11/11/2009, 18:02
Thethirdeye ha scritto:dresda99 ha scritto:
Credo che abbiano detto questo... prossimamente diranno che nel nostro passato siamo stati visitati da civilità extraterrestri e che le religioni li abbiano identificati con dèi.
E questo sarebbe altro tassello del puzzle.
Per quel che può valere, cito questa cosa.....
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Altre volte venimmo sul pianeta, nelle forme che ciascuno di voi che incontrammo desiderava concretizzare. Parlarono di noi, e ad ognuno fu imposto il silenzio. Il segreto di Fatima, custodito gelosamente insieme ad altri dello stesso tipo, è quello della nostra esistenza. Non siete gli unici abitanti dell'universo, ed esistono infiniti universi. Una verità di questo genere avrebbe modificato l'assetto politico, sociale e religioso del vostro pianeta e per questo fu sepolta nella menzogna e nel mistero. Ora è finito il tempo dei segreti. Prima del nostro arrivo vi verranno svelati eventi tenuti finora nascosti e molte informazioni saranno rese disponibili. Questo per prepararvi al nostro arrivo. Abbiamo stabilito diversi punti di contatto, dove avverranno gli incontri e verrete avvertiti per tempo. (Odearea'n)
Fonte: http://odearean.splinder.com/
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Chissà che quelli che vennero definiti "angeli" non fossero altro che esseri
spirituali (nel senso esseri più evoluti di noi) provenienti da altri mondi.....
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io credo e sono sicuro di si
11/11/2009, 18:10
ma se mostrno le immagini di et in diretta, con obama, mostrano alieni uguale a noi, la gente che è ignorante sull' argomento dira che gli alieni non esistono e non ci faranno casoi e che quell mostrati erano umani e non alieni..... per quello che ho visto sono sicuro che sara cosi
11/11/2009, 18:33
Sirius ha scritto:
un altro paio di maniche sarà vedere Ratzinger che cerca di evangelizzare un alieno
e se fosse il contrario? [}:)]
01/12/2009, 13:32
http://sites.google.com/site/dresda99/n ... ra-culture
La Chiesa benedice la ricerca degli alieni
Fino ad adesso li avevano cercati gli scienziati del SETI, ma sembra che ci sia anche qualcun altro interessato. Padre José Funes, direttore della Specola Vaticana, ha sostenuto l'utilità di entrare in contatto con altre forme di vita.
Ci sono così tante galassie...
Fino ad oggi sono state individuate circa 10,000,000,000,000,000,000,000 stelle nel cosmo. Anche applicando l’equazione di Drake alla sola nostra galassia, nella sua espressione più pessimista, si otterrebbe un “significativo” numero di potenziali sistemi solari con specie senzienti. Da qualche anno la ricerca di vita extraterrestre va avanti, tra alti e bassi, con vari progetti di ricerca scientifici, come l’ormai famoso SETI. In questo contesto colpisce la dichiarazione del direttore della Specola Vaticana (l’istituto di ricerca scientifica direttamente dipendente dalla Santa Sede), padre José Funes che, durante una settimana di lavori e incontri tra filosofi, scienziati (credenti e non), astronomi e prelati presso la Pontificia Accademia delle Scienze, ha sostenuto l'utilità della ricerca di forme di vita extraterrestre.
Il nostro pensiero, in questo caso, non può non andare alla figura diGiordano Bruno, filosofo e frate condannato al rogo per eresia, il quale, tra le tante dichiarazioni scomode per la Chiesa del tempo, era solito citare anche la presenza di una pluralità di soli e mondi, ponendosi come antesignano di coloro che, quando guardano il cielo, lo fanno sperando di vedere qualche “omino verde”.
La presa di posizione non deve però stupire, visto che negli ultimi anni la Chiesa ha intrapreso un percorso di riconoscimento dell'importanza della scienza e di alcuni dei suoi massimi esponenti (Galileo è stato un caso eclatante). Funes ricorda così la figura di San Francesco: "Se tutte le creature della Terra sono fratelli o sorelle, perché non dovremmo considerare tali anche eventuali alieni provenienti da qualche galassia sperduta nell'universo?". Interessante è anche la posizione secondo la quale gli alieni non sconterebbero la pena per il peccato originale, elemento che li renderebbe ancora più "apprezzati" dalla Chiesa.
Nessuna dichiarazione invece sul dubbio relativo alla fede che potrebbero avere gli alieni; una volta giunti sul nostro pianeta perché dovrebbero preferire la fede cattolica rispetto alle altre, o alla propria?
