11/01/2009, 00:25
AgenteSegreto000 ha scritto:
Esatto è uno dei problemi che l'Ebraismo si trascina dietro, loro si definiscono la "razza eletta da Dio",
ergo, chi non è Ebreo per loro è inferiore e deve accettare il volere del popolo ebraico.
Il popolo eletto da Dio, si lo lessi nel Vecchio Testamento. Ma questo non e` solo il loro punto di vista, anche i musulmani la pensano alla stessa maniera
occhi degli Ebrei che: tutto il resto della popolazione mondiale è una sottospecie umana
chi non è Ebreo per loro è inferiore e deve accettare il volere del popolo ebraico.
E` una vostra supposizione, mi sembra che gli ebrei siano perfettamente integrati in ogni parte del mondo essi si trovino, non si puo` dire lo stesso della controparte
11/01/2009, 00:41
Integrati gli Ebrei nel mondo?
- pretendono sempre cibo cucinato secondo le loro tradizioni,
- pretendono di avere sempre ragione in ogni situazione,
- pretendono di decidere la politica USA
- pretendono di decidere la politica Europea,
- odiano i Palestinesi e i il resto dei Mussulmani
- Pretendono di "decidere quanto e chi bombardare" secondo il loro piacere e interesse
- nessuno deve essere contro gli ebrei, altrimenti sei un antisemita e un Nazista
Veramente a questo punto se continua così Israele potra prendersi tutta la terra che gli pare
tanto nessuno ha il coraggio di andargli contro.
Eh no chi è che rischia la carriera, non si può andare contro la Lobby Ebraica
altrimenti ti rovinano la vita a suon di accuse processi e multe.
Leggi qualche articolo sulla Lobby Ebraica negli USA, li sono molto attivi...
Non per niente gli USA hanno inviato una nave con 300 container pieni di armi ad Israele
Quello che decide Israele per gli USA è LEGGE.
- pretendono sempre cibo cucinato secondo le loro tradizioni,
- pretendono di avere sempre ragione in ogni situazione,
- pretendono di decidere la politica USA
- pretendono di decidere la politica Europea,
- odiano i Palestinesi e i il resto dei Mussulmani
- Pretendono di "decidere quanto e chi bombardare" secondo il loro piacere e interesse
- nessuno deve essere contro gli ebrei, altrimenti sei un antisemita e un Nazista
Veramente a questo punto se continua così Israele potra prendersi tutta la terra che gli pare
tanto nessuno ha il coraggio di andargli contro.
Eh no chi è che rischia la carriera, non si può andare contro la Lobby Ebraica
altrimenti ti rovinano la vita a suon di accuse processi e multe.
Leggi qualche articolo sulla Lobby Ebraica negli USA, li sono molto attivi...
Non per niente gli USA hanno inviato una nave con 300 container pieni di armi ad Israele
Quello che decide Israele per gli USA è LEGGE.
11/01/2009, 03:35
nuerosissimi le proteste in tutto il mondo contro israele..
migliaia di manifestanti nelle piazze
le foto:
http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... ina/2.html
migliaia di manifestanti nelle piazze
le foto:
http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... ina/2.html
11/01/2009, 03:52
Deputato palestinese alla Knesset: Tsahal pratica esecuzioni sommarie nella Striscia di Gaza.
SCRITTO IL 2009-01-10 IN NEWS
Tel Aviv - Infopal. Il deputato arabo nella Knesset israeliana, Jamal Zahalqa, ha inviato diverse lettere al ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, all’organizzazione internazionale della Croce Rossa e alle Nazioni Unite, per denunciare le esecuzioni sommarie praticate dall’esercito israeliano a Gaza.
In un'intervista al canale satellitare al-Jazeera, Zahalqa ha dichiarato che giovedì 8 gennaio ha ricevuto diverse telefonate dalla Striscia di Gaza che lo informavano che l’esercito israeliano sta uccidendo civili. E ha aggiunto che nella Striscia di Gaza "si stanno commettendo crimini terribili" e che "quanto la gente vede in televisione è solo una minima parte di quanto sta accadendo nella realtà. Tali crimini che devono essere portati alla luce e la dirigenza israeliana deve comparire davanti al Tribunale internazionale".
Le forze di occupazioni hanno diffuso immagini di persone, definite "uomini armati" appartenenti alle fazioni della resistenza palestinese, arrestati nella Striscia di Gaza: le foto mostrano decine di giovani con gli occhi bendati e con le mani legate, condotti dai soldati israeliani in un campo di detenzione temporaneo dislocato in una zona non identificata.
Zahalqa ha riferito che Israele ha dichiarato di voler sequestrare "il numero più alto possibile di combattenti palestinesi", tuttavia, durante gli interrogatori, i detenuti vengono torturati (la legge israeliana, ha spiegato il parlamentare, autorizza l'uso della tortura), "ma le informazioni in nostro possesso parlano di civili uccisi e non di combattenti".
Zahalqa ha affermato che "l’uccisione dei detenuti è proibita dalle leggi internazionali e anche da quelle sraeliane", e ha ricordato un caso in cui un resistente palestinese è stato arrestato e poi ucciso, e, "per sfortuna degli ufficiali coinvolti, qualcuno ha fotografato l’esecuzione. A seguito di ciò, molte teste dello Shabak, l’intelligence israeliana, sono cadute". Dunque ha sottolineato che se l'esecuzione di detenuti è dimostrata da fotografie o testimoni, "è possibile punire i responsabili" attraverso i tribunali internazionali.
fonte: http://www.infopal.it
SCRITTO IL 2009-01-10 IN NEWS
Tel Aviv - Infopal. Il deputato arabo nella Knesset israeliana, Jamal Zahalqa, ha inviato diverse lettere al ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, all’organizzazione internazionale della Croce Rossa e alle Nazioni Unite, per denunciare le esecuzioni sommarie praticate dall’esercito israeliano a Gaza.
