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L'avvistamento di Norman Muscarello



Exeter,nello New Hampshire meridionale, è una dolce cittadina dove sono stato molti avvistamenti di UFO
Un centinaio, forse piu', di avvistamenti avvenuti tra il 3 settembre 1965 e i primi mesi del 1966, molti dei quali sbalorditivi.
La notte del 2 settembre 1965 alle 2.24, Norman Muscarello un giovane in attesa della chiamata in Marina piomba alla stazione di polizia di Exeter in stato di shock, e' tutto pallido e tremante. Incitato dall'agente di servizio racconta tutta la storia. Dovendo partire fra tre giorni per il servizio in marina aveva venduto la sua automobile, dovette cosi' fare l'autostop sulla statale 150 da Amesbury, nel Massachusetts. Verso l'una giunse a Kensington, a pochi chilometri da casa sua, ma ad un tratto da un campo aperto, la Cosa, così la chiamo', uscì dal cielo e punto' proprio verso di lui. Disse che era forse più grande di una casa, circa venticinque metri di diametro, con una corona di luci brillanti e pulsanti. Oscillo' fluttuando verso di lui, senza emettere alcun suono. Quando gli fu vicina Norman si butto' sotto il ciglio della strada e l'oggetto sembro' indietreggiare lentamente e ando' a fermarsi al di sopra del tetto di una casa, poi si allontano'. Muscarello non trovo' nessuno nella casa allora fermo' una macchina mettendosi in mezzo alla strada e si fece portare alla polizia. L'agente di servizio, Reginald Toland, rimase un po' perplesso, benche' non avesse dubbi sulla sincerita' del ragazzo, ma cio' che lo smosse fu un'altra segnalazione fatta dell'agente Eugene Bertrand, un veterano dell'aeronautica durante la guerra in Corea; il poliziotto riferi' che sulla statale 101 vi era una donna parcheggiata con la propria auto, la donna descrisse un enorme oggetto che la segui da Epping per circa 19 chilometri mantenendosi a poche decine di centimetri sulla propria auto. L'oggetto aveva delle vivide luci e lampeggianti rossi. Muscarello riconobbe la cosa, allora l'agente Bertrand lo riporto' al campo della statale 150. Vicino al campo vi era un recinto con degli alberi, i cavalli ad un tratto si misero a nitrire e a battere contro le pareti, e l'oggetto sbuco' da dietro gli alberi. Splendente, tondeggiante e silenzioso si diresse verso di loro. Tutta la zona fu immersa di luce rossa. Bertrand estrasse la sua calibro 38, Muscarello era terrorizzato. L'agente temendo la luminescenza rossa ripose l'arma e trascino' il ragazzo verso l'auto. Bertrand chiamo' subito aiuto e poco dopo arrivo' l'agente David Hunt, l'oggetto intanto si era alzato verso est in direzione di Hampton, ondeggiando e sfidando ogni legge dell'aerodinamica, "si lancio' in volo e divento' grande come una monetina" dira' Bertrand, poi scivolo' calmo sugli alberi scomparendo dalla loro vista.
Nel frattempo giungera' una telefonata da Hampton di un uomo agitato che affermera' di vedere un disco volante andare direttamente verso di lui.
Norman Muscarello era un ragazzo calmo e affidabile, David Hunt un noto poliziotto di Exeter e soprattutto Eugene Bertrand, veterano di guerra, era noto per i suoi nervi saldi; Toland dira': "...quando c'e' un problema mandiamo Bertrand!". Eppure questi tre uomini assistettero ad un evento che entro' di diritto nella storia dell'ufologia. E non furono i soli.
Seguirono un centinaio di segnalazioni, tutte simili, di cittadini, piloti e meteorologi, l'Aeronautica colleziono' tracciati radar e fotografie. Ma nessuno fu in grado di dare una spiegazione.

[align=right]Fonte: http://digilander.libero.it/blueasoka/m/ufocaso45.html[/align]


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Gli avvistamenti nel Monte Verrugoli



La zona, caratterizzata dall’intensa manifestazione di fenomeni luminosi anomali, venne scelta da un gruppo di ricercatori locali, negli anni Settanta, come teatro di una insolita sperimentazione.

La stessa gente del luogo osservava da tempo immemorabile strane luci sui crinali boscosi delle montagne e le chiamava “menade”, che significa “che va e viene”.

Ad accompagnare le strane apparenze luminose si presentarono inquietanti anomalie nel funzionamento degli orologi dei presenti, come spostamenti delle lancette e variazioni nella datazione del calendario, spesso in coincidenza di rumori di varia natura nelle vicinanze.

Ma ritorniamo al tema della nostra trattazione.

Una sera di agosto l’attenzione degli astanti venne attratta da una apparenza luminosa bianco-gialla che procedeva lentamente sopra il Verrugoli in direzione del monte Due Gemelli.

A qualcuno venne l’idea di inviare, con una torcia, tre fasci di luce, intervallati da brevi pause, al presunto UFO.

Improvvisamente l’oggetto, che ad un esame binoculare appariva scomposto in tre sfere poste a triangolo equilatero, reagì, apparentemente, ai segnali, espandendosi fino a triplicare le dimensioni originali.

L’esperimento, ripetuto altre due volte nell’arco dei cinque minuti in cui il fenomeno rimase visibile, diede i medesimi risultati, con l’unica differenza di una espansione meno evidente.

Davvero “Qualcuno” aveva reagito ed in modo intelligente?

La stessa notte venne, pure, tentato un esperimento telepatico, con l’utilizzo, in formato ridotto ma con le proporzioni rispettate, della piramide egiziana di Cheope, che, per le sue caratteristiche, dovrebbe fungere da catalizzatore delle energie cosmiche e mentali.

Alle ore 22,00 uno dei componenti “chiese” mentalmente, per trenta secondi e con la piccola piramide di fronte a se, che un UFO comparisse sopra il monte Due Gemelli e si dirigesse verso il gruppo in osservazione.

Ebbene, dopo pochi istanti dal termine del messaggio e proprio in direzione di tale altura, apparve un punto luminoso particolarmente brillante e veloce.

Giunto sopra le loro teste si fermò di colpo.L’esperimento venne immediatamente replicato da un amico ed il risultato, incredibilmente, fu il medesimo.Venne fatto un terzo tentativo ma con l’intervento contemporaneo di due persone.Stavolta, però, non accadde nulla.Apparentemente.

Infatti due giorni dopo, a pochi metri dall’esperimento e nel punto in cui uno dei ricercatori, al cui orologio le lancette si erano spostate in avanti, udì quella notte un rumore di passi, venne notato uno schiacciamento dell’erba in senso orario.

La figura ovaleggiante, del diametro di 50 cm, rimase nel terreno per mesi ma senza che l’erba ricrescesse al suo interno.

A completare il quadro inquietante, la stessa sera venne tentato un esperimento di psicofonia, cioè la registratore di “voci” di ignota provenienza.

Ebbene, sonorità sconosciute ma intelligibili vennero, per davvero, rilevate.

Tornando a sperimentazioni più prettamente ufologiche, la sera del 16 agosto, ad un oggetto di forma sferica e di colore rosso in rapido avvicinamento, vennero inviati i soliti segnali luminosi.

La reazione fu immediata ed esso cambiò repentinamente rotta.

Le osservazioni vennero, poi, ripetute anche negli anni successivi (1978 e 1979) ma tale fenomenologia sembrò essersi dileguata.

[align=right]Fonte: http://digilander.libero.it/blueasoka/m/ufocaso47.html[/align]


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MessaggioInviato: 22/01/2010, 10:04 
Il caso Chiles



Il 23 luglio 1948 per la prima volta due testimoni competenti ed imparziali erano riusciti ad osservare molto da vicino un UFO. Protagonisti, il comandante C.S. Chiles ed il suo secondo, J.B. Whitted. I due stavano pilotando un DC-3 da trasporto della Eastern Airlines in volo da Houston a Boston. Alle 2.45 del mattino stavano volando a quota 1.600 metri, sopra Montgomery in Alabama quando Chiles vide, improvvisamente, un oggetto rosso cupo che si avvicinava rapidamente da destra. Chiles disse a Whitted che poteva trattarsi di un nuovo jet militare. Entrambi i piloti vedevano l'oggetto dirigersi verso di loro, ma non se ne preoccupavano. Tutte le luci di posizione erano accese ed essi dovevano essere molto vistosi; la notte era limpida e la luna splendeva in cielo molto chiara, si dissero i due. Che non temevano certo uno scontro nel cielo. Pure, in barba alle norme della piu' elementare prudenza, l'oggetto continuava a puntare minacciosamente verso i due, che ad ogni momento,lo vedevano diventare sempre piu' grande. Chiles e Whitted cominciarono a sudare freddo. Il 'fuso' era ormai loro addosso. Con la forza della disperazione cercarono di far inclinare sulla sinistra l'ingombrante DC-3. In quel momento l'oggetto cambio' rotta, sfrecciando a soli 30 metri dall'ala destra. Stava filando a piu' di 1000 km.

Mentre i due piloti, pallidi in volto e madidi di sudore, osservavano con gli occhi sgranati quell'ordigno che si allontanava, l'UFO sprigiono' una fiammata arancione nella fusoliera e scomparve tra le nubi. In seguito, i due piloti dissero di aver notato una fila di oblo' lungo la fusoliera, che brillavano come lampi al magnesio.


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Guy Kirkwood, alias Mel Noel



Noel, lasciato il militare, fu pilota professionista civile, continuò a studiare il fenomeno UFO collaborando con il suo amico Gordon Cooper, già pilota militare e astronauta.
Cooper, come è noto, il 27 novembre 1978, in una sua dichiarazione scritta letta alle Nazioni Unite, affermò che nel 1957 avvistò più volte formazioni di UFO nei cieli della Germania. Come Noel e Cooper, decine di piloti civili e anche militari hanno fatto le stesse dichiarazioni. Inoltre vi sono fotografie, riprese filmate ecc..
In un'altra circostanza Cooper dichiarò che nel 1957 un team militare cinematografico da lui diretto, filmò l'atterraggio di un UFO vicino alla base militare di Edwards, negli USA. Good scrive ancora che Noel gli disse che quando era pilota militare, fu avvertito che parlare di quanto aveva osservato in merito agli UFO gli sarebbe costato 10 anni di prigione e 10.000 dollari di multa. Otto anni dopo aver lasciato il militare, Noel ne parlò alla radio con lo pseudonimo di Noel, appunto. Poco prima dell'emissione, fu avvicinato da due uomini della CIA e diffidato, ma Noel non diede loro retta, senza conseguenze.
I dischi volanti osservati erano a forma lenticolare con una specie di cupola sopra; erano di una cinquantina di metri di diametro e di una decina di altezza.
Quando erano fermi nel cielo erano circonfusi da una nebbiolina argentea. Quando poi partivano si sarebbe detto che attraversassero i toni dello spettro".
Le fotografie scattate simultaneamente dagli aerei furono consegnate alla base e di esse Noel non seppe più nulla.

[align=right]Fonte: http://digilander.libero.it/blueasoka/m/ufocaso64.html[/align]


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MessaggioInviato: 22/01/2010, 10:04 
Gli UFO e i siti missilistici



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[align=right]Fonte: Centro Ufologico Taranto
Articolo di Antonio de Comite
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MessaggioInviato: 22/01/2010, 10:05 
Gordon Cooper



Nel 2003 l’astronauta aveva dichiarato di essere stato testimone nel 1953 di un atterraggio UFO filmato dalle cineprese dell’Aeronautica statunitense.

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L’astronauta americano si è ripetutamente espresso in merito al cover-up sugli UFO. Ne fu, come abbiamo visto, un testimone diretto, trovandosi coinvolto in un episodio – apparentemente da fantascienza – che invece appartiene ad una vera realtà: la strategia di insabbiamento della verità, è in atto negli ambienti Nasa ormai da decenni. In proposito, Cooper ha dichiarato:
“All’interno dell’esercito o del governo, non c’è modo di tenersi informati su qualcosa che è altamente classificato. A meno che uno non sia coinvolto direttamente… ed io non lo ero.”
Gordon Cooper, grande protagonista della prima avventura spaziale americana, dei sette astronauti che viaggiarono a bordo delle capsule Mercury, non si è piegato alla strategia del silenzio ed è stato il più coraggioso e sincero.
Ecco come l’agenzia italiana ANSA ha riportato quest’oggi la notizia della scomparsa di Cooper. Naturalmente, non vi appare menzione del suo impegno a favore della causa ufologica.
WASHINGTON 4 - Ott. 2004 (Ansa). Gordon Cooper, uno dei pionieri del programma di esplorazione spaziale americano, è morto a Ventura in California, all'età di 77 anni. Lo annuncia la Nasa. Cooper partecipò al programma Mercury, il primo degli Usa per portare l'uomo nello spazio, di cui facevano originariamente parte solo sette astronauti, fra cui Jim Shepard, il primo americano nello spazio, Virgil Grissom, il secondo - poi deceduto in un incidente d'addestramento a terra - e John Glenn, il primo americano in orbita.
Cooper pilotò l'ultimo volo del programma Mercury. Nato il 6 marzo 1927 a Shawnee, nell'Oklahoma, Cooper era stato selezionato per il programma Mercury nell'aprile 1959. L'amministratore della Nasa Sean O'Keefe lo ha ricordato con un commosso messaggio.

L'intervista all'astronauta da parte del Dott. Michael Hesemann

- Lei crede che siamo soli nell'universo?

- Non posso non credere che vi siano altri nello spazio. Ci sono state tante persone qualificate che hanno visto dei veicoli extraterrestri, in alcuni casi anche degli esseri extraterrestri. Penso che molte storie riportate dai giornali non siano necessariamente vere, ma ci sono tanti casi affidabili di cui, certo, non si può non tenerne conto.

- Mi racconti la sua esperienza avvenuta negli anni cinquanta quando vide gli Ufo.
Eravamo in Germania e abbiamo visto questi velivoli che parevano volare in formazione, quasi come volano i nostri bombardieri. Stavamo seguendo la sonda meteorologica quando li abbiamo visti a un'altezza elevata e subito tutti nella base militare hanno preso i binocoli per osservarli. Non siamo riusciti ad avvicinarci con i nostri aerei. Erano metallici e a forma doppia lenticolare. Volavano in formazione e andavano da est ad ovest, però non potemmo determinare cosa fossero.

- Lei conosce il film di un atterraggio Ufo nella base di Edwards, ce ne può parlare?

- Stavamo facendo dei lavori per l'area di atterraggio e stavamo filmando tutta l'installazione. All'improvviso corsero a chiamarmi e mi raccontarono che un piccolo Ufo li aveva sorvolati. Successivamente l'oggetto estrasse tre apparati per l'atterraggio e all'improvviso si posò al suolo a 50 yards di distanza. Quando gli uomini si incamminarono per vederlo da vicino l'Ufo si sollevò, tirando dentro i tre apparati, e volò via rapidamente. Da militare dovetti fare il mio dovere. Mi informai su quale dei miei superiori dovevo contattare e, in seguito, mi fu ordinato di inviare il film a Washington. Cosa che naturalmente feci. Da allora non ho più saputo niente del film.

- Quando è successo?

- Nel 1956 o 1957.

- Qual'è la sua opinione personale sugli Ufo?

- Personalmente penso che appartengano ad una civiltà più evoluta e che vengano qui per ragioni che non conosco.

- Lei nel 1978 ha scritto una lettera alle Nazioni Unite, all'ambasciatore di Grenada. Potrebbe farcene una sintesi? In questa lettera lei aveva espresso l'opinione che gli uomini devono imparare a vivere in pace prima di poter avere un contatto interplanetario.

- Sì, è l'impressione che ha ogni astronauta che è stato nello spazio e che ha quando ritorna a casa, e cioè che è una vergogna che l'uomo non riesca a vivere in pace. E forse è la medesima impressione che hanno gli extraterrestri. Per questo loro pensano "perché dovremmo contattarli se non riescono a stare in pace?". Sentivo che c'erano troppi gruppi nel mondo che investigavano questo fenomeno e pensavo che sarebbe stato meglio avere un gruppo centralizzato per queste investigazioni dove portare tutte le informazioni, studiarle, così da poter apprendere che cosa sono gli Ufo e, così facendo, gestire il problema più facilmente a livello internazionale.

- Conosce qualche progetto del governo su questo fenomeno?

- So che la Forza Aerea creò il Progetto Blue Book alcuni anni fa facendo delle investigazioni in questo campo. Non ho partecipato a queste investigazioni e non ero membro del Progetto. Però so che sono state fatte delle investigazioni.

- E a conclusione del Progetto è stato detto che non esisteva niente dietro al fenomeno Ufo. Lei è d'accordo con questa affermazione?

- No, no, non sono affatto d'accordo!

- Perché?

- Penso che molta gente qualificata li abbia visti e perciò non si può dire che non esistano!

- Il Progetto SETI sta inviando segnali su altri pianeti. Pensa che avrà successo?

- Non ho un'opinione su questo. Certo è un Progetto meritevole. Il motivo per cui SETI è stato creato è perché la NASA ha stimato che vi siano oltre centomila potenziali pianeti abitabili nello spazio. Certo è assurdo pensare che Dio abbia creato la vita solo su questo pianeta.

- Come pensa che un contatto interplanetario possa cambiare l'umanità, cambiare le condizioni in cui viviamo? Quali sarebbero le implicazioni per tutti noi?

- Non credo che ci sarebbe un cambio immediato. Certo indicherebbe che sono più avanzati tecnologicamente e sicuramente ci aiuterebbero ad accelerare la nostra crescita tecnologica.

- Per concludere, ci dia un messaggio di speranza per questo programma spaziale e per l'umanità. Può l'umanità realizzarsi a livello cosmico?

- Quando sei nello spazio ti rendi conto che la Terra è un posto molto fragile. Sembra il più bel pianeta tra quelli che abbiamo potuto vedere e noi dovremmo saperlo proteggere. Certo è una vergogna che ci siano guerre quando potrebbe essere un posto pacifico e bello.

- Allora lei pensa che insieme dobbiamo aver cura del nostro fragile pianeta?

- Sì, penso che ne possiamo avere cura se collaboriamo a livello mondiale perché tutte le nazioni devono cooperare. Non si può avere una nazione che contamina a un livello e un'altra nazione che contamina a un altro livello. Dobbiamo autodisciplinarci e avere energia pulita, acqua pulita, un'esistenza più pulita. Abbiamo una parte del mondo che ha tanta acqua e un'altra parte che non ne ha. Possiamo risolvere questi problemi solo se collaboriamo tutti a livello mondiale.

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Astronaut Gordon Cooper Talks About UFOs



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NASA Gordon Cooper : UFOs are visiting the Earth



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MessaggioInviato: 22/01/2010, 10:06 
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Messaggio di cagliari79

Tratto da "Dossier Alieni" - http://www.edicolaweb.net/da230101.htm


Il caso Kauble


Un presunto rapimento coinvolge una famiglia dell’Indiana. Paralisi, missing time, malesseri, tumori scomparsi. Conferme da analisi mediche, un video e diverse fotografie. L' indagine di Budd Hopkins.


Debbie Jordan Kauble vive con i suoi due figli (che all’epoca dei fatti avevano tre e quattro anni) ed i suoi genitori ad Indianapolis, Indiana, negli Stati Uniti. Da ragazza le capitavano spesso strani fenomeni di poltergeist (fenomenologia paranormale, come oggetti che si muovono da soli, etc, ndr.), a cui si era abituata. Ma il 30 Giugno 1983 le accadde qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.


Colpita da una luce bianca

Quella sera d’estate Debbie stava uscendo per recarsi da un’amica a cucire dei vestiti, quando vide una luce brillante provenire dal cortile. La fece notare a sua madre, che poi salutò e se ne andò. Ma a casa dell’amica ricevette una telefonata: era la mamma, spaventata, che la voleva subito a casa. Debbie fece più in fretta possibile. Quando arrivò, prese il fucile, scarico, del padre e si mise a esplorare il cortile, poi, entrata in garage fu assalita da vampate di calore e non fece in tempo a pensare: "Dio, devo uscire da qui immediatamente!" che venne colpita al petto da una luce bianca e brillante. Era paralizzata, eppure ogni muscolo del suo corpo vibrava. Poteva muovere solo gli occhi. "Era come se vedessi continui flashes fotografici davanti ai miei occhi". Poi Debbie vide sei piccole figure dalla testa grande che si muovevano nel cortile in linea diagonale, ed entravano dentro una piccola nave ovoidale che si trovava a circa sei metri da lei. Quindi sentì che qualcosa di caldo e affilato penetrava nel suo orecchio destro, mentre una voce le diceva: "È una sfortuna che tu abbia dovuto provare questo dolore". Dopo la voce aggiunse: "È finita, adesso". Il pensiero di Debbie corse ai figli e subito, di rimando, qualcuno le rispose: "I tuoi bambini stanno bene". Poi, il nulla. Il suo ricordo successivo è quello di camminare nella veranda, con sua madre sulla porta. Istintivamente le disse: "Va tutto bene" e lei rispose: "Ora posso tornare a dormire". Un paio di giorni dopo trovarono dei segni nel cortile, esattamente dove era accaduto il fatto.