La Chiesa benedice la ricerca degli alieni
Fino ad adesso li avevano cercati gli scienziati del SETI, ma sembra che ci sia anche qualcun altro interessato. Padre José Funes, direttore della Specola Vaticana, ha sostenuto l'utilità di entrare in contatto con altre forme di vita.
Ci sono così tante galassie...
Fino ad oggi sono state individuate circa 10,000,000,000,000,000,000,000 stelle nel cosmo. Anche applicando l’equazione di Drake alla sola nostra galassia, nella sua espressione più pessimista, si otterrebbe un “significativo” numero di potenziali sistemi solari con specie senzienti. Da qualche anno la ricerca di vita extraterrestre va avanti, tra alti e bassi, con vari progetti di ricerca scientifici, come l’ormai famoso SETI. In questo contesto colpisce la dichiarazione del direttore della Specola Vaticana (l’istituto di ricerca scientifica direttamente dipendente dalla Santa Sede), padre José Funes che, durante una settimana di lavori e incontri tra filosofi, scienziati (credenti e non), astronomi e prelati presso la Pontificia Accademia delle Scienze, ha sostenuto l'utilità della ricerca di forme di vita extraterrestre.
Il nostro pensiero, in questo caso, non può non andare alla figura diGiordano Bruno, filosofo e frate condannato al rogo per eresia, il quale, tra le tante dichiarazioni scomode per la Chiesa del tempo, era solito citare anche la presenza di una pluralità di soli e mondi, ponendosi come antesignano di coloro che, quando guardano il cielo, lo fanno sperando di vedere qualche “omino verde”.
La presa di posizione non deve però stupire, visto che negli ultimi anni la Chiesa ha intrapreso un percorso di riconoscimento dell'importanza della scienza e di alcuni dei suoi massimi esponenti (Galileo è stato un caso eclatante). Funes ricorda così la figura di San Francesco: "Se tutte le creature della Terra sono fratelli o sorelle, perché non dovremmo considerare tali anche eventuali alieni provenienti da qualche galassia sperduta nell'universo?". Interessante è anche la posizione secondo la quale gli alieni non sconterebbero la pena per il peccato originale, elemento che li renderebbe ancora più "apprezzati" dalla Chiesa.
Nessuna dichiarazione invece sul dubbio relativo alla fede che potrebbero avere gli alieni; una volta giunti sul nostro pianeta perché dovrebbero preferire la fede cattolica rispetto alle altre, o alla propria?
01/12/2009, 13:35
La Fede è Universale; poi bisogna appurare poi quale tipo di Economia Divina abbiano o non abbiano avuto bisogno eventuali culture Extratarrestri! Noi in un modo, Loro ...
01/12/2009, 14:39
Ufologo 555 ha scritto:
La Fede è Universale; poi bisogna appurare poi quale tipo di Economia Divina abbiano o non abbiano avuto bisogno eventuali culture Extratarrestri! Noi in un modo, Loro ...
"Universalità della fede"? "Economia divina".
Ufò ... eh, qui bisogna che ci capiamo un tantino meglio. Definisci meglio cosa intendi con "universalità della fede" ed "economia divina".
01/12/2009, 15:31
dresda99 ha scritto:
http://sites.google.com/site/dresda99/n ... ra-culture
Interessante è anche la posizione secondo la quale gli alieni non sconterebbero la pena per il peccato originale, elemento che li renderebbe ancora più "apprezzati" dalla Chiesa.
E chi lo ha detto?.A mio avviso potrebbero esserci razze aliene che non hanno peccato come noi accanto ad altre che invece hanno avuto bisogno anch'esse della redenzione.Io credo che i pregi e difetti della razza umana possano esistere anche su scala cosmologica e...come disse un grande ricercatore di cui purtroppo non ricordo il nome, nell'universo ci sono miliardi di civiltà...alcune sono pacifiche e buone...altre so' fije de 'na mign....
