Un caso emblematico di come reagisce un testimone scettico, o razionalista, come credete, davanti ad un evidente Oggetto Non Identificato: è proprio ciontro la sua "natura" ammetterlo! (farà così anche un affiliato del CICAP ...?
DA UNA PARTE CERCA DI DARE UNA RISPOSTA NEL CAMPO DEL "RAZIONALE" (E FA BENE), MA QUANDO PROPRIO NON SA DARE UNA SPIEGAZIONE
ACIO' CHE HA PRESENTE SOTTO GLI OCCHI E' COSTRETTO, A MALINCUORE, AD AMMETTERE L'EVIDENZA DEL FATTO!
Un avvistamento nel New Jersey
Dr. Allen Hynek
Dipartimento di Astronomia
Northwestern University
Evanston, IllinoisCaro Dr. Hynek:
Come abbiamo deciso per telefono, vi invio una copia di un rapporto scritto principalmente per mia registrazione, del mio avvistamento di un UFO avvenuto la notte del 4 giugno, 1974.
Sulle prime, non ho saputo resistere ad aggiungere qualche annotazione umoristica nel rapporto perché nel sedermi alla macchina per scrivere mi sentivo stupido. Anche adesso, pur avendo accettato quello che ho visto, sento… non riesco a descrivere con precisione come mi sento.
Nel rileggere la mia storia, non penso che modificherò una sola parola.
Sinceramente,
Robert J. LeDonne
ABC News
Editor, Special Events Unit
4 giugno 197418.00. La giornata di lavoro in ufficio finisce. Vado a prendere la metropolitana.
18.20. Terminal del Depart Port Authority per prendere il pullman per Woodcliff Lake, N.J.
19.10. Il consigliere comunale mi offre un passaggio fino a casa. Discutiamo sulle tasse locali. Che altro?
19.25. Mia moglie ha preparato pollo al vapore per cena.
19.45. Fuori ancora molta luce. Lavorato in giardino, piantando un grano di tipo extra-precoce, extra-dolce, che i procioni hanno mangiato l’anno scorso.
20.45. I bambini giocano con i procioni, dando loro da mangiare. Diventa scuro. Moscerini mordono. Mi lavo.
20.55. Guido mezzo miglio per prendere le sigarette, sei lattine di birra e torno a casa per vedere i giochi di Mets in TV.
21.05. A un isolato da casa, avvisto un UFO.
Okay, forse non era un Disco Volante. Nessun uomo di mezz’età ed una certa intelligenza con generazione di lavoro nel campo della stampa ammetterebbe di averne visto uno senza grandi riluttanze e giustificazioni. Gli ufo sono una vecchia storia. Anche l’Aeronautica ha chiuso il Project Blue Book, il suo studio interminabile sugli avvistamenti UFO. Non di meno, ho formulato un rapporto telefonico ed un rapporto scritto per le forze di polizia locali. Ora, due ore dopo, voglio ancora una volta mettere tutto su carta, esattamente come l’ho visto, prima che la mia memoria cominci ad arrendersi al mio innato scetticismo. Forse in questo modo posso trovare un qualche senso alla cosa. Inoltre, può sempre rivelarsi un esperimento interessante di autoanalisi. Esistono forze in conflitto all’interno della mia mente, ognuna delle quali si sforza di prendere il sopravvento. I miei occhi hanno trasmesso al mio cervello un’immagine molto vivida, che il mio cervello continua a cercare di rifiutare o di razionalizzare.
Era una notte scura. La nebbia oscurava le stelle. La luna piena era appena salita al di sopra dell’orizzonte orientale, ed era nascosta dietro una muraglia di alberi. Improvvisamente, nel cielo sudorientale, ho avvistato un ovale brillante di luce. Immediatamente ho pensato ad un’insegna della Goodyear in lontananza, avvolta di luminose luci gialle con una luce rossa nella parte superiore. Nel rosso c’era una traccia di purpureo.
(Anche adesso, nel trascrivere queste cose, mi sento vagamente a disagio. Ho l’impulso di non scrivere niente fino a domani mattina. Dormirci sopra. Forse cambierò idea. No, voglio stendere adesso una registrazione fresca e completa.).
