Sentenza vincolante della corte europea dei diritti dell' uomo (non di tutti a quanto pare), che impone all' Italia di rimuovere il crocifisso dagli luoghi pubblici.
Attacco al simbolo o a ciò che rappresenta?
Il dibattito sul crocifisso approda sulla BBC
traduzione di Rita Guma
La BBC ha posto il seguente quesito ai suoi utenti: "Il crocifisso dovrebbe essere bandito dalle aule? Una decisione del tribunale, che ha ordinato ad una scuola materna di rimuovere i crocifissi dalle aule, ha causato controversie in Italia. L'ordinanza di un magistrato nella citta' del centroitalia de L'Aquila, seguita all'esposto di un leader mussulmano italiano, ha riaperto un amaro dibattito sui simboli religiosi. Il giudice ha stabilito che i crocifissi sui muri delle aule mostrano "l'inquivocabile desiderio dello stato, quando esso provvede all'educazione pubblica, di porre la religione cattolica al centro dell'universo", senza riguardo per altre religioni. Concordate con questa decisione? O ritenete che essa possa infiammare le tensioni fra credi?"
Moltissimi si sono interessati alla questione, rispondendo in modo piu' o meno articolato, anche se, e' evidente, tutti o quasi hanno identificato l'Islamico con lo straniero immigrato, non prendendo neppure in considerazione il caso di un cittadino italiano di fede diversa dalla cattolica.
Abbiamo tradotto alcune risposte significative, riportando qui tutti gli interventi in lingua originale:
Cosi' come un docente non dovrebbe cercare di convertire i bambini ad un particolare credo, non dovremmo calpestare la liberta' di parola e di espressione. Gareth Giles, England
Io penso che la croce dovrebbe stare sul muro. Suggerirei, se quell'uomo non gradisce il simbolo, che egli porti il suo bambino in un asilo che non sia in contrasto con il suo punto di vista e non sottoponga a pressione l'altro 99% degli allievi della classe. Callum W, UK
Ne' bandito ne' imposto. Lo Stato non dovrebbe regolare la religione. Le persone dovrebbero essere libere di scegliere il loro credo e i loro simboli. Ricardo, Brazil
Come bambino musulmano sono andato alla scuola primaria in Inghilterra, come fatto da tutti i miei compagni. Sono anche andato in Chiesa in molte occasioni con la scuola! Cio' non ha influito in alcun modo sulla mia identita' religiosa e sulla mia fede. Tutti nella mia famiglia sono devoti Musulmani. Non abbiamo mai avuto problemi con i simboli della Cristianita', simboli di altre religioni mostrati mentre eravamo a scuola. La decisione italiana infiammera' definitivamente le tensioni. Piuttosto che rimuovere i simboli della Cristianita' e di altre religioni mostrati a scuola, possiamo celebrare le nostre differenze in uno spirito di comprensione, mutuo rispetto e tolleranza. Arif, England
Se il crocifisso era sul muro di una scuola cattolica o cristiana, qual'e' il problema? Se il leader musulmano e' in una scuola di un Paese prevalentemente cristiano, sicuramente egli dovra' rispettare i costumi e la cultura locale cosi' come si aspetterebbe un comportamento analogo in un Paese Musulmano. Vivienne, UK
Perche' dovrebbero rimuovere i simboli della nostra fede? Io non seguo un ordine religioso, ma rispetto le vedute di un popolo, se andassimo in un Paese musulmano e cominciassimo a chiedere di eliminare i temi della loro fede, poremmo essere sbattuti fuori, questa e' la prima, la prossima priorita' sara' eliminare il Natale, poi la Pasqua etc. E la gente si meraviglia perche' gli estremisti stanno guadagnando terreno, come fa a non capire? J Mulligan, UK
Essendo la Cristianita' dominante in Italia, il crocifisso simboleggia secoli di oppressione, non di fede. L'attuale stile saudita di intolleranza religiosa non e' piu' estremo o irrazionale di quelli praticato dai governi ispirati dal Vaticano. In cosa Islamici, Ebrei, Hindi, Wiccan, Agnostici o Atei beneficerebbero dalla presenza di un unico simbolo religioso in un ambiente scolastico laico? Ralph, USA
Noi pensiamo che possa essere una buona decisione, perche' molti Italiani non credono in Dio, soprattutto i giovani e la scuola e' laica e ciascuno dovrebbe poter credere in cio' che vuole. Piuttosto se qualcuno vuole un crocifisso nella sua aula, egli deve permettere a ciascuno di mettere sul muro i suoi idoli. Tuttavia pensiamo che questo caso distruggerebbe la religione cattolica alla base. Giovanni & Riki, Italy .