In un'intervista al canale satellitare al-Jazeera, Zahalqa ha dichiarato che giovedì 8 gennaio ha ricevuto diverse telefonate dalla Striscia di Gaza che lo informavano che l’esercito israeliano sta uccidendo civili. E ha aggiunto che nella Striscia di Gaza "si stanno commettendo crimini terribili" e che "quanto la gente vede in televisione è solo una minima parte di quanto sta accadendo nella realtà. Tali crimini che devono essere portati alla luce e la dirigenza israeliana deve comparire davanti al Tribunale internazionale".
Le forze di occupazioni hanno diffuso immagini di persone, definite "uomini armati" appartenenti alle fazioni della resistenza palestinese, arrestati nella Striscia di Gaza: le foto mostrano decine di giovani con gli occhi bendati e con le mani legate, condotti dai soldati israeliani in un campo di detenzione temporaneo dislocato in una zona non identificata.
Zahalqa ha riferito che Israele ha dichiarato di voler sequestrare "il numero più alto possibile di combattenti palestinesi", tuttavia, durante gli interrogatori, i detenuti vengono torturati (la legge israeliana, ha spiegato il parlamentare, autorizza l'uso della tortura), "ma le informazioni in nostro possesso parlano di civili uccisi e non di combattenti".
Zahalqa ha affermato che "l’uccisione dei detenuti è proibita dalle leggi internazionali e anche da quelle sraeliane", e ha ricordato un caso in cui un resistente palestinese è stato arrestato e poi ucciso, e, "per sfortuna degli ufficiali coinvolti, qualcuno ha fotografato l’esecuzione. A seguito di ciò, molte teste dello Shabak, l’intelligence israeliana, sono cadute". Dunque ha sottolineato che se l'esecuzione di detenuti è dimostrata da fotografie o testimoni, "è possibile punire i responsabili" attraverso i tribunali internazionali.
fonte: http://www.infopal.it
11/01/2009, 05:49
AgenteSegreto000 ha scritto:
Integrati gli Ebrei nel mondo?
- pretendono sempre cibo cucinato secondo le loro tradizioni,
- pretendono di avere sempre ragione in ogni situazione,
- pretendono di decidere la politica USA
- pretendono di decidere la politica Europea,
- odiano i Palestinesi e i il resto dei Mussulmani
- Pretendono di "decidere quanto e chi bombardare" secondo il loro piacere e interesse
- nessuno deve essere contro gli ebrei, altrimenti sei un antisemita e un Nazista
Certo gli altri sono piu` integrati: vogliono scuole separate, legge coranica, non vogliono essere visitati da dottoresse, i luoghi di culto a spese del comune, sgozzano gli animali per farli morire dissanguati (in barba a qualsiasi legge) altrimenti e impuro non si puo` mangiare,
Eh no chi è che rischia la carriera, non si può andare contro la Lobby Ebraica
altrimenti ti rovinano la vita a suon di accuse processi e multe.
Leggi qualche articolo sulla Lobby Ebraica negli USA, li sono molto attivi...
Tutti parlano di queste "fantomatiche" lobby ma nessuno sa cosa siano, ne` dove si trovino
Non per niente gli USA hanno inviato una nave con 300 container pieni di armi ad Israele
Quello che decide Israele per gli USA è LEGGE.
Ancora dimostri di non curarti di come gira il mondo, agli USA fa comodo avere Israele come alleato.
Studia la storia, fallo. Al limite leggila
Poveri palestinesi, per i terroristi ed i paesi arabi confinati e non sono solo carne da cannone che li usano solo per buttare a mare gli ebrei.
A nessuno importa veramente di loro neanche a tutti voi che vi ricordate a comando quando esistono cioe quando Israele attacca e inscenate queste "sdegnate" manifestazioni e si bruciano bandiere, si impiccano manichini. Ma non vi frega niente se si raggiungesse un accordo di pace, tutti a casa. Nel frattempo potrebbero riprendere i lanci di missili tutti zitti, che si fa? Niente aspettiamo che Israele attacchi poi si vedra`vero? E i poveri palestinesi verrebbero rimassacrati
11/01/2009, 11:20
UNA GUERRA NON NECESSARIA
DI JIMMY CARTER
The Washington Post
[ Quando si tratta di personaggi così noti esito sempre a tradurre i loro testi perché c'è il rischio dei doppioni, cioè che due o tre persone, potendo mettere in circolazione diversi testi interessanti e accessibili per il lettore di lingua italiana, senza sapere l'uno dell'altro traducano invece tutti lo stesso articolo. Questo contributo di Jimmy Carter mi pare però una smentita così solenne (per chi la fa, più che per quello che dice) alle menzogne ripetute dai nostri media e dai nostri politici, che non può aspettare, e dunque lo traduco. Se ne circoleranno più versioni, tanto meglio. Mi piacerebbe sottoporre questo testo ad analisi stilistica e retorica: è un capolavoro assoluto di arte dell'argomentazione. Fate caso alla finezza con cui Jimmy Carter, attraverso una scarna narrazione di fatti vissuti in prima persona, fa apparire Israele nella sua vera luce -- Gianluca Bifolchi ]
Io so per il mio personale coinvolgimento negli eventi che la devastante invasione di Gaza da parte di Israele avrebbe potuto facilmente essere evitata.