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23/05/2011, 14:45
Al Vaticano piacciono ufo ed extraterrestri
Specola Antichissima la tradizione astronomica
I Gesuiti hanno provato che Galileo aveva ragione
Fonte: IL TEMPO
http://www.iltempo.it/2011/05/22/125940 ... refresh_ce
22/05/2011
Con gli occhi rivolti al cielo, la Chiesa c'è sempre stata. Si parla di Dio, e si guarda al mistero del cielo. Ma non è solo metafisica. Perché la Chiesa ha anche un osservatorio spaziale, la Specola Vaticana, che ha più di cent'anni di vita, fondata da Leone XIII nel 1891. Ma già nel Cinquecento, nella Torre dei Venti affrescata dal Pomarancio, a pochi passi dalla Cappella Sistina, papa Gregorio XIII fece fare gli ultimi calcoli celesti per la riforma del calendario che porta il suo nome, oggi in vigore in tutti i paesi del mondo. La bolla di fondazione della Specola Vaticana racconta molto anche di ciò che succede oggi. "I figli delle tenebre - scrisse Leone XIII - sono soliti calunniare la Chiesa e chiamarla amica dell'oscurantismo, nemica della scienza e del progresso". Ma tra Chiesa e scienza - ammoniva lo stesso Papa - ci può essere "amplesso fecondo". Tanto che fu il gesuita Johan Georg Hagen, direttore della Specola nel primo Novecento, a costruire nella torre di San Giovanni un bilanciere ancora più preciso del pendolo di Foucault, che forniva la prova provata della rotazione terrestre. La condanna di Galileo era anni luce lontana. Come anni luce lontano guardano i gesuiti che hanno in gestione la Specola Vaticana. Da Castel Gandolfo, gli astronomi del Vaticano hanno contribuito a disegnare una carta completa del cielo insieme ad altri 17 osservatori. Non tutti lo sanno, ma la cometa Timmers porta il cognome del gesuita olandese che la scoprì nel 1946. Sempre con gli occhi al cielo, la Specola Vaticana cerca anche altre forme di vita fuori dallo spazio. Recentemente, l'attuale direttore della Specola Vaticana José G. Funes ha dato conto sull' Osservatore Romano che "un gruppo di ricercatori della Nasa ha scoperto, nel Mono Lake in California, il primo microrganismo conosciuto capace di crescere e riprodursi utilizzando una sostanza tossica come l'arsenico. Affermava poi Funes che "questa nuova scoperta sicuramente contribuirà ad allargare i nostri orizzonti concettuali in materia. E chissà se, in una lontanissima galassia ellittica, qualcuno che abita su una 'super terra' orbitante intorno a una 'nana rossa' e respira arsenico, in questo momento si sta facendo le stesse domande". Sulla vita extraterrestre, la Chiesa ha mantenuto una sorta di patto di prudenza. Fu padre Corrado Balducci, nel 1998, a romperlo. Balducci, teologo molto ascoltato, della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, spiegò al Times che "è ragionevole affermare che gli alieni esistono", e che lo prova il Vangelo, quando proclama Cristo "re dell'Universo e non re del mondo", e questo significa che "ogni cosa nell'universo, compresi gli extraterrestri, sono conciliabili con Dio". I gesuiti della Specola, lungi dall'avventurarsi in ardite dispute teologiche, si limitano a guardare e studiare il cielo. E a trarne spunto di riflessione. Come ha fatto ieri Benedetto XVI. Il quale, sinceramente affascinato dall'esperienza spaziale, ha poi riferito a padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana, che le risposte degli astronauti gli sono piaciute moltissimo. A. G.
Specola Antichissima la tradizione astronomica
I Gesuiti hanno provato che Galileo aveva ragione
Fonte: IL TEMPO
http://www.iltempo.it/2011/05/22/125940 ... refresh_ce
22/05/2011
Con gli occhi rivolti al cielo, la Chiesa c'è sempre stata. Si parla di Dio, e si guarda al mistero del cielo. Ma non è solo metafisica. Perché la Chiesa ha anche un osservatorio spaziale, la Specola Vaticana, che ha più di cent'anni di vita, fondata da Leone XIII nel 1891. Ma già nel Cinquecento, nella Torre dei Venti affrescata dal Pomarancio, a pochi passi dalla Cappella Sistina, papa Gregorio XIII fece fare gli ultimi calcoli celesti per la riforma del calendario che porta il suo nome, oggi in vigore in tutti i paesi del mondo. La bolla di fondazione della Specola Vaticana racconta molto anche di ciò che succede oggi. "I figli delle tenebre - scrisse Leone XIII - sono soliti calunniare la Chiesa e chiamarla amica dell'oscurantismo, nemica della scienza e del progresso". Ma tra Chiesa e scienza - ammoniva lo stesso Papa - ci può essere "amplesso fecondo". Tanto