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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
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mi sa che me la faccio sta maglietta



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/05/2021, 12:30 
Cita:
Rivista medica USA: “l’Ivermectina come soluzione globale”

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gli autori dello studio hanno scoperto che grazie all’impiego dell’ Ivermectina si potrà assistere ad una significativa riduzione del tasso di mortalità da Covid-19 e anche ad una riduzione dei tempi di recupero dalla malattia.


Doug Mainwaring – LifeSiteNews – 6 maggio 2021

La rivista “The American Journal of Therapeutics” ha pubblicato i risultati di una ricerca sull’Ivermectina, auspicandone l’impiego globale e sistematico come trattamento per la Covid-19. Il farmaco, normalmente utilizzato come anti-elmintico, è stato usato con successo in varie parti del mondo contro la Covid, ma è stato sempre screditato ed escluso dai protocolli terapeutici “ufficiali”.

Questa è una notizia molto positiva dato che i governi locali e nazionali di tutto il mondo stanno cercando imporre normative per rendere obbligatori i vaccini come condizione per consentire alle persone di tornare alla normalità. In molti si chiedono se i governi mondiali e Big Pharma abbiano come programma spingere le vaccinazioni di massa eliminando al tempo stesso metodi più economici ed efficaci di trattare il coronavirus.

In un articolo intitolato Review of the Emerging Evidence Demonstrating the Efficacy of Ivermectin in the Prophylaxis and Treatment of Covid-19 (Studio delle prove più recenti che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nella profilassi e nel trattamento della Covid-19) gli autori hanno dimostrato che, attraverso una assunzione regolare di ivermectina, si assiste ad “una importante riduzione del tasso di mortalità, dei tempi di recupero e, anche, della possibilità di contrarre la Covid.

In questo studio, i ricercatori citano esempi di “campagne di distribuzione di ivermectina che hanno portato ad una rapida diminuzione della morbilità e della mortalità in tutta la popolazione [presa in esame]” e che questo porta a concludere che “l’ivermectina è efficace in tutte le fasi della Covid-19”.

A dicembre la Associated Press ha cercato di smontare le teorie secondo le quali l’ivermectina avrebbe “un’efficacia miracolosa che annulla” la trasmissione del virus e, quindi, la gente non si ammalerà più”.

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense continua mettere in guardia gli americani dal consumare ivermectina per trattare o per prevenire il Coronavirus.

Nonostante l’atteggiamento negativo della FDA, nel mese di gennaio l’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) ha rivisto la propria posizione sull’impiego dell’ivermectina, classificandola come opzione per il trattamento della Covid-19. Lo scorso agosto, a dire il vero, l’Istituto non raccomandava l’uso dell’ivermectina per il trattamento, nonostante il crescente numero di studi e rapporti che mostravano dei risultati, spesso miracolosi, associati all’uso del farmaco.

Abbondanza di prove che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nel trattamento contro la Covid-19.

In contrasto al crescente numero di effetti collaterali debilitanti o decessi associati alla somministrazione dei vari vaccini, numerosi altri studi hanno dimostrato basse percentuali di effetti avversi dovuti all’uso di ivermectina. Secondo gli autori dello studio sopra menzionato, l’efficacia dell’ivermectina è supportata dalle seguenti motivazioni:

Sin dal 2012 molti studi di laboratorio hanno dimostrato che l’ivermectina inibisce la riproduzione di molti virus, tra cui quello di influenza, Zika, Dengue e altri.
L’ivermectina inibisce anche la riproduzione del SARS-CoV-2 e il legame ai tessuti del malato attraverso determinati meccanismi osservati e proposti.
L’ivermectina ha fortissime proprietà antinfiammatorie. I dati “in vitro” hann dimostrato che il farmaco impedisce sia la produzione di citochine sia la trascrizione del fattore nucleare -kB (NF-kB), che causa l’infiammazione.
Il farmaco riduce significativamente la carica virale e protegge dai danni organici in diversi modelli animali infettati con SARS-CoV-2 o Coronavirus simili.
L’ivermectina previene la trasmissione e lo sviluppo della Covid-19 in caso di contatto con persone infette.
Accelera il recupero e previene effetti collaterali negativi in soggetti con malattie più o meno gravi trattati poco dopo l’insorgenza dei primi sintomi.
Accelera la ripresa ed evita il ricovero in terapia intensiva e la morte dei pazienti ospedalizzati.
Riduce la mortalità dei pazienti Covid-19 in condizioni critiche.
La sicurezza, la disponibilità e il costo del farmaco sono quasi insuperabili, data la bassa probabilità di importanti interazioni farmacologiche, con solo lievi e rari effetti collaterali osservati in quasi 40 anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l’ivermectina nel proprio “Elenco dei medicinali essenziali”.
Gli autori fanno notare che:

“Nel contesto della sicurezza di lunga data dell’ivermectina, del basso costo e dell’ampia disponibilità insieme alla consistente, riproducibile, grande ampiezza dei risultati sui tassi di trasmissione, la necessità di ospedalizzazione e la mortalità, è stato proposto un ampio impiego sia nella prevenzione che nel trattamento”.

E concludono:

“Sulla base della totalità delle prove e delle evidenze epidemiologiche presentate in questa revisione, l’ivermectina dovrebbe essere impiegata globalmente e sistematicamente nella prevenzione e nel trattamento della Covid-19″.

All’inizio dell’anno, Youtube ha rimosso dall’account ufficiale di un senatore americano il video di un’udienza del Senato sui trattamenti del Coronavirus. La piattaforma video di proprietà di Google ha sostenuto che i video violavano la politica di disinformazione Covid-19.

Uno dei video ora cancellati era del Dr. Pierre Kory, membro fondatore del Front Line Covid Critical Care Alliance (FLCCC) “un gruppo di leader di grande rilevanza nel campo delle terapie critiche” che cerca di frenare l’eccessiva mortalità causata dal SARS-CoV-2. FLCCC ha sviluppato un trattamento che ha ridotto dell’83% il tasso di mortalità negli ospedali in cui questo trattamento è stato utilizzato.

Nell’udienza, Kory dichiarò:

“Negli ultimi tre o quattro mesi, le pubblicazioni emergenti forniscono dati conclusivi sulla profonda efficacia dell’agente antiparassitario, antivirale e antinfiammatorio chiamato ivermectina in tutte le fasi della malattia.”

Aggiungendo:

“L’ivermectina è altamente sicura, ampiamente disponibile e a basso costo. Ora abbiamo dati da oltre 20 studi clinici ben progettati, 10 dei quali randomizzati e controllati, con ogni studio che riporta costantemente grandi dimensioni e benefici statisticamente significativi nel diminuire i tassi di trasmissione, accorciare i tempi di recupero, diminuire le ospedalizzazioni, o grandi riduzioni dei decessi”.



Link : https://www.lifesitenews.com/news/medic ... -407670138

Fonte: https://comedonchisciotte.org/rivista-medica-usa-livermectina-come-soluzione-globale/



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/05/2021, 12:30 
Cita:
Rivista medica USA: “l’Ivermectina come soluzione globale”

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gli autori dello studio hanno scoperto che grazie all’impiego dell’ Ivermectina si potrà assistere ad una significativa riduzione del tasso di mortalità da Covid-19 e anche ad una riduzione dei tempi di recupero dalla malattia.


Doug Mainwaring – LifeSiteNews – 6 maggio 2021

La rivista “The American Journal of Therapeutics” ha pubblicato i risultati di una ricerca sull’Ivermectina, auspicandone l’impiego globale e sistematico come trattamento per la Covid-19. Il farmaco, normalmente utilizzato come anti-elmintico, è stato usato con successo in varie parti del mondo contro la Covid, ma è stato sempre screditato ed escluso dai protocolli terapeutici “ufficiali”.

Questa è una notizia molto positiva dato che i governi locali e nazionali di tutto il mondo stanno cercando imporre normative per rendere obbligatori i vaccini come condizione per consentire alle persone di tornare alla normalità. In molti si chiedono se i governi mondiali e Big Pharma abbiano come programma spingere le vaccinazioni di massa eliminando al tempo stesso metodi più economici ed efficaci di trattare il coronavirus.

In un articolo intitolato Review of the Emerging Evidence Demonstrating the Efficacy of Ivermectin in the Prophylaxis and Treatment of Covid-19 (Studio delle prove più recenti che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nella profilassi e nel trattamento della Covid-19) gli autori hanno dimostrato che, attraverso una assunzione regolare di ivermectina, si assiste ad “una importante riduzione del tasso di mortalità, dei tempi di recupero e, anche, della possibilità di contrarre la Covid.

In questo studio, i ricercatori citano esempi di “campagne di distribuzione di ivermectina che hanno portato ad una rapida diminuzione della morbilità e della mortalità in tutta la popolazione [presa in esame]” e che questo porta a concludere che “l’ivermectina è efficace in tutte le fasi della Covid-19”.

A dicembre la Associated Press ha cercato di smontare le teorie secondo le quali l’ivermectina avrebbe “un’efficacia miracolosa che annulla” la trasmissione del virus e, quindi, la gente non si ammalerà più”.

La Food and Drug Administration (FDA) statunitense continua mettere in guardia gli americani dal consumare ivermectina per trattare o per prevenire il Coronavirus.

Nonostante l’atteggiamento negativo della FDA, nel mese di gennaio l’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) ha rivisto la propria posizione sull’impiego dell’ivermectina, classificandola come opzione per il trattamento della Covid-19. Lo scorso agosto, a dire il vero, l’Istituto non raccomandava l’uso dell’ivermectina per il trattamento, nonostante il crescente numero di studi e rapporti che mostravano dei risultati, spesso miracolosi, associati all’uso del farmaco.

Abbondanza di prove che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina nel trattamento contro la Covid-19.