Dopo aver visitato Sderot lo scorso aprile e aver visto i seri danni psicologici causati dai razzi che erano caduti su quell'area, mia moglia, Rosalynn, e io dichiarammo che non c'era scusa per il loro lancio da Gaza, e che si trattava di un atto di terrorismo. Sebbene le vittime fossero rare ( tre morti in sette anni), la città era traumatizzata da esplosioni imprevedibili. Circa 3.000 residenti si erano trasferiti in altre comunità, e le strade, i campi da gioco, e i quartieri commerciali erano quasi vuoti. Il Maggiore Eli Moyal riunì un gruppo di cittadini nel suo ufficio per incontrarci e si lamentò che il governo di Israele non fermasse i razzi, o con la diplomazia o con l'azione militare.
Sapendo che avremmo presto incontrato i leader di Hamas a Gaza e a Damasco, promettemmo di valutare possibilità per un cessate il fuoco. Dal capo dell'intelligence egiaziana Omar Suleiman, che stava negoziando tra Israele e Hamas, apprendemmo che c'era una differenza fondamentale tra i due lati. Hamas voleva una cessate il fuoco che coprisse sia Gaza che la West Bank, mentre gli Israeliani rifiutavano di discutere qualunque cosa che non fosse Gaza.
Sapevamo che il milione e mezzo di abitanti di Gaza erano alla fame, dato che il relatore speciale per le Nazioni Unite sul diritto al cibo aveva scoperto che la denutrizione a Gaza era altrettanto seria di quella delle nazioni più povere nel sud del Sahara, con più della metà delle famiglie palestinesi che mangiavano solo un pasto al giorno.
I leader palestinesi si dimostrarono refrattari su tutte le questioni, affermando che i razzi erano il solo mezzo per rispondere al loro imprigionamento e per rendere testimonianza alla loro grave situazione umanitaria. I più alti leader di Hamas a Damasco, comunque, erano d'accordo a considerare un cessate il fuoco solo per Gaza, a condizione che Israele non attaccasse Gaza e permettesse l'accesso ai rifornimenti umanitari per i cittadini palestinesi.
Dopo lunghe discussioni con quelli di Gaza, questi leader di Hamas furono d'accordo anche ad accettare un accordo di pace negoziato tra gli israeliani e il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, che guida anche l'OLP, a condizione che fosse approvato a maggioranza dai palestinesi in un referendum o da un governo di unità nazionale regolarmente eletto.
Dato che eravamo solo osservatori e non negoziatori, passammo queste informazioni agli egiziani, e loro andarono a fondo di questa proposta di pace. Dopo circa un mese, gli egiziani e Hamas ci informarono che tutta l'azione militare da entrambe le parti e il lancio dei razzi si sarebbero fermati il 19 giugno, per un periodo di sei mesi, e che gli aiuti umanitari sarebbero stati ripristinati al normale livello precedente al ritiro israeliano del 2005 (circa 700 camion al giorno).
Non eravamo in grado di confermare questo a Gerusalemme a causa dell'indisponibilità di Israele ad ammettere qualunque negoziato con Hamas, ma il lancio dei razzi fu subito interrotto e ci fu un aumento nelle forniture di cibo, acqua, medicinali e combustibile. Tuttavia l'aumento fu in media del 20% del livello normale. E questa fragile tregua fu parzialmente rotta il 4 novembre, quando Israele lanciò un attacco a Gaza per distruggere un tunnel difensivo che veniva scavato da Hamas all'interno del muro che rinchiude Gaza.
In un'altra visita in Siria a metà dicembre, cercai di ottenere che l'imminente scadenza della tregua di sei mesi fosse allungata. Era chiaro che la questione preminente era l'apertura dei valichi di frontiera per Gaza. Rappresentanti del Carter Center visitarono Gerusalemme, si incontrarono con funzionari israeliani e chiesero se era possibile ottenerla in cambio della cessazione del lancio di razzi. Il governo d'Israele fece sapere informalmente che il 15% delle forniture normali era possibile se Hamas fermava il lancio di razzi per 48 ore. Ciò era inaccettabile per Hamas, e le ostilità esplosero.
Dopo 12 giorni di "combattimento", le Forze di Difesa di Israele resero noto che 1000 obiettivi erano stati presi di mira e bombardati. Durante quel periodo, Israele respinse gli sforzi internazionale per ottenere un cessate il fuoco, con pieno appoggio di Washington. Diciassette moschee, la Scuola Internazionale Americana, molte case private e molta dell'infrastruttura di base della piccola ma densamente popolata area erano state distrutte. Ciò include i sistemi di fornitura di acqua potabile, elettricità, rete fognante. Volontari medici coraggiosi di molte nazioni hanno preso nota delle pesanti perdite civili, mentre i più fortunati operano sui feriti alla luce di generatori diesel.
Si spera che quando ulteriori ostilità non saranno più produttive, Israele, Hamas e gli Stati Uniti accettino il cessate il fuoco, allora il lancio dei razzi cesserà di nuovo e un adeguato livello di aiuti umanitari arriverà ai palestinesi sopravvissuti, in base a un accordo pubblico monitorato dalla comunità internazionale. Il prossimo possibile passo: una pace completa e permanente.
L'autore è stato presidente degli Stati Uniti dal 1977 al 1981. Nel 1982 fondò il Carter Center, un'organizzazione non governativa che promuove pace e salute in tutto il mondo.
fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=5453
DI JIMMY CARTER
The Washington Post
[ Quando si tratta di personaggi così noti esito sempre a tradurre i loro testi perché c'è il rischio dei doppioni, cioè che due o tre persone, potendo mettere in circolazione diversi testi interessanti e accessibili per il lettore di lingua italiana, senza sapere l'uno dell'altro traducano invece tutti lo stesso articolo. Questo contributo di Jimmy Carter mi pare però una smentita così solenne (per chi la fa, più che per quello che dice) alle menzogne ripetute dai nostri media e dai nostri politici, che non può aspettare, e dunque lo traduco. Se ne circoleranno più versioni, tanto meglio. Mi piacerebbe sottoporre questo testo ad analisi stilistica e retorica: è un capolavoro assoluto di arte dell'argomentazione. Fate caso alla finezza con cui Jimmy Carter, attraverso una scarna narrazione di fatti vissuti in prima persona, fa apparire Israele nella sua vera luce -- Gianluca Bifolchi ]
Io so per il mio personale coinvolgimento negli eventi che la devastante invasione di Gaza da parte di Israele avrebbe potuto facilmente essere evitata.