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Tracce ed esami medici

Debbie in seguito entrò in contatto con il famoso ricercatore e specialista di abductions Budd Hopkins, il quale investigò per tre anni sul suo caso, giungendo alla conclusione che quella notte del 1983 era successo qualcosa di straordinario.
Diverse prove fisiche scaturirono dalle indagini: da un lato i test medici evidenziarono sintomi quali perdita di capelli, allergie, battito cardiaco irregolare, eritemi inspiegabili, ghiandole ingrossate e febbri. Dall’altro, emersero prove più consistenti: Debbie superò il test della macchina della verità, e c’erano i segni nel cortile. Alcuni campioni di terreno mostravano un esaurimento del 60% circa del calcio nel suolo, in cui non è stata riscontrata alcuna forma vitale. Significativi, i fenomeni connessi che la stessa notte interessarono le case circostanti. I vicini riferirono di aver visto un’enorme fiammata rossastra proveniente dal cortile, di aver sentito un terribile boato e che le loro abitazioni tremarono, le luci si spensero, gli schermi delle televisioni divennero rossi prima di spegnersi, mentre gli animali domestici erano terrorizzati.
Debbie Kauble fu sottoposta a numerosi test medici e psicologici al Columbia Hospital di New York, dove le furono praticate un EEG e una TAC con contrasto. Dopo un esame completo, risultò una massa di qualche tipo nel suo utero, presumibilmente tumorale e si ritenne necessaria una visita specialistica, in seguito alla quale, dopo l’analisi agli ultrasuoni, venne fissata l’operazione per il lunedì successivo.


"Missing time" digitale

La sera del giovedì precedente l’operazione Debbie, seduta in salotto a guardare la Tv con il marito e due ospiti, notò una splendida luce brillante nel cielo, ad ovest sopra la fattoria. Tutti andarono fuori, con tanto di telecamera e una radiotrasmittente amatoriale a mano, per verificare di cosa potesse trattarsi.
Mentre il marito controllava in giro, tenendosi in contatto via radiotrasmittente, Debbie e i suoi ospiti continuavano a fissare la luce, constatando la presenza di altre luci rosse che sfrecciavano sulle loro teste e sulla casa. Improvvisamente, Debbie vide qualcosa che camminava verso il gruppetto, sulla strada a malapena illuminata dalla luna. Nella videocassetta (stavano filmando le luci nel cielo) si può sentire la voce della figlia della sua ospite che dice: "Mamma, cos’è che cammina sulla strada verso di noi?"

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A quel punto anche Debbie scorge la figura e inizia ad urlare. Non c’era luce a sufficienza perché quanto vedevano restasse impresso nel video, ma sembrava un essere alto circa un metro e mezzo, di colore chiaro, con il capo molto grande. "Alzò la testa in maniera buffa quando i nostri occhi si incontrarono - afferma Debbie - ricordo di aver pensato che doveva essere una specie di animale". Dalla figura, che aveva iniziato a muoversi all’indietro in modo strano, quasi meccanico, sembrò provenire un suono, un bip ritmico. Fu allora che il video balzò in avanti di 18 minuti e mezzo sullo screen clock della videocamera (l’orologio digitale che appare in sovraimpressione in alcune videocassette, ndr.). Si può sentire il marito di Debbie che comunica, tramite la radiotrasmittente, di vedere delle lame di luce colorata provenire dal cielo vero nord-est, nel punto dove si trovava Debbie con gli ospiti. Dopo di che l’esperienza ebbe termine. "Restammo svegli tutta la notte. Ci sentivamo molto strani, carcando di capire cosa ci era appena successo" sottolinea Debbie Kauble.


Incredibili sviluppi clinici

Qualche giorno la Kauble venne operata. Dopo la notte della "visita" si era sentita meglio, le emorragie erano cessate, ma era comunque decisa a portare a termine la cosa. Nella stanza d’ospedale, appena sveglia dall’anestesia il dottore stava esclamando: "Non avevi il cancro! Ho controllato tutto due volte, ma non ho potuto comunque salvare nulla". A Debbie furono asportati sia l’utero che le ovaie. Il dottore non riusciva a capacitarsi delle sue condizioni: "Eri completamente a pezzi, dilaniata internamente". Ma non aveva il cancro. La massa tumorale diagnosticata con gli ultrasuoni era scomparsa. Qualsiasi cosa fosse, ora era sparita, prima che il dottore avesse avuto la possibilità di rimuoverla. Ciò che colpiva maggiormente il medico erano le dimensioni dell’utero di Debbie: "Non posso credere che tu abbia avuto dei bambini - disse - è così piccolo che a malapena ho potuto metterci le mani per operare. La gravidanza che hai portato a termine è un vero miracolo". Ovviamente la massa rilevata dalla precedenti analisi poteva essere di varia natura, non escludendo l’ipotesi di un feto ibrido. Ma qualcosa era andata male, tanto da richiedere la sua rimozione prima che potesse essere scoperto. "O forse avevo davvero un qualche tipo di tumore maligno, e i miei piccoli amici lo hanno rimosso qualche giorno prima dell’operazione per salvarmi la vita", ipotizza Debbie, che interpreta comunque la sua esperienza sotto una luce positiva. "Credo che nessuno potrà mai trovare la risposta di questo mistero, ma mi va bene così. Sono solo grata per essere libera dal cancro, e di nuovo sana". Ora Debbie è convinta che, almeno in parte, le sue esperienze si siano svolte su un piano spirituale o psichico. "Non ci sono parole per descrivere le cose che ho vissuto e provato", dice. La maggior parte dei ricordi le sono tornati in mente senza volerlo, con il passare del tempo. L’ipnosi, in lei, ha solo affinato ricordi già presenti: "Rammento solo uno ‘spaccato’ di 15 minuti su un’esperienza di un’ora e mezza, e anche se forse non la ricorderò mai per intero, per me va bene. Se ora non ricordo ci deve essere un motivo, riuscirò a ricordare quando sarò pronta".
Debbie è cambiata: "Mi hanno terribilmente spaventato e a tratti mi sono sentita quasi morire, ma mi hanno spinta a diventare una persona più forte: non avevo altra scelta se volevo sopravvivere. Queste esperienze hanno aperto qualcosa dentro di me, nella mia mente. Qualcosa che vedo rinascere in tante persone, per molte ragioni diverse, in questi tempi. Qualcosa di profondo, spirituale e grandioso. Ho perso ogni interesse per la religione organizzata, i pensieri negativi e la carne rossa, e ho trovato la mia spiritualità e una nuova comprensione sul significato della vita, dell’amore, della fede e in Dio. I miei occhi e il mio cuore sono stati aperti da tutte queste cose strane, spaventose e meravigliose e per qualche ragione sento di essere stata veramente benedetta. Sono sopravvissuta a tutto questo e ora sono pronta per tutto ciò che l’Universo ha in serbo per me - o per tutti noi - in futuro".


Una strana esperienza

Erano circa le 20:30, quando sono uscita sulla veranda per fumare una sigaretta. Mi sono seduta sulla sedia a dondolo, dando la schiena alla strada e ai campi. Era buio e tra le nubi si intravedevano le stelle. La temperatura era di circa 30 gradi e c’era una leggera brezza. Mi sentivo calma e rilassata e pensavo ai recenti cambiamenti avvenuti nella mia vita (avevo nuovo lavoro) e di quanto ne fossi felice. Ero dimagrita e ne ero contenta, ma volevo perdere un altro po’ di peso, il mio corpo stava cambiando. Era ora!
Alle 20:33 la luce della tettoia (a sei metri da me) si è spenta con un lampo e dopo qualche istante si è riaccesa, mentre l’allarme del camion posteggiato nel vialetto ha emesso quattro beep consecutivi e il telefono ha fatto un mezzo squillo. In quel momento ho visto un lampo di luce brillante blu e bianca che veniva direttamente da sopra la mia testa, illuminato la veranda e tutto il cortile. È stata un’incredibile serie di eventi che ha avuto luogo contemporaneamente. Mi sono sentita come se all’improvviso fossi seduta al centro di un enorme tornado di energia statica sceso dall’alto. Mi sono afferrata fortemente ai braccioli della sedia, per paura di essere sollevata in aria. Ho chiuso gli occhi, ma anche così vedevo dei lampi di luce bianca nella mia testa. Il mio cervello sembrava percorso da massicce scosse elettriche, e i miei pensieri sono andati in pezzi. Ero nel panico, una sensazione molto familiare, eppure mi ha colto di sorpresa. Sentivo il mio corpo invaso da uno strano calore, il cuore che batteva irregolarmente, il pappagallo, nella sua gabbia alle spalle della casa che ripeteva sempre lo stesso verso. Era tutto al rallentatore, un’esperienza che credo sia durata circa 90 secondi. All’improvviso ho mollato i braccioli e sono rotolata giù con un movimento delicato. Mio marito era nel soggiorno, guardava la televisione e gli ho gridato: "L’hai visto? Che diavolo sta succedendo?" Mi ha guardato come se fossi matta. Aveva sentito l’allarme del camion e il telefono, ma non aveva visto il lampo di luce, né la luce nel cortile e il televisore funzionava bene. I dubbi mi hanno assalita, allora ho chiamato un amico, Forest, a Collinsville, Illinois, che potrebbe testimoniare quanto fossi fuori di me per la paura.
Sono tornata in veranda, portando il telefono con me. Ho visto altri due o tre lampi luminosi provenienti dall’alto e la luce della veranda ha iniziato a lampeggiare regolarmente. Ho detto a Forest che stava per succedere qualcosa. Nel giro di due minuti, tutti gli animali nelle vicinanze hanno iniziato a urlare contemporaneamente: strilli, stridii, ululati e vere e proprie urla. Sembrava un coro di una trentina di animali impazziti. Dave mi ha raggiunto, per vedere cosa stesse succedendo.


La sequenza di foto

Anche Forest, dall’altra parte del filo, mi ha confermato che sentiva quei suoni e mi ha consigliato di andare a prendere la mia macchina fotografica e scattare immagini nella direzione dalla quale venivano. L’ho fatto, con e senza flash. In due delle foto, in direzione della strada di fronte casa, si notano migliaia di piccolissimi punti luminosi che fluttuano nell’aria (insetti?) Dopo circa un minuto, una grande luce brillante è scesa su me e Dave dall’alto, ma la potevo vedere solo io, anche se non riuscivo a spiegarmi il motivo. Comunque, di certo lui sentiva qualcosa e si è spaventato molto, tanto da correre in casa. Io sono rimasta in veranda a parlare con Forest e gli ho detto che secondo me stava per succedere qualcosa di importante, che riguardava tutto il mondo, e che sarebbe accaduto nel giro si qualche giorno. Il panico era sparito, sapevo di non essere in pericolo. Parlavo con Forest e iniziavo a sentire dentro di me una strana calma, come se fossi in una specie di stato alterato, quasi di stordimento.
Poi sono andata a letto e tutto quello che mi viene in mente è un flash di qualcosa poco prima di addormentarmi, un’immagine che mi ha sbalordito. Un viso che mi scruta attraverso la finestra: un essere di luce con bocca e naso piccoli, e grandi occhi da cerbiatto, splendente di luce dorata. È stato molto strano, ma mi stava sorridendo e mi sono addormentata subito.
Dopo quella notte non è successo altro di sconvolgente. Di certo l’esperienza aveva avuto una forte influenza sulla mia mente.
Sono consapevole dei poteri e della vulnerabilità del cervello umano e so anche che i campi elettromagnetici possono influire sulla mente e sulle emozioni. Forse sono stata esposta (intenzionalmente o inavvertitamente) ad un qualche tipo di campo energetico che può aver causato una mia reazione, sia fisica che emotiva. E forse questi erano i risultati voluti, se si è trattato di una esposizione intenzionale.


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Il caso Cahill



Immagine Kelly Cahill, la donna australiana che ebbe un IR3 nel 1993.
Kelly Cahill è una donna australiana dal carattere forte. L'otto Agosto 1993 subì una tramuatica esperienza di abduction. Era sera e Kelly con il marito Andrew stavano tornando a casa dopo una visita ad amici. Attraversavano in auto la località di Eumemmerring Creek, a Belgrave, Victoria, circa trenta miglia fuori Melbourne. All'epoca Kelly aveva 25 anni e Andrew 31. Dietro di loro, ad una distanza di circa 100 metri, avevano notato la presenza di altre due macchine. Verso mezzanotte, i coniugi Cahill e gli occupanti degli altri veicoli osservarono delle strane luci, alte almeno il doppio degli alberi, che sembravano librarsi a circa 400 metri da loro. Guardando più attentamente, si accorsero che c'erano delle sagome all'interno delle luci. Kelly disse: "Guarda, ci sono delle persone là dentro." Dopo un attimo le luci si spensero e scomparvero in una manciata di secondi a est di Melbourne, o almeno così sembrò.

I fatti in realtà erano andati molto diversamente. Fu Kelly la prima ad accorgersi del Missing Time: sembravano essere passati solo dei secondi, ma Kelly ricordava bene che la prima volta che videro le luci la loro auto viaggiava a 110 Km orari, e subito dopo, quando gli oggetti sparirono, stavano marciando a soli 40 Km orari. Inoltre giunsero a casa alle 02.30, ed erano partiti alle 23.45. Di solito impiegavano circa 90 minuti per coprire quel tragitto. La sera stessa Kelly cominciò a perdere sangue dall'area vaginale (il suo ciclo mestruale era finito una settimana prima) e tanto copiosamente da dover mettere i propri vestiti a lavare. Mentre si svestiva Kelly si accorse con stupore di avere un segno triangolare rosso proprio sotto l'ombelico (il segno scomparve dopo alcuni mesi, ma la cicatrice rimane tuttora). Kelly cominciò a sospettare che tutto fosse connesso con il suo avvistamento, ma dato che aveva sofferto di problemi ginecologici fin dall'età di 16 anni, decise di non rivolgersi al proprio dottore. L'emorragia tuttavia continuò per circa tre settimane, al che Kelly si decise ad andare all'ospedale. Visti i sintomi i dottori pensarono che fosse incinta, ma i test risultarono negativi, e alla fine conclusero che aveva un'infezione all'utero. Anche il marito Andrew era turbato e benché continuasse ad insistere che non era accaduto nulla, alla battuta scherzosa di un amico sugli UFO rispose scuro in volto: "Non parleresti così se avessi visto quello che abbiamo visto Kelly e io!".
Poco tempo dopo, ripercorrendo casualmente la stessa strada che era stata teatro dell'avvistamento, Kelly ebbe dei flashback. La sua mente si sbloccò e poco dopo iniziò a ricordare tutto spontaneamente, ricostruendo l'accaduto.

Immagine In questa illustrazione, un artista ha ricostruito gli avvenimenti descritti da Kelly Quella notte Andrew aveva accostato la macchina al lato della strada e Kelly scese, cominciando a camminare verso l'UFO, che era atterrato in un campo vicino. L'oggetto aveva un diametro di circa 50 metri e emanava una luce blu ventralmente e di fronte. A quel punto Kelly notò due persone che attraversavano la strada, provenienti da una macchina posteggiata. Dopo pochi secondi, dall'UFO uscì un essere scuro, allampanato, alto circa due metri e dalla testa insolitamente grande. Kelly pensò che fosse possibile comunicare in qualche modo, ma qualche secondo dopo udì una frase (forse proveniente dall'essere alto), che suonava come "uccidiamoli" e fu presa dal panico. Arrivarono sette o otto altri esseri simili al primo, e Kelly avvertì delle ondate di energia in tutto il corpo. Cominciò ad urlare: "Loro...non hanno l'anima!" e solo allora gli occhi degli esseri divennero visibili: erano grandi, rotondi e rossi. Le entità "scivolarono" rapidamente sulla strada e si divisero in due gruppi: il primo si diresse verso gli altri testimoni, il secondo si mosse in direzione di Kelly e Andrew. All'improvviso lei avvertì un forte colpo allo stomaco e cadde supina sull'erba. Si mise seduta e prese a chiamare Andrew ad alta voce, scoprendo allibita di aver perso la vista. Cominciò a vomitare violentemente e avvertiva dei fischi nelle orecchie. Apparentemente le entità informarono Kelly (verbalmente) che non le avrebbero fatto del male, al che Andrew replicò: "E allora perché l'avete colpita?". Dopo qualche istante svenne e quando riprese i sensi era ancora cieca. La paura cedette il posto alla rabbia e si mise ad urlare "in nome di Dio...". L'ultima cosa che rammenta era di essere nuovamente seduta in macchina.

Decisa di andare a fondo della questione, in Ottobre Kelly riuscì a contattare John Auchettl, uno dei ricercatori UFO più stimati di tutta l'Australia. Kelly e Auchettl si incontrarono e dopo che la donna gli espose l'accaduto, Auchettl la sorprese, affermando che la sua esperienza non era poi così rara. Le ricerche seguenti di Auchettl rivelarono che il luogo dell'abduction si trovava sulla statale Belgrave-Hallam. Furono eseguiti dei test chimici del suolo in quella zona, che confermarono l'avvenimento. Erano presenti dei segni sul terreno lasciati probabilmente dai tre sostegni (tripode) dell'oggetto; e i livelli di magnetismo del luogo del presunto atterraggio erano superiori a quelli naturali, mentre il suolo era stato compattato. Auchettl scoprì che il terreno in questione aveva subito un forte disidratamento, cosa che indicava un brusco aumento di calore. Kelly era più che sicura che anche altre persone si trovavano sul posto al momento dei fatti, così Auchettl mise degli annunci sui giornali, invitando tutti quelli che credevano di aver visto un UFO a telefonargli. Ricevette molte chiamate, ma nessuna connessa al caso di Kelly, fino al 17 Novembre 1993 quando gli giunse conferma che altre tre persone si trovavano lì, quella notte. I coniugi Jane e Bill (che omettono il cognome) e la loro amica Glenda affermavano di aver viaggiato sulla statale Belgrave-Hallam l'otto Agosto 1993 e di aver visto un oggetto simile a quello segnalato da Kelly. Avevano fermato la macchina e videro numerose entità nel campo ed un'altra macchina dietro di loro. Bill (come Andrew) aveva pochissimi ricordi dell'avvenimento e non voleva rivelare la propria identità ai giornali, per timore di perdere il posto di lavoro. Si scoprì che anche questo gruppo arrivò a casa con circa due ore di ritardo, un vuoto temporale di cui non avevano alcun ricordo. Glenda e Jane ricordarono di aver visto un UFO nel campo, la macchina di Kelly e un'altra vettura dopo la loro (la terza), con un uomo alla guida.

Una volta scesi dalla macchina, Bill, Glenda e Jane si incamminarono verso l'UFO. Descrissero un grande oggetto appoggiato a terra su tre sostegni e diverse entità scure tutte intorno, mentre si poteva sentire un forte suono ronzante. Poi il nulla. Le donne ricordavano solo di essersi risvegliate in macchina. Auchettl sottopose allora i tre testimoni ad ipnosi regressiva. Le donne ricordarono di essere state legate ad un tavolo e di un'entità che stava loro a fianco, poi delle creature le settoposero ad un esame vaginale con degli "strumenti". Pur separate, le testimonianze delle due donne coincidevano su un fatto: si erano sentite in pericolo. Bill non fu in grado di fornire alcuna informazione, sebbene ricordasse che attorno a lui c'era "molta attività".
Dopo l'evento Glenda scoprì un brutto ematoma da legaccio sulla caviglia e decise di andare dal medico. Le due donne riscontrarono tre punti rossi all'interno delle gambe e un segno triangolare rosso sotto l'ombelico. Fecero una foto alla lesione di Glenda, mentre Bill riscontrò la perdita di un cerchio perfetto di capelli sulla nuca, subito dopo l'evento. I Cahill decisero di mettere tutto per iscritto, omettendo però alcuni particolari e in breve Kelly e la sua storia attirarono l'interesse dei ricercatori australiani.

