11/05/2021, 13:31
12/05/2021, 12:30
Rivista medica USA: “l’Ivermectina come soluzione globale”
gli autori dello studio hanno scoperto che grazie all’impiego dell’ Ivermectina si potrà assistere ad una significativa riduzione del tasso di mortalità da Covid-19 e anche ad una riduzione dei tempi di recupero dalla malattia.
Doug Mainwaring – LifeSiteNews – 6 maggio 2021
La rivista “The American Journal of Therapeutics” ha pubblicato i risultati di una ricerca sull’Ivermectina, auspicandone l’impiego globale e sistematico come trattamento per la Covid-19. Il farmaco, normalmente utilizzato come anti-elmintico, è stato usato con successo in varie parti del mondo contro la Covid, ma è stato sempre screditato ed escluso dai protocolli terapeutici “ufficiali”.
Questa è una notizia molto positiva dato che i governi locali e nazionali di tutto il mondo stanno cercando imporre normative per rendere obbligatori i vaccini come condizione per consentire alle persone di tornare alla normalità. In molti si chiedono se i governi mondiali e Big Pharma abbiano come programma spingere le vaccinazioni di massa eliminando al tempo stesso metodi più economici ed efficaci di trattare il coronavirus.
In un articolo intitolato Review of the Emerging Evidence Demonstrating the Efficacy of Ivermectin in the Prophylaxis and Treatment of Covid-19 (Studio delle prove più recenti che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nella profilassi e nel trattamento della Covid-19) gli autori hanno dimostrato che, attraverso una assunzione regolare di ivermectina, si assiste ad “una importante riduzione del tasso di mortalità, dei tempi di recupero e, anche, della possibilità di contrarre la Covid.
In questo studio, i ricercatori citano esempi di “campagne di distribuzione di ivermectina che hanno portato ad una rapida diminuzione della morbilità e della mortalità in tutta la popolazione [presa in esame]” e che questo porta a concludere che “l’ivermectina è efficace in tutte le fasi della Covid-19”.
A dicembre la Associated Press ha cercato di smontare le teorie secondo le quali l’ivermectina avrebbe “un’efficacia miracolosa che annulla” la trasmissione del virus e, quindi, la gente non si ammalerà più”.
La Food and Drug Administration (FDA) statunitense continua mettere in guardia gli americani dal consumare ivermectina per trattare o per prevenire il Coronavirus.
Nonostante l’atteggiamento negativo della FDA, nel mese di gennaio l’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) ha rivisto la propria posizione sull’impiego dell’ivermectina, classificandola come opzione per il trattamento della Covid-19. Lo scorso agosto, a dire il vero, l’Istituto non raccomandava l’uso dell’ivermectina per il trattamento, nonostante il crescente numero di studi e rapporti che mostravano dei risultati, spesso miracolosi, associati all’uso del farmaco.
Abbondanza di prove che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nel trattamento contro la Covid-19.
In contrasto al crescente numero di effetti collaterali debilitanti o decessi associati alla somministrazione dei vari vaccini, numerosi altri studi hanno dimostrato basse percentuali di effetti avversi dovuti all’uso di ivermectina. Secondo gli autori dello studio sopra menzionato, l’efficacia dell’ivermectina è supportata dalle seguenti motivazioni:
Sin dal 2012 molti studi di laboratorio hanno dimostrato che l’ivermectina inibisce la riproduzione di molti virus, tra cui quello di influenza, Zika, Dengue e altri.
L’ivermectina inibisce anche la riproduzione del SARS-CoV-2 e il legame ai tessuti del malato attraverso determinati meccanismi osservati e proposti.
L’ivermectina ha fortissime proprietà antinfiammatorie. I dati “in vitro” hann dimostrato che il farmaco impedisce sia la produzione di citochine sia la trascrizione del fattore nucleare -kB (NF-kB), che causa l’infiammazione.
Il farmaco riduce significativamente la carica virale e protegge dai danni organici in diversi modelli animali infettati con SARS-CoV-2 o Coronavirus simili.
L’ivermectina previene la trasmissione e lo sviluppo della Covid-19 in caso di contatto con persone infette.
Accelera il recupero e previene effetti collaterali negativi in soggetti con malattie più o meno gravi trattati poco dopo l’insorgenza dei primi sintomi.
Accelera la ripresa ed evita il ricovero in terapia intensiva e la morte dei pazienti ospedalizzati.
Riduce la mortalità dei pazienti Covid-19 in condizioni critiche.
La sicurezza, la disponibilità e il costo del farmaco sono quasi insuperabili, data la bassa probabilità di importanti interazioni farmacologiche, con solo lievi e rari effetti collaterali osservati in quasi 40 anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l’ivermectina nel proprio “Elenco dei medicinali essenziali”.
