Puglia: semina sperimentale di Marijuana

[MaxpoweR]

Dipende, in italia si anche se molti la usano per scopi terapeutici e sono comunque costretti a comprarla dallo spacciatore di strada o coltivarsela. In altri paesi paesi invece accanto all'uso personale c'è anche un grandissima fetta di uso terapeutico.

Ma fosse anche solo per farsi i cannoni non vedo perchè debba essere vietata quando invece le sigarette sono permesse.
Che utilità ha fumarsi una sigaretta? E' pura dipendenza.

Senza parlare di tutte quelle altre droghe legali che vengono denominate psicofarmaci.

[TheApologist]

Conosco persone che fumano da vent'anni e sembrano dei vecchi rincoglioniti con l'Alzheimer...

Sento sempre dire che non è una droga, che fa bene, che non causa dipendenza.
Ma tutti quelli che lo dicono, oltre a non avere nessuna intenzione di smettere (chissà perché), pure s'incazzano se glielo fai notare.
Gli alcolisti idem...

Quando ero pischello sta Maria era l'argomento principe della "compagnia", tutti a infrattarsi in gregge ogni giorno ecc... Ora dopo vent'anni, questi miei amici (ormai conoscenti) come dicevo sopra, non sono messi bene. Uno di questi è "passato di livello" e da quanto ne so, entra ed esce dal SERT.

Ma sono d'accordo con Sottovento, pur non avendo mai fumato perché mai attratto da ste cose, legalizzandola si eviterebbe l'effetto "ribellione" e gusto del proibito tipico di una certa età , e non si lascerebbe campo libero alle mafie. Vai in tabacchino, ti prendi le tue cose e via...

Del resto a confronto di tutte le schifezze chimiche che girano oggi, la marijuana è acqua fresca... Ma qualche effetto collaterale a lungo termine ce l'ha, diciamolo. Sennò sembra che si parli della manna dal cielo...

[MaxpoweR]

Io invece ne conosco molti che ne facevano uso e che ora essendo cresciuti non lo fanno più mentre chi fuma da giovane continuerà a farlo per il resto della vita, IDEM chi beve; altri amici che fumano ogni tanto o ai concerti ecc. ecc.; la situaizone che descrivi tu riguarda qualunque sostanza e qualunque cosa. Se una persona è geneticamente predisposto a cadere nel vizio lo farà a prescindere dalla sostanza usata. Io delle centinaia di persone che conosco che ne hanno fatto uso o che l'hanno usata non ne conosco nessuno che abbia fatto il "salto". Come tutte le cose dipende dalle persone. Che la marijuana non crei dipendenza è assodato, quanto meno ne crea meno di alcool e tabacco.

Che ammazzarsi di canne faccia male è abbastanza evidente, così come fa male spaccarsi il fegato con l'alcool o fumarsi un pacchetto di sigarette al giorno, ma anche mangiarsi 400 grammi di pasta a pranzo o un ruoto di parmigiana. Se non si è moderati nelle cose che si fanno tutto fa male e non è certo la marijuana a fatti perdere questa moderazione, a differenza di altre sostanze anche legale che alterano completamente la psicologia di una persona nono stante siano medicinali prescritti dai medici.

Per quanto riguarda le proprietà delle sostanze in essa contenute vi basta fare un salto su google per leggere le proprietà quasi "magiche" del THC e del suo gemello CBD; e parlo di articoli scientifici non di fuffa comparatistica.

Gli argomenti vanno affrontati con cognizione di causa e non coon pregiudizio ideologico, perchè di fatto la maria è stata affossata non perchè la sai può usare per sballarsi ma perchè la canapa è una pianta "magica" con la quale si può far tutto, ANCHE LA CARTA, cosa che è andata sempre di traverso ai grandi latifondisti possessori di alberi da legna\carta americani che avevano paura che soppiantasse il loro "prodotto".

consiglio la visione di un documentario di massimo mazzucco sull'argomento

Guarda su youtube.com

Se poi si vuole ragionare dell'argomento alla Giovanardi o alla Lamberto Dini non stupiamoci che poi le mafie sguazzino nel torbido e si riempiano di soldi mentre altri stati regolamentando il settore e gestendolo come un settore industriale ci fanno miliardi l'anno, togliendo dall'orbita della malavita miliardi di $, manovalanza e clientela e permettendo alle persone di curarsi avendo a disposizione tutta una gamma di soluzioni aggiuntive e PRIVE di effetti collaterali. Parliamo della CALIFORNIA eh, Stati Uniti d'america una dlele naizoni più bacchettone che ci sono.