Vediamo. Il Goodyear lampeggia. Qualche altra diavoleria pubblicitaria? No, non quadra.
Ho rallentato l’auto, mi sono fermato a guardare. Un aereo in volo circolare? Troppe luci. Impossibile.
Allora cosa?
Ho tirato il freno a mano, sono uscito dall’auto, ed ho osservato l’oggetto che si avvicinava. Sulle prime ero pieno di curiosità. Poi di stupore. Poi una specie di leggera ansietà… volevo con urgenza che un’altra auto passasse per strada per fermarla ed ottenere un altro testimone. Non passò nessuno.
Quando ho avvistato per la prima volta quell’oggetto, si dirigeva apparentemente verso di me. Adesso stava facendo un volo radente sopra gli alberi, forse ad un quarto di miglio di distanza.
Adesso lo vedevo lateralmente. La luce rossastra era sul retro. Le luci gialle brillanti erano allineate. Molto brillanti, quasi bianche. Il veicolo avanzava curvando leggermente. Cosa molto curiosa, le luci giravano, da dietro a davanti.
Gli alberi lungo la strada variavano in altezza. La maggior parte dei più vecchi era stata tagliata tempo fa per la costruzione di nuove case. L’UFO era nettamente visibile al di sopra delle cime degli alberi più bassi. Ma quando passò dietro la quercia più vecchia e più alta, rimase oscurato dai rami superiori, oscurato ma non cancellato. Poi, dopo qualche secondo che sembrò un’eternità, l’UFO riemerse di nuovo, passando al di sopra del sipario nero degli alberi più giovani.
Che dimensioni aveva? Era impossibile dirlo. Se fosse stato ad un isolato di distanza, avrebbe avuto le dimensioni di un elicottero. Se era ad un miglio di distanza, è impossibile stabilirlo.
Scelsi l’idea dell’elicottero per diversi motivi. La luce di coda rossastra era dove avrebbe dovuto essere. Il veicolo era inclinato leggermente in avanti come ci si sarebbe aspettati da un elicottero. In certi momenti, si impennava bruscamente, poi tornava al suo atteggiamento normale. Quelle strani luci ultra-luminose che giravano intorno al velivolo erano realmente inquietanti. Pensai che si trattasse del pilota di un elicottero che faceva uno scherzo, o probabilmente un’illusione ottica riguardante un elicottero.
Cancellai l’idea di un elicottero. Nessun rumore di motori. Un elicottero a quella distanza, a quell’altezza, sarebbe stato assordante in una notte tranquilla in un sobborgo di campagna.
D’accordo, un’illusione ottica? Una stella? Diverse stelle? Impossibile.
Qualche altro velivolo? No, solo un elicottero avrebbe potuto muoversi così lentamente e rimanere immobile.
La cosa era frustrante. Quella maledetta cosa era “assurda” come una ruota di battello in cielo.
Parecchie stanze nella casa che sorgeva dall’altra parte della strada erano illuminate, ed io mi sentii tentato di attraversare di corsa, bussare alla porta, ed invitarli a uscire a dare un’occhiata. Lasciai subito cadere quell’idea. Se la cosa fosse scomparsa, mi sarei trovato come minimo in una posizione imbarazzante.
Infine, dopo aver assistito a tutta questa scena per due o tre minuti, ammesso che in una situazione del genere si possa misurare il tempo, l’UFO passò ancora dietro un’altra cima di albero e scomparve dalla vista. Tornai in auto e mi diressi velocemente verso casa.
Non pensai nemmeno per un momento di telefonare ai mezzi d’informazione. Gli UFO facevano notizia dieci anni fa. Oggi, non interessano più nessuno. Ci sono stati ormai troppi rapporti, foto false, ed omini verdi.