Gli autori fanno notare che:
“Nel contesto della sicurezza di lunga data dell’ivermectina, del basso costo e dell’ampia disponibilità insieme alla consistente, riproducibile, grande ampiezza dei risultati sui tassi di trasmissione, la necessità di ospedalizzazione e la mortalità, è stato proposto un ampio impiego sia nella prevenzione che nel trattamento”.
E concludono:
“Sulla base della totalità delle prove e delle evidenze epidemiologiche presentate in questa revisione, l’ivermectina dovrebbe essere impiegata globalmente e sistematicamente nella prevenzione e nel trattamento della Covid-19″.
All’inizio dell’anno, Youtube ha rimosso dall’account ufficiale di un senatore americano il video di un’udienza del Senato sui trattamenti del Coronavirus. La piattaforma video di proprietà di Google ha sostenuto che i video violavano la politica di disinformazione Covid-19.
Uno dei video ora cancellati era del Dr. Pierre Kory, membro fondatore del Front Line Covid Critical Care Alliance (FLCCC) “un gruppo di leader di grande rilevanza nel campo delle terapie critiche” che cerca di frenare l’eccessiva mortalità causata dal SARS-CoV-2. FLCCC ha sviluppato un trattamento che ha ridotto dell’83% il tasso di mortalità negli ospedali in cui questo trattamento è stato utilizzato.
Nell’udienza, Kory dichiarò:
“Negli ultimi tre o quattro mesi, le pubblicazioni emergenti forniscono dati conclusivi sulla profonda efficacia dell’agente antiparassitario, antivirale e antinfiammatorio chiamato ivermectina in tutte le fasi della malattia.”
Aggiungendo:
“L’ivermectina è altamente sicura, ampiamente disponibile e a basso costo. Ora abbiamo dati da oltre 20 studi clinici ben progettati, 10 dei quali randomizzati e controllati, con ogni studio che riporta costantemente grandi dimensioni e benefici statisticamente significativi nel diminuire i tassi di trasmissione, accorciare i tempi di recupero, diminuire le ospedalizzazioni, o grandi riduzioni dei decessi”.
Link : https://www.lifesitenews.com/news/medic ... -407670138
Fonte: https://comedonchisciotte.org/rivista-medica-usa-livermectina-come-soluzione-globale/
12/05/2021, 12:30
Rivista medica USA: “l’Ivermectina come soluzione globale”
gli autori dello studio hanno scoperto che grazie all’impiego dell’ Ivermectina si potrà assistere ad una significativa riduzione del tasso di mortalità da Covid-19 e anche ad una riduzione dei tempi di recupero dalla malattia.
Doug Mainwaring – LifeSiteNews – 6 maggio 2021
La rivista “The American Journal of Therapeutics” ha pubblicato i risultati di una ricerca sull’Ivermectina, auspicandone l’impiego globale e sistematico come trattamento per la Covid-19. Il farmaco, normalmente utilizzato come anti-elmintico, è stato usato con successo in varie parti del mondo contro la Covid, ma è stato sempre screditato ed escluso dai protocolli terapeutici “ufficiali”.
Questa è una notizia molto positiva dato che i governi locali e nazionali di tutto il mondo stanno cercando imporre normative per rendere obbligatori i vaccini come condizione per consentire alle persone di tornare alla normalità. In molti si chiedono se i governi mondiali e Big Pharma abbiano come programma spingere le vaccinazioni di massa eliminando al tempo stesso metodi più economici ed efficaci di trattare il coronavirus.
In un articolo intitolato Review of the Emerging Evidence Demonstrating the Efficacy of Ivermectin in the Prophylaxis and Treatment of Covid-19 (Studio delle prove più recenti che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nella profilassi e nel trattamento della Covid-19) gli autori hanno dimostrato che, attraverso una assunzione regolare di ivermectina, si assiste ad “una importante riduzione del tasso di mortalità, dei tempi di recupero e, anche, della possibilità di contrarre la Covid.
In questo studio, i ricercatori citano esempi di “campagne di distribuzione di ivermectina che hanno portato ad una rapida diminuzione della morbilità e della mortalità in tutta la popolazione [presa in esame]” e che questo porta a concludere che “l’ivermectina è efficace in tutte le fasi della Covid-19”.
A dicembre la Associated Press ha cercato di smontare le teorie secondo le quali l’ivermectina avrebbe “un’efficacia miracolosa che annulla” la trasmissione del virus e, quindi, la gente non si ammalerà più”.
La Food and Drug Administration (FDA) statunitense continua mettere in guardia gli americani dal consumare ivermectina per trattare o per prevenire il Coronavirus.
Nonostante l’atteggiamento negativo della FDA, nel mese di gennaio l’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) ha rivisto la propria posizione sull’impiego dell’ivermectina, classificandola come opzione per il trattamento della Covid-19. Lo scorso agosto, a dire il vero, l’Istituto non raccomandava l’uso dell’ivermectina per il trattamento, nonostante il crescente numero di studi e rapporti che mostravano dei risultati, spesso miracolosi, associati all’uso del farmaco.
Abbondanza di prove che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nel trattamento contro la Covid-19.