Tra i ricordi di Jane emergeva spesso quello di un "drago rosso fluorescente passatole vicino nell'oscurità". Auchettl tenne questo particolare segreto fino all'Ottobre 1996 e inoltre non fece incontrare i vari testimoni fino al Giugno 1994. Ma il primo Ottobre 1996, durante un'intervista al periodico australiano Who, Auchettl e Kelly fecero cenno alla terza macchina e all'uomo alla sua guida. Dopo qualche tempo, il giornalista ricevette una lettera dalla moglie del presunto conducente dell'auto in questione, contenente dettagli sul caso che andavano oltre la semplice coincidenza. Tra l'altro, la signora (rimasta anonima) diceva: "So che non c'è modo di provare la presenza di mio marito sul luogo, ma posso fornire un particolare: sulla parte posteriore destra della macchina di mio marito (una 4X4, N.d.R.) è montata una ruota di scorta, protetta da una copertura di tela, su cui spicca un disegno, dipinto con materiale riflettente rosso, a forma di drago, l'ho fatto io a mano e non si trova in commercio, è unica. Potrebbe chiedere ai testimoni se l'hanno notata?" È chiaro che si trattava proprio dello stesso drago visto da Kelly Cahill, un dettaglio che allora non era ancora noto. L'automobilista non si fece mai vivo: impiegato presso il Victorian Government Law Department (Dipartimento Legale dello Stato di Victoria, N.d.R.), preferì mantenere l'anonimato.
Benché si continui a parlare principalmente di casi di IR4 con soggetti prelevati dalle loro stanze da letto, le esperienze notturne, per strada o a bordo di un'auto, sono frequenti. Vale rammentare i casi di Barney e Betty Hill, di Travis Walton, o dell'italiano Fortunato Zanfretta, avvenuti in condizioni simili. Nel caso Cahill, tutti i testimoni avevano subito un'esperienza traumatica e una parziale perdita di memoria. Il libro in cui Kelly ha raccontato la sua esperienza, Encounter, è stato accolto molto favorevolmente nel suo paese. Kelly ha iniziato a occuparsi di ricerche UFO.

http://www.strangedays.it/aliendream/08_casidirapimento.html


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Il caso Velez




Seppur risalente ad otto anni fa, questa intervista rilasciata a NOVA online da John Velez mantiene intatta tutta la sua importanza. Velez, uno dei più famosi e rispettati addotti americani, ha ricostruito sotto ipnosi le sue esperienze di contatto.
http://www.pbs.org/wgbh/nova/aliens/johnvelez.html

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Vorremmo subito chiederti a cosa somigliano questi alieni, come sono fatti...

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Ne ho visti di tre tipi differenti. I piccoli Grigi sono alti da 90 cm a un metro e dieci. La loro testa è a forma di pera rovesciata, con un mento appuntito e grandi occhi neri che girano sul lato della testa. Il corpo è sottile, magro, le braccia sembrano quasi di gomma. Non sono come le articolazioni di un bambino o qualcos’altro che abbiamo qui. Sono davvero magri e sottili.

Immagine
Un’altra tipologia di alieni è più piccola, sono alti forse 60 cm, ed indossano questi indumenti grezzi, sembrano fatti di iuta... ed hanno la pelle blu, o a volte porpora, comunque è molto scura (di solito vengono definiti Java, N.d.R.). Poi c’è una versione più alta dei Grigi descritti prima, con grandi occhi, che normalmente sono adibiti alle procedure mediche. Oppure, se c’é qualche comunicazione da fare, se ne incaricano loro.


Qual è la cosa che colpisce di più del loro aspetto?

Gli occhi. Oh, gli... (ride). Cosa ti colpisce? Gli occhi. Essi parlano con i loro occhi. Quando tu guardi nei loro occhi, ti ci potresti perdere. Sono molto profondi, e ti parlano. I loro occhi parlano. Comunicano con te tramite lo sguardo. Si avvicinano molto quando parlano. Vengono a pochi centimetri dal tuo viso, il loro volto è là. E i loro occhi sono tutto quello che vedi, ne avverti lo sguardo.


Descrivici, così come ti ricordi, alcuni dettagli del veicolo spaziale, sia da fuori che internamente.

Immagine
Bene, ebbi un avvistamento ravvicinato da sveglio (si trattava di un IR3, N.d.R.) nel 1978, quando vidi una luce. Era un’enorme luce senza forma, anche se la sagoma rammentava un po’ un pallone da football. Non era visibile un velivolo all’interno di questa luce, che si muoveva molto lentamente sopra il tetto di un edificio, ed era forse a... il velivolo doveva trovarsi circa a 20, 25 metri da me. Si muoveva molto lentamente e svanì dietro il tetto. Tempo dopo, durante una regressione ipnotica, ricordai di aver visto un vero e proprio velivolo. Si trattava del classico disco metallico a forma di piatto rovesciato, con una cupola sopra. C’era una luce rossa molto forte che gli ruotava in cima, e una verde in basso. Una volta vidi anche un velivolo triangolare, grosso e di color nero. Un’altra volta invece vidi una grossa sfera arancione di luce. Ma non so cosa ci fosse dentro la luce. Questi sono gli oggetti che ho ricordato tramite la regressione ipnotica.


Potresti dirci come inizia la tipica esperienza di abduction? I primi momenti, quando ti accorgi che sta accadendo qualcosa. Come ti senti fisicamente?

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Normalmente inizia con delle luci, oppure un suono basso e vibrante. La stanza viene inondata di luce. A volte alla luce si associano suoni bassi, oltre una sorta di sensazione di “elettricità” nell’aria. Quindi inizio a sentirmi molto, molto pesante - come se pesassi dieci tonnellate - oppure congelato, immobilizzato. A quel punto, di norma questi piccoli esseri, i Grigi che ho descritto prima, entrano nella stanza e mi portano a bordo del velivolo. Non sempre, ma spesso avviene una sorta di check-up del mio fisico, o una procedura del genere. Hanno preso diversi campioni di sperma da me. Inoltre mi hanno impiantato apparecchi di cui ignoro lo scopo e l’origine nel mio cervello e nel mio corpo. Di solito c’è sempre una sorta di comunicazione, nel corso dell’abduction. Mi sono state mostrate scene apocalittiche di distruzione della Terra, e i risultati del nostro inquinare e depredare il pianeta: alluvioni, incendi, disastri di ogni genere. Penso che mi mostrassero quelle scene perché rappresentavano il risultato del nostro interferire con l’ordine naturale del pianeta. Una tematica ricorrente nelle mie esperienze di abduction.


Parlaci ancora della parte iniziale dell’esperienza di abduction: quella sensazione di paralisi....

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Bene, penso che la maniera migliore di spiegarlo sia quella di raccontarvi una mia esperienza recente. Stavo tornando a casa una sera. Vidi una strana luce sopra un palazzo, che sparì dietro i tetti. Rammento che mentre scendevo dal palazzo, divenni molto spaventato e paranoico, sentendomi come se da un momento all’altro qualcuno o qualcosa stesse per saltare fuori da un cespuglio e aggredirmi o ferirmi in qualche modo. Quando mi trovai a soli tre o quattro metri dal portone di casa, da dietro delle piccole siepi che la costeggiavano, vidi sbucare tre o quattro piccoli esseri che si posizionarono proprio di fronte a me, in modo che potessi vederli. La mia prima reazione fu di confusione. Non sapevo cosa stavo guardando. Forse, qualche strano tipo di animali, forse gatti senza pelle. Non riuscivo a figurarmi di cosa si trattasse. Ma quando realizzai che non erano nulla di umano, il panico mi pervase, così intensamente da impedirmi di respirare o di muovermi. Non saprei dire se la paralisi che provai fosse provocata da loro mentalmente o se fu solo causata dalla mia paura, fatto sta che non mi potevo muovere. Ma è normale che i primi momenti di esperienze simile generino una confusione iniziale, quindi shock, paura e terrore. Poi una calma olimpica scende su di te. Diventi molto calmo. E provi la sensazione di riconoscerli. Rammentai di averli già visti in precedenza, e tutta la paura venne spazzata via.


Hai mai avuto un’esperienza in cui hai tentato di lottare o urlare? E se sì, come avvenne?

Sì, due volte. Venni prelevato dal mio letto una notte. Mi portarono fuori di casa. Questi esseri avevano letteralmente la capacità di attraversare muri, porte, oggetti solidi. Non so se grazie a qualche tipo di apparecchio o cos’altro, ma possono attraversare gli oggetti. E quando attraversammo il muro posteriore della mia casa, riguadagnai momentaneamente il mio normale stato di coscienza, e iniziai a combatterli con tutta la forza che avevo. Ero in uno stato di puro terrore e panico. Gli urlavo contro: “Questo è reale! Voialtri siete veri! Tutto questo sta accadendo davvero!” E uno dei piccoli esseri che vi ho descritto prima, quelli con la pelle blu, tirò fuori quella che sembrava una specie di antenna chiusa di un’automobile, e con essa mi toccò la fronte. Ne uscì una luce accecante. Il mio intero corpo divenne flaccido e molle, e divenni completamente incapace di reagire. Ma per quei pochi istanti ero lucidissimo e lottai. Erano davvero molto forti. Non riuscii a scappare, né riuscii a fargli male in alcun modo. Poi tirarono fuori questa specie di “pungolo da bestiame” per umani, che era un giocattolino davvero pratico.


Allora è probabile che tu sia stato coinvolto in esperienze che avevano a che fare con esperimenti genetici. Ne sei stato parte?

Sì. In diverse occasioni ricordo che mi ritrovai soggetto a delle procedure che riguardavano il prelievo di seme. Ero su di un tavolo operatorio, immobilizzato. Venivo indotto all’erezione, anche se dovete tenere a mente che non c’era passione sessuale o sentimenti collegati al fatto: era una procedura molto fredda. Rammento che mi sentivo molto rigido e dolorante nella zona inguinale. Essi avevano un apparecchio a forma di cono attaccato alla parete tramite un lungo tubo flessibile (lo stesso descritto da Strieber, visibile nel film Communion, N.d.R.). Lo piazzarono sui miei genitali. Sperimentai una sensazione di pizzicore elettrico, e poi l’orgasmo. Il seme veniva raccolto da quell’apparecchio. Gli alieni di solito esprimevano il loro compiacimento per il risultato: erano euforici. Dopo un’ora di procedure mediche, venni guidato in un’altra stanza attraverso una serie di corridoi. Appena entrato nella stanza, mi apparve completamente spoglia. Era rettangolare, e tutto, dalle pareti al soffitto, era in metallo. Niente sui muri. Poi le pareti si sollevarono verso il soffitto, rivelando file su file su file di contenitori. Non so se erano fatti di vetro, plexiglass o plastica, ma erano comunque recipienti, pieni di un liquido verde chiaro e luminoso, e ognuno conteneva, attaccato con fili e altro, un piccolo ibrido. Erano in sospensione là dentro, e per un secondo pensai che fossero solo dei “modelli”, senza vita. Invece venni inondato telepaticamente dalla presenza delle loro menti e delle loro intelligenze. Intendo dire che ero cosciente di essere in presenza di una intelligenza superiore, là. Ed essi erano coscienti della mia presenza, sapevano che ero là. Ma a guardarli, veniva da pensare che erano morti, sembravano dei modellini infilati in giare. Ci dovevano essere dieci o quindici file una sull’altra. E gli scaffali su cui stavano i recipienti erano profondi, entravano nel muro per un bel pezzo. Quindi là ci dovevano essere centinaia di quegli esseri. A quel punto, dalla parte opposta della stanza, sei di quelle creature aliene giunsero con un carrello. Tre di loro portavano dei bambini ibridi, due ognuno. Una creatura ne portava uno, e me lo mostrò. Me lo porse, chiedendomi se lo volevo prendere. Era molto piccolo, forse 25 centimetri, e sembrava molto fragile. Potevo tenerlo nelle mani chiuse a coppa. Avevo paura che mi cadesse. E a quel punto mi venne detto che questi sette esserini - che erano femmine, benché non vedessi genitali di sorta - erano la mia progenie.


Come te lo dissero?

Mi diedero quella creaturina e mi fu detto che quella che stavo tenendo nelle mani, e le altre sei in braccio a quelle “bambinaie”, erano mie.


Come fecero gli alieni a comunicartelo?

Sentii tutto nella mia mente. Essi comunicano telepaticamente. Ti trasmettono il pensiero, e tu lo senti nella tua testa. Quello che sentii allora nella mia mente e che ricordai in regressione ipnotica, è una specie di sussurro molto leggero e un po’ raschiante. Le loro voci sembrano bisbigli nella tua mente.


Ci puoi fare un esempio?Un esempio?

(ride) Certo! Sai, c’è sempre qualcuno che ti rassicura e ti calma. E quello che tu senti sussurrato da una voce delicata è: “Stai bene, nessuno ti farà del male, questo non ti farà male”. Sai, frasi rassicuranti di questo genere.


Cosa hai provato nel sapere che si trattava di esseri creati con il tuo seme, che li avevi generati tu?

Piansi. Ero terribilmente sconvolto. E lo sono ancora. Gli dissi: “Come possono essere mie? Esse (Velez non usa mai il termine “figlie”, N.d.R.) non sono umane! Non sembrano umane!” ed io ero terribilmente sconvolto perché sapevo che le avrebbero portate via da me, lontano. Non si trattava di una progenie che avrei potuto crescere, proteggere, tenere. Non avrei saputo come farlo, a ogni modo. Ma il senso di perdita era enorme.


C’è un disaccordo tra i ricercatori, come dovresti sapere, sui veri propositi di queste visite. Tu cosa pensi, perché gli alieni sono qui?

Beh, la mia è solo una congettura. Penso che nessuno lo sappia per certo, con l’eccezione degli alieni stessi e forse del vecchio Zio Sam (il Governo USA, N.d.R.), ma quelli non parlano. Personalmente penso che queste creature siano sempre state qui. Penso che il loro ruolo basilarmente sia sempre stato quello di prendersi cura di noi, una sorta di guardiani. Credo che la loro razza sia incapace di riprodursi da sola, e che abbiano vissuto una relazione simbiotica con la razza umana attraverso i secoli. Hanno bisogno di noi per riprodursi. Credo che gli ibridi siano proprio questo: solo altri di loro. Non ho l’autorità per dire se provengono da un altro pianeta o no - forse in origine - e quale sia il loro proposito ultimo. Certo, tutto questo potrebbe essere il preambolo di un’invasione, per quello che so. Ma la mia personale sensazione è che essi sono preoccupati per lo stato “fisico” del mondo. La Terra è in un guaio serio. E credo che siano anche terribilmente preoccupati per le nostre tendenze suicide, come razza. Quello che stanno facendo? Sai, noi ci stiamo dirigendo verso l’oblio senza preoccuparcene minimamente. E credo che loro siano stati forzati dagli eventi ad interagire.

http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/01/rapito-dagli-ufo-propongo-questa.html


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IL CASO DELL'UFO DELL'AZ284
Kent (UK), 21 Aprile 1991
- Dagli archivi di S.M. britannica -



Si tratta di un evento accaduto a circa le 20:00 GMT del 21 aprile del 1991 all'MD80 dell'Alitalia I-DAWC che stava effettuando il volo AZ284 da Linate a Londra Heatrow.
Mentre il velivolo aveva già cominciato la discesa e si trovava a 22.200 piedi il Comandante Zaghetti avvista un oggetto, avverte immediatamente il suo Primo Ufficiale, ed entrambi osservano per 3-4 secondi un oggetto molto simile ad un missile ma senza alcuna fiamma o gas di scarico, che li oltrepassa più in alto di circa 300 metri, procedendo su una rotta opposta a quella dell'aereo (che era circa 320 gradi).
L'operatore del controllo radar, interrogato appena l'oggetto ha oltrepassato l'aereo, afferma di avere sul suo schermo una eco sconosciuta a circa 10 miglia nautiche dall'aereo.

Gli originali di questi documenti provengono dagli archivi UFO del Ministero della Difesa del Regno Unito, il cui indirizzo è:
http://www.nationalarchives.gov.uk/rele ... epage=news
che però adesso sono a pagamento.

Ma gli stessi documento sono disponibili gratuitamente sul sito di The black Vault all'indirizzo http://community.theblackvault.com/arti ... -Documents .
Gli originali dei documenti attinenti al caso del volo AZ284 che ho tradotto si trovano alla voce DEFE 24/1940/1, rispettivamente:
- il rapporto del Com.te Zaghetti a pagina 92,
- l'appunto del Ministero della Difea alla RAF a pagina 108.


Rapporto di mancata collisione redatto dal Com.te Zaghetti - originale in inglese

http://www.freewebs.com/paolog/casi/az2 ... rtoori.pdf


Rapporto di mancata collisione redatto dal Com.te Zaghetti - tradotto in italiano da PaoloG

Immagine


Appunto in cui il MinDifesa britannico informa la RAF di non essere in grado di identificare l'oggetto - originale in inglese

http://www.freewebs.com/paolog/casi/az284/az284-3.pdf


Appunto in cui il MinDifesa britannico informa la RAF di non essere in grado di identificare l'oggetto - tradotto in italiano da PaoloG

Immagine


Mappa che illustra il punto dove è avvenuto l'incontro con l'UFO

Immagine


___________________________________________________________________
___________________________________________________________________


Cita:
Paolog ha scritto:

Stavo facendo delle considerazioni su quello che potrebbero essere le dimensioni dell'oggetto che ha sfiorato l'AZ284.

Il Com.te Zaghetti ha riferito che l'oggetto gli è passato sopra di 1.000 piedi e ne ha stimate le dimensioni intorno ai 3 metri.
Considerato che lo hanno avuto in vista per tre-quattro secondi, quindi certo non molto a lungo, e che comunque, pur andando a 380 nodi di TAS è riuscito a percepirne il colore marrone chiaro anche se tanta luce non ci doveva più essere a quell'ora, mi chiedo se veramente le dimensioni di tale oggetto dovessero essere quelle stimante dal Comandante.

Oltre a questo, considerando anche che l'operatore radar di Londra ACC ha potuto osservare una eco sconosciuta (immagino che l'avesse definita sconosciuta perchè non accompagnata dalla eco secondaria prodotta dal transponder...) mi chiedo e ti chiedo specificamente:

Date le condizioni del caso in oggetto, potrebbe un oggetto di 3 metri di lunghezza, con sezione rotonda e forma fusiforme quindi senza ali ed impennaggi vari, produrre una eco primaria facilmente osservabile sullo schermo del radar di Londra Controllo, o ci vorrebbe qualcosa di più "sostanzioso"??

Mi rendo conto che per dare una risposta con una certa precisione occorrerebbe conoscere molti altri fattori, ma anche solo una stima derivante dalla tua grande esperienza sarebbe comunque illuminante.


Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
Comunque, tornando a noi, vista la distanza dal radar di avvicinamento (o di quello del Controllo Aereo, se era ancora con lui) ritengo impossibile notare un Oggetto di simile grandezza ad una distanza di oltre 5/6 Km!
Troppo piccolo. Io, al poligono, riuscivo a seguire missli più o meno della stessa grandezza dell'Oggetto ma fino a 4 Km di disrtanza, e poi svanivano (e dovevo anche conoscere da dove partivano!).
Quindi o l'Oggetto era più grande o emanava qualcosa che moltiplicava l'Eco"... (Che ritengo strano, perchè questo si fa con la "guerra elettronica"per ingannare il nemico; ma qui parliamo di ben Altra cosa ...).
Pensa che si fa fatica già a seguire un F-16 (che non è "stealth"!) a 40 Km ....!


Cita:
Paolog ha scritto:

Non sono certo uno specialista nel settore, ma così a naso mi dava l'idea che un oggetto di tre metri descritto come simile ad un missile, senza ali alettoni o impennaggi vari, difficilmente potesse produrre da diverse decine di miglia di distanza una eco distinguibile.

Quindi penso si possa affermare che verosimilmente l'oggetto doveva avere dimensioni maggiori di quelle citate dal Com.te Zaghetti, che ad occhio e croce azzarderei come paragonabili a quelle di un normale aereo da trasporto passeggeri.




[align=right]Fonte: http://www.freewebs.com/paolog/casi/az284/az284.htm[/align]


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cagliari79 ha scritto:

Eco del mondo, luglio 1950, anno IV, n° 47



Il caso Chiles-Whitted



Alle 2,45 di un mattino del luglio 1948 un DC.3 della Eastern Airlines, pilotato dal Comandante Clarence Shipe Chiles e dal secondo J.B. Whitted si trovava alla quota di 1500 metri, circa 30 chilometri a Sud-Ovest di Montgomery, Alabama, in rotta da Houston a New York. C’erano un notevole chiaro di luna e piccole nubi sparse sulla rotta. Erano stati preannunciati temporali, di cui i due piloti già sentivano le prime scariche nella cuffia. “Noi stavamo osservando proprio da quella parte”, dice il Comandante Chiles, "quando vedemmo sulla nostra destra e poco più in alto di noi, un chiarore; poco dopo esso prese l’aspetto di un lungo razzo, abbastanza lontano da noi. Poi diventò più grande e salì. Lo giudicammo lungo una trentina di metri, con una enorme fusoliera, grande circa tre volte quella di un B.29". "E' troppo grande per essere un razzo", disse Whitted" che razza di ordigno sarà?". "Aveva due file di finestrini ed aveva tutto l’aspetto di una fusoliera a doppia parete. Le luci che vedevamo erano terribilmente bianche, come quelle di una fiamma a gas; erano le luci più bianche che avessi mai visto. La sua prua si prolungava in una lunga e sottile antenna che gli dava l'aspetto di un ordigno radar comandato; ed anche il suo comportamento fece pensare ad un radar comandato in quanto, quando fu più vicino a noi, si impennò rapidamente e scomparve in una rapida cabrata". Entrambi i velivoli accostarono sulla propria sinistra. Quello misterioso passò circa 200 metri alla destra e sopra del velivolo di linea. "Poi, come se il pilota ci avesse visto e manovrasse per evitarci, dalla sua parte posteriore apparvero enormi vampate ed esso cabrò nelle nubi, mentre la sua scia scuoteva il nostro DC.3". L'apparecchio, senza ali, sembrava avesse una cabina di pilotaggio nella parte anteriore della sua affusolata fusoliera. La cabina era illuminata molto intensamente, mentre la fusoliera aveva la luminosità di una fiamma al magnesio. "Non scorgemmo persone a bordo", dice Chiles, "i fianchi della cabina apparivano luminescenti, di un bagliore intenso, violetto, che si estendeva da prua a poppa, ed aveva l’aspetto di una luce fluorescente. Gli scarichi avevano un color rosso-arancio, più chiaro vicino ai bordi esterni". Tanto Chiles che Whitted erano concordi nell'affermare che le fiamme degli scarichi si prolungavano per dieci-quindici metri dietro il velivolo e divennero più intense quando esso salì nelle nubi. La velocità stimata era di 1200/1500 Km/h. Subito dopo la scomparsa del velivolo misterioso Chiles lasciò i comandi a Whitted ed andò nella cabina dei passeggeri, per chiedere se nessuno avesse notato qualcosa. L'unico passeggero che non dormiva disse di aver osservato una luce intensissima, che dapprima gli aveva fatto pensare ad un fulmine. Si rese conto che doveva trattarsi d'altro quando la vide procedere in linea retta e scomparire senza alcun tuono; notò anche che tale luce era molto più rossa di quella dei fulmini. Egli però non vide alcuna sagoma o contorno di aeroplano o di altro oggetto. L'intensità della luce era tale che provocò un temporaneo abbagliamento ai due piloti, i quali dovettero accendere le luci in cabina per poter leggere gli strumenti.

