Ottimo articolo tradotto dal CUN
https://www.facebook.com/CentroUfologic ... __tn__=K-R
Fonte in inglese: https://ufocon.blogspot.com/2018/09/ufo ... ithin.html

UFO, UNA "REALTÀ" SOVRAPPOSTA ALL'INTERNO DI UN'ALTRA. (Articolo scritto da Jose Antonio Caravaca)

Potrebbero essere i fenomeni paranormali e le anomalie della percezione registrate negli incontri con gli UFO il prodotto di un'interazione con una dimensione sconosciuta in cui l'agente esterno "ci immerge"?

È possibile che esperienze anomale si verifichino in un limbo cognitivo indeterminato che sovrappone due realtà apparentemente antagoniste, come fisica e psichica?

È possibile che l'implicazione di ogni testimone sia il fattore determinante per questa nuova realtà manifestata per avere una presenza maggiore o minore nella nostra dimensione?

L'assenza di prove e l'intangibilità del fenomeno è una conseguenza del fatto che la maggior parte di questa "proiezione" di cui il testimone è il protagonista si verifica in quell'altra realtà che non persiste nella nostra dimensione una volta che l'esperienza si è conclusa?

È possibile che incontri ravvicinati con UFO, apparizioni mariane, fantasmi, siano originati dall'interazione di un agente esterno proveniente da una realtà espansa in cui siamo immersi?

Sciamani, streghe, mistici e persino alcuni "viaggiatori" mentalmente malati sono indirizzati verso quell'altra realtà, ma con la differenza che le loro esperienze si verificano solo all'interno di quella dimensione e non possono interagire fisicamente con queste percezioni, come accade ai testimoni delle anomalie nella zona di confine creata dall'agente esterno, in una incursione nella nostra dimensione?

Secondo la Teoria della Distorsione (ndr teoria creata dallo stesso articolista) quando l'agente esterno entra in contatto/comunicazione con la nostra psiche, una proiezione (una specie di apertura dimensionale) è creata di fronte agli occhi del testimone, che è in realtà originata tra due realtà (quella che conosciamo e una più ampia in cui siamo inseriti) in quella che potremmo chiamare una zona di "frontiera". Questa realtà espansa non si comporta e non viene percepita allo stesso modo della nostra, poiché le sue leggi e le sue regole sono probabilmente più vicine al regno psichico che a quello fisico, inoltre, questo intero universo può essere "alterato" con la nostra presenza. Ed è precisamente in quella nuova elastica realtà, di limiti omnipolari e confusi, in cui si trova il nostro misterioso agente esterno. Pertanto, il comportamento e lo sviluppo degli incontri ravvicinati con gli UFO sarebbero estremamente ambigui e sconcertanti.

È come se fossimo in presenza, per qualche istante, di una "nuova realtà cognitiva" che è composta da una "sovrapposizione" di entrambe. Ciò produrrebbe una miscela fenomenologica incredibile e imprevedibile in cui sarebbero presenti le principali caratteristiche di entrambe le realtà. E in questo modo, otterremmo incidenti UFO con alterazioni temporali, effetti elettromagnetici, fenomeni paranormali, percezioni anomale, impronte sul terreno, telepatia, chiaroveggenza, precognizione, ecc., tutti mescolati ed esposti in una scenografia apparentemente priva di significato, "rapendo" e "collassando" i nostri sensi.

Ma dove si svolgono questi fenomeni? In realtà, l'atterraggio di un UFO non avverrebbe, in modo propriamente detto, nel quadro della nostra realtà conosciuta. Ci troveremmo in un limbo indeterminato. In una frontiera sconosciuta che ci consente, sotto un certo stadio mentale, di avere accesso a una grande quantità di informazioni sull'universo che è probabilmente sostenuta e manifestata, in parte, attraverso il pensiero umano. Poiché abbiamo a che fare con una sorta di "sovrapposizione", percepiremmo, forse casualmente, frammenti di una realtà allargata che scomparirebbe alla fine dell'incontro. Solo ciò che era stato in "gestazione" sulla nostra realtà potrebbe, in qualche modo, rimanere ed essere successivamente quantificato.