In contrasto al crescente numero di effetti collaterali debilitanti o decessi associati alla somministrazione dei vari vaccini, numerosi altri studi hanno dimostrato basse percentuali di effetti avversi dovuti all’uso di ivermectina. Secondo gli autori dello studio sopra menzionato, l’efficacia dell’ivermectina è supportata dalle seguenti motivazioni:
Sin dal 2012 molti studi di laboratorio hanno dimostrato che l’ivermectina inibisce la riproduzione di molti virus, tra cui quello di influenza, Zika, Dengue e altri.
L’ivermectina inibisce anche la riproduzione del SARS-CoV-2 e il legame ai tessuti del malato attraverso determinati meccanismi osservati e proposti.
L’ivermectina ha fortissime proprietà antinfiammatorie. I dati “in vitro” hann dimostrato che il farmaco impedisce sia la produzione di citochine sia la trascrizione del fattore nucleare -kB (NF-kB), che causa l’infiammazione.
Il farmaco riduce significativamente la carica virale e protegge dai danni organici in diversi modelli animali infettati con SARS-CoV-2 o Coronavirus simili.
L’ivermectina previene la trasmissione e lo sviluppo della Covid-19 in caso di contatto con persone infette.
Accelera il recupero e previene effetti collaterali negativi in soggetti con malattie più o meno gravi trattati poco dopo l’insorgenza dei primi sintomi.
Accelera la ripresa ed evita il ricovero in terapia intensiva e la morte dei pazienti ospedalizzati.
Riduce la mortalità dei pazienti Covid-19 in condizioni critiche.
La sicurezza, la disponibilità e il costo del farmaco sono quasi insuperabili, data la bassa probabilità di importanti interazioni farmacologiche, con solo lievi e rari effetti collaterali osservati in quasi 40 anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l’ivermectina nel proprio “Elenco dei medicinali essenziali”.
Gli autori fanno notare che:
“Nel contesto della sicurezza di lunga data dell’ivermectina, del basso costo e dell’ampia disponibilità insieme alla consistente, riproducibile, grande ampiezza dei risultati sui tassi di trasmissione, la necessità di ospedalizzazione e la mortalità, è stato proposto un ampio impiego sia nella prevenzione che nel trattamento”.
E concludono:
“Sulla base della totalità delle prove e delle evidenze epidemiologiche presentate in questa revisione, l’ivermectina dovrebbe essere impiegata globalmente e sistematicamente nella prevenzione e nel trattamento della Covid-19″.
All’inizio dell’anno, Youtube ha rimosso dall’account ufficiale di un senatore americano il video di un’udienza del Senato sui trattamenti del Coronavirus. La piattaforma video di proprietà di Google ha sostenuto che i video violavano la politica di disinformazione Covid-19.
Uno dei video ora cancellati era del Dr. Pierre Kory, membro fondatore del Front Line Covid Critical Care Alliance (FLCCC) “un gruppo di leader di grande rilevanza nel campo delle terapie critiche” che cerca di frenare l’eccessiva mortalità causata dal SARS-CoV-2. FLCCC ha sviluppato un trattamento che ha ridotto dell’83% il tasso di mortalità negli ospedali in cui questo trattamento è stato utilizzato.
Nell’udienza, Kory dichiarò:
“Negli ultimi tre o quattro mesi, le pubblicazioni emergenti forniscono dati conclusivi sulla profonda efficacia dell’agente antiparassitario, antivirale e antinfiammatorio chiamato ivermectina in tutte le fasi della malattia.”
Aggiungendo:
“L’ivermectina è altamente sicura, ampiamente disponibile e a basso costo. Ora abbiamo dati da oltre 20 studi clinici ben progettati, 10 dei quali randomizzati e controllati, con ogni studio che riporta costantemente grandi dimensioni e benefici statisticamente significativi nel diminuire i tassi di trasmissione, accorciare i tempi di recupero, diminuire le ospedalizzazioni, o grandi riduzioni dei decessi”.
Link : https://www.lifesitenews.com/news/medic ... -407670138
Fonte: https://comedonchisciotte.org/rivista-medica-usa-livermectina-come-soluzione-globale/
08/04/2020
Eloise Mastrangelo premiata nel 2011 per la scoperta della nuova attività antivirale dell'ivermectina
Eloise Mastrangelo premiata nel 2011 per la scoperta della nuova attività antivirale dell'ivermectina
In una corsa contro il tempo senza precedenti, scienziati di tutto il mondo stanno investigando possibili terapie contro Covid-19.
In questo contesto, l’Istituto di biofisica (Ibf) del Cnr di Milano ha attivato una collaborazione con il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia (Icgeb di Trieste) per testare direttamente sul Covid-19 le molecole caratterizzate dai ricercatori Ibf nei laboratori del Cnr di Milano.