Dopo aver visitato Sderot lo scorso aprile e aver visto i seri danni psicologici causati dai razzi che erano caduti su quell'area, mia moglia, Rosalynn, e io dichiarammo che non c'era scusa per il loro lancio da Gaza, e che si trattava di un atto di terrorismo. Sebbene le vittime fossero rare ( tre morti in sette anni), la città era traumatizzata da esplosioni imprevedibili. Circa 3.000 residenti si erano trasferiti in altre comunità, e le strade, i campi da gioco, e i quartieri commerciali erano quasi vuoti. Il Maggiore Eli Moyal riunì un gruppo di cittadini nel suo ufficio per incontrarci e si lamentò che il governo di Israele non fermasse i razzi, o con la diplomazia o con l'azione militare.
Sapendo che avremmo presto incontrato i leader di Hamas a Gaza e a Damasco, promettemmo di valutare possibilità per un cessate il fuoco. Dal capo dell'intelligence egiaziana Omar Suleiman, che stava negoziando tra Israele e Hamas, apprendemmo che c'era una differenza fondamentale tra i due lati. Hamas voleva una cessate il fuoco che coprisse sia Gaza che la West Bank, mentre gli Israeliani rifiutavano di discutere qualunque cosa che non fosse Gaza.
Sapevamo che il milione e mezzo di abitanti di Gaza erano alla fame, dato che il relatore speciale per le Nazioni Unite sul diritto al cibo aveva scoperto che la denutrizione a Gaza era altrettanto seria di quella delle nazioni più povere nel sud del Sahara, con più della metà delle famiglie palestinesi che mangiavano solo un pasto al giorno.
I leader palestinesi si dimostrarono refrattari su tutte le questioni, affermando che i razzi erano il solo mezzo per rispondere al loro imprigionamento e per rendere testimonianza alla loro grave situazione umanitaria. I più alti leader di Hamas a Damasco, comunque, erano d'accordo a considerare un cessate il fuoco solo per Gaza, a condizione che Israele non attaccasse Gaza e permettesse l'accesso ai rifornimenti umanitari per i cittadini palestinesi.
Dopo lunghe discussioni con quelli di Gaza, questi leader di Hamas furono d'accordo anche ad accettare un accordo di pace negoziato tra gli israeliani e il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, che guida anche l'OLP, a condizione che fosse approvato a maggioranza dai palestinesi in un referendum o da un governo di unità nazionale regolarmente eletto.
Dato che eravamo solo osservatori e non negoziatori, passammo queste informazioni agli egiziani, e loro andarono a fondo di questa proposta di pace. Dopo circa un mese, gli egiziani e Hamas ci informarono che tutta l'azione militare da entrambe le parti e il lancio dei razzi si sarebbero fermati il 19 giugno, per un periodo di sei mesi, e che gli aiuti umanitari sarebbero stati ripristinati al normale livello precedente al ritiro israeliano del 2005 (circa 700 camion al giorno).
Non eravamo in grado di confermare questo a Gerusalemme a causa dell'indisponibilità di Israele ad ammettere qualunque negoziato con Hamas, ma il lancio dei razzi fu subito interrotto e ci fu un aumento nelle forniture di cibo, acqua, medicinali e combustibile. Tuttavia l'aumento fu in media del 20% del livello normale. E questa fragile tregua fu parzialmente rotta il 4 novembre, quando Israele lanciò un attacco a Gaza per distruggere un tunnel difensivo che veniva scavato da Hamas all'interno del muro che rinchiude Gaza.
In un'altra visita in Siria a metà dicembre, cercai di ottenere che l'imminente scadenza della tregua di sei mesi fosse allungata. Era chiaro che la questione preminente era l'apertura dei valichi di frontiera per Gaza. Rappresentanti del Carter Center visitarono Gerusalemme, si incontrarono con funzionari israeliani e chiesero se era possibile ottenerla in cambio della cessazione del lancio di razzi. Il governo d'Israele fece sapere informalmente che il 15% delle forniture normali era possibile se Hamas fermava il lancio di razzi per 48 ore. Ciò era inaccettabile per Hamas, e le ostilità esplosero.
Dopo 12 giorni di "combattimento", le Forze di Difesa di Israele resero noto che 1000 obiettivi erano stati presi di mira e bombardati. Durante quel periodo, Israele respinse gli sforzi internazionale per ottenere un cessate il fuoco, con pieno appoggio di Washington. Diciassette moschee, la Scuola Internazionale Americana, molte case private e molta dell'infrastruttura di base della piccola ma densamente popolata area erano state distrutte. Ciò include i sistemi di fornitura di acqua potabile, elettricità, rete fognante. Volontari medici coraggiosi di molte nazioni hanno preso nota delle pesanti perdite civili, mentre i più fortunati operano sui feriti alla luce di generatori diesel.
Si spera che quando ulteriori ostilità non saranno più produttive, Israele, Hamas e gli Stati Uniti accettino il cessate il fuoco, allora il lancio dei razzi cesserà di nuovo e un adeguato livello di aiuti umanitari arriverà ai palestinesi sopravvissuti, in base a un accordo pubblico monitorato dalla comunità internazionale. Il prossimo possibile passo: una pace completa e permanente.