Fin qui l’articolo del mensile “Eco del Mondo” del luglio 1950. Per completezza di articolo si può aggiungere che l’avvistamento è avvenuto il giorno 24 luglio 1948 e che la spiegazione dell’epoca fu che i piloti videro "una straordinaria meteora". Tesi fornita dall'allora consulente scientifico del "Project Sign", professor Joseph Allen Hynek. Ecco sotto per concludere alcuni documenti declassificati sul caso, due con i disegni dell’oggetto e una scheda sommaria dell’avvistamento. I documenti fanno parte dell’archivio del “Project Bluebook”

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http://centroufologicotaranto.wordpress ... -del-1948/



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cagliari79 ha scritto:

Rivista “Astronautics ed Aeronautics” - Luglio 1971



INCONTRO CON UFO N. 1

Caso esemplificativo selezionato dal sottocomitato UFO dell’AIAA



Nell’articolo “Valutazione del problema UFO”, nel numero di novembre 1970 su questa rivista alle pagine 49-51, il Sottocomitato aveva promesso di fornire ai membri di questa Associazione un’opportunità per farsi un’opinione in merito al tipo di osservazioni che formano il cuore della controversia UFO.
Il caso scelto per l’occasione, verificatosi il 17 luglio 1957, é trattato nel Rapporto Condon (Condon, E.U., 1969, Scientific Study on Unidentified Flying Objects, Bantam Books Editore, N.Y., pagine 56-58, 136-139, 260-266, 750, 877-894). Durante lo studio effettuato dal gruppo dell’Università del Colorado non fu possibile individuare i relativi documenti a causa di un errore nelle date. Inoltre, le analisi radar e meteo furono realizzate per il 19 settembre 1957 anziché il 17 luglio 1957. Le conclusioni formulate dai membri del Comitato Condon sono le seguenti:
1. Se il rapporto è accurato, descrive un fenomeno insolito, intrigante e sconcertante che, in assenza di informazioni supplementari, deve essere classificato come non identificato (Condon, pag. 57).
2. Non essendo disponibili ulteriori informazioni, non è possibile raggiungere conclusioni definitive. Dal punto di vista della propagazione [questa frase è basata su date non corrette] questo avvistamento deve essere provvisoriamente classificato come sconosciuto (Thayer, pag. 139).
3. Se è mai esistito un eventuale rapporto sull’incidente, redatto a suo tempo nel 1957 dall’equipaggio dell’aereo o dal personale del Servizio Informazioni dell’Aeronautica, non sembrano rimanerne tracce oggi. I filmati dei tracciati radar di bordo ed altri dati che si affermano vennero registrati durante l’incidente non sono mai apparentemente esistiti. La valutazione dell’episodio deve necessariamente basarsi sulle ricostruzioni degli eventi a distanza di dieci anni dai fatti. Tali descrizioni non consentono l’identificazione del fenomeno (Craig, pag. 265).
4. Dopo revisione collettiva, la conclusione unanime è stata che l’oggetto non era un plasma né un fenomeno di luminescenza dell’atmosfera. (Altshuler, pag. 750).
Successivamente il sig. James McDonald è riuscito ad individuare i documenti relativi al caso, a correggere le date del volo ed a trarre ulteriori informazioni da tali documenti, nonché da interviste personali da lui effettuate con i membri dell’equipaggio. Su richiesta del Sottocomitato UFO, il sig. McDonald descrive il caso nel seguente articolo, da cui il lettore potrà liberamente trarre le sue conclusioni.
L’accuratezza del rapporto è stata confermata dal Comandante del velivolo, il Ten. Col. Lewis D. Chase dell’Aeronautica USA (oggi pensionato) con una lettera indirizzata al Sottocomitato.
Questo caso esemplificativo può essere utile per evidenziare le difficoltà che si incontrano nel decidere se la questione UFO può rappresentare o meno un problema scientifico.

Osservazioni di un Oggetto Non Identificato nella parte Meridionale-Centrale degli Stati Uniti da parte dell’USAF, in data 17 luglio 1957

Sommario
Un velivolo RB-47 dell’Aeronautica de-gli USA, equipaggiato con apparati di Contromisure Elettroniche (ECM) e con sei ufficiali di equipaggio, fu seguito da un oggetto non identificato per una di-stanza di ben oltre 700 miglia e per un periodo di tempo di un’ora e mezzo mentre si trovava in volo sul Mississippi, attraverso la Louisiana e Texas fino nell’Oklahoma. L’oggetto fu visto in diverse riprese dal personale ai comandi come una luce di elevata intensità, fu seguito dai radar a terra ed avvistato sugli apparati ECM a bordo dell’RB-47.
Di particolare interesse in questo caso sono le numerose ricorrenze di avvistamenti e sparizioni simultanee su tutti e tre i distinti e fisicamente separati “canali”, nonché la inusitata rapidità delle manovre effettuate, che andava ben oltre qualsiasi esperienza dell’equipaggio.

Introduzione
Nelle prime ore del mattino del 17 luglio 1957 un RB-47 partito dalla base dell’USAF di Forbes a Topeka nello stato del Kansas, si trovava in volo per effet-tuare una missione composita che comprendeva esercitazioni a fuoco sull’area del Texas-Golfo del Messico, esercitazioni di aeronavigazione sul Golfo ed infine esercitazioni ECM (ovvero di contromisure elettroniche) previste nel corso della tratta di rientro attraverso la parte meridionale-centrale degli Stati Uniti. L’RB-47 aveva un equipaggio di sei uomini, tre dei quali erano ufficiali specializzati nella guerra elettronica ai comandi degli apparati ECM, siti nella parte posteriore del velivolo. I loro nomi sono i seguenti: Lewis D. Chase, pilota; Ja-mes H. McCoid, copilota; Thomas H. Henlay, navigatore; John J, Provenzano, al Monitor 1; Frank B. McClure, al Monitor 2; Walter A. Tuchscherer, al Monitor 3. Per questa descrizione mi baserò sulle risultanze delle mie interviste all’equipaggio e sui documenti che sono riuscito a reperire. Questi consistono in un messaggio TWX di 3 pagine dal 745mo ACWRON di Duncanville, Texas protocollato il 17 luglio 1957 alle 1557Z ed un sommario di quattro pagine redatto da E. T. Piwetz, Ufficiale del Servizio Informazioni dell’USAF, 55mo Reparto Ricognizione, Base USAF di Forbes, e trasmesso al Quartiere Generale dell’ADC alla base di Ent, Colorado, in ottemperanza ad una richiesta del 15 agosto da parte del Col. F. T. Jeep, direttore del Servizio Informazioni presso l’ADC. Tale sommario, assieme ad un Rapporto di Osservazioni di dodici pagine fu trasmesso il 17 novembre al Progetto Blue Book, e fu evidentemente la prima documentazione che il Progetto ricevette sul caso. Il rapporto di dodici pagine (AISOP n. 2) fu preparato dal Magg. Chase il 10 settembre e contiene diversi punti di interesse che non compaiono in altri documenti sul caso. Vi sono infatti precisi riferimenti temporali, geografici ed altre circostanze, ed in generale il documento ha il pregio di essere stato redatto quando tutti i dettagli degli eventi erano ancora freschi nella mente dei membri dell’equipaggio.

Luglio 1971 67
Prima di descrivere il primo contatto ECM è necessario descrivere brevemente la natura dei sistemi ECM coin-volti (i dettagli non sono più classificati, anche se tutti i documenti inerenti al caso recavano inizialmente la classifica SEGRETO.) L’RB-47 del caso era dotato di tre sistemi Indicatori di Direzione (DF) passivi che servivano a determinare le coordinate dei radar di terra nemici, nonché le loro caratteristiche a livello degli impulsi radio emessi. Il ricevitore, o Monitor, numero 2 ai cui comandi si trovava McClure era un apparato ricevitore ALA-6 con antenne in configurazione Back-to-Back (ovvero unite per la parte posteriore) ospitate sotto la pancia dell’RB-47 che, ruotando a 150 o 300 giri al minuto, effettuando la scansione in azimut (ovvero in orizzontale). Si noti che questo significa che erano in grado di esaminare un radar di terra distante con una cadenza di 10 volte in un secondo. La banda di frequenza sulla quale operava si estendeva da 1.000 a 7.500 MHz. All’interno del velivolo i segnali ricevuti dall’ALA-6 venivano processati in un ricevitore radar APR-9 ed in un analizzatore di impulsi ALA-5. I successivi riferimenti al Monitor n. 2 sottintendono l’insieme dei citati sistemi.

Il Monitor n. 1
Il Monitor n. 1 ai cui comandi si trovava Provenzano, era un sistema Indicatore di Direzione (DF) APD-4 con due antenne fisse montate sotto le estremità alari, ed operava a frequenze più elevate. Il Monitor n. 3, che copriva la gamma di frequenze da 30 a 1000 MHz aveva Tuchscherer ai comandi e, non essendo stato interessato dagli eventi, non verrà qui descritto. Allo stesso modo le comunicazioni nella banda delle VHF non furono interessate dal fenomeno.
Per maggior chiarezza occorre ricordare che gli Indicatori di Direzione (DF) non sono radar e non emettono segnali destinati a rimbalzare su bersagli lontani. Essi lavorano in modo passivo ricevendo solamente i segnali emessi da altri radar ed analizzandone le “firme”, ovvero le distintive caratteristiche radioelettriche. Ricevendo il segnale di un radar distante, lo schermo dell’apparato visualizza un impulso, o una tacca a seconda del tipo di schermo, in una posizione azimutale corrispondente al rilevamento relativo del radar, espresso nel sistema delle coordinate del velivolo. Nel caso di un radar di terra fisso al quale l’aereo si avvicina di lato, la tacca viene inizialmente visualizzata sulla parte superiore dello schermo per poi muoversi verso il basso (down-scope) man mano che l’aereo si sposta. Questo è un punto da tenere bene a mente nell’interpretare la successiva descrizione dei fatti.
Avendo completato l’esercitazione di navigazione sul golfo del Messico, Chase fece rotta verso la costa del Mississippi volando ad una quota di 34.500 piedi (circa 10.500 metri) ad una velocità di circa 0.75 Mach (258 nodi indicati, corrispondenti ad una velocità rispetto al suolo di 500 miglia all’ora). Il tempo era perfetto e praticamente senza nubi per effetto di una vasta area di altra pressione che si estendeva fino alla troposfera, e non vi erano temporali o precipitazioni di sorta lungo l’intera rotta. Poco dopo avere oltrepassato il punto indicato con A nella mappa di pag. 68, in corrispondenza della costa vicino a Gulfport, McClure notò sul Monitor n. 2 un segnale nella posizione delle ore 5 (nella parte posteriore del fascio di destra). Gli parve di stare ricevendo il segnale di un radar di terra. Avendo quindi notato che il segnale sembrava muoversi verso la parte superiore dello schermo (up-scope) McClure formulò l’ipotesi che si trattasse del segnale di un radar di terra sito a nordovest dell’aereo che, per una qualche indefinita ragione di natura elettronica, veniva rappresentato dallo strumento con una ambiguità di 180 gradi. Ma quando osservò la traccia, che, dopo avere effettuato il movimento verso l’alto, attraversò la rotta dell’RB-47 e, situatasi sul lato sinistro, cominciò a muoversi verso la parte bassa dello schermo (down-scope), McClure, incapace di trovare una spiegazione ad un tale evento, affermò di avere scartato l’ipotesi dell’ambiguità di 180 gradi.
Fortunatamente egli aveva esaminato le caratteristiche del segnale prima che questo scomparisse dal lato sinistro dello schermo. Discutendo con me di questo episodio, egli ricordò che la frequenza era vicina a 2.800 MHz e ricordò anche che trovò particolarmente strano il fatto che il segnale presentava parametri di ampiezza dell’impulso (pulse width) e frequenza di ripetizione degli impulsi (PRF) molto simili a quelli di un tipico radar di ricerca terrestre in Banda S. Si ricordò anche che aveva una velocità di rotazione simulata che pareva normale. Forse a causa delle forti somiglianze con le caratteristiche di apparati terrestri di vasta diffusione come il CPS-6B, Mc-Clure in quell’occasione non avvertì del fatto nessun membro dell’equipaggio. Si sarebbe poi appurato in un secondo tempo che il Monitor n. 1 non stava lavorando sulla frequenza in questione, mentre il n. 3 non poteva lavorare su tale banda, come McClure e gli altri mi fecero notare.
Vengono di seguito riportate le informazioni contenute nel rapporto informativo preparato dall’Ufficiale del Servizio In-formazioni dell’USAF, reparto COM-STRATRECONWG 55 della base di Forbes, riguardante questa parte dell’incidente che ha coinvolto il velivolo (il cui indicativo di chiamata per le comunicazioni radio era “Lacy 17”);

Rapporto:
Operatore di ricognizione ECM 2 di Lacy 17, aereo RB-47, intercettava circa a Meridian, Mississippi, un segnale con le seguenti caratteristiche: frequenza da 2.995 a 3.000 MHz ; larghezza impulso di 2,0 microsecondi; frequenza di ripetizione degli impulsi 600 cicli al secondo; rotazione 4 volte al secondo; polarizzazione verticale. Il segnale si è mosso rapidamente verso l’alto dello schermo dell’apparato Indicatore di Direzione indicando una sorgente di segnale in rapido movimento. Il segnale fu abbandonato dopo l’osservazione…

Primo contatto visuale
Se null’altro fosse successo nel corso del volo che indicasse che un qualche oggetto insolito si trovava in prossimità dell’RB-47, probabilmente le osservazioni di McClure sarebbero sicuramente passate sotto silenzio e sarebbero state rapidamente dimenticate anche da egli stesso. Era sconcertato, ma sempre incline a ritenere che si dovesse trattare di un qualche problema di natura elettronica.
Il piano di volo prevedeva quindi una virata ad ovest fra Meridian e Jackson, Mississippi (Punto B) con esercitazioni in cui gli ufficiali addetti alla guerra elettronica effettuavano operazioni ECM simulate contro radar di terra noti. Le annotazioni effettuate sul momento confermano ciò che Chase e McCoid mi avrebbero poi descritto molto più vividamente, e con maggiori dettagli, sugli strani eventi che si sarebbero verificati.
Essi virarono assumendo una rotta vera di 265 gradi, sempre alla velocità di 0,75 Mach ed alla quota di 34.500 piedi (10,5 Km). Alle 1010Z il Maggiore Chase, seduto nel sedile anteriore, avvistò quello che in un primo momento gli parvero le luci di atterraggio di un altro jet che gli si avvicinava velocemente provenendo all’incirca dalla posizione delle ore 11 a circa la stessa quota del-l’RB-47 (o forse un po’ più alto). Avvisò del fatto McCoid, segnalando l’assenza di luci di navigazione e, mentre l’intensa luce bianco-bluastra continuava ad avvicinarsi rapidamente, avvisò mediante l’interfono di bordo il resto dell’equipaggio di tenersi pronto per delle improvvise manovre evasive. Ma prima che egli potesse mettere in atto una qualsiasi manovra, lui e McCoid videro la luce brillante cambiare direzione quasi istantaneamente, passando in un attimo dalla parte sinistra a quella destra ad una velocità angolare che Chase mi disse di non avere mai osservato nei suoi 20 anni di volo, prima e dopo dell’incidente. La sorgente luminosa si era mossa con estrema rapidità dalla posizione delle ore 11 a quella delle ore 2, quindi era svanita. Il resoconto scritto riempito da Chase come parte dell’interrogatorio successivo allo svolgimento dei fatti indica la posizione dell’RB-47 al momento del primo avvistamento delle 1010Z sulle coordinate 32.00N e 91.28W, ovvero nelle vicinanze di Winnsboro (Punto C).

La descrizione dei fatti ottenuta nel corso delle interviste del 1969 con questi ufficiali è pienamente supportata dal rapporto originale redatto del Servizio Informazioni dell’USAF:
Alle 10101Z comandante aereo avvista per prima cosa una luce bianca molto intesa con tinta bluastra ad ore 11 rispetto al suo velivolo che attraversa la rotta situandosi a circa posizione ore 2,30; anche copilota osserva passaggio ad ore 2,30 da dove apparentemente sparisce.
Durante il volo Chase non osservò alcuna anomalia nella girobussola.
Azioni sull’area del Texas-Louisiana
Subito dopo la scomparsa della sorgente luminosa, Chase e McCoid cominciarono a discutere dell’avvenimento all’interfono, con il resto dell’equipaggio, già allertato, che ascoltava. McClure, ricordando lo strano segnale che aveva ricevuto col suo ALA-6 vicino a Gulf-port, informò per la prima volta dell’avvenuto e sintonizzò il suo monitor per esplorare la banda intorno ai 3.000 MHz.
Così facendo trovò un forte segnale a 3.000 MHz proveniente all’incirca dalla posizione delle loro ore 2, esattamente il rilevamento del punto nel quale la sorgente luminosa sconosciuta si era spenta qualche momento prima.
Provenzano mi disse che subito dopo verificarono il corretto funzionamento del Monitor n. 2 ricevendo stazioni radar di frequenza nota, per assicurarsi che non si trattasse di un malfunzionamento del loro apparato; la verifica con-fermò che tutti gli apparati funzionavano perfettamente.
Quindi sintonizzò il suo Monitor n. 1 sui 3.000 MHz e pure lui ricevette un segnale dallo stesso rilevamento. Rimaneva naturalmente la possibilità del caso fortuito di un segnale proveniente da un radar di terra sito in quella direzione ma, man mano che l’RB-47 proseguiva nella sua rotta verso ovest a circa 500 miglia all’ora, il rilevamento relativo della radiosorgente a 3.000 MHz là fuori nell’oscurità non si mosse verso il basso dello schermo come sarebbe successo per una qualsiasi stazione radar di terra, ma mantenne un rilevamento costante.
Notai come questo episodio ed i seguenti fossero ancora ben vivi nelle menti di tutti gli uomini, per quanto i loro ricordi si diversificassero per particolari di minore importanza, in base alle attività alle quali essi erano intenti al momento. Chase allora aumentò la potenza dei motori portandola al massimo valore consentito, ma il rilevamento del-la radiosorgente a 3.000 MHz non mutò. Attraversarono la Louisiana diretti verso la parte est del Texas sempre con l’oggetto che manteneva la stessa posizione rispetto all’aereo. Entrarono quindi nell’area di copertura radar del 745mo ACWRON di Duncanville nel Texas ed a quel punto Chase, abbandonata la sua iniziale riluttanza a richiamare l’attenzione su una tale questione, contattò la stazione (indicativo di chiamata radio “Utah”). Diversi degli uomini mi fecero notare che a quel punto l’equipaggio stava cominciando ad accusare segni di disagio; questa fase dell’incidente viene descritta in modo conciso nel seguente estratto del rapporto informativo a cura dei Servizi di Informazione dell’USAF:
Comandante del velivolo informò equipaggio, ed operatore ECM n. 2 cercò e trovò a circa le 1030Z segnale sopra descritto ad un rilevamento relativo di 070 gradi; alle 1035Z ad un rilevamento di 068 gradi ed alle 1038 al rilevamento relativo di 040 gradi.
Si noti che la tempistica sopra descritta sembrerebbe indicare che McClure non avesse pensato subito ad effettuare il controllo del suo ALA-6, e che invece sarebbero trascorsi all’incirca 20 minuti prima che vi avesse provveduto. Si noti inoltre che alle 1038Z la radiosorgente sconosciuta a 3.000 MHz si stava muovendo verso la parte superiore dello schermo rispetto alle 500 miglia all’ora dell’RB-47.

