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MessaggioInviato: 08/11/2009, 13:42 
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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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Astronomia, il Vaticano: “lo studio della vita extraterrestre non è fantascienza”

Archiviato in: ESOBIOLOGIA — centroufologicotaranto @ 10:55 am


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Si e’ aperta il 6 Novembre 2009 in Vaticano una settimana di studi dedicata all’Astrobiologia, ovvero allo studio della vita fuori dalla terra, un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’attuale Anno dell’Astronomia e organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze insieme alla Specola Vaticana. Lo studio della possibilita’ di un’altra vita intelligente nell’universo oltre all’uomo, ha detto il card. Giovanni Lajolo che ha portato il saluto del Papa agli studiosi che partecipano all’incontro, e’ ”un compito che esige serieta’ scientifica e che non va confuso con la fantascienza”. ”Nella ricerca nessuna verita’ puo’ farci temere”, ha aggiunto, perche’ ”le scienze, proprio mentre aprono l’uomo a nuova conoscenza, contribuiscono a realizzare l’uomo come uomo’‘.

Per padre Jose’ Funes, direttore della Specola Vaticana, ”finora sappiamo che ci sono circa 350 stelle che hanno pianeti che girano loro intorno; tra questi pianeti, potrebbero essercene di simili alla terra. Ecco, questo e’ lo scopo dell’astrobiologia: cercare possibilita’ di vita nell’universo, al di fuori della terra”. Durante la settimana di studio, ‘’si presenteranno gli ultimi risultati per aiutarci a capire meglio a che punto siamo nella ricerca della vita nell’universo; e anche per fare il punto della situazione in una disciplina in cui crediamo che sia molto importante che la Chiesa sia coinvolta in questo tipo di ricerca, almeno nel seguire i principali risultati riconosciuti dalla comunita’ scientifica”.

Finora, spiega, ”non abbiamo nessuna prova dell’esistenza di vita, nemmeno nelle forme piu’ primitive, nell’universo”.

“Ancor piu’ si puo’ dire della vita intelligente al di fuori della terra”. Pero’, aggiunge, ”questo e’ un confine, una frontiera della scienza; credo che il paragone tra gli studi che compiono i biologi sulla terra, come le forme di vita anche molto primitive che possano sopravvivere a condizioni estreme, come ad esempio nelle profondita’ degli oceani, ci possono aiutare a comprendere anche le possibilita’ che esista la vita anche in altri mondi. Allo stesso tempo, se riuscissimo a scoprire se c’e’ vita fuori dalla terra, questo potrebbe aiutarci a comprendere meglio come si e’ formata e sviluppata la vita sul nostro pianeta”.

Fonte: http://www.asca.it/news-ASTRONOMIA__VAT ... -ORA-.html



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MessaggioInviato: 09/11/2009, 11:32 
Puerto Rico: ondata di avvistamenti di UFOs triangolari

Archiviato in: UFO — centroufologicotaranto @ 10:38 am


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Questa notizia arriva dal “The Journal of Hispanic Ufology” ed è stata segnalata da José Martínez Echevarría. Ecco il racconto:

Recentemente, Luiseppi Quinones ha segnalato l’avvistamento di uno strano artefatto che ha sorvolato Cabo Rojo, in particolare nei pressi del litorale di Playa Buyé. È riuscito a osservare il lento movimento dell’oggetto, credendo in un primo momento che si trattasse di un elicottero nella zona. Quando l’oggetto si voltò, vide quello che sembrò essere un oggetto molto grande triangolare, che si avviava in una lenta discesa. Luissepi rileva che non c’è niente in quella zona, tranne il mare, quindi deduce che l’oggetto si immerse nell’acqua. Non fu emesso alcun suono o rumore di motori o turbine, che sarebbe comune negli aerei di linea commerciali, c’erano le luci su tre dei suoi angoli e una grande luce al centro. Questo evento ha avuto luogo Sabato 31 Ottobre, 2009 alle 8:30 pm

Dunque, il 4 novembre 2009 alle ore 7:25, dopo qualche pioggia sulla regione meridionale dell’isola, ero al telefono con il Sig. Willie Durand come il cielo divenne libero da gran parte delle nubi, uscii sulla terrazza per continuare la nostra conversazione telefonica. Improvvisamente, vidi un enorme oggetto triangolare apparire dal nulla, che emetteva una luce molto potente. Lo shock mi ha quasi fatto ingoiare il mio cellulare. Il signor Durand mi chiese cosa fosse successo, quando mi sentì pronunciare un’imprecazione ( “Che diavolo è?”) E ho provveduto a descrivergli quello che stava succedendo.

L’oggetto è partito lentamente senza fare il minimo rumore, completamente silenzioso, attraversando il cielo a bassa quota prima di nascondere se stesso tra le nuvole, da cui non emerse più. Nella notte il cielo si schiarì e le stelle divennero visibili, con una luna calante. In quella stessa notte – 4 novembre – una telefonata arrivò da Luiseppi, riferendo che l’oggetto triangolare era volato lungo la stessa rotta come quella di Sabato il 31, ma in un altro orario – in quest’occasione alle ore 10:00. Suo figlio ha cercato di scattare una foto, ma la fotocamera non ha catturato l’immagine. Siamo evidentemente di fronte a una nuova serie di avvistamenti nel sud di Puerto Rico.

