Già e figurati che armamenti e missili tecnologici possono avere ora comprati da Russia e Cina... Ad esempio leggete questo: http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... le&sid=974Fonte:http://www.joevialls.co.uk/ 5.05.05 Per svariati decenni, la Russia ha sviluppato tecnologie di guerra asimmetrica, cioè armi e tecniche pensate allo scopo di permettere alla Russia stessa (e ai suoi alleati) di sconfiggere nazioni con arsenali più vasti, in questo caso principalmente, ma non solo, il "Governo Mndiale Unico" di New York.
Mentre l'America investiva miliardi nello sviluppo del carro armato Abrams, i russi cominciarono a cercare un sistema per distruggerlo senza doversi mettere a costruirne uno anche loro. A tal fine, riprodussero la corazzatura americana, e sperimentarono diversi metodi per perforarla con armi leggere e poco costose. Molto prima che l'America invadesse l'Iraq, alleato dei russi, questi avevano già trovato la soluzione.
Ancora prima che gli americani attraversassero il confine tra Kuwait e Iraq, la Russia fornì discretamente alla Guardia Repubblicana più di 1000 missili anticarro "Kornet". Missile e meccanismo di lancio possono essere gestiti con facilità da una squadra di tre persone, che può far fuoco da una semplice buca nel deserto. Il Kornet è un incubo a guida laser e velocità Mach 3, dotato di una doppia testata che garantisce l'eliminazione di un Abrams da una distanza di più di quattro chilometri. In altre parole, completamente al di là del contatto visivo da parte dell'equipaggio del carro, fino al momento dell'impatto. In Iraq questi missili hanno già spacciato più di 60 Abrams, e molti di più ne elimineranno in futuro.
Quando in America politici corrotti e appaltatori della difesa decisero di controllare il mondo costruendo monolitiche portaerei, amabilmente definite a New York "Strumenti della Politica Estera Americana", la Russia non si preoccupò affatto di imitarli. Avrebbe potuto farlo facilmente, ma scelse invece di trovare metodi più economici per distruggere l'enorme minaccia navale americana. Li ha trovati nel "Sunburn" e nell'"Onyx", missili supersonici che volano a pelo d'acqua, di cui non si sa che abbiano mai mancato un bersaglio.
Tenete conto che entrambi questi missili hanno un massimo raggio d'azione di meno di 400 chilometri, prova del loro scopo puramente difensivo. Non sono stati predisposti per il trasporto su bombardieri strategici in modo da poter attaccare navi americane in acque americane, ma saranno di certo usati per affondare qualsiasi portaerei abbastanza stupida da avvicinarsi a meno di 400 chilometri dalla Russia o dai suoi più stretti alleati. E così gli "Strumenti della Politica Estera Americana" sono stati resi inoffensivi da missili da appena un milione di dollari a botta.
Queste armi hanno una loro utilità anche a livello tattico. Negli ultimi due anni la politica estera americana si è avvicinata un po' troppo pericolosamente a Iran e Siria, e ora tutti e due gli stati sono equipaggiati sia con i Sunburn sia con gli Onyx, che possono entrambi essere armati con testate nucleari. Così se l'America fosse così stupida da attaccare l'Iran, queste armi le farebbero perdere almeno una flottiglia di portaerei nel Golfo Persico, e il gioco non varrebbe più la candela.
Allo stesso modo, se lo stato ebraico fosse tanto stupido da attaccare la Siria, può aspettarsi la perdita di gran parte di Tel Aviv, e probabilmente anche di Haifa. Il problema è che uno stato ebraico che si sentisse in trappola potrebbe far ricorso al nucleare, e dirigere il proprio stock di armi atomiche (avute "in prestito" dagli USA) contro Siria e Iran. E' chiaro che armi difensive come i Sunburn e gli Onyx sarebbero inutili in un contesto di follia apocalittica. Ma niente paura, la Russia ha pronta la soluzione anche per quest'altro piccolo problema.
Chiunque abbia un televisore ha visto, o almeno sentito parlare dei favoleggiati missili "Patriot", destinati (almeno questa era l'intenzione) a intercettare e distruggere missili balistici presumibilmente lanciati da "Terroristi Islamici", o magari da una qualsiasi nazione recalcitrante, incazzata a morte perché Wall Street vuole democraticamente rapinarla di sovranità e riserve petrolifere... Come nel confronto che abbiamo fatto tra la Vostok 1 e la Freedom 7, il Patriot non è che la copia rimpicciolita del venerando sistema missilistico russo S-300, e anche qui i limiti del confronto sono gli stessi, sarebbe a dire che il sistema russo funzionava perfettamente, mentre quello americano non funziona per niente.
L'S-300 in origine fu progettato dalla russa Almaz [o NPO, Nauchno Proizvo-dstvennoye Obedineniye, Società per la Produzione Scientifica - ndt] allo scopo di abbattere obbiettivi a bassa quota, inclusi velivoli e missili cruise. Perfino a quei tempi, il controllo di lancio sincronizzato col radar poteva agganciare fino a sei obbiettivi contemporaneamente, e i missili a stadio singolo, a combustibile solido, vantavano grande aerodinamicità e potenza di spinta. Il primo missile S-300, noto come 5V55K, aveva un raggio d'azione di 50 chilometri, e riusciva ad agganciare bersagli in arrivo tra i 30 e i 60.000 metri di altitudine.
Ma ieri era ieri, e oggi è oggi. Iran e Siria si sono dotati della versione più recente di questo missile, l'S-300PMU-2, che è più grosso, più veloce e ancora più efficiente nel ghermire la sua preda.
Il raggio d'azione di questa versione aggiornata del missile arriva fino a 200 chilometri, e può acquisire e distruggere obbiettivi che viaggiano perfino a 10 metri di altezza dal suolo. I russi, durante le esercitazioni, abbattono normalmente bersagli che viaggiano a più di 1700 metri al secondo, ma affermano di poter distruggere facilmente obbiettivi viaggianti fino a 4600 metri al secondo, praticamente Mach 14. Fidatevi di me, l'S-300PMU-2 si prenderà cura di qualsiasi cosa l'America e lo stato ebraico siano tanto sconsiderati da sparare contro Iran o Siria, e non è finita qui: gira voce che questo grosso uccello da preda sia abbastanza furbo da snidare e distruggere il bombardiere "invisibile" B2.
Mentre mi preparo a mettere in rete questo pezzo, si stanno diffondendo storie riguardanti un impiegato del Pentagono accusato di aver passato piani segreti per l'invasione dell'Iran a "lobby filo-israeliane". Diciamola tutta: sono le "lobby filo-israeliane" che in realtà cercano di portare l'America al sacrificio delle proprie truppe, per il maggior bene di un malato terminale, lo stato ebraico. Di certo notizie del genere porteranno un mezzo sorriso sulla bocca di Vladimir Putin, mentre emana l'ordine di armare i palestinesi.
Ultima modifica di AgenteSegreto000 il 27/01/2009, 16:46, modificato 1 volta in totale.
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