Credo di capire che l'ottimo Barionu è interessato ad approfondire il discorso sulla difficile situazione in Palestina.
Mi sforzerò di essere il più obbiettivo possibile e di attenermi alla Storia e ai fatti di cronaca e di vita vissuta , da me e dai miei amici.
Vorrei precisare che in dieci anni di formazione professionale in francia, dove i Musulmani sono oltre 2.000.000, ho condivoso amicizie profonde con Siriani, Marocchini, Libanesi, Egiziani, Tunisini, Algerini, Giordani. Alcuni osservanti, altri no. Ho partecipato al loro ramadan per rispetto ai colleghi di lavoro e di baldoria, quindi non ho nessun pregiudizio. Non conosco l'odio razziale e rispetto tutte le confessioni religiose e tutte le ideologie, purché non incitino all'odio, alla violenza e alla segregazione.
Vorrei iniziare la discussione con alcune considerazioni sulla grotta di Ma'arat HaMachpelà, Luogo sacro per Ebrei e Musulmani, Grotta comprata dal Patriarca Abramo al capo locale Efron, per seppellire la moglie Sarah. Successivamente vi furono sepolti lo stesso Abramo (Avraham), Isacco e Rebecca (Ytzchak e Rivka), Giacobbe e Leàh Yaacov e Leàh). La tradizione vuole che vi siano lì anche Adamo ed Eva (Adam e Chavà). Si tratta di quattro coppie di tombe (in ebraico quattro:Arbà), infatti Machpelà è a 10 minuti di cammino dall'insediamento Ebraico di Kyriat Arbà, che è di fronte a Hebron (Chevron), totalmente araba (tranne una piccola enclave ebraica di 500 persone protette dai militari, contro i 3000 Ebrei che vi abitavano 300 anni fa)
Per definire di chi fosse quella Terra, si possono guardare le cose da due punti di vista:
- Biblico
- Storico-Politico
Ho voluto fare questa distinzione, per la semplice ragione che per gli Ebrei la Bibbia non è un libro di Religione ma è la loro Storia, con la veridicità e l'attendibilità che ha la Storia.
Ma mi rendo conto che questo discorso non è accettabile dal mondo esterno all'Ebraismo, quindi ho preferito , dopo quelle bibliche, portare anche alcune considerazioni diverse, diciamo "profane"
Bereshit 13-15
"Ki col haaretz asher atà roè lecha etnennà ulezarecha ad olàm"
Poiché tutta la terra che vedi, darò a te e alla tua discendenza PER SEMPRE
Bereshit 15-18
"Baiom Hahu carat HaShem et avràm BRIT lemor: lezareka natatì et haaretz hazot, minehar mitzraim ad hannahar hagadol, , nehar Perat"
In quel giorno HaShem strinse un PATTO con Avram dicendo: "Alla tua discendenza ho dato questa terra, dal fiume dell'Egitto al fiume grande, il fiume Perat"
Bereshit 17-8
"Venatatì lechà ulezarecha acharecha et eretz megurecha et col ertz kenaan laechuzet olàm"
E darò a te e alla tua posterità, dopo di te, la terra in cui risiedi, tutta la terra di Kenaan, come POSSEDIMENTO ETERNO
Questi solo alcuni dei riferimenti scritturali che spiegano a chi appartenga Eretz Israel per volontà dell'UNICO Proprietario che è HaShem.
Possiamo già chiederci perché il mondo islamico, che pur riconosce l'autorità di Hashem, riconosce la Torah (definendo gli Ebrei "Il Popolo del Libro"), non abbia interesse a prendere sul serio la parola di HaKadosh BaruchHu.
Ma per un attimo mettiamo da parte l'interpretazione della Torah (che per noi è quanto di più importante) e scendiamo sullo stesso piano dei laici e dei "benpensanti".
ragioniamo solo in termini storici e di documenti.
Bereshit da 23-2 a 23-17
23- 4
Avraham chiede ai kittei una proprietà di sepoltura .
Avraham intende comprare e dice: "Io sono tra voi un forestiero ed un abitante", intentendo; Se mi considerate uno straniero la pagherò. Se mi considerate un abitante del luogo la prenderò di diritto.