che fu il gesuita Johan Georg Hagen, direttore della Specola nel primo Novecento, a costruire nella torre di San Giovanni un bilanciere ancora più preciso del pendolo di Foucault, che forniva la prova provata della rotazione terrestre. La condanna di Galileo era anni luce lontana. Come anni luce lontano guardano i gesuiti che hanno in gestione la Specola Vaticana. Da Castel Gandolfo, gli astronomi del Vaticano hanno contribuito a disegnare una carta completa del cielo insieme ad altri 17 osservatori. Non tutti lo sanno, ma la cometa Timmers porta il cognome del gesuita olandese che la scoprì nel 1946. Sempre con gli occhi al cielo, la Specola Vaticana cerca anche altre forme di vita fuori dallo spazio. Recentemente, l'attuale direttore della Specola Vaticana José G. Funes ha dato conto sull' Osservatore Romano che "un gruppo di ricercatori della Nasa ha scoperto, nel Mono Lake in California, il primo microrganismo conosciuto capace di crescere e riprodursi utilizzando una sostanza tossica come l'arsenico. Affermava poi Funes che "questa nuova scoperta sicuramente contribuirà ad allargare i nostri orizzonti concettuali in materia. E chissà se, in una lontanissima galassia ellittica, qualcuno che abita su una 'super terra' orbitante intorno a una 'nana rossa' e respira arsenico, in questo momento si sta facendo le stesse domande". Sulla vita extraterrestre, la Chiesa ha mantenuto una sorta di patto di prudenza. Fu padre Corrado Balducci, nel 1998, a romperlo. Balducci, teologo molto ascoltato, della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, spiegò al Times che "è ragionevole affermare che gli alieni esistono", e che lo prova il Vangelo, quando proclama Cristo "re dell'Universo e non re del mondo", e questo significa che "ogni cosa nell'universo, compresi gli extraterrestri, sono conciliabili con Dio". I gesuiti della Specola, lungi dall'avventurarsi in ardite dispute teologiche, si limitano a guardare e studiare il cielo. E a trarne spunto di riflessione. Come ha fatto ieri Benedetto XVI. Il quale, sinceramente affascinato dall'esperienza spaziale, ha poi riferito a padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana, che le risposte degli astronauti gli sono piaciute moltissimo. A. G.
24/05/2011, 08:55
Thethirdeye ha scritto:
"è ragionevole affermare che gli alieni esistono", e che lo prova il Vangelo, quando proclama Cristo "re dell'Universo e non re del mondo"
già già... chissà che ne pensano le persone morte per aver detto il contrario
24/05/2011, 09:39
Alla Chiesa brucia ancora la figuraccia fatta con Galileo, e sa che un errore uguale ripetuto ai giorni nostri demolirebbe completamente la sua già precaria immagine. Penso che più che anticipare qualche evento sensazionale, la Chiesa stia solo "aggiornando" dinnanzi all'umanità la sua concezione del creato affinchè non possa essere messa in crisi da qualche imminente (questa si) conferma circa l'assoluta certezza della presenza di vita (intesa come vita biologica, quindi possibilmente intelligente al pari o anche superiore a quella umana su qualche pianeta vicino o lontanissimo) su altri pianeti. Se con Galileo si era irrigidita sulla sua posizione, pagando nei secoli questo errore... ora lancia il sasso in avanti fondando già le basi di un ecumenismo intergalattico!
In sostanza nei suoi comunicati ribadisce ormai costantemente che, come la terra non è al centro dell'universo, altrettanto l'uomo non ne è la creatura eletta e unica... Monsignor Balducci nella promozione di questo nuovo orientamento ha solo trovato il modo di esternare le sue personali convinzioni che costituiscono cmnq una "sfumatura" più ambiziosa del pensiero principale.
In un certo senso c'è un parallelismo con le dichiarazioni che vengono dall'astronomia ufficiale, alla quale penso guardi la chiesa più che a quelle dell'ufologia: la Hack (per esempio) fino a qualche anno fa disertava con commenti sarcastici l'argomento vita su altri mondi, ora in ogni intervista dà per certa la vita extraterrestre vedendo invece forti limiti nella possibilità di entrare in contatto con ET.
In sostanza nei suoi comunicati ribadisce ormai costantemente che, come la terra non è al centro dell'universo, altrettanto l'uomo non ne è la creatura eletta e unica... Monsignor Balducci nella promozione di questo nuovo orientamento ha solo trovato il modo di esternare le sue personali convinzioni che costituiscono cmnq una "sfumatura" più ambiziosa del pensiero principale.