In contrasto al crescente numero di effetti collaterali debilitanti o decessi associati alla somministrazione dei vari vaccini, numerosi altri studi hanno dimostrato basse percentuali di effetti avversi dovuti all’uso di ivermectina. Secondo gli autori dello studio sopra menzionato, l’efficacia dell’ivermectina è supportata dalle seguenti motivazioni:

Sin dal 2012 molti studi di laboratorio hanno dimostrato che l’ivermectina inibisce la riproduzione di molti virus, tra cui quello di influenza, Zika, Dengue e altri.
L’ivermectina inibisce anche la riproduzione del SARS-CoV-2 e il legame ai tessuti del malato attraverso determinati meccanismi osservati e proposti.
L’ivermectina ha fortissime proprietà antinfiammatorie. I dati “in vitro” hann dimostrato che il farmaco impedisce sia la produzione di citochine sia la trascrizione del fattore nucleare -kB (NF-kB), che causa l’infiammazione.
Il farmaco riduce significativamente la carica virale e protegge dai danni organici in diversi modelli animali infettati con SARS-CoV-2 o Coronavirus simili.
L’ivermectina previene la trasmissione e lo sviluppo della Covid-19 in caso di contatto con persone infette.
Accelera il recupero e previene effetti collaterali negativi in soggetti con malattie più o meno gravi trattati poco dopo l’insorgenza dei primi sintomi.
Accelera la ripresa ed evita il ricovero in terapia intensiva e la morte dei pazienti ospedalizzati.
Riduce la mortalità dei pazienti Covid-19 in condizioni critiche.
La sicurezza, la disponibilità e il costo del farmaco sono quasi insuperabili, data la bassa probabilità di importanti interazioni farmacologiche, con solo lievi e rari effetti collaterali osservati in quasi 40 anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso l’ivermectina nel proprio “Elenco dei medicinali essenziali”.
Gli autori fanno notare che:

“Nel contesto della sicurezza di lunga data dell’ivermectina, del basso costo e dell’ampia disponibilità insieme alla consistente, riproducibile, grande ampiezza dei risultati sui tassi di trasmissione, la necessità di ospedalizzazione e la mortalità, è stato proposto un ampio impiego sia nella prevenzione che nel trattamento”.

E concludono:

“Sulla base della totalità delle prove e delle evidenze epidemiologiche presentate in questa revisione, l’ivermectina dovrebbe essere impiegata globalmente e sistematicamente nella prevenzione e nel trattamento della Covid-19″.

All’inizio dell’anno, Youtube ha rimosso dall’account ufficiale di un senatore americano il video di un’udienza del Senato sui trattamenti del Coronavirus. La piattaforma video di proprietà di Google ha sostenuto che i video violavano la politica di disinformazione Covid-19.

Uno dei video ora cancellati era del Dr. Pierre Kory, membro fondatore del Front Line Covid Critical Care Alliance (FLCCC) “un gruppo di leader di grande rilevanza nel campo delle terapie critiche” che cerca di frenare l’eccessiva mortalità causata dal SARS-CoV-2. FLCCC ha sviluppato un trattamento che ha ridotto dell’83% il tasso di mortalità negli ospedali in cui questo trattamento è stato utilizzato.

Nell’udienza, Kory dichiarò:

“Negli ultimi tre o quattro mesi, le pubblicazioni emergenti forniscono dati conclusivi sulla profonda efficacia dell’agente antiparassitario, antivirale e antinfiammatorio chiamato ivermectina in tutte le fasi della malattia.”

Aggiungendo:

“L’ivermectina è altamente sicura, ampiamente disponibile e a basso costo. Ora abbiamo dati da oltre 20 studi clinici ben progettati, 10 dei quali randomizzati e controllati, con ogni studio che riporta costantemente grandi dimensioni e benefici statisticamente significativi nel diminuire i tassi di trasmissione, accorciare i tempi di recupero, diminuire le ospedalizzazioni, o grandi riduzioni dei decessi”.



Link : https://www.lifesitenews.com/news/medic ... -407670138

Fonte: https://comedonchisciotte.org/rivista-medica-usa-livermectina-come-soluzione-globale/



Ben svegliati... Con calma... Il protocollo di cura precoce domiciliare la usa da mesi già...

Uno studio analogo è stato promosso anche dal C.N.R.

https://www.cnr.it/it/news/9341/una-potenziale-arma-contro-il-covid-19-da-un-brevetto-made-in-italy

Cita:
08/04/2020

Eloise Mastrangelo premiata nel 2011 per la scoperta della nuova attività antivirale dell'ivermectina
Eloise Mastrangelo premiata nel 2011 per la scoperta della nuova attività antivirale dell'ivermectina
In una corsa contro il tempo senza precedenti, scienziati di tutto il mondo stanno investigando possibili terapie contro Covid-19.

In questo contesto, l’Istituto di biofisica (Ibf) del Cnr di Milano ha attivato una collaborazione con il Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia (Icgeb di Trieste) per testare direttamente sul Covid-19 le molecole caratterizzate dai ricercatori Ibf nei laboratori del Cnr di Milano.

Già dal 2005, infatti, i ricercatori Ibf-Cnr Eloise Mastrangelo e Mario Milani, che guidano il gruppo di biologia strutturale, si sono dedicati alla caratterizzazione e inibizione del meccanismo replicativo dei virus a Rna attraverso studi strutturali e funzionali delle proteine coinvolte nella replicazione virale. Tali ricerche sono state arricchite da collaborazioni con rinomati laboratori virologici europei. La loro più che decennale attività ha prodotto diverse decine di pubblicazioni su riviste scientifiche rilevanti nel campo virologico, nonché premi e convocazioni a congressi nazionali e internazionali.

Fra i risultati del gruppo di ricerca, particolarmente interessante è stata la scoperta della nuova attività antivirale dell’ivermectina, antiparassitario già utilizzato nella cura di alcune gravi malattie tropicali. La scoperta è avvenuta nel 2009 grazie ad un lungo e approfondito studio computazionale e sperimentale su alcune proteine virali, e ha portato al deposito di un brevetto che purtroppo, per mancanza di fondi, non è stato portato avanti. Oggi, la necessità di affrontare l'emergenza sanitaria ha portato a un nuovo interesse per le proprietà antivirali dell’ivermectina, caratterizzandone l’attività inibitoria sulla replicazione di altri virus, come il recente virus Zika, l’influenza e l’HIV. Pochi giorni fa un gruppo di ricercatori australiani ha pubblicato, sulla rivista Antiviral Research, la capacità dell’ivermectina di eliminare il Covid-19 entro 48 ore dall’infezione su cellule umane. Il farmaco, riscoperto nel 2009, potrebbe dunque rappresentare una nuova arma contro il Coronavirus.

Per informazioni:
Eloise Mastrangelo
Cnr - Istituto di biofisica
via Celoria, 26 - 20133 Milano
eloise.mastrangelo@cnr.it


Del tutto ignorato dal governo... E' evidente che non vogliono curare ma gli servono i morti e che non appena ci sia una qualche cura CERTIFICABILE il loro castello di bugie cadrebbe all'istante così come le autorizzazioni alla somministrazione di vaccini in regime emergenziale.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/05/2021, 13:35 
MaxpoweR ha scritto:
Cita:
Rivista medica USA: “l’Ivermectina come soluzione globale”

Del tutto ignorato dal governo... E' evidente che non vogliono curare ma gli servono i morti e che non appena ci sia una qualche cura CERTIFICABILE il loro castello di bugie cadrebbe all'istante così come le autorizzazioni alla somministrazione di vaccini in regime emergenziale.


Ascoltare la conclusione di questo dottore dal min 44:23
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https://www.byoblu.com/2021/05/11/il-co ... so-senini/



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 12/05/2021, 19:44 
https://it.wikipedia.org/wiki/Punto_quantico

https://www.youtube.com/watch?v=F5FRl0FXy6E


comincio a pensare che potrebbe essere vero ....



zio ot [:305]



----------------------



TTE DA PAG 149 DI QUESTO TOPIC

viewtopic.php?f=8&t=20676&p=531927&hilit=Nell%E2%80%99ottobre+2019%2C+il+Johns+Hopkins+Center+for+Health+Security#p531927



Bill Gates vuole un “certificato digitale”

per identificare chi ricevera` il vaccino per il Covid-19 .



ImmagineImmagine

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Fonte: post di FB

Bill Gates ha recentemente dichiarato su Reddit che dei “certificati digitali” saranno utilizzati per identificare chi ha ricevuto il futuro vaccino per il COVID-19. E questi certificati verranno utilizzati anche per identificare chi può avere un business e chi no. Ecco come questo piano è già supportato da una massiccia organizzazione chiamata ID2020.

Per anni, Bill Gates è stato in prima linea nella ricerca sulle pandemie globali e le campagne di vaccinazione di massa. Nell’ultimo decennio, Gates ha detto diverse volte che il mondo non era pronto per una pandemia globale.

Nell’ottobre 2019 (solo pochi mesi prima dell’apparizione di COVID-19) la Fondazione Bill e Melinda Gates (in collaborazione con il World Economic Forum) ha ospitato l’Evento 201, una simulazione di 3,5 ore di una pandemia globale.

Stranamente, questa simulazione riguardava un nuovo coronavirus che avrebbe ucciso milioni di persone. Circa otto settimane dopo, il coronavirus ha cominciato a diffondersi in Cina. Ciò ha portato alcune persone a chiedersi se questo esercizio avesse effettivamente previsto la diffusione di COVID-19. In risposta a queste domande, è stata pubblicata una dichiarazione sul sito Web dell’Evento 201.

DICHIARAZIONE SULL’NCOV

Nell’ottobre 2019, il Johns Hopkins Center for Health Security ha ospitato una esercizitazione chiamata Event 201 con partner, il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation. Di recente, il Center for Health Security ha ricevuto domande sul fatto che quell’esercizio di pandemia abbia predetto l’attuale nuovo focolaio di coronavirus in Cina. Per essere chiari, il Centro per la sicurezza sanitaria e i partner non hanno fatto una previsione durante l’esercitazione. Per lo scenario, abbiamo modellato una pandemia immaginaria di coronavirus, ma abbiamo dichiarato esplicitamente che non era una previsione. Invece, l’esercizio è servito a evidenziare le sfide di preparazione e risposta che potrebbero sorgere in una pandemia molto grave. Non prevediamo che l’epidemia nCoV-2019 ucciderà 65 milioni di persone. Sebbene la nostra esercitazione includesse un finto coronavirus, gli input che abbiamo usato per modellare il potenziale impatto di quel virus immaginario non sono simili al nCoV-2019.