Fonte (in inglese) http://inexplicata.blogspot.com/



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MessaggioInviato: 09/11/2009, 11:53 
MARTE, QUESTO SCONOSCIUTO

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Alcuni video di cui non si può far a meno di guardare!

http://www.youtube.com/LunarExplorerIta ... 3g3bvel8xo



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MessaggioInviato: 09/11/2009, 20:14 
Messenger sorvola per la terza volta Mercurio e ne svela i segreti !

Pubblicato da Gordon Francis Ferri in Current Affairs


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Il terzo e ultimo sorvolo da parte della sonda americana Messenger del pianeta Mercurio, effettuata lo scorso 29 settembre - ha comunicato ufficialmente la NASA - ha dato ormai una vista pressochè completa della superficie ancora misteriosa del più piccolo pianeta del sistema solare.

Restano da essere osservati soltanto i due poli, cosa che Messenger farà quando si piazzerà in modo permanente intorno all'orbita di Mercurio, nel 2011.

"Anche se la superficie di Mercurio fotografata a settembre da una bassa altitudine rappresenta meno di 563 km da una parte all'altra dell'equatore, le nuove immagini ci richiamano che Mercurio ci sorprende sempre, " rivela in un comunicato della Nasa pubblicato questa settimana Sean Solomon, principale responsabile scientifico di questa missione e direttore del dipartimento delle ricerche sui campi magnetici terrestri del Carnegie Institution di Washington.

Gli obiettivi fotografici e gli strumenti di bordo di Messanger hanno ottenuto delle immagini a colori in alta definizione che tolgono il velo al 6% in più della superficie del pianeta rispetto a quella che era stata osservata finora.

E' così che nuove caratteristiche geologiche sono state finalmente viste, in una regione con una zona molto chiara circondante un bacino di origine quasi sicuramente vulcanica.

Messenger ha inoltre fotografato un nuovo bacino di impatto di un diametro di circa 260 chilometri, visto per la prima volta, molto dettagliato e molto ben preservato. Possiede, come quello scoperto precedentemente di Raditladi, un sistema di faglie concentriche.

Molto rare su Mercurio, queste faglie riflettono una deformazione della crosta del pianeta forse sotto effetto della pressione del magma.

"Questo bacino potrebbe essere il più recente segno di attività vulcanica su Mercurio, " secondo Brett Denevi, dell'università dell'Ariziona e membro dell'équipe scientifica, che data questa formazione geologica a circa un miliardo di anni.

fonte AFP

sito ufficiale NASA Missione Messenger-Mercury



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MessaggioInviato: 09/11/2009, 20:29 
AVVISTAMENTI U.F.O. NEL MONDO, IN TEMPO REALE

http://www.ufostalker.com/


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MessaggioInviato: 10/11/2009, 11:05 
L'"INGORDIGIA" DEI "BALCK-HOLES" ...



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MessaggioInviato: 10/11/2009, 11:55 
Da un utente di altro Forum ...

**************
Ufologo 555 ha scritto:

UNA CONSIDERAZIONE …

Riflettendo sulla struttura dei cosiddetti “Grigi” e soffermandomi sul Loro volto inespressivo (per come lo intendiamo noi), vedo riflesso in Loro il nostro volto fra qualche migliaio di anni …
Altamente tecnologicizzati ma resi apatici da molte circostanze.
Già lo si può notare ora con moltissimi esempi: la perdita di valori, il menefreghismo, l’apatia per molti eventi, il relativismo imperante, “bruciare” tutto e subito, la noia di vivere, la solitudine che ci procura il “benessere” (chiusi in casa davanti al pc o alla Tv, la paura del prossimo; una sorta d’isolazionismo generale …
Un muto convivere.
Staremo sempre meglio ma sempre più … soli! Avremo tutte le comodità possibili ma … sempre più soli.
Il nostro volto si abituerà , gradualmente, a tutto. Perderemo l’entusiasmo dei bambini (dove abbiamo sempre da imparare e ricordare). Daremo tutto per … scontato. Probabilmente si svilupperà la testa e si farà più esile il nostro corpo ormai abituato alle comodità tecnologiche.
Forse conquisteremo lontani Pianeti; ma senza enfasi, senza alcun entusiasmo, quasi dato per scontato. Addio visione romantica di antichi tramonti, di Soli colorati, di Nubi d’Idrogeno dai mille colori illuminate dalle vicine stelle!
Sarà tutto “normale”, tutto freddamente calcolato, previsto.
Allora, quando entreremo in contatto con gli abitanti di quei lontani Mondi, saremo per Loro un enigma … Un volto da decifrare … Occhi fissi nel vuoto.
Penseranno: “cosa vengono a fare qui da noi …” ?


