24/01/2010, 16:45
Entombed ha scritto:
No guarda che è esatto il Sole in tutta la sua storia ha attraversato tutti e 4 i bracci della galassia
24/01/2010, 16:59
24/01/2010, 17:32
Entombed ha scritto:
I bracci principali sono 4 da quallo piu interno Braccio del Cigno,Scudo Croce,del Sagittario, e di Perseo, noi siamo tra Sagittario E Perseo e noi lo defiuniamo braccio di Orione ma non fa parte dei 4 principali ,mentre orbitiamo cambiamo continuamente posizione, pensavamo che il sole sarebbe rimasto piu o meno sempre alla stessa distanza sal centro ma in realtà ha attraversato praticamente ogni braccio esistente
24/01/2010, 17:47
24/01/2010, 18:04
24/01/2010, 18:12
24/01/2010, 18:45
24/01/2010, 19:03
24/01/2010, 19:11
Lawliet ha scritto:
Ciao Entombed. Considera che si parla di misure temporali molto elevate, quindi si parla per lo piu' di teorie.
Innanzitutto cosa sono le braccia? Sono luoghi piu' "luminosi", perchè contengono maggior quantità di stelle. Ovviamente, se la maggior parte di queste si trova proprio in tali braccia deve esserci un motivo.. e questo è proprio la gravità.
Non ha senso dire che il sistema solare sia più lento del proprio braccio, proprio perchè la velocità di rivoluzione del sistema solare intorno al centro della galassia è determinato dalla quantità di gravità presente nel centro della stessa galassia, e nelle proprie vicinanze.
Ora, se il nostro sistema solare viaggiasse più veloce degli altri vicini (e quindi avesse percorso più braccia).. questo sarebbe molto strano, chi lo avrebbe accelerato?
Detto questo.. sicuramente la nostra velocità è la stessa dei sistemi solari a noi vicini, e quindi all'interno del nostro braccio. Ma la velocità di altre stelle al di fuori di questo braccio è la stessa? Non necessariamente, perchè potrebbe contenere più gas, più stelle e quindi più forza gravitazionale che "contrasta" quella proveniente dal centro (seppur molto minimamente). Ma sommariamente, comunque, non dovrebbe esserci tanta differenza, quindi con una certa sicurezza si può dire che la forma delle braccia non sia cambiata molto nel corso delle varie rivoluzioni, e noi con essa.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... y_Arms.svg
24/01/2010, 19:19
Entombed ha scritto:
Tks Lawliet sei stato molto chiaro e preciso, posso affermare senza prob di aver preso una cantonata(mannaggia a History Channel), agganciandomi al discorso che dici riguardo alla velocita di rivoluzione intorno al centro galattico, dimmi se dico un'altra fesseria, ma si è scoperto che secondo la legge di gravità, le stelle che si trovano verso la periferia dellla gallassia dovrebbero avere una velocità di rivoluzione molto piu lenta rispetto quelle che stanno vicino al centro altrimenti schizzerebbero via dalla galassia perche supererebbero la forza di gravita dellla galassia stessa, invece non è cosi perche girano alla stessa velocita di quelle vicine ..... da qui il discorso della famosa Materia Oscura...... dico giusto?
24/01/2010, 20:12
25/01/2010, 09:26
Werther ha scritto:
Le braccia di una galassia altro non sono che zone dove la forza di gravità è più intensa. Ciò attira e compatta il gas interstellare mentre non disturba più di tanto le stelle che si trovano in tale fascia, essendo troppo massicce. Questi bracci, o meglio queste ondate gravitazionali, si spostano verso l’esterno ad una velocità di 30 Km/s ed imprimono ai gas ed alle polveri una spinta di circa 10 km/s, che forma una vera e propria onda d’urto.
Il nostro Sole si trova in una zona libera tra due bracci caro Morlok sapiente Dio in terra almeno ripassa prima: il braccio di Orione, in allontanamento e di cui vediamo la parte posteriore; il braccio del Sagittario, in avvicinamento e di cui vediamo la parte frontale. Nel braccio del Sagittario si osservano numerose nebulose ad emissione, mentre nel braccio di Orione si osservano numerose nebulose a riflessione. Che succede? L’onda di pressione gravitazionale compatta la materia interstellare rendendola visibile per la riflessione della luce ultravioletta. Così compattata la materia interstellare viene poi raggiunta dall’onda d’urto che la comprime tanto che in alcune zone la densità di materia è tale da dare vita a nuove stelle e formare quindi nebulose a riflessione (vedere la spettacolare M42). Questa è la meccanica che porta alla nascita di stelle nuove in una galassia spirale.