Il rapporto informativo così continua:
Alle 1039Z comandante avvista forte luce che stima trovarsi 5.000 piedi sotto velivolo in posizione di circa ore 2. La quota dell’aereo era 34.500 piedi con tempo perfettamente chiaro. Per quanto il comandante non potesse determinare forma o dimensioni oggetto, ebbe netta impressione che la luce emanasse dalla parte superiore.
A circa 1040 Operatore ECM n. 2 informò che riceveva due segnali ai rilevamenti relativi di 040 e 070 gradi. Comandante velivolo e copilota avvistarono questi due oggetti in medesimo momento con stesso colore rosso. Comandante fu autorizzato ad ignorare piano di volo e seguire oggetto. Notificò il sito ADC di Utah e richiese ogni possibile assistenza. Alle 1042Z l’ECM n. 2 aveva un solo oggetto al rilevamento relativo di 020 gradi.
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Nel corso delle mie interviste con l’equipaggio ho trovato discrepanze nelle memorie degli uomini in merito ad alcuni dei punti sopra citati. McCoid si ricordò che la fonte luminosa si mosse occasionalmente in modo brusco spostandosi dal lato destro a quello sinistro e viceversa. Chase ricordò che essi avevano contattato Utah (anche se lui ricordava il GCI di Carswell) prima dei su ci-tati eventi, e che Utah aveva inquadrato l’oggetto da terra nel periodo in cui questo si mosse verso l’alto dello schermo e riapparve alla vista. Come si vedrà oltre, il resoconto dell’epoca chiarisce che Utah non inquadrò l’oggetto sconosciuto che fino ad un momento dopo, quando l’aereo aveva virato a nordovest passando fra Dallas e Fort Worth. Chase mi riferì di avere ottenuto l’autorizzazione della FAA (Ente dell’Aviazione Civile degli USA) a seguire l’oggetto effettuando una virata fuori rotta (Punto D), e che tutti gli altri aerei erano stati dirottati in modo da consentirgli di continuare l’inseguimento.

Il rapporto del Servizio Informazioni così prosegue:
Alle 1042Z l’ECM n. 2 rilevava un oggetto al rilevamento relativo di 020 gradi. Il comandante aumentò la velocità a Mach 0,83 virando per intercettarlo ed oggetto accelerò in direzione contraria. Alle 1042,5Z l’ECM n. 2 ricevette due segnali ai rilevamenti relativi di 040 e 070 gradi. Alle 1044Z aveva un solo segnale al rilevamento relativo di 050 gradi. Alle 1048Z l’ECM n. 3 stava registrando le comunicazioni sull’interfono e con la postazione di comando.
Il sito ADC ordinò all’aereo di attivare l’IFF in modo III onde consentirne la positiva identificazione quindi richiese la posizione dell’oggetto: equipaggio riferì posizione dell’oggetto a circa 10 miglia nautiche a nordovest di Fort Worth, Texas e sito ADC di Utah confermò immediatamente la presenza di oggetti sui loro schermi.
A circa 1050Z l’oggetto sembrò arrestarsi e l’aereo lo superò. Utah riferì in quel momento di avere perso l’oggetto dai loro schermi, e lo stesso accadde ad ECM n. 2.
Rispondendo alle mie domande, Chase affermò che ricordava esserci stata simultaneità fra il momento in cui cominciò ad avere la sensazione di trovarsi in fase di chiusura con l’oggetto a circa la velocità dell’aereo ed il momento in cui Utah avvisò che l’oggetto era parso fermarsi sui loro schermi. Disse di avere effettuato una lieve virata per evitare una collisione, non essendo sicuro di quale fosse l’altitudine dell’oggetto rispetto all’aereo, e di essersi quindi reso conto, man mano che completava la chiusura, di trovarsi al di sopra di esso. Nel momento in cui sparì simultaneamente dalla vista, dallo schermo dell’ECM n. 2 e dagli schermi della stazione di Utah si trovava ad un angolo di depressione di circa 45 gradi rispetto all’aereo.
Chase virò a sinistra nelle vicinanze di Mineral Wells, Texas (Punto E) e lui e McCoid si guardarono alle spalle per cercare di individuare nuovamente la sorgente luminosa. Tutti ricordarono la quasi simultaneità con la quale questo riacquistò la sua luminosità, riapparve sullo schermo del n. 2 e fu nuovamente inquadrato dal sito radar terrestre di Utah.

Il rapporto del 1957 descrive tali avvenimenti come segue:
L’aereo cominciò la virata. ECM n. 2 rilevò un segnale a rilevamento relativo di 160 gradi, Utah ritrovò contatto su schermo, e comandante aereo riottenne contatto visuale. Alle 1052Z l’ECM n. 2 riceveva il segnale al rilevamento relativo di 200 gradi, in movimento verso la parte alta dello schermo. L’aereo cominciò manovra di chiusura su oggetto fino a distanza stimata di 5 miglia nautiche. In questo momento oggetto parve perdere circa 15.000 piedi di quota e comandante aereo perse contatto visuale. Anche Utah perse oggetto dai loro schermi.
Alle 1055Z nell’aera di Mineral Wells, Texas, equipaggio notificò Utah di essere costretti a rientro causa scarsità di carburante. Equipaggio richiese ad Utah se era stato trasmesso Rapporto CIRVIS, ed Utah rispose positivamente. Alle 1057Z l’ECM n. 2 riceveva un segnale al rilevamento relativo di 300 gradi ma Utah non aveva contatto su loro schermi. Alle 1058Z comandante aereo riotteneva contatto visuale con oggetto a circa 20 miglia nautiche a nordovest di Fort Wort, Texas ad altezza stimata di 20.000 piedi ed in posizione di ore 2 rispetto aereo.
Immagine
Chase aggiunse ulteriori dettagli su questa porzione dell’incidente, affermando di avere chiesto ed ottenuto da Utah l’autorizzazione di discendere verso l’oggetto quando questo era sceso di quota. Egli non ricordò l’improvvisa discesa citata nel rapporto del Servizio Informazioni USAF, e vi è un certo numero di particolari in esso non ricordati da nessuno dei membri dell’equipaggio. Mi disse che quando discese da 35.000 piedi a circa 20.000, l’oggetto sparì contemporaneamente dalla vista, dallo schermo dell’ECM n. 2 e dagli schermi del radar di terra di Utah. Anche McClu-re ricordava tale contemporanea sparizione. E’ il caso di menzionare che l’occasionale comparsa di una seconda fonte luminosa e radar-emittente non è stata ricordata da nessuno degli ufficiali da me intervistati nel 1969.

Azioni sull’area Texas - Oklahoma
McCoid ricordò che, circa a questo punto dell’episodio, stava cominciando a preoccuparsi per l’eccessivo consumo di carburante causato dalla velocità elevata e dal fatto di avere effettuato notevoli diversioni dal piano di volo originale. Avvisò quindi Chase che per questo motivo avrebbero dovuto fare ritorno alla loro base di Forbes, così dalla zona di Fort Worth misero prua verso nord.
McClure e Chase ricordano che, una volta messa prua a nord da Fort Worth, il sistema ALA-6 ritornò a ricevere un segnale a 3.000 MHz in direzione della coda dell’aereo, ma non vi fu accordo se l’oggetto fu inquadrato anche dai radar di terra nello stesso momento. McCoid fu incapace di fornire ulteriori dettagli. Fortunatamente il rapporto del Servizio Informazioni USAF del 1957 fornisce una sintesi degli eventi verificatisi in questa fase del volo nella quale si spostarono sull’Alabama in direzione nord:
Alle 1120Z l’aereo assunse rotta verso base. Questo posizionò l’area dell’oggetto in direzione della coda del velivolo. L’ECM n. 2 continuò a ricevere il segnale dell’oggetto ad un rilevamento relativo compreso fra 180 e 190 gradi fino alle 1140Z, quando aereo trovavasi circa al traverso di Oklahoma City, Oklahoma. In questo punto il segnale svanì bruscamente. Il DOI del 55mo SRW non ha dubbi sul fatto che via stata per numerose volte l’esatta coincidenza fra l’avvistamento visuale e quello strumentale sullo schermo dell’Indicatore di Direzione, confermando positivamente che l’oggetto era la sorgente del segnale.
Chase ricordava che l’oggetto fu con loro solo nella parte sud dell’Oklahoma; Hanley lo ricordava per tutto il percorso fino ad Oklahoma City (Punto G) e gli altri ricordano solo che fu con loro per una tratta indefinita nella tratta nord del percorso fra Fort Worth e Topeka, la loro base.

Il Progetto Blue Book
Le registrazioni d’archivio indicano che il Progetto Blue Book ricevette una sintesi informativa sull’incidente da par-te dell’ADC il 25 ottobre 1957 (oltre 2 mesi dopo gli eventi). Un suo “Sommario Breve” termina con la seguente frase:
Esaminando assieme alla la CAA i dati dell’incidente, è stato definitivamente accertato da quest’ultima che l’oggetto avvistato nelle vicinanze di Dallas e Fort Worth era un aereo di linea.
Si tratta di una mancata collisione di due DC-6 dell’American Airline vicino a Salt Flats, Texas a 50 miglia nautiche da El Paso a 14.000 piedi alle 3:30 di quello stesso giorno. Il caso fa parte oggi dei documenti ufficiali del Progetto Blue Book catalogato come “Identificato come Volo 655 della American Airlines”.

Muore MacDonald
Il 13 giugno James E. MacDonald fu trovato morto nel deserto vicino a Tucson. Aveva 51 anni.


SIGLE, ACRONIMI , ABBREVIAZIONI UTILIZZATE NEL TESTO:
TWX: Denominazione generica di un messaggio trasmesso per telescrivente ACWRON: Da Aircraft Control & Warning Squadron = Reparto di Controllo del Traffico Aereo (Militare)
ADC: Da Aerial Defence Command = Comando della Difesa Aerea
USAF : Da United States Air Force = Aviazione militare degli Stati Uniti d’America
COMSTRATRECONWG 55: (probabilmente) da Command Of Strategic Reconnaissance, 55th Wing = 55° Reparto del Comando dei Ricognitori Strategici
CAA: Da Civil Aeronautics Administration: L’Ente dell’Aviazione Civile statunitense (che nel 1958 ha assunto la de-nominazione di Federal Aviation Administration - FAA)
CIRVIS: Da Communications Instructions for Reporting Vital Intelligence Sightings = Un rapporto di avvistamento redatto secondo norme standard, concordate fra aviazione civile e militare negli Stati Uniti d’America (Normativa JANAP-146(D)) allo scopo di favorire un rapido interscambio di informazioni ed allertamento dei sistemi difensivi in caso di avvistamenti importanti
DOI : Da Director Of Intelligence = Direttore dei Servizi Informativi
55mo SRW: Da 55th Strategic Reconnessaince Wing = 55mo Reparto Ricognizione Strategica
------------------------------------------------------------------------------
Nota del traduttore: il presente documento è la traduzione dell’articolo intitolato “UFO ENCOUN-TER 1 - Sample Case Selected by the UFO Subcommitte of the AIAA” così come è apparso sulla rivista Aeronautics & Astronautics, pubblicata dalla AIAA (Ame-rican Insitute of Aeronautics and Astronautics), una delle più importanti associa-zioni di categoria del settore aerospaziale degli USA.
Ho cercato di mantenere la più assoluta fedeltà alla versione originale, evitando qualsiasi colorazione romanzesca. I link a siti esterni e le note sono state da me inseriti per dare al lettore la possibilità di documentarsi al meglio e/o approfondire le varie e complesse tematiche che l’articolo.

Questa traduzione non reca alcun copyright, per cui chiunque può ridistribuirla a piacere; l’unica cosa che chiedo è che sia citato il traduttore.
Traduzione effettuata da Paolo G - 09/09/2005

http://www.freewebs.com/paolog/UFORB47/UFORB47-Ita.pdf


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Cita:
cagliari79 ha scritto:

Spagna pubblica dossier top secret - IR3



I documenti resi pubblici, riguardano i rapporti di avvistamenti UFO e Incontri con esseri alieni avvenuti nel 1976 sulle isole spagnole delle Canarie. Il 1976 segnò l'inizio di un'intensa ondata di avvistamenti UFO e i fascicoli pubblicati, sono compilati in modo accurato, concordando con grande attenzione su ciò che è stato visto nell'isola. Questo evento inconsueto, ha avuto inizio nella notte del 22 giugno 1976. Residenti di Tenerife, La Palma, La Gomera hanno iniziato ad avvistare misteriose luci insolite nel cielo quasi simultaneamente.

Immagine


Rapporto indagine militare declassificato
http://www.planetabenitez.com/desclasif ... 191176.htm

Una nave di scorta armata della Marina spagnola, la "Atrevida" fece rapporto, ovvero rese pubblica la prima relazione di attività insolita nei cieli. La nave si trovava a circa tre miglia e mezzo al largo della costa di Fuerteventura Island. Alle 9:27 PM, l'equipaggio ha osservato una sfera di un intenso colore giallo-blu, che si trovava sulla riva dell 'isola. Il capitano della nave ha presentato una relazione dettagliata di avvistamento nel registro della nave. L' UFO è stato anche visto e segnalato dai residenti dell'isola, ed esattamente dai tre villaggi di Galdar, Las Rosas e Agaete. Tutti questi rapporti hanno contribuito a rendere più pesanti le relazioni.


La descrizione degli Alieni

Due esseri alieni alti 8-10 piedi (3 metri circa) in altezza, erano l'equipaggio di questa sfera di luce enorme, e si potevano vedere atraverso di essa come se fosse trasparente. Gli Alieni si trovavavno su una piattaforma, o centro di controllo di un settore, uno su un lato e uno dall'altro lato. Gli alieni indossavano vestiti di un colore rosso, e non si distoglievano dallo svolgimento dei loro compiti. Gli esseri erano di forma umanoide, con la testa sproporzionatamente grande per il resto dei loro corpi. Indossavano un casco. Il medico di bordo della nave è stato in grado di raccogliere una buona descrizione degli esseri e la piattaforma, perché era comunque tutto trasparente. Egli ha potuto vedere le stelle attraverso la sfera.
Immagine

L'ORB si allontana:
Dopo poco tempo la sfera, ha iniziato a crescere più grande e più grande, poi dopo ha cominciato a abbandonare l'isola verso la città di Tenerfie. Dopo aver raggiunto la sua dimensione definitiva, quindi sciolta come in una piccola bolla di piccole dimensioni, scompare alla volta del cielo.

Un testimone dell'Isola di Tenerife, ha raccontato che mentre stava guardando la televisione il monitor è diventato bianco. Quando lo schermo è andato in bianco, il suo cane ha cominciato ad abbaiare ad alta voce al di fuori di casa sua. Si è affacciato per controllare e ha visto la sfera con gli esseri alieni che erano intenti a manovrare strumenti di bordo.

http://www.altrogiornale.org/comment.php?comment.news.3027


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GARY MCKINNON


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GARY MCKINNON, ACCUSATO DAGLI STATI UNITI DI AVER CAUSATO 700 MILA DOLLARI DI DANNI, LOTTA CONTRO L’ESTRADIZIONE NEGLI USA

«Esiste una forma di Energia Extraterrestre inesauribile»

LONDRA. Con la frangetta scura e gli occhi a mandorla, ha l'aria vagamente stranita di Mister Spock. Il che non stona più di tanto, visto che Gary McKinnon, lo hacker che gli Stati Uniti accusano di aver causato 700 mila dollari di danni ai loro computer militari e della Nasa, dice di avere passato due anni a cercare di straforo prove dell'esistenza degli UFO e della tecnologia aliena. E di averle trovate: testimonianze fanno riferimento all'anti-gravità, a una fonte di energia di origine extraterrestre.
Per i suoi sostenitori, McKinnon è piuttosto una sorta di ciber-Mulder, una specie di cercatore solitario di verità tra gli X-Files degli alti comandi americani, Pentagono incluso. Ex parrucchiere inglese, entrava nei loro sistemi dalla sua casa in un quartiere a Nord di Londra, ma sostiene di non avere mai agito da vandalo. Un pubblico ministero Usa ha definito la sua impresa «il più grande scasso elettronico di computer militari di tutti i tempi» e ha chiesto di processarlo davanti a un tribunale della Virginia. Ma il suo avvocato ribatte che l'estradizione esporrebbe McKinnon al rischio della detenzione a Guantanamo Bay e a qualcosa come sessant'anni di reclusione. La sua sorte sarà decisa a Londra dopodomani.
Mica per niente il suo nome online era «Solo». Ancor prima che lo identificassero e lo arrestassero nel 2002, la sua ossessione da hacker gli era costata la fidanzata e il lavoro. Gli Stati Uniti lo accusano fra l'altro di avere alterato e cancellato files di una base aeronavale rendendo così inoperabili sistemi di importanza critica e, un'altra volta, di avere disabilitato un'intera rete di 2 mila computer militari. Già in un'intervista rilasciata l'anno scorso, McKinnon si era difeso dicendo di non avere causato danni. Oggi, alla vigilia dell'udienza, torna a parlare con il programma «Click» della BBC per spiegare come ha fatto e che cosa ha trovato.
A chi gli chiede perché è accusato di essersi intrufolato nei sistemi dell'esercito, della Marina, dell'aeronautica, del Pentagono e della Nasa, McKinnon risponde: «Ero in cerca di tecnologia soppressa, definita con un'espressione ridicola "tecnologia degli UFO". Credo che sia il segreto meglio conservato del mondo, una cosa molto importante: i pensionati non possono pagare le bollette del riscaldamento, si invadono Paesi per assegnare all'Occidente appalti per il petrolio, e nel frattempo parti segrete del governo tengono lì questa tecnologia soppressa che darebbe energia gratis». Ovviamente, ancora ieri, la Nasa ha smentito tutto.
Alla domanda se abbia trovato quello che cercava, McKinnon risponde: «Sì. C'era un gruppo chiamato "Progetto Rivelazione". Hanno pubblicato un libro con 400 testimoni esperti tra cui controllori del traffico, operatori di radar militari, fino ai tizi responsabili se lanciare o meno missili nucleari. Gente molto credibile e molto fidata, e tutti dicevano sì, la tecnologia UFO esiste, c'è l'anti-gravità, c'è energia liberamente disponibile ed è di origine extraterrestre, e abbiamo catturato astronavi e le abbiamo smontate per esaminarle». A chiedergli che cosa abbia scoperto all'interno della Nasa, McKinnon tira fuori la storia delle fotografie. «Una di queste persone era un'esperta fotografica della Nasa, la quale ha detto che nell'edificio numero 8 del Johnson Space Centre cancellavano regolarmente le immagini degli UFO dalle immagini satellite ad alta risoluzione. Ha detto che c'erano cartelle denominate “filtrate” e “non filtrate", "lavorate" e "crude", qualcosa del genere».
Ma McKinnon non è riuscito a scaricare nessuna di queste immagini sul suo computer: «Ho estratto una foto da una cartella, e tenendo a mente che era una connessione internet molto lenta, a 56k, all'epoca del dial-up, ho abbassato la risoluzione. Ciò che è comparso sul mio schermo era straordinario. Era il culmine di tutti i miei sforzi. Era l'immagine di qualcosa che non poteva essere prodotto da mani umane. Si trovava sopra l'emisfero terrestre. Assomigliava un po' a un satellite. Era a forma di sigaro e aveva cupole geodesiche sopra, sotto, e a entrambe le estremità, e malgrado fosse a bassa risoluzione, l'immagine era molto ravvicinata. Questa cosa era sospesa nello spazio, e non aveva giunture, nessuno dei segni della normale fabbricazione umana».
McKinnon spiega che la sua connessione è saltata proprio quando stava cercando di scaricare l'immagine. Di fronte all'obiezione che avrebbe potuto trattarsi di un modello, risponde: «Non lo so. Per me, era più che una coincidenza». Lo hacker riconosce che «l'accesso non autorizzato» ai computer altrui «è contro la legge ed è sbagliato», ma vuole essere processato qui, «nel mio Paese, secondo la legge contro l'abuso dei computer, e voglio che gli americani forniscano le prove se vogliono estradarmi, perché so di non avere provocato danni». E conclude: «Per via di quello che cercavo, penso di essere stato moralmente nel giusto. Adesso sono pentito, ma credo che la tecnologia dell'energia libera debba essere resa disponibile a tutti».

[align=right]Fonte: setiufo.org[/align]

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________


Intervista a Gary McKinnon (a cura di Kerry Cassidy)

K:Kery
G:Gary

K: Sono qua con Gary McKinnon per parlare sulla sua possibile estradizione negli Stati Uniti per delle operazioni di hacking e alcune investigazioni che ha fatto sugli UFO e sul disclosure.