Non di meno, mi resi conto che di qualsiasi cosa si trattasse… e cominciai ad accarezzare l’idea di una frode elaborata… doveva averlo visto anche qualcun altro. I poliziotti sarebbero stati i primi a saperlo. Psicologicamente, penso di aver avuto bisogno di rassicurazioni, così chiamai la radio della polizia regionale. L’ufficiale disse che non c’erano stati altri rapporti di avvistamenti UFO. A quel punto volevo lasciar cadere completamente la cosa, senza dire il mio nome. Ma stranamente, il poliziotto dall’altra parte della linea non mi ha trattato come un pazzo. Forse perché non lo sembravo. Ero abbastanza sobrio e completamente razionale. Il poliziotto non sembrava considerare gli avvistamenti UFO una cosa fuori dall’ordinario, e disse che all’Aeronautica piaceva controllare i rapporti di polizia.
Rimasi stupito dal fatto che una storia così ridicola fosse pervenuta ad orecchie ricettive. L’ufficiale mi fece in effetti sentire che era un dovere pubblico da parte mia compilare un rapporto, e si offrì di inviare una squadra locale in auto. Con una certa esitazione, accettai.
Mentre la polizia stava arrivando, stesi rapidamente la mia storia con una macchina per scrivere. Quando il poliziotto si presentò alla mia porta, solo dieci minuti dopo la mia telefonata, avevo la lingua impastata ed un atteggiamento di scusa. Gli porsi il foglio di carta, gli dissi che sopra c’era tutto, e poi cercai coscientemente di ridere dell’episodio. Qualcuno ci sta prendendo in giro, dissi. Deve essere una frode.
Ma quel poliziotto mi prese sul serio. Dopo aver letto il mio rapporto, disse che un’altra pattuglia locale di polizia aveva avvistato un UFO pochi minuti prima nella nostra città. Era nei pressi di una fattoria verso la quale probabilmente si stava dirigendo il “mio” UFO.
L’ironia era che mentre mi raccontava quella storia, i miei occhi si spalancarono. “Ero scettico nei confronti dell’avvistamento della polizia”. Forse era perché mi aspettavo che nessun’altro credesse alla mia storia, così come potevano gli altri aspettarsi che io credessi alla loro? Francamente, non riesco a capire le mie reazioni in quella situazione.
In retrospettiva, stavo riacquistando il mio atteggiamento normale, decisamente cinico, da giornalista. Forse ero stato condizionato dal tempo, programmato a non accettare l’inaccettabile.
Eppure, avevo visto quello che avevo visto! E mi ritrovavo ad arrangiarmi con quello che sapevo essere vero e trovavo impossibile da razionalizzare.
Quando il poliziotto se ne andò, descrissi più volte l’incidente a mia moglie. Dietro sua insistenza, caricammo i bambini in auto e tornammo nel luogo dove avevo avvistato l’UFO.
Con l’eccezione dell’UFO, tutto era esattamente come l’avevo descritto. In effetti, solo n quel punto avrei potuto vedere tutto quello che avevo visto. Quindici metri più indietro, la mia visione sarebbe stata nascosta dagli alberi che affiancano la strada. Lo stesso trenta metri più avanti. Gli alberi che come ho detto avevano nascosto l’UFO ad intermittenza erano proprio dove li avevo visti. Le luci erano ancora accese nella casa dall’altra parte della strada.
Mia moglie deve amarmi molto perché accettò il fatto che non avevo avuto le traveggole. Io non ero così sicuro della gente dall’altra parte della strada. L’uomo della casa aveva aperto la porta, chiedendosi che cosa diavolo stesse succedendo. Tornammo a casa.
Mia figlia, di undici anni, insistette che le firmassi il suo libro di autografi, indicando che quella stessa notte avevo visto un UFO. (Mi chiedo che cosa ne penserà quando sarà cresciuta). I due bambini trovarono la cosa estremamente divertente. Tutti andarono soddisfatti a dormire quella notte, tranne me. Tornai alla mia macchina per scrivere. Ed eccomi, ci sono ancora.
Adesso, comincio ad applicare la logica. (La logica, in questo caso, è quella che si usa per dare un senso alle cose che non ne hanno).
Di tutti i velivoli che avrebbero potuto essere scambiati per l’UFO, solo l’elicottero era accettabile, a causa della lenta velocità al di sopra degli alberi e di altri elementi analoghi già presi in considerazione. Ma come si possono spiegare allora le luci rotanti? Se erano attaccate alle punte della pale, avrebbero girato così velocemente che sarebbero apparse come un anello di luce. Se fosse stata una frode del pilota dell’elicottero, perché non scegliere una zona più popolata, dove la cosa sarebbe stata notata da più gente? E perché nessun rumore di elicottero?