*****************
Profondo Blue:


"Complimenti Ufologo, una considerazione molto interessante e profonda...
Mi fa tornare in mente un racconto che avevo letto da qualche parte del protagonista di un contatto/rapimento, secondo il quale il tizio in questione era stato fatto sedere su un macchinario e gli erano state "somministrate" immagini mentali di situazioni piacevoli e spiacevoli. Al che gli alieni si erano collegati con altri marchingegni al macchinario, il cui scopo, gli spiegarono, era trasmettere loro le sue emozioni. Loro non erano più capaci di provarne e così ogni tanto chiedevano a qualche terrestre di passaggio di farlo per loro. Più o meno il racconto diceva così, e al di là della verosimiglianza, mi aveva fatto un po' tristezza l'idea di alieni incapaci di provare emozioni, di commuoversi, di gioire, di arrabbiarsi e tutto il resto...
Potrebbe non essere un'idea così peregrina, noi ci stiamo incamminando proprio verso questa strada, anche se il cammino è lungo, fanno in tempo a succederne di cose..."

************

Evidentemente la direzione dell'Umanità e QUELLA. Spero davvero di no ... Ma ci stiamo veramente abituando troppo a tutto; e quello che mi rincresce di più è che non riusciamo a distinguere il BELLO!



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MessaggioInviato: 10/11/2009, 13:15 
Complimenti davvero caro Massimo, bellissimo post.

E purtroppo mi trovi d'accordo [:(]


Ultima modifica di shantaram il 10/11/2009, 13:28, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/11/2009, 13:23 
Grazie Shantaram, attendevo un tuo parere ...[:)]


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MessaggioInviato: 10/11/2009, 18:51 
Avvistamenti UFO da parte di piloti negli avvistamenti del fatidico anno 1978


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http://quantico-appunti.blogspot.com/20 ... iloti.html

Premessa

Se, come e' indisputabile, l'incredibile annata 1978 trova per molti motivi i suoi logici prodromi nei mesi conclusivi dell'anno precedente, allora non si puo' parlare dei casi UFO/aerei del 1978 senza prima aver citato quello che al di la' di ogni dubbio e' senz'altro uno dei casi piu' significativi dell'intera storia ufologica italiana, avvenuto presso l'aeroporto di Cagliari Elmas il 27 ottobre 1977. Questo importante e notissimo caso si inserisce in realta' in un mini-flap che tra la fine di ottobre e i primi di novembre del 1977 interesso' la Sardegna e, assieme ad altri importanti fatti avvenuti lungo tutta la penisola, costitui' una sorta di "trampolino di lancio" per quel fenomeno, non solo meramente ufologico ma anche di costume, che sarebbe poi stato l'anno 1978.

I fatti cui ci riferiamo sono ben conosciuti ma vale la pena di richiamarli brevemente alla memoria. Alle ore 17.30 del 27 ottobre 1977 dall'aeroporto di Cagliari Elmas decollano, per una missione di addestramento al volo notturno, tre elicotteri Agusta-Bell AB-205 del 21^ Gruppo Squadroni "Orsa Maggiore" dell'A.L.E. (Aviazione Leggera dell'Esercito, oggi AV.ES., Aviazione dell'Esercito) con a bordo i seguenti equipaggi: Maggiore Francesco Z. e Tenente Antonio R., Capitano Romolo R. e Sergente Maggiore Antonio P., Sergente Maggiore Aldo D. M. e Sergente Corrado G. Passano pochi minuti quando, alle 17.48, il Maggiore Francesco Z. vede di fronte a se', pressapoco alla stessa quota (circa 500 metri), un "cerchio molto luminoso" di colore rosso-arancione. Pensando che si tratti dei gas di scarico di un jet militare decollato dalla vicina base di Decimomannu, Francesco Z. non da' molta importanza alla cosa, anche perche' dopo pochi secondi la fonte
luminosa sparisce dalla vista. Il Maggiore Francesco Z. chiede agli altri militari se anch'essi abbiano visto la "cosa" e risulta che solo da un elicottero, quello di Romolo R. e Antonio P., essa non e' stata avvistata. Chieste informazioni alla Torre di controllo, la risposta e' che non risultano aerei in volo nella zona. La missione dei tre elicotteri continua quando alle 18.50, sul fianco destro dell'elicottero di Francesco Z. e alla stessa quota (circa 1.000 metri) riappare il cerchio o disco luminoso. Come la volta precedente, anche ora esso viene avvistato solo dall'elicottero del Magg. Francesco Z. e da quello del Serg. Magg. Aldo D. M.. Francesco Z. chiama la Torre, dalla quale rispondono che il globo luminoso viene tenuto sotto osservazione a mezzo binocolo e che continuano a non risultare altri aeromobili in volo. L'intruso resta "in formazione" con gli elicotteri per quattro minuti, poi prende quota con una virata di 180 gradi e scompare. Tornato a terra, il Magg. Francesco Z. apprendera' che il personale della Torre ha seguito l'oggetto, sempre col binocolo, fino ad una quota approssimativa di 10.000 metri. Da indagini successive risultera' poi che altri testimoni a terra, militari
e civili, hanno potuto osservare il globo luminoso. L'unica possibile spiegazione del fatto, in seguito "ufficializzata" in maniera alquanto sibillina dalle Autorita' militari, resta quella del jet militare impegnato in un'esercitazione: ma tale spiegazione, che fa gridare allo scandalo gli ambienti ufologici, resta tutta da dimostrare. Comunque non finisce qui: nei giorni successivi fino ai primi di novembre gli avvistamenti UFO in Sardegna continuano, coinvolgendo piloti (compreso il pilota di un F-104G della Luftwaffe il giorno 3 presso Capo Frasca) e personale di terra dell'Aeronautica Militare.