Quindi, Gary, potresti parlarmi della tua situazione verso gli Stati Uniti e la tua opinione.

G: Cio' che principalmente mi riguarda è che ho ammesso pienamente e francamente, in due occasioni con la polizia, che sì, ho ottenuto accesso non autorizzato a questi sistemi. Ora però aggiungono queste accuse ridicole di danneggiamenti. Ho scoperto che per essere incarcerato in America in un caso di estradizione, avrei dovuto arrecare un danno di almeno 5000$ e così rientrerei nel cyber-crimine.

Così come per magia, sono stato accusato di aver fatto un danno di esattamente 5000$ su ogni macchina. E' chiaramente falso. Per mia opinione e per opinione di altri più informati di me, la pressione che fanno è dovuta a dove sono stato e a cosa posso aver visto.

K: Ok. Lo trovo molto interessante, che stiano insistendo su questi danni, perchè so che eri connesso con un modem e che non hai scaricato files. Quindi come puoi aver fatto danni?

G: Non hanno spiegazioni. Intendo, lo sostengono semplicemente. Sotto questa nuova legge sull' estradizione non devi portare alcuna prova, che è ridicolo. Inoltre dalla tua parte non servono firme. Il Congresso, il Senato, non hanno ratificato. Quindi al momento è un trattato con una sola firma.

K: Ok. Hai avuto una audizione. Quando è stato esattamente?

G: L' ultima volta è stato, penso, a metà di maggio (2006) o verso la fine di maggio. Non sono sicuro.

K: Ne hai un' altra per luglio? Giusto?

G: Non è prevista alcuna audizione ancora. Dopo il 21 giugno verrà presa la decisione sulla possibilità di estradizione o meno. Se verrà deciso che è possibile, come credo che sarà, allora potro' andare in appello.

K: Ok. Una volta che sarai in appello, sarai salvo, per dire, in termini di quanto possano farti, giusto?

G: Corretto. Si. Sono stato in libertà provvisoria, 5000$ di mese in mese..per 4 anni dall' arresto.

K: Per 4 anni?

G: Si. In marzo 2002 mi hanno arrestato.

K: Wow. Ok. Ora potresti spiegare esattamente per cosa sei dentro.

G: Sembra ci siano sette richieste per danneggiamento intenzionale e accesso non autorizzato, ogni richiesta è di massimo 10 anni. Ognuna.
Precedentemente il governo Americano ha provato a trattare con me dicendo: se non ci forzi a passare per l' estradizione e accetti per tua volontà, allora ti daremo solo 3 o 4 anni di prigione, la maggior parte dei quali li passeresti in servizio per il tuo paese dopo i primi 6 o 12 mesi.
Ho detto: Bene; suona grandioso. Datemi il tutto in forma scritta. (Ride, scuote le spalle) Immagina cosa è accaduto. Non ho avuto lo scritto. Così ho rinunciato alle trattative.
Loro mi hanno risposto: se non accetti la trattativa, noi ti perseguiremo per il massimo. Questa è una citazione verbale da Ed Gibson, per l' Ambasciata USA a Londra al tempo.
Per me questo non è un accordo. Un accordo è qualcosa che arriva dopo una discussione ragionevole tra due o più parti.

K: Assolutamente.

G: Loro stanno dicendo: se non lo accetti, richiederemo il massimo. Così, si, penso che non vogliano spingere per 60 o 70 anni in prigione che è ridicolo, considerando che avevano le password blank, in altre parole, nessuna password.

K: Giusto, entriamo un pò in questo. Tu semplicemente, non so se vuoi che usi la parola hack. Non so se ti consideri un "hacker", o lo eri al tempo?

G: Non mi consideravo un hacker al tempo. Ciò che stavo semplicemente facendo era, perchè era un accesso di tipo amministrativo, con controllo pieno sulla macchina in locale con password blank. Quindi era quasi come un logging on.

K: Fermiamoci un attimo qua. Cosa stavi cercando mentre facevi questo?

G: Prima di tutto cercavo qualcosa sugli UFO. Entrai a fondo nel soggetto e avevo sentito serie discussioni e discorsi sul soggetto, poi venne introdotto il Disclosure Project e realizzai che esistevano, sai, 400 testimoni oculari fra persone che hanno lavorato sia in ambito civile come nel controllo del traffico aereo, che in ambito militare come operatori radar, fino a uomini e donne in cariche di responsabilità su missili nucleari. Pensai che fossero sicuramente persone credibili.

Poi l' intera cosa della tecnologia soppressa, che catturò il mio lato umanitario. Pensai: Crikey, abbiamo guerre per il petrolio, bruciamo carburanti fossili, inquiniamo l' ambiente e abbiamo anziani pensionati che muoiono in Inghilterra perchè non possono pagarsi il riscaldamento.

Così ho pensato: Perchè non si usa questa tecnologia sulla Terra? Posso capire alcune delle cause. Per esempio, sai, cosa accadrebbe se i terroristi avessero la free energy, o se i terroristi avessero l' antigravità?
Bene, sai, cosa accade se i terroristi hanno le armi? Tutto ha un doppio uso. Devi proteggere, renderlo a prova di manomissione, tutto, ma portarlo al pubblico. Tutti dovrebbero averlo.

K: Ok. Ma per quanto riguarda la comunità hacker, hai detto, credo, in qualcosa che ho letto, che hai incrociato altre "parti interessate" che stavano visitano gli stessi posti in cui eri e sapevano che c' erano le password vuote e quindi che potevano accedere a livello amministrativo. Corretto?

G: Si. Intendo, sarei stato sorpreso di non trovare altri, perchè non serviva una manovra di "hack" per entrare. Era una pesca su larga scala con password vuote. Alcuni di questi posti, sai, erano molto speciali; posti che non penseresti mai senza firewalls o con password blank.

K: In quale anno sei stato coinvolto in questo?

G: 2000, 2001.

K: Non è stato molto tempo fa. I sistemi informatici avrebbero dovuto essere..specialmente per il governo, l' esercito e la NASA..avresti pensato che dovessero essere protetti per cose come questa.

G: Si, assolutamente. Infatti penso si supponga che seguano le regole federali, sai.

K: In modo da non fare loro un favore, non è vero questo?

G: Si, puoi vederlo come, questo perchè ne sono sicuro...Intendo, le altre connessioni che erano la - Turchia, Olanda, Germania, da tutto il mondo - puoi vedere l' indirizzo IP connesso alla macchina e puoi ottenerlo e sapere a quale paese appartiene e quale sia il possessore dell' indirizzo. Non so se fossero di governi stranieri. Poteva essere Al Qaeda. Poteva essere qualcuno come me, che curiosava in giro. Chi lo sa?

K: Questo è un punto molto interessante. Quindi hai ottenuto l' amministrazione, questo si è capito per ciò che hai fatto. E' questo che possiamo supporre?

G: No. E' bene chiarire cosa è l' accesso da Amministratore. Spesso, in una rete aziendale o in quella di una organizzazione come l' Esercito o la Marina, non usano davvero l' "Amministratore", ma un accesso incorporato. Non puoi cancellarlo. Puoi rinominarlo. Ma è per, diciamo, se qualcuno vuole fare qualcosa di sistemistico su tutta la rete, allora può usare l' accesso in remoto. Questo ti da controllo pieno sulla macchina. Ma non si riferisce veramente ad una persona in particolare.

K: Oh. Quindi non c'è nessuno in particolare coinvolto in questo, un manutentore del sito o altro.

G: Corretto, si. Ovviamente devono avere uno staff informatico che segue le cose.

K: Giusto. Tu non hai incontrato una persona del genere, un membro dello staff informatico, dall' altra parte?

G: Si. Era un ingegnere della rete. Dato che avevo controllo remoto grafico della macchina, era letteralmente come essere seduti sulla sedia difronte allo schermo. Penso che dovevo avere l' orario sbagliato o che stesse lavorando in tardo orario o altro. Ma ha ovviamente visto muoversi il mouse sullo schermo. Altra cosa che so, si è aperto WordPad e qualcuno ha scritto: "Chi sei tu?".

Mi sono spaventato. Non volevo essere beccato. Pensai rapidamente e trasformai la mia ricerca in una spiegazione per rispondere.

Allora risposi: "Sono della Nipponet Security", che è un protocollo internet non classificato e una rete di router - "Ho scoperto alcune scansioni non autorizzate che arrivano da questa macchina. Sono qua per investigare." Lui immediatamente, fu un buon stratagemma per la mia natura umana, lo so, provò ad impressionarmi con la sua conoscenza e mi mostrò questo, fece una scansione virus e mi mostrò che la macchina era pulita.

K: Wow. So che questo era collegato in qualche modo alla tua cattura, un mese dopo o non so quanto dopo.

G: Non posso ricordare quando avvenne l' incidente. Facevo questo ogni notte, tutte le notti praticamente, per due anni. Non guardavo molto ad altro, quindi date e altro sono un po' mutilate.

K: Quindi questa era una tua vera passione, in altre parole?

G: Oh si. Si.

K: Era la passione sugli UFO e la tecnologia nascosta? Era questa la tua passione? O quale dici sia la tua passione a riguardo?

G: Io credo con passione che tutti dovremmo avere questa tecnologia. Inoltre, ovviamente, se puoi confermare l' esistenza di extraterrestri e del loro contatto con noi, allora sarebbe buono. Ma per me sono piu' importanti questi sistemi free energy.

K: Ok. Allora cosa hai trovato?

G: Sulla free energy, nulla. Sfortunatamente, non ho trovato nulla.

Ma sugli UFO: può sembrare circostanziale ad alcuni, ma per quanto mi riguarda è provato. Come parte del Disclosure Project, Donna Hare, una scienziata della sezione fotografica della NASA che ha avuto accesso di livello Top Secret e si trovava al Johnson Space Center nel Palazzo 8, dice nella sua testimonianza che uno dei suoi colleghi che lavorava alle fotografie, la invitò ad osservare. Lei vide immagini ad alta risoluzione prese da un satellite, di un disco bianco a mezzo km dalla cima degli alberi.

Lei pensò subito: Oh, è una bolla nell' emulsione, sai, qualcosa di sbagliato nel processo fotografico. Lui rispose: guarda, le bolle nell' emulsione non hanno ombre perfette che vanno nella stessa direzione degli alberi? Ecc..ecc.. Tutto il dettaglio era lì. Lei diceva in breve che nel Palazzo 8 si cancellavano gli UFO su base regolare, perchè poi mandavano le foto alle università.

Ho ipotizzato che la scansione con password blank potesse funzionare anche al Johnson Space Center e funzionò. Una volta dentro, ho usato vari comandi di rete per cercare nelle macchine del Palazzo 8. La prima in cui sono stato conteneva quello che lei diceva. Non ricordo se era "Filtered" e "Raw", "Processed" e "Unprocessed", ma c' erano cartelle che contenevano una trasformazione nei dati tra una e l' altra.

Queste cartelle erano piene di immagini in formato proprietario NASA o in un formato che non ho mai visto prima: non Jpeg o gif. Erano anche da 200 a 300 mb in dimensione. Essendo in connessione 56k, non avevo modo di scaricare più rapidamente di 5 minuti a megabyte.

Allora cosa ho fatto..Il programma di controllo remoto che ti da controllo grafico della macchina, ho abbassato la risoluzione, mi pare a 4bit di colore sul desktop della macchina NASA, sono entrato nella cartella e ho cliccato sulla prima immagine. L' applicazione è partita. L' immagine arrivò allo schermo, ma molto, molto lentamente.

Ciò che ho visto, o che speravo di vedere, era ciò che lei descriveva come disco, in immagine molto definita. Ciò che invece vidi penso fosse la Terra. Era in ombre di grigio. Avevi l' emisfera della Terra per 2/3 dello schermo e quindi a metà tra la cima dell' emisfera e la fine dell' immagine c' era una specie di oggetto dalla forma a sigaro, ma con cupole sopra e sotto e questo lato (indica verso destra), e credo uguale sul l' altro lato. Aveva delle estremità a sigaretta leggermente piatte. Nessuna saldatura. Nessun rivetto. Nessuna antenna telemetrica o altro di simile. Sembrava...non sembrava nulla di produzione umana. Non c' erano segni di manifattura umana.

K: In essenza era una nave, stai dicendo questo?

G: Si. Subito quando ho visto la prima metà ho pensato: Bollocks, solo una noiosa foto satellitare. Man mano la cosa si rivelava, divenne ovvio che non era alcun satellite che abbia mai visto. Sono stato matto per lo spazio dai 14 anni e quindi ho visto molte foto di satelliti.

K: Ok. Quindi sapevi cosa stavi guardando, ad un certo livello. Quindi, credi che in questi 2 anni di investigazione tu sia stato minacciato? Intendo, sei stato beccato da una persona, giusto? (Gary indica di si) E' stata l' unica volta?

G: No. Questo ragazzo, l' ingegnere di rete, mi ha visto ma non ha capito che non dovevo trovarmi lì. Il tipo che mi ha beccato era in NASA, quando la foto era a circa 3/4 visibile sullo schermo. Ha visto muoversi il mouse, ha cliccato sull' icona della LAN e ha disconnesso. Ecco perchè è stato un momento strano. E' stato un trionfo in un certo modo. Ho verificato completamente la testimonianza di Donna Hare, ma sono stato beccato allo stesso momento.

K:Quando dici essere beccato..come ti ha scoperto? Ho capito che ha chiuso la rete e quindi non hai potuto più accedere. (Gary indica sì) Ma questo significa che lui sapeva chi eri o ha dovuto investigare ulteriormente per scoprire da dove venivi?

G: E' servito pù tempo, credo molto più tempo, ma non so quanto di sicuro. Ancora non ricordo se era..Questo è accaduto poco prima della fine della mia investigazione. Penso sia stato verso la fine del 2001. Sono stato arrestato in Marzo 2002. Ciò che accadde, mi è stato detto, è che la NASA e varie strutture militari che hanno condiviso con me le informazioni, che credo debba accadere più spesso, non l' hanno fatto legalmente e hanno realizzato che chiunque sia stato nei sistemi stesse usando gli stessi strumenti, gli stessi programmi e lo stesso metodo per entrare.

Penso che la NASA sapesse che il mio IP fosse del Regno Unito. Questo è il fatto: non ero un hacker professionista, non stavo coprendo le mie tracce o altro. Ci sono stato mentre le persone erano al lavoro. Quindi, yeah.

K: Ok. Donna Hare. Immagino che tu abbia sentito la sua testimonianza o abbia visto la sua testimonianza da qualche parte? Era sul web?

G: Era il sito del Disclosure Project, della loro Conferenza Stampa del 2001.

K: Oh, capisco. Lei è mai stata in contatto con te?

G: No. Ma la sua segretaria sì.

K: Huh. Ok. Tu sei stato intervistato da un certo numero di media di buona reputazione, come la BBC. Giusto?

G: Si. BBC, Channel 4, Channel 5, ITV, BBC World Service..

K: E il Guardian?

G: Il Guardian.

K: Il Financial Times?

G: Si, il FT. Sono stato in The Metro, The Standard..The Daily Mail mi ha cercato ma al momento ho dovuto rifiutare.

K: Ok. E recentemente, Linda Moultoun Howe per Coast to Coast o possibilmente per Coast to Coast ad un certo punto e per il suo sito web.

G: Si. Per Earthfiles and Dreamland.

K: Ok. Sono stupita, perchè so che la tua causa è molto celebre nel Regno Unito, ma non sta avendo copertura sufficiente negli Stati Uniti a questo punto. Corretto?

G: Si. Secondo me è un blackout mediatico deliberato. Sono stato solo contattato da, penso la CNN e da nessun altro gruppo, perchè sembrano esserci due fazioni nellì Esercito USA e nel governo. Uno di questi è enormemente imbarazzato per la sua mancanza di sicurezza, nessun firewall, nessuna password, nessuna sicurezza in poche parole. Specialmente dall' 11 Settembre, sai, la sicurezza dovrebbe essere più forte. L' altra fazione sembra volere che venga tutto allo scoperto e che si faccia spettacolo per dire: Questo è Ciò che Accade agli Hackers.

K: Oh, capisco, per usarti come capro espiatorio. (Gary indica di sì) Bene, questo suona ingiusto e suona come, a livello più ovvio, perchè non ti hanno pagato (Kerry ride) visto che gli hai fatto notare un vero buco nel sistema? Avrebbero potuto prenderti a bordo. Sembra che tu non sia contro la sicurezza, la sicurezza dei computers.

G: No, per niente. Per niente. Ho grande rispetto per le agenzie che tutelano la legge e per le agenzie militari, quando sono corrette. Ma in questi giorni...sanno che sono completamente in disaccordo con anni e anni di - non la politica estera Americana - odio quando la gente dice gli Americani questo, gli Americani quello - non si tratta del popolo Americano. E' che sono vittime della successione di cattivi governi, con, sai, una visione a molto breve termine. Quindi penso che sappiano che non lavorerei per loro.

K: E come ti sta trattando il governo Inglese? Hai avuto interazioni con membri del governo Britannico?

G: Bene, sai, abbiamo scritto al MPs e questa sorta di cose. Sono però molto deluso quando pensi che la prima cosa fatta dal governo Britannico è dare tutto su un piatto al governo Americano. Tutte le prove erano a Londra. Il mio hard drive era a Londra. Io ero a Londra. Ho ammesso pienamente e francamente l' accesso non autorizzato. Tutti i dettagli erano lì.

Inizialmente i poliziotti erano amichevoli. Hanno detto: Oh, farai 6 mesi di servizio civile, aiutando la comunità ecc.. Quando è subentrata l' America e hanno avuto l' incontro con l' Ufficio dell' Intelligence della Marina, e penso anche con L' Ufficio delle Investigazioni Speciali dell' Air Force, sono tornati con un comportamente differente:
molto, molto pesante; molto, molto serio. Subito ho preso le connotazioni della "mente criminale" e tutte queste fesserie.

K: Oh. Giusto. E' vero che sei stato ispirato da War Games ad un certo livello..il film?

G: Questo lavoro di John Ronson. Ho detto di averlo visto, ma non ne sono stato ispirato. Quello che mi ha davvero ispirato è stato The Hacker's Handbook di Hugo Cornwall, che ora è Peter Sommer della London School of Economics.

K: Oh davvero...

G: (Scuote le spalle) Uh huh. E' stata la prima pubblicazione forte che ho letto. Infatti la prima stampa venne bloccata dal governo Britannico e hanno dovuto ristampare eliminando delle parti.

K: Ora però lui sta insegnando. Giusto?

G: Si. Non sono sicuro di cosa insegni.

K: Ok. Bene, è molto interessante che tu abbia come imparato da qualcuno che lavora per la classe dirigente, giusto?

G: Uh huh.

K: Ha scritto un libro sull' hacking. E "hacking" è un modo per trovare informazioni che può servire a chi fa investigazione ma può non piacere? O non essere apprezzato dai potenti?

G: Si. Ok. Come un giornalista.

K: Giusto. Puoi dirmi cos' altro hai trovato? Perchè so che hai alcune informazioni che riguardano Ufficiali Non-Terrestri. Corretto?

G: Si. Questo era un foglio di Excel e il titolo era "Ufficiali Non-Terrestri" e c' erano nomi, gradi..non era una lista lunga; non riempiva tutto lo schermo, non penso.

K: Puoi dire genericamente quanti fossero? Intendo, se dovessi ipotizzare, parliamo di 20, 50?

G: 20, o forse 30.

K: Sai se erano uomini o donne, per caso?

G: Questo non lo ricordo.

K: Ok. Nomi e cognomi?

G: (si ferma a pensare) Sicuramentei gradi, ma nulla che indicasse capitano dell' Esercito o della Marina o dell' Air Force.

K: Ah, quindi non c' era designazione o organizzazione per cui lavorano?

G: Si. Intendo, questo era il titolo "Non-Terrestrial Officers" e ovviamente non sono piccoli uomini grigi. Quindi stavo pensando: Che forza è questa? E questa frase non si trova sul web o in una documentazione ufficiale dell' Esercito o altro. E l' altra cosa era una lista di trasferimenti da nave a nave e da flotta a flotta e tieni in mente flotta a flotta, significa più navi, movimenti di materiali. Queste navi non erano della Marina USA. Ancora, non ricordo i nomi, ma ricordo che cercavo di far combaciare i nomi e nulla combaciava.

K: Quindi, ora, questo teoricamente dovrebbe essere top secret se non-terrestrial significa, fuori dal mondo, giusto?

G: Si. Intendo, Ho cercato di capire...ho pensato che un corpo di Marines Spaziali è stato formato. Se guardi il DARPA, Defense Advanced Research Projects Agency, negli ultimi anni, un sacco di roba governativa e di comando spaziale è tutto relativo al dominio dello spazio. E' realmente, sai, la frontiera finale. Si, quindi penso sia naturale per loro voler controllare lo spazio e sviluppare una forza spaziale in segreto. Credo però usando principalmente tecnologia retroingegnerizzata dagli ET.

K: Per uscire da qua, in altre parole?