Il 13 marzo, circa un giorno dopo che il COVID-19 ha messo in quarantena l’intero mondo occidentale, Bill Gates si è dimesso dal consiglio pubblico di Microsoft per “dedicare più tempo alle priorità filantropiche tra cui salute e sviluppo globali, istruzione e cambiamenti climatici”. Mentre la pandemia si diffondeva in tutto il mondo, Gates divenne una figura schietta e autorevole sulla crisi pandemica, apparendo su tutti i mass media per condividere le sue opinioni e raccomandazioni.
Il 18 marzo, Bill Gates ha preso parte a un AMA (Ask Me Anything) su Reddit dal titolo I am Bill Gates, copresidente della Bill & Melinda Gates Foundation. AMA su COVID-19. dove ha risposto alle domande sulla pandemia. In una delle sue risposte, Gates ha fatto riferimento a un “certificato digitale” per tenere traccia di chi è stato vaccinato.

Un utente Reddit di nome RemoteControlledUser ha posto questa domanda:

Quali cambiamenti dovremo apportare al modo in cui le aziende operano per mantenere la nostra economia fornendo al contempo il distanziamento sociale?

La risposta di Bill Gates:

"La domanda su quali imprese dovrebbero andare avanti è difficile. Certamente l’approvvigionamento alimentare e il sistema sanitario. Abbiamo ancora bisogno di acqua, elettricità e Internet. Le catene di approvvigionamento devono essere mantenute. I paesi stanno ancora cercando di capire come affrontare la situazione.

Alla fine avremo alcuni certificati digitali per mostrare chi è guarito o è stato testato di recente o quando avremo un vaccino, chi lo ha ricevuto. "
Mentre la maggior parte delle risposte di Gates sono state accolte con lode, questa ha sollevato molte preoccupazioni. La risposta più votata evidenzia le somiglianze tra la soluzione di Gates e il “Marchio della Bestia” nella Sacre Scritture.
Questo concetto di “certificato digitale” per archiviare informazioni mediche (compresi i vaccini ricevuti) e per garantire l’accesso a diritti o servizi non era un semplice suggerimento. Fa parte di un enorme progetto che è promosso da un potente gruppo chiamato ID2020 che è supportato dalle Nazioni Unite, dalla Rockefeller Foundation e da … Bill Gates.

Vertice ID2020, maggio 2016.

In poche parole, ID2020 sta cercando di creare un sistema di identificazione digitale che memorizzi una grande quantità di informazioni personali e che vada oltre i limiti dei governi nazionali. Il sito Web ufficiale di ID2020 afferma che è necessaria un’identità digitale globale per tenere traccia dei rifugiati e delle persone senza ID nei paesi in via di sviluppo. Naturalmente, anche le persone nei paesi sviluppati dovrebbero essere identificate. Il sito web afferma:

Sfortunatamente, gli attuali modelli di ID digitale non soddisfano le esigenze di tutti. Sono generalmente arcaici, non sicuri, privi di un’adeguata protezione della privacy e non disponibili per oltre un miliardo di persone in tutto il mondo.

Tutti dovrebbero avere accesso a un ID digitale che consenta loro di dimostrare chi sono oltre i confini istituzionali e internazionali e nel tempo, dando loro il controllo su come le loro informazioni personali vengono raccolte, utilizzate e condivise.

In un articolo pubblicato da ID2020 nel 2018, i vaccini sono il modo perfetto per introdurre l’identità digitale nel mondo, in particolare i neonati. Appropriatamente intitolato: Immunization: an entry point for digital identity, l’articolo afferma:

Poiché l’immunizzazione viene condotta durante l’infanzia, fornire ai bambini una tessera sanitaria digitale darebbe loro un’identità digitale unica e portatile nelle prime fasi della vita. E man mano che i bambini crescono, la loro tessera sanitaria digitale per bambini può essere utilizzata per accedere a servizi secondari, come la scuola elementare, o facilitare il processo di ottenimento di credenziali alternative. In effetti, la tessera sanitaria per bambini diventa il primo passo per stabilire un’identità legale ampiamente riconosciuta.

In breve, secondo ID2020, le vaccinazioni sono l’occasione perfetta per introdurre un ID digitale che memorizzerebbe la storia medica di ogni individuo. Questa identità verrebbe inoltre utilizzata per garantire l’accesso ai diritti e ai servizi di base.

ID2020 sta già testando l’introduzione di ID digitali in Bangladesh. Nell’agosto 2019, ID2020 ha pubblicato un articolo “Richiesta di informazioni” in cui si afferma:

A2i e i suoi partner Gavi e ID2020 si impegnano a ricercare e implementare congiuntamente un documento di identità unico per i bambini attraverso la digitalizzazione dei processi di vaccinazione in Bangladesh.

Il programma fornirà a neonati e bambini un ID digitale portatile e biometricamente collegato al momento della registrazione della nascita o al momento della loro immunizzazione, supportando contemporaneamente tre obiettivi condivisi:

Promuovere miglioramenti nella copertura e nel processo CRVS (statistiche demografiche e sociali)

Supportare i miglioramenti nel processo di vaccinazione e nell’equità

In definitiva, supportare l’accesso a diritti e servizi per tutto il corso della vita.

In questo esperimento in Bangladesh, l’ID digitale è “biometricamente collegato”, il che significa che si basa sulle impronte digitali degli individui. L’articolo descrive il processo in atto:

Sono necessarie informazioni relative agli scanner biometrici in grado di catturare la biometria delle impronte digitali dei genitori durante la fase 1 con l’ambizione di catturare efficacemente anche la biometria infantile nella fase 2. Gli scanner possono essere cablati o Bluetooth. Gli scanner devono essere almeno certificati FAP30, portatili, robusti e con un minimo di 500 pixel per pollice. Indicare il tipo di porta sugli scanner, ad esempio micro USB, USB C o altro.

Mentre questo progetto è collegato alla biometria, Bill Gates ha finanziato la ricerca su una diversa forma di identificazione del vaccino: il tatuaggio a punti quantici.

TATUAGGIO A PUNTI QUANTICI

Nel dicembre 2019, un gruppo di ricercatori del MIT ha pubblicato uno studio su Science Translational Medicinesull’uso dei tatuaggi a punti quantici per identificare le persone che hanno ricevuto un vaccino.

Un’immagine che descrive l’applicazione di un tatuaggio a punti quantici sulla pelle attraverso la vaccinazione da Science Translational Medicine, dicembre 2019.

Un articolo sul Futurismo intitolato An Invisible Quantum Dot ‘Tattoo’ Could Be Used to ID Vaccinated Kids ha esaminato questo studio:

Per le persone che supervisionano le iniziative di vaccinazione a livello nazionale nei paesi in via di sviluppo, tenere traccia di chi e quando hanno ricevuto le vaccinazioni può essere un compito difficile.

Ma i ricercatori del MIT potrebbero avere una soluzione: hanno creato un inchiostro che può essere incorporato in modo sicuro nella pelle insieme al vaccino stesso ed è visibile solo utilizzando un’app e un filtro speciali per fotocamere per smartphone.

In altre parole, hanno trovato un modo nascosto per incorporare la registrazione di una vaccinazione direttamente nella pelle di un paziente piuttosto che documentarla elettronicamente o su carta – e il loro sistema di localizzazione a basso rischio potrebbe semplificare notevolmente il processo di conservazione di registrazioni accurate dei vaccini, soprattutto su larga scala.

Il “tatuaggio” invisibile che accompagna il vaccino è un modello costituito da minuscoli punti quantici – minuscoli cristalli semiconduttori che riflettono la luce – che brilla sotto la luce infrarossa. Il modello – e il vaccino – viene impresso nella pelle utilizzando micro aghi dissolvibili ad alta tecnologia realizzati con una miscela di polimeri e zucchero.

“Un giorno questo approccio invisibile rendera` possibile creare nuovi metodi per l’archiviazione dei dati, il biosensing e le applicazioni di vaccino che potrebbero migliorare il modo in cui viene fornita l’assistenza medica, in particolare nei paesi in via di sviluppo”, ha affermato il professor MIT e l’autore senior Robert Langer nella dichiarazione .

L’articolo afferma che questo studio è stato il risultato di una richiesta diretta da Bill Gates.

La Bill and Melinda Gates Foundation ha finanziato la ricerca del team, pubblicata mercoledì sulla rivista Science Translational Medicine.

Secondo un articolo di Scientific American, il progetto è nato in seguito a una richiesta diretta dello stesso fondatore di Microsoft Bill Gates, che è stato personalmente coinvolto negli sforzi per sradicare la polio e il morbillo attraverso le vaccinazioni.

CONCLUDENDO

Mentre rispondeva a una domanda su come condurre business nell’era del distanziamento sociale, Bill Gates rispose che i “certificati digitali” saranno usati per determinare chi aveva COVID-19, chi si era ripreso da esso e chi si era vaccinato. Questa breve (e inaspettata risposta) ha aperto una gigantesca scatola di pandora di ciò che potrebbe accadere nel prossimo futuro: l’inevitabile campagna di vaccinazione di massa per sradicare il COVID-19 sarebbe l’occasione perfetta per introdurre un ID digitale mondiale. Questo sistema memorizzerebbe una grande quantità di informazioni su ciascun individuo (inclusa la storia delle vaccinazioni) e sarebbe utilizzato per garantire l’accesso a diritti e servizi. Sebbene Gates non sia entrato nei dettagli, i “certificati digitali” potrebbero essere collegati alla biometria o a un tatuaggio a punti quantici.

