01/03/2010, 22:04
fgb ha scritto:
Ironia della sorte, è baronessa di Ufo-land... scherzi a parte Upholland, contea di Lancashire.
Un saluto
01/03/2010, 22:43
01/03/2010, 23:01
Enkidu ha scritto:
Dato che anche gli altri hanno esaustivamente esplicato il loro punto di vista, esplico a mia volta il mio, e spiego perché non solidarizzo affatto con il politico inglese.
In un'istituzione politica o pubblica, i dibattiti dovrebbero seguire sempre determinate regole, in particolare quello del criticare senza insultare. Altrimenti si finisce sempre col degenerare con le diatribe da pollaio, come ormai è costume di molti politici. Dagli insulti si passa ai gestacci e infine alle risse da teppisti, che sono del tutto inammissibili, dato che è anche ipocrita praticare ciò che si è sempre pronti a condannare quando sono fatte dal popolo, e in particolare dai meno abbienti.
Nessuno ha diritto di dire in un consesso politico all'avversario "hai il carisma di uno straccio umido e la faccia di un impiegato di banca di bassa lega".
Anche perché a quell'inglese qualcuno avrebbe potuto rispondere "hai il carisma di un teppista allo stadio di Liverpool e la faccia di un alcoolizzato che si è appena scolato una bottiglia di whisky al pub".
Se queste cose sono proibite nel forum, dovrebbero esserlo ancora di più al Parlamento Europeo.
Ora, che il Presidente abbia effettivamente una faccia che sembra un incrocio fra un impiegato di banca, Malkovich appena alzatosi la mattina e un alieno infiltratosi alla Cia, lo trovo del tutto irrilevante.
La politica non dovrebbe essere la televisione, e infatti la quasi totalità dei politici sono orribili nell'aspetto e nelle espressioni, brutti in volto e quasi deformi o rachitici nel corpo... e allora?
Allora non importa che un politico abbia una brutta faccia, basta che faccia il suo lavoro.
Io non so che tipo sia il Presidente e certamente, se ci sono aspetti poco chiari sulla sua persona, allora penso che vadano detti, ma l'inglese in questione non ha detto nulla di concreto, ha solo sciorinato il suo sciovinismo.
Gli inglesi non sono certo l'unico popolo con una tradizione di sciovinismo, ma questo non li giustifica. Il sciovinismo deve morire.
L'Europa è soprattutto parità di diritti fra i popoli, non ci sono popoli "che hanno fatto la storia" e altri no. Tutti i popoli hanno la loro storia, e se si alleano devono avere gli stessi diritti.
Sono anche io contrario e ostile all'idea di stato-nazione in quanto è un concetto reazionario, antiquato e nocivo per il progresso dell'umanità.
Credo anche io nell'Europa, o meglio ci credevo, ma non certo perchè penso che le nazioni europee debbano tornare "grandi". Per me l'Unione Europea è solo una fase di passaggio verso il vero obiettivo da raggiungere: l'Unione Terrestre.
Se gli Europei volessero unirsi solo per farsi valere contro gli altri continenti, anziché per portare la pace e l'unione altrove, allora abbandonerei di certo ogni idea europeista, dato che la troverei solo una forma di neonazionalismo reazionario colorato di progressismo.
So benissimo anche io che l'Europa, così come è ora, non va affatto bene. Essa è più che altro una unione economica e non politica e culturale, dato che non abbiamo un capo di stato europeo, un esercito europeo, né una polizia europea, e nemmeno una lingua comune.
Ma non sono certo le scenate isteriche di un inglese che insulta il Belgio chiamandolo "non-nazione", che possono fare la differenza.
Il Belgio non è una non-nazione, ma uno stato con due nazioni, e quindi è uno degli esempi di superamento dell'idea di stato-nazione, di cui il mondo non ha più bisogno, poiché il mondo intero vive ormai in una società multietnica. E l'Inghilterra più di altri!
Inoltre, io non accetto lezioni di democrazia dagli inglesi, solo perché sono stati il primo dei popoli moderni ad instaurarla nel loro governo.
Questo qui ha insultato tutta l'Europa, sostenendo che ai popoli europei non gliene importa molto della democrazia.
A me gli inglesi non piacciono, come non mi piacciono i francesi o i polacchi o i russi, ma bene o male siamo tutti in Europa quindi dobbiamo sopportarci. O meglio, siamo tutti nel mondo e quindi dobbiamo sopportarci.
Non sopporto però che una delle persone che devo sopportare dimostri che lui invece non è intenzionato a sopportare gli altri..... democrazia è soprattutto sopportare chi è diverso da te, se proprio non sei capace di accettarlo....