Ma veniamo ora alla casistica relativa all'anno 1978.

Casistica incontri UFO/piloti in volo nel 1978

NEI PRESSI DI ANCONA. META' FEBBRAIO 1978.

Un "oggetto sconosciuto" sarebbe stato segnalato da personale militare (A.M.) nei pressi di Ancona.
Un velivolo civile e uno militare sarebbero stati superati in volo da un "oggetto sconosciuto".
Fonte: C.U.N. 1978 - non verificata (informazione ripresa da R. Pinotti nel suo libro "UFO Scacchiere Italia", pag. 350).
CATALOGO AIRCAT n. 56.

VARIE LOCALITA' ITALIANE. 9/3/1978.
A partire dalle ore 19.34 gli equipaggi di due aeromobili militari e quattro commerciali (uno italiano e tre stranieri) riferiscono l'avvistamento di un bagliore verde molto luminoso, somigliante come tipologia ad un razzo di segnalazione. La prima informazione in proposito viene alle 19.34 da Potenza Picena, che segnala come dalla Mix-368 (volo militare) sia stato comunicato l'avvistamento a breve distanza di un fenomeno luminoso (tipo razzo o bengala di colore verde) in oscillazione, salita e discesa come per intercettazione, in localita' Monte Gargiano (Terni). Alle 19.35 la Mix-759, altro volo militare in circuito di atterraggio su Istrana (TV), avvista a Sud-Sud-Ovest verso Bologna un fenomeno luminoso di tipo analogo al precedente, ma questa volta di colore rosso. Alle 19.37 la Mix-368 riporta a Potenza Picena di ritenere di essere stata fatta oggetto di intercettazione da parte di un razzo o bengala verde che sale e scende vicino alla sua posizione in localita' Pizzo di Seve (15 miglia nautiche a Nord-Ovest del Gran Sasso). Alle 19.38 il pilota del volo ITAVIA IH 662 Ciampino-Treviso (Com.te Luciano A.) riferisce a Milano 2 ATCC - non senza una certa emozione - di aver avvistato vicino al proprio velivolo un oggetto luminoso di grosse dimensioni di colore verde tipo bengala. In quel momento l'IH 662 si trova a 75 miglia nautiche a Sud-Est di Vicenza. Alle 19.40 Milano 2 ATCC riceve notizia dell'avvistamento di un oggetto luminoso verde di grosse dimensioni su Ancona. Riportano l'avvistamento i piloti di tre voli commerciali: KM 132 Malta-Vienna, Olympic Airways 1321 Ginevra-Atene e Air France 132 Lione-Tel Aviv. La documentazione relativa a questi avvistamenti viene trasmessa dallo Stato Maggiore della Difesa al Centro Ufologico Nazionale (CUN), al Comitato Nazionale Indipendente per lo Studio dei Fenomeni Aerei Anomali (CNIFAA) e ad un gruppo minore con sede a Genova e facente capo ai fratelli

Mantero in data 8 maggio 1978.
Inchiesta in corso CISU Emilia-Romagna
CATALOGO AIRCAT n. 7.

PRESSO CAGLIARI. APRILE 1978.
Secondo una fonte non verificata, un pilota militare avrebbe segnalato all'aeroporto di Cagliari l'avvistamento di un oggetto volante luminoso.
CATALOGO AIRCAT n. 78.

ACIREALE. 4/6/1978.
Notizia ripresa da "UFO - Ai confini della realta'", Dossier JP4 (supplemento al n. 2/86 di "JP4 Mensile di Aeronautica"), pag. 33, senza ulteriori verifiche: "Un velivolo dell'Aero Club di Catania, con a bordo quattro piloti con piu' di 2.000 ore di volo, mentre si trova in volo sulla verticale di Acireale, a circa 10.000 piedi, in contatto radar, viene raggiunto e superato da un sigaro argenteo, senza finestrini che, fulmineo, scompare dentro una nuvola. Nessun rumore. Il radar non vede nulla".
CATALOGO AIRCAT N. 74.