Considerando il fatto che l’intero progetto ricorda stranamente un passaggio nel libro dell’Apocalisse (un Marchio della Bestia che viene ricevuto sulla “mano destra o fronte” e che è richiesto “per comprare o vendere”), l’introduzione di un tale sistema verosimilmente verrebbe accolto con molta resistenza. E non solo dalle persone 'religiose'.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 04:52 
@...

https://www.repubblica.it/esteri/2021/0 ... 300388028/

***NON VACCIANIAMO I BAMBINI E I RAGAZZI!!!...FINO A 18/20 ANNI I DNA SONO ANCORA "APERTI" E SENSIBILI A MUTAZIONI...RISCHIAMO DI CREARE DANNI INCONTROLLABILI ED IRRIMEDIABILI NEL LORO SVILUPPO INOCULANDO RNA DEI VIRUS!!!...PER LORO NON C'E' ALCUN RISCHIO CON LA MALATTIA COVID SE TENUTA SOTTO CONTROLLO E CURATA EFFICACEMENTE...SONO I GIOVANI STESSI CHE SVILUPPERANNO GLI ANTICORPI GIUSTI PER COMBATTERE LE VARIE FORME DI COVID...DOBBIAMO EVITARE DI DANNEGGIARE ANCHE IL LORO DNA PERCHE' ESSO E' IL FUTURO DELLA RAZZA UMANA...IN USA HANNO DECISO DI VACCINARE ANCHE DODICENNI E QUINDICENNI!!! SONO PAZZI...RISCHIANO DI CREARE UNA GENERAZIONE INTERA DI PATOLOGIE IRREVERSIBILI E QUALCHE MUTAZIONE INCONTROLLABILE DEL COVID STESSO!!!***

https://it.wikipedia.org/wiki/Vaccino_a_RNA

***NON CI SONO ANCORA PROVE CERTE DELL'AZIONE ATTIVA -MUTAGENA NEGATIVA- DEL VACCINO RNA NEL DNA UMANO MA I TESTS DI RICERCATORI E SOCIETA' NON ALLINEATE ALLE CASE DI DISTRIBUZIONE STANNO DANDO I PRIMI RISCONTRI POSITIVI!!! CI SONO STUDIOSI CHE CONTINUANO GLI STUDI ED ESPERIMENTI PER ACCERTARE QUESTO!!! STIAMO ATTENTI IN ITALIA CON I NOSTRI BAMBINI E RAGAZZI...ESSI AL MOMENTO NON CORRONO ALCUN PERICOLO SENZA IL VACCINO! E SEMBRA CHE STATISTICAMENTE -PERCENTUALI TRA MALATTIA E MORTE- CHE NON NE AVRANNO BISOGNO IN FUTURO***

https://mednat.news/vaccini/mutaz_dai_vaccini.htm

***PFIZER HA DATO L'OK IN AMERICA PER LA SOMMINISTRAZIONE AI BAMBINI ADDUCENDO TEST GIA' SVOLTI! IN REALTA' NON POSSIAMO SAPERE QUANTO TEMPO CI VOGLIA A CREARE PATOLOGIE SU BAMBINI E RAGAZZIE E CHE COSA SI CREERA'!!! RISCHIAMO UNA DEBACLE PLANETARIA CON I DNA DELLE NUOVE GENERAZIONI!..E' TROPPO PRESTO PER POTER DIRE CON CERTEZZA CHE NON CI SONO CONSEGUENZE MUTAGENE NEGATIVE NEI BAMBINI E RAGAZZI!!! SIGNORI GOVERNANTI STIAMO ATTENTI!!!***

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... i/6193740/

***SONO PAZZI! PAZZI! PAZZI! PER VENDERE IL RITALIN QUARANTANNI FA HANNO FATTO LA STESSA COSA! HANNO CREATO IN USA UNA GENERAZIONE DI RAGAZZI CON PATOLOGIE CHE PRIMA NON ESISTEVANO! STIAMO ATTENTI IN ITALIA!!! ANCORA OGGI SOMMINISTRANO IL RITALIN ED ALTRI FARMACI SIMILI ED OGNI ANNO IN USA AUMENTANO I CASI DI QUELLI CHE TORNANO NELLE SCUOLE A FAR FUORI CHI GLI E' "ANTIPATICO"! STIAMO ATTENTI IN ITALIA CON I VACCINI COSì COME ABBIAMO FATTO ALL'EPOCA -CON IL RITALIN ED ALTRI FARMACI- CON I NOSTRI BAMBINI!!!*** [:294] [:305]

-per chi NON sa ancora-

https://mednat.news/vaccini/ritalin.htm

https://www.swissinfo.ch/ita/ritalin--d ... %20euforia.

https://it.wikipedia.org/wiki/Metilfenidato

[:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 12:45 
Nel frattempo qualcuno si unisce al coro di dottori e scienziati con gli occhi aperti dicendo cose che NOI sappiamo da buoni 3\4 mesi grazie agli studi già pubblicati ed alle conoscenze in materia vecchie ormai di 50 anni.

Cita:
Vaccini COVID: trombi, emorragie e tutto quel che segue

Immagine

Mike Whitney
unz.com

“Ora abbiamo abbastanza prove per vedere una chiara correlazione tra l’aumento dei decessi per Covid e le campagne di vaccinazione. Questa non è una coincidenza. È uno sfortunato effetto indesiderato dei vaccini. Non dobbiamo chiudere un occhio e fingere che questo non stia accadendo. Dobbiamo fermare immediatamente ogni somministrazione di vaccino Covid, prima di creare una vera pandemia che non saremo in grado di controllare…” Dr. Janci Lindsay, Ph.D.

Perché qualcuno dovrebbe farsi iniettare una sostanza i cui effetti avversi a lungo termine sono completamente sconosciuti?

È estremamente pericolosa. Eppure, milioni di persone in tutto il mondo sono già state inoculate con un ibrido intruglio che non è stato approvato dalla FDA, non soddisfa i rigorosi standard di sicurezza dei vaccini precedenti ed è enormemente più letale di qualsiasi vaccino dei tempi moderni.

Perché? Perché così tante persone si sottopongono a questo esperimento?

È un mistero, vero?

Tutta la gamma dei vaccini Covid-19 non è stata adeguatamente testata, non ha concluso le prove di fase 3 e non è sicura. E qui non stiamo parlando nemmeno degli effetti “a breve termine.” Per quanto tragici possano essere i decessi e i gravi effetti collaterali degli ultimi giorni, questi impallidiscono in confronto alla strage a cui potremmo assistere nel prossimo futuro, quando i destinatari del vaccino scopriranno che i loro sistemi immunitari, ormai compromessi, non saranno più in grado di combattere le nuove infezioni o i ceppi naturali del virus. Questo stesso fenomeno era emerso anni fa in esperimenti su animali, dove ad alcuni furetti era stato iniettato un siero sperimentale che avrebbe dovuto aiutarli a sviluppare una “risposta anticorpale duratura” all’infezione. Sfortunatamente, qualche tempo dopo, quando i furetti erano stati esposti al virus selvaggio, erano morti tutti. Tutti quanti.

È questo il nostro futuro? È questo che possiamo aspettarci tra qualche anno, quando le comuni infezioni respiratorie e l’influenza stagionale spazzeranno il Paese, lasciando milioni di persone gravemente malate o morte?

È vero, i vaccini sembrano fornire un certo grado di immunità temporanea, ma a quale costo? Avete esaminato i rapporti sugli eventi avversi o vagliato la possibilità che queste iniezioni possano provocare danni a lungo termine al vostro sistema vascolare, al vostro cuore o alle vostre capacità cognitive? I critici dei vaccini enfatizzano tipicamente la lunga lista di lesioni e decessi legati ai vaccini, ma questo è un errore. [Quello che spaventa] non sono le morti e le lesioni già avvenute, ma l’oceano di morbilità che potremmo dover affrontare in futuro, quando le malattie a lunga incubazione cominceranno ad emergere, travolgendo un sistema sanitario pubblico sovrasaturo e lasciando molti a cavarsela da soli.

È possibile un tale scenario?

Sì, è possibile, forse, anche probabile.

Avete un’idea di cosa faranno questi vaccini una volta entrati nel vostro corpo? Vi rendete conto che si diffonderanno nel vostro flusso sanguigno e arriveranno ovunque, cevello compreso? Vi rendete conto dei pericoli che questo comporta per la salute e la sopravvivenza in generale? Il professor Sucharit Bhakdi, M.D. ha prodotto una serie di video che spiegano la biologia di base di queste nuove iniezioni basate sulla terapia genica. Chiunque stia pensando di farsi vaccinare dovrebbe considerare ciò che dice:

“Il vaccino entra nel vostro flusso sanguigno… State inserendoo un gene virale nel vostro flusso sanguigno e questo circolerà… Ora, il vostro flusso sanguigno è un sistema chiuso di tubi. Una volta che quei pacchetti saranno nel flusso sanguigno, quei milioni di pacchetti di geni non ne usciranno più, perché sono intrappolati. E le prime cellule in cui entreranno, saranno le cellule che rivestono i vasi sanguigni…. Queste cellule rivestono i vasi sanguigni in tutto il corpo e in tutti gli organi.

Queste cellule assorbiranno il gene e inizieranno a produrre la proteina spike (che verrà riversata poi nel flusso sanguigno) Allo stesso tempo, la sintesi di questa proteina creerà rifiuti…. Quindi, ora c’è la proteina spike e ci sono i rifiuti. …La proteina spike ha la capacità di attrarre le piastrine, che attivano la coagulazione del sangue. Nel momento in cui le piastrine entrano in contatto con la proteina spike, le piastrine si attivano e iniziano a coagulare il sangue….

Purtroppo, ci sono altre cellule che vengono attirate dai rifiuti. Queste cellule sono i linfociti killer e questi linfociti killer sono programmati per riconoscere la spazzatura prodotta dai virus e quindi uccidere le cellule dove si stanno replicando i virus, quelle che rivestono le pareti dei vostri vasi sanguigni. Questo può accadere ovunque (nel corpo).