01/03/2010, 23:34
01/03/2010, 23:45
Angeldark ha scritto:
Penso che possa bastare per farsi un idea di come siamo messi
02/03/2010, 02:36
02/03/2010, 07:39
02/03/2010, 17:36
02/03/2010, 18:07
Aztlan ha scritto:
Rilevo poi che il fatto - auspicabilissimo - che SE davvero fossero gli Inglesi a occuparsi della politica estera europea, sarebbe sempre meglio vista l' incompetenza riconosciuta della Ashton e della ignavia generale dei soliti agenti finanziari al potere nel Consiglio Europeo per conto delle banche.
03/03/2010, 00:26
Aztlan ha scritto:
Grazie delle puntuali precisazioni FGB.
Ne emerge un sistema contorto come al solito: anzichè semplificare sembra che questo Trattato complichi ancora più le cose.
Ma io mi chiedo: possibile che a trecento anni di distanza dall' esempio americano, e in ossequio a un principio ovvio, in Europa non abbiano ancora capito che se si vuole unire bisogna necessariamente centralizzare, almeno in parte?
Sono il primo a rilevare le enormi differenze tra il sistema americano e quello europeo - per sintetizzare con una battuta, quello americano innanzittutto funziona.
Così come abissali sono le circostanze che in cui sono sorti: l' America pre-unitaria era un insieme di colonie di uno Stato estero, che NON avevano una lunga Storia, non erano soprattutto Nazioni e che non fu quindi troppo difficile unire in un sistema pienamente federale una volta ottenuta l' indipendenza.
L' Europa invece è come si suol dire un' espressione geografica, culturale, ma dal punto di vista politico, linguistico, e così via, è sempre stata costituita da diverse NAZIONI le quali hanno visto la loro formazione identitaria in più di mille anni - dalla caduta dell' Impero Romano d' Occidente e sono state rivali quando non nemiche per SECOLI giungendo a due guerre mondiali.
E' ovvio che sia molto più difficile un processo di unificazione e che questo NON potrà mai funzionare col modello americano o federalista classico.
E' questo il problema: unire l' Europa richiede l' invenzione di un nuovo sistema politico, radicalmente nuovo rispetto a tutti quelli che sono stati visti nel corso della Storia.
Ed essendo nuovo, è difficile trovarne uno che semplicemente unisca garanzie di tenuta, democraticità, relativa sovranità nazionale residua e al contempo unitarietà effettiva ed efficace nel rapportari con le altre potenze.
Insomma: bisognerebbe far studiare la cosa a un esercito di costituzionalisti, politologi, sociologi, filosofi persino.... perchè l' obiettivo è assai ambizioso e difficile, non improvvisabile da dilettanti.
Ma questo è il problema: pur essendosi resi conto, credo, del punto, i leader europei hanno reagito con una mancanza di fegato: piuttosto che tentare e rischiare di fallire, hanno preferito concentrarsi su risultati sicuri, in quanto producevano condizioni convenienti per tutti e migliori dello status precedente: la costituzione di organizzazioni di cooperazione economiche transnazionali prima (CECA), la creazione di un mercato unico europeo dopo (Trattato Shengen), e l' istituzione di una Moneta Unica Europea infine (Euro).
Tutte cose che hanno costituito un grande vantaggio economico per tutti gli Stati Membri - eccetto quelli che non hanno esercitato un adeguato controllo, come l' Italia: noi la vediamo diversamente, perchè detto in soldoni c' è stata speculazione, ma se vai in altri Paesi l' Euro NON ha prodotto i risultati negativi a noi tristemente noti, anzi. Al resto d' Europa il cambio è convenuto eccome.
In sostanza si è realizzata una piena unità economica, pure proficua. Il problema è che a questo ci si è limitati e basta. L' unità politica è ancora molto lacunosa.
Quindi come vedi esquel mi risulta che la componente economica sia L' UNICA ad aver preso piede in Europa: magari avesse avuto altrettanto successo l' unificazione politica!
Non si è ancora capito che nessun soggetto politico, per quanto prestigioso e blasonato, non conta niente se non ha una politica estera e di sicurezza chiara e soprattutto sostenuta effettivamente da un sistema di difesa efficace.
Non importa quanta Storia, Arte e Cultura abbiamo da vendere, se poi ci facciamo prendere a pesci in faccia da chiunque. Se con tutta la nostra superiorità tecnologica dobbiamo scendere a patti con i tiranni arabi perchè non esiste un sistema comune europeo antimissile, tanto per fare un esempio. Vedi alla voce Iran.
E non basta l' economia. Il Giappone era fino a ieri la seconda potenza economica dopo gli Stati Uniti, ma NON era certo la seconda potenza mondiale.
Perchè? Perchè per trattato può usare la sua limitatissima forza militare unicamente se attaccata, quindi non può "fare la voce grossa" con la Cina, perchè non ingannerebbe nessuno. E questo nonostante la sua economia fortissima, la sua industria enorme, la sua tecnologis avanzatissima.