AEROPORTO DI AMENDOLA (FOGGIA). 6/6/1978.
Tre ufficiali piloti dell'Aeronautica Militare a bordo di due addestratori G-91T della 60^ Brigata Aerea avvistano, durante una missione di addestramento notturno, un oggetto luminoso di colore rosso-arancione stazionare sulla periferia Nord-Ovest di Foggia. Uno dei piloti, ottenuta l'autorizzazione a dirigersi verso la fonte luminosa sconosciuta, arriva fino a circa due miglia da essa prima che questa cominci a muoversi in direzione di Lucera. Essendo carente di autonomia, il pilota decide a questo punto di invertire la rotta e rientrare alla base. Immediatamente la luce torna indietro, seguendo l'aereo e riportandosi sulla periferia di Foggia (questa sequenza di avvenimenti e' confermata dall'allievo pilota imbarcato sullo stesso aereo). Di questi avvenimenti esiste anche una conferma del radar GCA di Amendola, che riporta una traccia per 4-5 battute a una distanza di 13/14 miglia dal campo nella direzione indicata dal pilota. Il controllore in servizio in quel momento esce dalla torre e nota, come pure altri colleghi di turno da lui chiamati, una luce rossastra che si sposta ora sulla destra ora sulla sinistra della citta' di Foggia.
CATALOGO AIRCAT N. 210.

A SUD DI VERONA. 21/8/1978.
Alle 21.50 un caccia F-104 proveniente dalla base aerea di Istrana (TV) ed in navigazione a sud di Verona (ma gia' in provincia di Mantova) viene sorvolato, mentre si trova a 7.000 metri di quota, da da una luce a velocita' vertiginosa in direzione Nord. Il pilota avrebbe avvertito, in quel momento, un forte ronzio.
Fonte riservata, non altrimenti verificata.
CATALOGO AIRCAT N. 136.

ZONA DI GHEDI (BS). 15/9/78.
Alle ore 21.30 tre piloti di velivoli civili avrebbero osservato un UFO dai contorni sfumati dotato di luci di vario colore (verdi, rosse e forse anche gialle.).
Fonte riservata, non altrimenti verificata.
CATALOGO AIRCAT N. 158.

PRESSO ROMA. 15/9/1978.

Il pilota di un DC-9 di linea comunica di essere stato superato da un oggetto luminoso a forma di V rovesciata poco prima delle ore 6.00 del mattino, confermando cosi' lo stesso avvistamento effettuato da centinaia di cittadini pochi attimi prima. Varie le spiegazioni convenzionali avanzate, tra cui un rientro satellitare in atmosfera.
CATALOGO AIRCAT N. 155.

LIGURIA. SETTEMBRE 1978.
Il Ten.Col. A.M. Giulio M., ai comandi di un caccia F-104 appartenente al 21^ Gruppo CIO di Cameri (NO), sta compiendo una missione notturna con destinazione Piacenza. All'altezza della Liguria egli nota una luce bianca grande e intensa e ne rimane cosi' impressionato da chiedere via radio l'autorizzazione ad intercettarla. Ottenuta l'autorizzazione richiesta, egli punta decisamente in direzione della luce sconosciuta. Dopo circa 20 minuti, dando ancora la luce l'impressione percettiva di essere fissa e di rimanere alla stessa distanza, il pilota deve abbandonare l'inseguimento essendo giunto ai limiti della propria autonomia di volo.
Inchiesta CISU Lombardia e Piemonte
CATALOGO AIRCAT N. 38.

NAPOLI. 16/9/1978.
Cittadini napoletani avvistano un oggetto argenteo che lascia una scia giallastra sorvolare il Vesuvio per poi allontanarsi. Voci non confermate riferiscono che quella stessa notte alcuni piloti, al rientro, avrebbero parlato di avvistamenti di oggetti volanti sconosciuti.
Fonti giornalistiche ("Il Mattino" di Napoli del 24/9/78) citate dal Giornale dei Misteri n. 103, ottobre 1979.

CATALOGO AIRCAT N. 10.

BASE AEREA DI GIOIA DEL COLLE (BA). 26/10/1978.
Dopo che nella serata del giorno precedente una traccia misteriosa e' stata rilevata per una decina di minuti dal radar dell'aeroporto, due caccia F-104 del 36^ Stormo A.M. ivi dislocato vengono fatti decollare su allarme per intercettare una luce intensissima e molto grande quasi ferma in direzione della pista. Raggiunta la quota massima possibile, i piloti si rendono conto che il corpo misterioso si trova molto piu' in alto e desistono dall'inseguimento.

Inchiesta CISU Puglia

CATALOGO AIRCAT N. 96.

VERTICALE DI CERI (TARQUINIA). NOVEMBRE 1978.
Ai primi di novembre, i piloti di due aerei commerciali in fase di avvicinamento all'aeroporto di Fiumicino (un DC-8 Alitalia e un B-707 di una compagnia araba) informano la torre di controllo aeroportuale di essere stati abbagliati da un fascio di luce arancione molto vivo e intenso. La notizia viene riportata con risalto a seguito di un fatto accaduto nei giorni successivi, per la precisione il 12 novembre, quando un oggetto "grande, velocissimo, silenzioso e di colore rosso-arancione" viene avvistato da almeno dieci testimoni a terra (appartenenti all'Aeronautica Militare) mentre attraversa il corridoio aereo da ovest verso est.

CATALOGO AIRCAT N. 57.

AEROPORTO CIVILE DI TREVISO. 22/11/1978.

