mik.300 ha scritto:
https://www.corriere.it/cronache/20_marzo_24/coronavirus-crisanti-emergenza-sottovalutata-italia-450-mila-casi-questo-fallimento-ee6b83fc-6e0c-11ea-9b88-27b94f5268fe.shtml
Coronavirus, Crisanti: «Emergenza sottovalutata. In Italia 450 mila casi. Questo è un fallimento»
Il virologo che sta studiando il caso Veneto: «In Lombardia potrebbero essere 250 mila. Bene cercare quelli sommersi ma i morti sono troppi. Anteposta l’economia. La Cina ha mentito. Bisognava fare come in Giappone: blocco totale dei focolai, penso a Bergamo»
Sono pochi 450 mila casi, quelli sono i casi noti, anche perchè con il fattore di contaigosità del covid quei numeri si raggiungono bene o male dopo una decina di passaggi.
esempio:
Influenza R1,2 - significa che ogni infetto ne contagia altri 1,2 e così via.
CoVid R3 (così leggo in giro) - significa che ogni infetto ne contagia altri 1,2 e così via.
dopo 10 passaggi:
con l'influyenza ne hai infettati circa 7 (1,2
10)
col coVid quasi 60 mila (3
10)
quindi i gli infetti sono DECINE DI MILIONI non 300 mila e così si spiegherebbero anche tutti i morti
TheApologist ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
Lo abbiamo già avuto quasi tutti senza accorgercene o scambiandolo per normale influenza o una influenza un pò più aggressiva. In una PICCOLISSIMA PARTE % (che su grandi numeri diventa grande) ha dato sintomi più gravi che sono quelli tamponati e sui quali poi si costruirono le statistiche e le % di mortalità. Ma era abbastanza banale rendersene conto anche da soli guardando i numeri.
Si lo penso anch'io. Addirittura alcuni hanno solamente un po' di congiuntivite, però rimangono portatori sani e contribuiscono a diffonderlo.
Ecco, l'unica cosa che non capisco è come sia possibile che questo virus colpisca in maniera così differente.. Probabilmente dipende da vari fattori: età, alimentazione, sistema immunitario debilitato, inquinamento, ecc ecc.
Lo studieranno, ora è troppo presto per fare ipotesi campate per aria.
Ma ci sta che il prossimo anno, alla seconda ondata, perda di efficacia e d'intensità, diventando uno dei soliti "ceppi influenzali" che rompono le palle puntualmente ogni anno.
Secondo me colpisce a tutti allo stesso modo, è l'organismo di chi lo riceve a reagire in modo diverso. Nel 99 % dei casi il corpo l debella senza sintomi apprezzabili o come normale influenza in chi però è a rischio perchè ha 1 o più patologie che si sommano al fattore di rischio principale e cioè l'età avanzata può aver esiti nefasti. Poi ovviamente c'è il caso sfortunato del igovane sano che se la becca e muore ma sono casi che ci sono per tutte le malattie e dubito si capirà mai perchè un 30 o 50 enne sano è morto per i lcovid ma come capita anche con altro.
Il problema è la contagiosità estrema che quindi fa diventare ppiccole % numeri neormi.
Basta stare a casa.