La nostra via Lattea ha un diametro di 100.000 anni luce ed un nucleo di circa 20.000 anni luce di diametro. Dentro al nucleo si nasconde un gigantesco buco nero, di cui possiamo vedere solo la radiazione X emessa dalla materia che vi cade dentro ed una forte emissione radio. In genere i buchi neri emettono violente scariche elettriche verso i poli dei loro potentissimi campi magnetici. Anche i super buchi neri galattici danno vita ad identici fenomeni, proporzionali alle loro dimensioni. Sono stati osservati getti di materia provenienti dai nuclei di altre galassie che si muovevano alla velocità della luce. Si trattava delle scariche elettriche che volavano verso i poli magnetici delle loro galassie. Fenomeni grandiosi e spettacolari. Sembra che anche la nostra galassia abbia un suo getto. Cosa succede nel nucleo della Via Lattea non è chiaro, è certo solo che c’è stata una potente esplosione che ha scagliato un anello di gas idrogeno verso i bracci alla velocità di 53 km/s nella nostra direzione ed a 135 km/s in direzione opposta ed ora si trova a 10.000 anni luce dal nucleo, mentre un'altra si muove a 1.000 anni luce di distanza dal nucleo, composta da molecole complesse come la formaldeide, l’ammoniaca ed il cianuro di metile, in moto alla velocità di 40 km/s. Cosa ha provocato una simile esplosione è tuttora un mistero.
Il nostro Sole orbita a circa 20.000 anni luce dal nucleo ad una velocità di 250 km/s, pari a circa 900.000 km/h. Ciò lo porta a compiere una rivoluzione ogni 225 milioni di anni. Da quando è nato ha già compiuto 18 giri. Il Sole si sposta, tra le stelle vicine, ad una velocità di 19.4 km/s in direzione della costellazione dell’Ercole, verso le coordinate: A.R. 18h 4’; Dec. +30°.
Anche la Via Lattea si muove nello spazio, insieme alle altre galassie vicine che formano il “gruppo locale”.
La Via Lattea viaggia a 600 km/s, pari a 2.160.000 km/h verso un punto nella costellazione del Leone (non è molto, per percorrere uno spazio di 149.000.000 km, ovvero una Unità Astronomica o la distanza media Terra-Sole, la galassia impiega due giorni, contro gli otto minuti della luce). Nella costellazione del Leone sembra esserci un “grande attrattore” che sta attirando i grandi ammassi di galassie del Leone e della Vergine. La Via Lattea, insieme ad altre galassie contenute entro una certa distanza, forma il “gruppo locale”.
insomma pensatela come volete.
25/01/2010, 11:52
25/01/2010, 12:22
25/01/2010, 12:52
Werther ha scritto:
In astronomia, le nebulose a riflessione sono nubi di polvere che riflettono la luce di stelle vicine. Si formano quando le stelle (o la stella) vicine non sono calde abbastanza per causare la ionizzazione del gas, come nella nebulosa a emissione, ma sono abbastanza brillanti a dare sufficiente scattering e rendere visibile la polvere. Perciò lo spettro mostrato dalle nebulose a riflessione è simile a quello delle stelle che le illuminano.
M42 non è solo una nebulosa ad emissione. Essa è anche una nebulosa a riflessione. Questo tipo di nubi si ha quando all’interno sono presenti stelle “più fredde”, nel senso che la loro temperatura non è sufficientemente elevata da riuscire a ionizzare il gas circostante e indurlo così ad emettere a sua volta.Nella Nebulosa di Orione, vi sono regioni che contengono stelle di questo tipo. Esse stavolta mostrano i loro effetti non sull’idrogeno, ma sulla seconda componente più abbondante della nube: la polvere interstellare.
Ebbene, le stelle che non sono in grado di ionizzare l’idrogeno, riflettono la loro luce sui grani di polvere, i quali hanno la proprietà di diffondere prevalentemente i raggi blu degli astri, lasciando intatti invece quelli rossi nella direzione in cui il loro spessore è maggiore. E infatti, l’effetto principale della polvere interstellare è quello di arrossare l’immagine di un oggetto celeste che vi stia dietro, e di emettere intensamente nell’infrarosso. Così ci appaiono perciò quelle zone di M42 in cui sono concentrate stelle molto giovani, meno di 100.000 anni, non ancora sufficientemente calde per emettere luce visibile.
io morlok mi scuso se mi sono alterato ,non è niente di personale, ma stanca continuare a ribatire concetti che forse è meglio approfondire prima di sparare a caso ,vedi m42 .
Ciao