Già dal 2005, infatti, i ricercatori Ibf-Cnr Eloise Mastrangelo e Mario Milani, che guidano il gruppo di biologia strutturale, si sono dedicati alla caratterizzazione e inibizione del meccanismo replicativo dei virus a Rna attraverso studi strutturali e funzionali delle proteine coinvolte nella replicazione virale. Tali ricerche sono state arricchite da collaborazioni con rinomati laboratori virologici europei. La loro più che decennale attività ha prodotto diverse decine di pubblicazioni su riviste scientifiche rilevanti nel campo virologico, nonché premi e convocazioni a congressi nazionali e internazionali.
Fra i risultati del gruppo di ricerca, particolarmente interessante è stata la scoperta della nuova attività antivirale dell’ivermectina, antiparassitario già utilizzato nella cura di alcune gravi malattie tropicali. La scoperta è avvenuta nel 2009 grazie ad un lungo e approfondito studio computazionale e sperimentale su alcune proteine virali, e ha portato al deposito di un brevetto che purtroppo, per mancanza di fondi, non è stato portato avanti. Oggi, la necessità di affrontare l'emergenza sanitaria ha portato a un nuovo interesse per le proprietà antivirali dell’ivermectina, caratterizzandone l’attività inibitoria sulla replicazione di altri virus, come il recente virus Zika, l’influenza e l’HIV. Pochi giorni fa un gruppo di ricercatori australiani ha pubblicato, sulla rivista Antiviral Research, la capacità dell’ivermectina di eliminare il Covid-19 entro 48 ore dall’infezione su cellule umane. Il farmaco, riscoperto nel 2009, potrebbe dunque rappresentare una nuova arma contro il Coronavirus.
Per informazioni:
Eloise Mastrangelo
Cnr - Istituto di biofisica
via Celoria, 26 - 20133 Milano
eloise.mastrangelo@cnr.it
12/05/2021, 13:35
MaxpoweR ha scritto:Rivista medica USA: “l’Ivermectina come soluzione globale”
Del tutto ignorato dal governo... E' evidente che non vogliono curare ma gli servono i morti e che non appena ci sia una qualche cura CERTIFICABILE il loro castello di bugie cadrebbe all'istante così come le autorizzazioni alla somministrazione di vaccini in regime emergenziale.
12/05/2021, 19:44
13/05/2021, 04:52
13/05/2021, 12:45
Vaccini COVID: trombi, emorragie e tutto quel che segue
Mike Whitney
unz.com
“Ora abbiamo abbastanza prove per vedere una chiara correlazione tra l’aumento dei decessi per Covid e le campagne di vaccinazione. Questa non è una coincidenza. È uno sfortunato effetto indesiderato dei vaccini. Non dobbiamo chiudere un occhio e fingere che questo non stia accadendo. Dobbiamo fermare immediatamente ogni somministrazione di vaccino Covid, prima di creare una vera pandemia che non saremo in grado di controllare…” Dr. Janci Lindsay, Ph.D.
Perché qualcuno dovrebbe farsi iniettare una sostanza i cui effetti avversi a lungo termine sono completamente sconosciuti?
È estremamente pericolosa. Eppure, milioni di persone in tutto il mondo sono già state inoculate con un ibrido intruglio che non è stato approvato dalla FDA, non soddisfa i rigorosi standard di sicurezza dei vaccini precedenti ed è enormemente più letale di qualsiasi vaccino dei tempi moderni.
Perché? Perché così tante persone si sottopongono a questo esperimento?
È un mistero, vero?
Tutta la gamma dei vaccini Covid-19 non è stata adeguatamente testata, non ha concluso le prove di fase 3 e non è sicura. E qui non stiamo parlando nemmeno degli effetti “a breve termine.” Per quanto tragici possano essere i decessi e i gravi effetti collaterali degli ultimi giorni, questi impallidiscono in confronto alla strage a cui potremmo assistere nel prossimo futuro, quando i destinatari del vaccino scopriranno che i loro sistemi immunitari, ormai compromessi, non saranno più in grado di combattere le nuove infezioni o i ceppi naturali del virus. Questo stesso fenomeno era emerso anni fa in esperimenti su animali, dove ad alcuni furetti era stato iniettato un siero sperimentale che avrebbe dovuto aiutarli a sviluppare una “risposta anticorpale duratura” all’infezione. Sfortunatamente, qualche tempo dopo, quando i furetti erano stati esposti al virus selvaggio, erano morti tutti. Tutti quanti.
È questo il nostro futuro? È questo che possiamo aspettarci tra qualche anno, quando le comuni infezioni respiratorie e l’influenza stagionale spazzeranno il Paese, lasciando milioni di persone gravemente malate o morte?