L'autore è stato presidente degli Stati Uniti dal 1977 al 1981. Nel 1982 fondò il Carter Center, un'organizzazione non governativa che promuove pace e salute in tutto il mondo.
fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=5453
11/01/2009, 15:15
Nessuno conosce queste fantomatiche lobby ebraiche?
Io le conosco benissimo
http://www.aipac.org/
Congress Declares Steadfast Support for Israel
Over a hundred American leaders have come out in support of Israel's right to self-defense.
Che dicevi Blitzkrieg, le lobby ebraiche non esistono? ahahahah ma per favore
Io devo studiare la storia? ahahauhahau
Non so come gira il mondo? ahahaauha basta con le battute dai...
Io le conosco benissimo
http://www.aipac.org/
Congress Declares Steadfast Support for Israel
Over a hundred American leaders have come out in support of Israel's right to self-defense.
Che dicevi Blitzkrieg, le lobby ebraiche non esistono? ahahahah ma per favore
Io devo studiare la storia? ahahauhahau
Non so come gira il mondo? ahahaauha basta con le battute dai...
Ultima modifica di AgenteSegreto000 il 11/01/2009, 15:18, modificato 1 volta in totale.
11/01/2009, 17:01
AgenteSegreto000 ha scritto:
Nessuno conosce queste fantomatiche lobby ebraiche?
Io le conosco benissimo
http://www.aipac.org/
Congress Declares Steadfast Support for Israel
Over a hundred American leaders have come out in support of Israel's right to self-defense.
Che dicevi Blitzkrieg, le lobby ebraiche non esistono? ahahahah ma per favore
Io devo studiare la storia? ahahauhahau
Non so come gira il mondo? ahahaauha basta con le battute dai...
Certo che esistono! Ma sono "fantomatiche" gli si attribuiscono poteri straordinari, la parola lobby che in Italia assume un significato misterioso, indica nient'altro che un'associazione
Ecco qua la tue potentissime lobby ebraiche non hanno corretto questo :
È stato triste per Israele. Gli Usa, per la prima volta da molti anni, non hanno posto il veto a una di quelle tipiche risoluzioni sostenute da un lavoro di lobby gigantesco degli Stati Arabi e islamici in genere e da vari Paesi europei, attualmente dalla Francia e dall’Inghilterra. La risoluzione non menziona il diritto all’autodifesa di Israele, chiede alle parti di fermarsi, mettendo sullo stesso piano la difesa di un Paese democratico e l’attacco quasi decennale di un’organizzazione terrorista.
l'articolo completo: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320018
Al limite leggila la storia tutta non solo quello che ti fa comodo
Ultima modifica di BlitzKrieg il 11/01/2009, 17:20, modificato 1 volta in totale.
11/01/2009, 18:10
Palestina: alle origini di un conflitto
"una terra senza popolo per un popolo senza terra"
Lord Shaftesbury, ideologo del sionismo, 1854
Per comprendere le origini del conflitto in atto in Medio Oriente occorre conoscere la storia della Palestina negli ultimi secoli, e ripercorrere le tappe dell’immigrazione sionista in quella che veniva considerata la terra promessa del popolo ebraico.
Ma ancora più che la storia delle varie forze di occupazione che si sono succedute, una storia che occorre comunque tenere presente per comprendere gli eventi, risulta interessante soffermarsi sulla composizione etnica degli abitanti di quei luoghi.
Sul finire del XIX secolo, la Palestina risultava sotto il dominio dell’Impero Ottomano, e la sua popolazione era composta prevalentemente da arabi musulmani.
Non mancavano abitanti di origine cristiana, e nemmeno ebrei autoctoni che avevano mantenuto la propria religione senza convertirsi a quella dei dominatori.
Nel 1881, entro i confini di quello che sarebbe in futuro diventato lo stato di Israele, vivevano 470.000 arabi e 24.000 ebrei.
Nel 1914, poco prima della disgregazione dell’Impero Ottomano, gli arabi erano 500.000, a fronte di 85.000 ebrei.
L’aumento della popolazione ebraica era dovuto alle prime migrazioni organizzate dal movimento sionista, che progettava una Palestina interamente sotto il controllo ebraico.
La cartina che segue mostra la distribuzione demografica in Palestina nel 1878, al momento della fondazione della prima colonia sionista (in blu, nei pressi di Jaffa).
In rosso sono segnati le città e i paesi abitati interamente da arabi, mentre in nero sono indicate le città in cui arabi ed ebrei autoctoni coabitavano.
Quella che segue è invece la situazione nel 1920, quando a seguito della caduta dell’Impero Ottomano la Palestina fu assegnata all’amministrazione britannica.
Si può notare l’aumento delle colonie sioniste, e la fondazione di alcune importanti città ebraiche, come Tel Aviv.
Il movimento sionista proseguì nell’opera di colonizzazione, e grazie ai fondi dei suoi facoltosi sostenitori iniziò anche una politica di acquisto delle terre dagli arabi.
Furono anche questi gli anni in cui organizzazioni terroriste sioniste compirono numerosi attentati ai danni delle autorità britanniche e della popolazione Palestinese, per favorire la nascita dello Stato di Israele.
Ciò nonostante, ancora nel 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, la terra Palestinese di proprietà dei coloni ebrei era ancora una piccola minoranza.
Nel 1947, con la nota risoluzione 181 dell’Onu, la Palestina veniva spartita in due stati, ed alla popolazione ebraica, che all’epoca possedeva il 7% delle terre, veniva assegnato il 56% del territorio.
Nel corso del 1948, e prima ancora che la Gran Bretagna concludesse il suo mandato, le milizie israeliane iniziarono una pulizia etnica all’interno dei confini del loro futuro stato, e nel 14 Maggio del 1948 dichiararono unilateralmente la nascita dello Stato di Israele.