… Andiamo ora a vedere quali cellule che rivestono i vostri vasi sanguigni stanno per assorbire questi pacchetti e far produrre loro (proteine spike e spazzatura), cosa che le farà poi attaccare e distruggere dal vostro stesso sistema immunitario…

Qual è il primo sintomo che la gente presenta dopo la vaccinazione? Mal di testa, giusto? Mal di testa, nausea, vertigini, dolori muscolari, perdita del controllo motorio, ecc…

Mi sono chiesto: qual è il denominatore comune tra tutti questi sintomi?

Beh, abbiamo previsto che ci sarebbero stati eventi trombotici molto gravi…soprattutto un forte mal di testa, che è il tipico segno che il sangue si sta coagulando nelle vene del cervello. …Ogni formazione di coaguli nel cervello è potenzialmente letale. E, se si formano coaguli nelle gambe, diventano embolie polmonari che possono anche essere fatali.

… E quando i fattori della coagulazione (piastrine) si esauriscono, la gente può sanguinare. Perché la gente non pensa a queste cose?” (“Interview with Professor Sucharit Bhakdi, M.D on Covid Vaccine”, New American: dal minuto 18). Sottotitolato in italiano qui.

Riassumiamo: Il vaccino viene iniettato in un muscolo del braccio ma il liquido entra rapidamente nel flusso sanguigno, dove rimane intrappolato. Una volta nel flusso sanguigno viene preso (assorbito) dal sottile strato di cellule che rivestono i vasi sanguigni (cellule endoteliali) Le cellule che hanno assorbito la sostanza iniziano a produrre proteine spike e rifiuti. La proteina spike attiva le piastrine, che provocano coaguli di sangue che possono bloccare il flusso di sangue agli organi vitali. Allo stesso tempo, l’uso eccessivo [e il conseguente esaurimento] delle piastrine – che innescano la cascata della coagulazione ematica – può portare ad un’emorragia interna. Queste condizioni apparentemente contrastanti – coagulazione e sanguinamento – hanno attirato l’attenzione di numerosi ricercatori, come il dottor Mike Williams, che ha trattato l’argomento in un recente articolo intitolato: “Clotting and Covid Vaccine ‘Science’.“ Eccone un estratto:

“Effettivamente, qui ci troviamo di fronte a due problemi opposti: la trombosi, che forma un coagulo che può bloccare un vaso che fornisce sangue ad un organo, e la trombocitopenia, che riduce il numero di piastrine necessarie a formare un coagulo, causando sanguinamenti ed emorragie. Entrambi questi problemi possono essere molto difficili da gestire ed estremamente pericolosi, persino letali per il paziente, ma, averli entrambi allo stesso tempo, è incredibile!

La trombosi e la trombocitopenia combinate e correlate alla vaccinazione Covid vengono considerate come un qualcosa di nuovo e di molto raro e, se la coagulazione avviene in un organo vitale… beh, ne stiamo vedendo i risultati: giovani che non dovrebbero morire, muoiono.” (“Clotting and Covid Vaccine “Science”” UK Column). Tradotto su CDC.

Infatti, “i giovani non dovrebbero morire,” ma stanno morendo perché è stata loro iniettata una sostanza che probabilmente li ha uccisi. C’è qualcuno in grado di confutare una cosa del genere? E i casi di emorragia e di ipercoagulazione sono solo due dei problemi di queste iniezioni. Ci sono anche i “rifiuti” a cui si riferisce Bhakdi. Le scorie attirano i linfociti killer, i globuli bianchi, le cellule immunitarie forse più importanti del nostro organismo. Questi linfociti attaccano le cellule del rivestimento dei vasi sanguigni causando danni al sistema vascolare e agli organi vitali. Per definizione, questo è il sintomo di una malattia autoimmune, quella in cui in cui un sistema immunitario sovrastimolato e iper-aggressivo attacca il suo stesso organismo.

Ancora dall’articolo del Dr. Williams:

“Se dovessimo fare affidamento sulle notizie mainstream e sui rapporti governativi, potremmo essere portati a credere che i problemi di coagulazione con i vaccini Covid fossero del tutto inaspettati e rari. Eppure, i primi avvertimenti sui disturbi della coagulazione causati dal vaccino di Astrazeneca erano già noti prima che il preprint (di cui sopra) fosse pubblicato e molto prima che si iniziassero a produrre gli attuali “vaccini” Covid. Erano noti da oltre un decennio, per essere precisi.

È stata costantemente riportata trombocitopenia in seguito alla somministrazione di vettori di trasferimento genico adenovirale …Nel 2007 si sapeva che il medesimo vettore attualmente usato in molti vaccini Covid causava costantemente trombocitopenia. . .Nel settembre 2020 era stato pubblicato un altro documento dal titolo: SARS-CoV-2 binds platelet ACE2 to enhance thrombosis in COVID-19, che aveva sottolineato un problema con il SARS COV2: :…(Nota: in altre parole, le aziende farmaceutiche sapevano dei problemi di coagulazione e di sanguinamento già dal 2007)

Il SARS-CoV-2 e la sua proteina spike stimolavano direttamente le piastrine e facilitavano il rilascio di fattori della coagulazione, la secrezione di fattori infiammatori e la formazione di aggregati leucocitari-piastrinici.

Questo studio identificava una proteina spike come fattore scatenante la coagulazione. E, naturalmente, una proteina spike è ciò che viene prodotto dalla maggior parte dei vaccini Covid. I regolatori avrebbero già dovuto sentire i campanelli d’allarme, ma non era stato fatto nulla. …. Gli autori avevano brillantemente dimostrato che, nei piccoli vasi sanguigni, la proteina spike, da sola, può indurre la coagulazione interferendo con vari tipi di tessuto.

Il punto chiave di questo studio relativo ai vaccini Covid è che la proteina spike, priva di RNA virale può arrivare nei microvasi cerebrali e provocare una ipercoagulazione. Ancora una volta, nel caso ve lo debba ricordare, i vaccini Covid producono una proteina spike del genere

Un altro lavoro di Nuovo et al, intitolato Endothelial cell damage is the central part of COVID-19 …

In poche parole: ci sono prove schiaccianti che la proteina spike del SARS-CoV-2 [che è anche prodotta sinteticamente dai vaccini Covid] gioca un ruolo centrale nei meccanismi di morbilità e mortalità del SARS-CoV-2; pertanto, il vaccino comporta il medesimo rischio. Per quanto riguarda la coagulazione, questo rischio è maggiore se si riceve un vaccino.

I dati indicano chiaramente che l’ultima cosa che si dovrebbe fare è assumere un vaccino che produce una proteina spike. Come la letteratura ha dimostrato senza ombra di dubbio, questo potrebbe causare danni significativi, inclusi coaguli cerebrali e morte. E quella letteratura era, per la maggior parte, disponibile ancor prima del rilascio al pubblico dei vaccini Covid.” (“Clotting and Covid Vaccine “Science”, Dr Mike Williams, UKColumn)

Capito il quadro?

In altre parole, i ricercatori sapevano da molto tempo che questi tipi di proteine causano problemi di coagulazione, sanguinamento e autoimmunità, che sono esattamente i problemi che stiamo vedendo attualmente. Ed è per questo che pensiamo che la nostra principale area di preoccupazione non dovrebbero essere gli effetti avversi a breve termine e le lesioni, ma il profilo di sicurezza a lungo termine. In breve, qual è la probabilità che i milioni di persone che hanno ricevuto queste iniezioni possano essere seriamente danneggiati in futuro da queste condizioni? Abbiamo bisogno di saperlo.

Ora leggete questo estratto da una lettera aperta di Doctors for Covid Ethics all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) datata 1 aprile 2021:

“Le nostre preoccupazioni derivano da molteplici evidenze, compreso il fatto che la “proteina spike” della SARS-CoV-2 non è una proteina di aggancio passivo, ed è probabile che sia la sua produzione ad avviare la coagulazione ematica attraverso molteplici meccanismi….. la CSVT, trombosi venosa cerebrale, è sempre una condizione pericolosa per la vita, che richiede un trattamento medico immediata. Il numero di casi da voi stessi ammesso può rappresentare solo la punta di un enorme iceberg. Come saprete, i sintomi più comuni della TVP sono mal di testa lancinante, visione offuscata, nausea e vomito. Nei casi più gravi, si verificano sintomi simili all’ictus, tra cui compromissione della parola, della vista e dell’udito, intorpidimento generale, debolezza, diminuzione della vigilanza e perdita del controllo motorio. Sicuramente non siete all’oscuro del fatto che innumerevoli individui hanno sofferto proprio di questi sintomi direttamente dopo le “vaccinazioni” a base di terapie sperimentali basate sul gene.



Dato che c’è una spiegazione meccanicamente plausibile per queste reazioni avverse di tipo tromboembolico, vale a dire che i prodotti basati sul gene inducono le cellule umane a produrre proteine spike potenzialmente pro-trombotiche, l’assunzione ragionata e responsabile deve ora essere che questo può essere un effetto dell’intera classe. In altre parole, devono essere esclusi i pericoli per tutti i vaccini a base di geni con autorizzazione di emergenza, non solo per il prodotto di AZ.” (“Open Letter to the EMA from Doctors for Covid Ethics”, Doctors for Covid Ethics”)

In conclusione: La coagulazione ematica, le embolie polmonari, il consumo di piastrine, la diatesi emorragica e le emorragie sono tutte legate alla produzione di proteine spike, lo stesso tipo di proteine che i vaccini inducono le vostre cellule a produrre. Naturalmente, a questo punto, l’azione responsabile sarebbe quella di interrompere immediatamente la campagna di vaccinazione di massa fino a quando questi problemi non saranno risolti e la sicurezza dei pazienti garantita. Ma non trattenete il respiro, perché non succederà.