Cancelliamo di nuovo l’elicottero.
D’accordo, perché nessun altro aveva fatto lo stesso avvistamento? Bé, l’UFO stava volando molto basso su una zona boscosa. Se non fossi stato nel punto preciso in cui l’avevo avvistato, neanch’io l’avrei visto. Inoltre, non c’era rumore di motori che potesse attirare l’attenzione.
Per quanto riguarda la gente che viveva nei dintorni, quelli sono i sobborghi esterni, pieni di alberi. Alle 21.05 lo Zeppelin Graf potrebbe andare in fiamme, e la maggior parte della gente non se ne accorgerebbe, a meno che la cosa non fosse ripresa dalla televisione. Quella è l’ora in cui si mettono a letto i bambini, si preparano i cocktail, si guarda la televisione.
Diciamo che fosse un velivolo segreto dell’Aeronautica. Impossibile. Un’arma segreta così illuminata non rimarrebbe segreta a lungo, specialmente se va in giro nei sobborghi delle grandi città.
Un velivolo “nemico”? Russo, cinese, o che altro. Assurdo!
Una frode? Non capisco come possa essere fattibile, o logica. La gente perpetra delle frodi solo quando vuole che tali frodo vengano pubblicizzate e credute. Non è di certo logico “puntare” solo un osservatore solitario: io.
Così, seguendo questo filo logico, giungiamo alle alternative a cui preferiremmo non credere, ma che ci piace discutere.
Avendo virtualmente eliminato ogni possibilità di intervento terrestre, ci troviamo solo (e mi sembra assurdo dirlo) di fronte alla possibilità di osservatori extraterrestri, che scendono a dare un’occhiata; meno credibile ma più logico. La vostra immaginazione potrà provvedere da sola a riempire tutte le lacune. Possiamo non essere capaci di creare un disco volante, ma “loro” si. Forse non aspettandosi di trovare una civiltà qui, questi “visitatori” possono non essersi interessati originalmente alla visibilità del loro velivolo.
Forse una volta scoperto che possediamo un certo gradi di civiltà, hanno cercato di nascondersi in un volo basso su quelle che sembravano zone relativamente poco popolate. Se un “visitatore” si proponesse realmente di effettuare osservazioni ravvicinate, ovviamente le farebbe sotto la forma di voli a bassa quota di notte nelle zone rurali, o nelle zone suburbane piene di boschi. Certamente non nelle città, di giorno o di notte!
Se “noi” andassimo a visitare un altro pianeta abitato, certamente non ci confineremmo nelle loro calotte polari, nei deserti, nelle brughiere.
Il punto è che di tutte le possibilità logiche che ho preso in considerazione, l’ultima è la più logica: visitatori dello spazio.
Naturalmente, io non l’accetto. La mia mente è molto rigida a questo proposito. Ho già concluso, con tutte le conoscenze scientifiche che ho esposto, che nessun altro pianeta del nostro sistema solare è capace di produrre una forma vitale paragonabile all’uomo.
D’altra parte, sono altrettanto convinto che la vita intelligente esiste indubbiamente in altri pianeti, in altri sistemi solari. Le probabilità sono astronomicamente a favore di questa ipotesi. Però, sono anche convinto che il tempo e la distanza, tra gli altri fattori, rendano proibitive le spedizioni tra sistemi stellari diversi.
Così, con la logica, posso scartare completamente i dischi volanti. Semplicemente non sono logici: perciò non esistono.
Il fatto che io abbia visto indiscutibilmente ed irrefutabilmente un UFO questa notte non fa alcuna differenza.
5 giugno 1974Oggi mi sono convinto che il mio UFO doveva essere un elicottero, nonostante il fatto che non ho sentito rumore di motori. Ho cominciato a telefonare a gente che si intende di elicotteri. Cosa di nuovo abbastanza strana, ho trovato un buon pubblico. La maggior parte mi ha ascoltato interessata, ed ha cercato di aiutarmi ad immaginare come un elicottero, sotto determinate condizioni, potesse assomigliare all’UFO che avevo descritto.
