chimici settimana scorsa — sono una «violazione della legge» e non devono più ripetersi. Al termine dell'incontro però la posizione il ministro degli Esteri russo è sembrata più conciliante rispetto a quella di Tillerson. Lavrov ha sottolineato che «su Siria e Ucraina le distanze non sono insuperabili, la Russia è aperta non solo al dialogo con gli Usa ma anche ad azioni comuni, da oggi ci capiamo meglio, sono sicuro che le ore passate insieme non sono state spese invano». E ancora:
«Usa e Russia ritengono sia necessaria un'inchiesta Onu sull'attacco chimico in Siria». E ancora ha spiegato: «Siamo disposti a riprendere l'impegno militare se tutti saremo d'accordo che l'obiettivo delle operazioni aeree sarà la lotta contro al Nusra e le altre organizzazioni terroristiche» insieme all'impegno per la «distruzione e il totale annientamento dell'Isis». E ancora: «Non riponiamo le nostre speranze in Assad né in altre persone, la Russia vuole un processo politico pacifico».
«Esempi positivi di casi in cui è stato spodestato un dittatore, e tutto è andato liscio, non me ne ricordo». ha aggiunto, e ancora: «Tillerson ha detto di essere una persona nuova e di non voler scavare nella storia, ma occuparsi dei problemi odierni. Però il mondo è fatto così:
se non traiamo lezioni dal passato non raggiungeremo successi nel presente». Lavrov ha poi spiegato che l'amministrazione Obama ha lasciato in eredità problemi «che sono come mine vaganti» e ha annunciato che Russia e Usa funzionari del dipartimento di Stato e del ministero degli Esteri che in modo «obiettivo» individuino «problemi nei rapporti bilaterali» e aiutino a «migliorarli».
«Assurdo» smettere di appoggiare AssadIn margine ai colloqui, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva poi sottolineato che sarebbe «assurdo» smettere di appoggiare il presidente siriano Bashar Assad come chiedono gli Stati Uniti perché questo implicherebbe rinunciare alla lotta contro lo Stato islamico e altri gruppi terroristici attivi in Siria.«
Ci sembra miope sollevare la necessità di prendere le distanze da Assad senza ricordare gli obiettivi principali», che sono la lotta contro il terrorismo e la risoluzione politica della crisi siriana, aveva detto Peskov.