Lo stesso vale per l' Europa: finchè non faremo capire che se aggrediti, e vista la ricerca iraniana dell' atomica è una prospettiva molto vicina, noi ci difenderemo, noi resteremo sempre e solo il Vecchio Continente, pieno di cose antiche e mirabili, e con cui fare buoni affari in euro, E BASTA. Rilevanza geopolitica zero.
Il che ci deve importare, perchè se solo pochi anni fa l' Europa avesse avuto un peso politico, forse ora non ci sarebbe stata la guerra in Iraq.
Se il nostro parere contasse qualcosa avremmo potuto dire: voi americani avete un oceano che bene o male vi separa dalle vostre caxxate. Noi con gli inquieti vicini mediorientali ci dobbiamo convivere spalla a spalla, e se gli americani bombardano a tappeto le prime nazioni occidentali a subire la ritorsione terroristica siamo NOI.
E avremmo potuto far valere le nostre ragioni. Da pari a pari. Ora invece noi non si conta un fico secco, neanche quando si tratta della NOSTRA sicurezza.
Per il nostro stesso interesse dovremmo darci una svegliata. Abbiamo voluto essere un' Unione? Allora dobbiamo dotarci di tutti gli strumenti che un simile soggetto politico comporta.
Altrimenti l' intera Europa a 25 continua paradossalmente a contare meno dei suoi singoli membri, come l' Inghilterra alleato storico degli States o la Francia col veto all' ONU.
Sveglia ragazzi!!
Saluti,
Aztlan
03/03/2010, 13:59
03/03/2010, 21:00
Aztlan ha scritto:
Mi sembra che a usare le armi con il sud del mondo siano gli Americani, non noi europei.
Noi l' atteggiamento colonialista l' abbiamo abbandonato da un pezzo, c' è chi nel 2010 non si è mosso di un passo da quella strada.
Leggiti qualcosa sulla colonizzazione economica - attuale - dell' Africa da parte della Cina.
Il punto del discorso, che naturalmente non è stato compreso, è che oggettivamente ci sono diverse minacce - terrorismo, corsa agli armamenti nucleari - alla sicurezza europea.
A questo mondo funziona così: ci sono Paesi alleati, amici, neutrali e nemici, molti convivono l' uno accanto all' altro, altri dichiarano di voler cancellare il vicino dalla faccia della Terra.
Così funziona, da sempre, su questo pianeta, chi ancora non se ne fosse accorto scenda dalla nuvole.
Ma naturalmente noi si deve restare disarmati, mentre teocrazie brutali con il loro stesso popolo e che hanno minacciato di attaccare mezzo mondo cercano di avere l' atomica.
Ma per favore....
Saluti,
Aztlan
04/03/2010, 01:24
04/03/2010, 09:11
Aztlan ha scritto:
Hai ragione, le persone le sfruttano soltanto. Si confermano solo più furbi.
Tu come molti arrivi a giustificare i terroristi e le dittature - perchè quando dici che sono sorti per colpa nostra significa legittimarli - però l' Occidente dagli e ridagli.
Questo antioccidentalismo si nutre di errori del passato che TUTTI I POPOLI hanno sempre fatto nella Storia, con la differenza che NOI abbiamo smesso da un pezzo perchè ci siamo evoluti moralmente, GLI ALTRI continuano come sempre.
Però voi continuate in questa crociata.
La moda antioccidentale di oggi è solo un derivato dell' ideologia marxista. Si sono visti i meravigliosi risultati quando il comunismo è arrivato al Potere: in tutti i Paesi in cui è stato, i morti si sono contati a migliaia quando non a milioni come in Unione Sovietica o il milione dei Khmer Rossi.
Per non parlare dell' oppressione degli Stati vicini, al cui confronto il colonialismo era più leggero. Questo non lo dite mai, vero?
Il Comunismo, ovviamente, è morto, almeno politicamente visto il suo clamoroso fallimento storico. Caduta che ha lasciato orfana molta gente, che per sopravvivere politicamente ha rielaborato la contrapposizione con l' America in relativo antiamericanismo, con l' aggiunta di antisemitismo moderno, su una base di anticolonialismo fasullo.
Una spruzzata di verde di facciata e voilà, ecco servito il cocktail. Sa tanto di minestra riscaldata, ma in qualche modo dovevano pur riciclarsi.
Comunque vi ricordo che prima che deviaste come al solito ogni dibattito in un ennesimo j' accuse contro l' Occidente - ma non vi stancate ormai? - qui si parlava d' altro.
L' argomento era "Il Parlamento Europeo", e vorrei tanto che si tornasse a parlare d' Europa.
Saluti,
Aztlan