G: Si. E anche per essere coperti, altrimenti quanti altri governi vedrebbero cio' che avviene.

K: Era la NASA? Dov' era? Puoi dirlo?

G: (ride) Ancora, vorrei. Trovo difficile ricordare tutto. E' strano: posso ricordare un indirizzo IP..ma (non posso ricordare) molti dei nomi e dov' ero quando ho trovato una cosa in particolare. Ricordo che pensavo sul momento che doveva essere la NASA e la Marina, sai, parti segrete. Quindi era o la Marina o la NASA. Penso fosse più facilmente la Marina. Ma non sono pienamente sicuro.

K: Ok, a questo punto questa scoperta è stupenda, giusto? Intendo, per qualsiasi ricercatore arrivare a qualcosa del genere è intenso.

G: Se.. (cerca le parole)..quello che credo sia corretto lo è, sì.

K: Ok. Conosci la storia di Serpo? Te ne abbiamo accennato. Ma non so se tu davvero..perchè non sei sul web, giusto? Non vai sul web da anni?

G: Corretto. Si.

K: Questa è parte della tua...come la chiami? Sorveglianza?

G: Della mia condizione di cauzione, si.

K: Quindi forse non ne sai nulla, ma è un programma di scambio tra alieni e umani che si suppone sia avvenuto tra il 1965 e il 1978. Sono state rilasciate informazioni sul web e ti ho dato un articolo da The Fortean Times che puoi istruirti su questo.

Per dirti qualcosa in merito, c' erano 12 astronauti che andarono su un altro pianeta. Il pianeta venne chiamato Serpo nel sistema di Zeta Reticuli, si suppone. Ora, molti dicono che sia disinformazione, ma la cosa interessante è che quando dici ufficiali non-terrestri, c' è possibilità che si riferisca agli astronauti di Serpo. Questo ti collega a qualcosa?

G: Bene, si, sicuramente. Credo che tutto sia possibile in casi di questo tipo. Penso..hmmmm. Intendo, il fatto che non abbia base sulla Terra non significa necessariamente che orbiti la Terra, giusto? Puo' essere basato su un altro pianeta, in un altro sistema solare.

K: Giusto. Perchè è non-terrestre, che significa non sulla Terra.

G: Si.

K: Quindi cosa ti è accaduto quando..colpo dopo colpo sei stato scoperto?

G: Ho dormito per un' ora. Erano circa le 8 del mattino e la mia ragazza aprì la porta. Era una unità nazionale per il crimine high-tech, 4 o 5 ufficiali, un grosso furgone della polizia. Entrarono in casa. Avevano un mandato. La mia ragazza e io vivevamo nella casa di sua zia. Noi stavamo a piano terra e sua zia sui due piani superiori. Il mandato era per tutta la casa. Così, sfortunatamente, così come presero il mio pc e quello della mia ragazza, (loro presero) 4 altri pc che dovevo riparare per amici e andarono anche di sopra e presero il pc della zia della mia ragazza.

Quindi ci separarono e fecero la routine del Mr. Buono e Mr. Cattivo. Tipo: "Sappiamo come sei, compagno, mi piace dilettarmi un pò, se sai cosa intendo. Oh, sei entrato alla NASA e al Pentagono, giusto?..cercando di farmi ammettere prima di arrivare alla stazione di polizia. Così ho tenuto la bocca chiusa, ovviamente.

Quindi andammo alla stazione di polizia. Ci sono stato per quattro ore, nel frattempo ho dormito un pò perchè ero distrutto. Quindi mi hanno tirato fuori dalla cella dopo aver interrogato la mia ragazza. Mi hanno interrogato per alcune ore, minacciandomi di arrestare il cugino di 15 anni della mia ragazza solo perchè era nella casa per cui era stato dato il mandato e mi misero sotto pressione per farmi parlare senza l' avvocato presente.

K: Wow.

G: Ho pensato: tutto è comunque nel mio hard drive, posso anche dire tutto prima che trovino da loro le prove. E' stato il mio stile da subito, ammissione piena e franca dell' accesso non autorizzato e del materiale scaricato. Ma non dell' accusa ridicola dei danni.

Quindi dopo due interrogatori, il secondo dei quali è avvenuto dopo che la polizia è stata, penso, a Washington, presso l' ONI (Office of Navy Investigation) e forse l' AFOSI (Air Force Office of Special Investigations).
Avevano un tono diverso: molto, molto serio. Mi chiesero molte più cose, cercando di farmi ammettere di essere stato in posti in cui non sono stato, cosa che ho trovato interessante.

Quindi nel novembre del 2000, essendo stato arrestato in marzo, nel novembre del 2000 il Dipartimento di Giustizia disse che volevano applicare la mia estradizione. Non l' applicarono, ma dissero che ne avevano intenzione.

Quindi aspettammo e aspettammo e aspettammo. Non accadde nulla. Quindi arrivò lo Special US-UK Extradition Act del 2003 che non richiedeva prove alcune da parte del Dipartimento di Giustizia per prendere un cittadino Britannico. Ora, noi non possiamo fare questo a un cittadino degli USA. Sei protetto dalla tua Costituzione. Questo trattato è stato firmato solo dagli Inglesi, non dagli Americani. Quattrocento persone sono sotto minaccia di estradizione con questo.

K: Lo sono?

G: Si. L' America ha accordi di estradizione con 119 paesi e solo l' Inghilterra e l' Irlanda hanno accettato di estradare i loro connazionali senza prove. E' una situazione ridicola.

K: Immagino ci sia anche Guantanamo Bay ..

G: Si. Qualcuno me lo ha detto.. Hanno detto il fatto che molte persone in Guantanamo Bay non hanno avuto ancora processo, e non è stato provato che siano terroristi, benchè sono sicuro che molti di loro possono essere..mentre si suppone che abbiano attaccato siti militari Americani. Quindi..sai..(muove le spalle)..suona come un buon biglietto di sola andata per me. E anche il fatto che l' ordine numero uno dell' esercito, quando hai un processo per segreto militare, nessun diritto di appello, nessun diritto di commento. Dichiarano sicurezza nazionale e tutta la cosa è in unbuco nero.

K: Quindi, hai un avvocato. Giusto?

G: Assolutamente. Si. Ho avuto aiuto legale. Perchè sono disoccupato, abbiamo avuto consulenze legali gratutite.

K: Ok. Non so se puoi dire come ti supporteranno in questo?

G: Si. (pausa) Umm..Sentivamo che il Giudice Distrettuale Nicholas Evans che si è occupato della mia ultima udienza non concordi con i punti principali che abbiamo sollevato. Non sono sicuro che sia qualificato o abbia abbastanza esperienza per notificarli alla House ed ecco perchè non l' ha fatto. Sentiamo che avremo più probabilità in appello di veder cambiare le cose. Stiamo provando anche di far cambiare la legge. Non solo per me. Per molte persone e per il fatto che puoi essere estradato senza prove. Quindi stiamo provando a ottenere revisioni giudiziarie e a fare pressione, abbiamo in atto petizioni, ecc..

K: Ok. E tu hai un sito. Giusto?

G: Giusto. Si. Freegary.org.uk

K: Ok. Molto bene. Puoi dirmi ora cosa hai pensato quando hai visto la lista di ufficiali non terrestri?

G: Ho pensato WOW, ho trovato davvero qualcosa. (Kerry ride) Ma questo, insieme al trasferimento di materiale, sono le unice due cose che ho trovato. Tieni a mente che per il 99% del tempo non trovi nulla, assolutamente nulla. Ho cercato nel sistema per anni. C' erano volte in cui sapevo dov' ero, ma era vago. Sapevo che ero nel Pentagono, ovviamente. Ma molto spesso, quando ottieni l' accesso ai margini dei sistemi per cercare di prendere controllo in modo più profondo, sei come accecato.

Peter Warren, un giornalista investigativo, mi ha detto che si recò in America per un intervista ad uno dei pezzi grossi e chiese: Perchè insegui questo ragazzo così intensamente? Perchè questo è il primo caso di estradizione per hacking? Qualcuno gli rispose : "Non è la persona o ciò che ha fatto e cosa sta dicendo, è per dove è stato e cosa può aver visto che non sta dicendo."

K: Ok, proseguiamo su questo per un secondo. Esiste qualcosa che non hai rivelato alla stampa? Per esempio, qualcosa su cui sei incappato? Sai, come un foro nel ghiaccio, qualche carta che conservi?

G: Se ci fosse, non te lo direi. (ride)

K: Oh, davvero. Ok ok. Chiaro. Se hai informazioni le tieni conservate. Perchè, vedi, la gente sparisce ogni giorno, giusto?

G: Uh huh.

K: Quindi si spera che tu ti sia protetto ad un certo livello.

G: (pausa, pensieroso) Non sto per sparire.

K: Si? Ok. In un certo senso, ti consideri un piccolo guerriero? Stai combattendo una battaglia?

G: No. No. Sono sicuramente in conflitto, ma..

K: Ciò che intendo è, che in un certo senso tu stia combattendo una battaglia per la rivelazione, ne stai prendendo parte, giusto?

G: Immagino di si. Divento impaziente per questa copertura di grandezza con cui molte persone si rivestono nel loro campo. (Kerry ride) Per me, è un lavoro che andava fatto e va fatto in modo pragmatico. Non mi vedo in modo particolare. Voglio seguire questo rap e portare avanti la rivelazione sugli UFO, ma ovviamente per canali legittimi questa volta.

K: Ok. Solo per curiosità, hai pensato di scrivere un libro?

G: Non ci ho pensato, ma poi John Wiley & Figli mi hanno avvicinato e richiesto di scrivere un libro. Scrivere qualcosa sul retro. Sai: GaryMcKinnon ci ha detto questo, quello e altro. E hanno detto: Oh fantastico, sembra davvero buono, wow. Quindi hanno avuto un incontro col loro dipartimento legale da Stateside, una compagnia Americana, infine e (schiocca le dita) questo è tutto.

K: Oh wow, hanno tirato.. Bene, ho alcune persone a Hollywood che possono essere interessate. Come ti senti per questo?

G: (Gary sorride) Yep! Per quanto posso stare in questo paese e filmare.

K: Oh, molto bene. Ok. per quanto sia il tuo background..Non sei proprio preparato, non so.. hai studiato in ambito informatico, corretto?

G: Sono preparato, ma non ho qualifiche formali.

K: Quando hai iniziato questa ricerca, avevi lavorato nel campo?

G: Oh si. Si. Ho avuto il mio primo computer a 14 anni, ho imparato a programmare in Basic, quindi in Samba e poi non ho lavorato sui computer per molto tempo, solo per hobby..programmazione grafica, OpenGl, intelligenza artificiale, programmazione per videogiochi. Quindi ho frequentato studi informatici, ma ho scoperto di avere grosse carenze in matematica di livello avanzato e quindi non ho potuto iniziare a studiare per una laurea.

Quindi mi hanno abbassato ad un Higher National Diploma e avevo ancora problemi con la matematica di un certo livello e quindi ho lasciato perdere e mi sono messo al lavoro. Ho avuto il primo lavoro con la mia sola esperienza amatoriale, nell' installazione e configurazione di Windows. Da qui ho avuto altri contratti, altra esperienza, altre mansioni. Al momento i datori di lavoro rispettavano più l' esperienza che un pezzo di carta. Più tardi hanno iniziato a rispettare di più i pezzi di carta, potevo sedere vicino a 10 ragazzi con la MCSEs e altro ed essere meglio di loro messi assieme grazie ai miei 20 anni di esperienza passata.

K: Grande. Quindi hai fatto videogiochi e programmazione su intelligenza artificiale?

G: Non per lavoro, per piacere. Algoritmi genetici, logica, roba così.

K: Favoloso. Ho capito che sei nella grafica? Hai una preparazione?

G: Si. Uso l' OpenGl come modo per comprendere la programmazione C++, perchè hai molti riscontri visivi. E' un sistema gratificante per imparare qualcosa un pò arido, davvero.

K: Ok. Quindi apprendi da solo in vari modi.

G: Mm.

K: Ora sono curiosa, la "comunità hacker" ti ha appoggiato in qualche modo?

G: Non sono stato parte della scena, per dire. Ho avuto qualche contatto nei newsgroup con personaggi che sembravano molto ben informati sul mio caso e uno di loro si occupa del sito freegary. E' molto ferrato, lodevole e molto premuroso, una di quelle persone che si sacrificano per il bene degli altri. Ho letto di hacker molto arrabbiati. Ho letto di hacker che hanno detto: se Gary va in galera in America, faremo hacking su tutto il possibile del governo Americano. (Kerry ride)

(Gary muove le dita davanti alla camera) Vi prego di non farlo ragazzi.

K: Altre persone combattono per te? La famiglia? Amici?

G: Mia mamma è una torre di forza, sai. Ho la fortuna di avere quattro genitori...Parlo col mio patrigno e il mio vero padre. Parlo con la mia matrigna, non molto perchè vive ancora in Scozia. Però sì, gli amici mi supportano, mi hanno detto di non fare ancora quello che facevo. Non sanno esattamente cosa stavo facendo, ma sanno che sono stato in posti dove non dovevo essere. Dicono sempre: è sciocco per te farlo. Mi scoraggiavano dal farlo. Quindi si sono molto arrabbiati subito, quando si è scoperto che ero stato beccato. Però, si, mi supportano incredibilmente.

La cosa migliore è che ci scherziamo sopra. A volte è molta la paura, pensando: Dio, potrei finire 60 anni in prigione! Quindi è bene mantenere il senso dell' humor.

K: Ok.Sai, quando investighi per due anni, sono sicura che molto rimane nel retro della mente da qualche parte. Sono curiosa, non so cosa tu abbia letto dopo, ma vorrei sapere se hai trovato riscontri su quello che avevi visto.

G: Ah, si. Intendo, la mia storia di per sè, la storia dell' hacking, non ho trovato...Solo poche cose. Non c' è altro che ho trovato. E' tutto qua. Il foglio Excel e l' immagine. Ma hai ragione: avendo letto molte cose recentemente, ho avuto molti contatti e li ringrazio per avermi mandato libri e DVD. Essendo senza lavoro e altro, è bene avere qualcosa per far lavorare il cervello. Ho realizzato che ci sono posti in cui sono stato, ma che al momento non sapevo quanto fossero legati all' attività UFO, China Lake..

K: Certamente, immagino, Johnson Space Center? (ride)

G: Si, assolutamente, Johnson Space Center. Un paio di macchine NASA a Fort Meade anche. Si, penso di essere stato in posti molto più sensibili di quanto sapessi al tempo. Probabilmente ho mancato molta roba, sai?

K: Quindi hai fatto una ricerca con parole chiave. Giusto?

G: No. Una volta che sei davvero..Devi diventare..Non è bene essere Amministratore della macchina. Devi diventare, come si dice nelle reti Microsoft, "Amministratore di Dominio" e quindi hai pieno controllo della rete. Una volta a questo punto, puoi eseguire un programma. Ne uso uno di nome Land Search, al momento, che ricerca su ogni computer e preleva un certo tipo di files. Ma al momento sfortunatamente non era abbastanza sviluppato da fare ricerche di parole chiave dentro i files, quindi sono stato creativo coi nomi dei files.

K: Wow. Quindi puoi aver mancato qualcosa di top secret perchè aveva un nome inncouo che non salta in mente?

G: Si. Quindi ho realizzato..C' era una rete su cui sono stato..non dico quale..dove a causa della tecnica..Piuttosto che installate Windows con un cd su ogni pc individualmente, puoi creare una cosiddetta immagine e quindi lanciarla verso le macchine sulla rete. Su questa rete particolare l' immagine era stata mandata con la password di amministrazione in bianco, quindi avevo 5000 macchine con la password di amministrazione in bianco. Qual' era la domanda?

K: Come hai fatto la ricerca?

G: Oh giusto, si. Questo avevo compreso. E' un lavoro troppo grande per una persona. Ho pensato: Mi ci vorrebbero anni, anni e anni. E sarebbe divenuto noioso, perchè per la maggior parte del tempo non si trova nulla. Anche la mia relazione stava andando a rotoli. Ho lasciato il lavoro. Stavo andando nella pentola, non mi nutrivo bene, non mi lavavo bene. Era divenuta una ossessione non salutare.

K: Quindi eri davvero motivato, ad un certo livello.

G: Si. Pensavo di fare qualcosa che avrebbe fatto bene a molte persone, così..

K: Bene, penso che ci siano molte persone là fuori che darebbero supporto al diritto di sapere, come per la free energy. Guarda, se stiamo mandando ufficiali fuori dal mondo, allora cosa stiamo facendo con lo Space Shuttle, macchina obsoleta che esplode everso lo spazio?

G: Si. Penso a ciò che stai dicendo sul fare hacking per trovare informazioni, non consiglierei a nessuno di farlo, o altro del genere. Ci sono però tempi nella storia in cui puoi guadagnare la libertà solo rompendo le leggi..Gesu stesso, ricordo nella Bibbia, parlando di persone povere che rubavano il cibo dal tavolo, venivano tagliate loro le mani. Cose del genere. Sono poveri, sono affamati. Lasciateli rubare un poco. Come può danneggiarvi?

K: Giusto. Quale futuro vedi per te?

G: Spero venga abbandonata tutta la cosa o che venga lasciato nel mio paese. Questa è la prima cosa. Questo prende molte delle mie energie al momento. Oltre a questo, mi mantengo aggiustando i computers delle persone. (Kerry ride) Vorrei seguire la mia ambizione come cantante, la mia passione maggiore, cantare e scrivere canzoni.

K: Oh...grande. OK!

G: Sono malato per le macchine, la tecnologia, la vita rapida e il profitto.

K: Ok. C' è altro che vuoi dire alle persone su questa esperienza? Su dove sei stato in questi due anni? Ovviamente sono passati anni e ora sei più vecchio e saggio, ma sai, c' è un messaggio (Gary ride) su cosa avresti fatto al tempo? Se potessi tornare indietro?

G: Si. (guarda diretto nella camera e parla seriamente) Ascoltate Sempre la Vostra Ragazza. (ride)

K: (ride) Ok. Ho sentito. Molto bene! Ok, bene, questa è Kerry Cassidy e abbiamo parlato con Gary McKinnon e preso una birra (Gary alza il bicchiere alla camera) nel retro di un pub a Londra, in periferia. Giusto?

G: Corretto.

K: Ho un' altra domanda. Mi chiedo. Pensi, ad oggi, che ci siano organizzazioni che usano queste password amministrative vuote, duplicando i desktops?

G: Giusto. Non sono sicuro, ma intendo. E' il Government Accounting Office ? O il General Accounting Office? Mostrano un rapporto ogni anno lodando la sicurezza federale nelle infrastrutture nazionali critiche. Lo leggo ogni anno e ogni anno non migliora nulla. Quindi penso..scommetterei molto denaro sul fatto che se lo facessi di nuovo oggi, probabilmente accadrebbe la stessa cosa ancora. Si.

K: Quindi cosa significa, che ci sono altre persone che fanno facilmente la stessa cosa e che possono ritrovarsi nella tua situazione.

G: Giusto, lo penso.

K: Loro non vengono ancora beccati.

G: Si. (scuote le spalle, ride)

K: Bene. Ora, in termini della situazione ET, hai avuto avvistamenti? Hai mai sentito di interazioni con altre razze, altri esseri di altri pianeti?

G: No. Ho visto qualcosa quando avevo circa, 11 o 12 anni, penso. Era una luce nel cielo. Era notte e non si muoveva in modo lineare. Si muoveva molto irregolarmente (indica una linea a zig-zag) in direzioni generiche, si muoveva irregolarmente da parte a parte. Ho pensato: non è una meteora e non è un satellite. Non sapevo cosa fosse. Non era un aeroplano. Il movimento laterale era rapido.

K: Ok.

G: Il mio patrigno ha visto qualcosa e ha avuto sogni sugli UFO. Ha vissuto a Falkirk, e Bonnybridge è un posto particolare per gli avvistamenti UFO. Era un fan della fantascienza, mi ha portato in questa passione quando ero giovane e questo ha messo il seme per questo genere di cose. Inoltre, Dio, solo il pensiero di incontrare esseri da altrove! Sarebbe meglio che nuotare con i delfini, vero? (ride)

K: (ride) Buon punto. Hai fatto investigazioni sul tuo governo, puoi parlarne?

G: Mettiamola in questo modo: la sicurezza del nostro governo è molto, molto, molto, molto buona.

K: Oh davvero?

G: Si. Ma ancora, anche la CIA, di Langley. Anche qua è molto, molto, molto buona.

K: Ma sei stato in grado di entrare al Pentagono e alla NSA?

G: Si, ma non rompendo le loro difese di sicurezza. Questo tramite una vecchia tecnica chiamata "sfruttamento delle relazioni di fiducia". Parti da un sito non ben protetto come un sito logistico della Marina. Siccome parti da un indirizzo internet di un dominio militare, allora gli altri domini militari ti danno fiducia. Così vai avanti sempre più a fondo.