23-6 I Kittei lo definiscono "Principe di D-O e lo invitano a prendere la tomba per la sepolura di Sarà.
23-8,9Avraham non accetta il regalo e prega di intercedere presso Efron, perché intende pagare a prezzo pieno ( "bekesef malè") , come proprietà di sepoltura
23-11 Efron propone di regalare non solo la grotta ma anche il terreno attorno (è una finzione come si vedrà dopo)
23-13
Avraham insiste per pagare. Il testo ripetutamente afferma che il dialogo avviene alla presenza di tutto il popolo.
23-14
L'esorbitante richiesta di efron viene fuori: 400 shekalim (sicli) d'argento. con un linguaggio che ricorda quello dei venditori di mercato: "Mio Signore ascoltami, un terreno da 400 shekalim d'argento fra me e te, che cos'è?"
Come se fosse una cifra da poco.
Lo shekel d'argento era di circa ventitre grammi, quindi il peso totale dell'argento pagato da Avraham fu di circa nove Kg e centoventi grammi d'argento, un prezzo esorbitante se confrontato a quanto Omri pagò per tutto il territorio della Samaria (Re 16-25)
Avraham Avinu pagò senza replicare, per il grande amore ed l'immenso rispetto per sua moglie Sarà
23-17,18 Testimone tutto il popolo, il campo circostante e la grotta di Machpelà divengono proprietà di Avraham
La Nazione Araba rivendica questo luogo, in quanto discendente di Avraham.
1) Come afferma Ibn Ezra, la maggior parte degli Arabi che in era moderna risiedono in Eretz israel non sono diretti discendenti di Ishmael
2)Ishmael non era di stirpe regale, in quanto figlio di una Serva e non di Sarà, quindi non aveva diritto ad ereditò (in senso halachico)
3)Ishmael non aveva nessun legame di consanguineità con Sarà, per la quale era stata acquistata la proprietà, quindi il possesso, dopo la morte di Avraham sarebbe passato ad Itzchak necessariamente
4) quei luoghi furono pagati ad un prezzo molto elevato, sproporzionato rispetto al loro valore commerciale e alla presenza di tutto il Popolo, come attesta ripetutamente la Torah (e la parola della Torah dovrebbe aver valore anche per le altre confessioni Monoteiste)
La storia successiva ha visto quei luoghi capitale del regno, sotto David HaMelech e poi, tra alterne vicende, si sono susseguite le varie dominazioni: Romani, Ottomani, Giordani, Inglesi.
Dalla metà dell'800 gli Ebrei che rientravano gradualmente dalla diaspora e coloro che erano rimasti lì per 2000 anni, grazie al loro lavoro e alla solidarietà, iniziarono a ricomprare quelle terre, rese improduttive, desertiche e aride, dall'incuria di chi vi aveva transitoriamente abitato.
anche in questo caso, come già era stato per Avraham Avinu, il prezzo per la Terra che era già loro, fu esorbitante e gli Arabi vendettero volentieri a cifre incredibili agli Ebrei che iniziarono a lavorare sodo importando le acquisizioni scientifiche e tecnologiche che avevano acquisito.
Offrirono lavoro agli Arabi e la convivenza fiu pacifica, fino a quando la Terra non iniziò a rifiorire, a rigenerarsi, a produrre e a tornare al suo antico splendore.
Siamo intorno alla fine degli anni '20 e a questo punto iniziarono le rivendicazioni, immotivate di chi, non solo non aveva diritto, né halachico. né storico, né commerciale, per averla abbandonata, fatta inaridire e alla fine venduta a caro prezzo.
I dissidi ebbero una escalation rapida che culminò il 24 agosto del 1929, in un eccidio dove 67 Ebrei pacifici ed innocenti furono massacrati sotto gli occhi indifferenti dell'imbelle Protettorato Britannico che nessuno si sognò di accusare come responsabile morale della strage.
In seguito vi furono varie proposte degli ebrei di dividere il territorio, ma queste furono sempre respinte dagli arabi che volevano "Tutto o nulla".