La biologa molecolare e tossicologa Dr. Janci Chunn Lindsay, Ph.D., è arrivata alla stessa conclusione in un commento pubblico che ha indirizzato al CDC. Ecco un estratto della sua dichiarazione:

“A metà degli anni ’90, avevo collaborato allo sviluppo di un vaccino contraccettivo umano temporaneo, che aveva poi finito per causare distruzione autoimmune involontaria delle ovaie e sterilità negli animali da esperimento, nonostante gli sforzi per eliminare questo [effetto avverso] e le analisi di sequenza [genica] che non lo prevedevano. Sono fermamente convinta che tutti i vaccini di terapia genica debbano essere fermati immediatamente a causa dei loro problemi di tollerabilità su diversi fronti….

In primo luogo, c’è una ragione credibile per pensare che i vaccini Covid reagiranno in modo crociato con la sincitina e le proteine riproduttive nello sperma, negli ovuli e nella placenta, portando a una fertilità compromessa e a risultati riproduttivi e gestazionali alterati. …

Abbiamo visto 100 perdite di gravidanza segnalate in VAERS a partire dal 9 aprile. E ci sono stati [anche] rapporti di spermatogenesi e situazioni placentari alterate in casi di infezione naturale, in persone vaccinate e in modelli animali con syncytin knockout con patologia placentare simile e la cosa implica che la sincitina abbia un ruolo in questi esiti…. Inoltre, abbiamo sentito di molteplici segnalazioni di irregolarità mestruali in donne vaccinate. Questi fatti devono essere indagati.

Semplicemente, non possiamo iniettare questi [vaccini] nei nostri bambini, che hanno lo 0.002% di rischio di mortalità Covid, se infettati, o in qualsiasi altra popolazione in età fertile senza indagare a fondo la questione.

Se lo facciamo, potremmo sterilizzare un’intera generazione. La speculazione che questo non si verificherà e alcuni rapporti aneddotici di gravidanze all’interno della sperimentazione non sono una prova sufficiente che tutto questo non avrà un impatto a livello di popolazione….

In secondo luogo, tutte le terapie geniche stanno causando coagulopatie…. Questo fenomeno non riguarda un solo produttore. E non è limitato ad un gruppo di età. Stiamo vedendo morti per coagulopatia in giovani adulti sani senza comorbidità secondarie…

Ci sono principi meccanicistici nei due sensi che spiegano come mai accada tutto questo. È noto che l’infezione naturale può dare origine a coagulopatie proprio a causa della proteina spike. Tutti i vaccini a base di terapia genica costringono l’organismo a produrre la proteina spike….

La proteina spike incubata in vitro con sangue umano ha anche causato lo sviluppo di coaguli di sangue resistenti alla fibrinolisi. La proteina spike sta causando eventi trombotici, che non possono essere risolti con mezzi naturali. E tutti i vaccini devono essere bloccati nella speranza che possano essere riformulati e non causare più questo effetto avverso….

Ora abbiamo abbastanza prove per vedere una chiara correlazione tra l’aumento dei decessi per Covid e le campagne di vaccinazione. Questa non è una coincidenza. È uno sfortunato effetto indesiderato dei vaccini. Non dobbiamo chiudere un occhio e fingere che non stia accadendo nulla. Dobbiamo fermare immediatamente tutte le somministrazioni dei vaccini Covid, prima di creare una vera pandemia che non saremo in grado di controllare….” (“Halt Covid Vaccine, Prominent Scientist Tells CDC“, jennifermargulis.ne)

Questo è un buon consiglio, ma c’è qualcuno in ascolto?

Mike Whitney

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/the-covaxx-19-scorecard-bleeding-blood-clots-and-the-whole-nine-yards/

Fonte: https://comedonchisciotte.org/vaccini-covid-trombi-emorragie-e-tutto-il-resto/



Le avvisaglie ci sono già, m quando i bovidi se ne renderanno conto sarà troppo tardi, PER LORO. Ieri ho accompagnato mio padre a farsi il vaccino (COSì STO TRANQUILLO E MI SONO TOLTO IL PENSIERO - questa la motivazione ^_^) non potete immaginare la marea di stornate che ho sentito dalla gente accalcata lì davanti, mi son dovuto mordere la lingua, di mettermi a discutere con un branco di bovini non era proprio il caso. fa specie trovarsi in mezzo a gente che con buona probabilità sarà morta da qua a 6 mesi per almeno 1\4.

Mi sembrava di essere in una puntata di The Waling Dead... Solo in mezzo ad una mandria di zombie hahaahahahah



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 12:55 
MaxpoweR ha scritto:
Ieri ho accompagnato mio padre a farsi il vaccino (COSì STO TRANQUILLO E MI SONO TOLTO IL PENSIERO - questa la motivazione ^_^)


Si ormai farsi il vaccino è diventato come andare in tabacchino a pagare il bollo auto... "mi conviene farlo sennò non posso andare in ferie quest'estate", "l'ha fatto tiziocaio, quindi lo faccio anch'io", e così via. Sono le robe che sento. MUUUUU! MUUUU! MUUUUU!

Ma perché nessuno si chiede mai che ********** ci mettono dentro?! Gente che compra cibi "salutari", nazivegani che si mangiano l'asparago km zero con la tisanina detox in accompagnamento e poi si fanno iniettare intrugli sintetici con cellule di feti, DNA di scimmia e chissà cos'altro! Ma la coerenza dove sta?!

Concordo sulla mandria di zombie... C'è da mettersi le mani nei capelli.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 13:12 
ma certo ti martellano allo sfinimento come accendi la tv
qualunque canale e programma..
"vaccino, vaccino, vaccino!!"
marketing totalitario..
lavaggio del cervello continuo

o spegni la tv o sbrocchi..


stiamo alla sindrome di stoccolma..

ieri sentivo alla radio
quel koglione di linus

che aveva fatto il vaccino..
il giorno dopo era ancora vivo,
niente trombi, ictus, ecc.
quindi era felice come una pasqua..
il fesso..

l'impressione è che si rendono conto benissimo
ma la presa dei mass media è più forte sul cervello
del rischio reale di lasciarci le penne..

ne riparliamo tra qualche mese..

magari mentre fa una delle sue solite corse farlocche,
taaac infarto..
fatalità,

si capisce..

un koglione più un koglione meno..
un trafiletto di giornale e morto lì..

Codice:
 Qual è il primo sintomo che la gente presenta dopo la vaccinazione?[b][size=150] Mal di testa, [/size][/b]giusto? Mal di testa, nausea, vertigini, dolori muscolari, perdita del controllo motorio, ecc…

 “Il vaccino entra nel vostro flusso sanguigno… State inserendoo un gene virale nel vostro flusso sanguigno e questo circolerà… Ora, il vostro flusso sanguigno è un sistema chiuso di tubi. Una volta che quei pacchetti saranno nel flusso sanguigno, quei milioni di pacchetti di geni non ne usciranno più, perché sono intrappolati. E le prime cellule in cui entreranno, saranno le cellule che rivestono i vasi sanguigni…. Queste cellule rivestono i vasi sanguigni in tutto il corpo e in tutti gli organi.

Queste cellule assorbiranno il gene e inizieranno a produrre la proteina spike (che verrà riversata poi nel flusso sanguigno) Allo stesso tempo, la sintesi di questa proteina creerà rifiuti…. Quindi, ora c’è la proteina spike e ci sono i rifiuti. …La proteina spike ha la capacità di attrarre le piastrine, che attivano la coagulazione del sangue. Nel momento in cui le piastrine entrano in contatto con la proteina spike, le piastrine si attivano e iniziano a coagulare il sangue….

Purtroppo, ci sono altre cellule che vengono attirate dai rifiuti. Queste cellule sono i linfociti killer e questi linfociti killer sono programmati per riconoscere la spazzatura prodotta dai virus e quindi uccidere le cellule dove si stanno replicando i virus, quelle che rivestono le pareti dei vostri vasi sanguigni. Questo può accadere ovunque (nel corpo).

… Andiamo ora a vedere quali cellule che rivestono i vostri vasi sanguigni stanno per assorbire questi pacchetti e far produrre loro (proteine spike e spazzatura), cosa che le farà poi attaccare e distruggere dal vostro stesso sistema immunitario…


adesso che mi ricordo
linus ha detto di aver avuto post vaccino il mal di testa..

sto pensando,
non è che ste proteine spike autoprodotte
sono una sorta di spada di damocle/bomba ad orologeria per l'organismo?
cioè finche il sistema è abbastanza forte per controllarle, regge,
appena ha un momento di defaillance , viene giù tutto..

sarà quello??



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 13:28 
Intanto le vaccinazioni proseguono a un ritmo incessante e ancora non hanno aperto i centri vaccinali sparsi (azienda, farmacie, etc.).
A distanza di 1 settimana:


Allegati:
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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 14:01 
mik.300 ha scritto:
ma certo ti martellano allo sfinimento come accendi la tv
qualunque canale e programma..
"vaccino, vaccino, vaccino!!"
[u]




https://twitter.com/BarbaraRaval/status ... 52163?s=20

Beh ormai lo dico anche in tv che il problema esiste...
"coi vaccini genici, gli eventuali effetti sono da vedere nel lungo termine, perché sono delle vere e proprie mutazioni genetiche con inglobamento dell'RNA, che sappiamo può retrotrascrivere e diventare DNA”.



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 14:05 
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FAUCI sotto torchio: Gli USA hanno finanziato WUHAN tramite la EcoHealth Alliance di Peter DASZAK? In un video del 2019 DASZAK conferma le ricerche sui virus chimerici della SARS

https://www.detoxed.info/fauci-sotto-to ... ella-sars/



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 14:07 
argla ha scritto:

https://twitter.com/BarbaraRaval/status ... 52163?s=20

Beh ormai lo dico anche in tv che il problema esiste...
"coi vaccini genici, gli eventuali effetti sono da vedere nel lungo termine, perché sono delle vere e proprie mutazioni genetiche con inglobamento dell'RNA, che sappiamo può retrotrascrivere e diventare DNA”.


"In quelli genici gli EVENTUALI, DICO EVENTUALI, sono da vedere sul lungo termine, perchè sono delle vere e proprie, POTENZIALI EH TUTTO DA DIMOSTRARE, mutazioni geniche con inglobamento dell'rna, che sappiamo, può retrotrascrivere e diventare DNA".