Immediatamente gli stati arabi confinanti dichiararono guerra al neonato stato sionista, ma vennero facilmente sconfitti dall’esercito ebraico.
Tuttora questa vittoria rappresenta uno dei più grandi misteri della storia contemporanea, dal momento che l’esercito di un piccolo stato appena formatosi fu in grado di sbaragliare senza difficoltà gli eserciti organizzati ed uniti di ben cinque nazioni arabe (Egitto, Siria, Libano, Transgiordania e Iraq).
In seguito alla vittoria lo Stato Israeliano prese possesso anche di ampie zone destinate dall’ONU alla popolazione araba, e di fatto controlla da allora l’intera Palestina.
(in rosso i territori occupati da Israele in violazione della risoluzione dell'ONU)
La propaganda sionista di fine ottocento aveva coniato lo slogan “"una terra senza popolo per un popolo senza terra".
Purtroppo la Palestina non era propriamente una terra senza popolo, ed è sufficiente scorrere le varie cartine per rendersi conto che i coloni sionisti hanno dovuto “sgomitare” parecchio prima di trovare i loro “spazi”.
Uno sgomitare che non si è ancora concluso.
Fonte: http://santaruina.splinder.com/post/195 ... ini+di+un+
"una terra senza popolo per un popolo senza terra"
Lord Shaftesbury, ideologo del sionismo, 1854
Per comprendere le origini del conflitto in atto in Medio Oriente occorre conoscere la storia della Palestina negli ultimi secoli, e ripercorrere le tappe dell’immigrazione sionista in quella che veniva considerata la terra promessa del popolo ebraico.
Ma ancora più che la storia delle varie forze di occupazione che si sono succedute, una storia che occorre comunque tenere presente per comprendere gli eventi, risulta interessante soffermarsi sulla composizione etnica degli abitanti di quei luoghi.
Sul finire del XIX secolo, la Palestina risultava sotto il dominio dell’Impero Ottomano, e la sua popolazione era composta prevalentemente da arabi musulmani.
Non mancavano abitanti di origine cristiana, e nemmeno ebrei autoctoni che avevano mantenuto la propria religione senza convertirsi a quella dei dominatori.
Nel 1881, entro i confini di quello che sarebbe in futuro diventato lo stato di Israele, vivevano 470.000 arabi e 24.000 ebrei.
Nel 1914, poco prima della disgregazione dell’Impero Ottomano, gli arabi erano 500.000, a fronte di 85.000 ebrei.
L’aumento della popolazione ebraica era dovuto alle prime migrazioni organizzate dal movimento sionista, che progettava una Palestina interamente sotto il controllo ebraico.
La cartina che segue mostra la distribuzione demografica in Palestina nel 1878, al momento della fondazione della prima colonia sionista (in blu, nei pressi di Jaffa).
In rosso sono segnati le città e i paesi abitati interamente da arabi, mentre in nero sono indicate le città in cui arabi ed ebrei autoctoni coabitavano.
Quella che segue è invece la situazione nel 1920, quando a seguito della caduta dell’Impero Ottomano la Palestina fu assegnata all’amministrazione britannica.
Si può notare l’aumento delle colonie sioniste, e la fondazione di alcune importanti città ebraiche, come Tel Aviv.
Il movimento sionista proseguì nell’opera di colonizzazione, e grazie ai fondi dei suoi facoltosi sostenitori iniziò anche una politica di acquisto delle terre dagli arabi.
Furono anche questi gli anni in cui organizzazioni terroriste sioniste compirono numerosi attentati ai danni delle autorità britanniche e della popolazione Palestinese, per favorire la nascita dello Stato di Israele.
Ciò nonostante, ancora nel 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, la terra Palestinese di proprietà dei coloni ebrei era ancora una piccola minoranza.
Nel 1947, con la nota risoluzione 181 dell’Onu, la Palestina veniva spartita in due stati, ed alla popolazione ebraica, che all’epoca possedeva il 7% delle terre, veniva assegnato il 56% del territorio.
Nel corso del 1948, e prima ancora che la Gran Bretagna concludesse il suo mandato, le milizie israeliane iniziarono una pulizia etnica all’interno dei confini del loro futuro stato, e nel 14 Maggio del 1948 dichiararono unilateralmente la nascita dello Stato di Israele.
Immediatamente gli stati arabi confinanti dichiararono guerra al neonato stato sionista, ma vennero facilmente sconfitti dall’esercito ebraico.
Tuttora questa vittoria rappresenta uno dei più grandi misteri della storia contemporanea, dal momento che l’esercito di un piccolo stato appena formatosi fu in grado di sbaragliare senza difficoltà gli eserciti organizzati ed uniti di ben cinque nazioni arabe (Egitto, Siria, Libano, Transgiordania e Iraq).
In seguito alla vittoria lo Stato Israeliano prese possesso anche di ampie zone destinate dall’ONU alla popolazione araba, e di fatto controlla da allora l’intera Palestina.
(in rosso i territori occupati da Israele in violazione della risoluzione dell'ONU)
La propaganda sionista di fine ottocento aveva coniato lo slogan “"una terra senza popolo per un popolo senza terra".
Purtroppo la Palestina non era propriamente una terra senza popolo, ed è sufficiente scorrere le varie cartine per rendersi conto che i coloni sionisti hanno dovuto “sgomitare” parecchio prima di trovare i loro “spazi”.
Uno sgomitare che non si è ancora concluso.
Fonte: http://santaruina.splinder.com/post/195 ... ini+di+un+
11/01/2009, 18:24
Se non lo sai Blitz gli USA hanno SEMPRE posto il veto a tutte le passate risoluzioni ONU contro Israele.
Questa volta pur di non andare contro Israele gli USA si sono ASTENUTI DAL VOTO.