Con la guerra dei sei giorni Israele ha ripreso il controllo del territorio comprendente le tombe dei Patriarchi, ma non ha mai annesso definitivamente quella Terra allo stato d'Israele
Vi è un interessante articolo di Deborah Faith che riassume molto bene i fatti:
Hebron fu una delle citta' piu' importanti di Israele durante tutto il periodo che va dal Primo al Secondo Tempio e fu qui che Bar Kochba diede inizio alla sua rivolta contro i Romani. La rivolta si concluse tragicamente con la distruzione del Secondo Tempio, la fine di Israele e l'inizio della diaspora ebraica che doveva durare duemila anni, fino al 15 maggio 1948.
Vi furono pii ebrei che rimasero in terra di Israele , divenuta Palaestina Romana, e andarono a vivere nelle citta' sante dell'ebraismo ta cui appunto Hebron dove abitarono ininterrottamente per 3700 anni sopportando varie conquiste, distruzioni e mutamenti drammatici.
I bizantini e i crociati trasformarono la Grotta del Padre Abramo in una chiesa , poi arrivarono i mussulmani e la trasformarono in una moschea ma gli ebrei rimasero la' nonostante tutto e continuarono a pregare i Padri e le Madri di Israele.
Circa 700 anni fa i Memmelucchi conquistarono Hebron, dichiararono il luogo proprieta' islamica, proibirono l'entrata alla Grotta a tutti gli ebrei e non permisero loro di avvicinarsi piu' di sette passi dall'inizio della scalinata. Sette passi per poter pregare, sette passi che non permettevano neppure di vedere l'entrata della Grotta.
Nonostante queste pesanti discriminazioni gli ebrei del mondo continuavano ad arrivare a Hebron insediandosi , praticamente gli uni sugli altri, sulla collina di Tel Rumedia.
Altri ebrei arrivarono dopo la cacciata dalla Spagna e l'Inquisizione. Erranti di terra in terra, cacciati e perseguitati, trovarono a Hebron i loro fratelli e un po' di tranquillita' all'ombra delle Tombe dei loro Patriarchi.
La popolazione araba viveva tutto intorno e lentamente i rapporti tra i due popoli si normalizzarono. Gli ebrei, quasi tutti studiosi e maestri insigni della Thora', non davano fastidio alla popolazione araba che arrivo' infine ad apprezzarli poiche' la loro presenza creava lavoro e miglior stile di vita.
Verso la fine del 700 gli ebrei acquistarono 400 dunam di terra intorno a Tel Rumeida per poter vivere piu' comodamente . Quei 400 dunam, ancora oggi proprieta' ebraica, costituiscono la maggior parte della Hebron odierna, compresa la Casbah in cui si possono trovare ancora i segni delle mezuzoth (piccoli rotoli di pergamena, racchiusi in astucci, recanti versi del Deuteronomio) ai portoni delle case diventate illegalmente di proprieta' araba.
Gli ebrei e gli arabi di Hebron convissero pacificamente per alcuni secoli, fino al 1929, data del massacro e della distruzione della comunita' ebraica.
Cosa accadde nel 1929?
Il Mufti di Gerusalemme Haij Amin al-Husseini, zio di Yasser Arafat, era un fervente nazista e un feroce odiatore di ebrei.
Incomincio' proprio dal Palazzo del Mufti', a Gerusalemme, una violenta campagna antiebraica, gli Imam di tutta la Palestina tennero sermoni pieni di odio nelle moschee fino ad incendiare gli animi della gente e a provocare i pogrom che attraversarono tutto il paese, complice il silenzio assoluto degli inglesi.
Quando incomincio' la rivolta araba gli ebrei di Hebron rifiutarono la protezione dell'Hagana' sicuri che nella loro citta' non sarebbe accaduto niente e che i loro amici arabi non gli avrebbero torto un capello dopo centinaia d'anni di convivenza pacifica.
Purtroppo la loro fiducia risulto' essere mera illusione e pagarono caro il loro sogno di affetto e amicizia.
Pagarono con la morte, una morte cosi' atroce che, disse un sopravissuto, pareva che il cielo cadesse su Hebron.
ll pogrom incomincio' il 23 agosto, nel pomeriggio. Orde di arabi attaccarono ogni ebreo che incontravano sulla loro strada, ammazzando tutti, entrarono nelle case e nelle sinagoghe, uccisero i rabbini, bruciarono ogni cosa.