Il ricercatore Antonio Chiumiento pubblica, su un settimanale veneto, la notizia di un presunto caso radar/visuale svoltosi sulla verticale dell'aeroporto civile di Treviso riguardante l'apparizione di due oggetti di forma romboidale, di una luminosita' gialla molto intensa e che da terra apparivano grandi "come aerei". Due caccia F-104 sarebbero decollati su allarme dalla vicina base aerea di Istrana (TV) e avrebbero inseguito gli oggetti fin quasi alla verticale di Ronchi dei Legionari. L'informatore di Chiumiento e' ovviamente segreto e nessuna conferma viene fornita sullo svolgimento deifatti dagli enti militari (centro radar di Treviso, Comando I Regione Aerea di Milano) interpellati in proposito dall'ufologo.

CATALOGO AIRCAT N. 131.

INSEGUIMENTO UFO DALLA PUGLIA AL VENETO. OTTOBRE (?) 1978.
Due piloti in addestramento decollati da Brindisi notano due oggetti ad una quota di 6.000 metri, con cielo sereno e visibilita' perfetta. Gli oggetti non appaiono sui radar di bordo ne' su quelli di terra, che tracciano invece regolarmente i due aerei. I piloti inseguono, senza mai poterli avvicinare, i due UFO fino ai confini tra l'Emilia e il Veneto, dove debbono abbandonare la caccia per problemi di autonomia.

Fonte: "Il Messaggero", cronaca di Macerata, 11/12/78.
CATALOGO AIRCAT N. 58.

PRESSO BASE AEREA DI ISTRANA (TV). DICEMBRE 1978.
Un ufficiale pilota dell'Aeronautica Militare, intervistato nel 1994-95 dal ricercatore Marco Bianchini, riferisce un incontro aereo con un UFO avvenuto nel dicembre 1978. Tre caccia F-104 in esercitazione di intercettazione vennero vettorati dal radar di terra verso un contatto sconosciuto, che si rivelo' essere un oggetto luminoso di forma rettangolare. L'oggetto venne tracciato dai radar di bordo dei tre aerei e osservato visualmente da due dei tre piloti. Il testimone intervistato da Bianchini non vide l'oggetto perche' si trovava piu' lontano rispetto ai due colleghi, ma segui' comunque la vicenda sullo schermo del suo radar di bordo e mantenendosi in contatto radio con gli altri due F-104. L'inseguimento ebbe termine quando l'oggetto si diresse repentinamente verso Padova ad altissima velocita'.

Inchiesta CISU Toscana
CATALOGO AIRCAT N. 106.

PRESSO VOGHERA. 1978 (DATA IMPRECISATA).
Il pilota commerciale A.C. si mette in contatto telefonicamente, in data 30/5/1994, con una trasmissione televisiva RAI dedicata all'argomento UFO per raccontare una sua esperienza di avvistamento in volo avvenuta nel 1978. Grazie ad una presa di contatto preliminare da parte di Edoardo Russo, il curatore del Progetto AIRCAT (CISU) effettua tre interviste telefoniche col testimone nel corso del 1995. Il caso sembra molto interessante: il testimone ed un collega (co-pilota) erano ai comandi di un jet executive che stava trasportando passeggeri V.I.P. (che non si accorsero di nulla e, a detta di A.C., non vennero coinvolti dai piloti per timore che si spaventassero) e si trovava in holding sopra Voghera quando notarono ad una certa distanza una luce verde che accompagnava il volo dell'aeroplano. La luce seguiva l'aereo in ogni sua virata ed era cosi' forte da illuminare di verde tutto cio' che si trovava in cabina. Ci furono inoltre le conferme (visive) dei piloti di due voli Alitalia, uno a quota piu' alta e uno a quota piu' bassa, oltre alla conferma del radar di terra, che localizzo' l'oggetto a due miglia e mezzo dall'aereo di A.C. L'oggetto, dopo qualche minuto, si eclisso' all'improvviso tra una battuta e l'altra del radar, con una velocita' e soprattutto un'accelerazione molto rilevanti.

Inchiesta CISU Emilia-Romagna e Piemonte
CATALOGO AIRCAT N. 165.

Ulteriore casistica e sintesi conclusiva

In aggiunta alla casistica sopra elencata e per completare il quadro d'insieme, ricordiamo inoltre che nel catalogo del Progetto AIRCAT sono elencati anche, sempre in riferimento all'anno 1978:

11 casi di avvistamento da terra, da parte di privati cittadini, di UFO e aerei insieme (con interazioni di vario tipo);
2 casi di anomalie elettromagnetiche di natura sconosciuta sulle strumentazioni di bordo di aeromobili;
1 caso sicuramente identificato come pallone sonda.
Infine il 23/12/1978, una decina di minuti prima che si verificasse il disastro aereo presso l'aeroporto siciliano di Punta Raisi (aeromobile DC-9/30 I-DIKQ Alitalia) costato la vita a 108 persone, una luce sconosciuta sarebbe stata avvistata da terra a Palermo. Non esistono motivi per supporre una qualche oggettiva connessione - se non temporale e geografica - tra i due fatti, nondimeno in certi ambienti ufologici si e' cercato di avvalorare la tesi di un effettivo coinvolgimento della luce sconosciuta nella dinamica del disastro aereo.
Tornando a fatti piu' concreti ed in particolare ai casi di avvistamento in volo elencati in precedenza, a titolo di riepilogo possiamo evidenziare quanto segue:

AVVISTAMENTI UFO RIPORTATI DA PILOTI IN VOLO E CATALOGATI DAL PROGETTO AIRCAT (CISU): 16 CASI
TIPOLOGIA DEI TESTIMONI:
MILITARI: 8 CASI
CIVILI: 5 CASI
MILITARI/CIVILI: 2 CASI
DATO SCONOSCIUTO: 1 CASO
CONFERMA RADAR:
3 CASI (+ 1 NON CONFERMATO)
CASI DI PARTICOLARE RILEVANZA
(INCHIESTA CISU E/O DATI DI FONTE UFFICIALE):
6 CASI (DI CUI 3 RADAR/VISUALI)

Come si puo' vedere, quindi, anche la casistica relativa agli avvistamenti effettuati da piloti in volo contribuisce in maniera sostanziale a fare del 1978 l'anno eccezionale che, nell'ottica della ricerca ufologica, tutti ricordiamo. E' doveroso notare come la rilevante quantita' di informazioni raccolte su alcuni dei casi sopra elencati sia conseguenza di un importante lavoro di indagine portato a compimento da soci attivi del CISU, con estrema competenza e professionalita'. A tutti questi colleghi, ma soprattutto amici, il curatore del Progetto AIRCAT approfitta della presente occasione per rivolgere un caloroso ringraziamento per l'impegno profuso nel far si' che tanti dati e informazioni di cosi' grande rilevanza non cadessero nell'oblio ma fossero, viceversa, raccolti e conservati a beneficio delle attuali e delle future generazioni di ricercatori. E questo vale a maggiore ragione quando si prende in esame un'annata cosi' intrigante, per la nostra storia ufologica, come quella del 1978.

Post-conclusione - Altrove...

La presente relazione e' centrata sulla casistica italiana e quindi non intende entrare nel merito di quella estera, peraltro anch'essa alquanto rilevante nell'anno in questione. C'e' pero' un caso che ha comunque per certi versi a che fare col nostro Paese, in quanto riguarda un "italiano all'estero": mi pare quindi corretto concludere questa panoramica sugli avvistamenti UFO dei piloti nel 1978 richiamando alla memoria il famoso caso V., anche per la grande risonanza all'epoca datagli dai media di tutto il mondo (Italia compresa, ovviamente).
Il 21 ottobre 1978 alle ore 18.19 decolla dall'aeroporto di Moorabbin (Melbourne) un piccolo Cessna 182 da diporto pilotato dal ventenne Frederick V., famiglia di origine friulana trapiantata in Australia e istruttore di volo presso l'Air Training Corps (ma relativamente inesperto nel volo notturno). Frederick e' inoltre un grande appassionato di UFO. Il piano di volo del piccolo aereo prevede, superato Cape Otway, un tratto di volo sul mare attraverso lo Stretto di Bass fino alla King Island, con arrivo previsto alle ore 19.28. Ma e' destino che Frederick V. non debba raggiungere la sua destinazione. Alle 19.06 egli invia un primo messaggio radio al controllo di Melbourne affermando di essere appena stato sorvolato a circa 1000 piedi da un grande "aereo" con quattro forti luci che sembrano fari di atterraggio e chiedendo se vi sia traffico noto nelle sue vicinanze. La torre risponde negativamente e chiede al pilota di confermare di non essere in grado di identificare l'aereo. La risposta e' affermativa. Alle 19.08, V. comunica che l'oggetto gli si sta avvicinando da est, come se stesse "giocando", e conferma di non poterlo ancora identificare. Ore 19.09: "Non e' un aereo. E'..." (qui la registrazione divulgata successivamente alla stampa ha una breve interruzione).

La descrizione dell'oggetto e' quella di una forma allungata che ora punta direttamente sull'aereo. Il Cessna vola in cerchio e la "cosa" fa lo stesso sulla sua verticale. Ha una luce verde ed una specie di luce "metallica" all'esterno. Alle 19.12 il pilota comunica che il motore tossisce e sta perdendo colpi. L'aereo sconosciuto gli si trova sopra. V. comunica di voler procedere verso King Island. A questo punto il controllore di volo sente un rumore metallico prolungato per 17 secondi, poi il contatto radio si interrompe. Le ricerche iniziano immediatamente e proseguono per alcuni giorni, senza alcun esito. L'aereo ed il suo pilota si sono volatilizzati. Diverse ipotesi sono state fatte per spiegare la sparizione di Frederick V., e le piu' circostanziate sono raccolte dal ricercatore statunitense Richard Haines nel suo libro "Melbourne Episode: Case Study of a Missing Pilot".