In modo interessante, molti dei commentatori non credenti sembrano intolleranti come e piu' dei credenti, riguardo alle espressioni religiose delle religioni che essi vedono indignati come intolleranti! Mark, Scotland
I simboli religiosi non dovrebbero essere mostrati nelle scuole... specialmente non simboli che promuovono una fede al di sopra delle altre. Keith, Canada
Io credevo che gli Italiani fossero garbati ed educati - come possono mettere in atto un tale non senso in un'aula e confondere i loro bambini? Le religione dovrebbe essere materia personale e non dovrebbero essere simboleggiata in un luogo dove ci sono persone di fedi diverse o non credenti. Amjad Farooq, US
Tendo a non essere d'accordo con la decisione del giudice. Se il leader di un'altra religione non e' felice con il crocifisso perche' questo potrebbe influenzare i bambini mussulmani, a mio parere sarebbe piu' prudente che chiedesse di esporre sul muro un simbolo mussulmano vicino a quello cattolico. Alfred Mallia, Malta
Infiammera' le tensioni - L'Europa e' stata cristiana per migliaia di anni e molti potrebbero vedere questo come una rimozione della propria eredita' da parte degli stranieri. Tom, England
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http://www.osservatoriosullalegalita.orgProvincia. La sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo che giudica la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche quale “una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni” provoca le reazioni anche degli esponenti politici savonesi.
“La nostra Nazione – dichiara Carla Mattea, capogruppo provinciale della Lega Nord – pur facente parte dell’Unione Europea, ha diritto di mantenere le proprie tradizioni e i simboli delle proprie radici cristiane. Ritengo che la Corte Europea per i diritti dell’uomo abbia compiuto un grave atto di arroganza e un attacco alla nostra cultura. Tra comunisti e turchi (i sette giudici autori della sentenza) come potevamo pretendere di salvaguardare il nostro crocifisso? Oriana Fallaci ha visto lontano: non siamo più in Europa, ma in Eurabia! Se questo è il risultato di essere entrati a far parte dell’UE, appovo la decisione della Svizzera a rimanerne fuori”.
“A suo tempo – prosegue Mattea – in qualità di consigliere comunale a Pietra Ligure e di insegnante, sostenni l’iniziativa di ripristinare i crocifissi nelle aule scolastiche sprovviste e ciò su stimolo degli stessi alunni, consapevoli, nonostante la presenza tra loro di compagni di religione musulmana, di mantenere salde le nostre tradizioni religiose. Non credo che un simbolo sulla parete possa deviare e violare la libertà dei genitori di dare un’educazione laica ai propri figli. Sono altri i segnali diseducativi che i giovani ricevono e vanno forse ricercati all’interno delle famiglie stesse. La scuola offre libertà di scelta tra frequentare o meno l’ora di religione, ad esempio. Ora di religione che comunque non va confusa con l’ora di catechismo e che spesso è frequentata, per scelta, anche da chi cattolico non è”.
“Plaudo all’iniziativa del Governo italiano – conclude il capogruppo provinciale della Lega Nord – di appellarsi contro la sentenza e a breve proporrò un ordine del giorno a sostegno da trattarsi nel prossimo consiglio provinciale”.