K: Ok. Huh. Quindi leggevi le emails? In questo periodo, potevi recuperare cose del genere?

G: No. Una mia regola personale è di non leggere le emails delle persone.

K: Oh. Interessante.

G: Intendo, cercavo documenti, non comunicazioni. Quando inizi a leggere emails, quanti dati da setacciare..

K: Giusto. Cosa sai sul Majestic...hai famigliarità col sito del Majestic e i documenti del Majestic? Documenti top secret, che in parte sono stati esposti?

G: Si. Ne ho sentito. Vedi, al momento non ero davvero nel campo UFO. Non ero davvero in azione. Non ero consapevole di molte cose. Se lo fossi stato probabilmente avrei fatto un lavoro migliore. Per quanto ne so la storia del Majestic non è stata ancora definita reale o meno. Non mi piace credere a nulla che non so essere un fatto reale ed ecco perchè ho iniziato a cercare da me, sai..

K: Giusto. Molte grazie allora, Gary. Questo è stato grandioso. Ora cercheremo di provare a chiamare Jerry Pippin, che ci ha aiutati per questo. Speriamo di sentire altro da te. Ci piacerebbe sapere cosa porti nello zaino, per dire. (Gary ride) Spero che la rivelazione ti permetterà di dire anche quello che non hai ancora raccontato.

G: Non ho detto di portare qualcosa nello zaino! (ride)

K: Assolutamente. Capisco. Devi però capire, sai, c' è sempre la domanda..ed è un argomento affascinante.
Molto bene, allora grazie molte.

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________



Gary McKinnon forse non sara' estradato - 2009

L'estradizione di Gary McKinnon dall'Inghilterra agli Stati Uniti, dove avrebbe dovuto essere processato per il piu' clamoroso attacco hacker ai computer del Pentagono e della NASA non si e' verificata. Gli avvocati di Gary, che era alla ricerca di notizie sugli extraterrestri, sono riusciti a trovare una gabola legale con la quale potra' essere processato in patria.
Secondo la normativa della Computer Misuse Act che regola l'uso dei computer in Gran Bretagna, McKinnon potra' dichiararsi colpevole in Inghilterra e quindi processato sul suolo inglese. In questa maniera potra' evitare l'estradizione verso gli USA, dove era destinato a rimanere carcerato per parecchio tempo.
L'avvocato di Gary Karen Todner, ha scritto una lettera al direttore degli Affari Giudiziari Pubblico, in cui si dichiara colpevole ed uso fraudolento di risorse informatiche sul suolo inglese, permettendo al Pubblico Ministero di iniziare un procedimento contro l'hacker. Questa e' una grande opportunita' per Gary, se consideriamo che oltre oceano le possibilita' di avere un processo equo erano molto scarse.
Potrebbe aver arrecato danni per 598.000 Euro introducendosi nei terminali della NASA, mostrando che il sistema di sicurezza era facilmente aggirabile.
Essendo colpito inoltre dalla sindrome di Aspenger, che caratterizza le persone ossessive con genialita' innata, la madre di McKinnon aveva cercato questo pretesto per difendere il figlio dalla giustizia. "Molte persone con questa sindrome hanno un forte senso della giustizia quanto le loro ossessioni e tutto questo puo' portare a problemi." Per Gary, l'ossesione erano i computer ha scritto Janis Sharp.
Negli Stati Uniti Gary potrebbe subire una condanna a 70 anni di carcere semmai fosse condannato. Dopo aver ammesso ad aver avuto acesso a 97 computer della Marina, dell'Esercito, della NASA e del Pentagono le possibilita' che esca indenne sono davvero minime.
La sentenza che lo giudichera' in Inghilterra e' ancora tutta da scrivere, nazione nella quale ha commesso i crimini.

[align=right]Fonte: http://www.pcinpact.com[/align]

____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________


Una nuova udienza che si terrà ad Aprile o Maggio potrebbe ribaltare la sentenza ed apre un nuovo capitolo sulla faccenda di Gary Mckinnon. - 2010

Secondo il giornale The Independent "un Giudice dell'Alta Corte dovrà decidere se Alan Johnson, Segretario degli Interni ha sbagliato nel permettere l'estradizione dell'hacker Gary Mackinnon.
Gli avvocati del signor McKinnon avevano avuto il permesso di impugnare la decisione di Alan Johnson. Il Ministro aveva detto che la sua estradizione verso gli Stati Uniti poteva essere effettuata in quanto non si sarebbero violati i suoi diritti civili.
Il suo avvocato Karen Todner si è detta "felice" di questa decisione. L'audizione si terrà in Aprile o Maggio.
La Todner ha ricordato che McKinnon è affetto da una forma di autismo conosciuta come la sindrome di Aperger, ed è in uno stato mentale molto fragile, a causa dello stress.
Fu chiesto a M. Johnson di rivedere la sua decisione, ed al Presidente degli Stati Uniti fu domandato di annullare la richiesta di estradizione. "La sofferenza del signor McKinnon è durata fin troppo", ha affermato l'avvocato.
Nel mese di novembre, il Segretario degli Interni aveva respinto una prima richiesta, affermando di non avere nessun potere per opporsi alla richiesta degli Stati Uniti.
Le autorità statunitensi hanno interesse a perseguire McKinnon perché riuscì a superare le difese di computer militari e visionò materiale ritenuto Top Secret. Gary ha sempre affermato che egli era semplicemente alla ricerca di informazioni e prove riguardanti gli UFO.
Janis Sharp, madre di McKinnon ha dichiarato: "Non ci posso credere - finalmente un po' di buon senso. Il Giudice ha preso una decisione ragionevole. il mio sollievo è indescrivibile. Combattiamo da così tanto tempo per un po' di compassione e comprensione. La salute di Gary è peggiorata.
Mi auguro che si prenderà la giusta decisione, meglio se è la Corte ad imporlo al nostro Governo."

[align=right]Fonte: http://www.independent.co.uk[/align]


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EDGAR MITCHELL



Edgar Mitchell: “Gli UFO esistono e il Governo conosce la verità”

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Alcuni giorni fa l’astronauta Edgar Mitchell (Apollo 14) ha rilasciato un’intervista ad una stazione radionella quale conferma alcune dichiarazioni fatte precedentemente riguardo alla presenza di una vita extraterrestre sul nostro pianeta e sul cover-up operato dai governi per mantenere il segreto.
Mitchell, 77 anni e sesto uomo a camminare sul suolo lunare, ha dichiarato che il fenomeno UFO è reale e che ha appreso queste informazioni attraverso fonti interne militari.
L’astronauta americano è poi convinto che l’intento degli alieni non sia ostile e che sia in atto a livello globale un’opera di disclosure, di progressiva apertura, volta ad acclimatare la popolazione mondiale alla presenza di visitatori extraterrestri sul nostro pianeta.

La Repubblica del26 luglio 2008 sul caso di Edgar Mitchell :

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Durante un'intervista avvenuta un paio di giorni fa a RADIO KERRANG, l'ex Astronauta Dr. Edgar Mitchell ha ammesso la vita extraterrestre nell'Universo e una futura rivelazione da parte dei Governi.
Mitchell ha affermato con assoluta chiarezza che la Terra e' visitata costantemente dagli Alieni e il Governo Americano lo sa e sta coprendo questa realta' da moltissimi anni.
Egli e' stato per anni a servizio presso la NASA e frequentando gli ambienti Militari nell'arco degli anni ha ricevuto informazioni riservate ed ora ha la certezza che l'essere umano e' in contatto con esseri Alieni. Molti astronauti che giunsero sulla Luna sono a conoscenza di questa realta', ma tutto e' tenuto segreto.
Nell'intervista inoltre ha confermato la veridicita' dell'UFO Crash di Roswell e ha detto che molti avvistamenti sono riconducibili a velivoli sperimentali terrestri costruiti basandosi su tecnologia non di questo pianeta. Gli Alieni tuttavia non sarebbero ostili.
Ndr: Questa e' solo una delle molteplici testimonianze molto attendibile che nell'arco degli anni sono state fatte. Ma c'e' ancora qualcuno che dei dubbi?

________________________________________

L’intervista di Edgar Mitchell a Radio Kerrang! del 23 luglio 2008 di PaoloG

1. Premessa
Si tratta delle affermazioni del Dr. Edgar Mitchell, astronauta dell’Apollo 14 e sesto uomo a
mettere piede sulla Luna, rilasciate nel corso di una trasmissione radiofonica inglese il 23
luglio 2008, secondo il quale il fenomeno degli UFO è reale ed è stato tenuto celato al pubblico per oltre 60 anni, che gli extraterrestri esistono e che hanno visitato e visitano il nostro pianeta con intenzioni pacifiche, e che dei contatti sono in corso con i visitatori.

2. Inquadramento
L’emittente che ha ospitato la trasmissione, Radio Kerrang!, è una radio locale che trasmette in Modulazione di Frequenza nella zona di West Midlands, Regno Unito, su 105,2 MHz; la
emittente ha anche un sito web il cui indirizzo è indicato nei riferimenti.
La trasmissione, intitolata The Night Before1, era condotta dal presentatore Nick Margerrison ed ha visto la partecipazione dell’oggi 77enne Dr. Edgar Mitchell come unico ospite collegato per via telefonica.
“Il conduttore del programma” secondo quanto affermato nel sito Internet della radio “opera seguendo un criterio di quasi totale non-intervento su coloro che vi partecipano. Questo
significa che praticamente chiunque può andare in onda fra le 22 e la una di notte; tutto ciò
che serve è un telefono ed un cervello. Ma a differenza della maggior parte dei conduttori
radiofonici, Nick stimola continuamente gli ospiti a riconsiderare le loro opinioni, e non è a
corto di opinioni lui stesso”.

3. Osservazioni generali
L’intervista dura in totale 24 minuti, con la parte finale in cui si tratta della questione

UFO/ET della durata di circa 9 minuti.

Il tono generale dell’intervista è assolutamente non tecnico ed il conduttore Margerrison in-
tervista il suo ospite ponendogli domande su vari aspetti di carattere molto generale della
missione e sui riflessi a livello personale della sua partecipazione alla missione lunare.
Il tono del conduttore poi cambia quando Mitchell comincia a parlare della questione
UFO/ET, divenendo prima incredulo poi sconcertato, rimanendo poi sul meravigliato per il
resto della trasmissione.
L’impressione che se ne ricava è di una persona sinceramente sorpresa da quanto ha avuto
modo di apprendere.
Il tono dell’intervistato Mitchell rimane stabilmente tranquillo per tutta la durata dell’in-
tervista, anche nella parte in cui parla della questione UFO/ET; l’impressione che se ne ricava è quella di qualcuno che riferisce tranquillamente delle cose che conosce da molto
tempo.

4. Trascrizione in italiano dell’intervista
(per brevità tralascio le prime domande e trascrivo di seguito la sola parte relativa alla
questione UFO/ET):

Margerrison: “Lei crede all’esistenza di vita su altri pianeti?”

Mitchell: “Si, certo. Non ci sono dubbi, vi è vita nell’Universo; non siamo affatto soli”.

Margerrison: “Lei è convinto che non siamo soli nell’Universo?”

Mitchell: So per certo che non siamo soli nell’Universo. Ora, siamo stati capaci di individuare con certezza dove si trovano gli altri pianeti abitati? No, non lo siamo, e sicuramente non
si trovano nel nostro sistema solare. Ma sono stati già stati identificati un buon numero di
pianeti che potrebbero essere molto probabilmente portatori di vita.
Io ho avuto il privilegio di sapere per certo che siamo stati visitati su questo pianeta e che il
fenomeno UFO è reale, per quanto sia stato tenuto celato dai nostri governi per un bel po’
di tempo.

Margerrison: Ehi! … Un momento, un momento! ... Questa è grossa!... Questo è davvero
uno shock2 per me!

Mitchell: Bè, mi dispiace ma mi sa che non ha letto i giornali ultimamente, la questione sta
cominciando ad aprirsi.

Margerrison: Così… lei mi sta dicendo... ci sono troppe informazioni qui da prendere. Un
momento... senta, io ho avuto diversi fanatici di UFO che mi dicevano queste stesse cose,
ma non avrei mai immaginato di avere il Dr. Ed Mitchell, il sesto uomo a camminare sulla
Luna, un rispettato scienziato, ad annunciarmi che abbiamo ricevuto visite da parte di alieni
provenienti da altri pianeti e che essi sono là fuori, senza dubbio alcuno!

Mitchell: Bè, questa è la prima volta che lei mi parla, se no glielo avrei detto prima.

Margerrison (con un riso un po’ imbarazzato) : Così ... lei crede in tutta questa faccenda?

Mitchell: In giro ci sono molte più stupidaggini che non vera conoscenza, ma si tratta di un
fenomeno reale e ci sono diversi di noi che lo sanno. E’ stato mantenuto segreto dai nostri
governi per gli ultimi 60 anni circa, ma pian piano è filtrato ed alcuni di noi hanno avuto il
privilegio di esserne informati, almeno su una parte. Io sono cresciuto a Roswell, nel New
Mexico, dove ha presumibilmente avuto luogo nel 1947 l’omonimo incidente, quindi io conosco bene la zona, essendoci cresciuto. Ma sono anche stato in ambienti militari e d’intelligence3 che conoscono ciò che si trova sotto la superficie e sanno che, si, siamo stati visitati.

Margerrison (dopo un po’ di esitazione): Sta parlando seriamente? Non è che adesso se ne
esce con una frase del tipo “Stavo giusto scherzando....”? Non è così? Mi stavo giusto chiedendo se per caso non fossi incappato in una sorta di humour astronautico, e magari dopo
un paio di minuti lei mi dice “ma si dai, stavo scherzando” ?

Mitchell: No, non farò questo.

Margerrison: Wow! Così ... lei è ... è informato sul fatto che abbiamo ricevuto visite (da alieni)?

Mitchell: Bè, informato è un po’ poco. Sono stato coinvolto in molto di questo lavoro, anche
se questa non è la mia attività principale, ne’ il mio principale interesse. Ma sono stato intensamente coinvolto in certi comitati e programmi di ricerca con scienziati molto credibili e
molta gente dell’intelligence3 che conoscono la vera storia, e non ho esitazioni a parlarne.

Margerrison: Qual è allora la vera storia?

Mitchell: Glielo ho detto, siamo stati visitati.

Margerrison: Si tratta di contatti regolari, di un singolo incidente, o di che cosa?

Mitchell: Bè, no, c’è un buon numero di contatti in corso. Non posso essere più preciso perché non conosco tutto quanto, non sono al corrente di tutti i dettagli non essendo questo il
mio principale interesse.

Ma il fatto che siamo stati visitati, che l’incidente di Roswell è reale, e che un buon numero
di altri contatti sono reali ed in corso è ben conosciuto da quelli di noi che hanno ricevuto
queste informazioni e sono dentro alla questione.

Margerrison: Allora, perché è stata coperta la questione, perché non è di pubblico dominio?

Mitchell: La ragione di questo risale al periodo in cui i casi principali cominciarono a verificarsi dopo la seconda guerra mondiale, almeno per quanto concerne gli Stati Uniti; non
posso dire per quanto riguarda altri governi, quali quelli dell’Europa o del Sud America; tutti questi hanno cominciato ad aprire i loro archivi; la questione sta cominciando ad aprirsi e
se esegue una ricerca su Internet, o sui principali organi di stampa internazionali, avrà modo di leggere le storie che stanno venendo a galla adesso.

Margerrison: Ho avuto dei partecipanti al programma che affermavano che i governi stanno
andando verso la rivelazione. Lei pensa che sia veramente così, che ci sarà veramente una
rivelazione, magari quest’anno stesso. Che i governi…

Mitchell: Non so se per gli Stati Uniti sarà quest’anno, ma certamente l’abbiamo già avuta
nel corso di questi ultimi anni dal governo del Belgio, della Francia, del Brasile, del Messico:
hanno tutti aperto i loro archivi ammettendone l’esistenza.

Margerrison: OK, mi dia un attimo per fare chiarezza. Ecco ciò che so; ho avuto dei partecipanti alla trasmissione che affermavano che la chiesa cattolica ha dichiarato che credere
nella vita su altri pianeti non è contrario alla dottrina della Chiesa.

Mitchell: Naturalmente questo si è verificato recentemente, mi sembra in corrispondenza di
un importante rilascio d’informazioni da parte del governo britannico. Non erano i vostri
principali archivi, ma era già qualcosa.

Margerrison: Che cosa pensa che potrà verificarsi nel giro dei prossimi quattro anni? Verranno resi pubblici tutti gli archivi UFO qui nel Regno Unito? Pensa che arriveremo all’ammissione da parte della Gran Bretagna (dell’esistenza degli UFO)?

Mitchell: Non posso dire nulla in merito alla rapidità con la quale si potrebbe verificare, ma
di sicuro la consapevolezza e l’accettazione del pubblico stanno aumentando. La quantità di
disinformazione, di reale copertura e dei tentativi più o meno palesi di copertura sembra in
calo. Penso che stiamo andando verso una vera e propria rivelazione da parte di una qualche seria organizzazione che si sta muovendo in tal senso.

Margerrison: Lei che ha avuto molto tempo per pensarci, quale pensa potrà essere l’impatto a livello mondiale quando finalmente la notizia sarà di pubblico dominio, la notizia che
esistono esseri alieni a questo pianeta?

Mitchell: Non credo proprio che le reazioni possano essere di stupore; mi sembra che negli
Stati Uniti ben oltre il 70 percento della popolazione oggi accetti questo come un dato di
fatto. Anche se non conoscono l’intera storia, sanno – o accettano il fatto – che vi sono state visite, e vedono UFO in cielo che sono molto probabilmente navi aliene. O almeno non
tutte, perché sospetto che alcune di queste siano di fabbricazione terrestre. Ho il sospetto
che negli ultimi 60 anni all’incirca vi siano state operazioni di retroingegneria che hanno
portato alla creazione di tali dispositivi. Ma non sono ancora nemmeno lontanamente sofisticati come quelli dei visitatori.

Margerrison: E così, con tutto il suo bagaglio di conoscenze e per il fatto di renderle pubbliche, non ha timori in merito alla sua sicurezza?

Mitchell: Bè, direi che quei tempi sono oramai andati. Una volta erano una preoccupazione
per coloro che ci stavano dentro, ma adesso non credo che eliminino più le persone o facciano loro cose drastiche.
Margerrison: Quale ritiene sia l’intento degli alieni? Ostile o pacifico?

Mitchell: Assolutamente non ostile. E’ evidente che se fossero ostili saremmo già stati spaz-
zati via.

Margerrison (ridendo): Veramente?

Mitchell: Lo saremmo di sicuro.

Margerrison: WOW!

Mitchell: Se il loro atteggiamento fosse ostile noi non avremmo alcuna difesa.

Margerrison: Insomma, come è il loro aspetto?

Mitchell: Alcune delle immagini le avete viste. Per quanto riguarda le immagini di cui io sono a conoscenza, alcuni di essi sono quei piccoli esseri che ci sembrano così strani; da
quanto i miei contatti (che hanno avuto contatti con gli alieni) mi hanno fatto sapere, queste immagini sono molto accurate.

Margerrison: Pensa che altre persone coinvolte nello sbarco sulla Luna siano al corrente di
tutto questo?

Mitchell: Alcuni lo sono. Ma, ripeto, così come per altre persone, se siete sufficientemente
interessati alla questione e volete veramente sapere, potete arrivarci.

(squillo di cellulare in sottofondo)
Margerrison: Sento squillare il suo cellulare, immagino che lei sia molto indaffarata.

Mitchell: Si, non ho mai pace; il telefono squilla in continuazione ed io sono da solo.

Margerrison: Questa è sicuramente una delle più importanti conversazioni della mia vita…
Incredibile! La voglio ringraziare di essere stato con noi!

Mitchell: Prego!

Margerrison: E, la prego Dr. Mitchell, lei è un amico del nostro programma, se vuole accet-
tare la nostra amicizia, e… wow! Che conversazione incredibile! Grazie per la sua partecipa-
zione.

Mitchell: Mi fa piacere che sia stata gradita.

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Stando a quanto riferito sul sito della stazione il produttore della trasmissione, di cui è noto
solo il nome, Alex, ha in seguito interpellato la NASA per conoscerne le reazioni.
Nessuno dell’Ente, a quanto affermato, ha voluto intervenire in voce nella trasmissione per
replicare a quanto affermato dal Dr. Mitchell.
L’Ente ha affidato la sua risposta al seguente messaggio di posta elettronica, inviato all’in-
dirizzo della trasmissione:

“Caro Alex,

la NASA non tiene sotto controllo gli UFO.
La NASA non è coinvolta in alcuna sorta di copertura dell’esistenza di vita aliena su
questo pianeta come altrove nell’Universo.

Il Dr. Mitchell è un grande americano, ma non condividiamo la sua opinione
sull’argomento.
Grazie per averci dato l’opportunità di replicare”.

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Apollo 14 - Edgar Mitchell on Roswell and COMETA



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Dr Edgar Mitchell on "Crashed Craft"



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