[sottovento]

La cannabis ferma la diffusione del cancro e potenzia il sistema immunitario

https://www.diariodelweb.it/salute/arti ... 720-523521

[ArTisAll]

La piccola Marta che il padre cura con la cannabis: "Gli attacchi epilettici sono quasi spariti"

Formato file: mp4

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Marta è una bimba di 3 anni affetta da una grave mutazione genetica che le provocava fino a 20 crisi epilettiche al giorno. I suoi genitori hanno consultato tanti medici e ospedali per migliorare le condizioni di vita della piccola ma i tanti antiepilettici che hanno provato non hanno avuto i risultati sperati. 'In molti casi abbiamo avuto effetti solo marginali - ci racconta il padre Pietro - mentre in altri ci sono stati effetti collaterali abbastanza pesanti'.
Da alcuni mesi Marta ha iniziato a curarsi con la cannabis grazie all'olio di CBD, registrando da subito un calo drastico dei suoi attacchi epilettici.
#cannabis
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Fonte



Ministro Giulia Grillo,
Veda cosa si può fare, please.

[bleffort]

Sempre dall'America arrivano le basi per la distruzione del mondo.

[MaxpoweR]

cioè?

[ArTisAll]

Come la Cannabis sta cambiando il mondo





di Matteo Gracis

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E’ una pianta che ha accompagnato l’umanità per migliaia di anni. Nel corso dei secoli si è diffusa ovunque, superando ogni tipo di avversità ambientale.
In molti non lo sanno, ma l’Italia fino agli anni ’30 era il secondo produttore mondiale per quantità (dietro la Russia) e il primo per qualità. Poi il proibizionismo ha spazzato via tutto.

Ora è giunto il momento di riconsiderarla: non farlo, sarebbe del tutto insensato e molto poco intelligente.

Era il 2011 quando la Global Commission guidata dall’ex segretario dell’Onu Kofi Annan decretava senza mezzi termini che il proibizionismo era fallito «con conseguenze devastanti per gli individui e le società di tutto il mondo» e raccomandava ai governi di sperimentare nuove vie attraverso la depenalizzazione e la legalizzazione. Da allora il mondo si è messo in moto.

L’Uruguay ha dato il via alla rivoluzione verde, mettendo in vendita la cannabis nelle farmacie del paese ad appena un euro al grammo e autorizzando ogni adulto a coltivarla per il proprio consumo.

Nella stessa patria della guerra alla droga globale, gli Stati Uniti, 9 stati su 50 hanno legalizzato la cannabis per ogni utilizzo ed altri 29 a fini terapeutici.

A tutte le latitudini, dalla Colombia fino allo Zambia e al Sudafrica, passando per buona parte di Europa e America Latina si sono approvate leggi che depenalizzano il consumo mentre il Canada è diventato da pochi mesi il primo stato membro del G7 a dichiarare la marijuana legale in tutto il suo territorio.

Perché lo fanno? I risultati che provengono dai due stati americani che per primi hanno intrapreso la strada della legalizzazione, Colorado e Washington, dovrebbero bastare per togliere ogni dubbio: diminuzione dei consumi di droghe pesanti, nessun aumento degli incidenti stradali, calo drastico dello spaccio illegale e della microcriminalità, svuotamento delle carceri dalle migliaia di consumatori detenuti con conseguente sgravio di lavoro per magistrati e forze di polizia, che finalmente possono destinare uomini e mezzi alla persecuzione dei veri reati. Anche il numero di minorenni che fumano marijuana diminuisce una volta che l’erba perde il fascino dell’illegalità mentre l’economia si rilancia. Oggi negli Usa 165mila persone lavorano nel settore della cannabis legale, mentre i governi hanno nuove e cospicue entrate fiscali per finanziare il welfare.