Agli ebrei che chiedevano disperatamente aiuto i britannici risposero di chiudersi in casa e di aspettare gli eventi.
Eventi che purtroppo non tardarono.
Sabato 24 agosto 1929, si rinnovo' la tragedia.
Migliaia di arabi armati di coltelli, ascie, forconi e ogni arma possibile incominciarono un sistematico assalto alle case degli ebrei di Hebron. Non risparmiarono nessuno ammazzando ogni ebreo sul quale potevano mettere le mani. Entrarono nella casa del Rabbino Yosef Castel, loro amico, lo sgozzarono e bruciarono la sua casa.
Il Rabbino Hanoch Hasson, caporabbino di Hebron, fu ucciso con l'intera famiglia. Tagliarono le mani della moglie che mori' dissanguata. Sopravvisse solo Shlomo, un bambino di un anno , coperto di sangue quindi probabilmente creduto morto. L'eccidio continuo' per tutta la giornata, di casa in casa, senza pieta' sotto gli occhi degli inglesi indifferenti e spaventati.
Quel giorno furono sgozzati 89 ebrei di Hebron e tre giorni dopo gli inglesi decisero di evacuare chi era sopravissuto nella Comunita'. Li misero sui camion e li portarono a Gerusalemme e tutte le loro proprieta' furono prese dagli arabi e mai piu' restituite.
Fu distrutta cosi', col tacito consenso del Governo britannico, la piu' antica comunita' ebraica in Terra di Israele ma la sabbia che si calpesta non e' piu' rossa del sangue di tanti innocenti. Il tempo e' passato.
Il cielo, quel cielo che pareva cadesse sulla citta', e' terso e azzurro e pare aver assorbito le grida dei pii vecchi, dei rabbini, delle donne e bambini ebrei ammazzati senza motivo, senza pieta', senza guerra.
http://www.informazionecorretta.it/main ... 160&id=137Ora, la situazione è impossibile, poiché lo sviluppo delle due popolazioni non è avvenuto secondo una linea precisa di demarcazione, ma a macchia di leopardo, il che rende impossibile una spartizione che possa accontentare le due parti. ognuno è installato lì e ognuno ha diritto a vivere in pace. Il 98% della gente vuole la pace. Gli Ebrei hanno bisogno degli Arabi e della loro mano d'opera. Gli Arabi non ci pensano nemmeno a lasciare Israele che è l'unica DEMOCRAZIA nel medio oriente, dove hanno LAVORO, SANITA' ECCELLENTE, SCUOLE. I loro correligionari non li vogliono (Giordani e, siriani ed Egiziani). E sono spesso stati responsabili di gravi epurazioni dei loro stessi fratelli (Giordani).
La Terra era degli Ebrei che nell'antichità, poi ci furono i Romani che deportarono gli ebrei, successivamente vi fu l'Islam e fino a tutta l'occupazione ottomana gli Israeliti hanno convissuto pacificamente con gli Arabi, pur essendo di tanto in tanto cacciati via.
Agli Ottomani è subentrato il Protettorato Britannico che, con la dichiarazione Balfour, stabilì che quella doveva tornare ad essere la Patria legittima della Nazione Ebraica.
Il 14 maggio 1948 fu fondato ufficialmente lo Stato d'Israel. la sera stessa sette nazioni arabe circostanti attaccarono il giovane Stato e da allora fino ad oggi il medio oriente è stato sempre una polveriera: guerra d'Indipendenza, Guerra del Sinai, Guerra dei sei giorni, Guerra di Yom Kippur, Guerra del Libano, Guerra del Golfo, guerra di Gaza. Israel è sempre stato attaccato dagli altri, tranne che nel 67, quando Moshé Dayan intuì l'attacco imminente e si mosse per primo e nella recente guerra di Gaza, dove Israele ha reagito a mesi di lanci di missili su civili, per porre fine al terrore di continui attacchi sulla propria popolazione
Questa è la Storia
Allora, a chi appartengono Machpelà e il territorio di Chevron?