È vero, i vaccini sembrano fornire un certo grado di immunità temporanea, ma a quale costo? Avete esaminato i rapporti sugli eventi avversi o vagliato la possibilità che queste iniezioni possano provocare danni a lungo termine al vostro sistema vascolare, al vostro cuore o alle vostre capacità cognitive? I critici dei vaccini enfatizzano tipicamente la lunga lista di lesioni e decessi legati ai vaccini, ma questo è un errore. [Quello che spaventa] non sono le morti e le lesioni già avvenute, ma l’oceano di morbilità che potremmo dover affrontare in futuro, quando le malattie a lunga incubazione cominceranno ad emergere, travolgendo un sistema sanitario pubblico sovrasaturo e lasciando molti a cavarsela da soli.
È possibile un tale scenario?
Sì, è possibile, forse, anche probabile.
Avete un’idea di cosa faranno questi vaccini una volta entrati nel vostro corpo? Vi rendete conto che si diffonderanno nel vostro flusso sanguigno e arriveranno ovunque, cevello compreso? Vi rendete conto dei pericoli che questo comporta per la salute e la sopravvivenza in generale? Il professor Sucharit Bhakdi, M.D. ha prodotto una serie di video che spiegano la biologia di base di queste nuove iniezioni basate sulla terapia genica. Chiunque stia pensando di farsi vaccinare dovrebbe considerare ciò che dice:
“Il vaccino entra nel vostro flusso sanguigno… State inserendoo un gene virale nel vostro flusso sanguigno e questo circolerà… Ora, il vostro flusso sanguigno è un sistema chiuso di tubi. Una volta che quei pacchetti saranno nel flusso sanguigno, quei milioni di pacchetti di geni non ne usciranno più, perché sono intrappolati. E le prime cellule in cui entreranno, saranno le cellule che rivestono i vasi sanguigni…. Queste cellule rivestono i vasi sanguigni in tutto il corpo e in tutti gli organi.
Queste cellule assorbiranno il gene e inizieranno a produrre la proteina spike (che verrà riversata poi nel flusso sanguigno) Allo stesso tempo, la sintesi di questa proteina creerà rifiuti…. Quindi, ora c’è la proteina spike e ci sono i rifiuti. …La proteina spike ha la capacità di attrarre le piastrine, che attivano la coagulazione del sangue. Nel momento in cui le piastrine entrano in contatto con la proteina spike, le piastrine si attivano e iniziano a coagulare il sangue….
Purtroppo, ci sono altre cellule che vengono attirate dai rifiuti. Queste cellule sono i linfociti killer e questi linfociti killer sono programmati per riconoscere la spazzatura prodotta dai virus e quindi uccidere le cellule dove si stanno replicando i virus, quelle che rivestono le pareti dei vostri vasi sanguigni. Questo può accadere ovunque (nel corpo).
… Andiamo ora a vedere quali cellule che rivestono i vostri vasi sanguigni stanno per assorbire questi pacchetti e far produrre loro (proteine spike e spazzatura), cosa che le farà poi attaccare e distruggere dal vostro stesso sistema immunitario…
Qual è il primo sintomo che la gente presenta dopo la vaccinazione? Mal di testa, giusto? Mal di testa, nausea, vertigini, dolori muscolari, perdita del controllo motorio, ecc…
Mi sono chiesto: qual è il denominatore comune tra tutti questi sintomi?
Beh, abbiamo previsto che ci sarebbero stati eventi trombotici molto gravi…soprattutto un forte mal di testa, che è il tipico segno che il sangue si sta coagulando nelle vene del cervello. …Ogni formazione di coaguli nel cervello è potenzialmente letale. E, se si formano coaguli nelle gambe, diventano embolie polmonari che possono anche essere fatali.
… E quando i fattori della coagulazione (piastrine) si esauriscono, la gente può sanguinare. Perché la gente non pensa a queste cose?” (“Interview with Professor Sucharit Bhakdi, M.D on Covid Vaccine”, New American: dal minuto 18). Sottotitolato in italiano qui.
Riassumiamo: Il vaccino viene iniettato in un muscolo del braccio ma il liquido entra rapidamente nel flusso sanguigno, dove rimane intrappolato. Una volta nel flusso sanguigno viene preso (assorbito) dal sottile strato di cellule che rivestono i vasi sanguigni (cellule endoteliali) Le cellule che hanno assorbito la sostanza iniziano a produrre proteine spike e rifiuti. La proteina spike attiva le piastrine, che provocano coaguli di sangue che possono bloccare il flusso di sangue agli organi vitali. Allo stesso tempo, l’uso eccessivo [e il conseguente esaurimento] delle piastrine – che innescano la cascata della coagulazione ematica – può portare ad un’emorragia interna. Queste condizioni apparentemente contrastanti – coagulazione e sanguinamento – hanno attirato l’attenzione di numerosi ricercatori, come il dottor Mike Williams, che ha trattato l’argomento in un recente articolo intitolato: “Clotting and Covid Vaccine ‘Science’.“ Eccone un estratto:
“Effettivamente, qui ci troviamo di fronte a due problemi opposti: la trombosi, che forma un coagulo che può bloccare un vaso che fornisce sangue ad un organo, e la trombocitopenia, che riduce il numero di piastrine necessarie a formare un coagulo, causando sanguinamenti ed emorragie. Entrambi questi problemi possono essere molto difficili da gestire ed estremamente pericolosi, persino letali per il paziente, ma, averli entrambi allo stesso tempo, è incredibile!
