Libera di pensarla cosi,per me non scendi al suo livello ma bensi lo ripaghi con la stessa moneta.Se uno uccide (volontariamente) é giusto che venga ucciso,non ha piu' diritto al bene piu' prezioso "la vita" per di piu' alle spalle della gente che lavora tutti i giorni.Ripeto mettiti nei panni di persone che hanno subito questo reato oppure chiedi a persone che hanno subito questo e a parte qualche mosca bianca vedi cosa ti rispondono.
Mi dispiace ma con il buonismo non si arrivera' mai da nessuna parte.Ed é grazie a questo buonismo che in Italia una persona che uccide sta' in carcere forse qualche anno.Non bisogna avere nessuno scrupolo verso certi delinquenti,assolutamente.Non bisogna cadere nella finta retorica bisogna agire e stop.
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Robs....quello che tu chiami buonismo io lo chiamo senso morale. L' alternativa alla pena di morte,non è una benevola pacca sulle spalle dell'assassino o aprirgli la porta della cella dopo una pena che dai più viene considerata ridicola in rapporto alla colpa..questa si chiama malafede,leggi sbagliate e spesso giudici " distratti"...
La soluzione "definitiva" non ha mai portato ad una decrescita degli atti delittuosi ...è un fatto..come è un fatto che ogni anno sempre più paesi stiano rinunciando alla pena di morte..la percentuale di americani pro la pena capitale,cala ad ogni sondaggio.
Non so cosa si prova ad avere un proprio congiunto assassinato o una figlia stuprata..non posso mettermi nei panni di chi ha provato tanto dolore...ma voglio raccontarti di un' usanza africana che ho sentito citare nel film" the interpreter" è a mio parere un ottimo spunto di riflessione.
...chiunque perda una persona,desidera vendetta su qualcuno, su Dio se non riesce a trovare nssun altro..ma in Africa i Matobo e i Ku credono che l' unico modo di estinguere il dolore è salvare una vita..se qualcuno viene ucciso, un anno di lutto finisce con un rituale chiamato la prova dell' uomo che affoga " per tutta la notte c'è una festa accanto al fiume e all' alba l' assassino viene messo su una barca, portato fino al largo e gettato fuori.. è legato così non può nuotare. La famiglia del morto deve fare una scelta: lasciarlo affogare o raggiungerlo a nuoto e salvarlo. I Ku credono che se l famiglia lascia che l' uomo affoghi avrà giustizia, ma passerà il resto della vita nel lutto, ma se salva l' uomo...se ammette che la vita non è sempre giusta... proprio per questo porterà via il dolore. La vendetta è una pigra forma di sofferenza...
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