Parallelamente scienziati, università e centri di ricerca stanno riscoprendo le potenzialità di questa pianta in medicina. Mettendo al centro degli studi il cannabidiolo (CBD), ovvero una molecola della cannabis che non genera “sballo” ma possiede evidenti proprietà mediche.

La scienza è concorde nel riconoscere il valore della cannabis nel trattamento di diverse patologie anche gravi: come sostitutivo degli oppioidi nelle terapia del dolore; per alleviare nausee, disturbi del sonno e inappetenza nelle persone colpite dal cancro; nel trattamento degli stati di depressione; per migliorare la qualità di vita degli affetti dal morbo di Parkinson; nella cura di alcune forme di epilessia intrattabile; per contrastare l’avanzata della demenza generata dall’Alzheimer negli anziani. Per tutte queste patologie, in molti stati del mondo, oggi ci si può liberamente curare con la cannabis dietro semplice ricetta medica. Ed è solo l’inizio, visto che ogni giorno nuove ricerche scientifiche vengono pubblicate sulle maggiori riviste di settore.

Per non parlare degli utilizzi industriali: la canapa si sta rivelando una risorsa incredibile nella bio-edilizia (con pannelli e mattoni in calce e canapa naturalmente ignifughi e con proprietà sbalorditive dal punto di vista di isolamento, sostenibilità ed efficienza); nella bio-plastica (con stampe 3d di filamenti di canapa totalmente biodegradabili e ciò nonostante estremamente resistenti); nell’abbigliamento (con capi traspiranti, sani, antibatterici e duraturi); nell’alimentazione (con semi e oli che hanno proprietà nutrizionali preziose); nella cosmetica (con prodotti, anche qui totalmente naturali, dalle evidenti proprietà benefiche); all’energia (con bio-carburante, pellet, combustibili liquidi e gas). Giusto per citare solo alcuni esempi, che avremo modo eventualmente di approfondire in futuri articoli più specifici.

La canapa é questo e molto, molto altro. Ma soprattutto non é pericolosa (di certo non come tantissime sostanze ad oggi perfettamente legali e mortali) né tanto meno nostra nemica, come ci é stato raccontato e ripetuto da coloro che avevano interessi a boicottarla.

Il resto del mondo l’ha capito e sta tornando ad utilizzarla al meglio, valorizzandola e regolamentandola.

Noi, cosa stiamo aspettando?!
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Fonte

[ArTisAll]

Cannabis terapeutica, i malati: “Monopolio non copre fabbisogno, ci negano prescrizione. Costretti a disobbedire”

Formato file: mp4

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“Siamo costretti a disobbedire se vogliamo vivere in maniera dignitosa”. Simone Stara, presidente di “Seminiamo Principi”, è uno dei tanti pazienti italiani al quale è stata prescritta la cannabis terapeutica. Una cura riconosciuta a livello legislativo nel 2013 e che negli ultimi anni è stata sempre di più utilizzata. “Il problema è che lo Stato ha il monopolio della produzione e non riesce a garantire il fabbisogno della produzione di cannabis terapeutica provocando delle interruzioni alla continuità terapeutica. Così non abbiamo altra scelta: o stare male o coltivarla violando la legge” racconta Simone che ieri pomeriggio al Canapa House di Torino si è confrontato con altre associazioni di malati provenienti da tutta Italia.

In Puglia, Andrea Trisciuoglio insieme ad altri pazienti ha fondato il primo cannabis social club d’Italia dove si organizza la coltivazione collettiva di cannabis prodotta esclusivamente per uso terapeutico: “Prima vivevo nel dolore, oggi non me lo ricordo manco più grazie alla cannabis, ma purtroppo sentiamo troppo spesso storie di pazienti che non riescono a riceverla pur avendo la prescrizione. La nostra non è disobbedienza, io la chiamerei logica”
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Fonte

[argla]

Cannabis terapeutica, i malati: “Monopolio non copre fabbisogno, ci negano prescrizione. Costretti a disobbedire”

Formato file: mp4

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“Siamo costretti a disobbedire se vogliamo vivere in maniera dignitosa”. Simone Stara, presidente di “Seminiamo Principi”, è uno dei tanti pazienti italiani al quale è stata prescritta la cannabis terapeutica. Una cura riconosciuta a livello legislativo nel 2013 e che negli ultimi anni è stata sempre di più utilizzata. “Il problema è che lo Stato ha il monopolio della produzione e non riesce a garantire il fabbisogno della produzione di cannabis terapeutica provocando delle interruzioni alla continuità terapeutica. Così non abbiamo altra scelta: o stare male o coltivarla violando la legge” racconta Simone che ieri pomeriggio al Canapa House di Torino si è confrontato con altre associazioni di malati provenienti da tutta Italia.