MI SONO VISTO IL VIDEO IN DIRETTA, ma che ti credi di parlare con un ragazzino?
Il problema è che tutti gli altri stati del mondo hanno dato ragione all'ONU...
Stai parlando con uno che si informa da parecchi anni sulla questione Israelo-Palestinese
forse sei tu che te ne accorgi solo dai telegiornali.
Si vede da come parli, i TG di SISTEMA ti hanno lavato il cervello per bene.
Ma tanto non mi interessa di quello che pensi tu Blitz
a me interessa solo la VERITA', quindi è inutile che DISTURBI...
Questa volta pur di non andare contro Israele gli USA si sono ASTENUTI DAL VOTO.
MI SONO VISTO IL VIDEO IN DIRETTA, ma che ti credi di parlare con un ragazzino?
Il problema è che tutti gli altri stati del mondo hanno dato ragione all'ONU...
Stai parlando con uno che si informa da parecchi anni sulla questione Israelo-Palestinese
forse sei tu che te ne accorgi solo dai telegiornali.
Si vede da come parli, i TG di SISTEMA ti hanno lavato il cervello per bene.
Ma tanto non mi interessa di quello che pensi tu Blitz
a me interessa solo la VERITA', quindi è inutile che DISTURBI...
12/01/2009, 00:49
AgenteSegreto000 ha scritto:
Se non lo sai Blitz gli USA hanno SEMPRE posto il veto a tutte le passate risoluzioni ONU contro Israele.
Cero che lo so. Spiegami come sarebbe possibile far applicare le risoluzioni ONU ad un gruppo di terroristi, cosicche` Israele sarebbe costretto a rispettarle mentre i terroristi potrebbero agire a loro piacimento
Stai parlando con uno che si informa da parecchi anni sulla questione Israelo-Palestinese
Dici questo e salti fuori a comando, solo quando Israele reagisce. Si chiama politica dello struzzo che se ne sta con la testa sotto la sabbia fin quando li conviene
forse sei tu che te ne accorgi solo dai telegiornali.
Si vede da come parli, i TG di SISTEMA ti hanno lavato il cervello per bene.
Il mio cervello sara` lavato, ma per fare la parte dei terroristi col tuo hanno sbagliato candeggio
Ma tanto non mi interessa di quello che pensi tu Blitz
a me interessa solo la VERITA', quindi è inutile che DISTURBI...
Gia`, la verita`........ te saludi
12/01/2009, 20:30
Ricordo che negli anni 70 il Libano era diventato la Svizzera del Medio Oriente,i Sionisti con l'aiuto dell'Occidente hanno fatto di tutto per distruggerla e scalzare quell'inizio di moderno sviluppo che poteva riscattare i popoli Arabi di quelle zone,avvicinandoli alla nostra cultura.
Comunque tengo a precisare che la lotta del popolo Palestinese E' RESISTENZA è NON TERRORISMO e auguro che Gerusalemme ritorni la Capitale come è giusto che sia, dei Palestinesi.
Comunque tengo a precisare che la lotta del popolo Palestinese E' RESISTENZA è NON TERRORISMO e auguro che Gerusalemme ritorni la Capitale come è giusto che sia, dei Palestinesi.
13/01/2009, 00:22
bleffort ha scritto:
Ricordo che negli anni 70 il Libano era diventato la Svizzera del Medio Oriente,i Sionisti con l'aiuto dell'Occidente hanno fatto di tutto per distruggerla e scalzare quell'inizio di moderno sviluppo che poteva riscattare i popoli Arabi di quelle zone,avvicinandoli alla nostra cultura.
Comunque tengo a precisare che la lotta del popolo Palestinese E' RESISTENZA è NON TERRORISMO e auguro che Gerusalemme ritorni la Capitale come è giusto che sia, dei Palestinesi.
Quella del Libano e la tua versione della storia, e quella sulla resistenza io la chiamo Infamita` . Ma fammi il sacrosanto piacere, amico dei TERRORISTI
Hamas using children as human shield
da: http://www.lisistrata.com/medioriente20 ... bile15.htm
""I corpi dei malcapitati vengono lasciati appesi per giorni a pali e tralicci, così che tutti possano vedere la sorte di coloro che non vogliono associarsi al terrorismo. Tutti possono infierire sui cadaveri, mostrando un disprezzo assoluto sulla vita e sulla morte, che non risparmia nemmeno i famigliari dei poveri disgraziati caduti in mano di questi barbari e sadici killer seriali. ""
Immagine:
6,29 KB
Immagine:
6,34 KB
Immagine:
10,08 KB
Immagine:
7,61 KB
Immagine:
5,62 KB
Immagine:
5,69 KB
Immagine:
5,62 KB
13/01/2009, 02:07
@BlitzKrieg
pensa quello che succederà dopo questo massacro a Gaza...
non vorrei sbagliarmi mi sembra dalle foto che sia il linciaggio di Ramallah del 12 ottobre 2000...
erano militari, o meglio, riservisti che hanno sbagliato strada...si chiamavano Yosef Avraham e Vadim Novesche...
questo qui nella foto che si vede dal link da te postato con le mani insanguinate alla finestra
invece è (o sarebbe meglio dire era?) Wasam Ali Muhammad Radi poliziotto palestinese arrestato nel giugno 2005...
non oso pensare dopo l'arresto cosa gli abbiano fatto (giustamente o no lascio a decidere i lettori) ma almeno è stato consegnato alla "giustizia israeliana", invece per quei 300 bambini morti ammazzati dal glorioso esercito di tsahal ci sarà mai giustizia?