Se vogliamo fare controinformazione, facciamola bene non come quella mainstream che omette pezzi per farli andare bene [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 13/05/2021, 14:20 
A tal proposito credo sia interessante leggere questo, che poi ci si creda o no, personalmente mi frega poco, ognuno si faccia la sua idea.
Differenze e similitudini tra i vaccini anti-SARS-CoV-2 in arrivo in Italia tra qualche settimana
MALATTIE INFETTIVE E VACCINI


Che differenza c’è tra il vaccino di Pfizer e quello di Moderna? Che effetti hanno sulla cellula dell’organismo in cui entrano? Come inducono l’immunizzazione? Uno è meglio dell’altro per efficacia e sicurezza?
Finalmente i tanti sospirati vaccini stanno per arrivare e arrivano nello stesso giorno in Italia come negli altri Paesi Europei. Mentre non abbiamo ancora a disposizione nuovi farmaci messi a punto per curare efficacemente la CoViD-19, alcuni cittadini del mondo si sono già vaccinati e, entro il prossimo anno, tutti noi potremmo essere vaccinati.

Nella mia vita di ricercatore non ho mai visto uno sforzo corale così imponente per giungere a questo traguardo, in tempi impensabili solo qualche anno fa (anche se in tempi un po’ più lunghi di quanto promesso, talvolta in malafede). Si tratta di una vittoria per l’umanità che dimostra come lo sforzo cooperativo, la comunicazione scientifica senza barriere e le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni permettano di raggiungere obiettivi molto ambiziosi.

Per la verità siamo stati anche un po’ fortunati perché il virus che sta mietendo tante vite e paralizzando il mondo è meno intelligente e complicato di molti altri: non va incontro a mutazioni genetiche così frequentemente come fanno altri virus e, soprattutto, tiene bene in vista le proprie armi che diventano la nostra capacità di difesa (la proteina spike). Insomma, è ben riconoscibile dal nostro sistema immunitario (linfociti B e linfociti T). I primi vaccini a essere arrivati al traguardo delle sperimentazioni sono due vaccini a RNA (meglio noti come i vaccini Pfizer1,2 e Moderna3,5 ).

Ma quanto è rischiosa la fretta con cui sono stati preparati questi vaccini?
La velocità con la quale sono stati messi a punto questi vaccini dipende da diversi fattori:

1) la disponibilità della sequenza molecolare del virus, confermata migliaia di volte da laboratori di tutto il mondo,2) l’esperienza pregressa nella preparazione dei vaccini per la SARS (i vaccini erano quasi pronti quando il virus della SARS scomparì improvvisamente in tutto il mondo, ma intanto gli scienziati avevano imparato molto su come preparare un vaccino contro i coronavirus),3) una ingente quantità di finanziamenti indirizzati a questo scopo,4) un po’ di fortuna nell’incontrare un virus riconoscibile dal sistema immunitario,5) una grande varietà di tecnologie innovative con cui si può preparare il vaccino.

Tutto questo non comporta nessun rischio aggiuntivo.Una volta messi a punto, questi vaccini sono stati valutati con le stesse procedure con cui si valutano i farmaci e i vaccini oramai da diversi decenni: gli studi clinici di fase 1, fase 2 e fase 3. Questi studi permettono di valutare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci in modo rigoroso e trasparente, senza nessuna possibilità di falsificare le carte.

Come mai la loro produzione è gia pronta, ancora prima di ricevere l’autorizzazione dalle agenzie regolatorie?
Questa é un’altra grande novità: per la prima volta, ancora prima di finire gli studi di fase 3, molte case farmaceutiche hanno iniziato a produrre il vaccino.

In tempi “normali” (ma questi non lo sono) questo fatto non si è mai verificato perché troppo rischioso per le case farmaceutiche. Il rischio è quello di produrre grandi quantità di un prodotto che potrebbe non essere approvato per l’uso umano o, almeno, non approvato in prima istanza, avendo investito enormi capitali. Solo uno sbruffone come Trump, al tramonto grottesco della sua presidenza, può far credere che organismi regolatori rigorosi e indipendenti come FDA e EMA possano piegare il capo di fronte al diktat del potere politico.

Insomma, le agenzie regolatorie sono totalmente indipendenti dalla politica e l’approvazione dei vaccini, legata esclusivamente alla valutazione della qualità dei dati scientifici che vengono portati a supporto della loro efficacia, poteva essere rifiutata. Se le aziende farmaceutiche che li hanno preparati hanno deciso di produrre il vaccino prima che questo fosse approvato è solo perché ci sono stati adeguati finanziamenti dagli Stati e da altri finanziatori intergovernativi o privati (ad esempio la Fondazione Bill Gates) che volevano che i vaccini fossero disponibili il più presto possibile.

D’altronde, a fronte della catastrofe economica determinata dalla pandemia, i costi di questo finanziamento sono ben poca cosa se permetteranno al mondo di uscire dall’incubo della recessione economica. La preparazione anticipata del vaccino ha accorciato i tempi ma non comporta nessun rischio aggiuntivo.

C’è stato anche qualche fattore tecnologico che ha permesso questa velocità?
Certamente si. Un altro fattore che ha determinato la possibilià di produrre un vaccino pronto all’uso, in così poco tempo, è stato quello di usare una tecnologia nuova: basare i vaccini sulla tecnica dell’RNA messaggero (mRNA) una tecnica innovativa e diversa da quelle usate finora.

Produrre mRNA, rispetto a produrre direttamente la proteina bersaglio, è relativamente semplice. L’mRNA si fa e si purifica molto più velocemente di una proteina e sono poi gli mRNA a dare le istruzioni alla cellula) sulla proteina da produrre (in questo caso le proteine spike).

Quindi, quando una azienda farmaceutica ha messo a punto la tecnica per produrre mRNA (processo oramai messo a punto anni fa) è in grado di produrre qualsiasi mRNA sia necessario, per il quale è sufficiente conoscere la struttura molecolare della proteina che si vuole far costruire.

Se poi il virus cambiasse all’improvviso la natura di questa proteina, nell’arco di poco tempo potrebbe entrare in produzione un mRNA adeguato alla nuova proteina che caratterizza il virus, garantendo la continuità degli effetti del vaccino corrispondente. Dunque, l’estrema velocità con cui vengono prodotti questi vaccini non comporta rischi aggiuntivi.

Un vaccino a mRNA contiene solo mRNA?
No. Contiene anche altro. Infatti, l’mRNA è una molecola molto delicata che può essere inattivata e distrutta molto facilmente. Ha anche caratteristiche peculiari di struttura chimica che non le consentono di entrare dentro una cellula. Per facilitare questo processo, l’mRNA viene inserito all’interno di una struttura chiamata nanoparticella formata da lipidi (cioè molecole di grasso), che hanno la funzione di proteggerlo e di permettergli l’entrata nelle cellule.

Come funziona un vaccino a mRNA?
L’idea è semplice.

Si tratta, infatti, di “convincere” una cellula a produrre, per qualche giorno, una proteina che normalmente non produce. Nonostante la linearità del ragionamento, la grandezza di questi vaccini è riuscire a fare in modo che questo avvenga e che la cellula produca una quantità sufficiente di questa proteina.

Ovviamente, un conto è avere un’idea buona e un altro conto è riuscire a realizzarla. L’aiuto determinante proviene dagli studi degli ultimi vent’anni sulla biologia molecolare degli acidi nucleici e sul metabolismo cellulare che hanno reso possibile concretizzare questa idea in questa emergenza.

Per spiegare come fa il vaccino a convincere la cellula a produrre una proteina occorre dire come fanno le nostre cellule a produrre le proteine.

Ogni cellula del nostro organismo decide quali proteine vuole produrre e usa il DNA contenuto nel nucleo della cellula per dare le giuste istruzioni. In particolare, le nostre cellule producono un pezzo di RNA complementare al DNA (mRNA, appunto), che contiene le istruzioni dettagliate per produrre una ed una soltanto specifica proteina.

L’mRNA esce dal nucleo e va nel citoplasma dove viene usato dai ribosomi (una officina di produzione della cellula) che leggono le informazioni in esso contenute e costruiscono la proteina specifica.

Così accade che il nostro mRNA costituente il vaccino, contenuto nelle nanoparticelle che lo veicolano, entra nelle cellule, all’interno delle quali viene “letto” dai ribosomi che provvedono a costruire la proteina corrispondente, in questo caso, rappresentata dalla proteina più importante del virus, chiamata spike.

La proteina spike viene liberata poi all’esterno e le cellule specializzate della nostra immunità si accorgono di questa proteina strana (cioè diversa da quelle prodotte dall’organismo) e attivano gli effettori delle risposte immunitarie corrispondenti (linfociti T e linfociti B). Per vedere che fanno i linfociti T e B leggi "Certezze e dubbi sui vaccini anti-SARS-CoV-2 in arrivo all’inizio della prossima primavera".

C’è forse il rischio che un vaccino a mRNA modifichi il DNA della cellula in cui entra? Trasformi cioè una cellula del nostro corpo in una cellula OGM?
No, non lo fa.

Nelle nostre cellule, il DNA produce mRNA e l'mRNA produce la proteina. Cioè l’informazione è unidirezionale. Per rendere graficamente l’informazione possiamo dire DNA → mRNA → proteina.

Purtroppo (o, in questo caso, per fortuna) le nostre cellule non sono capaci di fare il processo inverso (proteina → RNA → DNA), neanche in maniera parziale (mRNA → DNA). Quindi il vaccino, cioè l’mRNA del vaccino che entra nella cellula, produce una proteina del virus, finchè non viene distrutto. Schematizzando: mRNA del vaccino → proteina del virus.