Quindi, in conclusione, gli incontri con gli UFO rappresentano fugaci visioni di una realtà allargata, alla quale un agente esterno ci connette, stabilendo un punto di contatto effimero, un ponte etereo che ci permette di intravedere parte di questa realtà. È lo stesso universo psichico a cui gli sciamani ed i mistici di diverse culture hanno avuto accesso diretto per secoli, ma per ragioni sconosciute, un agente esterno può aprire la "porta" per noi ... in alcuni momenti ...

Anch'io è da tempo che medito la stessa cosa, è possibile detto in sintesi; un'interazione con un altro universo come una quinta dimensione che a volte quando queste si avvicinano appaiono come oggetti fisici!.

Domanda...perchè deve essere esterno
Non potrebbe essere interno all'uomo quell'agente

Direi che Caravaca è in sintonia con le ipotesi di Keel e Vallee ... e Vallee ha partecipato agli studi nello Skinwalker ranch e AATIP
Leggendo le varie vicende dello Skinwalker ranch non ho la sensazione che sia frutto dell'interno dell'uomo, poi ognuno può ipotizzare quello che crede

Si è evidente, ho trovato l'articolo completo sulla teoria:
La teoria della distorsione



Di sicuro esistono luoghi particolari, portali di comunicazione tra diverse realtà e il ranch è uno di quelli

Quello che emerge dai fenomeni presso lo skinwalker ranch, vissuto dalla famiglia di allevatori e poi studiato dagli scienziati di Bigelow, sembra avere diversi comportamenti:
- strani esseri che hanno un comportamento simile a quello dei nostri animali
- esseri ed oggetti che hanno atteggiamenti grotteschi
- oggetti apparentemente tecnologici
In altre parole sembra una realtà con tutte le sue creature, come la nostra, ma che sembra avere regole diverse ...

Qui trovate libri di approfondimento come "Hunt for the skinwalker"
https://www.silverland.info/archeologia ... ker-ranch/

citazione...

“Abbiamo potuto vedere queste aperture circolari di circa 100 piedi comparire in aria, erano come 4 porte di colore arancione che sembravano una sorta di spirale aperta”.
Guardando attraverso un potente binocolo, Terry vide come delle piccole imbarcazioni che sarebbero emerse dai portali in bilico e volare intorno alla proprietà per poi rientrare nelle porte..."


...PRIMA di parlare di "inter dimensionalità", durante l'analisi di un fenomeno UFOLOGICO del genere, BISOGNA contestualizzare se ci sono -OPPURE NO!- le caratteristiche, i dati, i riscontri, i punti di raccordo, le convergenze, cioè se c'è sostanza di raffronto con i casi analoghi -ufologici IR1- dove si presentano le stesse O SIMILARI O ASSIMILABILI caratteristiche descritte nel racconto in oggetto...

questo perché NON è detto che se l'astronave NON la stiamo vedendo essa di fatto NON può aprire i portelloni -grandi o piccoli che siano- e far uscire od entrare ciò che necessita, al momento dell'evento in esame, per svolgere "attività" a noi di fatto sconosciute e spesso "incomprensibili" se non per le ovvietà descritte nei racconti stessi così COME IN QUESTO...