In un certo senso c'è un parallelismo con le dichiarazioni che vengono dall'astronomia ufficiale, alla quale penso guardi la chiesa più che a quelle dell'ufologia: la Hack (per esempio) fino a qualche anno fa disertava con commenti sarcastici l'argomento vita su altri mondi, ora in ogni intervista dà per certa la vita extraterrestre vedendo invece forti limiti nella possibilità di entrare in contatto con ET.
11/06/2011, 10:13
Io mi domando cosa succederebbe se, una volta stabilito il primo contatto con gli alieni, qualcuno gli chiedesse: «Credete in Dio o comunque in un Essere Supremo?»
E loro risponderebbero: «No, non capiamo neanche cosa voglia dire questa cosa che chiamate "Dio" e sinceramente non abbiamo mai avuto qualcosa che si possa chiamare "religione" o "fede religiosa"... non riusciamo neanche a capirne il concetto.....».
Come se la caverebbe la Chiesa in un caso del genere? E come se la caverebbero tutte le persone religiose del nostro pianeta? Dovrebbero pensare che Dio ha creato gli alieni atei per certi suoi imperscrutabili disegni?
E loro risponderebbero: «No, non capiamo neanche cosa voglia dire questa cosa che chiamate "Dio" e sinceramente non abbiamo mai avuto qualcosa che si possa chiamare "religione" o "fede religiosa"... non riusciamo neanche a capirne il concetto.....».
Come se la caverebbe la Chiesa in un caso del genere? E come se la caverebbero tutte le persone religiose del nostro pianeta? Dovrebbero pensare che Dio ha creato gli alieni atei per certi suoi imperscrutabili disegni?
11/06/2011, 10:27
ne sentiremmo anche peggio imho
11/06/2011, 12:20
universalità della fede significa che poichè nessun sistema scientifico conosciuto può spiegare il perché l'universo esiste (è un quesito che nessuno fisico teoretico sa rispondere) ipoteticamente nessun'altra scienza può dirlo, neppure una eventuale scienza aliena molto progredita può dirci il perché esiste l'esistenza, per quale logica e su quale metodo empirico rapportarla. Ne consegue che poiché non esisterà mai una risposta scientifica, fin quando esiteranno creature che si fanno delle domande si consoleranno con la teoria di DIO.
11/06/2011, 13:00
n/a ha scritto:
La Fede è Universale; poi bisogna appurare poi quale tipo di Economia Divina abbiano o non abbiano avuto bisogno eventuali culture Extratarrestri! Noi in un modo, Loro ...
Non sono molto sicuro che le questioni di Fede siano universali.
Questa probabilmente è solo nostra convinzione come nostra convinzione è quella che le leggi fisiche sinora si possano estendere come validità a tutto l'universo osservabile "dalla radazione elettromagnetica".
Ci sono tanti e mai spiegati dalla Chiesa problemi e contraddizioni anche ed in relazione ad altre civiltà parecchio più vecchie di noi come una tra tutte, il presunto peccato originale che mi allontanano dall'essere sicuro che tra altre civiltà si sia sviluppato il bisogno di credere alla esistenza di una entità superiore.
Tra parentesi vorrei vedere come si relazionerebbe il nostro sistema di religioni se arrivasse qui la civiltà che ci ha Creato per davvero.
Grazie.
Marco71.
11/06/2011, 13:06
Diaspro79 ha scritto:
universalità della fede significa che poichè nessun sistema scientifico conosciuto può spiegare il perché l'universo esiste (è un quesito che nessuno fisico teoretico sa rispondere) ipoteticamente nessun'altra scienza può dirlo, neppure una eventuale scienza aliena molto progredita può dirci il perché esiste l'esistenza, per quale logica e su quale metodo empirico rapportarla. Ne consegue che poiché non esisterà mai una risposta scientifica, fin quando esiteranno creature che si fanno delle domande si consoleranno con la teoria di DIO.
Io credo poco anche all'unico Dio al centro delle religioni monoteistiche...questa come tante è solo una delle contraddizioni in questi argomenti.
Non sono nemmeno sicuro che non esista una civiltà che ha raggiunto un livello non di mero e solo sviluppo scientifico e tecnologico (unici nostri riduttivi parametri di metro) ma di evoluzione tale da potere rispondere alla domanda "Dio esiste ?".
Noi ragioniamo ed estrapoliamo al limite sempre e solo avendo come riferimento il nostro limitato intelletto ed il nostro limitatissimo livello di sviluppo.
Grazie.
Marco71.