Però nelle nostre cellule ci può essere anche un enzima chiamato “trascrittasi inversa” o “retrotrascrittasi”. Che funzioni ha questo enzima?
L’enzima chiamato trascrittasi inversa, capace di passare dall’RNA al DNA (RNADNA) è un enzima che utilizzano alcuni virus, noti col nome di “retrovirus a filamento di RNA a singola elica” e “retrovirus a filamento di DNA a doppia elica”, ai quali appartengono il virus dell’AIDS (chiamato virus dell'immunodeficenza umana, HIV-1) e il virus dell’epatite B (chiamato HBV).

Questi virus quando entrano nelle cellule bersaglio (i linfociti T e le cellule del fegato, rispettivamente) portano l’informazione per produrre la trascrittasi inversa. Le cellule infettate da queti virus hanno quindi la possibilità di passare l’informazione dall’RNA al DNA.

Di norma, questo passaggio riguarda esclusivamente l’RNA portato dal virus, l’unico che contiene le sequenze di segnale necessarie alla retrotrascrizione, al trasporto nel nucleo e all’inserzione del nuovo pezzetto di DNA nel nostro DNA.

Lo scopo del virus è quello di avere nel DNA le sequenze necessarie a innescare la produzione dei propri componenti con cui costruire nuove particelle virali. Cioè, l’RNA che viene trasformato in DNA contiene tutte le informazioni per ricostruire un virus intero e non solo una proteina virale.

L’mRNA contenuto nel vaccino non contiene tutte queste informazioni. Inoltre, anche nel caso in cui venisse inserito, sotto forma di DNA, nel nostro genoma non potrebbe mai diventare un mRNA perchè mancherebbero i segnali capaci di promuovere la sintesi dell’mRNA. Se ciò dovesse accadere, verrebbe prodotta la proteina spike con le conseguenze precedentemente descrtitte: la proteina viene rilasciata all’esterno e attiva il sistema immunitario.

In conclusione, 1) non è possibile che l’mRNA del vaccino si integri nel DNA delle cellule del soggetto vaccinato, 2) la possibilità che l’mRNA del vaccino si integri nel DNA di alcune cellule del soggetto vaccinato sono remotissime nei pazienti affetti da AIDS e epatite B, 3) se anche questo succedesse, non sarebbe un problema.

Quali sono gli effetti avversi dei vaccini a RNA?
Gli effetti avversi dei vaccini a mRNA2,5 non hanno nulla di diverso rispetto quelli degli altri vaccini: quello che spesso potremo avvertire, quando saremo vaccinati, altro non è che la conferma della risposta del nostro sistema immunitario.

Possiamo dividere gli effetti avversi in locali (cioè in prossimità del sito di inoculo) e sistemici (cioè manifestazioni che interessano tutto il corpo). Gli effetti locali, comuni, sono dolore, arrossamento e gonfiore.

Gli effetti sistemici, leggermente meno comuni, sono brividi con l’eventuale comparsa di un po’ di febbre, senso di stanchezza, dolori articolari, dolori muscolari e mal di testa.

Talvolta, Il vaccino Pfizer da anche diarrea e quello Moderna nausea. Sia gli effetti locali che gli effetti sistemici sono dovuti al sistema immunitario che reagisce contro la nuova proteina, con richiamo di cellule e risposta infiammatoria, localmente, e produzione di citochine che vanno in circolo.

Queste citochine sono le stesse che vanno in giro quando abbiamo una influenza. Di solito, però, gli effetti avversi al vaccino durano al massimo 2-3 giorni e sono segno che il vaccino sta facendo effetto!

Un vaccino a mRNA è più fastidioso o rischioso di un vaccino basato su microrganismi inattivati o su proteine?
No. Anzi un vaccino a mRNA ha, in teoria, alcuni vantaggi per quanto riguarda gli effetti avversi. Infatti, non necessita di adiuvanti, come invece richiede il vaccino proteico, che spesso sono responsabili di una risposta infiammatoria locale molto importante, e non introduce nell’organismo tutti i componenti del virus, come fanno invece i vaccini basati su virus inattivati o basati su virus modificati geneticamente.

Ovviamente, la certezza di queste differenze si avrà dopo il completamento di opportuni studi di confronto in cui i vaccini verranno confrontati su una stessa popolazione.

Ci sono differenze tra il vaccino Pfizer e Moderna e se sì, quali?
Entrambi i vaccini sono vaccini a mRNA che codificano (cioè istruiscono) per la sintesi della proteina spike. Quindi anche la proteina scelta è la stessa anche se con alcune piccole diversità di struttura. In entrambi i vaccini l’mRNA è inscatolato nelle nanoparticelle anche se queste ultime differiscono in composizione tra le due aziende.

Una chiara evidenza di ciò è che il vaccino Pfizer è meno resistente alle temperature sopra allo 0 rispetto a quello Moderna. Cioè, Moderna ha trovato una formulazione delle nanoparticelle che protegge meglio l’mRNA dalla degradazione dovuta alla temperatura.

In ogni caso sono simili per le procedure di immunizzazione: entrambi i vaccini devono essere somministrati due volte allo stesso soggetto e sono protettivi dopo 1-2 settimane dalla seconda somministrazione. L’efficacia e gli effetti avversi sembrano simili. Anche su questo, però, si potrà dire di più quando esisteranno studi di confronto diretto.

Che cosa non sappiamo ancora di questi vaccini?
Essendo in condizioni di emergenza le sperimentazioni di fase 3 sono durate meno del solito, hanno valutato solo i parametri più importanti (funziona e, se si, su che percentuale dei vaccinati) e sono state fatte essenzialmente sui giovani e sugli adulti, perché si sa che, di solito, i vaccini funzionano meglio su queste popolazioni.

Quindi noi abbiamo pochissimi dati su 4 questioni che credo fondamentali: 1) durata della protezione, 2) efficacia del vaccino nella popolazione anziana, 3) efficacia del vaccino nell’impedire che il soggetto diventi portatore sano, 4) percentuale di soggetti che vanno incontro ad effetti avversi che possono insorgere dopo mesi dall’inoculo del vaccino.

Per quanto riguarda la durata della protezione, conosciamo il dato sulla presenza di anticorpi dopo 6 mesi dall’immunizzazione e, al momento, la capacità di protezione dall’infezione riferita ai primissimi mesi dopo l’assunzione delle 2 dosi. Quando i dati relativi a tempi più lunghi di osservazione saranno disponibili, sarebbe notizia molto buona quella di scoprire che la protezione dura almeno 1 anno.

Per quanto riguarda gli effetti avversi, sappiamo che qualsiasi farmaco può determinare anche effetti avversi a lungo termine. Questi effetti saranno rarissimi o assenti, ma al momento non siamo in grado di dirlo anche perché la sperimentazione è stata fatta su un numero di persone relativamente piccolo.

Infatti la frequenza di questi effetti è di 1 soggetto su 100000 soggetti trattati e la sperimentazione attuale non è stata fatta su tutte queste persone e per un tempo sufficientemente lungo.

Per quanto riguarda gli effetti avversi di cui sentiamo parlare ogni giorno, occorre essere molto prudenti. Ad esempio, è stato riferito che 4 soggetti, vaccinati durante la fase 3 con il vaccino Pfizer, hanno avuto una paralisi di Bell.6

La paralisi di Bell è un disturbo che colpisce alcuni muscoli della faccia ed è completamente reversibile (si risolve entro 3 settimane). Ancora però non sappiamo se questo disturbo è determinato dal vaccino o, semplicemente, questi soggetti l’avrebbero avuto a prescindere dalla vaccinazione. Infatti, la FDA scrive che l’incidenza di questa paralisi (quattro su ventimila) non è statisticamente diversa da quella osservata nella popolazione generale.

Per chiarire questi 4 punti dovremo aspettare ancora parecchi mesi e parecchi studi.

Gli anziani sono le persone più a rischio in questa pandemia: come reagiscono a questi vaccini?
Per quanto riguarda l’efficacia del vaccino nell’anziano over 65, i numeri sono troppo piccoli per avere certezze e mancano numeri sufficienti per dire come reagisce l’anziano over 75. Alla fine potremmo scoprire che, dopo la vaccinazione, solo 1 anziano su 2 è protetto. Per questo motivo, ho qualche dubbio sulle scelte che stanno facendo i governi che, dopo il personale sanitario, pensano di vaccinare gli anziani.

D'altronde la questione si interseca con il terzo punto che, per semplicità, riformulo in questo modo: se il soggetto vaccinato incontra un soggetto contagiante (cioè SARS-CoV-2 positivo) si infetta anche se non si ammala (stato di portatore sano) o non si infetta per nulla? Gli studi pubblicati non hanno ancora valutato questo aspetto. Se il vaccino impedisse al soggetto vaccinato di infettarsi, allora l’idea migliore sarebbe quella di vaccinare gli adulti e in questo modo, proteggeremmo anche gli anziani.



Riferimenti bibliografici e sitografici:

1 https://doi.org/10.1101/2020.12.11.4210082 https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa20345773 https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa20246714 https://www.ars.toscana.it/2-articoli/4 ... ento.html5 https://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa ... 200pubmed6 https://www.internazionale.it/notizie/c ... izer-dubbi

https://www.sifweb.org/sif-magazine/art ... 2020-12-19



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 Oggetto del messaggio: Re: CORONAVIRUS
MessaggioInviato: 14/05/2021, 02:57 
argla ha scritto:
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si e lo sappiamo già da PRIMA dell'Ottobre 2019...perché quando i Cinciuncian hanno buttato fuori i francesi, DOPO che gli hanno costruito i laboratori, è proprio per far entrare "grandi fauci" e la sua "lobbie", che NON potevano produrre QUESTE SCHIFEZZE in casa, poiché le leggi federali lo vietano, e questi speculatori "scienziati" -che stanno in affari con i PIU' GRANDI finanzieri e speculatori della terra di cui ho pubblicato i link a Gennaio/Febbraio 2020- hanno offerto SICURAMENTE il "paghiamo TUTTO NOI!" ed ovviamente gli asiatici "in finanza" NELLA STESSA CARROZZA non potevano rifiutare l'offerta!.. [:305]

"...piatto ricco me ce ficco!.." & "...eee i francesi che s'incazzano..." [:293]

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