Robiwankenobi ha scritto:
mik.300 ha scritto:
Comunque sparare sui manifestanti indifesi è reato dentro o fuori Montecitorio..
Fuori per strada sicuramente reato, dentro certamente no.
Purtroppo non avremo la fortuna di poter vedere una scena del genere in Italia sennò sgraneresti gli occhi.
ma in quale paese pensi di vivere??
uso legittimo delle armi
Dispositivo dell'art. 53 Codice PenaleFonti → Codice Penale → LIBRO PRIMO - Dei reati in generale → Titolo III - Del reato → Capo I - Del reato consumato e tentato
Ferme le disposizioni contenute nei due articoli precedenti(1),
non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio(2), fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è
costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza(3) all'Autorità e comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona(4). (3) Sono due i casi in cui è possibile che il pubblico ufficiale faccia un uso legittimo delle armi ovvero quando sarà costretto dalla necessità di respingere una violenza (rivolta nei confronti del pubblico ufficiale stesso o di cose o persone che questi ha il dovere di tutelare) o di vincere una resistenza, fermo restando
il compito del giudice di valutare concretamente se queste erano tali da dover essere vinte con le armi. Si ricordi che la resistenza di cui parla la norma è intesa come resistenza attiva (si pensi ad esempio
al caso di colui che al momento dell'arresto esplode un colpo di pistola contro il pubblico ufficiale e poi si dà alla fuga). Non vi rientrano dunque i casi di resistenza passiva, che è,per chiarire, quella opposta dagli scioperanti che si distendono sui binari per impedire il passaggio dei treni. La dottrina più recente ha però criticato questa impostazione, argomentando sulla base del fatto che la norma in esame non distingue tra resistenza passiva e resistenza attiva e giungendo così a concludere che è ammissibile anche se vi è una condotta passiva che mira a contrastare l'intervento dell'autorità, la quale in ogni caso deve rispettare
il criterio della proporzione.