La trombosi e la trombocitopenia combinate e correlate alla vaccinazione Covid vengono considerate come un qualcosa di nuovo e di molto raro e, se la coagulazione avviene in un organo vitale… beh, ne stiamo vedendo i risultati: giovani che non dovrebbero morire, muoiono.” (“Clotting and Covid Vaccine “Science”” UK Column). Tradotto su CDC.
Infatti, “i giovani non dovrebbero morire,” ma stanno morendo perché è stata loro iniettata una sostanza che probabilmente li ha uccisi. C’è qualcuno in grado di confutare una cosa del genere? E i casi di emorragia e di ipercoagulazione sono solo due dei problemi di queste iniezioni. Ci sono anche i “rifiuti” a cui si riferisce Bhakdi. Le scorie attirano i linfociti killer, i globuli bianchi, le cellule immunitarie forse più importanti del nostro organismo. Questi linfociti attaccano le cellule del rivestimento dei vasi sanguigni causando danni al sistema vascolare e agli organi vitali. Per definizione, questo è il sintomo di una malattia autoimmune, quella in cui in cui un sistema immunitario sovrastimolato e iper-aggressivo attacca il suo stesso organismo.
Ancora dall’articolo del Dr. Williams:
“Se dovessimo fare affidamento sulle notizie mainstream e sui rapporti governativi, potremmo essere portati a credere che i problemi di coagulazione con i vaccini Covid fossero del tutto inaspettati e rari. Eppure, i primi avvertimenti sui disturbi della coagulazione causati dal vaccino di Astrazeneca erano già noti prima che il preprint (di cui sopra) fosse pubblicato e molto prima che si iniziassero a produrre gli attuali “vaccini” Covid. Erano noti da oltre un decennio, per essere precisi.
È stata costantemente riportata trombocitopenia in seguito alla somministrazione di vettori di trasferimento genico adenovirale …Nel 2007 si sapeva che il medesimo vettore attualmente usato in molti vaccini Covid causava costantemente trombocitopenia. . .Nel settembre 2020 era stato pubblicato un altro documento dal titolo: SARS-CoV-2 binds platelet ACE2 to enhance thrombosis in COVID-19, che aveva sottolineato un problema con il SARS COV2: :…(Nota: in altre parole, le aziende farmaceutiche sapevano dei problemi di coagulazione e di sanguinamento già dal 2007)
Il SARS-CoV-2 e la sua proteina spike stimolavano direttamente le piastrine e facilitavano il rilascio di fattori della coagulazione, la secrezione di fattori infiammatori e la formazione di aggregati leucocitari-piastrinici.
Questo studio identificava una proteina spike come fattore scatenante la coagulazione. E, naturalmente, una proteina spike è ciò che viene prodotto dalla maggior parte dei vaccini Covid. I regolatori avrebbero già dovuto sentire i campanelli d’allarme, ma non era stato fatto nulla. …. Gli autori avevano brillantemente dimostrato che, nei piccoli vasi sanguigni, la proteina spike, da sola, può indurre la coagulazione interferendo con vari tipi di tessuto.
Il punto chiave di questo studio relativo ai vaccini Covid è che la proteina spike, priva di RNA virale può arrivare nei microvasi cerebrali e provocare una ipercoagulazione. Ancora una volta, nel caso ve lo debba ricordare, i vaccini Covid producono una proteina spike del genere
Un altro lavoro di Nuovo et al, intitolato Endothelial cell damage is the central part of COVID-19 …
In poche parole: ci sono prove schiaccianti che la proteina spike del SARS-CoV-2 [che è anche prodotta sinteticamente dai vaccini Covid] gioca un ruolo centrale nei meccanismi di morbilità e mortalità del SARS-CoV-2; pertanto, il vaccino comporta il medesimo rischio. Per quanto riguarda la coagulazione, questo rischio è maggiore se si riceve un vaccino.
I dati indicano chiaramente che l’ultima cosa che si dovrebbe fare è assumere un vaccino che produce una proteina spike. Come la letteratura ha dimostrato senza ombra di dubbio, questo potrebbe causare danni significativi, inclusi coaguli cerebrali e morte. E quella letteratura era, per la maggior parte, disponibile ancor prima del rilascio al pubblico dei vaccini Covid.” (“Clotting and Covid Vaccine “Science”, Dr Mike Williams, UKColumn)
Capito il quadro?
In altre parole, i ricercatori sapevano da molto tempo che questi tipi di proteine causano problemi di coagulazione, sanguinamento e autoimmunità, che sono esattamente i problemi che stiamo vedendo attualmente. Ed è per questo che pensiamo che la nostra principale area di preoccupazione non dovrebbero essere gli effetti avversi a breve termine e le lesioni, ma il profilo di sicurezza a lungo termine. In breve, qual è la probabilità che i milioni di persone che hanno ricevuto queste iniezioni possano essere seriamente danneggiati in futuro da queste condizioni? Abbiamo bisogno di saperlo.