Si va dal possibile disorientamento del pilota - poco abituato ai voli notturni - con conseguente inabissamento dell'aereo nell'Oceano, alla vera e propria montatura, con Frederick V. che avrebbe coscientemente deviato dalla rotta prevista per sparire, col suo aereo, verso una destinazione ignota e una nuova vita. Non mancano pero' ipotesi piu' esotiche, come il casuale coinvolgimento di V. in un esperimento statunitense collegato alle "guerre stellari" o come, e non poteva essere altrimenti, l'incontro (con conseguente rapimento) con un vero e proprio ordigno di provenienza extraterrestre. In anni recenti ricercatori australiani hanno raccolto testimonianze di persone che, mentre si svolgeva il dramma di Frederick V., avrebbero visto un aereo e una luce verde che volava sopra di esso.

E' evidente che questi nuovi sviluppi rendono piu' credibile lo svolgersi degli avvenimenti riportato via radio dal giovane pilota e lo scenario dell'incontro con un aeromobile sconosciuto. Non tutti pero' ne sono convinti, e c'e' chi continua a propendere per un'ipotesi molto piu' convenzionale (disastro aereo o fuga volontaria). Una cosa comunque e' certa al di fuori di ogni dubbio: da quella sera del 21 ottobre 1978 nessuno ha piu' visto Frederick V. ne' il suo aereo.


fonte:romagnolistefano.com



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MessaggioInviato: 10/11/2009, 19:01 
Interessante l'avvistamento del '77.

Hai già postato il resoconto per quanto riguarda la foto postata (f14 in scramble)?
Se non lo hai ancora fatto, provvedo a copiarlo entro 2-3gg [:)]



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MessaggioInviato: 10/11/2009, 19:33 
Ciao Cagliari79; certo che l'ho postata, nei fatti di Puerto Rico! Prova a leggere quello che ho postato, se hai altro, meglio...[;)]



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MessaggioInviato: 10/11/2009, 19:54 
Come ho già scritto, tempo fa, sull"'ondata" UFO degli anni '78/79, ci sono molti casi circostanziati e ben documentati ...

ALESSANDRIA 1978 - ALLARME UFO


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Come reagireste se un mattino, davanti ai vostri occhi, un UFO si alzasse da un campo di granoturco a meno di 50 metri da voi e lasciasse come ricordo indelebile una misteriosa traccia?

E’ proprio quanto accaduto il 2 settembre 1978 a San Michele, frazione di Alessandria. Nel corso delle due settimane successive i dintorni del capoluogo piemontese furono interessati da un’eccezionale serie di avvistamenti UFO, tra cui altri incontri ravvicinati col rinvenimento di tracce al suolo, che ebbero gran risalto sui mezzi di informazione e videro l’interessamento anche di carabinieri e polizia.

A distanza di trent’anni, il Centro Italiano Studi Ufologici (CISU) ha voluto celebrare l’anniversario di quel significativo periodo con la pubblicazione di un libro e un DVD.

Il progetto, intitolato significativamente "Alessandria 1978 - Allarme UFO", ripercorre gli eventi accaduti in questi luoghi attraverso materiale originale d'epoca (interviste, fotografie, ritagli di giornale) abbinato a colloqui svolti ai giorni nostri e nelle stesse località coi principali protagonisti, e con lo svelamento di alcuni curiosi retroscena.

Il tutto narrato in prima persona da Paolo Toselli che all’epoca aveva svolto accurate indagini assieme ad altri ufologi e con l’ausilio delle interviste condotte nel 1978 dall’emittente locale Radio Alessandria International.

Gli episodi alessandrini diedero il via alla “grande ondata del 1978” che interessò tutta la nostra penisola. Una vera e propria escalation di avvistamenti UFO, molti con protagoniste le forze dell’ordine ma anche piloti militari e civili, che raggiunse il suo apice a dicembre per concludersi a gennaio 1979. Sono quasi 2.000 gli avvistamenti catalogati dal CISU per l’anno 1978, un numero record, mai registrato in periodi precedenti e successivi.

Quell’anno si manifestò anche una vera e propria psicosi, dove l’UFO entrò a far parte del quotidiano in modo quasi ossessivo. Dal successo del film di Steven Spielberg “Incontri ravvicinati del terzo tipo” programmato nel nostro paese proprio a partire dal mese di marzo. Alla messa in onda sulla Rete 2 della RAI della serie a cartoni animati giapponese “Atlas UFO Robot”. Allo scherzo giocato dal settimanale satirico “Il Male” relativo Il campo dove furono trovate le tracce a San Michele, visto dall'abitazione del testimoneallo sbarco ufficiale di extraterrestri sulla Terra. Sino al 31° Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera che scelse gli UFO come tema di base sul quale far cimentare i vari vignettisti.

Cosa sorvolò i cieli alessandrini e si posò nei campi nel lontano 1978? In qualche caso si potrebbe essere trattato di errate interpretazioni di comuni fenomeni celesti, quali stelle, pianeti e meteore. Forse anche qualche aereo. Ma altri episodi rimasero e rimangono non spiegati, come ad esempio l’atterraggio nel campo di mais a San Michele, che oltre ad essere entrato negli annali internazionali della storia degli UFO è tra l’altro uno dei pochi casi catalogati dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica e contenuto nel fascicolo “Avvistamenti oggetti volanti non identificati”.

http://www.ufo.it/alessandria/



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