per quanto riguarda il video sinceramente non mi dice nulla...ci sono dei ragazzi vicini al muro che mi sembra quello costruito per il lager di Gaza, verso la fine del video un ambulanza, un ragazzino viene portato via di peso, non mi risulta una prova anzi sembrerebbe che gli stanno spostando da una zona più pericolosa e non giustifica quello che sta accadendo ora...
vedo che si sta cercando di postare video che mostrino che Hamas usa bambini come scudi per poter giustificare questi eccidi degni del tempo di erode..questo non basta per lavarsi la coscienza, quello che si sta verificando a Gaza è un vero e proprio crimine di guerra..
gli stessi linciaggi si ebbero anche in itaglia alla fine del fascismo...
questo qui invece è
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
Vittorio Arrigoni un Italiano vero che sta vivendo in queste ore a Gaza e rischia la vita per portare soccorso alle numerose famiglie che in queste ore vengono sterminate, è l'unica fonte italiana che abbiamo visto che gli israeliani non vogliono che nessun giornalista entri la dentro, che non abbiano qualcosa da nascondere?
anzi [...]un sito vicino all' IDF (esercito israeliano ndr)http://stoptheism.com/ invita a uccidere Vittorio Arrigoni, pacifista e attivista dei Diritti Umani, da mesi impegnato negli aiuti alla popolazione palestinese.
Questo sito di veri criminali indica Vittorio come legittimo target per l'esercito israeliano e ne pubblica le foto così che chiunque sia in grado di indicare l'ubicazione di Vittorio possa avvisare l'IDF.[...]
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... 1414#21414
da notare che verrebbe anche eliminata una fonte diretta di informazione che ci arrva da Gaza.
alla faccia del paese democratico...
Forza Vittorio!
pensa quello che succederà dopo questo massacro a Gaza...
non vorrei sbagliarmi mi sembra dalle foto che sia il linciaggio di Ramallah del 12 ottobre 2000...
erano militari, o meglio, riservisti che hanno sbagliato strada...si chiamavano Yosef Avraham e Vadim Novesche...
questo qui nella foto che si vede dal link da te postato con le mani insanguinate alla finestra
invece è (o sarebbe meglio dire era?) Wasam Ali Muhammad Radi poliziotto palestinese arrestato nel giugno 2005...
non oso pensare dopo l'arresto cosa gli abbiano fatto (giustamente o no lascio a decidere i lettori) ma almeno è stato consegnato alla "giustizia israeliana", invece per quei 300 bambini morti ammazzati dal glorioso esercito di tsahal ci sarà mai giustizia?
per quanto riguarda il video sinceramente non mi dice nulla...ci sono dei ragazzi vicini al muro che mi sembra quello costruito per il lager di Gaza, verso la fine del video un ambulanza, un ragazzino viene portato via di peso, non mi risulta una prova anzi sembrerebbe che gli stanno spostando da una zona più pericolosa e non giustifica quello che sta accadendo ora...
vedo che si sta cercando di postare video che mostrino che Hamas usa bambini come scudi per poter giustificare questi eccidi degni del tempo di erode..questo non basta per lavarsi la coscienza, quello che si sta verificando a Gaza è un vero e proprio crimine di guerra..
gli stessi linciaggi si ebbero anche in itaglia alla fine del fascismo...
questo qui invece è
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
Vittorio Arrigoni un Italiano vero che sta vivendo in queste ore a Gaza e rischia la vita per portare soccorso alle numerose famiglie che in queste ore vengono sterminate, è l'unica fonte italiana che abbiamo visto che gli israeliani non vogliono che nessun giornalista entri la dentro, che non abbiano qualcosa da nascondere?
anzi [...]un sito vicino all' IDF (esercito israeliano ndr)http://stoptheism.com/ invita a uccidere Vittorio Arrigoni, pacifista e attivista dei Diritti Umani, da mesi impegnato negli aiuti alla popolazione palestinese.
Questo sito di veri criminali indica Vittorio come legittimo target per l'esercito israeliano e ne pubblica le foto così che chiunque sia in grado di indicare l'ubicazione di Vittorio possa avvisare l'IDF.[...]
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... 1414#21414
da notare che verrebbe anche eliminata una fonte diretta di informazione che ci arrva da Gaza.
alla faccia del paese democratico...
Forza Vittorio!
Ultima modifica di fabrysound il 13/01/2009, 02:47, modificato 1 volta in totale.
13/01/2009, 13:36
BlitzKrieg ha scritto:bleffort ha scritto:
Ricordo che negli anni 70 il Libano era diventato la Svizzera del Medio Oriente,i Sionisti con l'aiuto dell'Occidente hanno fatto di tutto per distruggerla e scalzare quell'inizio di moderno sviluppo che poteva riscattare i popoli Arabi di quelle zone,avvicinandoli alla nostra cultura.
Comunque tengo a precisare che la lotta del popolo Palestinese E' RESISTENZA è NON TERRORISMO e auguro che Gerusalemme ritorni la Capitale come è giusto che sia, dei Palestinesi.
Quella del Libano e la tua versione della storia, e quella sulla resistenza io la chiamo Infamita` . Ma fammi il sacrosanto piacere, amico dei TERRORISTI
E' evidente che tu sei Ebreo è giusto che ognuno tira per la sua parte.
Però cè una differenza tra me e te,io sono stato sempre obiettivo da qualunque parte sia venuta la violenza e la sopraffazione tu no.
Io non sono mai stato razzista e non lo sarò mai,per mè gli Ebrei possono essere persone normali come tutte le altre,però nel momento in cui vi comportate in questo modo,pare proprio che il vostro interesse sia quello di fare la vittima,volendo attirare la pietà di tutti,in questo modo avete il caproespiatorio per poter fare arbitrariamente qualsiasi cosa senza renderne conto a nessuno.
State attenti che prima o poi qualcuno in futuro vi presenterà il conto.