Ora leggete questo estratto da una lettera aperta di Doctors for Covid Ethics all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) datata 1 aprile 2021:
“Le nostre preoccupazioni derivano da molteplici evidenze, compreso il fatto che la “proteina spike” della SARS-CoV-2 non è una proteina di aggancio passivo, ed è probabile che sia la sua produzione ad avviare la coagulazione ematica attraverso molteplici meccanismi….. la CSVT, trombosi venosa cerebrale, è sempre una condizione pericolosa per la vita, che richiede un trattamento medico immediata. Il numero di casi da voi stessi ammesso può rappresentare solo la punta di un enorme iceberg. Come saprete, i sintomi più comuni della TVP sono mal di testa lancinante, visione offuscata, nausea e vomito. Nei casi più gravi, si verificano sintomi simili all’ictus, tra cui compromissione della parola, della vista e dell’udito, intorpidimento generale, debolezza, diminuzione della vigilanza e perdita del controllo motorio. Sicuramente non siete all’oscuro del fatto che innumerevoli individui hanno sofferto proprio di questi sintomi direttamente dopo le “vaccinazioni” a base di terapie sperimentali basate sul gene.
…
Dato che c’è una spiegazione meccanicamente plausibile per queste reazioni avverse di tipo tromboembolico, vale a dire che i prodotti basati sul gene inducono le cellule umane a produrre proteine spike potenzialmente pro-trombotiche, l’assunzione ragionata e responsabile deve ora essere che questo può essere un effetto dell’intera classe. In altre parole, devono essere esclusi i pericoli per tutti i vaccini a base di geni con autorizzazione di emergenza, non solo per il prodotto di AZ.” (“Open Letter to the EMA from Doctors for Covid Ethics”, Doctors for Covid Ethics”)
In conclusione: La coagulazione ematica, le embolie polmonari, il consumo di piastrine, la diatesi emorragica e le emorragie sono tutte legate alla produzione di proteine spike, lo stesso tipo di proteine che i vaccini inducono le vostre cellule a produrre. Naturalmente, a questo punto, l’azione responsabile sarebbe quella di interrompere immediatamente la campagna di vaccinazione di massa fino a quando questi problemi non saranno risolti e la sicurezza dei pazienti garantita. Ma non trattenete il respiro, perché non succederà.
La biologa molecolare e tossicologa Dr. Janci Chunn Lindsay, Ph.D., è arrivata alla stessa conclusione in un commento pubblico che ha indirizzato al CDC. Ecco un estratto della sua dichiarazione:
“A metà degli anni ’90, avevo collaborato allo sviluppo di un vaccino contraccettivo umano temporaneo, che aveva poi finito per causare distruzione autoimmune involontaria delle ovaie e sterilità negli animali da esperimento, nonostante gli sforzi per eliminare questo [effetto avverso] e le analisi di sequenza [genica] che non lo prevedevano. Sono fermamente convinta che tutti i vaccini di terapia genica debbano essere fermati immediatamente a causa dei loro problemi di tollerabilità su diversi fronti….
In primo luogo, c’è una ragione credibile per pensare che i vaccini Covid reagiranno in modo crociato con la sincitina e le proteine riproduttive nello sperma, negli ovuli e nella placenta, portando a una fertilità compromessa e a risultati riproduttivi e gestazionali alterati. …
Abbiamo visto 100 perdite di gravidanza segnalate in VAERS a partire dal 9 aprile. E ci sono stati [anche] rapporti di spermatogenesi e situazioni placentari alterate in casi di infezione naturale, in persone vaccinate e in modelli animali con syncytin knockout con patologia placentare simile e la cosa implica che la sincitina abbia un ruolo in questi esiti…. Inoltre, abbiamo sentito di molteplici segnalazioni di irregolarità mestruali in donne vaccinate. Questi fatti devono essere indagati.
Semplicemente, non possiamo iniettare questi [vaccini] nei nostri bambini, che hanno lo 0.002% di rischio di mortalità Covid, se infettati, o in qualsiasi altra popolazione in età fertile senza indagare a fondo la questione.
Se lo facciamo, potremmo sterilizzare un’intera generazione. La speculazione che questo non si verificherà e alcuni rapporti aneddotici di gravidanze all’interno della sperimentazione non sono una prova sufficiente che tutto questo non avrà un impatto a livello di popolazione….
In secondo luogo, tutte le terapie geniche stanno causando coagulopatie…. Questo fenomeno non riguarda un solo produttore. E non è limitato ad un gruppo di età. Stiamo vedendo morti per coagulopatia in giovani adulti sani senza comorbidità secondarie…
Ci sono principi meccanicistici nei due sensi che spiegano come mai accada tutto questo. È noto che l’infezione naturale può dare origine a coagulopatie proprio a causa della proteina spike. Tutti i vaccini a base di terapia genica costringono l’organismo a produrre la proteina spike….
