shighella ha scritto:
bleffort ha scritto:
shighella ha scritto:
Bagheria nel diciannovesimo secolo vantava la prima industria chimica (Arenella) che con la sovrabbondanza di agrumi produceva acido citrico usato come disinfettante, e anche la prima industria conserviera di un tal Giuseppe Verdone.
https://ricerca.repubblica.it/repubblic ... heria.htmlCiao "shighella"
Scusa, non ho capito il senso del tuo discorso, che se è quello che penso io è come dire datevi da fare.
I Siciliani hanno avuto sempre voglia di darsi da fare, ma... il discorso è che mancano le infrastrutture moderne ed adeguate maggiormente perchè siamo lontani dal "centro dell'impero", questa è la gaffe che si dove colmare, anche per il fatto che avendo infrastrutture adeguate ne giovate anche voi del nord su tante cose come prodotti agricoli Ittici e caseari freschi, e vacanze senza essere stressati dai lunghi viaggi.
Per es.. se qualcuno di voi si trova in Sicilia nei pressi del "mio" mare Canale di Sicilia, oggi potrebbe benissimo andare in spiaggia e godersi il mare con temperature che sono vicini ai 30 gradi.
Buongiorno Bleff
No Bleff non era quello il motivo, conosco le problematiche esistenti oggi in sicilia e te ne do atto..
Volevo solo dare manforte al tuo discorso, mostrando come nella Sicilia del 1800 era stato dato il via ad un cambiamento economico molto forte, l'industrializzazione aveva iniziato a fiorire anche grazie alle infrastrutture ferroviarie volute e sovvenzionate da un nobile, un certo Montezemolo (cognome a noi noto). Detto ciò mi domando come mai a un certo punto della storia il fulcro dell'economia è stato spostato a nord lasciando la Sicilia in balia della mafia e della fame?
Immagino che tu ti riferisca il 1800 dopo l'unificazione
.
Se è così i libri di storia ci parlano di un mezzogiorno spogliato di tutti i beni e un popolo allo sbando ,dopo l'annessione ancora qualche l'Industria rancava per l'esperienza avuta per essere una Stato a se come Regno delle due Sicilie e quelle poche rimaste producevano ancora quello che ci serviva.
Ma i danni più rilevanti che che abbiamo subito in seguito sono stati diversi:
la legittimazione della Mafia a seguito dell'Invasione della Sicilia dagli Americani.
Un quarto di secolo dopo negli anni 70 per aver avuto ancora in vita i Padri della nostra Costituzione il governo Italiano con l'intenzione di risollevare la Sicilia economicamente fece grandi investimenti, come Industrie petrolchimiche, grandi centrali elettriche, nuovi tracciati di strade e diverse Dighe per l'approvvigionamento idrico all' l'agricoltura e grandi assunzioni di personale nei servizi spronato anche da un PCI allora abbastanza forte.
Dopo un po di anni in seguito allo sfaldamento della forza trainante Comunista, presero le redini le forze liberali con ideologia che "il privato è bello", così si sono eliminate i rami secchi delle ferrovie (al posto di potenziarli) riduzione del personale statale e parastatale, le strade non si aggiustavano più e paesi interi in inverno rimanevano isolati, i ponti per mancanza di manutenzioni cadevano a pezzi e tante altre gravi mancanze ancora.
Così la mafia trovando un terreno fertile per la mancanza di lavoro che imperava in tutta la Sicilia mise le mani avanti facendo investimenti miliardari e dando lavoro a migliaia di persone, con questa politica diventando sempre più forte cominciò a sostituirsi allo Stato Centrale.
Quando poi sono iniziate le guerre di mafia che voi tutti sapete, il nostro Stato Centrale al posto di punire e fare guerra ai soli uomini della mafia, ha voluto punire tutti i Siciliani etichettandoci come popolo con cultura mafiosa e non investendo più nelle infrastrutture come se per punire qualche migliaio di mafiosi dovevano essere puniti tutti i 5 milioni di Siciliani, per concludere siamo stati prima vittime dell'annessione Piemontese poi dai mafiosi e in seguito dallo Stato della repubblica Italiana.