ERGO, perché consegue, prima di parlare di (cit.) "...portali di comunicazione tra diverse realtà e il ranch è uno di quelli..." oppure (cit.) "...un'interazione con un altro universo come una quinta dimensione..." oppure tanto altro che NON cito perché NON serve BISOGNA PRIMA DETERMINARE -perché a volte si può fare- in sede d'analisi del caso SE SI PUO' ESCLUDERE LA MATRICE FISICA del fenomeno, ovverosia se NON c'è spiegazione RATIO che rientri -se pur passando dalla finestra! spesso quella della fantascienza- nei canoni e nella chimico fisica che ci appartiene! e quindi anche in funzione di tecnologie ANCORA NON UFFICIALI ma che sostengono -perché volutamente così concepite dagli utilizzatori- apparenze e spiegazioni che DEVIANO IL NOSTRO GIUDIZIO VERSO "ALTRE" matrici dai noi definibili "dimensionali" oppure "olografiche"!..

il caso in oggetto è, potrebbe, MOLTO PROBABILMENTE lo è, perché ha tutte le caratteristiche -i neretti esposti nella prima citazione- che gli necessitano, per essere classificabile o comunque associabile ad un IR1...manca SOLAMENTE eh!eh! dell'elemento ESSENZIALE per poterlo noi definire come avvistamento "identificato", manca cioè "l'astronave"! al momento anche "i portali a spirale" restano, àhimé, ufficialmente NON identificati...

in fotografia ne ho decine di "queste robe" dove si vedono "porte" di ogni genere, in aria, nello spazio, in acqua, sulle rocce, sui muri, tra i campi...e sono tutte vere, tutte "porte" nel nulla...

di fatto quando la nave è occultata e una o più porte della stessa sono aperte il sistema che gestisce l'elettronica relativa ai campi d'occultamento dello scafo NON compensa nella "aperture" -vale anche per "i finestrini"- la destabilizzazione del circuito elettronico, cambia l'impedenza dello stesso -il circuito è interrotto nelle aperture- e ciò che possiamo vedere, anche se NON sempre accade con gli occhi, mentre quasi sempre invece accade con una camera, sono PROPRIO QUESTE APERTURE NEL NULLA! bianche oppure NERE, a volte con colori legati alle portanti del RGB (l'arancio è un croma di questi), e di solito NON sono riconducibili a cose visibili, navi e navette o che, COME ANCHE di fatto NON PRESENTI nel riscontro fotografico...

bisogna anche dire che ci sono casi DOVE, una volta esclusa la matrice fisica del fenomeno, si cerca la matrice olografica, la "proiezione sulla scena" del fenomeno oggetto d'esame -"ufo e/o altro" che sia- effettuata con tecnologie della luce, sia RGB che dell'infrarosso...questo si fa PRIMA di poter imputare un qualsiasi fenomeno ad una matrice "d'inter dimensionalità", tecnologica o "esp" che sia la fonte dell'energia che la produce!..anche perché sono "in via di accertamento", se pur al momento la nostra scienza ancora stenti negli strumenti, ANCHE i fenomeni "inter dimensionali"...

posterò un esempio adeguato in seguito...

(edit crz. sintassi e grammatica)

Grazie dello spunto TTE.

Quando si parla di UFO spesso si parla di luci non identificate o apparenti forme nel cielo, quindi c'è posto per tutto, dai giochi di prestigio luminosi, ai sacchi tubolari neri, alle meteoriti.

In questa vasta gamma di possibilità può inserirsi il mezzo terrestre non omologato, anche il drone, la mongolfiera notturna a luce temporanea, il satellite artificiale e la proiezione mentale, ma non è escluso che in mezzo ci siano gli UFO veri, interferenze dimensionali e mezzi esogeni.

Ritengo che nel contatto di primo tipo sono persi molti che credono agli UFO per moda, ma diverso è nel contatto del terzo e quarto tipo, dove la cosa va solo studiata e capita, in ogni caso chi non lo vive non lo conosce.

L'ipotesi che poni è interessante, ma credo non verificabile, in quanto le interfasi degli universi paralleli sono occasionali e labili, ugualmente se provocate con le astronavi, quindi resta lo stupore di un fenomeno X, il cui effetto è quello di scatenare emozioni e quindi fantasie più disparate.