Si, gli elicotteri hanno realmente luci di coda rosse. Però, la luce di coda dell’elicottero è solitamente lampeggiante. La luce di coda del mio UFO non lampeggiava; la sua luce di coda era rossastra, purpurea e non troppo luminosa. In effetti, non era luminosa come le luci rosse che ho visto lampeggiare sugli aerei di linea che passano in cielo.
Sulle pale dell’elicottero avrebbero potuto esserci delle luci che dessero l’illusione delle mie luci gialle rotanti dell’UFO. L’annunciatore di un eliporto disse che una volta erano stati svolti degli esperimenti, mettendo delle luci in punta alle pale, ma che la tremenda forza centrifuga delle pale rotanti aveva spezzato il vetro. Ricordava vagamente che una compagnia era riuscita con successo a mettere sul mercato tali luci da pale di elicottero, ma non ne era troppo sicuro, e poi non ne aveva mai viste. Naturalmente, le luci sulle punte della pale in un movimento così rapido, darebbero l’impressione di una striscia di luce solida, che ancora una volta non sarebbe assomigliata alle luci in lenta rotazione che avevo visto sull’UFO. Inoltre, se sul mercato esisteva un tale tipo di elicotteri, ci sarebbero stati centinaia di rapporti analoghi denuncianti dischi volanti, che sarebbero stati spiegati altrettanto rapidamente.
Rinunciai alla gente che si intendeva di elicotteri. Più parlavo con loro, più mi convincevano che l’UFO non poteva essere un elicottero.
Ho telefonato all’Aeronautica. Mi è stato parlato del loro studio sugli UFO, intitolato Project Blue Book, che era terminato da tempo. Il mio interlocutore dell’Aeronautica disse che adesso tutti gli avvistamenti UFO dovevano essere riferiti alla FAA, ma mi avvertì che sembrava che la FAA a sua volta li riferisse all’Aeronautica. Era inutile un tale palleggiamento di responsabilità, così evitai di telefonare alla FAA.
La prossima volte che c’è luna piena, penso che resterò in casa.
6 giugno 1974Improvvisamente mi sono ricordato di una mia vecchia conoscenza alla NASA. Al Chop, che aveva partecipato alla stesura di un libro sugli UFO. Rintracciai Al presso Downey, in California, e parlai con lui al telefono. La sua conclusione fu che il mio avvistamento era paragonabile ad altri avvistamenti, anche se non necessariamente a tutti.
Mi raccontò la storia dell’UFO e di un elicottero dell’Esercito del 18 ottobre 1973. L’UFO aveva una luce rossastra ed era in rotta di collisione con un elicottero. Man mano che si avvicinava, il pilota vide un oggetto lungo venti metri, a forma di sigaro che rimase per un momento immobile. Improvvisamente, i controlli dell’elicottero impazzirono e il velivolo fu risucchiato rapidamente da 500 metri a 12.000 metri. Quando la storia venne raccontata a terra, gli ufficiali dell’Esercito dissero che non c’erano motivi per dubitare dell’attendibilità degli uomini dell’elicottero.
Così, dopo tutto la mia storia non era così bizzarra. Per lo meno, Al Chop non lo pensava.
Sto cominciando ad avere più fiducia. Adesso comincio a voler accettare quello che ho visto. Non posso spiegarlo, ma lo accetto.
Adesso credo anche che la polizia locale abbia visto un UFO che assomigliava ad una “casseruola” volante due mesi fa. Non sono più scettico.
Nel concludere questo rapporto, devo dire che non dimenticherò mai quello spettacolare avvistamento. Ormai è inciso profondamente nella mia memoria. Ho cercato con decisione una spiegazione razionale; e finalmente ne ho trovata una: ho visto un UFO.
E’ così semplice.
E di tutte le possibili spiegazioni che posso trovare, devo ammettere controvoglia che devo inserire questo UFO nella categoria dei dei Dischi Volanti, perché non ci sono altre spiegazioni…
(Dal volume: "UFO: relatà di un Fenomeno"; Amenia Ed. 1975)
Un ringraziamento particolare alll'utente Cagliari79, per la stesura del testo)