La proteina spike incubata in vitro con sangue umano ha anche causato lo sviluppo di coaguli di sangue resistenti alla fibrinolisi. La proteina spike sta causando eventi trombotici, che non possono essere risolti con mezzi naturali. E tutti i vaccini devono essere bloccati nella speranza che possano essere riformulati e non causare più questo effetto avverso….
Ora abbiamo abbastanza prove per vedere una chiara correlazione tra l’aumento dei decessi per Covid e le campagne di vaccinazione. Questa non è una coincidenza. È uno sfortunato effetto indesiderato dei vaccini. Non dobbiamo chiudere un occhio e fingere che non stia accadendo nulla. Dobbiamo fermare immediatamente tutte le somministrazioni dei vaccini Covid, prima di creare una vera pandemia che non saremo in grado di controllare….” (“Halt Covid Vaccine, Prominent Scientist Tells CDC“, jennifermargulis.ne)
Questo è un buon consiglio, ma c’è qualcuno in ascolto?
Mike Whitney
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/the-covaxx-19-scorecard-bleeding-blood-clots-and-the-whole-nine-yards/
Fonte: https://comedonchisciotte.org/vaccini-covid-trombi-emorragie-e-tutto-il-resto/
13/05/2021, 12:55
MaxpoweR ha scritto:Ieri ho accompagnato mio padre a farsi il vaccino (COSì STO TRANQUILLO E MI SONO TOLTO IL PENSIERO - questa la motivazione ^_^)
13/05/2021, 13:12
Qual è il primo sintomo che la gente presenta dopo la vaccinazione?[b][size=150] Mal di testa, [/size][/b]giusto? Mal di testa, nausea, vertigini, dolori muscolari, perdita del controllo motorio, ecc…
“Il vaccino entra nel vostro flusso sanguigno… State inserendoo un gene virale nel vostro flusso sanguigno e questo circolerà… Ora, il vostro flusso sanguigno è un sistema chiuso di tubi. Una volta che quei pacchetti saranno nel flusso sanguigno, quei milioni di pacchetti di geni non ne usciranno più, perché sono intrappolati. E le prime cellule in cui entreranno, saranno le cellule che rivestono i vasi sanguigni…. Queste cellule rivestono i vasi sanguigni in tutto il corpo e in tutti gli organi.
Queste cellule assorbiranno il gene e inizieranno a produrre la proteina spike (che verrà riversata poi nel flusso sanguigno) Allo stesso tempo, la sintesi di questa proteina creerà rifiuti…. Quindi, ora c’è la proteina spike e ci sono i rifiuti. …La proteina spike ha la capacità di attrarre le piastrine, che attivano la coagulazione del sangue. Nel momento in cui le piastrine entrano in contatto con la proteina spike, le piastrine si attivano e iniziano a coagulare il sangue….
Purtroppo, ci sono altre cellule che vengono attirate dai rifiuti. Queste cellule sono i linfociti killer e questi linfociti killer sono programmati per riconoscere la spazzatura prodotta dai virus e quindi uccidere le cellule dove si stanno replicando i virus, quelle che rivestono le pareti dei vostri vasi sanguigni. Questo può accadere ovunque (nel corpo).
… Andiamo ora a vedere quali cellule che rivestono i vostri vasi sanguigni stanno per assorbire questi pacchetti e far produrre loro (proteine spike e spazzatura), cosa che le farà poi attaccare e distruggere dal vostro stesso sistema immunitario…
13/05/2021, 13:28
13/05/2021, 14:01
mik.300 ha scritto:ma certo ti martellano allo sfinimento come accendi la tv
qualunque canale e programma..
"vaccino, vaccino, vaccino!!"
[u]
13/05/2021, 14:05
FAUCI sotto torchio: Gli USA hanno finanziato WUHAN tramite la EcoHealth Alliance di Peter DASZAK? In un video del 2019 DASZAK conferma le ricerche sui virus chimerici della SARS
https://www.detoxed.info/fauci-sotto-to ... ella-sars/
13/05/2021, 14:07
argla ha scritto:
https://twitter.com/BarbaraRaval/status ... 52163?s=20
Beh ormai lo dico anche in tv che il problema esiste...
"coi vaccini genici, gli eventuali effetti sono da vedere nel lungo termine, perché sono delle vere e proprie mutazioni genetiche con inglobamento dell'RNA, che sappiamo può retrotrascrivere e diventare DNA”.
13/05/2021, 14:20
14/05/2021, 02:57
argla ha scritto:FAUCI sotto torchio: Gli USA hanno finanziato WUHAN tramite la EcoHealth Alliance di Peter DASZAK? In un video del 2019 DASZAK conferma le ricerche sui virus chimerici della SARS
https://www.detoxed.info/fauci-sotto-to ... ella-sars/