In Puglia, Andrea Trisciuoglio insieme ad altri pazienti ha fondato il primo cannabis social club d’Italia dove si organizza la coltivazione collettiva di cannabis prodotta esclusivamente per uso terapeutico: “Prima vivevo nel dolore, oggi non me lo ricordo manco più grazie alla cannabis, ma purtroppo sentiamo troppo spesso storie di pazienti che non riescono a riceverla pur avendo la prescrizione. La nostra non è disobbedienza, io la chiamerei logica”
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Fonte

Non so più quante volte ho iniziato a leggere questo topic, andando anche a ritroso, e ogni volta ho dovuto interrompere perché mi faceva stare male. Il problema è che della VITA DIGNITOSA di chi soffre allo Stato, ai colossi farmaceutici, ad un sistema che mette il profitto davanti alla salute, e anche a chi purtroppo prende decisioni senza essersi informato, non interessa niente di niente.
I benefici terapeutici sarebbero indubbi ma siamo ancora qui a chiederci... " cosa stiamo aspettando ? "
Non stiamo aspettando niente, si sta solo permettendo che il denaro comandi sulla vita.

Questi pazienti potranno tentare di disobbedire e di coltivarsela, la verità è che di varietà ce ne sono moltissime e si differenziano per l' equilibrio fra thc e cbd. Non tutte sono adatte e ciascuna andrebbe valutata col medico. Io trovo che sia una VERGOGNA inconcepibile condannare alla sofferenza quando esistono metodi "dolci", meno tossici dei farmaci di sintesi ( quelli che "curano" un sintomo e procurano nuovi dolori ), per alleviarla. Gli scettici dovrebbero leggere le Lettere Aperte che a volte pubblicano in rete certi ammalati... da strappare il cuore...

Come accennavo mesi fa in un altro topic, i medici stessi che la prescrivono sono messi sotto pressione, sepolti di carte e documenti da compilare come se stessero autorizzando un veleno pericoloso o se cercassero di fare qualcosa di illegale. Tanto che se ne trovano pochi disposti ad esporsi col Sistema Sanitario Nazionale. E' tutto un metodo studiato a tavolino per dissuadere e rendere la cosa tanto difficile da essere quasi impossibile. Se poi con la ricetta in mano non si trova in farmacia... l' opera è completa.
Molti ( me compresa ) vengono dirottati sul Cbd, che allo stato attuale dei fatti è ancora costoso e totalmente a carico dei pazienti. Gli effetti sono più blandi e ne serve un uso costante nel tempo ( altro "mercato" da alimentare... ). Ovviamente non si tratta di canne, il principio attivo è liposolubile, viene assimilato solo se sciolto in una sostanza grassa. Se si fuma si vanificano i componenti curativi !
Ci sarebbero così tante cose da dire... magari aggiungerò... quella che mi preme di più è che come al solito siamo NOI a doverci informare e far sentire, non possiamo aspettare che ci salvino dall' "alto".
Spero tanto che si vada verso un cambiamento epocale, che quella terapeutica soprattutto diventi una REALTA' perché, così com' è, è solo una presa in giro di chi sta male.

[ArTisAll]

Cara Argla,
come probabilmente avrai notato, leggendo questo thread, non intervengo con miei commenti, mi limito solo a riportare vari articoli sull'argomento.
Questo perchè il mio pensiero è identico al tuo.
Inutile, per quel che mi riguarda, aggiungere sempre qualcosa quando poi nulla di concreto si muove.

Allacciandomi su ciò che hai detto riguardo al dirottamento verso il CBD....... sembra come dare un contentino a chi è ammalato. Ma il CBD poi funziona?
In più, Blissenobiarella non ha aperto questo topic per sostenere cose del tipo “fatevi le canne„. Appunto perchè, come hai già detto, non si tratta di canne.
Esistono varie patologie che possono essere affrontate con il THC. Ma in ItaGlia si è teste di granito.

[MaxpoweR]

il CBD non è un medicinale quanto meno non più della camomilla ad esempio, è un attimo rimedio ma non è curativo. E' il THC e gli altri cannabinoidi ad avere proprietà "miracolose" se sfruttati a dovere.

[ArTisAll]

Vero per il THC.
Il CBD....Hmmm meglio la camomilla.

[argla]

Cara Argla,
come probabilmente avrai notato, leggendo questo thread, non intervengo con miei commenti, mi limito solo a riportare vari articoli sull'argomento.
Questo perchè il mio pensiero è identico al tuo.
Inutile, per quel che mi riguarda, aggiungere sempre qualcosa quando poi nulla di concreto si muove.

Allacciandomi su ciò che hai detto riguardo al dirottamento verso il CBD....... sembra come dare un contentino a chi è ammalato. Ma il CBD poi funziona?
In più, Blissenobiarella non ha aperto questo topic per sostenere cose del tipo “fatevi le canne„. Appunto perchè, come hai già detto, non si tratta di canne.
Esistono varie patologie che possono essere affrontate con il THC. Ma in ItaGlia si è teste di granito.

Art ma tu fai moltissimo anche postando gli articoli.

Quando sento parlare di canne mi dispiaccio perché evidentemente non viene recepito che la Cannabis terapeutica è tutt' altra cosa da quello che si immagina e che vogliono far credere per demonizzarla.
Il nostro stesso corpo produce cannabinoidi ( anche oppiacei ) e ha recettori per riceverli, che regolano niente popo' di meno che cosette da niente come il piacere, stati mistici e la ghiandola pineale.
I cannabinoidi sarebbero moltissimi, Delta 8 Tetraidrocannabinolo, Delta 9 Tetraidrocannabinolo ( il thc ), THCV tetraidrocannabivarina, THCA acido tetraidrocannabinolico, CBCA, CBC, CBGA, CBG, CBDA, CBD Cannabidiolo… ciascuno con proprietà diverse e interazioni diverse.

Il cbd per esempio minimizza l' effetto psicotropo del thc quindi ha senso assumerli insieme nelle terapie ma anche per la cannabis a scopo ricreativo sarebbero da preferire qualità di piantine con un alto contenuto di cbd e basso di thc. Sembra una “materia” banale ma non lo è.

Preso da solo lo paragonerei ad un fitoterapico come ce ne sono altri, infatti non capisco perché debba avere costi stratosferici.
Funziona... è una giusta domanda la tua... io posso risponderti solo per quello che è stata la mia esperienza e ti dico dipende, dalla patologia e dai dosaggi. Ha le sue proprietà quindi è efficace per certi disturbi, non per tutto. Con dolori esagerati non conta ma non perché sia inefficace, solo perché sarebbe come prendere della rosa canina per una frattura, non è il suo scopo. Poi c' è la questione dosaggio. Se 5 gr costano 70 euro ( online, più il costo dell' olio ) ci si trova a non poter aumentare le dosi in caso di necessità come suggerito dal medico, perché si tratterebbe di costi esagerati per un budget familiare normale. Io il sacrificio l' ho fatto per più di un anno, perché quando sei disperato provi, mi ha aiutata ma non era ad hoc per il problema per cui l' ho assunto e ho potuto prenderne poco al giorno. Spero che la mia testimonianza possa servire a farsi un' idea.

Sulle teste di granito concordo e mi astengo...

[argla]

il CBD non è un medicinale quanto meno non più della camomilla ad esempio, è un attimo rimedio ma non è curativo. E' il THC e gli altri cannabinoidi ad avere proprietà "miracolose" se sfruttati a dovere.

I fitoterapici sono medicinali e riconosciuti. Dal portale del ministero della Salute : “ I medicinali fitoterapici sono tutti quei medicinali il cui principio attivo è una sostanza vegetale. Questi medicinali sono stati ufficialmente approvati dall’ AIFA “. Ovviamente, come dicevo sopra, vanno assunti per lo scopo giusto, alle giuste dosi, poi per l' efficacia entrano in gioco anche reazioni personali perché ogni fisico è diverso, ogni paziente ha una sua storia clinica...